La professione più antica.

Dire che una delle professioni più in vista e remunerative nel mondo virtuale è quella della Escort, è dire una banalità. Tutti lo sanno, pochi lo commentano. E questo perché la discussione su tale tipo di professione tocca il cosiddetto “lato oscuro” della rete, quello dove si esprimono impulsi e comportamenti fin troppo simili alla realtà quotidiana, ma in un contesto in cui si può essere molto più liberi e provocatori, sfruttando la copertura di un nickname (e questo fin dagli esordi della comunicazione via chat in rete) o di un Avatar (negli attuali mondi virtuali). Il corteggiamento, la provocazione sessuale, il gioco delle ambiguità, è molto diffuso in rete, e spesso la comunicazione tocca il livello dell’erotismo. In questo habitat sorgono ovviamente rapporti affettivi veri, amori, e persino prestazioni erotiche (non arriviamo a chiamarle sessuali) a pagamento. Si alimenta così un business niente affatto trascurabile in Second Life, e molti sono i club, o intere sim, dove è possibile usufruire di tale genere di prestazioni, fornite da professioniste molto apprezzate e richieste, tanto da procurargli una fonte di reddito non trascurabile anche per la vita reale.

Fin qui non scopriamo niente di nuovo, ma quello che ci siamo proposti di fare, per completare il quadro che siamo andati delineando negli ultimi mesi sul business in Second Life, è di andare a chiedere, direttamente a queste professioniste, come vivono questa loro esperienza e come la gestiscono.

Dopo qualche passaggio non breve di intermediazione e presentazioni da parte di amici, siamo riusciti a contattare una delle più rappresentative Escort in attività in Second Life: Samantha. Non darò il nome completo, per quanto sia stato autorizzato dalla diretta interessata, per discrezione nei suoi confronti, e inoltre non darò nemmeno le cifre che mi ha indicato, relativamente ai suoi guadagni, sempre per lo stesso motivo. Samantha ha così gentilmente acconsentito a rispondere a qualche domanda, e non è stata per nulla esitante nel darci uno spaccato molto rappresentativo di questo mondo. Ascoltiamo le sue considerazioni:

[14:25]  AquilaDellaNotte Kondor: grazie per aver accettato questo incontro Samantha, puoi raccontarci  qualcosa del tuo lavoro? Per cominciare, in che orari lavori? Di sera?

[14:25]  samantha: no, lavoro quasi sempre, ho 72 clienti, fissi.

[14:26]  AquilaDellaNotte Kondor: un lavoraccio. Vedo dal profilo che sei anche slave…

[14:26]  samantha: dipende J sempre per lavoro però J

[14:27]  AquilaDellaNotte Kondor: non sei appassionata di BDSM?

[14:27]  samantha: in RL sono una Mistress

[14:27]  AquilaDellaNotte Kondor: se posso chiederlo, sei escort anche in RL?

[14:28]  samantha: si, anche

[14:28]  AquilaDellaNotte Kondor: e sei in SL solo per questo, o hai anche altre attività?

[14:28]  samantha: creo, ma non vendo, non ho tempo per fare commercio

[14:29]  AquilaDellaNotte Kondor: ma con tanti clienti quante ore al giorno lavori?

[14:29]  samantha: da 3 a 7 ore

[14:30]  AquilaDellaNotte Kondor: devi essere molto brava nel tuo lavoro, 72 clienti sono un’enormità

[14:30]  samantha: hai dei dubbi? J

[14:30]  AquilaDellaNotte Kondor: il corpo non basta

[14:30]  samantha: J

[14:31]  samantha: no tesoro J

[14:31]  AquilaDellaNotte Kondor: usi il voice anche?

[14:31]  samantha: esatto

[14:31]  AquilaDellaNotte Kondor: niente cam?

[14:31]  samantha: non RL, lo evito. In RL sono una escort di alto livello

[14:32]  AquilaDellaNotte Kondor: ma sei entrata in SL per fare proprio questo lavoro o è venuto dopo?

[14:32]  samantha: mi diverte, deformazione professionale

[14:32]  AquilaDellaNotte Kondor: c’è una cosa che non capisco. Tu lavori come escort in RL, e ad alto livello dici….

[14:32]  samantha: si, esatto

[14:33]  AquilaDellaNotte Kondor: mentre qui si guadagnano quattro Linden…

[14:33]  samantha: qualche?

[14:33]  AquilaDellaNotte Kondor: chi te lo fa fare?

[14:33]  samantha: 🙂

[14:33]  AquilaDellaNotte Kondor: avrai 5 o 6 “prestazioni” al giorno….

[14:33]  samantha: xx.xxx L$ in 2 settimane sono quattro Linden per te ?

[14:34]  AquilaDellaNotte Kondor: sarebbero xxx euro a settimana…

[14:34]  samantha: sufficenti per giocare, su Second Life J

[14:34]  AquilaDellaNotte Kondor: ma in RL guadagneresti molto di più…..

[14:34]  samantha: ma non lo faccio mica 10 volte al giorno in RL, lo faccio solo se ne vale la pena

[14:35]  AquilaDellaNotte Kondor: capito

[14:35]  samantha: e guadagno dagli xxx euro agli x.xxx  per una intera notte

[14:35]  AquilaDellaNotte Kondor: accidenti, x.xxx euro per una notte??

[14:35]  samantha: dipende da ciò che e’ richiesto, si può anche salire

[14:36]  AquilaDellaNotte Kondor: sei molto valutata allora, è una cifra davvero notevole, ma dimmi una cosa….

[14:42]  samantha: dimmi

[14:43]  AquilaDellaNotte Kondor: quali sono le differenze che vedi tra Second Life e RL nel tuo lavoro, a parte l’uso del corpo, ovviamente.

[14:43]  samantha: sensazioni ed emozioni

[14:43]  AquilaDellaNotte Kondor: emozioni? Ma non è un lavoro per te?

[14:43]  samantha: si

[14:44]  AquilaDellaNotte Kondor: spiegami allora…

[14:44]  samantha: sono un essere umano, tesoro mio, non un automa

[14:44]  AquilaDellaNotte Kondor: ma immagino che tu tenga il lavoro separato dal resto

[14:44]  samantha: ovviamente

[14:44]  AquilaDellaNotte Kondor: come puoi emozionarti con 10 prestazioni al giorno? (parlo di SL ovviamente)

[14:45]  samantha: sono empatica, percepisco le loro emozioni

[14:45]  samantha: ma è un discorso troppo complesso da spiegare …

.

E’ stato veramente un colpo di fortuna riuscire ad intervistare Samantha. Successivamente, ho cercato un’altra “fonte” che avesse però un approccio diverso alla professione. Sono quindi arrivato, sempre tramite presentazione di amici degli amici, ad avere un contatto con un’altra escort, anch’essa molto conosciuta e apprezzata nella sua professione, che però svolge questo lavoro esclusivamente in Second Life: Rosa. Il suo approccio è completamente diverso. Sentiamola:

[10:51]  AquilaDellaNotte Kondor: ciao Rosa, grazie per aver accettato questa intervista. Sto conducendo una specie di inchiesta sul business in Second Life. Ho scritto finora di diversi tipi di business e vorrei infine parlare di questo tipo di attività

[10:52]  Rosa: sul sesso in Second Life sono specializzata

[10:55]  AquilaDellaNotte Kondor: a vedere il profilo di quest’avatar sembri nuova di SL

[10:55]  Rosa: si sono nuova, e non uso altri avatar

[10:56]  AquilaDellaNotte Kondor: solo sei mesi?

[10:56]  Rosa: si

[10:56]  AquilaDellaNotte Kondor: e hai cominciato subito a fare la escort o l’idea ti è venuta dopo?

[10:56]  Rosa: quando mi sono iscritta, non sapevo come fare Linden, pensai che avrei potuto fare la escort, ma uno, vedendomi mi disse: con quel tuo avatar non faresti eccitare nessuno. Si, perchè non era curato. Poi caricai i primi soldi

[10:57]  AquilaDellaNotte Kondor: scusa se te lo chiedo, ma questa tua professione influisce anche sulla RL?

[10:58]  Rosa: no, in RL sono completamente diversa, ho una vita normale

[10:58]  AquilaDellaNotte Kondor: magari sei un uomo, molte professioniste lo sono

[10:58]  Rosa: no sono una donna, uso il voice e la mia voce è quella originale

[11:00]  AquilaDellaNotte Kondor: dimmi allora, hai cominciato così, per fare un pò di soldi?

[11:00]  Rosa: no, inizialmente ho fatto la PR. Guadagnavo xxx Linden$ al giorno per stare in una land e tippare gente, per circa 5/6 ore al giorno, poi decisi di cambiare

[11:01]  AquilaDellaNotte Kondor: pochi centesimi di Euro

[11:01]  Rosa: si, ma questo era il guadagno medio di una PR

[11:02]  AquilaDellaNotte Kondor: non ho mai capito come si possano spendere tante ore per pochi centesimi di euro

[11:02]  Rosa: dipende, se hai amici in una land lo fai più che altro per stare insieme a loro, a parlare e a scherzare

[11:02]  Rosa: ma io mi ero annoiata. La sera finivo tardissimo e la mattina dovevo svegliarmi presto per il lavoro in RL. E così mollai, e una volta sistemato l’avatar, ho iniziato a girare

[11:03]  Rosa: non sapevo da dove incominciare, sono entrata in un posto come questo (siamo in una land “specializzata”) e  ho iniziato a ballare

[11:04]  Rosa: ho conosciuto una ragazza, lei mi ha fatto vedere come si rimorchiavano le persone, anche girando liberamente, sempre in posto per adulti

[11:05]  Rosa: la mia prima esperienza è stata in voice con lei e un cliente, facendo il 3some, ed è stato divertente, diciamo

[11:05]  Rosa: non mi sentivo sola perchè c’era lei con me

[11:05]  AquilaDellaNotte Kondor: e poi? hai continuato…

[11:06]  Rosa: poi sono arrivata qui, e ho continuato da sola

[11:06]  AquilaDellaNotte Kondor: ma continui a farlo per soldi, o ti diverte?

[11:06]  Rosa: allora, in questo posto ho molti amici che ci vengono solo per fare due chiacchiere e ballare su in spiaggia

[11:07]  Rosa: ma vengono anche clienti che cercano sesso a pagamento, sia italiani che stranieri

[11:07]  Rosa: quando parlo in voice con i miei amici loro mi sentono e mi immano. Una sorte di pubblicità la mia. Infatti non basta avere un bell’ avatar, vogliono essere sicuri che dietro ci sia una donna

[11:08]  Rosa: io sono giovane, e quindi sentire la voce di una ragazza li incuriosisce maggiormente, arrivano di tutte le età

[11:09]  AquilaDellaNotte Kondor: non mi hai risposto però….

[11:09]  Rosa: si solo per soldi

[11:10]  AquilaDellaNotte Kondor: non ti diverte questo lavoro?

[11:10]  Rosa: io guadagno in 20 minuti di voice, anche più di x.xxx Linden

[11:10]  Rosa: la parte divertente è quando senti il rumore dei soldi che vengono accreditati, questo mi diverte molto

[11:11]  AquilaDellaNotte Kondor: fa effetto….

[11:11]  Rosa: questo è anche un gioco, io lo interpreto così, ho questo ruolo

[11:12]  AquilaDellaNotte Kondor: ma potresti guadagnare in altro modo però, cosa ti attira in questo lavoro?

[11:12]  Rosa: sono una libera professionista, e questo è il modo più veloce per guadagnare, e senza impegni di orari J

[11:12]  Rosa: sempre soldi facili

[11:13]  AquilaDellaNotte Kondor: nessun imbarazzo quindi

[11:13]  Rosa: no, adesso no. Inizialmente si, lo ero, poi ci fai l’abitudine

[11:13]  AquilaDellaNotte Kondor: che differenza vedi con la stessa professione in RL? a parte ovviamente il virtuale

[11:14]  Rosa: bè qui si finge, e non sei coinvolta in prima persona. E’ un ruolo in un gioco, in RL non lo farei mai, non sarei io

[11:15]  AquilaDellaNotte Kondor: certo, ma mi riferivo al meccanismo. Soldi facili, autonomia….

[11:16]  Rosa: io lavoro in RL, quindi sono autonoma e guadagno bene, ma anche se non lavorassi non lo farei, non svenderei il mio corpo

[11:17]  AquilaDellaNotte Kondor: quindi l’avi non lo vedi come una seconda te stessa, è un gioco per te…

[11:17]  Rosa: noooooooooo!

[11:17]  Rosa: l’avi per me è solo pixel, non è una seconda me

[11:18]  Rosa: però non ti nego che in SL ho conosciuto gente a cui sono affezionata

[11:18]  Rosa: ma con questo resta comunque un gioco virtuale. Ci sono persone che lo fanno perchè gli piace fare la escort, altre, come me, lo fanno solo per i Linden $

[11:19]  AquilaDellaNotte Kondor: in questo ambiente avrai conosciuto gente di ogni genere….

[11:20]  Rosa: si, di tutti i generi, e con diverse problematiche

[11:20]  AquilaDellaNotte Kondor: e ti sei mai sentita offesa, in qualche modo….

[11:20]  AquilaDellaNotte Kondor: o lo prendi sempre come un gioco?

[11:21]  Rosa: quando mi pagano non mi sento mai offesa è un lavoro. Gli amici potrebbero offendermi, non i clienti

[11:21]  AquilaDellaNotte Kondor: ma anche qui ci sono gli “sfruttatori” o siete libere?

[11:21]  Rosa: io sono liberissima, qui nessuno sfrutta nessuno

[11:22]  Rosa: ma ci sono land dove ti obbligano a stare in quel caso basta non andarci più. Non è quindi come in RL

[11:22]  AquilaDellaNotte Kondor: un’ultima domanda: come vedi il tuo futuro in Second Life? Pensi di continuare con questo lavoro o di cambiare attività, un giorno…

[11:23]  Rosa: per il momento mi diverto anche così, quindi non cambio

[11:24]  AquilaDellaNotte Kondor: grazie Rosa, sei stata gentilissima

[11:24]  Rosa: grazie a te, a presto

Guida Turistica al lato “gay” dei maschi. Anche per donne.

Video Esplorativo:

Introduzione

Non so quanti di voi ci abbiano fatto caso, ma come anche dimostrato, oltre alle proprie esperienze personali, l’ “immersion” in SL ha spesso come effetto collaterale quello di lasciare liberi uomini e donne di fare cose che nella vita reale non oserebbero mai fare. Sperimentare lati nascosti della propria personalità, oppure investigare nel comportamento di persone che nella vita reale non sapremmo come affrontare può essere un utile strumento per capire dall’interno le ragioni e le emozioni degli altri e di sè stessi.

Nel privato del proprio PC, tranquillamente seduti in una situazione di “sicurezza”, migliaia di uomini e donne si dedicano la sera all’esplorazione interattiva di questi aspetti poco conosciuti. Uomini che entrano con avatar femminili riescono forse almeno una volta a sperimentare e capire le pressioni “sessuali/psicologiche” che devono subire le donne. E le donne, “mascherandosi” da uomini possono finalmente toccare di prima mano luoghi della psiche maschile finora per loro incomprensibili.

L’esplorazione delle varianti sessuali/affettive del comportamento umano pare una tentazione difficilmente ineludibile. Il newbie (ma non solo!) diventa magneticamente attratto dalle possibilità “virtuali”, dal cambiamento di sesso (ma anche di genere animale, ricordiamo i furry), oppure anche in modo più “estremo” le possibilità BDSM offerte da SL (cfr, questi articoli già pubblicati in Virtual World Magazine: , e http://virtualworldsmagazine.wordpress.com/2011/02/02/gli-strani-amori-di-second-life/ ) .

In questo articolo mi sono proposto di dare una piccola guida di quello che si può esplorare in SecondLife inserendo la parola “gay” nella finestrella di ricerca del viewer.
* Attenzione *: in questo articolo esploro in particolare la parte “gay male” maschile che è profondamente differente dalla parte “lesbian” femminile (magari da investigare in prossimi articoli). Ho deliberatamente eliminato dai risultati forniti quelli che evidentemente erano associati a spam, vendita di prodotti e letti sessuali, club discoteche con “cubisti” più o meno svestiti e  luoghi di incontri (dating) tremendamente noiosi e banali, concentrandomi invece nel cercare di offrire una sorta di guidadi sim di un livello che potremmo dichiarare interessante e originale.

