Il PAD, un esempio divertente di come si possa fare arte e cultura in Sl

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E’ ormai più di un mese che su Sl è stata inaugurata presso la land Solaris Island, il PAD, un museo virtuale dedicato alla Pop Art americana ed europea. E  ho deciso di iniziare la mia collaborazione con Virtual  World Magazine, parlando proprio di questo evento, nonostante sia stato già argomento di molti articoli, sia perché può essere considerato uno dei più significativi tra quelli che si sono svolti negli ultimi periodi su Sl,  sia perché è un ottima occasione per mettere in risalto la validità delle manifestazioni artistiche che si svolgono in questo mondo virtuale.
Sono  convinta  inoltre anche che di arte non se ne parla mai abbastanza, sia in Sl che in Rl , e che coloro che la amano abbiano un po’ la missione di cercare di avvicinare  il maggior numero possibile di persone alla sua scoperta.
Uno dei  mezzi migliori per riuscirci è certamente  quello di coinvolgerle in maniera attiva e anche divertente, sfatando il mito dell’arte lontana dalla vita di tutti i giorni, di qualcosa che è destinata a pochi “eletti”, essendo incomprensibile e distante dal linguaggio comune.
Il progetto realizzato in effetti può essere considerato proprio un  esempio efficace per far conoscere questo movimento artistico attraverso il coinvolgimento attivo.
La scelta della Pop Art, infatti, ben si innesta nel tentativo di far comprendere come l’arte può essere espressione della quotidianità, sia per le forme e i modi in cui si  sviluppa , sia perché essa è vissuta in un periodo relativamente vicino a noi.
Mi limiterò, quindi, a descrivere molto sommariamente le caratteristiche del PAD, invitando i lettori a “teletrasportarsi” alla mostra (http://slurl.com/secondlife/Solaris%20Island/46/167/486); cercherò, invece, di evidenziare alcuni degli aspetti stimolanti del progetto.
Il visitatore partendo dall’ultimo piano dell’edificio si cala in un percorso che si snoda lungo vari ambienti che ospitano un incredibile numero di riproduzioni di opere rappresentative della Pop art, oltre  alla ricostruzione della “moon landing” e della  Silver Factory,  di Andy Warhol.


Il numero degli artisti e delle opere è veramente impressionante e certamente una sola visita non basta, ma può essere considerata solo l’inizio di una lunga e affascinante scoperta che si moltiplica in una varietà di percorsi creativi, interattivi e stimolanti che ti inchiodano anche per molto tempo in ogni ambiente.
I realizzatori in maniera discreta riescono a suggerire le possibili interazioni e immersioni con le opere proposte ed è quasi impossibile riuscire a resistere alla tentazione di non cliccare sulle pose inserite nella loro riproduzione 3D.
Certamente per Sl questo non è una novità. Riproduzione di opere con cui lo spettatore può interagire sono presenti un po’dappertutto ma certamente quello realizzato nel PAD è impressionante sia per il lavoro di ricostruzione quasi certosina, durata tra l’altro circa otto mesi, sia per la mole delle opere proposte.
Non si può fare a meno a questo punto di sottolineare il grande lavoro di team e le grandi capacità tecniche e artistiche che stanno dietro all’attuazione del progetto e citare naturalmente i realizzatori: Eros Boa, Matteus Taurog, Zorro Hirvi e Merlino Mayo.
All’ingresso di ogni piano vengono riportate delle frasi e come mi spiega Zorro, che ho incontrato durante una delle mie visite al PAD, esse sono collegate al “taglio” che Matteus ha voluto dare all’esposizione. Ogni piano ha una frase che è significativa rispetto a quello che ci si troverà dentro. Quella del primo piano ad esempio è un po’ messa lì per dimostrare quanto sia datata. Hegel credeva che già al suo tempo l’arte fosse finita, fosse al capolinea.  Qui si dimostra l’opposto, e non fosse altro per la ricchezza di creatività che i maestri della Pop hanno sfoderato. Si ecco. Quella è una frase messa lì per sbertucciarla… Uno scherzo. Come quello di Bondi”, riferendosi in questo caso al manifesto che campeggia su una parete in cui c’è la foto del Ministro, e la dicitura:”  Progetto realizzato senza il patrocinio del Ministero per i Beni  e le Attività Culturali”.
Continuando la chiacchierata con Zorro, non posso fare a meno di notare come oltre alla divulgazione vera e propria, mi sembra che la mostra cosi com’è stata concepita e realizzata si presti ad un uso didattico, fortemente coinvolgente per qualsiasi tipo di pubblico, pertanto non posso fare a meno di chiedergli quali siano stati i riscontri avuti.
“Notevoli. E’ già stata al museo una scolaresca USA ed abbiamo avuto richieste per altre due italiane. E bene. Sai il museo è un po’ solo un supporto,  per le “visite guidate” che Matt tiene regolarmente, che in pratica sono lezioni sulla Pop Art. E sono preziose: con tutto questo parlar d’arte in SL insomma, non viene la curiosità di approfondire un po’ le nostre conoscenze su questi “padri” che facevano arte coi fumetti? Con le lattine vuote? Con le televisioni? Poi magari escogiteremo anche altre formule, diverse dalla lezione canonica, magari più interattive. Anche spaziando dalla Pop a temi più generali dell’arte e dell’immaginario. Vedremo. L’idea è quella di far diventare il PAD un luogo dove la gente possa intrattenersi piacevolmente e discutere di arte musica filosofia letteratura e altre beate amenità. E che ci stiamo a fare qui in SL sennò? A cosa serve la rete, spiegami? A mettere assieme gente con interessi comuni o no? A condividere passioni o no?”
Dalle parole emerge senz’altro un grande entusiasmo, oltre alla grande passione per l’arte e alla voglia di lavorare insieme per un progetto comune.
A questo punto, sperando di aver incuriosito qualcuno, non posso far altro che invitare i lettori a visitare il PAD, tenendo presente che sono riprese le visite guidate e che la prossima ci sarà lunedì 17/01/2011, con le sale dedicate a Andy Warhol.
Matteus Taurog, inoltre, mi ha anticipato che inizieranno a breve  una serie di eventi  e la prima artista ad essere ospitata sarà Rose Borchovski.

 

di Giovanna Cerise

Un saluto a Faber – 11 gennaio ore 22

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Da Roma Centro in Second Life, una serata in memoria del grande cantautore genovese (http://www.youtube.com/watch?v=5VSIYHgQptQ).
Il nostro “amico fragile”, il dolce menestrello che, come disse Fernanda Pivano,  con la musica ci fece per primo le sue proposte di pace, di non violenza, di anticonformismo.
Ricordare Fabrizio De Andrè, cantarlo e raccontarlo è un regalo che facciamo a noi stessi. Utile a schivare il rischio di accantonare quell’enorme e raffinato corredo fatto di suoni suggestivi, cantate d’amore, inni alla libertà, memoria storica, sonanti schiaffi all’ipocrisia delle nostre società.
Un saluto a Faber sarà un percorso di musica e di racconti, con la gentile partecipazione degli amici che daranno la voce a canzoni come Geordie, Il suonatore Jones, La canzone di marinella, Un malato di cuore e molte altre.
Un saluto a Faber vuole anche essere una finestra aperta sulla vita e sul pensiero di Fabrizio De Andrè. Tramite le Crêuza de mä  della sua  Genova, le sue attenzioni ai dialetti, ai diversi, la sua anarchia, l’amore per la Sardegna, i mesi bui, le sue muse.

Questa serata sarà realizzata ricreando su Second Life le atmosfere della sua musica attraverso le scenografie di Eros Boa, Safara Congrejo ed HenryWotton Rage.
Per l’importante contributo musicale concessoci dagli amici di second life e youtube ci terranno compagnia: Simone Bigazzi, Enrico Geri e Francesco Ciulli (Il Trio acustico), Frescobaldo Bellinghausen, Shiva Karillion, Gioacchino Fattipaldi, Danilo Piscop , Eleonora Flotta, Giuseppe Rossetti, Nemo Silverweb.
Presentano Nadja Yven e Frescobaldo Bellinghausen.

