Un altro mondo virtuale che si avvia alla chiusura? Il caso di Blue Mars

Il 14 gennaio scorso il CEO di Avatar Reality, Jim Sink, annuncia una pesante ristrutturazione  (ridimensionamento) edell’azienda e una sua focalizzazione sui mercati emergenti del toutch e del mobile (http://blog.bluemars.com/2011/01/avatar-reality-restructuring.html). Lo stesso Jim lascerà la compagnia con circa la metà del suo team. Blue Mars contava, a novembre 2010 con la versione Beta, circa 3.500 users, con 330 sviluppatori. Le stime migliori, ad oggi, parlano di non più di 5.000 utenti (http://nwn.blogs.com/nwn/2011/01/blue-mars-goes-free-ios-client.html).

Dopo l’annuncio di Jim Sink, per contrastare gli allarmismi sul futuro dell’azienda, sono venuti comunicati tranquillizzanti da parte del BM Twitter team, senza tuttavia dissipare i dubbi (http://www.youtube.com/watch?v=578wFngw6WE&feature=player_embedded).

All’inizio BM aveva destato molto interesse da parte della numerosa comunità di Avatar frequentanti SL. La grafica è ottima, anche se il software da scaricare risulta molto pesante e ogni regione va scaricata separatamente. Tuttavia, un inizio così “qualitativo” lasciava ben sperare. Purtroppo i morsi della crisi non lasciano indifferente neanche questa piccola azienda con la sua limitatissima comunità. Inoltre, non si è mai creato, per i limiti tecnologici e di usabilità, una vera e propria comunità tipo SL. Sostenere un progetto di questo tipo richiede notevoli risorse e non c’è nulla ad oggi, in questo mondo virtuale, che possa attrarre nuovi investimenti. E’ un peccato, ma anche la dimostrazione che la sola SL riesce a mantenere un business attivo in questo difficilissimo periodo. Anche la nascita di nuove comunità basate su Open Sim non mette in discussione più di tanto la solida leadership della Linden Lab, anche in questo periodo di scarse novità.

Vedremo ancora altri esperimenti nascere e fallire, prima che l’utilizzo dei mondi virtuali impatti il grosso pubblico, ma intanto l’evoluzione tecnologica da un lato, e la diffusione della banda larga dall’altro, creeranno senz’altro migliori possibilità per il futuro. Ce lo auguriamo…

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