Come ha detto una delle persone che ho intervistato nel lungo lavoro di raccolta dei dati, cercando di evitare il “mercato della carne” (meat market) che trasuda putroppo da troppi posti di sl. Il risultato è questa lista di una manciata di landmark esplorati direttamente che qui illustro e che possono costituire una prima traccia di turismo gay cercando di apprezzare l’estetica e la sensibilità “maschile” che vengono spesso censurate o ignorate dall’arte e dalle nostre abitudini.

Dal punto di vista artistico si suppone che il nudo maschile sia per definizione brutto e/o depravato, mentre così come è accettabile che la bellezza femminile possa essere apprezzata da chiunque, donne comprese, non si capisce perchè non si possa liberarsi dai propri pregiudizi ed imparare ad apprezzare anche l’estetica maschile, anzi, come suggeriscono alcune delle sim linkate qui sotto nell’antichità vi era una netta e definita omofilia forse agli occhi moderni perfino eccessiva che non è detto che coincidesse con l’omosessualità.

Chiunque può fare questa interessante esperienza. Perfino nelle sim male only dove le donne non possono entrare, se qualche lettrice vuole provare l’ebbrezza di questa esperienza basta che si crei (sempre che non ce l’abbia già) un avatar maschile (d’altronde già sappiamo che una quantità non indifferente – si parlava di quasi il 60% – di avatar femminili sono in realtà maschi che sperimentano). Spero inoltre che questa piccola guida possa essere di aiuto a chi gay, bisex, curiosi, o persone “normali” vogliano esplorare almeno una parte del modo di essere “gay” e non vogliano essere intrappolati o spersi  nel grosso spam offerto dal search di secondlife….

Il percorso

Ma veniamo al percorso scelto (ovviamente incompleto e perfettibile) [[ Se avete un elenco con sim migliori e più belle, magari anche italiane e con materiale originale, mandatemelo al più presto in modo che si possa migliorare questo piccolo esperimento ]]. Ho selezionato come dicevo almeno 5 landmark e zone di secondlife.

Che sono nell’ordine:

A proposito di sigle:

Ed ecco qualche dettaglio sui landmark, peraltro parzialmente esplorati dal video a inizio articolo (in corsivo la traduzione delle notecard di presentazione):

The Male Art Centre

La “Dome gallery” è la 
sesta galleria che Popov Huldschinsky ha creato in SecondLife. E’ iniziato tutto nel 2007 quando il suo caro amico e mentore di SL gli offrì di fare la sua prima esposizione in
 SL.
La “Galleria” è in SL per poter mostrare arte omoerotica nel senso appropriato del termine. La mostra principale mostra i lavori di fotografia di C de F dove la controparte reale di Popov è un fotografo artista e scultore in RL, ci sono anche lavori di ospiti invitati selezionati per la loro arte da Popov. Lo scopo della Galleria de del Male Art Centre è di consentire alle persone in SL da ogni sentiero di vita e con qualunque orientamento di apprezzare la forma maschile come forma artistica e come soggetto sia attraverso la fotografia, la pittura, il disegno e la scultura e tutto all’interno di un ambiente confortevole. (Popov Huldschinsky)

Inizio la carrellata con un paio di landmark di quadri e realizzazioni visuali artistiche, dove è possibile ammirare delle ottime realizzazioni originali (e anche farsi fare dei servizi fotografici a pagamento per valorizzare il proprio avatar). Popov continua inoltre a chiedermi se in Italia ci sono artisti che volessero esporre cose originali e non so mai cosa rispondergli….

Questa è una galleria di disegni/quadri ambientazioni fatta dall’amico Popov. Ricordo ancora la prima volta che l’ho trovata ed ero rimasto impressionato per il fatto che alcune delle sue mostre erano state addirittura finanziate dalle istituzioni della monarchia inglese, proprio per il loro carattere educativo.

Pera Stables:

Museo di arte Gay “Pera Stables”. E’ un museo di arte erotica, pensato per uomini e giovani gay. L’arte esposta è fatta con differenti tecniche: foto, disegni, dipinti (a olio), acquarelli, etc…. Quello che hanno in comune è che mi piacciono,. Alcune opere sono abbastanza esplicite, ma sicuramente non è una mostra pornografica. (Ghio Pera)


Come intravvisto anche nel video questo museo ha dei contenuti interessanti. Lo statuario “fallico” prima di entrare ha un suo interesse. All’interno trovate gallerie di quadri “classici”, alcuni anche un pochino imbarazzanti. Libri fotografici virtuali in vendita ed è sicuramente una tappa obbligata per vedere disegni omoerotici famosi (ci dovrebbe essere un piano dedicato a Tom of Finland e sicuramente altre opere già viste). Molti espositori sono multipli e quindi per esplorarli occorre cliccare sui tastini avanti ed indietro.

Phallicos Island:

E’ una sim per soli avatar maschi, una delle principali che illustrano concetti del mondo antico. La fusione di motivi Greco Romani consente ai visitatori e ai residenti di esplorare un mondo fantastico traboccante di ideali omoerotici. (…) diversamente dai tempi moderni dove gli uomini devono spesso nascondersi per quello che sono, Phallicos dà agli uomini una opportunità di vivere in un tempo dove i pregiudizi e l’opinione pubblica erano differenti da quelli odierni. E’ la nostra storia, le nostre vite, è come noi vorremmo esprimerci e trovare soddisfazione in noi stessi e negli altri. (Czarhahn Yao) 

L’isola di “Phallikos” comincia ad essere un pochino più impegnativa: accanto ad una ricostruzione accattivante di ambienti storici troverete probabilmente anche diverse persone che giocano a GDR di ispirazione anche BDSM. Forse un pochino inquietante è l’offerta di “schiavi” che possono darvi molto dal romanticismo al “hard core”. Non ho verificato, ma spesso questo genere di offerte sono da considerarsi a pagamento (male escort), ma non è improbabile trovare anche persone che lo fanno “per passione”. In ogni caso l’isola fa parte di una specie di mini arcipelago di altre isole storiche (vedi il video che valgono sicuramente la pena di essere visitate). Se volete evitare brutte sorprese di solito è consigliabile evitare i “sotterranei” o i luoghi appartati dove di solito si consumano le esperienze “adult”. La qualità degli ambienti è alta ed originale. Vengono vendute anche delle cose strane tipo posizioni ed animazioni per pestare il vino come si faceva duemila anni fa 🙂

Brokeback Babylon:

E’ nata ufficialmente nel 2006 ma il progetto si è sviluppato sotto il nome “babylon” in ricordo della morte del mio partner nel 2003, una vittima fra molte altre dell’odio collegato all’omofobia. Il nome finale è stato ispirato dal film di Ang Lee “BrokeBack Mountain” (…) Brokeback Babylon è inizialmente e fondamentalmente un progetto educativo il cui scopo principale è di lottare contro la piaga dell’omofobia attraverso attività e incontri. La causa principale dell’omofobia è l’ignoranza e così Brokeback è un posto aperto dove persone gay e non gay possono incontrarsi parlare, imparare e condividere liberamente le loro esperienze in uno spirito di rispetto, comprensione ed amicizia. (Draghan Marksman)



Questa trovata nel search si SL è sicuramente una SIM interessante proprio perchè in luogo del solito market meat presenta un interesse verso argomenti un pochino meno “leggeri” come la protezione dall’AIDS, la lotta contro l’omofobia ed altre attività e spettacoli annuali.

Interessanti sono i giochi “sportivi” pallacanestro ed altro con campionati annuali. Anche qui una zona di esposizione artistica (vedi video) ma anche alcuni luoghi dove “infrattarsi”.

Gay Archipelago

Potete trovare in inglese una ampia storia di questo incredibile arcipelago qui: http://gay-archipelago.com/about/, cercando di riassumere la sua travagliata esistenza possiamo dire che questa realtà è seguita molto da vicino dalla Linden che ha provveduto a costruire un apposito spazio per l’arcipelago fuori dalla mainland. Anche su facebook:

Qui contiamo centinaia di sim, molte che affittano parcelle a residenti, ma anche ospitanti iniziative noprofit e volontarie (non ho capito se ci sono finanziamenti diretti dalla Linden), magari varrebbe la pena di approfondire per un prossimo articolo.

Come vedete c’è un’ampia possibilità di scelta. Alla fine un estratto di queste land.

Land Gay Italiane

Purtroppo in questo elenco non sono citate sim Italiane. Ho fatto delle ricerche per verificare se vi fossero delle community attive in Italia che non fossero solo dedite allo shopping e quello che ho trovato (ma se avete notizie differenti vi prego di mandarmele) è al momento pressochè nullo. Sebbene negli anni passati ci fossero delle sim vivaci queste ormai sono chiuse e il massimo che pare che si possa trovare è SIM parzialmente gay friendly. Spero di arricchire questo articolo presto con informazioni Italiane 🙂

Sperando di non avervi annoiato,
Salahzar Stenvaag

Appendice elenco sim del Gay Archipelago

L’elenco completo delle SIM di questo arcipelago è qui: http://gay-archipelago.com/gay-archipelago/ga-sims/ con i relativi tp,

– Alcatraz – owner : Dom Bamatter – events/infos/news – visit this location

– Alex Ander – owner : Sterling Whitcroft – visit this location

– Andros – owner : Sterling Whitcroft – visit this location

– Araluv – owner : Ellyse Glas – visit this location [lesbian]

– ARMENELOS – owner : Tymus Tenk – visit this location

– Bahia Beach – owner : Baz Ceawlin – visit this location

– Bay 1 – owner : Dom Bamatter – events/infos/news – visit this location

– Bay 2 – owner : Dom Bamatter – events/infos/news – visit this location

– Bay Isles – owner : Dom Bamatter – events/infos/news – visit this location

– Berkeley Island – owner : Dom Bamatter – visit this location

– Belvedere – owner : Dom Bamatter – events/infos/news – visit this location

– Bleeding Heart Island – owner : Myles Capalini – events/infos/news – visit this location

– Brokeback Mountain – owner : Dom Bamatter/Fran Ghoststar – visit this location

– Brazil Tropical – owner : Zarco Mildor/Jeff Rubermeyer – visit this location

– Cabria Bay – owner : Myles Capalini – events/infos/news – visit this location

– Cabria Shores – owner : Myles Capalini – events/infos/news –  visit this location

– Cabria Lagoon – owner : Myles Capalini – events/infos/news – visit this location

– Cabria Landing – owner : Myles Capalini – events/infos/news – visit this location

– Cabria Sunrise – owner : Myles Capalini – events/infos/news – visit this location

– Cabrian Outpost – owner : Myles Capalini – events/infos/news – visit this location

– Cabrian Dreams – owner : Myles Capalini – events/infos/news – visit this location

– Caerus – owner : Marcus Steeplechase – events/infos/news – visit this location

– Calas Galadhon – owner : Tymus Tenk – visit this location

– Castro – owner : Dom Bamatter – events/info/news – visit this location

– ChorroN LametazoN – owner : SquirtN Wonder – events/info/news – visit this location

– Chilipepper – owner : Myles Capalini/Philippe Ocello – events/infos/news – visit this location

– Crazy Garden – owner : Sascha Laval/Arnel Choche – visit this location [full shopping]

– CyTeck Commerce – owner : Sascha Laval – visit this location [full shopping]

– Dimrill Dale – owner : Tymus Tenk – visit this location

– Domination – owner : Dom Bamatter – visit this location

– DoQtown – owner : Oric Dorival/Luckas Horsley – events/infos/news – visit this location

– Dos Toros – owner : Kael Martinek – visit this location

– Eloi – owner : Marcus Steeplechase – events/infos/news – visit this location

– Falkenau Bay – owner : Dom Bamatter – visit this location

– Ferik Island – owner : Jarod Sodwind – events/infos/news – visit this location

– Fisherman Wharf – owner : Dom Bamatter – events/infos/news – visit this location

– Flag Factory – owner : Sascha Laval/Frenchy Kazan – visit this location [full shopping]

– Folsom – owner : Dom Bamatter – events/infos/news – visit this location

– Folsom East – owner : Dom Bamatter – events/infos/news – visit this location

– Friendship – owners : Sascha Laval – events/infos/news – visit this location

– Gay Archipelago – owner : Fabrice Snook – visit this location [GA welcome Hub]

– Gay France – owner : Maxel Cortes – events/infos/news – visit this location

– Gay Friendly – owner : Maxel Cortes – events/infos/news – visit this location

– Gay Fun Beach – owner : Oiswiss Decuir/Gmjorge Aeon – visit this location

– Gay Fun World – owner : Oiswiss Decuir – events/infos/news – visit this location

– Gay Island Beach – owner : Medhi Bury – events/infos/news – visit this location

– Gay Island Lagoon – owner : Medhi Bury – events/infos/news – visit this location

– Gay Island Reef – owner : Medhi Bury – events/infos/news – visit this location

– Gay Island Resort – owner : Medhi Bury – events/infos/news – visit this location

– Gay Island Sunbay – owner : Medhi Bury – events/infos/news – visit this location

– Gay Island Tropic – owner : Medhi Bury – events/infos/news – visit this location

– Gay Riviera – owner : Baz Ceawlin – visit this location

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– Gewehr – owner : Maxel Cortes – visit this location

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Giovanna Cerise interviews Merlino Mayo (English version)

Great interest aroused in the artistic world and not of SL the final installation “Naturae” by Merlin Mayo (http://slurl.com/secondlife/MiC/204/155/40).The work, edited by Mexi Lane (Marina Bellini), is included in the project Imagin@rium, a review of individual works by which artists of Second Life will be led to the MACRO in Rome, through video installations projected on a screen.

Rather than talk about the work, inviting, however, those who didn’t do yet it, doesn’t miss the chance to go to see it, I decided to ask some questions of the artist, to know him better.

Naturae is your last creation. Will it be considered a point of arrival in your artistic production? And if you turn upside down the perspective, can you image it like a starting point?

I think Naturae is one of my most important artistic creations: it give me very big satisfactions, that including a big number of visitors in the first weeks, hundreds of unexpected hits every days. Also the surprise of an editorial selection of the Linden Lab in the Editor’s Pick of the feature on the official website of Second Life.

I really kept to this last artist project and in this case I was very honored by the invitation to show at the MiC, the island of the Museum of Capital Rome that in Second Life, by the artistic direction of Mexi Lane (aka Marina Bellini), represents an expositive location of exhibitions and installations of artist, whose works presented to network users by video reworks and photos. Something that doesn’t happen every day, including a magnificent backdrop created by the MiC’s team.

In this moment apart of the majestic installation at the MIC, you are present with other works very interesting, displaced in some land, I think, for example, about the “Silvery factory” at the PAD (http://slurl.com/secondlife/Solaris Island/33/159/285) or about “Brera Academy and Metro Milan” (http://slurl.com/secondlife/Imparafacile/134/106/1160) in the sim “Imparafacile” or about your work at “Carp Diabolus” (http://slurl.com/secondlife/Benvolio/124/128/1001), only to mention some of your works. The interactivity, naturally got in different ways and for unlike aims, is definitely one of the characteristics that unite your art works. What role has the interactivity in your production and are you always looking for new ways to allow at your public to interact with your work? Is this something wanted o casual?

Every of my works give me new experience, satisfactions and interesting contacts to collaborate for future projects. I would remember my last works at the Carp with some of the most famous artist of the metaverse of Second Life, but above in a project wider, dedicated to the Art Cybernetic’s history. We created some installations in the rebuilding of a dreamed project, but made alive by Nicolas Schöffer, the first artist and Cyber Art’s father in the 1900’s history. This project didn’t saw only the important collaboration of the widow Eleonore de Lavandeyra  Schöffer still in business, but also the insertion of the project in the manifestation sponsored by Yoko Ono “Image Festival”, that notoriously takes place in RealLife and in SecondLife.

