Si è molto discusso anche su queste pagine su come fare editoria nel nuovo monto del web e del virtuale. Molti si sono cimentati e hanno prodotto libri digitali utilizzando tecniche varie, che però partivano quasi sempre dall’avere a disposizione un documento iniziale pdf ben composto.
Poco invece si sa di come produrre una rivista o un libro usando un formato appetitibile, colorato e professionale. Recentemente mi sono imbattuto come sapete nella pubblicazione di una serie di libri fotografici sulla “trasvolata di SL con la mongolfiera” di cui per inciso proprio ieri è uscito il VII volume dedicato a Corsica:
Come possiamo riuscire a produrre dei libri o delle brochure fatte con una qualità simile a questa?
Ho intervistato stanotte Dahlia che mi ha confessato di avere realizzato queste cose con QuickQuarkExXpress, un potente software professionale a pagamento che gira bene su Mac. Ho cercato di vedere se c’erano delle alternative a basso prezzo o gratuite e sono stato fortunato: ho scoperto che c’è un equivalente di Quick ExpressQuarkXpress che è opensource e che permette di fare cose analoghe. C’è ovviamente da impararlo, ma ci sono alcuni interessanti tutorial che ho cominciato a seguire.
Per coloro interessati all’uso di blender per fare mesh, ecco una sequenza di 3 video che culminano con un video che insegna a fare una spada importata in SL. I video sono titolati in inglese ed italiano. Per seguirli basta scaricarsi la versione di blender 2.59 dal sito www.blender.org lanciarla ed eseguire passo passo i vari pezzi. Se avete un laptop o un mac è conveniente impostare nelle preferenze http://wiki.blender.org/index.php/Doc:Manual/Interface/Keyboard_and_Mouse come spiegato all’inizio del video 103.
For those interested in Blender usage to make mesh, here a sequence of 3 videos which terminates for now with a tutorial on how to build a Sword and import it in SL. Videso are titled in English and Italian. To follow them you just need to download blender 2.59 from www.blender.org run it and follow step by step various pieces. If you have a laptop or a mac it’s convenient to set up preferences as http://wiki.blender.org/index.php/Doc:Manual/Interface/Keyboard_and_Mouse also explained at beginning of video 103.
Blender 101 le basi per muoversi:
Blender 102: le basi per editare i vertici:
Blender 103: costruiamo una spada con subsurf/crease e importiamo come mesh in SL:
L’avevo promesso un tutorial sul cosiddetto “rigging” degli avatar con Blender entro fine agosto e sono leggermente in ritardo… Ma dovete perdonarmi: soltanto da poche ore sono stati risolti (pare) i problemi che impedivano il caricamento dei modelli creati con l’ultima versione di Blender.
Il “rigging”
Ma intanto vediamo di spiegare cosa significhi fare il “rigging” di un avatar o di un abito. Dall’inglese, rigging è una parola complessa che significa molte cose, fra cui il “sartiame”, l’insieme dei cordami che legano le vele agli alberi di una nave:
Sartiame: Immagine di pubblico dominio by-sa http://www.flickr.com/photos/jamesjin/
Quindi con questo termine intendiamo il complesso meccanismo di “fili” un po’ come nelle marionette che consentono all’avatar di muoversi e piegarsi seguendo le articolazioni e giunture di un corpo umano (joint). Gli abiti fatti con i prim attuali non hanno infatti coscienza dei muscoli e delle ossa che dovrebbero farli muovere (unica eccezione la gonna di default dell’avatar) e quindi quando l’avatar si muove gli abiti seguono una fisica distorta.
L’esempio più ovvio che viene in mente è la cravatta che “entra” dentro il petto dell’avatar. Oppure i capelli che entrano dentro il cranio 🙁
Chi ha provato a fare animazioni per SecondLife usando il formato BVH ( http://en.wikipedia.org/wiki/Biovision_Hierarchy) dovrebbe avere un’idea di come funzionano le giunture in un avatar di SL (per un tutorial sull’uso di QAvimator vedete ad esempio questo video):
Quasi come un sarto
Immagine di pubblico dominio by-nc-sa http://www.flickr.com/photos/auntiep/
La cosa curiosa è che costruire un abito diventa molto simile al mestiere del sarto, la procedura è curiosa:
Si prende una sorta di manichino (un avatar di partenza)
Si costruisce l’abito aderente
Si associa l’abito allo “scheletro”
Si definisce bene come l’abito si “piega” al muoversi della parte di corpo corrispondente
Ma qual è’ la novità introdotta solo in Agosto con le meravigliose mesh? (cfr: http://virtualworldsmagazine.wordpress.com/2011/07/23/secondlife-luglio-2011-linvasione-delle-meshes/, e magari seguendo queste slide http://alisl.org/penguin/slide.php?file=content-it.txt&page=1 ). Per chi parla inglese c’è un’ottima serie di video tutorial qui: http://community.secondlife.com/t5/Mesh/Second-Life-Rigged-Clothing-Tutorial-Series-Blender/m-p/1027925#M4848 ma è ancora un pochino complicato (e vale solo per le versioni vecchie di Blender).
La guida per confezionare un abito (le basi)
Ecco allora che vi propongo una piccola guida per riuscire a fare una sorta di “tunica” con queste nuove tecnologie.
Procuratevi un “manichino” di avatar già “massaggiato” in modo da essere compatibile con SL. Al momento l’ideale è http://blog.machinimatrix.org/avatar-workbench/ altrimenti per avere manichini alternativi (da taroccare però seguendo le istruzioni del Rigged Clothing Tutorial) definito prima, potete scaricare l’avatar di riferimento http://dominodesigns.info/downloads/blender/avatar.blend oppure usare il programma (gratuito per avere l’avatar di default, costa circa 2000L$ per poter importare il VOSTRO avatar e fare sartoria ad hoc http://wiz-bg.blogspot.com/ anche da qui si scarica uno script python da installarsi come addon). Se usate questo secondo sistema ricordatevi di fare la pulizia dei gruppi di vertici lasciando solo quelli che iniziano con m e di creare i due gruppi altrimenti assenti mFootLeft mFootRight).
Questa guida userà avatar workbench per render il tutto più veloce:
Ricetta:
101. Lanciate Blender 2.59 ed installate il plugin space_view3d_copy_bone_weight_enhanced.py
102. Importate il file blender workbench dal sito machinimatrix http://streaming.the-machinimatrix.com/pub/downloads/jass/avatar-workbench.blend
Dopo avere importato avatar workbench dal sito machinimatrix
Create una “tunica” usando (per semplicità espositiva, io non sono un sarto e vi faccio vedere le poche cose di creatività di cui sono capace) un semplice cilindro).
103. Andate sul layer 2 e selezionate testa, parte bassa e alta del corpo e fate CTRL-J per unificarle. Fate shift e selezionate il layer 10 per vedere lo scheletro
104. Create un cilindro e sovrapponetelo alla figura (aumentate di molto il numero di edgeloop orizzontali del cilindro in edit con CTRL-R) in modo da avere il cilindro che incapsula esattamente l’avatar.
