Il Flauto Magico

by AquilaDellaNotte Kondor – photoes by Lucrezia Savira

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Della mostra sul Flauto Magico di Mozart, allestita da Giovanna Cerise, abbiamo già dato conto in questo Magazine . Abbiamo voluto incontrare l’artista, e nostra collega di VWM, per farci accompagnare nella visita e raccogliere le sue considerazioni sulla sua opera. Di seguito, l’intervista che le ho fatto. In appendice una sintesi della storia professionale in SL di Giovanna.

[10:00:38] AquilaDellaNotte Kondor: Giovanna, grazie mille della tua disponibilità a farci da guida in questo tour nella tua installazione. Avere l’autrice direttamente come guida aiuterà i lettori di VWM a comprendere meglio la tua opera. Cominciamo pure questa esplorazione. Questa è la prima sala, quella di partenza. Vedo una locandina del flauto magico, e in fondo un tendaggio.

[10:01:33] Giovanna Cerise: siamo in quello che io ho chiamato il foyer, immaginandolo un pò come un’anticamera dell’installazione vera e propria.

[10:01:37] AquilaDellaNotte Kondor: e questo strano oggetto tipo gabbia, che cos’è?

[10:02:31] Giovanna Cerise: uno dei protagonisti del Flauto magico è Papageno, un uccellatore, che ha con se una grande gabbia.

[10:03:14] AquilaDellaNotte Kondor: è questa?

[10:03:31] Giovanna Cerise: si, e metaforicamente ho voluto inserire le note prigioniere ma che riescono a scappare.

[10:04:33] AquilaDellaNotte Kondor: dietro di noi questo pesante tendaggio da teatro, di colore blu.

[10:04:40] Giovanna Cerise: si, l’ingresso ufficiale nell’opera.

[10:05:20] AquilaDellaNotte Kondor: bellissima questa foto di Mozart con il pannello del pentagramma davanti.

[10:05:58] Giovanna Cerise: sul pentagramma sono rappresentate le prime battute dell’Ouverture del Flauto Magico, é una mia riproduzione in prims.

[10:06:25] AquilaDellaNotte Kondor: qui ogni sala ha una ball su cui cliccare un pezzo dell’opera.

[10:06:57] Giovanna Cerise: in un paio invece, si attiva il suono quando è presente l’avatar.

[10:09:15] Giovanna Cerise: il pavimento è sempre la prima pagina della partitura dell’opera.

[10:09:59] AquilaDellaNotte Kondor: entrando nella gabbia il fojeur scompare.

[10:10:06] Giovanna Cerise: si, è per creare l’immersione totale.

[10:10:30] AquilaDellaNotte Kondor: qui a terra i gift coi vestiti d’epoca.

[10:10:49] Giovanna Cerise: e una copia del flauto che ho costruito in regalo 🙂

[10:11:02] AquilaDellaNotte Kondor: ah, bell’idea. Questa è la prima sala.

[10:11:25] Giovanna Cerise: prima scena.

[10:11:44] AquilaDellaNotte Kondor: cosa rappresenta?

[10:11:53] Giovanna Cerise: l’opera si apre con il protagonista inseguito da un serpente. [10:12:38] Giovanna Cerise: è un riferimento al paesaggio in cui era ambientata l’opera, nell’antico Egitto.

[10:13:16] AquilaDellaNotte Kondor: e questo cerchio? Sembra uno stargate.

[10:13:37] Giovanna Cerise: questo cerchio rappresenta un pò la luna 🙂

[10:13:57] AquilaDellaNotte Kondor: dove si prosegue?

[10:13:59] Giovanna Cerise: stimao per entrare nel palazzo di Astrifiammante.

[10:14:28] AquilaDellaNotte Kondor: la seconda scena …

[10:14:48] Giovanna Cerise: qui è dove abita la regina della notte.

[10:15:01] Giovanna Cerise: Astrifiammante, appunto.

[10:15:21] AquilaDellaNotte Kondor: una scala in salita …

[10:15:47] Giovanna Cerise: qui il protagonista vede il ritratto di una fanciulla, la figlia di Astrifiammante, e se ne innamora. Il ritratto è in trasparenza sul trono.

[10:16:16] AquilaDellaNotte Kondor: e come la rappresenti?

[10:16:33] Giovanna Cerise: lo vedi il ritratto sul trono?