Then another project presented at the Digital Café too, last December at the exhibition “Più Libri Più Liberi” on Rai.tv, was the project in Imparafacile’s island with the Academy of Brera, ATM transport of Milan and other entities. The realization of video interactive experimental locations in the Metropolitana of Milan, who’s the urban travelers, could to interact all the time.

The interaction happened with the works by the students also in Second Life’s virtual space projected by me.

An intense activity with the Pirates’ group that often tries to combine their events with Real Life’s, like the Carnival of Nizza with Patrick Moya and many other artists. Then the participation to the pilot event “Trough he Virtual Looking Glass” with some groups of Second Life and real galleries scattered in the entire World.

I mention this two example like sample of a research and experimentation’s reality that in Italy should be helped and increased, didn’t forget and ignore as often happen in our Country that, remember, has an economy in transformation that over the years is gradually passing from the production of things to the production of ideas.

The art in this prospective, should have a primary role in development and investment policies for the future, and it must get involved, to update, to believe in new ideas and new tools that we just have to learn to use and recognize. Bryn Oh, a great international artist, who recently received a recognition award from the Canadian government, describes an interesting parallel between the birth and development of the Photography and the digital Art of the virtual worlds.

Now the interactive is only one of the principal aspects that interesting me to explore. Usually I use it to study the origin of the natural randomness, so I search to increase the variables random, to increase the unpredictability of a finally sculptural result.

Ultimately shut out from the border and called the barrier of the net and aseptic hedge of the web, to discover manual and human hotness in the little imperfections.

Interaction allows me to involve the visitor and make him share also the creative work itself.

Usually in my works there is an apparent symmetry that explored with more attention there isn’t, because I create intentionally objects that have memory of the human imperfection. The square net decided lines, the decomposition of the structure in essential lines like a grille that decompose a fuzzy image, are for me a symbolic representation of a perfect world, towards which the humanity awnings  with the technology and the knowledge. So in my men I watch also the metaphor of a generation ideally coated with an imaginary, a shield like a plastic material, a filter that interposes between perception us, the surrounding and our similar.

In the birth and in the realization of your project, how do the wish to communicate the message that you have a mind and his visual and artistic realization can find a common sense? Do always you succeed to do it?

To find a balance between idea and practical realization should be difficult. My biggest care is exactly in the ideation of a message that has its own intrinsic strength; continued consistency in all its parts and that is never banal. The way in which this content can be made is relatively simple, when I already know what are my departure tools, my expressive alphabet, my operating procedures defined by the experience and knowledge of the technological medium of expression. The balance must be sought even considering practical factors, such as the understanding of an inexpert visitor with a way exploration so the read the work itself. I think it is important to be able to get a clear message to everyone, not just for the elite selected and prepared. Then there’s always time to articulate different levels of reading in depth.

It is first necessary to draw a fence and then go beyond it and to evolve.

Four years on SL. When you enter, did you have already a mind to try this kind of artistic creation? How can it be connected with your RL?

I was immediately enchanted, almost hypnotized by the intuition of a potential huge creative of the virtual instrument. The idea of ​​having shared spaces in real time with the world, walking in a vector field on which to create a red library, to see a Japanese to pass and to comment with an Australian on the form or the color of this object, you like being suddenly in an immense creative dream shared, changing over time dedicated ourselves, so it continues to live and become non-stop.

Many don’t realize that it is a shared world, constantly created and edited by its residents, it is a mechanism is extremely powerful, complex and sophisticated, a system of communication horizontal and no more vertical as in the old media: radio, television, cinema, a medium that has not nothing to do with a simplified two-dimensional social networks like Facebook or Twitter. Or with the videogames that are characterized by environments created, indeed already established by the producers, then nothing in common with professional 3D graphics programs that are powerful tools, but in closed and armored worlds.
The future development of virtual reality will be increasingly connected to real life, with the “augmented reality “. There are links between the two realities, that allow me to make sense of this journey, and it is important to give a tangible reality to the world of ideas, not only share but also looking for an objective memory, a permanent sign of a personal evolution.

What are the opportunities that, in your opinion, SL gives to who want to create? But, what are the limits?

Second Life is an instrument, it isn’t a purpose. After the boom in 2007, there was a crisis and a flight of professionals, of business and media attention. But it is a crisis very interesting and full of opportunities for different reasons. First there was a process of distillation of the first generations of expert users, which contrary to all articles of catastrophic predictions were extremely active, helping to consolidate a reality of experimentation, projects, group work and more.
The community of artists was the real hard core that has resisted to the crisis, despite the lack of help of the management policies, helped to support a high profile and high visibility and interest for novices and the media. Council all creative people, university students, researchers go to see for yourself and explore more or less important events organized by individual artists, universities, or very active group of art dealers gallery, to ask and to speak before getting a preconceived idea. It is a world in motion, where it’s impossible to follow or see everything and it is also difficult to learn to observe and explore seriously it; to understand the mechanisms and the actors that are part of it, without stopping for a few days of test. Many articles published in recent years were often written by distracted journalists who knew a bit these realities or, worse, only hearsay.
So there is a possibility to meet and frequent some brilliant minds, I’m talking about professionals, researchers and artists, often courageous intellectuals capable of giving vital impulse to the growth of a complex and detailed virtual community, very active.

Merlino Mayo and Xaan Allen. What are the advantages and the limits to have two avatars plainly attribute at the same artist? 

  

To create a second avatar was an experimental choice, exploration is that of a necessity almost obvious.
Initially, I realized that my designs could be lost. At that time my world was the public sandbox and I was always experimenting, creating and learning to sculpt; mechanisms, rudimentary script, etc… I held a lot, because they were hours and hours of learning and inspiration. The inventory was my personal diary, my real identity, that always ran the risk of being lost for various technical reasons. Hence the need to create a backup, and then the idea to create another avatar, with a new identity doesn’t correspond to the real, or with my sexual identity. For me Xaan Allen was an experiment, it was my Valentina Rosselli (G. Crepax), my female icon and muse, who was born as a clay model to learn how to mould, to draw and not to play a role. Others see in the avatar a perfect image of himself, who wants to play roles theatrically and those who see a simple aesthetic creative tool, as it creates a painting, a drawing or a picture of what lies outside you. I also found interesting to look a provocative action on the theme of the identity, to awaken the conscience of a conscious use of the instrument and not fall into the trap of the identification. The difference between the common double avatar, and my pattern of use, is the fact that I have decided not only to express the two identities joining and declaring publicly on my official blog or in their profiles, but also coined a new term “Avatar Simbionte.” I then used Xaan as a constant help to Merlin and vice versa.

Giovanna Cerise intervista Merlino Mayo

Grande interesse ha suscitato nel mondo artistico e non di SL l’ultima istallazione “Naturae” di Merlino Mayo (http://slurl.com/secondlife/MiC/204/155/40). Il lavoro, curato da Mexi Lane (Marina Bellini), è inserito nel progetto Imagin@rium, una rassegna di opere  individuali grazie al quale gli artisti di Second Life saranno portati al MACRO di Roma, mediante video delle installazioni proiettati su uno schermo.Piuttosto che parlare dell’opera,invitando, però,  chi non l’avesse ancora fatto di non perdersi l’occasione di andare a vederla, ho preferito fare qualche domanda all’artista.

Naturae è l’ultima tua creazione. Può essere considerata un punto d’arrivo della tua produzione artistica? E capovolgendo la prospettiva, puoi immaginarla come un punto di partenza? 
Ritengo Naturae una delle mie creazioni artistiche più importanti, un lavoro impegnativo e complesso che chiude e apre una nuova fase del mio percorso artistico, e che mi ha regalato grandi soddisfazioni, tra cui un numero di visitatori notevole nelle prime settimane, centinaia di visite inaspettate al giorno. Inoltre la sorpresa di una selezione redazionale della Linden Lab nella vetrina del sito ufficiale di Second Life.
Tenevo molto a questo mio ultimo progetto artistico e in questo caso sono stato onorato dell’invito ad esporre al MiC, l’isola dei Musei di Roma Capitale che in Second Life, attraverso la direzione artistica di Mexi Lane (Marina Bellini), rappresenta un luogo espositivo di mostre e installazioni di artisti, le cui opere vengono presentate agli utenti della rete attraverso foto e rielaborazioni video. Una cosa che non capita tutti i giorni, tra l’altro con uno scenario magnificamente realizzato dal team del MiC.

 In questo momento oltre alla grandiosa istallazione al MIC, sei presente attualmente con altre opere molto interessanti, dislocate in varie land, penso per esempio alla “Silvery factory” al PAD (http://slurl.com/secondlife/Solaris Island/33/159/285) o a “Brera Academy and Metro of Milan”  (http://slurl.com/secondlife/Imparafacile/134/106/1160) o alla tua opera a Carp Diabolus (http://slurl.com/secondlife/Benvolio/124/128/1001) e Art Kahos al Pirats (progetto non ancora terminato), solo per citarne alcune.  L’interattività, naturalmente ottenuta in modi e con scopi diversi, è senz’altro una delle caratteristiche che le accomuna. Che ruolo ha essa  nella tua produzione e cerchi sempre nuovi modi per permettere al pubblico di interagire con la tua opera? E’ qualcosa di voluto o di casuale?

Ognuno dei miei lavori mi ha regalato esperienza, soddisfazioni e nuovi contatti. Vorrei ricordare l’ultimo lavoro al Carp con alcuni dei più noti artisti di SL, all’interno di un progetto dedicato alla storia dell’Arte Cybernetica. Abbiamo creato delle installazioni all’interno della ricostruzione di un progetto sognato e mai realizzato in vita da Nicolas Schöffer, il primo artista e padre della Cyber Art nella storia del ‘900, con l’inserimento del progetto nella manifestazione patrocinata da Yoko Ono “Imagine Festival”. Poi un altro progetto presentato lo scorso dicembre alla fiera “Più Libri Più Liberi” in onda su Rai.tv, è stato con l’Accademia di Brera, ATM trasporti Milano e altri enti. La realizzazione di postazioni video interattive e sperimentali nella Metropolitana di Milano, con cui i viaggiatori potessero interagire con i lavori degli studenti accademici anche negli gli spazi virtuali di Second Life da me progettati. Un intensa attività con il gruppo Pirats, che spesso cerca di coniugare i propri eventi con quelli Real Life, come il Carnevale di Nizza con Patrick Moya e molti altri artisti.   Poi la partecipazione all’evento pilota “Through the Virtual Looking Glass” con vari gruppi di SL e gallerie in real sparse in tutto il mondo, ecc.. Citazioni esemplificative di una realtà di ricerca e sperimentazione che in Italia andrebbe aiutata e incrementata, non dimenticata e ignorata come spesso accade nel nostro Paese che, ricordiamolo, ha un’economia in trasformazione che negli anni sta progressivamente passando dalla produzione di cose alla produzione di idee. L’arte in questa prospettiva, dovrebbe avere un ruolo primario nelle politiche di sviluppo e investimento per il futuro, e per farlo bisogna anche sapersi mettere in gioco, aggiornarsi, credere nelle nuove idee e nei nuovi strumenti che dobbiamo solo imparare ad usare e riconoscere. Bryn Oh, una grande artista digitale, che ha recentemente ricevuto un premio di riconoscimento dal Governo Canadese, descrive un interessante parallelismo tra nascita e sviluppo della Fotografia e l’Arte digitale dei mondi virtuali. Ora nella mia arte, l’interattività è solo uno degli aspetti principali che m’interessa esplorare. Di solito me ne servo per studiare il principio di casualità naturale, quindi cerco di aumentare le variabili per incrementare l’imprevedibilità di un risultato scultoreo finale. Uscire, in definitiva, dal confine serrato e definito da una barriera netta e asettica per ritrovare manualità e calore umano nelle piccole imperfezioni.  L’interazione mi permette di coinvolgere il visitatore e di renderlo partecipe anche dell’aspetto creativo dell’opera stessa.
Spesso nei miei lavori esiste un’apparente simmetria che analizzata con più attenzione tale non è, perché creo volutamente oggetti che mantengono memoria dell’imperfezione umana. Le linee squadrate, nette, decise, la scomposizione della struttura in linee essenziali, diventano una griglia che scompone una immagine sfocata, sono la rappresentazione simbolica di un mondo perfetto illusorio, verso cui l’umanità tende con la tecnologia e la conoscenza. Quindi nei miei uomini vedo anche la metafora di una generazione idealmente rivestita da un materiale immaginario, uno scudo artificiale come fosse una materia plastica, un filtro che s’interpone tra la percezione di se stessi, del mondo circostante e dei propri simili.


Nella nascita e realizzazione di  un tuo progetto, in quale modo il desiderio di comunicare il messaggio che hai in mente e la sua realizzazione visiva  e artistica riescono a trovare un equilibrio? Ci riesci sempre?

Trovare un equilibrio tra idea e realizzazione pratica è difficile. La mia più grande preoccupazione sta proprio nell’ideazione di un messaggio che abbia una sua forza intrinseca, una base forte, una coerenza costante in tutte le sue parti. Il modo in cui questo contenuto possa essere realizzato è relativamente più semplice, nel momento in cui so già quali sono i miei strumenti di partenza, il mio alfabeto espressivo, le mie procedure operative definite dall’esperienza e la conoscenza approfondita del medium tecnologico. L’equilibrio va cercato anche tenendo conto di fattori pratici, come la comprensione da parte di un visitatore inesperto di un percorso esplorativo e quindi lettura dell’opera stessa. Ritengo sia importante riuscire a far arrivare un  messaggio chiaro a tutti, non solo ad una elite selezionata e preparata. Poi c’è sempre tempo per articolare diversi livelli di lettura, e profondità. E’ prima necessario disegnare un recinto per poi poterlo oltrepassare ed evolversi.

Quattro anni su SL. Quando sei entrato avevi già in mente di cimentarti in questo genere di creazione artistica? E in che modo esso può o deve essere collegato con la tua RL?

 Da subito sono rimasto incantato e quasi ipnotizzato dall’intuizione di un enorme potenziale creativo dello strumento virtuale. L’idea di avere degli spazi condivisi in tempo reale con tutto il mondo, passeggiare su un prato vettoriale, su cui poter creare una libreria rossa, vedersi passare davanti un giapponese a commentare insieme ad un australiano la forma o il colore di questo oggetto, è come ritrovarsi all’improvviso in un immenso sogno creativo condiviso, mutevole nel tempo ma anche oggettivo, in quanto continua a vivere e trasformarsi sempre senza sosta. Molti non comprendono che un mondo condiviso, costantemente creato e modificato dai suoi residenti, è un meccanismo estremamente potente, complesso e sofisticato un sistema di comunicazione orizzontale e non più verticale come nei vecchi media: radio, televisione, cinema, un mezzo che non ha nulla a che vedere con un social network bidimensionale piatto e semplificato come FaceBook o Twitter. Oppure con i videogiochi che sono caratterizzati da ambienti anzi creati e già stabiliti dai produttori a tavolino, infine niente in comune con i programmi di grafica professionali 3d che sono strumenti potentissimi, ma in mondi chiusi e blindati.
Lo  sviluppo futuro della realtà virtuale sarà sempre più connesso alla vita reale, con la “realtà aumentata”. Esistono dei nessi tra le due realtà, che mi permettono di dare un senso a questo percorso, ed é importante dare una tangibilità reale al mondo delle idee, non solo condividendole ma anche cercando una memoria oggettiva, un segno permanente di un percorso evolutivo personale.

Quali sono le opportunità che secondo te SL dà a chi vuole creare. E quali, invece, i limiti?

