Blender (http://en.wikipedia.org/wiki/Blender_(software)) è una passione per moltissimi dilettanti a livello mondiale, che lo usano normalmente in quanto prodotto gratuito, ancorchè considerato “difficile”. Molti professionisti lo stanno utilizzando in quanto alternativa efficace rispetto ai software pregiati come Maya 3DMax che costano fior di soldoni. In pratica questo programma è uno dei tanti fiori all’occhiello dell’ormai vasto panorama di software opensource che vede fra i più importanti a mio avviso Linux-Ubuntu, OpenOffice, Firefox, MySQL, Apache, Gimp, Filezilla, VideoLan VLC Media Player, 7zip, Notepad++ …. e la lista continua fortunatamente ad allungarsi.
Negli ultimi anni Blender ha fatto dei passi da gigante, passando dalla versione 2.49b disponibile fino a due anni fa alle ultime versioni a partire dalla versione 2.54, che hanno costituito una netta semplificazione nell’uso del tool e soprattutto un aumento esponenziale della potenza del programma. Blender è così diventato il programma “franco” disponibile per modificare, migliorare ed adattare progetti anche fatti da altri programmi (come SketchUp ad esempio), una volta che si possa passare da formati intermedi come Wavefront OBJ o Collada DAE.
Scopo di questo articolo è quello di mostrare le nuove possibilità rese disponibili negli ultimi due anni e di cui molti (inclusi alcuni veterani di Blender) non sono a conoscenza.
Per chi volesse imparare a costruire ambientazioni e scenari 3D, lo strumento essenziale di lavoro sono i cosiddetti software di modellazione 3D, di cui uno dei più autorevoli esempi è Blender http://www.blender.org/, molto potente e gratuito essendo OpenSource. Eppure molti “apprendisti” hanno notevoli problemi ad impararlo perchè considerato da molti non semplice e poco intuitivo.
Per chi volesse imparare ad utilizzare questo prodotto ci sono moltissime guide in inglese, e nel panorama italiano vi è anche una nutrita serie di video prodotti da RedBaron85 (http://www.redbaron85.com/ ).
Salahzar Stenvaag (il sottoscritto) è forse uno dei pochi che ha iniziato da anni a costruire un insieme di video su youtube e al contempo organizzare delle lezioni che insegnino l’uso di base di Blender utilizzandolo nel contesto di SecondLife e OpenSim.
Dato che non è sempre banale ricercare i video in modo da potersi costruire un percorso didattico efficace, proverò a riassumere qui una summa dei video italiani più interessanti per chi voglia costruirsi un sapere almeno iniziale sull’argomento.
Serie di tre video di presentazione blender (RedBaron85)
Sequenza di 6 video iniziali di uso Blender per SecondLife/OpenSim (Salahzar):
Prima puntata della lezione di blender
Argomenti:
installazione blender 2.61 versione zip
abilitazione plugin extra mesh
creazione di un diamante
export collada
import in SL
alcune indicazioni su come avere l’abilitazione per l’upload delle mesh
Facciamo sculpted con Blender e un plugin
* scaricare il plugin albsalgar beta 1.0 (clone opensource di primstar2)
* abilitarlo in Blender 2.61
* costruire un cilindro UVShape
* modellare questo cilindro per produrre un vaso (o cappello)
* produzione della sculpted map relativa
* export + import in secondlife
uso di subdivide, di smooth e di ctrl-R per aggiungere edge loop
controllo delle normali, false trasparenze
uso dei tasti di visualizzazione rendered (con luci e senza luci)
verifica del piano trasparente da un lato su sl
Basi di texturizzazione: il cubo
IV incontro per imparare le basi di texturizzazione con blender e mesh.
In questo episodio impareremo a fare un elementare uvmap (unwrapping) del cubo.
Texturizzazione di sculpted con il plugin
Vedremo come usare il plugin (albsalgar o primstar2) per compiere una texturizzazione multipla proiettando 3 immagini in tre zone distinte di una coppa
Ottimizziamo le mesh
VI lezione con nozioni di ottimizzazione di meshes.
Il video è strutturato nei seguenti punti:
* creazione di un piano
* suddivisione dei punti
* rimozione della metà sinistra e dei punti sugli spigoli
* inserimento modificatori MIRROR, SKIN, SUBSURF
* modellazione di una statuina con il nuovo SKIN
* Import in SL (beta grid) con disanima dei LOD automatici
* costruzione di LOD manuali usando varie copie ottenute in blender
* eliminazione di dettaglio usando la cancellazione di interi edge loop
* import del risultato in SL e valutazione della differenza qualitativa con quanto generato automaticamente
Penguin Tribu Inverno 2010
Per vedere le lezioni passate fatte a Penguin Tribu nel 2010-11 su basi di modellazione ecco la lista dei video bilingui Inglese/Italiano:
Inizieranno a breve lezioni gratuite di Blender Intermedio a Solaris nel mese di Novembre da tenersi il giovedì sera ore 22 per un ciclo di 4-6 lezioni. Usando il voce, e con condivisione dello schermo. Mi contatti chi è interessato a seguirlo.
Ho recentemente riprovato le istruzioni da me date a Settembre (http://virtualworldsmagazine.wordpress.com/2011/09/03/alta-sartoria-virtuale-in-secondlife/comment-page-1/#comment-2623) per confezionare degli abiti Mesh correttamente “riggati” in modo che seguano le animazioni dell’avatar e con mia sorpresa (e come segnalato da alcuni di voi) non funzionano più con Blender 2.61 e le nuove versioni viewer server SL.
Occorre trovare degli altri sistemi magari più facili e che funzionino!.
La soluzione “avastar”
E’ disponibile da un paio di giorni una nuova soluzione a pagamento per fare il rigging di mesh, per fare animazioni bvh ed altro (usando Blender 2.59++) dal sito machinimatrix.
Se siete seri nelle vostre intenzioni di rigging probabilmente apprezzerete il fatto che ci sia un prodotto che risolva i problemi e con una assistenza e una qualità nel tutoring come ci ha abituato machinimatrix negli ultimi anni.