[10:18:50] Giovanna Cerise: e quelle che vedi in basso sono tutte sedie. Ho voluto creare una specie di sala del trono.

[10:19:15] AquilaDellaNotte Kondor: bell’effetto.

[10:19:48] Giovanna Cerise: tieni presente, però, che questa non è una riproduzione fedele dell’opera, è una mia interpretazione dell’opera stessa. Ho dovuto fare una scelta, perchè l’opera è molto complessa. E non è escluso che l’istallazione si potrà arricchire di altre scene. [10:21:37] AquilaDellaNotte Kondor: pensi di lavorarci ancora?

[10:21:44] Giovanna Cerise: penso di si.

[10:21:53] AquilaDellaNotte Kondor: ma non ti riposi mai …

[10:21:59] Giovanna Cerise: mi riposerò, ma non subito 🙂 Diciamo che è un Work in progress.

[10:22:25] AquilaDellaNotte Kondor: proseguiamo il giro.

[10:22:38] Giovanna Cerise: allora, volevo farti notate le rampe di scale, sono a forma di triangolo, e man mano che si procede verso l’alto aumentano.

[10:23:16] AquilaDellaNotte Kondor: perchè?

[10:23:39] Giovanna Cerise: la forma è un richiamo a uno dei simboli della Massoneria.

[10:23:46] AquilaDellaNotte Kondor: si, la piramide, in cima alle scale.

[10:24:12] Giovanna Cerise: Mozart era un massone, e il flauto magico è considerata un’opera di ispirazione massonica.

[10:24:19] AquilaDellaNotte Kondor: si apre questa scenografia molto complessa.

[10:24:24] Giovanna Cerise: anche i compassi che sono in un’atra scena.

[10:25:14] Giovanna Cerise: e qui siamo nel tempio della ragione della natura e della sapienza, un tempio di luce.

[10:25:34] AquilaDellaNotte Kondor: è bellissimo.

[10:25:35] Giovanna Cerise: siamo in periodo illuminista non dimentichiamolo.

[10:25:47] AquilaDellaNotte Kondor: bianco e verde.

[10:26:03] Giovanna Cerise: e il protagonista deve fare un percorso di crescita.

[10:26:23] Giovanna Cerise: nell’opera i templi erano separati ma io ho voluto rappresentarli intrecciati.

[10:26:54] AquilaDellaNotte Kondor: un effetto bellissimo, lo si attraversa?

[10:27:17] Giovanna Cerise: si, non facilmente, ma lo si attraversa, bisogna trovare la strada giusta. L’installazione, in effetti, è tutta una metafora.

[10:28:41] AquilaDellaNotte Kondor: cosa rappresenta questa sala?

[10:29:07] Giovanna Cerise: Il tempio della ragione, della sapienza e della natura.

[10:29:24] AquilaDellaNotte Kondor: molto suggestivo.

[10:29:49] Giovanna Cerise: ma in effetti è la luce interiore di cui abbiamo bisogno per proseguire il nostro cammino, la luce che ci deve dare l’energia per andare avanti e affrontare le nostre paure, mentali soprattutto. L’accordo che risuona è sempre l’accordo iniziale, un accordo che nella sua tonalità rappresenta la luce.

[10:31:30] AquilaDellaNotte Kondor: bellissimo, proseguiamo. Un’altra scena, tre rampe di scale a triangolo.

[10:32:48] Giovanna Cerise: e dopo l’immersione nella luce, siamo qui nel buio, nell’oscurità. L’ho chiamata la camera del silenzio, riferendomi ad una delle prove che il protagonista deve superare, la prova del silenzio appunto. Ho voluto ricreare un’ambientazione dove ci si potesse raccogliere quasi in meditazione.

[10:35:00] AquilaDellaNotte Kondor: si prosegue…

[10:35:08] Giovanna Cerise: si, il risultato è potenziato con l’uso delle pose.

[10:35:38] AquilaDellaNotte Kondor: che effetto danno?

[10:35:40] Giovanna Cerise: che ti fanno vibrare nell’aria, e attivano un suono, prova!

[10:36:06] AquilaDellaNotte Kondor: non le vedo …

[10:36:14] Giovanna Cerise: quelle grigie, esci fuori dalla sfera.

[10:36:37] AquilaDellaNotte Kondor: presa!