La serata si svolgerà nell’isola di Roma Centro su Second Life martedì 11 gennaio 2011 alle ore 22.00.
http://slurl.com/secondlife/Roma%20centro/221/69/30
Tramite streaming gentilmente concesso da RadioOpossum l’evento sarà seguibile in modalità audio e video anche sul web dal sito www.radiopossum.it

Pyramid Cafè, una costola espressiva da Vulcano: tre anni di storie e di eventi.

Come accennato in un post precedente (http://virtualworldsmagazine/2010/12/26/vulcano-2011-rinascita-di-un-progetto-esplosivo/) Vulcano ha generato varie esperienze collaterali fra cui pyramid cafè, che in origine era stata creata come un momento di incontro collettivo “pausa caffè” fra i costruttori di vulcano in modo da rilassarsi serenamente e creare nuove opportunità creative fra amici.

Nata a Gennaio 2008, nei tre anni seguenti, grazie alla fervente attività di Magicflute Oh, (principale mente creativa del progetto)  il gruppo si è espanso molto organizzando una serie infinita di eventi culturali di cui cerchiamo di dare una veloce rassegna a partire dalle “locandine” colorate che cliccate vi porteranno sul relativo post di descrizione (se poi navigate nel blog http://thepyramidcafe.blogspot.com/ troverete un sacco di video e altro materiale che illustrano dal vivo gli eventi streaming e il vissuto di tutti gli avatar coinvolti.

Pyramid Cafè ha rappresentato soprattutto nel suo periodo d’oro (2008-2009) un esempio unico di come le iniziative di volontariato in secondlife possano produrre degli eventi condivisi e variegati di indubbia qualità e professionalità.

Rimaniamo in attesa di rivedere presto cose simili rifiorire nella sim di Vulcano (che si sta dotando di ambienti adatti per la realizzazione di eventi, di spettacoli e di occasioni di incontro). Nel frattempo chi è interessato ad approfondire può venire alla festa del 3o compleanno di Pyramid Cafè che avverrà appunto a Vulcano martedì 11 Gennaio 2011 ore 11 di sera (quanti 11) !!!!!!

Locandina Iniziale cliccate per i video e le foto

Singolarità tecnologica

CICAP

Coorti D

CICAP 2

Incontro RL

Art for heroes a Pyramid Cafè Vulcano - Lipari

SERATA INTELLIVERSO

Cross Universe

opening Mostra fotografica di FIONA SAIMAN

Grazie Magic da Margye

Cross_uniVerse: Oggetti Percettivi

Cross_uniVerse: A.A.A. Format cercasi / META-FORMAT

Serata Intelliverso 08.02.2009 - planetario Agorà Saturnia

Incontro con il gruppo BUDDISMO ITALIA

SECOND LIFE E RELAZIONI SOCIALI incontro con la sociologa Simona Vitale

11 Marzo: Synthetic Finance con Alecx Writer

E

Cross_uniVerse Synthetic Finance part II

Psiche 2.0 : individuo, gruppo, comunicazione

Open Sim + Second Life = ?

Cross_uniVerse Synthetic Finance part III - il L$

Il Corpo 2.0:sfide, immaginario e simulacri

PAURE... non solo canzoni...

Inaugurazione Pyramid WDT Planet

Il Corpo 2.0: sfide, immaginario e simulacri - seconda parte -

Serata Intelliverso 18.05.2009 - planetario Agorà Saturnia

Ciclo di 4 lezioni sul S.O. Ubuntu-linux

Le nuove frontiere della fisica

Domenica 7 giugno 2009, AL DI LA

Festa fine stagione Pyramid a WDT Planet

Lunedì 29 giugno, ore 22 - Incontro con PRINCE PASKUA

Gymkhana per CreATTIVI

percorsi emozionali

Cross_uniVerse con Mario Gerosa a PyramidOSIta

happy birthday Pyramid Cafè

PyramiDoodle e CHROMUTATE

MOZART IN ITALIA - percorso Sloodle

PERCORSO SLOODLE - Mozart in Italia (parte seconda)

SLOODLE: COMUNICARE, CONDIVIDERE E INSEGNARE

Jaynine Scarborough: ottima musica per chiudere gli eventi Sloodle

Compleanno Pyramid Cafè 11 1 11

Commercio italiano in SL: analisi e proposte

Xstreet diventa Marketplace, Second life che si apre ai minori, la cultura degli acquisti e delle vendite che varia in base alla nazionalità, gli affitti che crescono, gli affittuari che scompaiono, questo e molti altri aspetti sono stati discussi da un gruppo di commercianti italiani operanti in vari settori, per cercare di capire se il commercio italiano in SL è in crisi, se si perché, e quali settori ha colpito maggiormente.

L’idea di una “Classe di economia esseliana” è partita dal forum italiano dedicato a SL ed ha visto la partecipazione di diversi commercianti. Questi hanno affrontato diversi temi che, in questi mesi, hanno ragionato sotto ai pixel per cercare di proporre un qualcosa che possa aiutare noi italiani, magari non a sfondare, ma per lo meno a combattere la crisi economica in SL. Second Life infatti, allo stato attuale, non porta agli italiani un guadagno che possa essere tradotto in uno stipendio reale, a meno che non ci sia un impegno di tempo e risorse iniziali che porti alla costruzione di un brand, ed un target, particolari nel mercato virtuale. Attualmente questo modello è applicato soltanto da alcuni gruppi, molto noti ,che hanno alle spalle un intero staff lavorativo professionale nel mondo virtuale, dove ognuno ricopre soltanto il ruolo specifico che gli compete (mentre spesso accade che una sola persona debba realizzare l’oggetto, fare promozione, marketing, vendor, pr ecc..).

Uno dei primi temi trattati è stato quello dei consumatori: secondo alcuni mancano nuovi acquirenti, imputando tutto ciò alla diminuzione di nuove iscrizioni. Il marketplace sembra avere un aumento delle vendite, grazie forse al nuovo tipo di indicizzazione degli oggetti, e per ora non certo per gli advertising, ancora in fase beta, che non sembrano funzionare ad uopo. In linea di massima, i mesi peggiori di crisi per la maggior parte dei commercianti, sono stati agosto e settembre, con una leggera ripresa ad ottobre per alcuni, legato sia al periodo estivo che alla crisi economica RL.

Una nota durante la discussione è andata verso le mesh, ancora non implementate ufficialmente, che porteranno sicuramente maggior qualità e minor peso dei prims, ma, ci si domanda, quale sarà il costo, visto che per realizzare le mesh occorreranno di certo maggiori competenze tecniche che non per fare un semplice sculpt – anche se la linea poi di realizzazione è la stessa – facendo così “scomparire” i builder vecchio stampo, linkati ancora al bacucco prims.

Dopo aver cercato di capire cosa effettivamente voglia la Linden Lab, dove voglia arrivare – sempre trattando di economia – cercando di spostare i servizi tutti sul web piuttosto che utilizzare viewer scaricabili (l’ipotesi è quella che vede la possibilità di vendere banner pubblicitari anche ad aziende esterne – e non solo quelle virtuali), sono stati analizzati i vari fattori utili ad un buon prodotto, come qualità e marketing.

Il problema non è utilizzare programmi professionali che costano un occhio della testa, come Photoshop e Autocad, poiché esistono programmi gratuiti similari che svolgono le stesse funzioni, com Gimp o Blender, quanto riuscire a realizzare un qualcosa che possa ricavarsi una fetta di commercio di nicchia, riuscendo quindi a capire i cambiamenti di mercato, esattamente come in RL.

Per alcuni è necessario seguire le novità della moda ErreElle, per le persone che vogliono riprodurre una RL virtuale, per altri invece l’opposto, ovvero, per coloro che vedono in Sl una rappresentazione completamente opposta alla RL. Di certo si evidenzia come un campo sfiorato poco dalla crisi è quello degli script, anche realizzati su commissione, mentre molto in crisi è il settore del fashion.