Il prodotto, (fatto da Magus Freston Domino marama e Gaia Clary) ancora in beta è venduto da Gaia Clary sul sito http://machinimatrix.org al costo di 22$ con paypal sul sito oppure 6000/7000 L$ inworld presso l’isola Jass http://maps.secondlife.com/secondlife/Jass/143/198/25.
.bvh and .anim export (formato standard di secondlife)
SL Shape Sliders support (per modificare la shape esattamente come in SL)
Clothing creation (fUses the SL Standard UV Map)
Hand Morphs
Il prodotto è in fase di completamento e quindi molte funzionalità saranno arricchite nelle prossime settimane. Io va da sè l’ho già comprato e non appena riuscirò a farci qualcosa vi pubblicherò qui i miei risultati. Sicuramente il prodotto già in questa forma pare molto più sofisticato di quello venduto ad esempio da http://wiz-bg.blogspot.com/ che comunque non gestiva l’animazione e quando l’ho comprato non ho trovato una grande assistenza per le problematiche relative a SecondLife.
Attenzione
Per l’uso di questo pacchetto occorre che siate utenti che conoscano *bene* le basi di Blender e anche i principi di animazione, altrimenti rischiate di non farvene molto. Per vostra fortuna da gennaio ricominceranno i corsi.
Cercherò anche di capire come fare dei rigging senza usare prodotti a pagamento, ma datemi un po’ di tempo 😉
Abbiamo scritto molto su installazioni di OpenSim “fast & sweet”, facili e veloci, in questo thread http://virtualworldsmagazine.wordpress.com/category/opensim2/, dove insegniamo ad installare OpenSim sul vostro pc windows e non grazie a sim-on-a-stick e come configurare l’accesso dall’esterno.
Da inizio 2011 è disponibile un ottimo tool opensource (solo per windows) costruito da Olish Newman che è anche uno dei principali gestori della grid New World Grid, , una delle grid opensim più importanti e note soprattutto nei paesi francofoni.
Olish rende disponibile una versione di OpenSim, a costo di installazione zero, che consente fra le altre cose di configurare automaticamente il router e il firewall in modo da poter essere accessibili istantaneamente dal Web. Al momento in cui scrivo la NWS (New World Studio) è disponibile con la versione 0.7.1.1 di OpenSim che non supporta ancora le mesh nuova modalità V3 di Linden, ma con un piccolo trucco che vi spiego potete rapidamente adeguarlo alla versione 0.7.2, che ho verificato personalmente essere compatibile con il V3 e consente l’upload di Mesh e di Rigged Avatar, ideale quindi per chi volesse esercitarsi a produrre mesh in casa senza dipendere dai server Linden e dalla grid Aditi.
Per scaricare questa versione basta che andiate su questo link: http://code.google.com/p/newworldstudio/ da dove potete scaricare il programma. Una traduzione delle informazioni di questo software in Italiano (fatta dal sottoscritto), la trovate qui: http://code.google.com/p/newworldstudio/wiki/WikiHome?wl=it. La versione di base offre al momento la versione di opensim di Diva 0.7.1.1, ( https://github.com/diva/d2/downloads).
Una osservazione importante è che quando installate questo programma potete (opzionalmente) abilitare il supporto alla condivisione della vostra CPU con i progetti BOINChttp://boinc.berkeley.edu/, il che rende questo progetto particolarmente interessante per gli “attivisti” coloro che sono interessati alla salute del nostro pianeta.
Per poter tuttavia usufruire delle ultime novità di OpenSim 0.7.2, e in particolare il pieno supporto alle Mesh v3 (diverse dalle mesh precedenti che OpenSim supportava già da un anno e che ora non funzionano più), dovete seguire le istruzioni di questo sito: http://forum.newworldgrid.com/TUTO-to-change-the-OpenSim-version-in-the-new-version-of-New-World-Studio-Hypergrid-td3130786.html che poi tradotte in parole povere significano scaricarvi la versione 0.7.2 della distro di Diva r16915 da qui: https://github.com/diva/d2/downloads e ricoprire con il suo contenuto la cartella opensim/diva-r15592 che trovate nella distro di New World grid.
Fatto questo quando lanciate il programmino NewWorldStudio.exe potete configurare il vostro ambiente virtuale in pochi secondi, includendo l’accesso esterno (cosa che avevamo visto non essere immediata), il supporto BOINC se lo desiderate per un mondo migliore, e la configurazione automatica del vostro Router e Firewall. Io ho provato con discreto successo. Unico neo è che non è configurata la voce, cosa che abbiamo visto non essere banale neanche per opensim classico. Ricordate che se siete una utenza “domestica” dovete configurarvi uno specifico utente con dyndns.org dato che il vostro IP cambia normalmente spesso e che dovete usare questo indirizzo come l’indirizzo di riferimento in luogo del IP numerico che vi viene autodetectato). Per informazioni sull’uso di dyndns vedete qui: http://forum.spenki.it/threads/35-Come-registrare-un-dns-dinamico-su-www.dyndns.com-Guida
Quando si lancia questo tool, poi potete collegarvi con il viewer 3. (O con tutti i viewer standard OpenSim). Usare il viewer 3 ha il vantaggio che potete uploadare anche le Mesh o i rigged avatars con una metodologia che ha indubbi vantaggi.
Tenete conto solo che nella mia esperienza:
Al primo ingresso il mio avatar si è trovato a 10000 metri di altezza e ho dovuto pazientemente aspettare che precipitasse verso terra 🙁
Ho dovuto creare ex-novo tutte le parti della shape, skin, hair, e eyes, altrimenti il viewer 3.0 e firestorm non mi vedevano l’avatar di default
Se si eccettuano questi problemi poi sono riuscito ad importare le stesse mesh che usavo in SL e anche i rigged avatar che si comportano esattamente come in SL:
Quindi ancora vediamo che è possibile utilizzare i mondi virtuali al massimo della loro potenza (voice al momento esclusa), in modo facile efficace senza sborsare un soldo. 🙂
Le mesh sono arrivate, ma a quanto pare non è facile “vestirle”. Come purtroppo sanno i venditori di abiti (e i loro acquirenti), i vestiti mesh, oltre a necessitare di un viewer apposito (vedi i miei articoli sulle meshhttp://virtualworldsmagazine.wordpress.com/tag/mesh/), hanno svariati problemi di vestibilità. Il principale problema è che i vestiti entrano in conflitto con la vostra shape per cui se non vi rendete invisibili, frammenti e porzioni delle vostre terga, dei polpacci o del seno (per le donne) possono sforare ed essere visibili con vostra profonda vergogna…
Per ovviare a questi problemi i venditori sono obbligati a fare molte misure degli abiti (un po’ come succede in RL), creando le Taglie, e visto che comunque non si adatterebbero comunque, vi chiedono di indossare degli “alpha” layer che nascondono la vostra shape. Questo ha come controindicazione che viene a perdersi quel sentimento di originalità che ci eravamo faticosamente costruiti potendo modificare a piacimento le nostre fattezze.