 Second Life è un mezzo non un fine. Dopo il boom del 2007, c’è stata una crisi e una fuga di professionisti, di imprese e di attenzione mediatica. Ma è una fase di crisi estremamente interessante e ricca di opportunità per diversi motivi. In primo luogo è avvenuto un processo di distillazione delle prime generazioni di utenti esperti, che contrariamente a tutti gli articoli di previsioni catastrofiche, sono rimasti estremamente attivi, aiutando a consolidare una realtà fatta di sperimentazione, di progetti, gruppi di lavoro e molto altro.
La comunità degli artisti è stata il vero zoccolo duro che ha resistito alla crisi, che nonostante lo scarso aiuto delle politiche gestionali ha aiutato a mantenere un’immagine di alto profilo e grande visibilità e interesse per i neofiti e i media. Consiglio tutti i creativi, gli studenti universitari, i ricercatori di entrare a dare un’occhiata di persona e di esplorare gli eventi più o meno importanti, organizzati da singoli artisti, da università, o gruppi molto attivi di galleristi-artisti, di chiedere e parlare prima di farsi un idea preconcetta. E’ un mondo che si muove, dove è impossibile seguire tutto o vedere tutto ed è anche difficile imparare ad osservarlo ed esplorarlo seriamente; comprendere i meccanismi e gli attori che ne fanno parte, senza fermarsi a qualche giorno di prova. Molti articoli usciti negli ultimi anni sono stati scritti spesso da giornalisti distratti che conoscevano poco queste realtà o, peggio solo per sentito dire.
Esiste quindi la possibilità d’incontrare e frequentare delle menti brillanti, parlo di professionisti, ricercatori e artisti, spesso coraggiosi intellettuali capaci di dare impulso vitale alla crescita di una complessa e articolata comunità virtuale, molto attiva.

Merlino Mayo e Xaan Allen. Vantaggi e limiti di avere due avatar chiaramente riconducibili allo stesso artista.

Creare un secondo avatar è stata una scelta sperimentale, sia esplorativa che di necessità quasi ovvia.  Inizialmente mi resi conto che le mie creazioni potevano andare perse. All’epoca il mio mondo era la sandbox pubblica e non facevo che sperimentare, creare e imparare a scolpire; meccanismi, script rudimentali, ecc. a cui tenevo moltissimo, perchè erano ore ed ore di apprendimento e ispirazione. L’inventario era il mio diario personale, la mia vera identità che, a quanto si sentiva dire, correva sempre il rischio di andare persa per i più svariati motivi tecnici. Da qui la necessità di creare un backup, e quindi l’idea di creare un altro avatar, con una nuova identità non corrispondente a quella reale, nè con la mia identità sessuale. Per me Xaan Allen era un esperimento, era la mia Valentina Rosselli (G. Crepax), la mia icona e musa ispiratrice femminile, che nasceva come modello di creta per imparare a plasmare, disegnare e non per interpretare un ruolo. C’è chi vede nell’avatar una perfetta immagine di se stesso, chi vuole interpretare dei ruoli in modo teatrale e chi ci vede un semplice strumento estetico creativo, così come si crea un dipinto, un disegno o una foto di ciò che sta al di fuori di te. Inoltre ho trovato interessante cercare un’azione provocatoria sul tema dell’identità, per risvegliare le coscienze ad un uso più consapevole dello strumento avatar e per non cadere nella trappola dell’immedesimazione. La differenza tra i comuni doppi avatar, e il mio modello d’uso, sta proprio nel fatto che ho deciso non solo di palesare le due identità unendole e dichiarandole pubblicamente sul mio blog ufficiale o nei rispettivi profili, ma anche coniando un termine nuovo “Avatar Simbionte”. Ho quindi utilizzato Xaan come aiuto costante per Merlino e viceversa.

I segugi di Second Life

Forse non tutti sanno che in Second Life si sono affermate, ed operano quotidianamente, diverse Agenzie di “investigazione”, che offrono i propri servizi ai molti Clienti che a loro si rivolgono, relativamente ad attività di indagine e protezione di vario genere. Di queste agenzie si parla molto poco, poiché fanno della discrezione un proprio fondamentale modus operandi.

E’ quindi con qualche titubanza che siamo andati alla ricerca della responsabile di una di queste agenzie, sfruttando una vecchia amicizia e chiedendole di aiutarci a meglio definire questo tipo di attività, a vantaggio dei nostri lettori. E’ con piacere quindi che abbiamo visto accolta positivamente la nostra richiesta e abbiamo così cominciato l’intervista con Morgana3 Destiny della M3d Investigation Agency…

AquilaDellaNotte Kondor: Morgana, a che serve un’agenzia di investigazione, se così possiamo chiamarla, in SL?

Morgana3 Destiny: serve alle stesse cose per cui serve in Real, investigare.

AquilaDellaNotte Kondor: e che c’è da investigare in un mondo in cui la verità può non esistere?

Morgana3 Destiny: certo che esiste, la verità. Ognuno ha la sua e noi troviamo ciò che cercano e glielo serviamo su un piatto d’argento.

AquilaDellaNotte Kondor: ma penso che ognuno abbia la sua, di verità, quella che racconta.

Morgana3 Destiny: ma a me va bene, non sono mica un giudice!

AquilaDellaNotte Kondor: allora può essere tutto falso, o fuorviante.

Morgana3 Destiny: il concetto di “falso” è molto relativo. Mettiamo che qualcuno voglia investigare sulla propria moglie o fidanzata virtuale (un classico…). Quello che lei fa non è falso, altrimenti sarebbe falso pure lo stare insieme.

AquilaDellaNotte Kondor: e ci si limita obbligatoriamente alla loro Second Life, niente invasioni in RL? E’ una cosa molto importante questa….

Morgana3 Destiny: ma quali invasioni, mica facciamo parte della Polizia Postale, ci mancherebbe…

AquilaDellaNotte Kondor: c’è quindi questa regola fondamentale?

Morgana3 Destiny: è sempre stata implicita, la regola … ma scontata.

AquilaDellaNotte Kondor: questa tua “agenzia” comprende più persone impegnate in questi servizi, o lavori da sola?

Morgana3 Destiny: più persone, ovviamente.

AquilaDellaNotte Kondor: e ci sono molte altre agenzie del genere in Second Life?

Morgana3 Destiny: certo.

AquilaDellaNotte Kondor: anche in Italia?

Morgana3 Destiny: si, ne conosco più straniere, ma in Italia anche.

AquilaDellaNotte Kondor: in realtà non se ne sente molto parlare….

Morgana3 Destiny: pazienza … abbiamo una clientela ristretta e selezionata.

AquilaDellaNotte Kondor: ma se uno vuole servirsi di un’agenzia come la vostra, come fa a trovarla?

Morgana3 Destiny: scrive nel search “investigation agency”, o “investigation”, e ne trova tante.

AquilaDellaNotte Kondor: quindi fate anche da bodygard e controllo…

Morgana3 Destiny: si, esattamente.

AquilaDellaNotte Kondor: ma in quanti siete nella tua agenzia?

Morgana3 Destiny: una decina, variabili. Alcuni non sono iscritti al gruppo, per una maggiore sicurezza.

AquilaDellaNotte Kondor: a volte, in certi casi difficili, attacchi alle land, o griefers, servono anche specifiche competenze tecniche, non è vero?

Morgana3 Destiny: non sempre, bastano astuzia, e abilità, ed avere le “conoscenze” giuste. Diciamo che molti di noi conoscono il proprio “nemico”.

AquilaDellaNotte Kondor: a prima vista la maggior parte dei casi si potrebbe ridurre ad una questione di corna…..

Morgana3 Destiny: no, non sempre. Alcuni vogliono sapere altro, che tipo è l’amico, se è affidabile negli affari, chi mette voci su di loro in giro, chi fa casino o crea caos in land, ecc.

AquilaDellaNotte Kondor: che percentuale di “successi” avete?

Morgana3 Destiny: ci sono moltissimi successi, in realtà, con o senza scopo raggiunto, e la parcella viene comunque pagata, perchè il lavoro viene sempre fatto, e anche bene. Per quanto riguarda il tasso base dei successi, da quando abbiamo aperto, è all’incirca del 90%, nel senso che il Cliente è rimasto soddisfatto dei nostri servizi.

AquilaDellaNotte Kondor: ma in questo mestiere si usano anche mezzi tecnici, attrezzi, hud, o cose del genere?

Morgana3 Destiny: a volte, ma sempre senza violare le regole di Second Life. Tuttavia, la vera arma di questo lavoro sono la bravura e l’astuzia investigativa. Lo strumento fondamentale è il cervello, la sua abilità di risolvere problemi e trovare soluzioni. In particolare, l’occhio femminile, è molto acuto. Poi ci sono i segreti del mestiere, e quelli li tengo per me, se non ti dispiace …

AquilaDellaNotte Kondor: per un servizio del genere servirebbe una specie di “codice deontologico” a garanzia della serietà dell’Agenzia.

Morgana3 Destiny: certo che c’è, noi lo adottiamo, è illustrato in parte nella nota informativa che diamo ai Clienti per illustrare il servizio, quando viene da noi, dandogli tutte le informazioni che vuole.

AquilaDellaNotte Kondor: e i prezzi sono alti?

Morgana3 Destiny: in genere sono 2 mila Linden Dollar a settimana … dipende poi dal caso, se impiega più persone. Si arriva anche a 4 mila Linden Dollar a settimana, se si impiegano più ore , più tempo …. Io devo pagare i miei agenti e la baracca 🙂

AquilaDellaNotte Kondor: beh i casi più semplici dovrebbero essere proprio quelli di corna, l’argomento è semplice.

Morgana3 Destiny: si semplicissimo, ma se il Cliente vuole una sorveglianza 24 ore … attiva e costruttiva,  gli costa di più. Dipende da cosa vuole ….

AquilaDellaNotte Kondor: quindi ci sono anche casi “complessi” che richiedono settimane …

Morgana3 Destiny: diciamo che siamo molto tempestivi e precisi, cerchiamo di essere brevi, concisi ed efficenti. Il caso più complesso per il Cliente più difficile, può durare anche tre settimane ma è già abbondantemente tanto.

AquilaDellaNotte Kondor: ma è mai capitata qualche investigazione “d’affari” richiesta da aziende, ad esempio?

Morgana3 Destiny: no comment 🙂 Ti dico solo che può capitare. Ma in genere sono aziende piccole in SL, non connesse con  la Real se non in modo virtuale, perché se fossero connesse in Real userebbero un investigatore Real, loro li sanno usare i pc 🙂

AquilaDellaNotte Kondor : quindi tutto questo lavoro è svolto esclusivamente in Second Life per Second Life.

Morgana3 Destiny: certo, non abbiamo i permessi per fare gli investigatori Real, altrimenti potevi chiamarmi Ponzi, lol.

AquilaDellaNotte Kondor: ma come ti è venuta in mente di aprire questa agenzia, come hai cominciato?

Morgana3 Destiny: ho cominciato a lavorare con un’agenzia straniera e mi è piaciuto tantissimo, poi questa agenzia si è chiusa per cause di forza maggiore. Dopo un po’ di tempo ho deciso di riaprirne un’altra mia….

AquilaDellaNotte Kondor: ma il mercato è affollato in Italia?

Morgana3 Destiny: affollato è una parola grossa, C’è gente e ci basta.

AquilaDellaNotte Kondor: ed esiste qualche “associazione”? avete rapporti con agenzie straniere?

Morgana3 Destiny: no noi lavoriamo con la nostra agenzia e basta non abbiamo relazioni  o rapporti con altre, ma usufruiamo di agenti di ogni nazionalità.

AquilaDellaNotte Kondor: è senz’altro uno dei mestieri più interessanti di SL …

Morgana3 Destiny: certo, come pure in Real.

AquilaDellaNotte Kondor: immagino che gli agenti siano irriconoscibili …

Morgana3 Destiny: ovvio, il gruppo è chiuso, e non si possono vedere i nomi, e se sgarrano vengono licenziati (sono cattivissima, lol).

AquilaDellaNotte Kondor: credo che le donne siano più portate per questo lavoro, curiosità innata, diciamo …

Morgana3 Destiny: le donne hanno una flessibilità mentale e un modo di agire che ha dello straordinario … impeccabile, furbo … ne sanno una più del diavolo

AquilaDellaNotte Kondor: non esageriamo, ora…

Morgana3 Destiny: ma è vero! Lol.

AquilaDellaNotte Kondor: ti viene in mente un caso particolare, o curioso, senza fare nomi ovviamente …

Morgana3 Destiny: si, c’era una Cliente che aveva un amica Real che aveva un fidanzato Real e lei era amica del fidanzato che gli aveva chiesto in Real di controllare in Second Life questa sua fidanzata, perchè per lui aveva una storia virtuale … con uno con cui era già stata virtualmente e che era poco raccomandabile … oltre che aggressivo. Dunque, se aveva questa storia dovevano convincerla a lasciare stare anche se si trattava solo di amicizia. E’ strano il fatto che dalla Real sia partita una specie di catena, di passaparola, per capire cosa faceva questa tipa in Second Life, e con chi … Insomma erano tutti in Real  ma si nascondevano in Second Life

AquilaDellaNotte Kondor : non ci ho capito molto, ma sembra uno di quei telefilm americani girati in Second Life, mi sembra una puntata di CSI con Gary Senise, poi ti cerco il link. E com’è finita quella indagine?

Morgana3 Destiny: e chi se la ricorda, ovviamente…

AquilaDellaNotte Kondor: Morgana, grazie mille per questa intervista, a presto.

Morgana3 Destiny: Grazie a te, è un fatto positivo far conoscere alla gente il modo professionale con cui lavoriamo. Spero che questa sia un’occasione utile. Ciao, a presto.

Global Network

Una fantastica idea è stata realizzata in Second Life da un resident Peruviano, August Chrome, in collaborazione con la UTSA (Università del Texas – San Antonio), che possiede 4 sims in SL (http://slurl.com/secondlife/UTSA%20Roadrunner%20III/31/106/23). Una grande mappa del mondo, consente di inserire la propria collocazione geografica e di linkarsi ad altri resident già presenti. In questo modo una vera e propria ragnatela di connessioni copre tutto il planisfero terrestre. I paesi più attivi sono gli USA e l’Italia, almeno per ora. Ci sono alcuni collegamenti davvro remoti, come uno, solitario, in Siberia e due in Groenlandia. Ma molti sono presenti in Sudamerica ed Indonesia, e alcuni anche in Africa. Chi voglia connettersi ad altri resident non ha che da cliccare sui rispettivi segnalatori e chiedere il contatto, che, una volta approvato, formerà la connessione visibile sulla mappa. Dalle foto si può facilemente avere un’idea, ma invitiamo tutti a visitare la sim per verificare di persone…


Trio acustico in concerto

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DOMENICA 10 APRILE 2011 ORE 22.30
Radio Opossum e Roma Digitale sono liete di presentare :
TRIO ACUSTICO  in concerto.
La serata sarà trasmessa in audio e video in diretta dagli studi di Radio Opossum  su Roma Digitale all’interno del Colosseo e sul sito www.radioopossum.it. in SL su Roma Digitale (http://slurl.com/secondlife/Roma%20digitale/213/92/32)
Presenteranno il concerto Paolossum Neox ed Eleonora Flotta.

Il Trio Acustico nasce un po’ per caso: esiste da tempo un gruppo musicale a Montaione, chiamato “Gli Accorati”, formato da una decina di elementi.
Tra questi, Francesco e Simone sono i suonatori di chitarra ed Enrico, oltre ad essere una colonna portante vocale del gruppo, è quello che si occupa delle percussioni e delle armoniche.
I tre “musicisti” si trovavano spesso per provare la sezione strumentale dei pezzi. A fine prova, dopo il duro lavoro, scattava il momento “jukebox” dove si divertivano ad improvvisare qualche pezzo. E’ andata a finire che questa piccola scintilla iniziale si è propagata e ha dato l’avvio alla nascita di una nuova entità distinta, appunto il Trio Acustico.
Le prime apparizioni sono avvenute nel 2008, quando i tre hanno pubblicato alcune cover su YouTube. Incoraggiati da un pubblico di ascoltatori che sempre più numeroso li seguiva, hanno fatto qualche serata in locali della zona montaionese.
Attualmente il Trio Acustico prosegue la sua avventura su YouTube (canale simoneb64) e continua a proporre serate in locali della Val d’Elsa.
Il loro repertorio spazia dai cantautori italiani (con un particolare interesse verso Fabrizio de Andrè) ad evergreen internazional

Il business delle prestazioni professionali in SL

In questa terza e ultima carrellata sulle attività che vengono svolte in SL, dopo aver discusso della gestione delle sim e del commercio, gettiamo uno sguardo alle attività legate alle prestazioni professionali, di qualsiasi genere, che vengono svolte e retribuite nel mondo virtuale. Le prestazioni professionali sono in genere individuali, ma non è raro vedere gruppi, organizzazioni o associazioni, che assumono la forma di vere e proprie “società di servizi” e ne parleremo più avanti.