La "tunica" che incapsula l'avatar
105. Da object mode imparentate l’abito con lo scheletro (le linee nere) con seleziona cilindro, shift-seleziona scheletro, ctrl-P e indica with automatic weight per il momento (piegature automatiche).
Imparentiamo l'abito con lo scheletro
106. Poi dovete selezionare il cilindro (di nuovo) e poi con shift anche l’avatar originale e quindi selezionare l’operazione di copia dei pesi delle ossa (script che vi ho fatto scaricare dal sito machinimatrix):
Copia dei pesi delle ossa.. Impiega qualche minuto, abbiate pazienza
Cliccando su “copy Bone weights” ci impiega un sacco di tempo anche 5-10 minuti se avete scelto come nell’esempio il livello di interpolazione 4. Per fare delle semplici prove, basta che mettiate 1. Il livello di interpolazione controlla quanto fedelmente associate le mesh del vostro vestito alle mesh dell’avatar base. Più è alto e più è fedele. A questo punto seguirebbero una serie di operazioni da superesperti, ma per beneficio di tutorial, passiamo subito all’export del nostro abito futuristico su SL.
PS. Nel mio esempio ho dovuto mettere il livello di interpolazione a 1 altrimenti non finiva più 🙁 Probabilmente il cilindro è troppo staccato dal corpo e non viene gestito correttamente. Provando con vestiti più attillati dovrebbe funzionare meglio.
107. Con la pazienza dei santi avendo aspettato i vostri 10 minuti (speranzosamente meno) che lo script faccia il miracolo della creazione delle “giunture” giuste. Alla fine potete provare ad esportare selezionando la vostra “tunica” e poi export collada (ricordatevi di esportare ONLY SELECTION) altrimenti vi esporta tutto quello che avete e non andrebbe bene niente…
108. Ok, adesso dovete importare il vostro modello su SL (o su aditi se volete solo provare), usando il viewer 3.0, che se proprio non vi piace potete moddarlo come da me spiegato in questo articolo: http://virtualworldsmagazine.wordpress.com/2011/09/01/un-viewer-3-piu-accettabile-istruzioni-per-abbellirlo-con-le-skin-starlight/
109. Quando caricate l’immagine, oltre a cliccare sul tasto di verifica del prezzo, accertatevi di cliccare sul tab
NB: se non vi compare la possibilità di cliccare su SkinWeights e JointPositions allora avete fatto qualche passaggio sbagliato e il rigging non è riuscito 🙁
110. Ecco la tunica indossata. Notate come la tunica segua i movimenti del corpo. Il risultato in questo caso non è eccezionale (io non sono un sarto), ma vi aiuta sicuramente a capire un pochino il processo con cui si fanno i vestiti con questa nuova modalità. P.es. si può fare una cravatta che segua il profilo del torace e non affondi quando ci muoviamo.
Attenzione
1. Se avete dei problemi per cui la vostra shape proprio bisticcia con l’abito (culi di fuori o altro), capirete il perchè il 99% dei venditori di abiti mesh distribuiscono anche un layer alpha che cancella la vostra shape in modo da evitare antiestetismi fastidiosi e imbarazzanti. 🙂
2. Ovviamente questo è solo l’inizio per fare veramente degli abiti occorre fare molte altre cose fra cui:
Texturizzazione (che non è detto che sia banale)
Piegatura e controllo dei pesi
Creazione dei vari livelli di LOD (visibilità da lontano).
Spero che in questo modo di avere soddisfatto la vostra curiosità su come si fanno rigged clothes.
Ed ecco finalmente la terza parte del nostro trittico su come costruire una grid opensim professionale. Dopo avere descritto nei due articoli precedenti:
Ecco le istruzioni per configurare la voce. Queste istruzioni sono il frutto di quelle pubblicate sul sito http://opensimulator.org (http://opensimulator.org/wiki/Freeswitch_Module) e delle istruzioni pubblicate da Carlos Roundel, creatore della grid italiana Cyberlandia e riportate da Olivier Battini creatore della grid francese New World Grid (http://wiki.osgrid.org/index.php/Freeswitch_HowTo2). Le istruzioni sono state ulteriormente ritoccate da AndreaPiero Arbizu che me le ha fornite dopo averle verificate in pratica su decine di grid e che ho verificato personalmente sulla grid creata con gli articoli precedenti.
Notate che questa operazione (la configurazione di freeswitch) è leggermente più complicata e lunga rispetto agli step precedenti e dovete allocare ALMENO 1 ora di tempo per eseguire questi passi…
Ecco la guida:
Voice su Opensim, configurazione di Freeswitch
Questa procedura è valida per UBUNTU con versione opensim 0.7.2 dev r. 16203 (NB: io l’ho provata con una 0.7.1 ufficiale)
e configurazione per usare freeswitch come servizio di grid .Luglio 15 , 2011 Andrea Arbizu ( contatto skype : andreapiero.hotmail.it )
PREPARAZIONE DELL’AMBIENTE
– Entrare con utente root ( su ubuntu desktop aprire il terminale , digitare il comando sudo su e inserire la password UTENTE) .
– download, compilazione e installazione del Git di freeswitch
apt-get install -y git
git clone git://git.freeswitch.org/freeswitch.git
cd freeswitch
cd build
cp modules.conf.in modules.conf
vi modules.conf
individuare la riga:
#codecs/mod_siren
e levare il # (da me era già scommentata)
individuare la riga
#xml_int/mod_xml_curl (OK)
e levare il #
salvare il file (con vi esc:wq)
cd ..
AUTOCONF=/usr/bin/autoconf ./bootstrap.sh
attendere una decina di minuti sino al termine dell ‘ operazione. (a me meno di 5 minuti)
./configure --prefix=/usr/local/freeswitch
attendere il termine (5 minuti pieni)
make
attendere il termine. (20 minuti pieni)
make install
make mod_siren-install
make mod_xml_curl-install
notare che i due comandi successivi vanno ripetuti due volte non e’ un errore!!
make sounds-install
make sounds-install
make moh-install
make moh-install
make samples
CONFIGURAZIONE FREESWITCH
– Configurazione di Freeswitch per opensim
supponiamo che il nostro server sia connesso ad internet con un IP pubblico del tipo: 192.111.222.33
supponiamo che non esista alcun firewall che limita alcunche ne in ingresso ne in uscita.
cd /usr/local/freeswitch/conf/autoload_configs/
vi modules.conf.xml
individuare la riga:
<!– <load module=”mod_xml_curl”/> –>
e sostituirla con:
<load module=”mod_xml_curl”/>
individuare la riga:
<!–<load module=”mod_siren”/>–> (a me non era commentata)
e sostituirla con:
<load module=”mod_siren”/>
salvare il file (esc:wq)
cd /usr/local/freeswitch/conf/autoload_configs
vi xml_curl.conf.xml
posizionarsi sotto la riga:
<binding name=”example”>
cancellare tutte le righe (premendo dd piu volte su vi) (dG cancella tutto se si è sulla prima riga)
e sostituire con:
<configuration name="xml_curl.conf" description="cURL XML Gateway">
<bindings>
<binding name="example">
<param name="gateway-url" value="http://192.111.222.33:8004/fsapi/freeswitch-config" bindings="directory"/>
<param name="disable-100-continue" value="true"/>
</binding>
<binding name="local">
<param name="gateway-url" value="http://192.111.222.33:8004/fsapi/freeswitch-config" bindings="dialplan"/>
<param name="disable-100-continue" value="true"/>
</binding>
</bindings>
</configuration>
(al posto di 192.111.222.33 va messo l’ip pubblico del server dove gira opensim.).
salvare il file.