I venditori e i consumatori si sono organizzati e hanno cominciato a richiedere alla Linden una correzione di rotta inserita in questo JIRA: https://jira.secondlife.com/browse/SH-2374, a cui se siete interessati, vi prego di votare e di mettere il “watch”. Purtroppo la Linden ha deciso qualche giorno fa di sospendere a tempo indeterminato anche la decisione di se e quando risolvere questo problema perchè (forse giustamente) prima vorrebbe risolvere tutti gli altri problemi associati alle mesh.
La richiesta verteva nel chiedere di avere degli abiti che si adattassero parametricamente esattamente alla propria shape evitando imbarazzanti fuoruscite. Tecnica non solo possibile, ma realizzata da concorrenti come BlueMars. Nel JIRA si legge infatti:
Questo problema è identico ai problemi che erano stati incontrati nelle prime versioni di BlueMars, e furono risolti efficacemente con l’introduzione di un sistema di deformatori sovrapposti. L’introduzione di quel sistema ha eliminato i problemi di dimensione/taglia ed ha persino eliminato il bisogno del “rigging”, aprendo pertanto la piattaforma a una vasta varietà di oggetti che potevano essere utilizzati senza limitazioni di taglia e delle shape degli avatar
Data l’esitazione di Linden Lab di risolvere il problema (nonostanche che nelle ultime office hours abbiano detto che stanno prendendo seriamente in carico il problema, ma senza offrire nessun elemento concreto), la community si sta rivolgendo verso un ex-impiegato Linden che ha promesso di poter fare un viewer in grado di offrire questa deformazione parametrica (viewer che sarebbe a quel punto integrato dai maggiori viewer alternativi come Firestorm), oppure anche regalare questo software alla Linden.
Il progetto di finanziamento lo trovate qui: http://www.indiegogo.com/Mesh-Clothing-Parametric-Deformer-Project. Io personalmente ho già collaborato con vari versamenti (piccoli ma apprezzati). Il goal di questo progetto è di raggiungere i 5400 $ e attualmente sono già circa al 60% e rimangono ancora circa 2 mesi. Prima vengono raccolti i fondi e prima questa funzionalità potrà essere implementata.
PS: Per chi non lo sapesse Qarl è stato un grande programmatore Linden che ha lavorato al film Matrix e ha collaborato ampiamente per il progetto Mesh in SL ma era stato licenziato un anno fa: http://nwn.blogs.com/nwn/2010/08/requiem-for-qarl-linden.html. Dopo la sua uscita aveva fornito un fondamentale tool di allineamento prim ora disponibile in quasi tutti i viewer alternativi: http://www.qarl.com/qLab/?p=66
Visto che SecondLife non riesce a fare da sola, occorre darle un aiutino 🙂
E’ da almeno un anno e mezzo scrivo articoli aspettando l’arrivo delle mesh in SL (cfr, Mag-2010, Giu-2010, Giu-2011). Finalmente il 23 Agosto 2011 le mesh sono arrivate in tutta la grid.
Ci sono fondamentalmente due tipologie di utenti di questa tecnologia:
(1) i builder, creatori e venditori di oggetti che costruiscono le mesh usando prodotti sofisticati come Blender e
(2) le persone normali che devono solo visualizzare od utilizzare oggetti meshed.
Come già detto in altri articoli se utilizzate un viewer non abilitato alle mesh quello che vedete potrebbe essere semplicemente brutto, o addirittura indecente (avatar vestiti con indumenti mesh possono apparire “ignudi”). Dovete allora dotarvi di un viewer che possa vedere le mesh. Al momento in cui vi scrivo ci sono solo pochi viewer completamente autorizzati che hanno questa possibilità e lo vedremo nella tabella qui sotto.
Se siete un “produttore” di oggetti mesh quello che vi interessa è di avere un viewer che vi consenta di fare l’upload dei modelli collada (file con suffisso .dae). Al momento in cui scrivo solo i viewer Linden e Kirstens Viewer sono in grado di fare l’upload ma ci si aspetta che anche gli altri ci arrivino entro qualche settimana.
Per vostra informazione elenco i viewer (abilitati alle mesh) in 4 categorie a seconda che siano a) viewer distribuiti dalla Linden ufficialmente, b) “modding” della distribuzione Lindem, c) che siano nell’elenco dei viewer di terza parte ammessi, o d) che siano viewer non ufficiali da usarsi solo a scopo sperimentale.
Per chi si ostina ad avere dei problemi con i viewer 2/3, come ho già scritto in questo articolo http://virtualworldsmagazine.wordpress.com/2011/09/01/un-viewer-3-piu-accettabile-istruzioni-per-abbellirlo-con-le-skin-starlight/, usando la skin ottenuta da questo link http://wiki.secondlife.com/wiki/Viewer_Skins/Starlight e ricopiando i files nel direttorio di installazione del viewer ufficiale è possibile “taroccare” il viewer 3.0 in modo che possa essere utilizzato con i colori e con molte finestre disposte in modo meno artificioso di quanto imposto dagli ultimi viewer. nello zip scaricato si trovano fra le altre cose delle cartelle che si chiamano
StarLight ExtensionsFull Length Sidebar
StarLight ExtensionsLeft-hand Sidebar
StarLight ExtensionsVertical IM Tabs
Che contengono alcuni banali file .xml che devono essere ricopiati nella cartella app-settings della vostra installazione del viewer 3.