Chiunque abbia una competenza specialistica, di qualsiasi genere, o che si voglia cimentare nel Mondo Virtuale in attività mai fatte prima e per cui crede di avere talento e predisposizione, in SL può mettere questa competenza, o questo talento, a disposizione degli altri, facendone un’attività remunerativa. Ogni competenza e mestiere può essere messo alla prova, da attività legate alla specificità dei Mondi Virtuali (Manager di land,  hostess, greaters, helper, ecc.) a competenze di base relative al building e allo scripting, fino a mestieri antichissimi come quello della escort, a cui si accompagnano vari generi di altre attività legate all’intrattenimento. Quella della escort è una professione molto gettonata, seguendo la diffusione sostenuta da tutte le applicazioni relative al cybersex: dagli oggetti, ai componenti di arredamento con script particolari, agli organi da far indossare agli avatar e così via. Le professioni legate a questo tipo di “prestazioni” generano un notevole giro d’affari.

Un mercato molto fiorente è quello dei musicisti e dei cantanti in SL. Decine di professionisti e cantanti dilettanti popolano ogni sera le land di SL, con concerti dal vivo e performance molto seguite. Alcuni di questi sono dei veri e propri professionisti, che già esercitavano nella vita real, altri hanno scoperto questa vena artistica e musicale in SL, e SL ha permesso loro di misurarsi con una passione che avevano magari coltivato per anni, senza trovare il modo, o il coraggio, di affrontare una platea. SL è anche questo: dare a tutti una possibilità di mettersi alla prova e di crescere, se si hanno capacità, talento e perseveranza nel perseguire i propri obiettivi. Alcuni di questi dilettanti sono diventati via via molto popolari in SL, molti hanno perfino intrapreso qui una vera e propria attività professionale che gli consente di guadagnare alla stregua di una qualsiasi attività svolta in Real Life. In quest’ambito troviamo quindi alcuni di quelli che hanno fatto di SL la propria professione, e con cui si guadagnano da vivere.

L’altra professione che trova larga applicazione in SL è quella dell’insegnante. Sappiamo infatti che l’utilizzo dei Mondi Virtuali trova una applicazione molto efficace nell’attività di formazione. Si tengono in SL corsi di ogni tipo, da quelli per l’insegnamento delle lingue, a quelli di elaborazione grafica, a quelli sul management, e ad una serie notevole di corsi dedicati ad attività specifiche di SL: dal DJ virtuale, al fashion, al building, ecc. Sappiamo anche che molte aziende e università utilizzano SL come ambiente di formazione interattivo. Aule virtuali di studenti di ogni provenienza sono utilizzate per meeting e corsi di vario genere e molte aziende hanno all’inizio usato SL, per avviare questa sperimentazione, e hanno poi costruito proprie grid, su ambienti privati e protetti da firewall. Le grandi aziende, al riparo dei riflettori e della curiosità degli abitanti dei Mondi Virtuali, stanno usando le proprie piattaforme per un uso interno.

Le altre professioni più diffuse di SL, dagli artisti alle designer di moda, dal commerciante ai creatori di strutture architettoniche, sono state già inquadrate nel settore del commercio, mentre le attività individuali sono quelle che sfruttono gli skill specifici del singolo professionista.

Una interessante iniziativa, condotta nei mesi scorsi da Baby Pooley, ha raccolto i dati in un questionario per arrivare ad un censimento delle professioni in SL. Le professioni classificate sono state decine, rimandiamo al post della stessa Baby qui pubblicato per i dettagli (http://virtualworldsmagazine.wordpress.com/?s=baby+pooley).

Come accennavamo all’inizio, alcuni professionisti o manager, con un particolare spirito imprenditoriale, hanno creato delle vere e proprie “agenzie”, che, a partire dalla propria competenza di un particolare settore di mercato, mettono insieme diversi professionisti, creando una rete di relazioni e di intermediazione che rende tali agenzie utilissime quali fornitrici di servizi ad ampio spettro: dall’organizzazione di serate musicali, alla gestione dei matrimoni virtuali, dall’organizzazione di mostre o manifestazioni culturali, alla gestione delle land.

Il panorama delle professioni è davvero molto vasto, forse troppo, per la ristrettezza del mercato virtuale in questi tempi di magra. Tuttavia, l’inventiva dei residenti e, molto spesso, le elevate capacità individuali, hanno messo a frutto le varie possibilità offerte da questo ambiente. Questo lascia ben sperare per il futuro delle applicazioni legate ai Mondi Virtuali, poiché quanto è stato sviluppato e sperimentato in questi primi anni, troverà di certo larga applicazione nel momento in cui la crescita del business porterà nei mondi virtuali, open o proprietari, una massa di gente che fino ad oggi non è riuscita a entrare, o non ha voluto prendere ancora parte, a questa avventura.

Per terminare questa carrellata vogliamo presentare una intervista ad un artista italiano, un musicista, che rappresenta, a mio parere, un esempio emblematico delle possibilità offerte dai Mondi Virtuali: EddieGuitarDagger Sheryffe.

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Intervista a EddieGuitarDagger Sheryffe

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[2:31] AquilaDellaNotte Kondor: Benvenuto Eddie e grazie per aver accettato questa intervista. Io conosco il tuo lavoro da molto tempo. Quello del musicista è uno dei lavori che hanno trovato più applicazione in SL, tu lo eri già prima o sei nato qui come musicista?

[2:34]  EddieGuitarDagger Sheryffe: io sono musicista in RL dai primi anni 80

EddieGuitarDagger Sheryffe: diciamo dalla seconda metà, è più corretto

[2:35]  EddieGuitarDagger Sheryffe: classiche band scolastiche…..poi esordio discografico nel 1988

[2:36]  EddieGuitarDagger Sheryffe: varie esperienze…più o meno professionali e in vari generi mi hanno poi portato nel 2007 a mettere naso in SL.

[2:36]  AquilaDellaNotte Kondor: ma era già una professione per te o una passione soltanto, un Hobby…

[2:37]  EddieGuitarDagger Sheryffe: non ho mai vissuto la musica come hobby

[2:37]  EddieGuitarDagger Sheryffe: ho sempre cercato di farlo diventare un lavoro..e in alcuni periodi ho campato facendo il musicista….mi riferisco specialmente agli anni passati a suonare per lo Zelig Tour

[2:37]  EddieGuitarDagger Sheryffe: dove si spaziava dal pop al rock all’italiano al latino

[2:38]  AquilaDellaNotte Kondor: il tuo caso, per me che studio l’evoluzione dei mondi virtuali, è veramente emblematico… hai trovato qui un ambiente, una piattaforma, per sviluppare la tua professione….

[2:38]  EddieGuitarDagger Sheryffe: sl in 3 anni mi ha dato più di ciò che mi ha dato la RL in tanti anni

[2:39]  EddieGuitarDagger Sheryffe: voglio precisare una cosa, fondamentale

[2:39]  EddieGuitarDagger Sheryffe: SL per un musicista può dare risultati se hai musica tua …se fai le cover che fai anche in RL, stare in SL non ha senso

[2:39]  AquilaDellaNotte Kondor: spiega meglio, per i nostri lettori

[2:40]  EddieGuitarDagger Sheryffe: la capillarità di SL…ha la sua forza se proponi qualcosa di tuo..di inedito, allora il gioco vale la candela

[2:40]  AquilaDellaNotte Kondor: ma presupponi anche una qualità dell’audience, di chi ascolta…

[2:41] EddieGuitarDagger Sheryffe: perchè devo suonare qui brani di altri..e prendere…1/4 di quello che guadagnerei in RL ?

[2:41]  EddieGuitarDagger Sheryffe: chi viene ai concerti in SL ..viene per te..per ascoltarti….

[2:41]  EddieGuitarDagger Sheryffe: in RL nei club o pub..la gente è li per 1000 altri motivi e tu sei solo un sottofondo musicale pari a un DJ

[2:42]  AquilaDellaNotte Kondor: quindi la gente non verrebbe a sentirti se tu non dessi qualcosa di originale

[2:42]  EddieGuitarDagger Sheryffe: da cantautore..poi potrei anche dirti …. perchè devo suonare in SL Vasco e farlo conoscere in tutto il mondo quando posso far sentire il mio?

[2:43]  AquilaDellaNotte Kondor: ma ci sono anche quelli che cantano Frank Sinatra e fanno successo….

[2:43]  EddieGuitarDagger Sheryffe: in RL è sempre stato difficilissimo proporre musica originale dei locali…in primis per divieti posti dai proprietari

[2:43]  EddieGuitarDagger Sheryffe: in SL hai la libertà di fare ciò che vuoi…

[2:43]  AquilaDellaNotte Kondor: in SL trovi uno spazio “libero” per proporre la tua produzione

[2:43]  EddieGuitarDagger Sheryffe: il mio punto di vista è che se hai qualcosa di originale da proporre..e non lo proponi..solo per paura di avere meno successo..beh…che stai a fare qui ?

[2:44]  EddieGuitarDagger Sheryffe: ho cominciato a fare rumore in SL il 30 gennaio 2008 …. e per circa 3 mesi ho proposto solo materiale inedito relativo al mio primo album…

[2:45] EddieGuitarDagger Sheryffe: poi ho inserito cover .. per me .. per divertimento … ma il pubblico era numeroso anche quando facevo gli inediti

[2:45]  EddieGuitarDagger Sheryffe: inediti italiani … che proponevo più all’estero che qui

[2:45] AquilaDellaNotte Kondor: è questa la caratteristica che vorrei mettere in evidenza. Un mondo virtuale dà uno spazio autonomo, originale … consente una libertà di espressione inedita, un mezzo nuovo

[2:45]  EddieGuitarDagger Sheryffe: esattamente, come dicevo un paio di anni fa a Red Canzian dei Pooh…in SL … non guadagni montagne di soldi..né hai folle ai concerti….ma hai una cosa che la RL non ti da

[2:46] EddieGuitarDagger Sheryffe: la velocità di diffusione della musica…e la capillarità di diffusione

[2:47]  AquilaDellaNotte Kondor: ma il pubblico è molto limitato però

[2:47]  EddieGuitarDagger Sheryffe: il potere di fare un accordo da casa mia a Milano…e sapere che nello stesso istante è ascoltato in Russia America Cina….questo la RL non te lo dà

[2:48]  EddieGuitarDagger Sheryffe: per me è più importante avere 20 persone che mi ascoltano da 10 paesi diversi..che 1000 dallo stesso

[2:48]  AquilaDellaNotte Kondor: capito

[2:48]  AquilaDellaNotte Kondor: parlando invece dell’aspetto organizzativo….

[2:48]  AquilaDellaNotte Kondor: tu vieni chiamato da “fornitori di servizi”, organizzatori, presti la tua professionalità a chi te la richiede….

[2:49]  AquilaDellaNotte Kondor: perchè non avere un’impresa “tua”?

[2:49]  AquilaDellaNotte Kondor: un locale, una land …

[2:50]  EddieGuitarDagger Sheryffe: io ho un’agenzia di eventi in SL … da diversi mesi

[2:50]  EddieGuitarDagger Sheryffe: che ha sede in una land

[2:50]  AquilaDellaNotte Kondor: una tua agenzia?

[2:50]  EddieGuitarDagger Sheryffe: ho fondato questa agenzia a novembre circa…con 2 soci

[2:50]  EddieGuitarDagger Sheryffe: si chiama H2B SL EVENTS

[2:50]  Zhora Maynard è Online

[2:50]  AquilaDellaNotte Kondor: perfetto, è stata una naturale evoluzione, come immaginavo….

[2:50]  EddieGuitarDagger Sheryffe: ho 2 soci storici di SL … due persone meravigliose

[2:51]  EddieGuitarDagger Sheryffe: è stato più che altro una considerazione … possibile che nessuno sappia lavorare come dico io ? ahauhaua. ..ok.. faccio da solo 😀

[2:51]  EddieGuitarDagger Sheryffe: nei periodi in cui sono stato manager di me stesso..ho toccato 75 concerti al mese 😀

[2:51]  AquilaDellaNotte Kondor: questi soci sono noti, o sconosciuti ai più? e di cosa si occupano loro?

[2:52]  EddieGuitarDagger Sheryffe: sono i 2 ex manager di ISN TELECOM ITALIA

[2:52]  EddieGuitarDagger Sheryffe: Hyoozan Hax e Tanielino Benazzi

[2:52]  EddieGuitarDagger Sheryffe: amici di vecchia data

[2:52]  AquilaDellaNotte Kondor: ISN non esiste più

[2:52]  EddieGuitarDagger Sheryffe: con i quali ci siamo reincontrati un anno fa e non ci siamo più lasciati

[2:53]  EddieGuitarDagger Sheryffe: ISN ha chiuso più o meno un anno fa

[2:53]  AquilaDellaNotte Kondor: quindi loro curano la parte organizzativa…

[2:53]  EddieGuitarDagger Sheryffe: diciamo che fa tutto miss Hax

[2:53]  EddieGuitarDagger Sheryffe: è lei la vera CEO dell’agenzia

[2:54]  EddieGuitarDagger Sheryffe: io non ho il tempo..e mister Benazzi gestisce il club in land..e fa il dj in giro… abbiamo una discreta rosa di artisti..

[2:54]  AquilaDellaNotte Kondor: quindi questa agenzia non serve solo per te, ci sono anche altri artisti nella rosa

[2:55] EddieGuitarDagger Sheryffe: si..abbiamo creato una struttura che aiuta e gestisce professionisti italiani e non

[2:55]  AquilaDellaNotte Kondor: complimenti Eddie, veniamo ai tuoi programmi per il futuro

[2:56]  EddieGuitarDagger Sheryffe: grazie..

[2:56]  AquilaDellaNotte Kondor: come pensi si evolverà la tua professione in SL

[2:56]  EddieGuitarDagger Sheryffe: la mia SL spero arriverà a fondersi con la RL

[2:57]  EddieGuitarDagger Sheryffe: vorrei portare sempre SL nei concerti RL.

[2:57]  EddieGuitarDagger Sheryffe: sto lavorando a un nuovo album in doppia versione…che in realtà avrebbe dovuto uscire a febbraio…

[2:58]  EddieGuitarDagger Sheryffe: ma che sto ancora finendo perchè nel frattempo avevo scritto materiale nuovo

[2:58]  AquilaDellaNotte Kondor: quindi tu non vedi SL solo come un “ponte” verso la RL, ma la vedi sempre più integrata…

[2:58] EddieGuitarDagger Sheryffe: sai..dirò una cosa che può sembrare da SL dipendente…ma….in quelle rare volte che negli ultimi anni sono uscito in RL a suonare…mi mancava il calore di SL

[2:59]  EddieGuitarDagger Sheryffe: io sono rientrato quasi 2 anni fa dopo un problema al mio primo avatar…grazie ad alcuni fans americani che mi hanno sostenuto aiutandomi anche economicamente qui…

[3:00]  EddieGuitarDagger Sheryffe: dovessi fare un tour reale, vorrei condividerlo con tutti i fans e amici che mi seguono e mi sopportano qui 😀

[3:00]  AquilaDellaNotte Kondor: 🙂

[3:01]  AquilaDellaNotte Kondor: quindi deduco che non hai “modelli” in SL a cui ispirarti

[3:01]  EddieGuitarDagger Sheryffe: si..credo la maggior parte usi SL solo per fare facili guadagni senza spese..

[3:01]  AquilaDellaNotte Kondor: il tuo percorso è del tutto peculiare…

[3:01]  EddieGuitarDagger Sheryffe: e lo vedi subito dai repertori che hanno

[3:01]  EddieGuitarDagger Sheryffe: io ho portato in SL i miei modelli reali

[3:02]  AquilaDellaNotte Kondor: quali sono?