I metodi per pubblicizzare i propri prodotti sono diversi. Si parte con le attività basilari, come promuovere il negozio con notecard, cartelloni pubblicitari, aprendo altri negozi satelliti, passando per le lucky chair e midnight mania fino alle cacce al tesoro, parlando di investimenti medio-piccoli. Volendo investire maggiormente è possibile comprare spazi pubblicitari sia IW che sui siti della Linden, aggiungere la propria parcel ai preferiti per aumentare il ranking, e alle inserzioni, dove più alto è il prezzo che si è disposti a pagare, più sale di posizione il nostro negozio nel search.

Tutti metodi che, ovviamente, hanno i pro ed i contro: sedie e MM che danno regali possono attirare persone interessate soltanto al gift, anche se poi effettivamente portano traffico, i cartelloni pubblicitari se posizionati in land non adatte possono risultare un buco nell’acqua pazzesco, ecc..

Altro metodo pubblicitario, soprautto nel campo del fashion, sono i blog, sotto due punti di vista: realizzare un blog con le proprie creazioni e poi pubblicizzare lo stesso blog ai blogger specializzati nel campo, inviando loro le creazioni per una recensione. Ma, al momento, questo  sembra essere un fenomeno poco italiano, arrivando al punto focale: togliersi dalla testa che siamo italiani, ma cittadini virtuali universali.

Il problema principale delle land italiane è risultato essere la struttura: al centro la discoteca, sempre piena e con gesture spammose, ed intorno i negozi. Una land italiana di questo genere può fornire un guadagno – anche se minimo, visto che se non entrano linden ai commercianti, non escono neanche per gli affitti – al proprietario, che può affittare i negozi ad un prezzo alto grazie al traffico che genera con la discoteca, ma nella maggior parte dei casi non agli affittuari, che sono lì come contorno.

Anche qui va adottata una linea di marketing che porti una scelta del tipo di locale – musica, comportamento – da abbinare poi agli shop, come si fa ad esempio in land straniere per  i jazz club.

Dopo aver analizzato vari aspetti, l’idea nata è quella di dare vita ad un consorzio di negozi made in Italy, che possa puntare sulla qualità andando a creare una rete di scambio, promozione ed eventi sotto un unico marchio.

Nasce così il progetto “The italian Taste”, che verrà presentato domenica 9 gennaio alle 23 nella land di Italica. Il gruppo attualmente è formato da sei marchi: Wap Design, Italica interior design, Eternal Dream, Les Petits Dètails, B! Fashion e AD Creations, che si sono adoperati per buttare le basi di un gruppo interamente composto da italiani con lo stesso obbiettivo: un unico logo, particolarità e creazioni diverse, per dimostrare che nel commercio è possibile collaborare.

Domenica sera partirà questa avventura che, si spera, possa cambiare, o almeno smuovere un po’ le acque del commercio italiano.

Pubblicare un libro nei mondi virtuali (SL): la soluzione OpenSource.

Una caratteristica importante ed essenziale dei mondi virtuali è la “condivisione” di un ambiente dove varie persone possono consultare e discutere su una informazione che appare contemporaneamente a tutti. Questo può essere una interessante esperienza “spaziale” ed una nuova esperienza di lettura.

L’esperienza “immersiva” di un foglio virtuale

Immaginate di essere in questi mondi “virtuali” e di creare un “librone” alto come un palazzo che è possibile sfogliare insieme pagina per pagina, vedendone le pagine, leggendole e commentandole, magari con un accompagnamento multimediale. Questo è possibile con un sistema di “editoria” digitale presente su SecondLife che ha generato negli anni passati varie iniziative, case editoriali si sono sviluppate presentando alcuni titoli sviluppati specialmente all’interno e per il consumo in SecondLife.

sempre libri

Non è mia intenzione elencare le varie land, gruppi e persone che fanno editoria in SecondLife, ma bensì aiutare chi voglia pubblicare dei contenuti in SL a capire quali “tecniche” e quanto costi in termini di preparazione, soldini e tempo questa attività.

Ci sono alcuni prodotti professionali (a pagamento) che consentono di “stampare” dei libri e di vendere copie come se fossimo nel mondo reale. Il costo di questi sistemi è attorno a circa 1000 L$, ma la buona notizia è che ci sono anche delle soluzioni OpenSource che sono più che accettabili e consentono di produrre e distribuire libri rispettando i vincoli della licenza GNU che ricordiamo obbliga a non far pagare per la distribuzione del software di questi oggetti. (cfr ad esempio il prodotto costruito nel 2005 da Issarlk Charnoir che trovate qui: https://marketplace.secondlife.com/p/OpenSource-eBook-script/1782804).

Uno script opensource per pubblicare libri

Personalmente penso che si possano distribuire libri in formato Creative Commons, ma ricordiamo che il vincolo della gratuità GPL è limitato al software e non al contenuto di ingegno che può essere liberamente venduto. Perfino lo stesso software sotto licenza GPL può essere venduto senza violare la licenza (a condizione però di mantenere aperto il software venduto). Cfr: http://en.wikipedia.org/wiki/Free_software#Selling_free_software, in particolare il pezzo

“It should be noted that when you distribute the software you must provide the source code as well and must allow others to distribute it. This makes it hard to have a business based on selling software. “

“E’ importante osservare che quando distribuite il software DOVETE fornire il codice sorgente e dovete consentire a chiunque di ridistribuirlo. Questo rende difficile fondare un business vendendo software GPL”, ma le pagine del vostro libro non sono ovviamente “software” 🙂

per chi proprio volesse vendere il risultato del suo ingegno per guadagnarsi la pagnotta nulla vieta in principio di distribuire a pagamento un pacchetto con il software aperto e con le pagine nocopy/nomodify/notrasfer se proprio lo desiderano, proteggendo quindi il proprio ingegno. Anche se è da sottolineare che in linea di principio qualche malintenzionato su secondlife può rubare le texture con prodotti illegali, violando i Termini di Servizio impostati dalla Linden.

Ma a parte i termini legali, come si può fare a costruire un libro virtuale?

Trasformazione in pagine jpg/gif

Il primo passo consiste nel prendere il proprio libro ed “impaginarlo” su N immagini jpg o gif. Se il vostro documento è in powerpoint o in microsoft word è abbastanza facile perchè esiste un apposito export jpg. Se non ce l’aveste a disposizione potreste prendervi una “stampante virtuale” che genera immagini jpg. Guardate anche qui:http://www.wikihow.com/Change-a-Word-Document-to-Jpeg-Format per un modo “ovvio” per generare immagini jpg. Oppure per stampare in blocco potete utilizzare pdfcreator opensource http://www.pdfforge.org/pdfcreator, che però ha alcuni problemi di “qualità” o se volete qualcosa di professionale  (purtroppo a pagamento) il migliore che ho trovato è Zan Printer ).

Se potete convertite le immagini in modo che siano di buona qualità ma in un formato “leggero” che non pesi troppo. Una immagine nell’ordine dei 50-200K byte è accettabile, immagini di 8 Megabytes sono molto pesanti.

Rename & Upload delle immagini su secondlife.

Purtroppo ogni immagine deve essere uploadata a parte e costa 10L$, che è un costo irrisorio, ma se state pubblicando un libro di 800 pagine comincia a diventare una spesa dell’ordine delle decine di €, oltre ovviamente al tempo che impiegate a scaricare ogni immagine. Ricordatevi di chiamare ogni pagina con un nome che illustri la posizione ad esempio 00-titolo, 01-pagina 1 ecc, in modo che risulti poi visualizzata nell’ordine giusto.

Un accorgimento che avevo sviluppato negli ultimi anni consisteva in un adattamento dei normali script in modo da accogliere multi-texture fatte con zan printer o con pdf-creator raccogliendo 4 pagine per immagine. In questo modo si riesce a risparmiare circa il 75% delle spese di upload della texture.