FireStorm Beta 3 (http://www.phoenixviewer.com/) è l’unico viewer full features che supporti esplicitamente le mesh (ma non ancora l’upload dei modelli che dovrebbe comunque arrivare entro qualche settimana).
Dolphin Viewer 3 (http://dolphinviewer.eregion.de/) http://dolphinviewer.eregion.de/download-and-install/ attenzione ad installare dolphin 3 e non gli altri che non supportano le mesh.
Radegast (http://radegast.org/wp/) ottimo viewer molto leggero essenzialmente testuale, ma che fornisce la possibilità di visualizzare (sia pure in maniera limitata) alcune istantanee del mondo 3d.
Phoenix e Singularity dovrebbero supportare le mesh entro poche settimane utilizzando il lavoro fatto da Henry Beauchamp per Cool VL, mentre Kirstens Viewer che supportava estremamente bene le mesh è stato ritirato dall’autore che ha smesso di sviluppare il viewer per sopraggiunti gravi problemi RL (cfr http://www.kirstensviewer.com/).
d) viewer sperimentali non presenti nella lista
Pur non essendo nella lista dei viewer certificati nella pagina precedente questi viewer sperimentali sono stati provati da un folto gruppo di blogger specializzati (fra cui il sottoscritto) e sono fatti da persone che concorrono comunque ai viewer ufficiali, come ad esempio sviluppatori di Singularity o di Radegast o lo stesso Henry Beauchamp che probabilmente è entrato nella storia per avere creato il primo viewer alternativo (Cool VL).
Separo questi viewer in quelli con l’interfaccia 1.X che supportano le mesh ma NON le altre feature del viewer 3 come il prezioso MOAP (Media on a Prim) che consente di accedere a siti web in modo dinamico sulle superfici dei prim (utilissimi per vedere video e fare lezioni inworld).
Viewer 1.x solo mesh ma NON MOAP:
Cool VL Viewerhttp://sldev.free.fr/ il viewer costruito da Henry Beauchamp. La sua particolarità è che l’installazione è un po’ più complessa rispetto agli altri viewer e richiede l’installazione a priori di una ben precisa versione di viewer 1.x della Linden su cui “Moddare” come visto prima la versione).
Viewer basati sulla versione 2/3 e con supporto MOAP
Catznip http://catznip.com/ apparentemente solo per Windows (basato su una versione veloce del viewer 2, fra le cose interessanti che ho notato la possibilità di muovere i tab degli IM verticali) unico neo al momento è che al logout mi si è impiantato…
Nirans Viewer che appare essere la logica prosecuzione del Kirstens Viewer (ora non più accessibile). http://niranv-sl.blogspot.com/ http://sourceforge.net/projects/niransviewer/L’ho provato, ma mi pare ancora un po’ bacato (problemi di rendering sulla mia scheda grafica) e forse occorre attendere qualche settimana che entri nell’elenco TPVP. E’ l’unico viewer non linden che consente l’upload di modelli. Ricordiamo che il Kirstens Viewer era particolarmente amato da chi faceva video.
Come vedete la “giungla” dei viewer è destinata ad affollarsi sempre di più. Io personalmente utilizzo il viewer 3 ufficiale “moddato” con la skin nostalgia quando voglio pubblicare dei modelli mesh, e Firestorm Beta 3 per l’uso normale nella grid (esplorazione, building, scripting).
Consiglio a tutti gli “intossicati” da Phoenix (Imprudence od altri Viewer 1.x) di provare ad utilizzare i viewer della nuova generazione e di abituarsi. Nonostante che i viewer “vecchi” stiano per supportare le mesh, ricordate che le possibilità più avanzate di SecondLife (MOAP, Profondità di campo etc), possono essere veramente sfruttate al massimo soltanto con i viewer di nuova generazione.
Inoltre i nuovi arrivati tendono per forza di cose ad utilizzare i nuovi viewer ed è opportuno che se volete aiutarli impariate anche voi. 🙂
Per coloro interessati all’uso di blender per fare mesh, ecco una sequenza di 3 video che culminano con un video che insegna a fare una spada importata in SL. I video sono titolati in inglese ed italiano. Per seguirli basta scaricarsi la versione di blender 2.59 dal sito www.blender.org lanciarla ed eseguire passo passo i vari pezzi. Se avete un laptop o un mac è conveniente impostare nelle preferenze http://wiki.blender.org/index.php/Doc:Manual/Interface/Keyboard_and_Mouse come spiegato all’inizio del video 103.
For those interested in Blender usage to make mesh, here a sequence of 3 videos which terminates for now with a tutorial on how to build a Sword and import it in SL. Videso are titled in English and Italian. To follow them you just need to download blender 2.59 from www.blender.org run it and follow step by step various pieces. If you have a laptop or a mac it’s convenient to set up preferences as http://wiki.blender.org/index.php/Doc:Manual/Interface/Keyboard_and_Mouse also explained at beginning of video 103.
Blender 101 le basi per muoversi:
Blender 102: le basi per editare i vertici:
Blender 103: costruiamo una spada con subsurf/crease e importiamo come mesh in SL:
L’avevo promesso un tutorial sul cosiddetto “rigging” degli avatar con Blender entro fine agosto e sono leggermente in ritardo… Ma dovete perdonarmi: soltanto da poche ore sono stati risolti (pare) i problemi che impedivano il caricamento dei modelli creati con l’ultima versione di Blender.
Il “rigging”
Ma intanto vediamo di spiegare cosa significhi fare il “rigging” di un avatar o di un abito. Dall’inglese, rigging è una parola complessa che significa molte cose, fra cui il “sartiame”, l’insieme dei cordami che legano le vele agli alberi di una nave:
Sartiame: Immagine di pubblico dominio by-sa http://www.flickr.com/photos/jamesjin/
Quindi con questo termine intendiamo il complesso meccanismo di “fili” un po’ come nelle marionette che consentono all’avatar di muoversi e piegarsi seguendo le articolazioni e giunture di un corpo umano (joint). Gli abiti fatti con i prim attuali non hanno infatti coscienza dei muscoli e delle ossa che dovrebbero farli muovere (unica eccezione la gonna di default dell’avatar) e quindi quando l’avatar si muove gli abiti seguono una fisica distorta.