[3:02]  EddieGuitarDagger Sheryffe: sin da subito presentandomi con palchi e luci con effetti…cosi come da ragazzo vedevo in RL concerti di band come Kiss e Iron Maiden..per esempio

[3:03]  EddieGuitarDagger Sheryffe: uno dei grandi italiani in SL … del passato..Mirco Holmer in un suo libro su SL diceva … l’unico limite è la fantasia…

[3:03]  EddieGuitarDagger Sheryffe: qui l’ho sempre fatta galoppare alla grande

[3:03]  EddieGuitarDagger Sheryffe: cercando di regalare al pubblico il miglior spettacolo visivo e musicale

[3:06]  EddieGuitarDagger Sheryffe: credo SL sia davvero un posto dove si possano fare cose senza limiti e confini…..

[3:06]  EddieGuitarDagger Sheryffe: e forse..una volta trovati limiti e confini … si possono superare

[3:06]  EddieGuitarDagger Sheryffe: ma sta tutto a noi

[3:06]  AquilaDellaNotte Kondor: Eddie, ti ringrazio molto per la tua disponibilità

[3:06]  EddieGuitarDagger Sheryffe: di nulla

[3:07]  EddieGuitarDagger Sheryffe: se hai bisogno di riferimenti in rete…

[3:07]  EddieGuitarDagger Sheryffe:

[3:07]  EddieGuitarDagger Sheryffe: questo è il mio blog

[3:07]  AquilaDellaNotte Kondor: e per l’agenzia?

[3:07]  EddieGuitarDagger Sheryffe: e la land dell’agenzia si chiama H2B MERKABA ART & MUSIC

[3:07]  AquilaDellaNotte Kondor: Merkaba?

[3:07]  EddieGuitarDagger Sheryffe: yes…

[3:07]  EddieGuitarDagger Sheryffe: H2B – MERKABA ARTS & MUSIC – LANDING POINT.

[3:07]  EddieGuitarDagger Sheryffe: lei ha metà sim … noi come agenzia l’altra metà—

[3:08]  AquilaDellaNotte Kondor: è un’ottima vicina allora

[3:08]  EddieGuitarDagger Sheryffe: fa parte anche lei dell’agenzia per la parte … arte

[3:17]  AquilaDellaNotte Kondor: ora ti lascio libero, ho abusato del tuo tempo

[3:17]  EddieGuitarDagger Sheryffe: tranquillo 😀

[3:18]  AquilaDellaNotte Kondor: grazie mille Eddie

[3:18]  EddieGuitarDagger Sheryffe: la mattina SL è sempre molto tranquilla.

[3:18]  EddieGuitarDagger Sheryffe: grazie a te

[3:19]  AquilaDellaNotte Kondor: in bocca al lupo

[3:19]  EddieGuitarDagger Sheryffe: 🙂 crepi il lupo

 

Japan Courage Project

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Un gruppo di artisti di Second Life, provenienti da ogni parte del mondo, si sono uniti nel “Japan Courage Project” per sostenere la lotta del popolo di Tohoku, colpito dal terremoto dell’11 marzo.

Essi hanno creato una speciale opera da vendere per raccogliere fondi per aiutare la ricostruzione della regione colpita.

Fanno parte di “Japan Courage Project”: Ally Aeon, Solkide Auer, Typote Beck,Giovanna Cerise,

 

Treacle Darlandes, Harter Fall, Sandar Hax, Claudia222 Jewell, Special Jewell, ChapTer Kronfeld, Maya Paris, Penelope Parx,  Moeuhane Sandalwood.

Supportati da Fabilene Cortes, Nerd Bert,  Pixivor Allen e  Orsini Tarantal  della Crossworlds Gallery,  a cui va aggiunto l’aiuto di Mia Kitchensink e Yooma Mayo .

L’opera sarà messa all’asta Domenica, 10 aprile 2011, 1pm SLT nella Crossworlds Gallery.

Tutto il ricavato sarà devoluto alla Croce Rossa attraverso la Linden Labs Fundraiser.

http://slurl.com/secondlife/lynto%20land/168/154/4003

English Version

A group of artists in Second Life – from around the rl-globe – joined in the ‘Japan Courage Project’ to support the struggle of the people of Tohoku, hit by the earthquake 11th march.

They created  a special artwork to raise money to help rebuilding the region, hit.

The Japan Courage Project are: Ally Aeon, Solkide Auer, Typote Beck, Giovanna Cerise, Treacle Darlandes, Harter Fall, Sandar Hax, Claudia222 Jewell, Special Jewell, ChapTer Kronfeld, Maya Paris, Penelope Parx,  Moeuhane Sandalwood.

Supported by the great fabilene Cortes, Nerd Bert,  Pixivor Allen and Orsini Tarantal  of Crossworlds Gallery.

Additional people who donated their time to help: Mia Kitchensink and Yooma Mayo.

The artwork will put at the auction at Crossworlds Gallery on Sunday, April 10, 2011 at 1 pm SLT

All money raised will be donated to the Red Cross through  the Linden Labs Fundraiser.

La pupa e il … niubbo: il falò delle vanità.

 

Frequentando il Metaverso  ho compreso quanto conta l’immagine, sia pure sotto forma di pixel, tanto da decidere di parlarne su queste pagine. Comincio col dire che faccio parte di coloro che curano il/la proprio/a avatar e confesso pure di averci preso gusto al punto da personalizzarla al massimo delle possibilità offerte da SL e dalle mie capacità. Scelgo con cura quasi maniacale gli abiti da farle indossare e cerco di renderla più simile a come sono io nella realtà. Ovviamente, usando le tipiche civetterie femminili… nascondo le mie lacune ed evidenzio i miei pregi estetici che in RL non potrei mai occultare o migliorare. Parliamoci chiaro, per quanto si possa essere belli e desiderabili nella realtà, questo è nulla a confronto dei miracoli che possiamo fare in Second Life  per renderci superstrafighi! E poco importa se poi mettiamo nel nostro profilo foto di bellocci o bellocce presi da Google immagini per simulare le nostre fattezze contando sul fatto che non è possibile una loro verifica.  Ma esiste anche l’altra faccia della medaglia e cioè una minoranza di “puristi”, che per scelta deliberata, e non per altre ragioni, hanno optato per un’immagine semplice e non curata. Non confondeteli però con “niubbi” o “seminiubbi”, perché a loro differenza sono molto esperti di Second Life e sanno bene come ‘muoversi’ in questo contesto virtuale. Sono una minoranza, ma  molto incisiva che non passa inosservata in un contesto di perfezione presunta. Molte differenze nel curare il/la proprio/a avatar derivano poi dalle diverse nazionalità di appartenenza dei proprietari, ma credo sia un capitolo da trattare a parte. Questa volta mi soffermerò soprattutto sulla comunità italiana, alla quale appartengo.   Proveniamo tutti da una realtà o, meglio, da una società che ci vuole belli e perfetti. Da quel che ho potuto osservare lo stesso avviene anche in Second Life, anche qui, credo sia inutile negarlo, la società virtuale è basata sull’immagine. Cosa ci colpisce a prima vista? Siamo in grado di andare oltre gli abitini super strizzati o i muscoli dopati di shape di ultima generazione? Quali sono le motivazioni che spingono ognuno di noi ad essere o apparire in Second Life? E chi dice che non si possa essere pur apparendo? Io posso cominciare col dire cosa motiva me a curare la mia immagine: una sufficiente dose di narcisismo, la voglia di piacermi e piacere, il gusto del travestimento e del gioco e una sana competizione tra femmine.

In quante lo ammetterebbero? Stesso discorso per gli avatar maschili ovviamente…C’è da dire che a loro Second Life non rende molta giustizia in fatto di abiti ed accessori, ma la vanità e il gioco è molto radicata anche nel mondo maschile.  Ma cosa accadrebbe se non avessi un bell’avatar? In quanti mi “mimerebbero”? Quale persona si cela dietro ad un ammasso supercurato di pixel? Sembrano domande da poco, ma rifletteteci sopra un attimo… e vi accorgerete che la risposta è determinante per l’esperienza di molti frequentatori del metaverso di Second Life. Si potrebbe sostenere che con un avatar bello, ma dalla personalità insulsa, non si vada molto lontano…ma lontano dove, soggiungo?  Chi sceglie di rimanere un “purista” ha un percorso diverso davanti a se… Difficilmente avrà intasata la casella degli IM e poco se ne importa….forse cerca altro. Già, cosa cerca? Non gioca forse di fioretto, realizzando un ‘prodotto’ di nicchia per un gioco limitato a pochi eletti?  Cosa fa scattare in ognuno di noi  il bisogno di essere al massimo anche su Second Life…e come si arriva a desiderare l’avatar più bello, e perché? Mi guardo intorno e vedo un interesse che oltre che surreale, finisce per diventare reale. Ci si astrae al punto da interessarsi più alla skin che alla personalità proposta da chi ci sta di fronte. Ci si cala nel proprio ruolo al punto da estraniarsi dalla vita reale per vivere il personaggio in una seconda vita. E in questa seconda vita ognuno sogna di essere probabilmente quello che più gli aggrada o gli sarebbe forse piaciuto essere. Ci si innamora, desidera, ci si ammira in modo totalizzante.

 

Per i “puristi” il discorso è più o meno uguale, ma senza filtri.   La verità è che non c’è unica risposta a queste domande, ma tante risposte possibili.  Il Metaverso riproduce su scala minore il nostro mondo reale, ma lo rende a portata di tutti, basta solo avere buon gusto e idee chiare. Peccato che in alcune casi, le frustrazioni e le ossessioni delle vita reale non trovano poi modo di liberarsi là dove è tutto possibile o quasi e si finisca per scimmiottare ciò che di solito non apprezziamo in un contesto di vita reale. Quello che è certo è che esiste una linea di demarcazione, un sottile filo rosso, che permette di delineare anche su Second Life ciò che è sano e divertente, e quello che non lo è, perché malato e distruttivo.  Ho trovato interessante dare la parola ad alcuni protagonisti della vita sul Metaverso, ponendo loro alcune domande le cui risposte lascerò giudicare o commentare a chi leggerà. Il mio compito è soprattutto osservare e scrivere ciò che vivo in prima persona. Non ci sono giudizi, ma solo constatazioni. A voi le risposte.

 

 

Intervista a Jennyfer Miles (owner di Porto Venere)

[13:55]  Serena Domenici: La scelta di curare l’avatar nasce da cosa per te?

[13:56]  Jennyfer Miles: la scelta della cura dell’ avatar nasce prima di tutto da un piacere mio di girare provare le skin che offre il mercato, modificare la mia shape

[13:56]  Jennyfer Miles: faccio diversi esperimenti con skin diverse e modifiche sulla shape

[13:58]  Jennyfer Miles: anche per il mio lavoro di modella e owner di agenzia e scuola

[14:02]  Serena Domenici: Cosa pensi invece di chi non cura per niente o poco il suo avatar e sceglie non avendo problemi di lind di rimanere ‘purista’ per non dire niubbo?

[14:03]  Jennyfer Miles: io ho avuto modo di sconoscere persone davvero brave a lavorare in Second Life avendo avatar diciamo niubbi

[14:03]  Jennyfer Miles: credo che importante stare bene che la persona che si sente bene cosi

[14:03]  Jennyfer Miles: con avatar diciamo niubbi si sente a suo agio

[14:04]  Serena Domenici: si ho compreso cosa vuoi dire

[14:04]  Jennyfer Miles: intendiamoci io anche facendo un lavoro come quello di modella è anche una necessità

[14:05]  Jennyfer Miles: a volte è anche sinonimo di originalità

[14:05]  Jennyfer Miles: di distinguersi dalla massa

[14:05]  Jennyfer Miles: io sto bene cosi mi piace curare il mio avatar

[14:06]  Jennyfer Miles: però chi vuole essere purista sono convinta che lo faccia perchè sta bene cosi

[14:07]  Serena Domenici: Quindi non sei prevenuta in ogni caso

[14:07]  Jennyfer Miles: ammettiamolo l immagine è sempre la prima cosa che vediamo

[14:07]  Jennyfer Miles: come nella real

[14:07]  Jennyfer Miles: ho conosciuto persone poi che erano davvero interessanti pur avendo un avatar non curato

[14:09]  Serena Domenici:Secondo te chi cura di più il proprio avatar gli uomini o le donne, o si equivalgono?

[14:13]  Jennyfer Miles: le donne senza dubbio

[14:13]  Jennyfer Miles: gli uomini almeno io ne conosco pochi che davvero lo curano

[14:14]  Jennyfer Miles: diciamo che un uomo lo cura tanto basta per essere carino ma poi si ferma lì

[14:14]  Jennyfer Miles: noi donne non ci fermiamo mai

[14:19]  Serena Domenici: Hai ogni tanto la tentazione di travestirti da purista e vedere l’effetto che fa?

[14:19]  Jennyfer Miles: si ahahaa

[14:19]  Jennyfer Miles: l’ho fatto alcune volte

[14:20]  Serena Domenici: interessante

[14:20]  Jennyfer Miles: è una esperienza che consiglio

[14:20]  Serena Domenici: Sei stata super “immata” lo stesso?

[14:20]  Jennyfer Miles: ehehehe mi “immavano” le persone che mi conoscevano ma per dirmi ma che ti è successo?

[14:21]  Jennyfer Miles: una volta avevo un appuntamento galante

[14:21]  Jennyfer Miles: ho detto alla persona che ero niubbia

[14:21]  Jennyfer Miles: avevo problemi con Second Life

[14:21]  Jennyfer Miles: mi ha detto peccato sarà per domani

[14:21]  Serena Domenici: interessante continua

[14:21]  Jennyfer Miles: allora ho detto no, domani credo che avrò da fare

[14:22]  Serena Domenici: Quindi l’abito fa il monaco o viceversa?

[14:23]  Jennyfer Miles: e purtroppo in certi casi si

[14:24]  Serena Domenici: Mi pare di capire che tu non avresti fatto lo stesso vero?

[14:25]  Jennyfer Miles: no assolutamente, io adoro Second Life perchè da modo si guardare oltre

[14:25]  Jennyfer Miles: però bisogna saper guardare oltre

[14:26]  Jennyfer Miles: saper cogliere le sensazioni

[14:26]  Jennyfer Miles: sarà perchè io mi diletto a scrivere versi poetici.

 

Intervista al purista che vuole restare anonimo: Niente nome.

[08:56]  Serena Domenici: La scelta di non curare l’avatar particolarmente, nasce da cosa per te?

[08:57]  Niente Nome: allora molti motivi ma sopratutto due

[08:57]  Niente Nome: sono pigro 😛

[08:58]  Niente Nome: credo che sia più importante la caramella della carta

[08:58]  Niente Nome: ma poi sostanzialmente e una questiona di coerenza

[08:58]  Niente Nome: sono affezionato al mio avatar

[08:58]  Serena Domenici: Cosa pensi invece di chi lo cura quasi in modo maniacale?

[08:59]  Niente Nome: e una forma di comunicazione non verbale

[08:59]  Niente Nome: e poi è molto divertente

[09:00]  Serena Domenici: Vuoi dire che è un modo per lanciare ‘messaggi’ anche?

[09:00]  Niente Nome: certo

[09:00]  Niente Nome: un avatar e una cosa molto personale

[09:00]  Niente Nome: e osservando un avatar si può intuire molto di una persona

[09:01]  Serena Domenici: Ti attrae chi è purista come te o esattamente l’opposto? O la cosa ti è indifferente?

[09:01]  Niente Nome: questa domanda e difficile

[09:01]  Niente Nome: non ci ho mai pensato

[09:01]  Serena Domenici: 🙂

[09:02]  Niente Nome: ma credo che mi attrae un ava un po’ complesso

[09:02]  Niente Nome: sai con i fronzoli

[09:03]  Serena Domenici: andresti al di là dell’aspetto , qualunque esso sia?

[09:03]  Niente Nome: ci vado sempre

[09:03]  Niente Nome: a me piace sentire l’anima di chi e dietro il suo ava

[09:04]  Niente Nome: e poi le persone sono affascinanti

[09:04]  Serena Domenici: Hai avuto delle storie su Second Life? Se è si cosa ti ha colpito immediatamente.

[09:04]  Niente Nome: per storie cosa intendi ?

[09:04]  Niente Nome: relazioni ?