Non appena riesco cercherò di fornire il sorgente di uno script che consente di utilizzare le multitexture con questi script.

Lettura privata dei libri e riviste

Nonostante quanto detto ad inizio articolo vi sono persone che preferiscono leggersi il proprio libro in modo privato, questo si ottiene “indossando” una versione del libro (opportunamente ridotta) in modo che appaia come HUD cioè sia visibile solo ai singoli avatar. Per la cronaca un HUD è una specie di informazine sempre visibile che sullo schermo. E’ spesso considerata un mezzo alternativo per sfogliare giornali e riviste.

Relazione con gli strumenti di proiezione diapositive e corsi

Ai più attenti non sarà sfuggita la coincidenza che questi “libri” virtuali hanno più di un collegamento con i “proiettori” di diapositive usate spesso nelle lezioni e negli incontri in SecondLife. Gli script all’opera sono molto simili. Spesso però alle diapositive vengono accompagnati dei “puntatori” o dei riferimenti “evidenziazioni” che consentono al presentatore di mostrare la zona della pagina che si sta discutendo.

Usare i nuovi Shared Media?

Con l’avvento del nuovo viewer 2.0 a febbraio 2010 sembrava che non ci fosse quasi + bisogno di utilizzare trucchetti per presentare libri su SecondLife (i libri potevano essere consultati in modo elegante e sofisticato puntando a pagine in flash sul web). Purtroppo la mancata adozione del viewer 2.0 (moltissimi preferiscono ancora la “vecchia” interfaccia offerta dai viewer alternativi (Phoenix in testa)) e la diffidenza di altri verso l’accesso via web sta rendendo questa strada al momento non ancora praticabile. Forse nel 2011 quando uscirà il nuovo Phoenix con il support Shared Media (previsto fra circa 4 mesi), comincerà veramente a diffondersi questo modo alternativo (e molto più semplice) di fruizione editoriale.

Un esempio di immagine multipla 2×2 che può essere proiettata a pezzi

“Case editrici” in SecondLife

Come accennato all’inizio pare che alcuni avatar italiani si siano sforzati di creare una “editoria” digitale tutta interna in SecondLife, producendo e “stampando” libri. Nel 2008 Volver aveva iniziato a distribuire alcuni libri ma al momento risulta inattiva, mentre “Il Faro” pare l’unica realtà interna a SL che produce, stampa e vende libri. http://portocervo-sl.blogspot.com/2008/11/presentazione-della-antica-stamperia-il.html. Esistono anche diversi magazine e riviste, ma ne tratteremo in altro articolo 😉

Presentazione della Antica Stamperia “il Faro”

Salahzar Stenvaag

Alberto Bevilacqua in Second Life

Il prossimo 13 di gennaio uno dei più famosi scrittori italiani, Alberto Bevilacqua, presenterà presso l’isola MiC, il meridiano Mondadori a lui dedicato, dal titolo “Romanzi”. E’ un’occasione imperdibile per confrontarsi con lo scrittore sui temi a lui cari e sulla sua produzione, ma anche per stimolarlo ad un confronto sul senso di una presenza tanto prestigiosa in un ambiente sicuramente “diverso” da tutti quelli da lui utilizzati in precedenza . Speriamo solo che ci sia lo spazio per farlo, vista la grande affluenza che una presenza del genere sicuramente provocherà (http://maps.secondlife.com/secondlife/MiC/198/175/37).

Nel mondo del fashion: intervista a due protagoniste.

Dopo una difficile trattativa sul giorno e sull’orario per questa doppia intervista, incontro finalmente Tania Tebaldi e Angels Milena, due splendidi personaggi del mondo della moda in Second Life. Tania e Angels sono le due italiane entrate tra le finaliste del concorso Miss Virtual Worlds 2011. Tania (Miss Russia e Miss Azul) tra le prime cinque e Angels (Miss Italia e Miss Photogenic) tra le prime dodici.

AquilaDellaNotte: Tania e Angels, vorrei approfittare dell’evento legato all’edizione di Miss Virtual Worlds 2011, che vi ha visto protagoniste fino alla finale, per gettare uno sguardo su questo mondo della moda in SL, spesso poco conosciuto all’esterno. Comincio con una domanda che faccio a entrambe: che cosa vogliamo esprimere, in un Mondo Virtuale, con tutto questo fervore di attività e di lavoro, tutto incentrato intorno alla figura di un avatar?

Angels Milena: Con la moda qui su SL cerco di esprimere me stessa al 100%, la mia ormai è diventata una passione assodata, che va avanti da tre anni, e, piano piano, migliora sempre di più. Ormai mi sento parte del mondo della moda di SL e cerco di migliorare sempre di più per raggiungere obiettivi sempre migliori.

Tania Tebaldi: Per me, come dice Angels, è un modo di esprimere mi stessa, credo che sia un modo divertente di dimostrare la propria creatività.

Angels Milena: La passerella è come se fosse una seconda casa per me, e posso dire di amare il mio lavoro più di qualsiasi altra cosa.

AquilaDellaNotte: Vediamo quindi cosa vuol dire la moda in Second Life per voi personalmente, cominciamo da Angels: come hai cominciato e che cosa significa per te questo lavoro?

Angels Milena: Ho iniziato per gioco, più che altro per curiosità. Ero ancora una piccola avatarina in cerca di esperienze nuove su SL e devo dire che mi sono trovata subito a mio agio. Ho frequentato numerose agenzie italiane, e per un paio di anni ho proseguito verso la strada della moda nostrana. Da un anno e mezzo a questa parte, invece, ho deciso di espandere i miei orizzonti verso il campo internazionale poichè avevo capito che il mondo della moda ormai mi apparteneva appieno. Ora mi ritrovo a fare l’insegnante presso una prestigiosa agenzia di moda, quale l’EVANE, e a frequentare passerelle tra le più rinomate, un grande traguardo per me.

Tania Tebaldi: Per me è cominciato forse da quando sono nata in SL, credo che ogni donna qui diventi pazza per il fashion. Poi ho visto che potevo combinare blog e fashion e poter dare il mio contributo alle altre ragazze attraverso un blog. Per me il fashion rappresenta una cosa molto importante. Tania senza fashion non è nessuno, mi piace da sempre condividere quello che imparo.

AquilaDellaNotte: Cos’è per voi il successo, quali sono i traguardi che vorreste raggiungere?

Angels Milena: Il successo per me? Diciamo una gratificazione, ed una grande soddisfazione per i miei sforzi nel corso della mia carriera. I traguardi sono sempre tanti, credo che nella vita non si riesca mai a raggiungerli tutti, ma non mi pongo dei limiti. Spero di crescere sempre di più come modella, e divertirmi come ho sempre fatto. Il successo è una cosa secondaria, a mio parere, finchè c’è passione, divertimento e tanta buona volontà, hai tutte le carte per raggiungere qualsiasi meta senza porti limiti.

Tania Tebaldi: Credo che il successo in SL è qualcosa di molto appagante. Sempre, da quando è nata, SL corre evolve in modo molto veloce, e credo che l’esito possibile sia poter diventare una icona in qualsiasi ambiente dentro SL: dall’architettura, al fashion, poter contribuire con un granello di sabbia alla community di SL. Il mio traguardo è proprio questo, poter arrivare a più persone, aiutando in un modo o nell’altro, in quello che faccio.

AquilaDellaNotte: C’è molta concorrenza in questo ambiente?

Tania Tebaldi: Questo ancora non lo so, io da sempre mi sono considerata una blogger solitaria, so che ci sono tante bravissime modelle in SL. Immagino che si sia concorrenza visto che siamo tante.  Adesso che comincio ad entrare in questo mondo, mi sono trovata con fantastiche donne che mi hanno dato sempre una mano.