L’esempio più ovvio che viene in mente è la cravatta che “entra” dentro il petto dell’avatar. Oppure i capelli che entrano dentro il cranio 🙁
Chi ha provato a fare animazioni per SecondLife usando il formato BVH ( http://en.wikipedia.org/wiki/Biovision_Hierarchy) dovrebbe avere un’idea di come funzionano le giunture in un avatar di SL (per un tutorial sull’uso di QAvimator vedete ad esempio questo video):
Quasi come un sarto
Immagine di pubblico dominio by-nc-sa http://www.flickr.com/photos/auntiep/
La cosa curiosa è che costruire un abito diventa molto simile al mestiere del sarto, la procedura è curiosa:
Si prende una sorta di manichino (un avatar di partenza)
Si costruisce l’abito aderente
Si associa l’abito allo “scheletro”
Si definisce bene come l’abito si “piega” al muoversi della parte di corpo corrispondente
Ma qual è’ la novità introdotta solo in Agosto con le meravigliose mesh? (cfr: http://virtualworldsmagazine.wordpress.com/2011/07/23/secondlife-luglio-2011-linvasione-delle-meshes/, e magari seguendo queste slide http://alisl.org/penguin/slide.php?file=content-it.txt&page=1 ). Per chi parla inglese c’è un’ottima serie di video tutorial qui: http://community.secondlife.com/t5/Mesh/Second-Life-Rigged-Clothing-Tutorial-Series-Blender/m-p/1027925#M4848 ma è ancora un pochino complicato (e vale solo per le versioni vecchie di Blender).
La guida per confezionare un abito (le basi)
Ecco allora che vi propongo una piccola guida per riuscire a fare una sorta di “tunica” con queste nuove tecnologie.
Procuratevi un “manichino” di avatar già “massaggiato” in modo da essere compatibile con SL. Al momento l’ideale è http://blog.machinimatrix.org/avatar-workbench/ altrimenti per avere manichini alternativi (da taroccare però seguendo le istruzioni del Rigged Clothing Tutorial) definito prima, potete scaricare l’avatar di riferimento http://dominodesigns.info/downloads/blender/avatar.blend oppure usare il programma (gratuito per avere l’avatar di default, costa circa 2000L$ per poter importare il VOSTRO avatar e fare sartoria ad hoc http://wiz-bg.blogspot.com/ anche da qui si scarica uno script python da installarsi come addon). Se usate questo secondo sistema ricordatevi di fare la pulizia dei gruppi di vertici lasciando solo quelli che iniziano con m e di creare i due gruppi altrimenti assenti mFootLeft mFootRight).
Questa guida userà avatar workbench per render il tutto più veloce:
Ricetta:
101. Lanciate Blender 2.59 ed installate il plugin space_view3d_copy_bone_weight_enhanced.py
102. Importate il file blender workbench dal sito machinimatrix http://streaming.the-machinimatrix.com/pub/downloads/jass/avatar-workbench.blend
Dopo avere importato avatar workbench dal sito machinimatrix
Create una “tunica” usando (per semplicità espositiva, io non sono un sarto e vi faccio vedere le poche cose di creatività di cui sono capace) un semplice cilindro).
103. Andate sul layer 2 e selezionate testa, parte bassa e alta del corpo e fate CTRL-J per unificarle. Fate shift e selezionate il layer 10 per vedere lo scheletro
104. Create un cilindro e sovrapponetelo alla figura (aumentate di molto il numero di edgeloop orizzontali del cilindro in edit con CTRL-R) in modo da avere il cilindro che incapsula esattamente l’avatar.
La "tunica" che incapsula l'avatar
105. Da object mode imparentate l’abito con lo scheletro (le linee nere) con seleziona cilindro, shift-seleziona scheletro, ctrl-P e indica with automatic weight per il momento (piegature automatiche).
Imparentiamo l'abito con lo scheletro
106. Poi dovete selezionare il cilindro (di nuovo) e poi con shift anche l’avatar originale e quindi selezionare l’operazione di copia dei pesi delle ossa (script che vi ho fatto scaricare dal sito machinimatrix):
Copia dei pesi delle ossa.. Impiega qualche minuto, abbiate pazienza
Cliccando su “copy Bone weights” ci impiega un sacco di tempo anche 5-10 minuti se avete scelto come nell’esempio il livello di interpolazione 4. Per fare delle semplici prove, basta che mettiate 1. Il livello di interpolazione controlla quanto fedelmente associate le mesh del vostro vestito alle mesh dell’avatar base. Più è alto e più è fedele. A questo punto seguirebbero una serie di operazioni da superesperti, ma per beneficio di tutorial, passiamo subito all’export del nostro abito futuristico su SL.
PS. Nel mio esempio ho dovuto mettere il livello di interpolazione a 1 altrimenti non finiva più 🙁 Probabilmente il cilindro è troppo staccato dal corpo e non viene gestito correttamente. Provando con vestiti più attillati dovrebbe funzionare meglio.
107. Con la pazienza dei santi avendo aspettato i vostri 10 minuti (speranzosamente meno) che lo script faccia il miracolo della creazione delle “giunture” giuste. Alla fine potete provare ad esportare selezionando la vostra “tunica” e poi export collada (ricordatevi di esportare ONLY SELECTION) altrimenti vi esporta tutto quello che avete e non andrebbe bene niente…
108. Ok, adesso dovete importare il vostro modello su SL (o su aditi se volete solo provare), usando il viewer 3.0, che se proprio non vi piace potete moddarlo come da me spiegato in questo articolo: http://virtualworldsmagazine.wordpress.com/2011/09/01/un-viewer-3-piu-accettabile-istruzioni-per-abbellirlo-con-le-skin-starlight/
109. Quando caricate l’immagine, oltre a cliccare sul tasto di verifica del prezzo, accertatevi di cliccare sul tab
NB: se non vi compare la possibilità di cliccare su SkinWeights e JointPositions allora avete fatto qualche passaggio sbagliato e il rigging non è riuscito 🙁
110. Ecco la tunica indossata. Notate come la tunica segua i movimenti del corpo. Il risultato in questo caso non è eccezionale (io non sono un sarto), ma vi aiuta sicuramente a capire un pochino il processo con cui si fanno i vestiti con questa nuova modalità. P.es. si può fare una cravatta che segua il profilo del torace e non affondi quando ci muoviamo.