[09:05]  Serena Domenici: si

[09:05] Niente Nome: allora si ho avuto delle relazioni

[09:05] Niente Nome: e la cosa che mi colpisce sempre, come ti ho detto, è la personalità

[09:06]  Niente Nome: sopratutto la sensibilità

[09:06] Niente Nome: e incredibile come Second Life riesca a mostrare gli aspetti delle persone

[09:07]  Niente Nome: i loro sentimenti

[09:07] Serena Domenici: In sostanza mi pare di capire che non sei comunque prevenuto, nonostante tu preferisca il contenuto , piuttosto che la confezione.

[09:07]  Niente Nome: certo che non sono prevenuto

[09:08]  Niente Nome: esplorare e conoscere e una delle cose più affascinanti di Second Life

[09:08]  Niente Nome: e non mi riferisco solo a luoghi

[09:08]  Serena Domenici: Hai conosciuto diversi avatar femminili puriste?

[09:09]  Niente Nome: no

[09:09]  Serena Domenici: Più uomini o donne puristi?

[09:09]  Niente Nome: e’  difficilissimo che delle femmine abbiano avatar trascurati.

[09:12]  Serena Domenici: Hai ogni tanto la curiosità di passare dall’altra parte e renderti superstrafigo?

[09:13]  Niente Nome: haha potrei rispondere con una battuta

[09:13]  Serena Domenici: fallo pure

[09:13]  Niente Nome: tipo che lo sono già ;).

 

 

Intervista a due noti DJ italiani di SL Stefano Eleonara e Ducjy Anatra.

[13:30]  Serena Domenici: La scelta di curare l’avatar, nasce da cosa per te?

[13:30] Ducky Anatra: La scelta di curare l’avatar per me è un divertimento, e secondo me dimostra il carattere della persona che c’è dietro

[13:31]  Stefano Eleonara: la ringrazio per avermi fatto questa domanda

[13:31]  Stefano Eleonara: io non curo molto l’avatar

[13:31]  Ducky Anatra: se mi faccio l’avatar dall’aspetto aggressivo o dolce significa che voglio mostrare quel lato di me stessa..

[13:31]  Ducky Anatra: oppure chi non lo cura affatto secondo me non ha capito lo scopo del gioco

[13:32]  Stefano Eleonara: ci sono anche quelli che usano forme animali non solo umane

[13:32]  Stefano Eleonara: io sono ermetico

[13:32]  Stefano Eleonara: ho la stessa shape da quando conosco pap

[13:33]  Stefano Eleonara: anche la skin e capelli uguali

[13:33]  Ducky Anatra: lui non si cambia l’avatar da quando se l’è creato cosi appena entrato..

[13:33]  Ducky Anatra: segno che non gli piacciono i cambiamenti..

[13:33]  Stefano Eleonara: credo sia più un vizio da donne

[13:33]  Stefano Eleonara: dei vestiti?

[13:33]  Stefano Eleonara: ah si, i vestiti si

[13:34]  Ducky Anatra: si per l’abbigliamento, si vero ci tiene

[13:34]  Ducky Anatra: ha un suo gusto personale nel cambiarsi

[13:34]  Stefano Eleonara: i vestiti si li cambio

[13:34]  Stefano Eleonara: ma non è un lavoro

[13:34]  Ducky Anatra: per me il gioco è fatto di tante cose, Second Life va sfruttato un po’ in tutto

[13:34]  Stefano Eleonara: a me piace la musica

[13:34]  Ducky Anatra: altrimenti manchi di fantasia.

[13:36]  Serena Domenici: Cosa pensate invece di chi non cura per niente o poco il suo avatar e sceglie, non avendo problemi di linden dollar, di rimanere ‘purista’ per non dire niubbo?

[13:36]  Ducky Anatra: chi non cambia l’avatar non è uno che ha capito lo scopo del gioco

[13:37]  Ducky Anatra: che è quello di usare la fantasia per impersonare quello che vuoi, o per cambiare qualcosa di te, ed essere come ti piace

[13:37]  Stefano Eleonara: per me, chi non cambia l’avatar fa bene e a me non interessa molto quello che fanno gli altri

[13:37]  Stefano Eleonara: ognuno gioca come gli pare qui

[13:38]  Ducky Anatra: ognuno lo fa come gli piace ma a me piace la gente con fantasia

[13:38]  Ducky Anatra: se usano Second Life come chat di testo non mi interessano molto

[13:38]  Stefano Eleonara: ma la fantasia è nella testa

[13:38]  Stefano Eleonara: non solo nell’aspetto fisico

[13:38]  Ducky Anatra: è nella testa ma qui la esprimi

[13:38]  Ducky Anatra: e perchè ti cambi i vestiti allora tu?

[13:39]  Stefano Eleonara: a me piace

[13:39]  Ducky Anatra: perchè ti piace sbizzarrirti

[13:39]  Ducky Anatra: questo mi piace di te

[13:39]  Stefano Eleonara: e © © σ ❣

[13:39]  Ducky Anatra: uno che non si cambia a me non piace ma sono gusti eh

[13:39]  Serena Domenici: Per voi l’attrazione, la simpatia, l’interesse scatta o no a prescindere dall’avatar?

[13:39]  Ducky Anatra: ◕‿◕

[13:39]  Ducky Anatra: l’avatar per la simpatia non conta molto, per me importante è sicuramente la simpatia, ma ripeto, l’aspetto dell’avatar mi dice qualcosa del carattere della persona

[13:40]  Ducky Anatra: c’è anche quello che si cura troppo, e quello ti darà poco sul piano personale

[13:40]  Ducky Anatra: ci vuole una giusta via di mezzo, come in rl

[13:40]  Ducky Anatra: quello che è maniacale per avere l’ultima skin la più costosa forse è troppo concentrato su se stesso..

[13:40]  Stefano Eleonara: si, secondo me, qui l’aspetto fa scattare prima l’attrazione “fisica”, poi, magari, se ci chatti puoi scoprire che è meglio lasciar perdere

[13:40]  Ducky Anatra: si in generale poi…non so

[13:41]  Serena Domenici: Insomma andreste al di là dell’aspetto?

[13:41]  Stefano Eleonara: si può accadere anche il contrario però

[13:41]  Stefano Eleonara: un avatar insignificante e dietro una persona intelligente no?

[13:41]  Ducky Anatra: al di là dell’aspetto io andrei sia in Second Life che in rl..alla fine non conta molto..

[13:42]  Ducky Anatra: andrei oltre l’aspetto, perchè alla fine conta poco, voglio dire

[13:42]  Stefano Eleonara: allora non ti dovrebbero interessare i vestiti o l’aspetto

[13:42]  Stefano Eleonara: se vai oltre…

[13:43]  Ducky Anatra: mi interessano ma non scarto nessuno per l’aspetto

[13:43]  Ducky Anatra: pero’ l’aspetto denota una parte del carattere..in ogni caso

[13:43]  Stefano Eleonara: ma se ha l’avatar da niubbo che capisci di quella persona? Potrebbe essere chiunque..

[13:43]  Ducky Anatra: infatti prima lo conosco meglio e poi giudico se mi piace

[13:44]  Ducky Anatra: ma se è niubbo da tre anni..già un punto in meno

[13:43]  Serena Domenici: Secondo voi chi cura di più il proprio avatar gli uomini , le donne o si equivalgono?

[13:44]  Stefano Eleonara: più le donne (mi pare di averlo detto sopra alla prima domanda)

[13:45]  Ducky Anatra: allora chi cura di piu’ l’avatar? per me di più le donne

[13:45]  Ducky Anatra: e in particolare gli italiani

[13:45]  Stefano Eleonara: ho conosciuto uno che teneva l’avatar strano per scelta per protesta

[13:45]  Ducky Anatra: gli stranieri meno di noi, hanno altro stile

[13:45]  Ducky Anatra: noi spesso siamo maniacali eheheh

[13:45]  Ducky Anatra: nè in rl nè in Second Life vero ahah

[13:46]  Ducky Anatra: cmq di piu le femmine sono piu’ civettuole si..

[13:46]  Ducky Anatra: l’avatar ti dice qualcosa sul carattere e gusti rl

[13:46]  Stefano Eleonara: più gli europei

[13:47]  Ducky Anatra: come in rl

[13:48]  Serena Domenici: Avete ogni tanto la tentazione di travestirvi da ‘purista’ e vedere l’effetto che fa?

[13:48]  Stefano Eleonara: a me, viene spesso la voglia (come adesso) di stravolgere l’avatar (ne ho una da prete, uno da diavolo, uno da corvo, ecc.)

[13:48]  Ducky Anatra: ci ho pensato ogni tanto

[13:49]  Ducky Anatra: una volta ho detto a te di farci due account nuovi e fare i nubbetti insieme in giro per Second Life

[13:49]  Stefano Eleonara: si, stiamo pensando di fare una festa con avatar da niubbi

[13:49]  Ducky Anatra: si vero

[13:50]  Serena Domenici: Secondo voi che chance ha un avatar poco carino esteticamente al pari di un avatar strafigo di essere “immato” durante una delle vostre serate?

[13:50]  Stefano Eleonara: e © © σ ❣

[13:51]  Ducky Anatra: in Italia zero

[13:51]  Ducky Anatra: con gente italiana non ha possibilità di essere cacato di striscio lo posso dire?

[13:51]  Stefano Eleonara: quelli poco interessanti non credo che vengano “immati” (ma anche fuori dalle nostre serate)

[13:51]  Stefano Eleonara: no c’è molto razzismo anche qui

[13:51]  Stefano Eleonara: anzi vengono derisi

[13:52]  Stefano Eleonara: si, è una forma di discriminazione

[13:52]  Ducky Anatra: quello che dico io, non ci vuole niente qui, non ci vogliono soldi per migliorarsi

[13:52]  Ducky Anatra: è un gioco 3d

[13:52]  Stefano Eleonara: si, ma essere diversi non significa essere scemi

[13:55]  Serena Domenici: in sostanza per voi l’abito fa il monaco o viceversa?

[13:56]  Stefano Eleonara: no, per me qui no

[13:56]  Ducky Anatra: beh l’abito non fa il monaco, ripeto pero’ mi da un’idea della fantasia che puo’ avere la persona che non ci tiene a cambiare aspetto

[13:57]  Ducky Anatra: in un gioco 3d è il divertimento principale, assumere l’aspetto che si vuole, sia umano che animale

[13:57]  Stefano Eleonara: per me la fantasia si “vede” quando ci chatti con un avatar

[13:57]  Stefano Eleonara: si ma molto spesso dietro un bell’avatar non c’è niente

[13:57]  Ducky Anatra: certo parlandoci capisci com’è la persona, pero’ io ho sempre fatto amicizia con qualsiasi tipo di avatar

[13:58]  Stefano Eleonara: a volte dietro un bell’avatar femminile c’è un uomo, quindi è una truffa

[13:58]  Serena Domenici: Chi è più sfrenato/a nella ricerca ossessiva dell’immagine l’uomo o la donna e chi è più propenso secondo voi ad andare oltre?

[13:58]  Ducky Anatra: la ricerca dell’immagine per se stessa è più della donna, forse come in rl..

[13:58]  Ducky Anatra: andare oltre che significa?

[13:59]  Stefano Eleonara: secondo me, le donne sono più introspettive; gli uomini se vedono un bell’avatar iniziano a fare gli scemi.

 

Intervista a Grigio Horan owner Del Garden of Love

[06:37]  Serena Domenici: Tu ci tieni particolarmente a curare il tuo avatar?

[06:38]  Grigio Horan: il mio avatar ormai è come una seconda pelle

[06:38]  Grigio Horan: è sempre uguale da quasi tre anni

[06:38]  Grigio Horan: o forse di più

[06:39]  Serena Domenici: Quindi diciamo che ci tieni, il giusto…lo hai personalizzato e Amen!

[06:39]  Grigio Horan: si

[06:40]  Grigio Horan: non vedo il motivo di elaborarlo oltre

[06:40]  Grigio Horan: anche l’AO è la stessa

[06:41]  Serena Domenici: Cosa pensi invece di chi non cura per niente o poco il suo avatar e sceglie di rimanere purista?

[06:45]  Grigio Horan: penso che sia caratteriale

[06:46]  Grigio Horan: penso che sia da ricollegare sia alla personalità

[06:46]  Grigio Horan: ma anche dagli interessi che si hanno in

[06:47]  Serena Domenici: Sinceramente, ti affascina a prima vista un bell’avatar o la cosa ti è indifferente. Insomma vai oltre a prescindere?

[06:48]  Grigio Horan: un avatar esprime in ogni caso un poco la personalità di chi lo veste

[06:49]  Grigio Horan: ma nella conoscenza si va oltre

[06:51]  Grigio Horan: per cui se le sembianze non sono supportate e confermate dal cxarattere che esprime la persona che ci sta …. difficilmente si va oltre una conoscenza superficiale.

[06:54]  Grigio Horan: come nella vita reale

[06:54]  Grigio Horan: anche qua chi vale esprime carattere

[06:54]  Grigio Horan: personalità, capacità

[06:55]  Grigio Horan: e quelle sono doti che vengono rilevate

[06:55]  Grigio Horan: i maschi badano di più alle esteriorità

[06:50]  Serena Domenici: Ti capita di essere “immato” da avatar femminili, per proposte ‘indecenti’?

[06:52]  Grigio Horan: le proposte ci sono, anche se non sempre in modo esplicito

[06:56]  Grigio Horan: mi è capitato più volte di avere proposte particolari

[06:56]  Serena Domenici: del tipo?

[06:57]  Serena Domenici: proposte di BDSM?

[06:57]  Grigio Horan: ma per alcune persone il piacere passa attraverso anche quei canali

[06:57]  Grigio Horan: non solo BDSM

[06:58]  Grigio Horan: sono due cose differenti

[06:58]  Serena Domenici: dimmi è interessante

[06:59]  Grigio Horan: se si entra in quei meandri, bisogna cercare di vedere oltre

[06:59]  Grigio Horan: Tutti possono nominarsi Master

[07:00]  Grigio Horan: ma non corrisponde il carattere alle parole

[07:02]  Grigio Horan: sono due ruoli ben definiti

[07:02]  Grigio Horan: ma non semplici

[07:03]  Grigio Horan: come nel sesso

[07:03]  Grigio Horan: ognuno si esprime secondo i propri gusti

[07:03]  Grigio Horan: e qua in Second Life l’anonimato fa si che tutto possa venire espresso liberamente.

[07:05]  Grigio Horan: come nella vita reale si passa attraverso esperienze a modi di essere più definiti

[07:06]  Grigio Horan: qualcuno non va oltre perchè finisce per averne a noia delle solite cose.

[07:06]  Grigio Horan: se hai interessi e hai le capacità di esprimerli, allora Second Life dura

[07:06]  Grigio Horan: dico dura nel tempo

[07:07]  Grigio Horan: si acquista conoscenza del gioco

[07:03]  Serena Domenici: insomma Grigio, tu sei un moderato mi pare di capire, curi il giusto il tuo avatar, non hai pregiudizi e vai per la tua strada. Ti piace dedicarti alla tua bellissima Land e costruire insieme a Kristall scenari fantastici.

[07:07]  Grigio Horan: per me è giunto ilo momento di esprimere un poco di creatività

[07:08]  Grigio Horan: ho un poco di conoscenza per poterlo fare

[07:08]  Grigio Horan: creo ciò che mi intriga come idea

[07:09]  Grigio Horan: il mio sogno nel cassetto e sempre stata una land frequentata da tante persone

[07:10]  Grigio Horan: ho pensato che si potesse dare un senso creando il Garden of Love.

[07:11]  Grigio Horan: un posto dove chiunque può lasciare una traccia dei propri sentimenti. Che poi alla fine sono sempre quelli che contano.

 

by Serena Domenici

“Sorgenti Aperti” e “Copie Consentite” (OpenSource/CopyLeft), proviamo a capirci qualcosa di più…

 

Le galassie OpenSource

OpenSource

Praticamente ogni giorno siamo in contatto con questi termini eppure se chiedessimo ad una persona media cosa sia l’OpenSource probabilmente risponderebbe qualcosa del tipo “sono cose gratuite” che si possono usare liberamente. E se chiedessimo cosa sia il “copyleft” probabilmente troveremmo la persona con gli occhi vacui pensando che gli stiamo chiedendo qualcosa di profondamente differente e da super-tecnici.