[10:36:42] Giovanna Cerise: senti il suono …

[10:37:08] AquilaDellaNotte Kondor: sento un piano …

[10:38:23] Giovanna Cerise: ottima terapia per rilassarsi 🙂

[10:38:28] AquilaDellaNotte Kondor: certo! L’hai costruito per questo …

[10:38:42] Giovanna Cerise: si, concentrazione assoluta prima di affrontare le altre prove, e le altre  scale 🙂

[10:39:37] AquilaDellaNotte Kondor: rilassante ….

[10:40:29] Giovanna Cerise: se riusciamo ad uscire 🙂

[10:41:36] Giovanna Cerise: e qui siamo nella prova del fuoco …

[10:41:39] AquilaDellaNotte Kondor: un’altra fantastica scena, nero e arancione, cerchi di fuoco …

[10:41:59] Giovanna Cerise: giganteschi compassi che disegnano cerchi di fuoco. In tutta l’istallazione è presente il ritmo: nei movimenti, nelle forme

[10:43:15] Giovanna Cerise: ritmo musicale e visivo

[10:44:07] AquilaDellaNotte Kondor: bellissimo, si prosegue?

[10:45:50] Giovanna Cerise: si ancora 🙂

[10:46:25] AquilaDellaNotte Kondor: questa è una scena impressionante.

[10:46:35] Giovanna Cerise: e qui siamo in un scena un pò più drammatica, se vogliamo definirla così.

[10:46:36] AquilaDellaNotte Kondor: sono proprio curioso di sapere cosa rappresenta.

[10:46:59] Giovanna Cerise: nell’opera di Mozart, Astrifiammante, che rappresenta il male, viene sconfitta e viene inghiottita da un terremoto: è la scena della sconfitta del male.

[10:48:30] AquilaDellaNotte Kondor: piena di contrasti.

[10:48:32] Giovanna Cerise: il protagonista ha superato tutte le prove.

[10:48:34] AquilaDellaNotte Kondor: queste mani gigantesche poi….

[10:49:00] Giovanna Cerise: e le mani rappresentano una minaccia ma anche la disperazione, un vortice di paura.

[10:49:15] AquilaDellaNotte Kondor: pronte a ghermire…

[10:49:28] Giovanna Cerise: pur di non affondare. In effetti qui i contrasti sono molti. L’armonia, in un certo qual modo, si è rotta, prevale la tenebra.

[10:50:35] AquilaDellaNotte Kondor: un senso di angoscia, di paura…

[10:50:38] Giovanna Cerise: si, Astrifimmante viene sconfitta.

[10:51:18] AquilaDellaNotte Kondor: ancora scale a triangolo, con un grande flauto appoggiato di traverso.

[10:51:34] Giovanna Cerise: bè il flauto è simbolo della musica, e si sale al tempio del sole.

[10:51:52] Giovanna Cerise: nell’opera con il flauto il protagonista rende docili le bestie feroci.

[10:52:09] Giovanna Cerise: qui diventa il simbolo della musica che innalza l’uomo.

[10:52:52] AquilaDellaNotte Kondor: e qui nel tempio del sole, in cima alla scala …

[10:53:04] AquilaDellaNotte Kondor: dei gialli fortissimi

[10:53:24] Giovanna Cerise: siamo nel regno del sole, della luce piena. Della vittoria sul male e del trionfo dell’amore.

[10:54:29] AquilaDellaNotte Kondor: abbagliante….

[10:54:37] Giovanna Cerise: si, coinvolgente e totalizzante, l’estasi finale.

[10:58:24] AquilaDellaNotte Kondor: è finita o c’è una sala finale?

[10:58:32] Giovanna Cerise: questa è la sala finale 🙂

[10:58:32] AquilaDellaNotte Kondor: Un tour molto interessante Giovanna. Ti ringrazio, anche a nome dei lettori di VWM.

NOTE BIOGRAFICHE: Giovanna Cerise

GIOVANNA CERISE BIOGRAPHY  ITALIAN Giovanna Cerise La mia avventura in SL inizia nel dicembre del 2008. Mi sono trovata di fronte ad una realtà nuova e intrigante ma, dopo un primo momento di smarrimento, sono passata al desiderio di fare “qualcosa”… E’ iniziata così una sfida coinvolgente, aperta sempre a nuove possibilità comunicative. La curiosità di capire in che modo poter creare qualcosa, partendo da un prim, mi ha spinto a incominciare a cercare di riprodurre prima semplici oggetti, e poi a passare a qualcosa di più complesso. Da quel momento SL è stata per me soprattutto il luogo in cui poter creare  delle opere. E nel giugno del 2009 ho esposto, per la prima volta, a Piramide, sotto la direzione di Lion Igaly,  e poi da lì man mano in moltissime gallerie italiane ed estere, partecipando anche a manifestazioni collegate con eventi collegati alla RL, come per esempio alla partecipazione di Arte fiera di Padova, ospite dell’artista francese Patrick Moya (aka Moya Janus).