Attenzione
1. Se avete dei problemi per cui la vostra shape proprio bisticcia con l’abito (culi di fuori o altro), capirete il perchè il 99% dei venditori di abiti mesh distribuiscono anche un layer alpha che cancella la vostra shape in modo da evitare antiestetismi fastidiosi e imbarazzanti. 🙂
2. Ovviamente questo è solo l’inizio per fare veramente degli abiti occorre fare molte altre cose fra cui:
Texturizzazione (che non è detto che sia banale)
Piegatura e controllo dei pesi
Creazione dei vari livelli di LOD (visibilità da lontano).
Spero che in questo modo di avere soddisfatto la vostra curiosità su come si fanno rigged clothes.
Alla fine le Meshes sono arrivate su SecondLife. Nella foto una riproduzione della Statua della Libertà (750 prim circa) costruita realmente su una delle prime 10 sim abilitate alle meshes.
Ecco un piccolo estratto dell’incontro che ho fatto stasera dove istruivo su come si fa per poter fare delle “prove” per importare meshes su SecondLife.
Passo 0: prendete il patentino per poter scaricare le meshes
Andate sul sito secondlife.com, fate login e aprite sul vostro account la scelta “Mesh Upload Status”. Per poter scaricare mesh dovete avere “Payment info on file” (PIOF) cioè avere inserito una carta di credito ed averla usata, e in più completare il questionario dove vi impegnate in sintesi a non scaricare mesh di altri senza il loro consenso e di non scaricare mesh “rubate” o non consentite. Ci sono 10 domande che secondo alcuni blogger “anche una scimmia” potrebbe rispondere esattamente senza pensarci su 🙂
funziona anche il kirstens viewer, scaricabile da qui: http://www.kirstensviewer.com/
Passo 2: Entrate con il viewer su Agni (grid ufficiale)
Attenzione, dal menu preferenze fate in modo di vedere la grid di ingresso, e selezionate Agni (Se selezionate Aditi entrate nella grid di prova).
Passo 3: Iscrivetevi al gruppo di test “Mesh Volunteers”.
Condizione essenziale per poter entrare nelle prime regioni abilitate al meshing.
Passo 4: Andate in una sandbox abilitata
Le regioni abilitate sono descritte in fondo a questo link: http://wiki.secondlife.com/wiki/Mesh/LiveVolunteers, ad esempio http://maps.secondlife.com/secondlife/Mesh%20Sandbox%206/128/128/30 (Mesh Sandbox 6)
Passo 5: Trovate un modello dae (Collada 1.4) da scaricare (possibilmente opensource o senza vincoli di distribuzione).
Andate nel menu inventory (la valigetta sulla destra), cliccate sul tasto “+” in basso a sx e specificate “Upload Model…”, e specificate il file .dae che volete scaricare.
Si apre un complesso menu di scarico dove potete selezionare la qualità dei vari LOD con cui volete caricare il vostro modello (Alta risoluzione, LOD3, per la visione da vicino, Media risoluzione LOD2, Bassa risoluzione e Bassissima risoluzione per la vista da lontano). Potete giocare con i vari parametri con il calcolo automatico in modo da ridurre il numero totale di triangoli e vertici. C’è un tasto che vi computa il costo in L$ e il costo in prim.
Potete anche specificare la “fisica” cioè come l’oggetto può essere calpestato o reagire alle collisioni. Potete anche impostare la scala.
La statua della libertà che ho scaricato mi è costata 151 L$ e ha un peso di circa 800 prim equivalenti ed occupa un quarto di sim.
Quando siete contenti, premete upload e vi compare un oggetto nell’inventory che potete rezzare per terra. La statua della libertà usata era enorme ed è difficilmente manipolabile 🙂
Buona fortuna e arrivederci al prossimo mini-tutorial per fare upload degli avatar,
Finalmente sappiamo che le meshes saranno disponibili “a breve” vale a dire entro Settembre 2011, nella maingrid di SecondLife. Stando all’ultimo annuncio alcune regioni se le ritroveranno attive già da Luglio 2011.
Pur avendo già scritto vari articoli sulle Meshes in questa rivista (ricordiamo che la “promessa” di questa fontana della giovinezza ce l’abbiamo da quasi due anni e cioè da quando nell’agosto 2009 era stato presentato questo (ed altre novità come il viewer 2.0) come momento “epocale” per il rinnovamento di SecondLife) ecco alcuni riferimenti in Italiano:
Ecco uno dei primi video (maggio 2009) presentato in agosto con il famoso Hulk
E diversi articoli speranzosi che le meshes sarebbero arrivate entro il 2010 (http://nwn.blogs.com/nwn/2009/08/3d-meshes-in-sl.html). Ma tuttora esiste molta confusione su queste strane cose e cerchiamo di fare se possibile un po’ di chiarezza sui miti e leggende che circolano su questo fronte.
Le domande più frequenti sulle Meshes
Cosa sono le “meshes”? e come si differenziano dagli sculpted prim e dai normali “prim”?
I modelli 3D utilizzati dai software professionali codificano le strutture tridimensionali in un insieme di vertici, lati e facce un po’ come una immagine può essere decomposta in pixel colorati. Tutto ciò che vedete in SecondLife è in realtà già una rappresentazione a “mesh” in quanto un avatar o una casa vengono disegnati a partire dai vertici, lati e facce che li compongono. Tuttavia per problemi tecnologici e per semplificare la costruzione degli oggetti, fino ad oggi la Linden consentiva di costruire a partire da “mattoni” pre-fabbricati costruibili liberamente in SecondLife denominati “prim” di caratteristiche prefissate (cubi, sfere, cilindri….). ognuno avente un “costo” convenzionale di 1 PRIM, unità di misura utilizzata per determinare l’ingombro e il “costo” nella costruzione di oggetti.