AVVIO FREESWITCH IN UNO SCREEN
– Avvio di Freeswitch
screen –S Voice
screen –r Voice (????) da me questo da errore
cd /usr/local/freeswitch/bin/
./freeswitch
ignorare qualunque messaggio o errore più o meno colorato
2011-08-07 06:34:03.782163 [NOTICE] switch_utils.c:248 Adding 192.0.2.0/24 (allow) [brian@78.47.22.111] to list domains 2011-08-07 06:34:03.782208 [CONSOLE] switch_core.c:1839 _____ ______ _____ _____ ____ _ _ | ___| __ ___ ___/ ___ / /_ _|_ _/ ___| | | | | |_ | '__/ _ / _ ___ \ / / / | | | || | | |_| | | _|| | | __/ __/___) | V V / | | | || |___| _ | |_| |_| ___|___|____/ _/_/ |___| |_| ____|_| |_| ************************************************************ * Anthony Minessale II, Michael Jerris, Brian West, Others * * FreeSWITCH (http://www.freeswitch.org) * * Paypal Donations Appreciated: paypal@freeswitch.org * * Brought to you by ClueCon http://www.cluecon.com/ * ************************************************************ 2011-08-07 06:34:03.782215 [CONSOLE] switch_core.c:1842 FreeSWITCH Version 1.0.head (git-b952b2b 2011-08-04 19-53-18 +0200) Started. Max Sessions[1000] Session Rate[30] SQL [Enabled] freeswitch@opensim>
e detachare screen
control+maiuscolo a
control+maiuscolo d
CONFIGURAZIONE ROBUST e OPENSIM
Editare il file Robust.ini sezione Freeswitch :
[FreeswitchService] LocalServiceModule = "OpenSim.Services.FreeswitchService.dll:FreeswitchService" ;; The IP address of your FreeSWITCH server. ;; This address must be reachable by viewers. ServerAddress = 192.111.222.33
(al posto di 192.111.222.33 va messo l’ip pubblico del server dove gira robust.).
- Configurazione di Opensim
editare il file OpenSim.ini
nella sezione FreeSwitchVoice
[FreeSwitchVoice] ;; In order for this to work you need a functioning FreeSWITCH PBX set up. ;; Configuration details at http://opensimulator.org/wiki/Freeswitch_Module Enabled = true ;; You need to load a local service for a standalone, and a remote service ;; for a grid region. Use one of the lines below, as appropriate ;; If you're using Freeswitch on a standalone then you will also need to configure the [FreeswitchService] section in config-include/StandaloneCommon.ini ;; LocalServiceModule = OpenSim.Services.FreeswitchService.dll:FreeswitchService LocalServiceModule = OpenSim.Services.Connectors.dll:RemoteFreeswitchConnector ;; If using a remote connector, specify the server URL FreeswitchServiceURL = ( sostituire con ip del server )
>>>> Fine <<<<
avviare normalmente opensim, da questo momento in poi la sim ha il voice abilitato.
Verificare che nelle impostazioni della parcell il voice sia attivo
Ho seguito la configurazione ufficiale suggerita sul sito http://www.opensimulator.org
integrandola su come settare i moduli e con alcuni suggerimenti sia dai bug mantis
che dalle mailing list di opensimulator. Questo documento e’ rilasciato con licenza cc ( obbligo citazione della fonte)
Credo che possa essere utile a quanti stanno sbattendosi a far funzionare il voice in questo periodo.
PS: Ho seguito fedelmente questa guida e al termine ho poi invitato gli amici Pinowo, Rumegusc, Marcus73 a provare il voce, che dopo un iniziale momento in cui sembra che non funzionasse nulla, aggiustando i livelli del microfono, degli altoparlanti etc, alla fine siamo riusciti a fare una discreta conferenza a 3.
La resa, pur soddisfacente per alcuni versi, lamenta alcuni momenti di perdita di voce. La qualità complessiva non pare essere equivalente a quella di secondlife, ma tuttavia pare promettente e se avete un po’ di pazienza, anche usabile. Ad onore del vero nella grid Craft Rumegusc aveva cercato di usare il voice, ma dice che quando le persone erano più di 3-4 i problemi diventavano insormontabili.
Dal mio punto di vista, sono ragionevolmente soddisfatto, perchè fino a 2 anni fa i miei tentativi di installazione di freeswitch erano stati infruttuosi e frustranti 🙁
Come vi avevo promesso nel mio primo articolo http://virtualworldsmagazine.wordpress.com/2011/07/15/opensim-nuove-istruzioni-per-esperti-come-configurare-una-grid-0-7-1-1/ ora proviamo ad arricchire la nostra grid “nuda” con due caratteristiche secondo me essenziali per una grid ma che NON sono parte essenziali della installazione di base di OpenSim:
L’interfaccia web (anche detta wifi) “Web Interface for… I”, sviluppata da Diva Canto, che consente di fare le seguenti attività:
Creazione di utenti, controllati dall’amministratore
Possibilità di definire degli avatar di default per i nuovi account
Consente l’aggiornamento degli account sia agli utenti che all’amministratore
Consente la cancellazione di utenti
Consente il recupero della password via email
Consente un accesso limitato all’inventory dell’utente
Definisce una pagina web di benvenuto
La gestione dei gruppi (ottenuta usando un componente che si chiama XmlRpcGroup), che consente una elementare gestione dei gruppi e dei messaggi offline.
Vedremo in questo articolo le operazioni necessarie per installare questi due “add-on”.
1. Parte Prima: installiamo Wifi.
(101) Dobbiamo andare a questo link dal sito di Diva Canto: https://github.com/diva/d2/downloads e scarichiamo (102) lo zip corrispondente all’ultima versione di wifi 0.7.1.1. (103) Lo spacchettiamo e (104) sovrascriviamo (dopo averne fatto un opportuno backup i file ivi contenuti nel direttorio OpenSim dove avevamo spacchettato la versione di OpenSim della grid di cui all’articolo precedente.