 In questi due anni naturalmente sono passata attraverso varie fasi, spinta sempre dal desiderio di sperimentare e di trovare il modo di rendere visibile la percezione mentale di un’emozione, di una sensazione, di un concetto. Ogni cosa per me può essere fonte di ispirazione, per cui non mi pongo limiti nell’uso di tecniche diverse, non per artifici fini a se stessi, quanto piuttosto come mezzo che in quel momento posso usare per dare forma alle mie visioni emozionali. A volte pochi prim, plasmati e assemblati attraverso il mouse, bastano a cogliere quell’attimo fuggente. Altre volte il numero dei prim si moltiplica, le dimensioni crescono, gli effetti si amplificano e nascono le grandi istallazioni. Convinta sempre e comunque che l’atto creativo può venire fuori, al di là dei mezzi usati, ma che questo naturalmente non vuol dire che non sia essenziale saperli padroneggiare. Da gennaio 2011 ho iniziato, inoltre, a scrivere per  Virtual Words Magazine, occupandomi soprattutto di eventi legati al mondo artistico di SL,  una fucina instancabile di creatività, di sperimentazione, di confronto, di voglia di mettersi in gioco.

Ho esposto  a – SLB8 – Pirats Art Network – Omega Art Gallery – Pirats Bourbon Art Gallery- White velvet Bourbon – Pirats- La Manifacture Art Gallery – Art Maniac, Studio 33 – Galeria Mexico – Shamen Galleries – Vertex  – Kelli Yap Newcomers and Friend gallery – World of art and fashion at Nicci Winsmore – La Quintessenza Art Gallery – Aneli’s Gallery – Piramide – Indire – PAD – Diadem – Second nation – Arte libera – Space art –  A bottega con Arte e mente – Space art – Urania – Tanalois  – Agorà Saturnia – Lalibela – ART GALLERY, by Maryva Mayo – Astral Dreams – Gallery Art – ArtKandhor- Geyser art Space – Mare nostro – LEA art sandbox – Brooklyn is watching- – Art nation – Erato of carleon – Raglan Artwalk 2010 – Raglan Artwalk 2011 – Sun Escapes Arts Center – Scotland Art show – Blue Dolphin bay – Benfica Lisboa, Portugal Lisboa – Gustafson’s gallery

 

Giovanna Cerise in: “Variations on the Magic Flute”

Venerdì 20 gennaio inaugureremo nell’isola Imparafacile la nuova magnifica installazione di Giovanna Cerise, ispirata all’opera “Il Flauto Magico”” di W. Amadeus Mozart.

Un’opera sorprendente che si snoda in una serie di ambientazioni piene di rimandi, allusioni e allegorie, in un gioco infinito di livelli che si sovrappongono e si intersecano.

Le scale luminose possono costituire  una delle tracce da seguire per ripercorrere il tragitto del protagonista dell’opera e dare modo al visitatore sostituirsi ad esso, ma, come in ogni percorso di crescita personale, il cammino non è semplice e il rischio di cadere e tornare indietro è sempre possibile.

Vi diamo perciò alcuni consigli per meglio apprezzare e interagire con quest’opera:

1) è preferibile visitare l’installazione semplicemente camminandoci dentro, ma si ottiene un ottimo effetto anche volando fra le ambientazioni o inserendo il mouse look
2) si possono ascoltare citazioni dell’opera cliccando sulle note musicali, situate in alcuni punti strategici e che permettono sia di attivare la musica In World, che di aprire collegamenti a brani musicali su Youtube
3) l’immersività è stimolata inoltre dall’utilizzo di pose che favoriscono l’interattività con l’opera
4) prima della visita consigliamo la lettura della trama del “Flauto magico”, per poter apprezzare i tanti riferimenti dell’installazione all’opera musicale.


