by AquilaDellaNotte Kondor
Sulle pagine di Facebook ho letto, su suggerimento di amici, una serie di commenti a un post di Lukia Halderman, riguardante una sua osservazione sulle scarse presenze in Second Life nell’ultimo periodo. Come sempre succede, a osservazioni molto interessanti si sono alternati insulti personali e piazzate poco edificanti. Ma tant’è. Veniamo al punto, dell’osservazione di Lukia: il calo delle presenze in Second Life. Su tale assioma si sono costruite le tesi di “morte di Second life”, espresse da chi ha poco da dire, così, giusto per sparare qualche titolo ad effetto. Puntualmente sono seguite le alzate di scudi dei frequentatori del Metaverso (di quella parte di Metaverso rappresentata da Second life, almeno) che difendono, giustamente, il loro lavoro e la loro presenza. Giustamente si fa per dire, poiché la reazione è sempre stata istintiva, mai ragionata. Seguiamo il consiglio di Mebius Alenquer, e partiamo dai dati oggettivi.
Il calo delle presenze in Second Life, a valle della bolla mediatica, è attualmente compensato dalla diffusione degli accessi nei paesi emergenti, in particolare del nord Africa e asiatici (Second Life Statistical Chart). I numeri complessivi hanno subito una flessione, ma solo rispetto al picco di metà 2009, e le statistiche non si fanno sui picchi, si misurano le varianze, nell’ambito di una Gaussiana temporale, tagliando gli estremi e concentrandosi sulle medie dei fenomeni, lungo periodi significativi nel tempo. Guardando al fenomeno nel suo complesso, l’affluenza tiene (vedi la carta in riga 4sx: “Median monthly Second Life user concurrency”, ferma al dicembre 2011 perché purtroppo la Linden non ama la trasparenza negli ultimi tempi, e la carta: “Median user concurrency for the last 365 days”, che mostra il numero di accessi nel 2013), ma solo perché compensata, come detto, dai paesi emergenti.
Si evince una media nell’anno 2013 di circa 45.000 accessi, contro il picco del luglio 2009 di circa 65.000 accessi e una media fino al dicembre 2011 di circa 50.000 accessi. E se la media degli accessi è calata relativamente, se consideriamo l’incremento localizzato come già detto, si rileva che, relativamente all’Europa, e a noi Italiani, la flessione c’è stata eccome. E’ matematica, signori e signore, sono numeri.
Detto questo, e guardando le cose per come sono, si può ragionare sui motivi e sulle occasioni perdute, ma dobbiamo abituarci a gestire un modello diverso, rispetto alle illusioni che pure c’erano state in passato. Il mio parere è che ancora non abbiamo completamente digerito che l’illusione di esportare Second Life nella vita reale, per farci business e acquistare notorietà, è definitivamente tramontata. Il Metaverso, almeno nei prossimi anni, non servirà per fare business vero (tranne quello che si sviluppa al suo interno, naturalmente), nessuno rilascerà più interviste alla stampa ogni tre mesi, come nel 2007 e 2008, e gli articoli usciranno sulla stampa solo per sbandierare la fine di Second Life. Le aziende lo hanno capito quasi subito. E così la bolla si è sgonfiata rapidamente proprio per questo, per la loro uscita, e col conseguente taglio dei budget che vi erano stati investiti. Sono così tramontati in poco tempo personaggi ex famosi e maneggioni, che hanno visto il loro brodo di coltura esaurirsi. C’è voluto pochissimo per capirlo, e i motivi di questa evoluzione sono evidenti, inutile ripercorrerli.
L’altro aspetto, che vorrei mettere in evidenza, è che è completamente inutile prendersela con La Linden Lab e con la loro miopia. La Linden Lab cerca di sviluppare il business che ha: un ambiente sociale e di gioco di ruolo, non c’è altro al momento, non si possono fare investimenti a lungo raggio. E’ già un fatto notevole il progresso dell’infrastruttura Hardware e del software di Second Life (viewers, mesh, pathfinder, ecc.), non aspettiamoci altro se non il consolidarsi di questi progressi tecnici. Il loro obiettivo è portare Second Life sul web per farne un gioco multiplayer di massa (https://www.virtualworldsmagazine.com/il-prossimo-futuro-di-secondlife-sara-leggero-e-tablet-secondo-rod-humble-lattuale-direttore-generale/) Imperdonabile è stato poi il colpo di mano effettuato sui ToS, che speriamo rientri, grazie al pressing continuo di diversi utenti, organizzati in un gruppo molto attivo.