Nel 2007, con l’avvento degli Sculpted Prim (http://wiki.secondlife.com/wiki/Sculpted_Prim/it), è stato finalmente possibile confezionare dei “mattoni” personalizzati ognuno dei quali conteggiava 1 PRIM. Ogni sculpted prim può rappresentare una figura tridimensionale liberamente disposta costituita da 1056 vertici opportunamente congiunti da lati e facce. In questo modo è stato possibile progettare (esternamente a SL) dei particolari molto sofisticati di architetture organiche e complesse. L’avvento degli sculpted prim ha consentito la realizzazione di oggetti di qualità inattesa (ma non dimentichiamo anche nel settore “adult” la produzione e il commercio di particolari anatomici “realistici” che come sappiamo non fanno parte dell’inventory degli avatar alla nascita. La progettazione di sculpted era comunque ancora qualcosa specializzata per il mondo SL fatta da guru e tendenzialmente non agibile ai più e negletta dai cosiddetti “professionisti” che usano programmi professionali di modellazione 3D dove i vincoli degli sculpted appaiono anacronistici ed assurdi.
Con l’avvento che stiamo considerando adesso nel 2011, gli oggetti 3D sono importabili da un formato 3D universale che si chiama COLLADA (estensione .dae) che è generabile senza particolari problemi dai software professionali + illustri come Blender, Maya, Sketchup, Max3D. E’ quindi ora possibile progettare una statua, un palazzo un oggetto in modo “naturale” con questi strumenti. Ricordiamo che l’uso di questi strumenti è ancora riservato a persone abbastanza esperte, perchè imparare ad usare questi strumenti non è banale come assemblare due prim in croce su SL. Ci si aspetta in questo modo che molti professionisti della modellazione 3D possano finalmente considerare SL come un naturale sbocco per mettere in mostra le loro realizzazioni grafiche senza impazzire a trovare software o personale esperto nella “conversione” in sculpted o in prims.
Ma i vecchi prim o gli sculpted diventeranno obsoleti?
Senz’altro no. Così come l’avvento degli sculpted nel 2007 non ha azzerato le strutture fatte con prim normali. Oggi possiamo vedere divani fatti con prim oppure divani fatti con sculpted. E’ evidente che quelli fatti con sculpted hanno di norma una qualità maggiore degli oggetti fatti con prim, ma la differenza in determinati contesti non è detto che sia importante. Inoltre l’enorme facilità con cui si possono fare strutture con prim SENZA uscire da SL renderà la scelta delle meshes solo una fra le tante e non è neanche detto che diventi maggioritaria, visto come detto che la “creazione” e la “modifica” di oggetti meshes deve essere fatta da persone esperte e con programmi sofisticati. Inoltre come vedremo fra poco, non è detto che l’uso delle meshes riduca l’ingombro in prim, anzi in molti casi pare che detto ingombro aumenti, il che vuol dire che se il motivo per cui si vogliano usare le meshes è quello di risparmiare sui prim non è detto che sia raggiungibile..
Quanto costerà costruire od usare un oggetto fatto con le meshes?
Qui non si hanno notizie certe. Il “listino prezzi” non è ancora stato completato e forse lo sapremo soltanto quando la prima sim con le meshes abilitate sarà online a Luglio/Agosto. Ci sono equazioni complicatissime che descrivono il cosiddetto “streaming” cost di una mesh, ma che viene utilizzato per calcolare presumibilmente la quantità equivalente di prim corrispondenti ad una mesh.
Diciamo che i costi verosimilmente verranno separati in costi diretti di upload delle mesh e delle texture e di “costi di mantenimento”.
I primi dipenderanno (probabilmente) dal numero di file collada di cui faremo l’upload e delle texture associate. Se ci basiamo su un costo di 100 L$ per file collada, tenendo conto che una mesh se fatta in modo professionale deve essere caricata QUATTRO volte (1 per ogni livello LOD di risoluzione – vista da vicino da media distanza, da lontano – +1 per la collisione), più il costo delle texture associate, si andrebbe da 100 L$ a circa 500 L$ che non sarebbe proprio un costo “minimo”. Il costo di “mantenimento” dipende dal fatto che un oggetto mesh che sia equivalente a diciamo 400 prim ha bisogno di una land che contenga almeno il doppio di questi prim quindi c’è bisogno di qualcuno che paghi le tier le tasse per un’area diciamo di 4096mq che corrispondono grosso modo a 30 $ /mese.
Seguendo quanto rilevato da alcuni tester che hanno fatto prove esaustive si vede che non è assolutamente detto che si risparmiano prim:
da:
Dal che si vede che una mesh di un paiolo fatta con 1192 vertici “costa” 10 prim, la stessa mesh “ridotta” nel tentativo di risparmiare appare orrida e costa comunque 4 prim, mentre se fatta con un normalissimo sculpted e 2 prim normali pesa solo 3 prim. Quindi ATTENTI alle mesh possono perfino dare risultati peggiori e “costare” di più 🙁
Oltre a edifici e oggetti 3D più sofisticati ci saranno altre innovazioni associate alle mesh?
Sì, è previsto anche la possibilità di avere delle “shape” per gli avatar costruite con le mesh in modo da rendere gli avatar molto più realistici di prima. Se ricordate il mio articolo sul violinista alieno potete avere una idea di quello che voglio dire. Vedi anche questo link: http://wiki.secondlife.com/wiki/Mesh/Uploading_and_wearing_a_rigged_mesh
Ci saranno implicazioni notevoli per gli utenti di SL (che magari non usano le nuove meshes)?
In teoria no, in pratica invece nel momento in cui le sim cominceranno ad avere materiale con le nuove mesh, oppure che gli avatar indosseranno le nuove “rigged mesh”, se entrerete in SL con i viewer “vecchi” tipo il viewer 1.23 oppure Phoenix, vedrete cose un po’ insensate. La Linden sta aprofittando di questa innovazione per obbligare la gente ad abbandonare i vecchi viewer. Si pensa che entro fine anno sarà praticamente impossibile entrare con tali viewer. Ma non preoccupatevi troppo: firestorm, la nuova creatura post-phoenix oppure kirstens viewer sono comunque viewer di tutto rispetto che miglioreranno progressivamente e non vi faranno rimpiangere troppo i viewer vecchi….
ecco come apparirebbe una sim con delle mesh se entrate con un viewer "vecchio"...