Angels Milena: Direi tantissima. Ricordo che quando ho iniziato io la mia carriera come modella, essendo anche un campo abbastanza nuovo, la concorrenza era poca. Ora mi rendo conto, essendo appunto a stretto contatto con scuole che aiutano le ragazze a raggiungere il ruolo tanto agognato di modelle, che il numero di modelle sta aumentando vertiginosamente! Moltissime raggiungono livelli abbastanza alti in poco tempo e riescono a farsi anche un nome riconosciuto. Penso comunque che alla fine si arriverà ad un ciclo naturale delle cose, dove le nuove generazioni di modelle renderanno onore a quelle che sono state le prime Top Model.

AquilaDellaNotte: A vostro parere contano più le doti individuali, la bellezza dell’avatar, o le “amicizie” che si riescono a fare, come in Real Life?

Tania Tebaldi: Per quanto riguarda le amicizie, posso dire che valgono di più le doti che hai come avatar. Io non conosco nessuno, e non sono amica di nessuno (parlando di business ovviamente). Ma non conta solo la bellezza, anche quello che hai fatto prima farti il tuo curriculum è importante.

Angels Milena: Penso che entrambi i fattori abbiano un ruolo fondamentale. Ma penso che prima di tutto contino le doti riguardanti la personalità del singolo individuo che si affaccia al mondo della moda. Ormai chiunque può essere in grado di realizzare un avatar dalle fattezze eccellenti, adatte soprattutto al campo della moda. Ciò che lo rende un vero modello o addirittura un Top Model sono le sue abilità (o skills nel gergo del business) nel saper renderlo unico e personale. Un altro fattore che contribuisce molto a far si che la carriera di modello si allarghi ad una cerchia più vasta è quello di essere un buon PR di se stessi.

AquilaDellaNotte: Quest’ultima considerazione di Angels mi sembra molto importante, ma torniamo agli skill che deve possedere un avatar, quali sono queste abilità secondo voi?

Angels Milena: Inanzitutto deve avere tanta pazienza e tanta buona volontà, ma soprattutto PASSIONE. Ci sono tante persone che entrano nel mondo della moda solo per guadagnare qualcosina e poi, alle prime difficoltà, abbandonano tutto. La carriera di un modello non è sempre facile, può succedere di tutto: molti possono rifiutarti, molti ti criticano, porte che si chiudono, e potrei andare avanti per ore. Penso che la stragrande maggioranza dei Top Model di successo dei nostri tempi abbiano affrontato queste situazioni (me compresa) . Molti hanno abbandonato, altri invece hanno tenuto duro e a testa alta hanno proseguito verso il loro successo. Determinazione, questa è, tra le tante, la parola chiave. Bisogna crederci veramente, e mai arrendersi. Ed un vero professionista lo si riconosce anche da questo. Se hai la passione dentro di te, niente e nessuno potrà mai spegnerla, nemmeno lo sconforto più profondo. Altra caratteristica deve essere l’originalità: non bisogna mai copiare qualcuno ma, come diceva la mia insegnante nonchè cara amica Mimmi Boa: “non copiate gli altri, lasciate che siano gli altri a copiare voi”. Io consiglio sempre ai miei alunni di mettere un pò del loro essere, e della loro personalità, in ogni outfit o sfilata che fanno.

Tania Tebaldi: Innanzitutto credo che uno deve essere intelligente, come ha detto Angels, uno deve farsi da PR personale. Credo si debba possedere carisma, simpatia, ma allo stesso tempo, avere la propria personalità. Non basta essere “carina” con tutto il mondo, credo più importante essere onesti con se stessi. Se ti comporti bene e sei professionale in quello che fai, nessuno può impedirti di raggiungere i tuoi obiettivi.

AquilaDellaNotte: Affrontare una carriera così impegnativa non vuol dire sacrificare completamente la vostra Second Life? Rinunciare a tutto il resto che potreste avere qui?

Tania Tebaldi: Credo che se tu vedi SL come tuo hobby personale, e fare la modella ti piace, non rinunci a niente, perche appena ti collegi online fai quello che ti piace fare. Tante persone dicono che c’è tanto altro da fare e sono completamente d’accordo con loro, ma far la modella, se ti piace, ed essere sempre impegnata con shows e casting, è al mio parere la cosa più bella del tuo tempo libero.

Angels Milena: Posso dirti una cosa: nei miei tre anni qui dentro ho fatto di tutto, dal PR, alla Manager, fino all’ Owner di un centro commerciale, ma non ho mai abbandonato la mia carriera di modella. Certo essere modelle significa stare sempre aggiornate, tenere sempre un occhio aperto per scovare le ultime novità, programmare show e tutto ciò che ne concerne ma posso garantirti che lascia anche abbastanza spazio allo svago e al divertimento al di fuori del mondo lavorativo. E poi, Tania concorderà con me, fare shopping su SL è la cosa più bella che una donna possa fare, in SL o in RL, quindi non pesa affatto.

AquilaDellaNotte: Come vedete il fashion italiano nell’ambito del panorama internazionale in Second Life?

Angels Milena: Molti stilisti italiani si sono fatti strada nel mondo della moda internazionale, ed io personalmente vado fiera di questo (pattriottismo? assolutamente si). Per quanto riguarda invece le agenzie italiane darei un punto negativo a loro svantaggio. Poca organizzazione, ed una cerchia sia di modelle sia di stilisti troppo stretta. Sotto questo aspetto, credo che il mondo della moda italiana venga penalizzato di molto, ed è un vero peccato.

Tania Tebaldi: Credo che, oggi come oggi, molti brand italiani stiano facendo un bel lavoro, sono ormai diversi i negozi che sono preferiti da molte di noi. Non voglio fare nomi, per non lasciare fuori nessuno, ma sono molto contenta quando nel mio blog posso mostrare la loro creatività alla comunità ispanica (Tania è di madre lingua spagnola) di Second Life. E come sempre ho detto, mi piace poter aiutare in qualche modo a fare pubblicità a questi stilisti Italiani, che sono sempre pieni di creatività e originalità.

AquilaDellaNotte: Rivolgetevi ora all’avatar qualsiasi, ad una modella inesperta che aspiri a ripercorrere i vostri passi. Che consigli gli dareste?

Angels Milena: Il mio consiglio è quello di non perdersi mai d’animo, bisogna essere consapevoli che la carriera di una modella, come ho detto prima, non è facile, e ci vuole tanta forza e determinazione per raggiungere gli obiettivi desiderati, come per qualsiasi altra cosa. Non copiate, cercate di rendervi uniche e date il meglio di voi in passerella e fuori.

Tania Tebaldi: Credo sia importante cercare il proprio stile e non copiare nessuna, essere onesta ed intelligente, e avere molta, ma molta pazienza. Non tutto arriva in fretta, bisogna saper aspettare.

AquilaDellaNotte: Alla fine di questa intervista, mi resta una impressione: che la bellezza dell’avatar è un concetto molto relativo,  molto più che in RL.  Qui un avatar bello lo può fare chiunque.

Angels Milena: Si scelgono i posti migliori dove fare shopping, e… tac. Ma se noti, in passerella ci sono molte modelle, che a giudicarle solo dall’aspetto fisico, non sembrerebbero granchè, ma sono comunque delle OTTIME modelle, perchè hanno personalità e stile da vendere.

Tania Tebaldi: Questo è sicuramente vero.

AquilaDellaNotte: Queste considerazioni sono comuni anche a RL ovviamente.

Angels Milena: Anzi, ti dirò di più, alle volte le imperfezioni rendono ancora più affascinanti.

AquilaDellaNotte: Ho imparato qualcosa di nuovo su Second Life, stasera. Grazie a entrambe per questa intervista e per la vostra pazienza. E in bocca al lupo per la vostra carriera.

Vulcano 2011: rinascita di un progetto “esplosivo”

Per chi è nuovo in SecondLife la land di Vulcano può apparire come una qualunque delle migliaia di sim che costituiscono l’infinito arcipelago di questo rarefatto mondo virtuale.

