By Serena Domenici
Scrivere quest’articolo mi ha portata a sondare anche terreni personali e di appartenza. Sono una donna/avatar. ‘Vivo’ come sapete in una comunità di pixel nel metaverso. Mi occupo di sondare questo ‘mondo’ cercando di carpire, capire e cogliere, quello che spesso in esso non si ‘vede’. Non sono una psico-teraupeta, sono solo una donna che ama scrivere e ama confrontarsi con gli altri. Mi piace girare su SL , conoscere i miei ‘simili’ e luoghi interessanti, arricchirmi di emozioni e conoscenze. Confrontarmi nel dare e ricevere input di reciproco interesse. Ma tutto questo, col il passare del tempo, se da una parte mi ha gratificata a livello personale e non, dall’altra mi ha lasciato un retrogusto molto amaro. Come donna e come avatar mi sento offesa, destabilizzata e delusa, da una parte di questo ‘mondo’.
E’ mai possibile che per essere credibile, rispettata e non essere oggetto spesso di attenzioni al limite del buon gusto io debba farmi un avatar cesso per avvicinarmi a mio prossimo, soprattutto di sesso maschile? Sbagliereste se pensaste leggendomi fin qui io parli solo di me stessa. Io parlo di me e di tutte quelle come me, e non sono poche, che non ce la fanno più a sorbirsi attacchi di testosterone , feromoni o quel che vi pare, impazziti! Ogni volta che mi avvicino ad un uomo o sosto da qualche parte , comincia l’assedio. Ma cosa credete, non ci piaccia essere corteggiate, ‘amate’, adulate, considerate? Certo che ci piace, ma con misura e soprattutto, tanta educazione che spesso sul Metaverso manca. Mi sono sempre chiesta in passato se questo atteggiamento particolare, fosse dovuto al fatto io mi approcci con cortesia e disponibilità agli altri. Col tempo ho compreso non fosse questo il problema… In RL è la stessa cosa eppure nessuno, anche se magari lo pensa, mi propone sedute di sesso, orge, e acrobazie sessuali.
Nella vita reale nessuno offende in modo così palese le donne, come avviene nel metaverso. Se avviene, sono fatti davvero sporadici, che spesso nascondono patologie del comportamento che a volte purtroppo sfociano in articoli di cronaca. Qui, molti frustrati e anche frustrate (in numero nettamente inferiore le donne) , da conigli che si trasformano in leoni. No, non esiste la violenza fisica, ma psicologica si, e tanta. Ho parlato con donne, davvero scioccate, deluse, da simii atteggiamenti. Non tutte sanno opporsi con fermezza, nemmeno io in determinate circostanze sono riuscita ad essere secca e decisa. Perché molte volpi da chat spesso usano tattiche molto sottili. Non ti aggrediscono, ma, piano piano, arrivano a dirti le peggio oscenità, con un savoir faire , che ti lascia lì per lì a soccombere tra fiumi di parole che hanno un solo significato: sei una pupazzetta, che sostituisce la vecchia bambola gonfiabile per maratone di sfoghi sessuali. Che tristezza … Sembra che il sesso sia l’unico pensiero a dominarci l’esistenza. Esistono tante altre cose, compresa l’amicizia, il dialogo e la capacità di trovare nel Metaverso tanta fonte di ispirazione.
Chi scrive, e sia ben chiaro, non è una donna che non ha emozioni o desideri, ma è una donna con una propria dignità, come tante, indipendente anche nelle scelte personali. Non quelle indotte con violenza verbale, grazie al fatto che ci senta immune dietro ad uno schermo. Quindi totalmente tetragona ad un certo tipo di approccio. E poi, basta anche alle lady Godive, pronte a marcare il territorio altrui e a rivaleggiare come se si fosse in guerra e alle gelose che invece (se è il caso) di prendersela con il proprio partner , rigettano sulle altre le proprie frustrazioni. Alle donne finte che ormai anche il niubbo più sfigato riesce a sgamare all’istante. Ti immano e sembrano delle camioniste in corto circuito. A quelle che assillano e si sentono fidanzate solo come rivolgi loro la parola . Basta ai Masters e alle Mistresses improvvisate , che trovo solo francamente ridicoli…Basta a tutto ciò che fà del Metaverso una brutta copia dell’originale e ci fa assistere al funerale del buon gusto. Second Life è libertà di espressione, in tutte le sue forme, non un tiro al bersaglio o un porto franco per chi in RL indossa false maschere di perbenismo. Non è tutto lecito, come erroneamente si è portati a supporre. Solo i limiti riescono a darci la misura giusta, che ci differenzia dalle bestie. Ognuno di noi, in questo mondo fantastico, può trovare o essere quel che sogna, a patto che non si limiti o violenti la libertà altrui.
E voi, uomini cazzuti e vogliosi, imparate una buona volta a capire che se una donna non vuole, non vuole e basta! Ho sondato più volte avatar maschili particolari… Niente, non capiscono, non c’è verso. Spesso allora ho giocato per lasciarli poi con un pugno di mosche… Si, perché noi donne sappiamo anche essere stronze, se vogliamo. Ma francamente mi sono scocciata, come tante mie amiche. Non siamo carne da macello o vacche, come qualcuno volgarmente dice. Siamo cuore in pixel… Siccome il mondo è bello perché è vario, ognuno stia con i propri simili. Non forzi dove non è possibile arrivare e impari a comprendere che un sorriso o un modo gentile di fare non significa necessariamente starci. Per godere bisogna essere in due, ma dubito che qualcuno lo comprenda appieno. Come non credo che alcuni conoscano il termine ”CONSENZIENTE”.
Nessuno di noi è perfetto, siamo pixel imperfetti come l’essere umano che dietro lo schermo lo manovra. Non è una lezioncina quindi la mia, anche io commetto i miei errori, e ho le mie debolezze. Ma non impongo nulla a nessuno. Ho rispetto della libertà altrui, ed esigo si rispetti anche la mia. Almeno qui si impari ad essere spontanei. L’uso degli Alter non è sempre a uso fornicatorio , alle volte diventa una corazza, una difesa per muoversi in un mondo che troppo spesso finisce per somigliare ad una piccola Peyton Place. (I peccati di Peyton Place docet). Come a dire, nulla di nuovo sotto il sole. Nemmeno quello finto di Second Life.