Wifi contiene le seguenti cartelle:
bin con alcune dll specifiche di wifi
doc con documentazione di wifi
wifipages con le pagine di gestione html
Occorre a questo punto configurare (105) Robust.ini in modo da lanciare anche il modulo wifi:
Ricopiate una nuova sezione (106) [WifiService] in Robust.ini ricopiandola da Wifi.ini.example, ricordate di modificare localhost con il vostro ip:
[WifiService]
GridName = "My World"
LoginURL = "http://<il tuo ip>:8002"
WebAddress = "http://<il tuo ip>:8002"
....
A questo punto dovete rilanciare (107) il servizio Robust ed essere in grado di lanciare wifi (108) accedendo a http://<iltuoip>:8002/wifi Al primo lancio dovete (109) cliccare su “INSTALL WIFI” in alto a dx della maschera dopo di che dovete inserire la pwd dell’amministratore per poter avere un avatar di gestione. (110) Create gli avatar “template” da amministratore chiamandoli “Male Avatar” “Female Avatar” “Neutral Avatar” in modo da offrire a chi entra degli inventory e delle apparenze già precostituite. E ok, avete installato wifi….
2. Installazione dei gruppi
La struttura dei gruppi con XmlRpc
Per installare i gruppi dovete scaricarvi invece il seguente tar.gz da questo sito (201):
(203) E ricopiate nel server la cartella “mcortez-flotsam-963d99eflotsamServersXmlRpcGroupsServer” dentro la root del vostro server http (su ubuntu sotto /var/www) chiamandola ad esempio (204) “groups” accertatevi di modificare le permissions (204a) chmod o il proprietario chown in modo che il server apache sia in grado di leggere e scrivere questi file.
Create un database per gestire i gruppi e i messaggi offline:
con la tecnica suggerita dall’articolo precedente, andate in (205) http://<vostroip>/phpmyadmin, specificate la pwd di root del db mysql e su privilegi (206) create un utente opensim_group con pwd opensim_group e creategli il db corrispondente.
A questo punto dovete modificare due file:
il file sotto /var/www/groups/config.php.example (copiatelo come config.php) in modo da essere (207):
<?php
$dbName = "opensim_group";
$dbHost = "localhost";
$dbPort = 3306;
$dbUser = "opensim_group";
$dbPassword ="opensim_group";
// Set to 0 for no debugging, 1 for essential debugging, 2 for more information.
$debugXMLRPC = 2;
$debugXMLRPCFile = "xmlrpc.log";
//////////////////////////////
//// Group security
/////////////////////
// A xmlrpc client must have this key to commit changes to the Groups DB
// Leave blank to allow all clients to make changes.
$groupWriteKey = '1234';
$groupReadKey = '1234';
Dove sostituite l’eventuale (208) database nome utente e password se per caso non avete usato questi… (209) E se volete anche le chiavi di accesso sostituendo il PIN ovvio 1234.
Poi proseguite modificando il vostro file OpenSim.ini cancellando la impostazione vecchia della stanza [Groups] e mettendo invece la seguente (210):
[Groups]
;# {Enabled} {} {Enable groups?} {true false} false
;; Enables the groups module
Enabled = true
;# {Module} {Enabled:true} {Groups module to use? (Use GroupsModule to use Flotsam/Simian)} {} Default
;; This is the current groups stub in Region.CoreModules.Avatar.Groups.
;; All the other settings below only really apply to the Flotsam/SimianGrid
;; GroupsModule.
;; This module can use a PHP XmlRpc server from the Flotsam project at
;; http://code.google.com/p/flotsam/
;; or from the SimianGrid project at http://code.google.com/p/openmetaverse
Module = GroupsModule
;# {MessagingEnabled} {Module:GroupsModule} {Is groups messaging enabled?} {true false} true
;MessagingEnabled = true
;# {MessagingModule} {MessagingEnabled:true} {Module to use for groups messaging} {GroupsMessagingModule} GroupsMessagingModule
MessagingModule = GroupsMessagingModule
;# {ServicesConnectorModule} {Module:GroupsModule} {Service connector to use for groups} {XmlRpcGroupsServicesConnector SimianGroupsServicesConnector} XmlRpcGroupsServicesConnector
;; Service connectors to the Groups Service as used in the GroupsModule. Select one depending on
;; whether you're using a Flotsam XmlRpc backend or a SimianGrid backend
ServicesConnectorModule = XmlRpcGroupsServicesConnector
;# {GroupsServerURI} {Module:GroupsModule} {Groups Server URI} {}
;; URI for the groups services
;; e.g. for Flotsam XmlRpc
;; or for SimianGrid
GroupsServerURI = "http://localhost/groups/xmlrpc.php"
;# {NoticesEnabled} {Module:GroupsModule} {Enable group notices?} {true false} true
;; Enable Group Notices
; NoticesEnabled = true
;; This makes the Groups modules very chatty on the console.
DebugEnabled = true
;; XmlRpc Security settings. These must match those set on your backend
;; groups service if the service is using these keys
XmlRpcServiceReadKey = 1234
XmlRpcServiceWriteKey = 1234
Attenzione a inserire esattamente questa configurazione: io ho perso un sacco di tempo cercando di modificare la versione di base di OpenSim.ini.
Ora potete rilanciare il vostro OpenSim.exe ed entrando inworld avrete i vostri bravi gruppi funzionanti.
Cosa c’è dopo?
Come promesso, nel prossimo articolo illustreremo come configurare l’ultimo elemento per dare professionalità alla vostra grid: il voce. Ricordate che una grid si può installare in infiniti modi, usando differenti add-on, noi abbiamo usato quelli suggeriti dal sito opensim.org, in particolare seguendo le guide in inglese a queste pagine:
Ma amministratori esperti possono caricare degli add-on integrati con i principali sistemi di gestione di contenuti CMS come ad esempio JOOMLA, XOOPS, MOODLE.
Non vi spiego come configurare i moduli per questi CMS, per questo ci sono amministratori esperti.
Vi aspettiamo alla prossima puntata dove installeremo FreeSwitch…
Abbiamo pubblicato ad inizio anno alcune guide per consentire a persone anche relativamente digiune di programmazione di configurare/installare 1/4 sim ed eventualmente collegarle al mondo esterno o ad altre grid. Queste guide erano caratterizzate dall’essere abbastanza veloci e consentire la creazione di una regione in pochi minuti.
Perchè creare una grid invece di Sim Isolate?
Per coloro di voi un pochino più coraggiosi, spieghiamo ora come installare una intera Grid, cosa che può essere necessaria ed utile se volete utilizzare OpenSim in una struttura commerciale o in una scuola o istituto, o in una Università dove sia necessario configurare più di 1-4 regioni. E dove magari è necessario evitare che intrusi possano entrare, oppure ancora se voleste proprio dare vita ad una struttura di hosting di sim indipendenti (pare che sia uno sport abbastanza diffuso negli ultimi tempi, anche se a me sembra che non ne valga la pena 🙂 ).