Artista: Giovanna Cerise

Quando: venerdì 20 gennaio 2012, ore 22.00

Dove: cielo dell’isola Imparafacile (http://maps.secondlife.com/secondlife/Imparafacile/170/132/2482)

Info: Giovanna Cerise e Imparafacile Runo

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IL FLAUTO MAGICO (W. AMADEUS MOZART)

INTRODUZIONE
ll flauto magico (titolo originale: Die Zauberflöte) è un singspiel in due atti, musicato da Wolfgang Amadeus Mozart, su libretto di Emanuel Schikaneder (con il contributo di Karl Ludwig Giesecke).
La prima rappresentazione avvenne al Theater auf der Wieden (Vienna) il 30 settembre 1791.
Per i suoi molti significati, il Flauto magico può essere oggetto di una lettura a molteplici livelli: come una semplice fiaba in musica per bambini, come un’opera completamente imbevuta dei princìpi filosofico politici emersi nel tardo illuminismo europeo; come – infine – un cammino iniziatico di significato massonico. La vicenda racconta il percorso di affinamento e di sviluppo d’un individuo che ancora giovane, fragile ed incompiuto, attraverso il superamento di alcune prove iniziatiche attingerà alla consapevolezza di sé: in una parola diventerà “uomo”.

ATTO I
L’azione si svolge nell’antico Egitto, trasfigurato in una dimensione fantastica e fiabesca.
Il principe Tamino sta fuggendo da un serpente e gli vengono incontro le tre dame della regina della notte per aiutarlo. Le dame lo presentano alla regina della notte, Astrifiammante, che lamenta il dolore per la scomparsa della figlia Pamina, rapita dal malvagio Sarastro. Tamino, affascinato da un ritratto della giovane, decide di andare con l’uccellatore Papageno a salvare la principessa. Le Dame consegnano a Tamino un flauto magico e a Papageno un glockenspiel (carillon) fatato. Tamino e Papageno si incamminano verso il Tempio di Sarastro, sotto la guida di tre ragazzi. Papageno giunge per primo al tempio e penetra persino nella stanza dove il perfido moro Monostatos tiene imprigionata Pamina. Papageno e Pamina, scacciando Monostatos, tentano la fuga. Tamino frattanto giunge di fronte a tre Templi (Natura, Ragione e Saggezza) e si confronta con un sacerdote che, oltre a smontare l’immagine di un Sarastro cattivo, pone domande a Tamino sul suo essere uomo. Tamino, sconcertato e disorientato, suona il flauto magico nella speranza di far comparire Pamina, invano. Trascinato da Monostatos, viene successivamente condotto al cospetto di Sarastro (alla presenza anche di Pamina), che lo libera e gli dice che, se vorrà entrare nel suo regno con Papageno, dovrà purificarsi. Tamino e Pamina si riconoscono e si amano da subito.

ATTO II
Sarastro invoca Iside ed Osiride affinché aiutino spiritualmente Papageno e Tamino, che quindi iniziano la prima prova: dovranno stare in silenzio, qualunque cosa accada. Monostatos si avvicina furtivamente a Pamina addormentata: vorrebbe baciarla, ma è cacciato da Astrifiammante che, porgendo un pugnale alla figlia, le ordina di vendicarla uccidendo Sarastro. Monostatos, non visto, ha ascoltato tutto e minaccia di rivelare l’intrigo se Pamina non l’amerà. Sopraggiunge Sarastro: dopo aver scacciato Monostatos si rivolge paternamente a Pamina e le spiega che solo l’amore, non la vendetta, conduce alla felicità. Pamina cerca di parlare a Tamino, ma il giovane – essendo ancora sottoposto alla prova del silenzio – non può. Lei crede che non l’ami più, come le ha suggerito Monostatos, ora diventato alleato di Astrifiammante e forse innamorato di lei, e, colta dal dolore, medita il suicido, ma viene fermata da tre ragazzi che l’informano dello scopo della prova. Durante questa prova, Papageno parla con una vecchina, che, poco più tardi, si rivelerà essere Papagena, una donna simile a lui, di cui si innamora. Tamino e Pamina superano le due successive prove: l’attraversamento dell’acqua e del fuoco. Ma subito dopo arrivano Astrifiammante, Monostatos e le tre dame per sconfiggere Sarastro. Un terremoto li fa inabissare, e così si celebra la vittoria del bene sul male. Pamina e Tamino vengono accolti nel regno solare di Sarastro.