Una delle prime foto dell'isola di Vulcano (Agosto 2007)

Ma l’isola di Vulcano, nata nel 2007, e a causa di una serie di fortuiti “incidenti” è destinata a rimanere nell’immaginario collettivo degli avatar italiani. Creata da David Orban, (http://en.wikipedia.org/wiki/David_Orban) che stava cercando degli usi interessanti ed alternativi dei mondi virtuali, la leggenda dice che Beppe Grillo avesse fatto nella primavera di quello stesso anno alcune “escursioni in Secondlife” (http://www.gamesblog.it/post/3117/anche-beppe-grillo-su-second-life) oppure ):

beppe grillo....

... e il vulcano....

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Lunga Vita ai mondi virtuali. Ma quando decolleranno veramente?

Stando alla mappa pubblicata da Gartner a ottobre 2010 )

Ciclo "hype" delle tecnologie a fine 2010

I mondi virtuali sono al loro “minimo” e hanno bisogno ancora di un periodo da 5 a 10 anni prima di diventare tecnologie consolidate.

Siamo in pratica ad un “passo” dall’averle come tecnologie acquisite. Seguendo questo modello applicato ai Mondi Virtuali, nel 2007 eravamo nel “Picco delle aspettative esagerate”, ed ora siamo ancora nel “baratro della disillusione” e ci rimarremo probabilmente ancora per almeno un anno.

le disfunzioni di skype ormai producono seri danni alle imprese

Tanto per dare qualche nome a tecnologie che ormai ce l’hanno fatta ad esempio “Internet Micropayment Systems” (pensiamo a PayPal) oppure Mobile Application Stores (chi non conosce l’AppStore o a breve AndroidMarket?), o “Consumer Generated Media” (Youtube, Wikipedia) oppure ancora a Skype (che quando non ha funzionato negli ultimi giorni ha prodotto notevoli problemi anche nelle aziende (cfr: . Ognuna di queste applicazioni è ormai diventata un elemento vivo e pulsante della nostra vita quotidiana ma se avessimo detto questo 10 anni fa saremmo stati ridicolizzati.
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Verso altri mondi: Craft.

 

Guardando al panorama attuale dello sviluppo dei Mondi Virtuali bisogna partire obbligatoriamente da quello che è stato il fenomeno Second Life. Da quanto è riuscita a creare la Linden Lab, in questi sette anni di evoluzione di questa piattaforma, ma anche dai suoi limiti e da quello che, per molti osservatori, è l’attuale momento di “crisi” di questa esperienza.

Il merito della Linden Lab è stato, senza alcun dubbio, quello di aver creato e sviluppato (lasciato sviluppare…) il Mondo Virtuale “sociale” di Second Life portandolo al livello attuale. Il limite di questa esperienza, è quello di non essere più in grado, almeno fino ad oggi, di proporre una linea di sviluppo per il futuro, che renda tale modello appetibile per quelle applicazioni che continuano a svilupparsi ad opera dei molti che continuano a sperimentare in Second Life: artisti, enti, università, organizzazioni volontarie e governative, ecc.

Second Life non è stato il primo dei Mondi Virtuali, i cosiddetti MMORPG, Massively Multiplayers Online Role Playing Game(vedi http://www.mmorpgitalia.it/), ad essere creato. Basti ricordare i più famosi in assoluto: da Ultima On line (1997) a Ever Quest (1999), da Dark Age of Camelot (2001), The Sims3ol (2003), Star War Galaxies (2003) e World of Warcraft (2004), per quanto riguarda i mondi di Role Playing, ma anche IMVU, Bluemars, Kaneva, Active Worlds, There, Google Lively (nato e chiuso nel giro di pochi mesi) per i mondi cosiddetti “sociali”. Second Life non è stato nemmeno il Mondo Virtuale con il maggior numero di iscritti, basti pensare ai 6 milioni di abbonati World of Warcraft e tanti altri ma è stato sicuramente quello a maggiore impatto mediatico.

 

Nessuno può mettere in dubbio il fatto che Second Life è il modello che maggiormente rappresenta una società virtuale organizzata, con delle regole sociali, un’economia, e un territorio abitato stabilmente. Per questo motivo Second Life rappresenta tuttora, pur nel mezzo della sua “crisi”, un formidabile laboratorio per quello che potranno essere, nel futuro, i Mondi Virtuali abitati.

La seconda considerazione da fare, a questo stadio di sviluppo dei Mondi Virtuali, riguarda la maturità che stanno ormai raggiungendo le piattaforme basate su Open Sim. Queste piattaforme utilizzano il software reso free, a suo tempo, dalla Linden Lab, e ormai sviluppatosi indipendente, grazie alle comunità Open Source che lo utilizzano. Il livello di stabilità raggiunto da questo software Open è ormai molto elevato, e continui sono i miglioramenti che vi apportano centinaia di sviluppatori e le comunità che si sono formate. Ovviamente, non essendoci alle spalle alcuna grande azienda, i progressi sono legati allo sforzo, alla passione e al volontariato di queste comunità, ma il numero gioca a loro favore. Dovremo quindi attenderci, ed in parte già lo vediamo disponibile, un software gratuito con quasi lo stesso livello di affidabilità di quello che gestisce la Linden Lab. Ovviamente, a favore dell’azienda Californiana, gioca la struttura organizzativa di una azienda ormai matura, dal punto di vista tecnologico, anche se, a mio parere, con molti limiti dal punto di vista gestionale e delle capacità di Marketing.

Il software Open si installa su server “privati” installati presso gestori di servizi di Hosting, su cui può essere installata una, o più sim, collegate ad una Grid coordinata dal server centrale che eroga i servizi.

Ci sono ormai in giro numerose Grid di Open Sim: Inworldz, OSgrid, Sciencesim, Roleplayworlds, Cyberlandia (se ancora la lasceranno in vita), ecc. Alcune di queste Grid sono specializzate, altre “generiche”, alcune ad uso aziendale o di università, altre libere per sperimentare e creare opere artistiche. Una delle ultime nate è Craft (http://www.craft-world.org), attualmente in fase di vertiginosa crescita, dovuta anche alla scelta del Museo del Metaverso ) di migrare da Second Life al nuovo mondo di Craft. Gli animatori di Craft sono Nicola Reinermar e Licu Rau, con un gruppo ormai numeroso di supporters. Attualmente la Grid conta circa 80 sim. Basti pensare che il solo Museo del Metaverso ne occupa 4, con altre 4 collegate, con circa 70 persone aderenti al gruppo. Attorno al Museo, ricreato in Craft dopo l’abbandono di Second Life da parte della sua fondatrice Roxelo Babenco, si stanno raccogliendo artisti come Luce Laval, Shellina Winkler, e molti altri.

 

Il MdM, che da sempre ha una impostazione Cross Universe, sfrutta appieno, con il suo Ning, il gruppo su Facebook, l’uso di Flickr, l’adesione a Koinup, i Mondi Virtuali (prima Second Life ed ora Craft), la Communication Chain, un modello a catena integrata, e complementare, di strumenti di comunicazione diversi. Indipendentemente dall’applicazione in se, relativa al progetto MdM, questo modello è sicuramente un punto di riferimento per quanti vogliono sfruttare, nella pratica, tutti gli strumenti di comunicazione che abbiamo a disposizione, dal Web 2.0 ai Social Network, ai Mondi Virtuali.

Un elemento importantissimo, sia dal punto di vista tecnologico, che dal punto di vista “sociale”, è rappresentato dal fatto che le molteplici Grid possono essere interconnesse tra loro, utilizzando l’ormai maturo codice dell’Hypergrid (http://opensimulator.org/wiki/ Hypergrid). Questo software consente di creare un “ponte” tra le varie Grid, permettendo così all’Avatar di teletrasportarsi da sim a sim, su diverse Grid, creando in tal modo una rete potenzialmente illimitata, dal punto di vista territoriale.

Già oggi è possibile ammirare, presso diverse sim di Craft, alcuni “Stargate” attraverso i quali consentire il passaggio dell’Avatar da una griglia ad altre. Ci sono, allo stato, ancora alcuni limiti tecnici, come il fatto che è possibile teletrasportarsi solo a quelle griglie che utilizzano la stessa versione del software, ma queste soluzioni si vanno man mano consolidando.