Uno dei motivi seri per cui si costruisce una grid anzichè un insieme di sim standalone è il fatto di poter suddividere il carico su più computer distinti. Se ad esempio voleste creare una struttura con 50 sim, sarebbe un po’ un suicidio crearle e caricarle su un’unica macchina, molto meglio suddividere il carico su un gruppo di computer che cooperano in modo da avere ad esempio una macchina “Robust” che mantiene l’infrastruttura della grid (Inventory, Identity, ecc), e distribuire le sim ad esempio mettendone due per macchina. (D’altronde la stessa Linden Lab di solito ospita su una macchina fisica UNA SOLA sim, ad eccezione delle HomeStead che vengono ospitate non più di 4 per macchina fisica). Rispetto ad una architettura HG (Hypergrid) abbiamo anche il vantaggio che possiamo tenere sotto controllo l’identità di chi si registra ed usa le nostre sim, e di poter appoggiare un sito web per la gestione delle identità.
La grid di solito riesce anche a garantire quei servizi professionali che oramai sono essenziali in un mondo virtuale che voglia poter essere utilizzato seriamente, come ad esempio il servizio di gestione dei gruppi, un modulo “Money” per gestire acquisti interni, e soprattutto il modulo “Voce”.
Struttura di questi Tutorial.
Per rendere meno ostico l’argomento separeremo i vari argomenti in diversi articoli, di cui questo è il primo:
Prima parte: la grid base (questo articolo)
Seconda parte: installiamo interfaccia web e i gruppi/profili
Terza parte: installiamo il voice (freeswitch)
Queste operazioni non sono banalissime (ma neanche impossibili), se si seguono le guide “giuste”. Quindi seguitemi con calma ed attenzione.
Ingredienti di base Hardware:
Se vogliamo usare la grid al nostro interno abbiamo bisogno di una macchina Linux (le istruzioni sono state certificate per Ubuntu 11.04).
Se non vogliamo comprare e gestire uno o più computer fisici l’ideale è di “affittare” un server dedicato che oltretutto risolve in modo limpido i problemi di FireWall e di Routing. Esistono dei provider che consentono di affittare un server dedicato virtuale per circa 10 € al mese (Io ho provato http://www.sisvps.com/ bronze plane che fornisce 512 Megabyte di ram) oppure sui 25 € al mese presso http://www.ovh.it/vps/. Se avete qualche finanziamento potete prendere anche soluzioni con server dedicati “veri” che però costano decisamente di più, ma garantiscono maggiore sicurezza e velocità (ad esempio http://www.kimsufi.it/). In ogni caso il parametro più delicato è sicuramente la quantità di RAM, ricordate che con meno di 512 Megabytes non riuscite a fare nulla! Quindi non prendete l’entry level con 256 M su cui oramai non gira nemmeno un piccolo server php con database mysql (!).
Installiamo il S.O. e gli strumenti prerequisiti (MYSQL, APACHE, MONO)
Il mio suggerimento è di usare come Sistema Operativo Ubuntu 11.04, dove è facile installare i vari pacchetti.
Ecco la sequenza da adottare con ubuntu. (se per caso siete già utente root non c’è bisogno di dare il sudo).
Le prime due servono per avere il repository dei programmi di apt-get allineato, la 3a installa mono che è il motore che ci serve. Le altre due installano il gestore del database e l’interfaccia web (comprensiva di php, apache).
Durante l’installazione di mysql-server vi viene chiesta la “pwd” di root del database. Ricordatevi di trascriverla da qualche parte.
Durante l’installazione di phpmyadmin vi viene chiesto di installare apache2 (mettete con la barra spaziatrice il baffo sulla prima opzione e poi tab invio per confermare), poi vi viene chiesta la pwd di root che avete dato a mysql-server e infine una nuova pwd di amministrazione di phpmyadmin (io metto admin/admin). Per le altre eventuali richieste accettate il default.
Quando avete terminato andate sul vostro server con phpmyadmin (http://<vostroip>/phpmyadmin), specificate root e pwd di root già definite. Andate su privileges e create un utente opensim accessibile localmente con pwd opensim (o altra) e specificate di creare un database con lo stesso nome dove l’utente ha tutti i privilegi.
Installazione e configurazione di Robust
A questo punto quello che vi rimane da fare è di scaricare la versione binaria di OpenSim da qui: http://opensimulator.org/wiki/Download, attualmente la 0.7.1.1, la scaricate con wget o dal browser e la scompattate.
Poi dovete andare nella cartella bin da un terminale e copiate Robust.ini.example in Robust.ini e cambiate le impostazioni del db ed eventualmente la presentazione della vostra grid.
[DatabaseService]
StorageProvider = "OpenSim.Data.MySQL.dll"
ConnectionString = "Data Source=localhost;Database=opensim;User ID=opensim;Password=opensim;Old Guids=true;"
[GridInfoService]
; These settings are used to return information on a get_grid_info call.
; Client launcher scripts and third-party clients make use of this to
; autoconfigure the client and to provide a nice user experience. If you
; want to facilitate that, you should configure the settings here according
; to your grid or standalone setup.
;
; See http://opensimulator.org/wiki/GridInfo
; login uri: for grid this is the login server URI
login =
; long grid name: the long name of your grid
gridname = "the lost continent of hippo"
; short grid name: the short name of your grid
gridnick = "hippogrid"
; login page: optional: if it exists it will be used to tell the client to use
; this as splash page
;welcome = http://127.0.0.1/welcome
; helper uri: optional: if it exists if will be used to tell the client to use
; this for all economy related things
;economy =
; web page of grid: optional: page providing further information about your grid
;about = http://127.0.0.1/about/
; account creation: optional: page providing further information about obtaining
; a user account on your grid
;register = http://127.0.0.1/register
; help: optional: page providing further assistance for users of your grid
;help = http://127.0.0.1/help
; password help: optional: page providing password assistance for users of your grid
;password = http://127.0.0.1/password
A questo punto basta che lanciate “mono Robust.exe” e verifichiate che non ci siano errori…
Ricordatevi di creare un utente con “create user” e registratevi i suoi dati che serviranno quando aggiungerete la PRIMA SIM.
Lanciamo la nostra prima sim associata alla grid
Da un altro terminale andate sempre nella cartella bin e modificate il file OpenSim.ini e cambiate l’architettura:
Deve rimanere senza il ; solo il pezzo che indica Grid.ini.
Dopo di che andate su config-include/GridCommon.ini (ricopiatelo da GridCommon.ini.example se manca) cambiando tutti i riferimenti dove leggete :8003 in modo che si legga chiaramente l’IP di dove avete messo Robust. Attenzione che vi sono tanti di questi quindi cercate 8003 senza dimenticarvene nessuno.