Il simbolo della tecnologia che verrà (almeno su SecondLife) pare racchiuso in alcuni video dimostrativi che sono stati resi pubblici nelle ultime settimane di cui quello più emblematico, anche nella sua “tristezza” è il seguente violinista alieno.
Sappiamo che la Linden sta passando un periodo gestionale e finanziario abbastanza turbolento (vedi i recenti licenziamenti del 30% dei dipendenti, l’allontanamento del “capo” M Linden e l’abbassamento di valore del Linden $), ma tuttavia siate confidenti che le meraviglie tecnologiche che ci erano state promesse sono quasi al dunque: ad inizio giugno era stato infatti tentato l’adeguamento della grid con la versione 1.40 del server che avrebbe dovuto portare fra le altre cose la nuova fisica di Havok7, illustrata brillantemente dal video famoso in tutto il mondo fatto dal nostro OpenSource Obscure:
La novità di Havok7 starebbe in un aumento sensibile delle prestazioni che spianerebbe la strada alle versioni future di Havok, con una più naturale e realistica resa delle collisioni e dei movimenti in SecondLife, cosa che faciliterebbe la realizzazione di situazioni immersive più convincenti fra cui manifestazioni “sportive” (calcio ad esempio), simulazioni educative di fisica, insomma un bel passo in avanti (in teoria) rispetto alla fisica attuale che pur essendo già interessante lagga molto la sim e non è molto realistica. Chi volesse testare Havok7 può collegarsi sulla grid di prova di SecondLife chiamata Aditi e tentare delle simulazioni come quelle di OpenSource.
Per chi cercasse di capire cosa si cela dietro questi video e quali siano realmente le nuove possibilità delle Meshes, rimando all’eccellente articolo sul blog di OpenSource. In sintesi comunque la novità che tutti i professionisti stanno aspettando da diverso tempo è la possibilità di importare in SecondLife dei modelli 3D costruiti con strumenti standard di modellazione tridimensionale, come Blender, Maya, Google Sketchup. Per intenderci, è un po’ come attualmente si fa con gli sculpted prim, ma con le seguenti fondamentali innovazioni:
possibilità di estendere la resa realistica su oggetti molto grossi (cattedrali, macchinari, corpi, avatar), senza la complessa sequenza “spaziale” attualmente utilizzata ora di generare sculpted prim multipli concatenati malamente assieme.
gestione delle collisioni adeguate alla forma dell’oggetto sculpted (attualmente gli oggetti sculpted non gestivano in modo sensato le collisioni, per intenderci su uno sculpted che rappresentava un vulcano non era possibile “camminare” sulla sua superfice. cfr. questo video http://www.youtube.com/watch?v=GeSu_4Taupk per vederne alcuni esempi.
L’unica ottima conclusione che possiamo trarne, nel momento in cui SecondLife avrà concretamente mesh, havok7 e perchè no, qualcosa di equivalente alla gestione “on the cloud” di BlueMars [1] (al momento solo annunciata), SecondLife sarà indiscutibilmente Leader del mercato e scelta obbligata per professionisti, aziende, Università ed enti che intendano utilizzare la piattaforma 3D. Speriamo che, tenendo conto delle difficoltà di gestione e finanziarie che stiamo intravvedendo in queste settimane, questo non si traduca nell’aumento dei prezzi per l’accesso alle terre Linden (che già ora non sono economicissime)..
Apparentemente le ultime dichiarazioni (citate ad inizio articolo) parrebbero ottimistiche: la Linden ha intenzione di occuparsi principalmente del settore “popolare” quello appunto che attualmente usufruisce domesticamente da casa delle applicazioni Internet lasciando un po’ in disparte il settore “enterprise” (e purtroppo anche quello “educational”). Personalmente spero invece che su quest’ultimo punto ci ripensino perchè una delle applicazioni ancora indiscutibilmente più vivide di SecondLife è proprio in quel campo.
E tornando nuovamente al nostro alieno ecco un video conclusivo:
[1] La gestione cosiddetta“on the cloud“ è la possibilità che la gestione grafica venga realizzata totalmente o in gran parte sui server del provider invece che sul nostro pc, in modo che l’unica attività “grafica” richiesta al PC sia di poter vedere in “streaming” una sorta di film come su youtube dove però la scena e quello che succede è determinato interattivamente dalle proprie azioni. In questo modo si aprirebbe la strada per l’accesso a SecondLife anche da smartphone dotati di poche capacità elaborative e da browser con computer e scheda grafica di basso livello (pensiamo all’iPad o altri tablet). Il salto “sulle nuvole” potrebbe veramente rivoluzionare (in meglio si spera) l’intero mondo 3D rendendolo accessibile a costo quasi nullo da utenti occasionali, un po’ come si accederebbe a Facebook o Wikipedia.
Entro pochi mesi si potranno importare in SecondLife dei modelli 3D utilizzando la tecnica di modellazione tridimensionale a mesh, questo almeno è quanto è stato promesso come innovazione per la prossima estate o comunque entro la fine dell’anno.
Come vedete dall’immagine a sinistra, gli oggetti vengono realizzati usando una intelaiatura di triangolini che permettono una definizione decisamente migliore rispetto a ciò che attualmente si può fare in secondlife.
In realtà già adesso in secondlife ci sono degli oggetti che sono visualizzati come mesh e hanno una qualità decisamente superiore agli oggetti assemblati con i prim:
La modellazione professionale (o semiprofessionale) di oggetti 3D fatti con queste tecniche è realizzata attualmente utilizzando alcuni programmi a pagamento e gratuiti fra cui ad esempio Maya, SketchUp e Blender. (Ce ne sono molti altri, clicca qui per una lista completa da Wikipedia.)
Questi programmi consentono di realizzare degli oggetti tridimensionali completi (dai corpi umani alle cattedrali) e perfino costruire film in animazione come ad esempio Shrek
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