Qual’è quindi l’uso che vorremo fare di questa piattaforma di qui in avanti? C’è modo di migliorare la nostra presenza in Second Life? Come possiamo riuscirci, e quali sono le cose da fare per coinvolgere nuovi protagonisti, nuove realtà, che portino finalmente, dopo molto tempo, competenze ed idee nuove? Perché una cosa è evidente, in un ambiente ristretto le idee si affievoliscono, e le iniziative sono quelle dei soliti noti, mai abbastanza ringraziati per i loro sforzi. Credo che queste siano le domande da farsi, piuttosto che scannarsi su quattro stracci di polemiche. Se vogliamo parlarne, facciamolo, io darò il mio contributo senza tirarmi indietro, e sono certo che molti lo faranno, come si capisce dagli interventi accorati che ho letto. Il 2014 mi sembra un ottimo anno per ripartire, in Italia, reale e virtuale. Magari vinciamo pure i mondiali in Brasile… Un caro saluto a tutti.
Questi numeri rafforzano la mia opinione che riassumo così: Second Life, dopo un significato iniziale (qui descritto efficacemente come prospettiva di notorietà virtuale da trasformare in “reale” che integro con il parallelo “incontro virtuale di due anime da trasformare in incontro reale tra due anime”) comincia ora a mostrare il suo significato di società virtuale utile a creare discussioni tra utenti che riguardano temi vari sopratutto attorno al rapporto umano e ciò che attorno ad esso aleggia. Insomma, Second Life, quei 45.000 contatti (sarebbe interessante sapere anche dove ha perso di più o di meno) sono epurati da chi si aspettava una rispondenza diretta tra il piano reale e quello virtuale. La stessa Linden, a mio avviso, ritengo abbia preso coscienza di questa variazione del contenuto di ciò che viene creato dagli utenti. A mio avviso, se tutto fosse stato puntare sul business o sul darsi da fare per portare in reale la propria fama virtuale (idea a cui alcuni non rinunciano tutt’ora) avrebbe chiuso i battenti da un pezzo. Secondo me hanno invece trovato il modo per coniugare le nostre astrazioni alle informazioni che sono capaci di sfornare aziende come Google o Facebook per i ben paganti clienti… Avete notato come in certi casi il design del fashion real si ispiri al fashion di second life? Avete notato come traggono ispirazione da Second Life certe esposizioni di merce che vediamo in real?
Grazie Dany anche a te 🙂
Io parlo per me..personalmente entro solo quando e se ci sono eventi interessanti…tutto il resto è noia…sono su Second life dal 2007, come tanti altri…potrei scrivere un libro tra le tante cose che ho visto….sia in positivo che in negativo…ma ultimamente…sono stufo…dopo quasi 7 anni…Second life inizia a essere stretto/pesante…sempre le solite cose,purtroppo vere novità non ce ne sono state, a parte i cambiamenti dei viewer (e l’introduzione delle mesh che personalmente a me non interessano), che ha anche peggiorato forse la situazione….della maggior parte dei veterani che era abituati al vecchio…programma…che dire…Second life non è ancora morto, ma diciamo che è morta a metà, ma è la gente che è stufa, e quindi porta al declino la stessa piattaforma 3D tanto amata nel passato, e se si continua cosi…l’ammazzerà del tutto.
Dimenticavo….Scusami Aquila…se posto di nuovo,,,Buon Anno a te a tutto lo Staff, e a tutti gli utenti di Second life Naturalmente.
Checco87
Buon Anno anche a te Checco ed a tutto lo staff
Le domande farsi non sono quelle , come dobbiamo fare a migliorare SL, ma come dobbiamo fare a migliorare la nostra RL….non credi?
Capisco che come nella vita reale i giornalisti debbano fare notizia……ma anche in second life e in web, fare ste notizie del caizer, mah…ma avte altro da afre? vioè tipo questo epriodo preparare pe ril capodanno, stare con la famiglia , giocare a carte, noo? solo dire cazzate?……cmq…second life non è morta e la gente che non sa più quello che vuole, non ci si accontenta più, cercano altro che non trovano, ma andare nella vita reale per un pò? Buon Anno a tutti