[AssetService]
DefaultAssetLoader = "OpenSim.Framework.AssetLoader.Filesystem.dll"
AssetLoaderArgs = "assets/AssetSets.xml"
;
; change this to your grid-wide asset server
;
AssetServerURI = "http://78.47.22.111:8003"
A questo punto basta che lanciate questa prima sim con “mono OpenSim.exe”. La prima volta che la lanciate vi chiede un insieme di domande a cui dovrete rispondere. Le uniche cose importanti sono:
Il nome della regione che create
L’IP esterno della regione che dovrà coincidere con quello dove sta la sim
L’estate manager user che deve coincidere per la prima sim con quello fornito a robust
Una volta salito, bast che vi colleghiate con Imprudence creando una nuova grid con la seguente loginuri: http://<<gridIP>>:8002/
L’intero processo una volta che lo sapete fare partendo da Linux vergine richiede non più di mezz’ora andando anche tranquilli….
Arrivederci al prossimo tutorial Parte II in cui vedremo come configurare l’interfaccia web e i gruppi. Se avete dei problemi contattatemi qui nei commenti, inworld come Salahzar Stenvaag o via email salahzar@gmail.com…
Disclaimer: Questo articolo è ovviamente una introduzione funzionante. Maggiori informazioni si trovano nel sito ufficiale di opensim in inglese (http://opensimulator.org/wiki/Configuration e pagine connesse).
Una animazione più naturale delle "braccia incrociate"
…. parlando di Niubbi e Papere
Un esempio di AO disponibile sul marketplace a 350L$
Una delle principali cose che consentono di distinguere un niubbo da un oldie di secondlife pare proprio che sia l’uso dell’AO. Infatti non appena entrati in SL la camminata è un po’ da “paperi” e l’animazione dell’avatar fermo è stereotipata.
Ricordo che quando, da niubbo, ho visto una avatar ragazza che da ferma assumeva pose “naturali” ero rimasto ad occhi spalancati, e la prima cosa che le avevo chiesto era: come fai? E lei mi rispose automaticamente “animation override”. All’epoca questa risposta mi sconvolse, perchè non sapevo cosa fossero questi mostri. Ma adesso li mastico tutti i giorni a colazione e per gli amici si chiamano “AO”. Molti avatar per “sniubbarsi” si comprano un AO, che magari è capace di costare anche 1000 o 2000 L$, in modo da assumere pose originali e non condivise con “il volgo”. Esistono degli AO gratuiti, ad esempio sempre dal market place https://marketplace.secondlife.com/p/MRS-FREE-DANDY-male-AO/2190801 oppure degli “scheletri di AO” gratis ma privi di animazioni, come ad esempio https://marketplace.secondlife.com/p/ZHAO-II-MB2-BOX-the-latest-from-the-Open-Source-ZHAO-Project/256352. Ho letto di molti che hanno acquistato un AO trovandoselo “privo di animazioni” o comunque non sapendo come usarle un AO. E’ una frustrazione notevole, per cui vale la pena parlarne un momento.
Ma cosa sono questi AO e come si usano?
Per dirla in poche parole, un AO è un “catalogo” di animazioni (pose, camminate, etc), che vengono associate a quello che fa l’avatar in quel momento.
Un avatar fermo in piedi si dice che è “standing”, gli AO forniscono un bel po’ di animazioni realistiche di quello che farebbe un avatar quando è fermo: si liscia i capelli, si mette le mani conserte, le tiene distese, ecc.
Un avatar seduto “sitting”, può accavallare le gambe, agitarsi in modo nervoso, guardare annoiato la farfalla vicina, sbadigliare ecc.
Un avatar che cammina può camminare da uomo virile oppure da donnina equivoca.
Insomma usando il giusto AO si può sottolineare in modo interessante e pregnante la propria personalità. Il che è uno di quei famosi valori aggiunti che possono essere resi dai mondi virtuali e che li distinguono dalle banali grige chat.
Il cuore di un AO è quindi un elenco di animazioni (spesso costose, non modificabili, non copiabili e non trasferibili) e soprattutto una NOTECARD che contiene l’elenco delle animazioni associate ad ogni stato (standing = in piedi, walking = camminando, running = correndo , flying = volando).
Gli AO poi sono di solito gestiti attraverso un HUD, cioè una plancia di comandi da dove si può controllare quali animazioni si vogliono usare e in quale momento e visto che ci siamo l’AO può controllare anche se ci vogliamo sedere per terra o altre amenità.
Se andate in una terra di roleplaying o di simulazione spesso viene fornito un HUD con un AO in modo che abbiate un “contegno appropriato”. Mi è successo ad esempio entrando in terre “militari” dove potevo muovermi e comportarmi come “soldato”…
Modificare le animazioni di un AO (o riempire un AO vuoto)
Se scegliete di usare lo ZHAO gratuito o comunque volete costruirvi delle animazioni personalizzate magari pescando e miscelando altri AO, ecco che dovete imparare
Lo Zhao e’ un HUD, cioe’, un oggetto che invece di attaccarsi al corpo, si attacca allo schermo.
Dentro questo oggetto ci devi mettere le tue animazioni, e poi gli devi dire come leggerle.
Allora, fai cosi’:
1) vai in un posto dove tu possa rezzare
2) rezza a terra il tuo zhao (occhio, e’ piccolino, quindi rezzalo dove il pavimento e’ neutro e pulito)
3) edita lo zhao a terra, (tasto destro mouse EDIT), e quando ti si apre la finestra di edit, vai nell’ultima tab a destra, “content”)
4) apri la tua inventory, e trascina, una per una, le animazioni che vuoi utilizzare nello zhao
5) riprendi lo zhao in inventory (attenzione, lo zhao e’ copy, quindi adesso avrai due zhao dentro la inventory, e indossalo come hud.
6) quando lo vedi come hud, tasto destro ancora, e rifai EDIT.
7) vai al tab content, e localizza la notecard chiamata Default, che c’e’ dentro, doppio click, e aprila.
8) troverai una lista fatta pressappoco cosi’:
[ standing ]
[ walking ]
eccetera. (occhio che c’e’ uno SPAZIO fra le parentesi quadre e l’azione, se non lo rispetti, avrai un messaggio di errore)
9) aggiungi, dopo l’azione “standing” le tue animazioni RISPETTANDO ESATTAMENTE il nome, maiuscole incluse, e separandole con punto e virgola ;
10) aggiungi anche tutte le animazioni che vuoi per le altre azioni (tipo un bel power walking all’azione walking, e un bel fly all’azione corrispondente. Comunque, il succo di tutto e’ l’azione “standing”, cioe’ cosa fai quando stai fermo)
11) finito di aggiungere i nomi delle animazioni (mi raccomando come sono scritte, mettiti calmo e senza fretta), salva la notecard, ed esci da edit.
12) sullo zhao, localizza il bottone “Load”, (scusa, non ricordo quale e’, adesso). Premilo, e ti si aprira’ la classica finestrella blu col menu’ “load”, scegli il nome della notecard Default (ad essere raffinati, avresti potuto avere tre notecard, con tre corrispondenti profili e animazioni, e caricare quella che volevi al momento..)