Con l’Hypergrid, e con altre soluzioni analoghe che certamente nasceranno, il più grande Mondo Virtuale mai visto si andrà via via realizzando, aggregando mondi e territori diversi.  Si arriverà quindi a prefigurare un futuro alla Snow Crash, il futuristico  romanzo di Neal Stephenson del 1992 (http://it.wikipedia.org/wiki/Snow_Crash), in cui miliardi di persone popoleranno il Metaverso (la prima volta in cui questo termine comparve fu effettivamente in Snow Crash) creando un continuum virtuale sempre più integrato con le nostre realtà quotidiane.

Se il futuro sarà questo, quello in cui i Mondi Virtuali affiancheranno quello reale, ed in cui le esperienze che si andranno a vivere non avranno confini tra il Reale ed il Sintetico, dovremo essere pronti ad elaborare le nostre capacità di interrelazione, senza paure di contrapposizione, sia con gli “umani” che con gli Avatar. Dovremo salvaguardare la nostra vita reale, ma consentire anche lo sviluppo di forme sempre più evolute di comunicazione. C’è materiale a sufficienza per aprire settori completamente nuovi della sociologia e della psicologia, se solo queste due scienze cominciassero a misurarsi con queste nuove realtà, non approcciandole con il classico lettino da psicanalista e vedendoci fenomeni “estremi”, ma trattandoli come una frontiera nuova che ci consente di guardare, attraverso questi pochi spiragli oggi aperti, un mondo completamente nuovo che ci aspetta in un prossimo futuro.

Il Cirque de la Folie

Le Cirque de la Folie ed Empire of Nod presentano “Alice nel Paese della Vaporità”, spettacolo di improvvisazione teatrale in tre serate ispirato all’omonimo romanzo di Francesco Dimitri.

 

DOVE E QUANDO
Empire of Nod,
13, 15 e 16 dicembre, ore 22:00

TRAILER (di Marco Rejkus): http://www.youtube.com/watch?v=RaU5HJobm1Y
LOCANDINA (di Neve Laville)
FOTO (di Neve Laville)

DRESS CODE
Per limitare il lag, gli spettatori sono invitati a contenere l’Avatar Rendering Cost (ARC) sotto i 2.000. L’ARC indica il “peso” dell’avatar in termini di prim e texture e si visualizza seguendo il percorso Advanced > Rendering > Info Displays > Avatar Rendering Cost (il menu Advanced si attiva con Ctrl+Alt+d). Attivata questa funzione, vedrete comparire sulla vostra testa e su quella degli altri un numeretto, il cui colore può essere verde, giallo, arancione o rosso. E’ rosso quando quel numero supera il valore di 2.000. Spesso il peso maggiore è dato da capelli molto elaborati e prim flexy.

IL CIRQUE DE LA FOLIE
Si definisce “compagnia stabile di attori instabili”. Nasce ad Empire of Nod da un’idea di Pauline Tunwarm, appassionata di giochi di ruolo (in gergo GdR) in tutti i mondi conosciuti, che periodicamente coinvolge il gruppo in momenti di improvvisazione teatrale a tema vario. Gli attori sono giocatori di ruolo, più o meno esperti, che per una sera escono dal proprio personaggio abituale (vampiri, angeli, demoni, cavalieri, dame di corte…) per improvvisare ruoli di fantasia, sotto la regia di Pauline Tunwarm e Kain Sibilant. Poco prima della messa in scena, vengono informati a grandi linee dell’aspetto del proprio personaggio e del contesto d’azione, per poi essere buttati sul palco allo sbaraglio ad interagire con personaggi che conoscono ancora meno del proprio. Più o meno come accade in GdR quando si incontra qualcuno per la prima volta. Nate come un modo per mettersi alla prova e divertirsi, le serate hanno suscitato sempre più curiosità e attirato sempre più pubblico, tanto da costringere il Cirque alla definizione di “spettacoli”. Alice è il primo che viene gestito in maniera “professionale” (mentre gli attori restano assolutamente NON professionisti), con scene buildate appositamente e costumi curati.

L’AMBIENTAZIONE DI ALICE
Siamo nella Londra del 1862 e l’impero britannico è immerso nella vaporità, un gas simile al vapore che è anche il più potente allucinogeno mai sintetizzato. Più pesante dell’aria, più leggero dell’acqua, è il prodotto di scarico che Londra getta nelle Steamland, ovvero tutto ciò che circonda Londra, oltre il Muro delle Ventole. Qui piove spesso e il paesaggio è disseminato di rifiuti tecnologici. Chi respira la vaporità si muove in un mondo che cambia ad ogni passo, riformandosi alla velocità del pensiero, sperimentando allucinazioni e confusione nelle percezioni sensoriali. Sinestesie che inducono ad annusare i colori ed assaporare le voci, mentre tutto si mescola alle illusioni, agli odori fantasma, ai suoni senza corpi. Alice è un’antropologa di 29 anni che lascia Londra per inoltrarsi nelle Steamland.

REGIA: Pauline Tunwarm, Kain Sibilant
SCENOGRAFIE: Marco Rejkus, Mnemonica Carter
CAST (in ordine di apparizione): Neve Laville, Thor Hamelin, Estia Caliera, Celeste Godric, Ailin Sheppard, Camilla Limondi, Akira Belgar, Ginn Actor, Artemisia Braham, Magnolia Laryukov, Mnemonica Carter, Dodo Lavecchia, Miss Queenstown, Lilla Martinek, Mircalla Lacombe, Arwen Moyet

Empire of Nod è una land GdR dedicata al gioco di ruolo medieval fantasy.

Web:
Facebook:
Flickr: http://www.flickr.com/groups/empireofnod

Neve Laville

Parole in Second Life

Più Libri Più Liberi – IX Fiera nazionale della piccola e media editoria – Le parole prendono vita in Second Life

Come è ormai noto, si è appena conclusa la IX Fiera della piccola e media editoria, tenutasi a Roma, al Palazzo dei congressi. Molto è già stato detto su questa manifestazione e sul suo successo, in costante ascesa negli anni e soprattutto in controtendenza rispetto alla crisi generale che affligge molti settori.
Grande attenzione è stata dedicata alle nuove tecnologie e alle avanguardie digitali, con una serie di eventi curati da Marina Bellini (aka Mexi Lane) che si sono svolti presso il Digital Cafè. In particolare, nel pomeriggio di lunedì 6, Giovanni Dalla Bona (aka Imparafacile Runo) ha presentato “Le parole prendono vita in Second Life”, dimostrazione di come Second Life sia un mezzo efficace per la promozione culturale. In diretta nel sito della Rai e su Second Life, dall’Isola Imparafacile e dal MiC (Musei in Comune di Roma) e in streaming sul web, sono stati presentati 4 libri, molto diversi tra loro, ciascuno in una location appositamente creata, su misura e in tema rispetto all’argomento del libro.
Così Elena Tamborrino (aka Helenita Arriaga) ha presentato il libro “La cucina mediterranea moderna” conversando piacevolmente con l’autrice Giuliana Lomazzi (aka Teide Alphaville), sedendo insieme a lei a al pubblico attorno a una tavola imbandita, in un cortile campagnolo creato e addobbato a festa per l’occasione.
Gli spettatori presenti all’evento si sono poi trasferiti all’auditorium dell’isola Imparafacile, dove è stato presentato il romanzo di Raffaello Bovo “Nessuna terra al mondo”, immerso in una serie di immagini riferite alla storia narrata nel libro, di cui ha diffusamente parlato l’autore.
Di seguito Giovanni Dalla Bona ha chiamato il pubblico a partecipare all’esperienza successiva, in un altra ambientazione dell’isola Imparafacile, all’interno di un’opera dell’artista Merlino Mayo. Si tratta di un’opera d’arte che riproduce un modello di testa umana attraversata da due treni della metropolitana e alla cui sommità è stato allestito l’Auditorium della sede dell’Accademia di Belle Arti di Brera, di cui già si è scritto su VWM. In questa prestigiosa location è avvenuto l’incontro con Cristian Contini (aka Grocon Emoto) che, a partire dalla copertina del libro “Brera Academy Virtual Lab” (citando lo stesso Contini: “Forse il primo libro italiano con una copertina augmented reality”), ha parlato di Realtà Aumentata, uno strumento di implementazione della realtà attraverso l’ausilio delle nuove tecnologie, in particolare la visualizzazione di foto e video scaturite a partire da un marker inquadrato da una webcam.
L’ultima presentazione si è svolta in un ambiente progettato e realizzato interamente da Livio Mondini (aka Livio Korobase) che, prendendo spunto dal catalogo della mostra dell’artista Ida Gerosa “Il tempio dell’uomo”, in corso presso la Sala Santa Rita a Roma, ha ricreato l’esposizione virtuale delle opere d’arte, rendendole interattive e immersive, per permettere al pubblico di “partecipare” a ciascuna di esse, in un’atmosfera che aiuta la concentrazione e permette di apprezzare appieno forme e colori, trasformando così un catalogo d’arte in una installazione artistica in Second Life.
L’intero evento è stato seguito dal pubblico virtuale e reale con grande interesse e si inserisce perfettamente nel quadro delle attività del gruppo Imparafacile, impegnato da tempo nella promozione artistica e culturale in Second Life con ottimi risultati. L’intento è quello di proporre iniziative a vari livelli ma sempre di alta qualità, diversificando l’offerta che va dalla letteratura, all’arte, alla scienza per il raggiungimento e il coinvolgimento di un vasto pubblico.

