Questo è esattamente quello che faccio, e che farò, nella mia collaborazione in questo magazine dal promettente successo.
E’ l’occasione per presentarmi: sarò un autore atipico, silenzioso e un po’ ai margini, perché in fondo il mio modo di raccontare le cose sono le immagini. Ho interpretato così il mio modo di osservare Second Life: attraverso il superficiale strumento “fotografia” che ci offre il viewer, tento di ricreare punti di vista e messaggi che spesso, troppo spesso sfuggono ai viaggiatori del metaverso in cui siamo tutti protagonisti.
E raccontare quello che persone dalla spiccata creatività e abilità hanno messo in piedi, saranno i miei piccoli “2 cents” alla causa. Buon viaggio a tutti.