13) se tutto e’ andato bene, dopo un po lo zhao ti comunichera’ che ha caricato tutto, e tu te ne accorgerai perche’ comincerai ad assumere le pose che hai messo dentro l’AO.
Se qualche cosa e’ andata storta (classico e’ aver scritto male i nomi, basta una maiuscola o un – invece di _), lo zhao ti dira’ che c’e’ un errore, per esempio, non trova un’animazione. Rivai al punto 6 e ripeti con piu’ attenzione.
Occhio che se manca lo spazio fra la parentesi quadra e il nome dell’animazione, lo zhao ti da un errore non facilmente comprensibile (ora non ricordo quale e’, ma non si capisce subito), controlla la notecard passo passo, magari fa una bella cosa, salvatene una copia vuota in inventory, e usa quella come template.
Occhio anche al fatto che per inserire le animazioni sullo zhao devi per forza toglierlo e rezzarlo a terra, per editare la notecard, non serve, anche se indossato lo puoi fare.
Occhio anche infine che lo zhao con animazioni magari no tranfer, ti diventa anch’esso no transfer, ma te ne rimane una copia vuota sempre nell’inventory. Io parcheggio le copie vuote dello zhao in una directory, e la copia operativa in un’altra, con una sottodirectory contenente le animazioni che sono dentro l’ao, ma io sono un po’ maniaca…
Puoi anche dire allo zhao quanti secondi usare ogni animazione, io ti consiglio una ogni 30 secondi, ma e’ questione di gusti!
Ehi, facci sapere!
Ma quelli commerciali sono più facili 🙂
Come avete visto, usare un AO gratis magari vuoto può essere un pochino complicato, ecco perchè i niubbi comprano ZHAO o AO già caricati con animazioni.
AO, Lag ed estensioni di Firestorm
Usare un AO richiede di solito uno script che rimane in attesa e ogni X secondi verifica cosa fa l’avatar. Quando l’avatar cambia stato, allora lo script modifica l’animazione associata. Questo timer può condurre all’aumento del lag, in quanto in una sim con 70-80 avatar tutti rigorosamente dotati di AO, vi saranno un sacco di timer che continuamente generano un appesantimento delle risorse della sim. In pratica un AO genera LAG.
Phoenix prima e successivamente Firestorm consentono di avere un AO gestito dal viewer, riducendo quindi l’impatto sulla sim e migliorando l’usabilita.
Come si fa ad usare questa caratteristica di firestorm? Occorre usare il tasto in basso dove c’è scritto in grande AO cliccando sulla freccina si apre una maschera che consente di “importare” le animazioni di uno ZHAO e/o di modificarle. La tecnica è la seguente:
Spostate la notecard e le animazioni di un AO che già possedete in una cartella dell’inventory (si può fare rezzando lo ZHAO per terra e poi facendo Open e copiando il contenuto nell’inventory). Attenzione alle animazioni NOCOPY che verranno rimosse dal vostro ZHAO. Usate per questi esperimenti una copia del vostro AO preferito.
Cliccate sul tastone di Firestorm e scegliete l’opzione di modifica (una sorta di chiave inglese tipo il simbolo dei cartelli “lavorativi”). A quel punto dovreste essere in grado di trascinare dall’inventory sulla finestra di AO di firestorm la notecard che descrive le animazioni.
Potete personalizzare l’AO andando sulla tipologia di animazioni (standing, walking etc) e trascinando le animazioni singole dal vostro inventory.
E’ possibile avere caricato N AO e poter passare da un AO all’altro facilmente.
Ecco un video che illustra le basi dell’AO by Valentina…
Ricevo queste interessanti istruzioni dall’avatar Enrica Bonetto. Ecco una esperienza “live” di una persona non esperta che è riuscita a fare quasi da sola una installazione completa di una sim DENTRO la community di OsGrid.
Ricordiamo che nei miei articoli precedenti su OpenSim insegnavo come costruire delle SIM isolate (standalone) in un contesto chiuso. Qui si spiega come collegare una sim di questo tipo ad una comunità consolidata come OsGrid (le istruzioni sono probabilmente applicabili con poche modifiche anche ad altre grid come Craft).
Tenete conto che il successo di una operazione del genere è legata fondamentalmente al router (l’apparecchietto con le lucette luminose attaccate alla presa telefonica) e al provided che state utilizzando. Modem/Router differenti e provider differenti potrebbero non funzionare 🙁 Infatti era questa la remora che avevo nel presentare istruzioni simili. Ma se avete quel modem e quel provider siete fortunati funziona tutto senno contattate Enrica per capire cosa avete sbagliato 😉 …
CREAZIONE ISOLA OPENSIM SUL MIO PC E COLLEGATA IN OSGRID
STEP BY STEP
1. Mi iscrivo a OsGrid
Sul sito http://www.osgrid.org/ ho creato un account cliccando su join now ) scegliendo un avatar first e last name , una password e indicando un indirizzo e-mail.
Esempio di una scuola che si è collegata a osgrid (Brera Academy virtual lab)
2. Scarico i files.
Dalla sezione Download ( OSgrid ) ho prelevato il file zip della current release e i tre example ini files presenti nella stessa pagina ( OpenSim.ini – GridCommon:ini- FlotsamCache.ini ) Con internet explorer se li si preleva con click dx > salva oggetto con nome vengono salvati con estensione .text e non .ini > basterà cambiare l’estensione in .ini.
Per scaricare la versione dei programmi per la nostra sim
Per scaricare gli esempi dei file di configurazione
3. Li sposto e rinomino sul mio PC.
Questi files , il file zip e i files initext li ho salvati in una cartella della directory principale del mio pc ( nel mio è G:). Ho scompattato il file zip , cambiato l’estensione dei 3 files in .ini e li ho sostituiti ai corrispondenti files ini presenti nella cartella bin e nella cartella binconfig-include dopo aver rinominato in oldxxxxx i tre files ini originali.
4. Scarico il viewer.
Sullo stesso sito ho scaricato il viewer Imprudence ( nel mio caso per windows)
5. Mi iscrivo a DynDNS.
Dal sito DynDNS scegliendo in free domain name il collegamento e successivamente : create free hostname ho indicato nella casella accanto a hostname il nome scelto per il mio host e nella casella a discesa una delle scelte possibili ( conviene annotare la propria scelta) , ho lasciato tutto il resto invariato e ho cliccato add to cart. La procedura poi ti guida nella creazione di un proprio account. Seguirla e completarla.
6. Configuro dyndns e scarico l’updater.
Sempre sul sito dyndns ho attivato il link Support e nella pagina raggiunta ho fatto il download del programma DynDNS Updater (4.1.6). e successivamente installato nel mio pc. Nella tray icon deve comparire l’icona dell’updater ( sarà molto utile in seguito).