Maryhola McMillan

 


Una finestra sul mondo gitano

Non potrebbe che essere una chiassosa festa zingaresca lo sfondo ideale per lanciare il numero di dicembre della rivista EsseElle Movie Magazine ), dedicato appunto al mondo gitano e non stupirà che ad ospitarla sia una land nota nel mondo dell’arte ma anche molto vicina all’immaginario gitano: Arte Libera. Ed è proprio per questa mia passione personale per il mito nomade, che Aquiladellanotte mi ha chiesto di essere proprio io a scrivere questo articolo (laddove generalmente non amo parlare in questa sede di cose che mi coinvolgano più o meno direttamente).


Ma come mai il mondo gitano attira tanta curiosità nella comunità virtuale? Da un lato sinonimo di libertà e seduzione dall’altro di parassitismo e sporcizia… c’è chi lo vede in un modo chi nell’altro… Proprio questa dicotomia deve aver spinto Kameo Haller, direttore della rivista, a dedicare interamente il numero di dicembre di EsseElle Movie Magazine a questo mito, avvalendosi del prezioso aiuto di Klara Nagy, autentica zingara della redazione. Ne è nato un insieme di articoli interessanti, a partire da quello appunto di Klara, che traccia un po’ la storia del popolo nomade, seguito da una carellata sulla Carmen, la gitana più nota dell’arte mondiale, a cura di Kameo, mentre Isadora Mirror traccia un curioso parallelo tra il nomadismo gitano e il classico nomadismo dei “niubbi” nel Metaverso. Non poteva mancare una finestra sul fashon, grazie all’articolo di Melusina Parkin ed una sull’arte gitana, dove sono stata assolutamente onorata di essere intervistata a proposito della galleria gitana Arte Libera, nientemeno che da Lion Igaly.


“La nostra è una vita semplice, primitiva,

ci basta avere per tetto il cielo,

un fuoco per scaldarci

e le nostre canzoni, quando siamo tristi”

Chiude con questi versi del poeta zingaro Spatzo l’editoriale di Kameo, gli stessi che saranno certamente la cornice ideale anche della festa di questa sera.

Editoria digitale e Mondi Virtuali

All’annuale fiera Più Libri, che si tiene a Roma, nella prestigiosa sede del palazzo dei congressi all’Eur, è ormai consuetudine per gli avatar romani, e per altri interessati all’evoluzione dei Mondi Virtuali, ritrovarsi nella sala del DigITAL Cafè, con il coordinamento di Marina Bellini, a confrontarsi con i protagonisti del cambiamento culturale in atto, dovuto ai nuovi paradigmi di comunicazione in rete, e a quanto i Mondi Virtuali possono supportare in termini di innovazione. I risvolti dell’innovazione sul mondo dell’editoria sono stati quest’anno particolarmente analizzati per affrontare le tematiche dell’editoria elettronica e degli eBook, in sempre maggiore espansione, ormai anche su iniziativa dei grandi editori. La fiera è partita il 4 dicembre scorso, con un appuntamento al DigITAL Cafè con Derrick de Kerckhove, intervistato da Salvatore Iaconesi e Oriana Persico. Derrick non ha bisogno di presentazioni, ma riporto sinteticamente il suo identikit da Wikipedia: È il direttore del Programma McLuhan in Cultura e Tecnologia ed autore di La pelle della Cultura e dell’Intelligenza Connessa (“The Skin of Culture and Connected Intelligence”) e Professore Universitario nel Dipartimento di lingua francese all’Università di Toronto. Attualmente è docente presso la Facoltà di Sociologia dell’Università degli Studi di Napoli Federico II dove è titolare degli insegnamenti di “Metodi e analisi delle fonti in rete”, “Sociologia della cultura digitale” e di “Sociologia dell’arte digitale” (http://it.wikipedia.org/wiki/Derrick_de_Kerckhove).


Gli appuntamenti con de Kerkhove hanno sempre un tema di fondo, in questo caso “La reinventazione del reale: spazi, identità e corpi”, ma sono sempre l’occasione per spaziare con lui sui diversi temi dell’innovazione e sui fatti di immediata attualità come l’editoria digitale e il fenomeno di cronaca Wikileaks. Mi ha particolarmente colpito la sua distinzione tra libri classici, di carta, e libri elettronici. Mentre i primi esprimono una materializzazione di una “identità” con cui puoi confrontarti, interagire, usarla, gli altri sono un mezzo di consultazione, archiviazione e portabilità. L’idea che mi viene in mente seguendo tali ragionamenti è che il libro di carta avrà ancora vita lunga, almeno fino a quando la parola scritta rappresenterà uno dei mezzi principali di comunicazione. Allo stesso tempo, trovo utilissimo sfruttare un iPad per portarci dietro un’intera biblioteca, articoli, documenti, presentazioni, ecc.

 

Gli appuntamenti al DigITAL Cafè sono proseguiti il giorno successivo, 5 dicembre, con un incontro sul tema “Virtual Worlds: le nuove avanguardie artistiche e culturale”, a cui hanno preso parte F.B.Marinetti (nipote del maggior rappresentate del futurismo, negli anni 30), Marco Cadioli, Franco Fabbri, Maryva Mayo, Patrizia Nofi e Bryn Oh. Nella giornata di ieri, 6 dicembre, con il coordinamento di Imparafacile Runo (Giovanni della Bona) si è discusso su: “Le parole prendono vita in Second Life”, un tema che si sta portando avanti, presso la land di Imparafacile, con presentazione di libri e dibattiti culturali. Ha coadiuvato Imparafacile Helenita Arriaga, in collegamento cross-world da Second Life. Nel corso del dibattito particolare interesse hanno sollevato gli esempi rapportati all’editoria di Realtà Aumentata, in cui le tecniche messe a disposizione dalla modellazione 3D, ampliando le capacità visive e di illustrazione di temi culturali, forniscono strumenti integrati di parole e immagini, per dare al libro una completezza, anche visiva, di informazione.

 

Un nuovo appuntamento coinvolgerà oggi, sul tema: “Le opinioni degli innovatori italiani in un e-book”, A.Battista, R.Chibarro, E.Durante, M.Longo, N.Mattina, M.Melica, S.Mizzi, M.Montemagno, E.Pantò, G.Petrini e R.Sabbadini.

 

La fiera si concluderà il giorno 8 dicembre con un intervento del sindaco di Roma in un dibattito su “Politica e Social Network”.