7. Il router
Vengo ora alla parte difficile : il router e le connessioni. Quanto scrivo ora è valido per il mio router e la mia impostazione della rete. Non posso garantire per altre configurazioni. Il mio sistema operativo è windows home xp con service pack 3. Il mio router è invece : alice gate w2+
8. Configurazione del router
start > tutti i programmi > alice > stato apparato > si apre la pagina internet che porta alla configurazione del router. Il mio router è impostato in modalità bridged+routed ossia connessione automatica da modemrouter attiva. Affianco di questa casella si noterà un indirizzo IP pubblico : prendetene solo nota. Io ho configurato il servizio virtual server cliccando su “configura” sotto la voce collegamento LAN e successivamente ho attivato il pulsante “ aggiungi “ in basso a dx. Nella finestra che si apriva ho aperto una per una le seguenti porte sia udp che tcp 9000,9001,8002,8003.. Finita la procedura ho confermato e dopo che sono state accettate le modifiche ho chiuso questa pagina.
9. Il firewall di Windows
Ho aperto le stesse porte sul firewall di windows agendo dal tab eccezioni e clickando aggiungi porte . Anche qui una per una e sia per la porta tcp che udp e inoltre cliccando su aggiungi programma e poi sfoglia sino a trovare opensim.exe nella cartella bin precedentemente installata.
10. Verifiche delle connessioni
start >connetti > mostra tutte le connessioni :
nel mio pc c’è una connessione a banda larga chiamata Alice ADSL ( se non ricordo male creatasi dal cd di installazione ma che può anche essere disabilitata.
In sostanza è una connessione remota utilizzabile da internet in caso non funzioni la connessione lan).
Io l’ho abilitata e connessa e i parametri rilevanti di tale connessione sono :
click dx >proprietà>rete>protocollo internet (TCPIP)>proprietà>generale >
scegli: ottieni automaticamente un indirizzo ip e ottieni indirizzo server DNS:
poi in avanzate >WINS > abilita NetBIOS su TCP/IP .
Lasciare invariato il resto.
Nella finestra Avanzate controllate le impostazioni del firewall non dovrebbero esserci problemi
> nella finestra avanzate del firevwall deve esserci la spunta sulla connessione. Condivisione connessione internet l’ho lasciata senza segni di spunta. L’altra connessione fondamentale nel mio sistema è la connessione alla rete locale (LAN) nella sezione LAN o internet ad alta velocità ( se disattivate questa non riuscite a collegarvi in internet , diciamo che è la connessione del router) .
I miei settagli sono i seguenti :
click dx> proprietà> generale> protocollo internet(TCP/IP) >proprietà>
anche qui ottieni automaticamente indirizzo ip e ottieni indirizzo server DNS ; > avanzate > DHCP abilitato > WINS > abilita NetBIOS su TCP/IP> OK.
HO messo anche una configurazione alternativa ( finestra accanto a quella generale delle proprietà della connessione) :
pallinatura su “Configurato dall’utente” Indirizzo IP x.x.x 2 mentre il gateway predefinito è x.x.x.1 e la sub net mask è del tipo 255.255.255.0 .
il gateway predefinito e la subnet mask la trovate così : start >esegui> cmd> nella finestra dos scrivete : ipconfig e guardate quelle della connessione alla rete locale lan : il gateway copiate esattamente i numeri così come per la subnetmask mentre per l’indirizzo ip copiate quello del gateway ecambiate solo l’ultima cifra (nel mio caso ho aumentato di un numero : da 1 a 2 ).
Poi nei server DNS preferito e alternativo ho messo dei numeri di server di alice che potete trovare in internet con google. Infine nelle finestra avanzate della proprietà connesione alla rete locale Lan anche qui nessuna spunta su condivisione connessione internet. Inoltre nessuna delle mie connessioni è col brinding.
11. Configurate Imprudence per accedere alla sim
Se avete installato Imprudence andate al collegamento sul desktop >click dx> proprietà> finestra collegamento> destinazione>aggiungete alla fine della stringa -loginuri il vostro dyndns che avete creato:8002
12. Scegliete le coordinate per mettere la grid
Tornate in osgrid qui , meglio se con firefox perché con internet explorer ( almeno a me ) non si riesce a caricare la mappa, riducete il livello di dettaglio a zero fino a vedere quadratini blu e verdi. Passando sopra il mouse sulle aree blu che sono aree disponibili vedrete apparire le coordinate per posizionare la vostra isola in osgrid . Scegliete la posizione e annotatevi i due numeri.
13. Configuro finalmente la mia sim
Nella cartella opensim osgrid che avevo dezippato vado a cercare nella sottocartella bin il file opensim. exe ( il mio sistema è a 32 bit , per questi settaggi guardate anche qui ) e con doppio click lancio il programma. Si apre la finestra dos , scorrono molte righe che ad un certo punto si arresteranno e bisognerà rispondere inserendo questi dati :
New region name []: TestLandia <hit enter> // scegliere il nome della vs isola
Region UUID [0980d6bc-2586-423d-ab26-d5428e5cd83a]: <hit enter>// dare solo invio accettando l’uuid che c’è ( se c’è)
Region Location [1000,1000]: <hit enter>// qui mettete le coordinate che avete preso dalla mappa , separate dalla virgola
Internal IP address [0.0.0.0]: <hit enter>// dare solo invioInternal port [9000]: <hit enter>// anche qui invio
Allow alternate ports [False]: <hit enter>// invio
External host name [SYSTEMIP]: 12.34.56.78 <hit enter>// qui inserite il vostro dyndns al posto dell’indirizzo ip
Your region is not part of an estate.
Do you wish to join an existing estate? [no]: <hit enter> // lasciate no di default dando solo invio
New estate name [My Estate]: TestLandia Corp. <hit enter>// lasciate il default dando solo invio
Estate owner first name [Test]: Joe <hit enter>// qui inserite il nome che avete scelto per l’account di osgrid
Estate owner last name [User]: Smith <hit enter>// qui il cognome corrispondente.
Se tutto è andato come doveva , la vostra isola è ora in osgrid e dovrebbe essere raggiungibile sia da voi che dagli altri. Dovete controllare che l’indirizzo ip che restituisce il vostro dyndns updater concordi con l’indirizzo ip che potete vedere da internet andando su un apposito sito. Attenzione concorderà se entrambe le connessioni ( la connessione lan e alice adsl) sono lanciate , viceversa non funzionerà seuna delle due è spenta in particolare la connessione adsl alice a banda larga.Per avere una isola che non sia la ciambella rotonda di default cercate in internet dei files oar e copiateli nella cartella bin . Quando lanciate la finestra dos di opensim.exe al prompt scrivete : load oar il nomedelvostrooar.oar e poi dopo che l’isola si è caricata scrivete : save oar nomevostrooar.oar. Quando uscite da osgrid uscite prima dal clientimprudence e poi chiudete la finestra dos usando la x senza scrivere shutdown così la vostra isola resterà nella grid altrimenti rischiate che la posizione venga occupata da altri che vedono vuota l’area e possono prendere le vostre coordinate.Dovrebbe essere tutto.
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