Eppure le parole “opensource” e “copyleft” sono interessantemente collegate. Se guardiamo su wikipedia troviamo in sintesi la seguente definizione per “open source”

Tratto da http://it.wikipedia.org/wiki/Open_source

In informaticaopen source (termine inglese che significa sorgente aperto) indica un software i cui autori (più precisamente i detentori dei diritti) ne permettono, anzi ne favoriscono il libero studio e l’apporto di modifiche da parte di altri programmatori indipendenti. Questo è realizzato mediante l’applicazione di apposite licenze d’uso.
La collaborazione di più parti (in genere libera e spontanea) permette al prodotto finale di raggiungere una complessità maggiore di quanto potrebbe ottenere un singolo gruppo di lavoro. L’open source ha tratto grande beneficio da Internet, perché esso permette a programmatori geograficamente distanti di coordinarsi e lavorare allo stesso progetto.

Come si vede il punto cardine dei concetti opensource è rappresentato dalla “licenza d’uso” e di queste licenze ne esistono veramente centinaia (per non dire migliaia) di incarnazioni. Ognuna di queste ha le sue caratteristiche specifiche che la possono rendere più o meno aderente ai concetti originari.

Le Licenze

Le licenze si suddividono grosso modo in:

  • Licenze d’uso “pure” che rispettano in modo profondo il livello di rifiuto di ogni forma di chiusura e di sfruttamento individuale o aziendale, ed è il caso delle licenze tipo GPL che vietano di fatto la commercializzazione e lo sfruttamento brutale, impedendo alle aziende di produrre software a pagamento che “contengano” codice GPL. Queste licenze vengono dette “virali” perchè nel momento in cui si decide di usarle come componenti del proprio software quest’ultimo deve essere ridistribuito nello stesso modo in cui sono distribuiti i componenti iniziali, anche se la componente GPL è soltanto una piccola parte.
  • Licenze d’uso “liberali” che consentono alle aziende di poter costruire del software che usi questi moduli, senza dover distribuire i loro prodotti finali con la stessa licenza e pertanto consentendo l’uso “commerciale” e a pagamento. E’ l’esempio tipico la licenza Apache o BSD. Si noti che con queste licenze anche se il prodotto finale è chiuso è normalmente obbligatorio dichiarare i componenti open utilizzati e spesso gli utenti finali sono obbligati comunque a scaricarsi i componenti a parte (cosa che a volte complica la modalità di utilizzo del software opensource da parte degli utenti finali).
  • Licenze d’uso totalmente “free” che consentono ogni uso senza particolari limitazioni. Non ce ne sono molte di queste licenze, ma è da qui che forse è nato l’equivoco: la gente pensa che una licenza opensource sia automaticamente di questo tipo, cosa che come abbiamo visto non è vero.
  • Licenze d’uso opensource “aziendali” provenienti da specifiche società come Oracle (vedi Java), IBM (vedi Eclipse) e la stessa Linden Lab che distribuisce in modalità “opensource” GPL il suo viewer, ma che si riserva il diritto di fare lucro e di distribuire viewer ed altre sue produzioni in altre modalità.
  • Licenze Creative Commons, che sono state concepite principalmente per proteggere e/o divulgare il diritto di autore su canzoni, testi e creazioni artistiche. Da non confondersi con le tipologie precedenti, che sono nate in particolare per gestire il software, ma che ha alcune affinità con le licenze d’uso pure.

Il CopyLeft

Va da sè che quando si usa il termine opensource gli idealisti tendono in realtà a pensare all’OpenSource “puro” quello GPL, quello che aiuta in modo disinteressato l’umanità. E questo OpenSource puro si accompagna tranquillamente con il concetto di “copyleft”, cioè la possibilità di “consentire le copie” invece che il copyright che invece cerca di proteggersi dalle copie.

Per copyleft abbiamo, da http://it.wikipedia.org/wiki/Copyleft

L’espressione inglese copyleft è un gioco di parole sul termine copyright nel quale la parola “right” significa “diritto” (in senso legale), ma giocando sul suo secondo significato (ovvero “destra”) viene scambiata con “left” (sinistra). Copyleft Individua un modello di gestione dei diritti d’autore basato su un sistema di licenze attraverso le quali l’autore (in quanto detentore originario dei diritti sull’opera) indica ai fruitori dell’opera che essa può essere utilizzata, diffusa e spesso anche modificata liberamente, pur nel rispetto di alcune condizioni essenziali. Nella versione pura e originaria del copyleft (cioè quella riferita all’ambito informatico) la condizione principale obbliga i fruitori dell’opera, nel caso vogliano distribuire l’opera modificata, a farlo sotto lo stesso regime giuridico (e generalmente sotto la stessa licenza). In questo modo, il regime di copyleft e tutto l’insieme di libertà da esso derivanti sono sempre garantiti.

Dal punto di vista etimologico pare che il termine copyleft sia nato nel 1976 a seguito della diffusione del sorgente assembler di un interprete basic “Tiny Basic”.

Le prime nove righe del codice sorgente di Tiny BASIC per il processore Intel 8080 scritto da Li-Chen Wang, professore all'università di Palo Alto (1976).

L’OpenSource di questo tipo parla in particolare di “Libertà” invece che di “Divieti”, in particolare si sottolineano le seguenti 4 libertà:

  1. Libertà di eseguire il programma per qualsiasi scopo.
  2. Libertà di studiare il programma e modificarlo.
  3. Libertà di ridistribuire copie del programma in modo da aiutare il prossimo.
  4. Libertà di migliorare il programma e di distribuirne pubblicamente i miglioramenti, in modo tale che tutta la comunità ne tragga beneficio.

Le “libertà” che disturbano sono invece (schiavitù :():

  1. “Libertà” di chiudere il software e/o le proprie modifiche e di nasconderlo al pubblico
  2. Impedire che altri distribuiscano o rendano pubblici le tecniche e i modi di usarlo
  3. Cercare di rendere l’uso dei moduli talmente complesso o oscuro da rendere indispensabile una guida per risolvere i problemi
  4. Cercare di vendere a caro prezzo informazioni che sono già di dominio pubblico

NB: Non è disturbante e NEMMENO PROIBITO da molte licenze OpenSource inclusa la licenza GPL la “vendita” di oggetti o programmi aperti. Tuttavia in caso di vendita occorre comunque far sapere che il contenuto è liberamente accessibile e liberamente distribuibile. Cioè in pratica occorre LASCIARE agli altri la STESSA libertà che è stata lasciata a noi.

Il Progetto Vulcano OpenSource

Questo articolo vuole essere solo una introduzione a questo enorme universo che è la galassia OpenSource/CopyLeft e per capire quanto sia complicato e del perchè sia opportuno circoscrivere QUALE opensource si vuole. Si pensa di fare un incontro a Vulcano nelle prossime settimane per studiare ed organizzare il progetto OpenSource http://openvulcano.wikispaces.com/VulcanoOpenSource

Mentre ovviamente i concetti OpenSource sono facilmente applicabili agli script LSL che sono dei programmi, probabilmente l’estensione OpenSource/CopyLeft anche ad artefatti 3D e opere di ingegno potrebbe risultare più complicata e meritare sicuramente almeno un secondo articolo.

Chi fosse interessato al progetto che tra le altre cose prevede anche la costruzione di un “Museo degli Script” mi contatti in SL o via email salahzar@gmail.com

Salahzar

Get Educated in Second Life – La formazione in Second Life

VERSIONE ITALIANA

La formazione in ambiente virtuale è uno dei maggiori punti di forza di Second Life, in cui la maggior parte della formazione è gratuita e accessibile ai relatori italiani. Vogliamo qui dare degli utili consigli sulla formazione in Second Life (SL), a partire dalle opzioni sulla lingua, e arrivando alla formazione che è più aderente alle esigenze dei relatori italiani, dal primo fino all’ultimo.

Diversi tool traduttori di testo sono disponibili gratuitamente in Second Life. Se si utilizza il Visualizzatore 2 o Phoenix, ad esempio, si dispone di un semplice traduttore sul P-Ctrl scheda Preferenze > Chat di testo. Alcuni traduttori sono molto potenti, gestendo più lingue in una sola volta, come il traduttore disponibile presso Ferd Caledon Oxbridge Università (http://slurl.com/secondlife/Caledon%20Oxbridge/76/140/29/).

Si possono trovare tutti gli eventi di education in SL utilizzando il (Ctrl-F) di ricerca in-world, scheda Eventi, disponibile in tutti i viewer di SL. Una tipica giornata di SL comprende diverse dozzine di corsi, per lo più gratuiti. Controllare il “Cover Charge” su ogni classe nelle liste di ricerca per scoprire le varie lezioni.

La formazione dell’inglese come seconda lingua (ESL) è disponibile in tutta Second Life, e include istruttori indipendenti, LanguageLab.com, CyprisChat.org, e Drive – Through English come Lingua Franca (ELF). I corsi di lingua in ambiente virtuale presentano scenari di vita reale, come, per esempio, il caso di una emergenza incendio, se sei un infermiere o un medico a LanguageLab.com. Altre opzioni possibili sono quelle di usare sessioni in un’aula tradizionale, e Drive-Through ELF è dedicato a classi di studenti italiani. Vedi le URL in coda all’articolo.

La Caledon Oxbridge University insegna gratuitamente, con classi per le traduzioni di testo, che introducono i nuovi utenti di SL, come ad esempio presentazioni dell’inventario, lo scripting, la costruzione SL, le texture, la sicurezza e l’economia in SL. La Caledon Oxbridge University è facilmente accessibile agli studenti non di lingua inglese, poichè predispone Notecards in più lingue. Troverete il traduttore gratuito Ferd proprio appena fuori della principale aula di lezione, SLURL sopra. Caledon ha allestito anche molti omaggi per gli avatar newbies, anche di epoca Vittoriana (19 ° secolo).

Caledon è anche il centro della cultura steampunk in SL, un mix di moda Vittoriana con tecnologie assurdamente avanzate. Steampunk è ciò che il blogger Daring Librarian chiama “Jules Verne incontra HG Wells”, entrambi grandi scrittori di fantascienza in epoca Vittoriana. Caledon, e le regioni aderenti, sono comunità molto attive, e potete trovare gli eventi e i corsi sul web, cercando la pagina di “Oxbridge Class”

 

Con tutti gli eventi organizzati in note traducibili, New Citizens Inc (NCI), è una vivace comunità di apprendimento, che gestisce l’insegnamento in 50 classi a settimana,  per tutti gli argomenti su Second Life, tra cui: scripting, fashion design, edilizia, commercio, sicurezza, e molto altro. NCI ospita feste divertenti, eventi sociali, spettacoli fantastici, e organizza concorsi di building molto emozionanti.

Io insegno corsi alla NCI alle ore 6.30 SL time, Sabato e Domenica mattina, di fotografia, giornalismo, marketing e organizzazione eventi. Vedi gli orari di classe NSC (http://slurl.com/secondlife/Kuula/70/166/35).

L’Help Island (HPI) è una comunità piccola ma molto accogliente, che fa da gateway, ed è un luogo dove iniziare la vita in SL. HPI insegna con voice misto a chat di testo, in classi su come diventare un disc jockey e sulle competenze di base di SL. Quando si visita la HPI, basta toccare la bandiera nazionale per ricevere una introduzione nella propria lingua. Visita HPI al http://slurl.com/secondlife/Help%20People%20Island/128/128/12.

Una scuola di design che gestisce le classi con entrambi i metodi di auto-guida e LIVE con testo traducibile è la SOMA, School of Design, specializzata nell’insegnamento della texture editor di immagini: Photoshop, Corel Draw, e il programma free Gimp. I programmi di Image Editing sono utilizzati da fotografi SL, artisti, costruttori, e stilisti di moda. SOMA distribuisce una Heads Up Display (HUD) con il proprio materiale didattico, in lingua inglese, e insegna live con classi di chat testuale. Visita SOMA, Scuola di Design, presso http://slurl.com/secondlife/Boudoir%20Isle/222/195/42.

Happy Hippo Builder’s School (HHBS) è una divertente scuola di insegnamento in SL, dal livello base fino a quello avanzato, per scripting, grafica e fotografia. Le classi sono un misto di testo e voice in inglese.

Visita Happy Hippo a: http://slurl.com/secondlife/Kinetix/168/149/22.

Birreria Builder è una scuola superiore incentrata sulle tecniche di costruzione in SL, come scripting, animazioni e sculpties che sono oggetti 3D ottenuti dall’upload di modelli 2D. E’ una comunità molto gioviale e amante del divertimento, e le classi sono sia in voice, in inglese, che con chat testuale, e mi sono divertita molto seguendo le conversazioni sul gruppo Builder’s Brewery con l’Instant Messages. Visita Builder’s Brewery a http://slurl.com/secondlife/Builders%20Brewery/110/146/23/.

Rockcliffe University è una scuola post-laurea in Second Life con un nuovo Dottorato di Ricerca in Virtual Collaborative Worlds. Le classi e gli eventi di Rockcliffe sono in voice inglese e in chat. Una delle loro aree di interesse è la formazione degli insegnanti reali sui mondi virtuali, sugli strumenti on-line, e su argomenti come il Project Management, il diritto, e le imprese virtuali. Rockcliffe gestisce classi di World of Warcraft e classi di eventi interessanti, come ad esempio una conferenza annuale degli insegnanti virtuali e discussioni di filosofia. Il calendario delle attività ed eventi di Rockcliffe è a .

Riferimenti:

Cypris Chat ESL istruzioni

Drive-Through ELF http://www.drive-through-esl.info/

Aiutare le persone in Help People Island italiano

Lingua Labs ESL istruzioni

 

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ENGLISH VERSION

Live Education is one of Second Life’s greatest strengths. Most SL training is free and accessible to Italian speakers. Find out useful tips about Second Life (SL) education, starting with language options, then training that is most accommodating to Italian speakers, first to last.

Several text-language translators are free in Second Life. If you use Viewer 2 or Phoenix, you have a simple translator on the Ctrl P Preferences > Text Chat tab. Some translators are very powerful, doing multiple languages at once, such as Ferd’s Translator at Caledon Oxbridge University http://slurl.com/secondlife/Caledon%20Oxbridge/76/140/29/

 

You can find all SL education using the (Ctrl-F) in-world search, Events tab, and the Education pull down in all SL Viewers. Typical SL days include several dozen courses, mostly free. Check the “Cover Charge” on each class in Search listings to discover any tuition.

 

English as a Second Language (ESL) training is available all over Second Life, including independent instructors, LanguageLab.com, CyprisChat.org, and Drive-Through English as Lingua Franca (ELF). Virtual language instruction puts you in real life scenarios, for example, during a fire emergency, if you are a nurse or doctor at LanguageLab.com. Other options use traditional classroom sessions, and Drive-Through ELF has classes devoted to Italian learners. See the URLs at story’s end.

 

Caledon Oxbridge University teaches free translatable text classes that introduce new users to SL, such as introductions to inventory, scripting, SL building, textures, SL safety, and the SL economy.  Caledon Oxbridge University is accommodating to non-English-speaking learners, as they have notecards in multiple languages. You will find Ferd’s free translator right outside their main lecture hall, SLURL above. Caledon has great freebies for brand new avatars, including Victorian-era (19th century) fashions. Caledon is the center of steampunk culture in SL, a blend of Victorian fashion with absurdly advanced technologies. Steampunk is what blogger Daring Librarian calls “Jules Verne meets HG Wells,”  both great Victorian science fiction novelists. Caledon and affiliated regions are very active communities, find events and classes on the web by searching this page for “Oxbridge Class”

 

With all events in translatable text, New Citizens Inc (NCI), is a vibrant learning community, teaching 50 classes per week about all things Second Life, including scripting, fashion design, building, commerce, security, and much more. NCI hosts fun parties, social events, terrific show & tells, and exciting builder competitions. I teach classes at NCI at 6:30am SL time Saturday and Sunday mornings about Photography, Journalism, Marketing, and Event Organizing. See NCI class schedules at http://slurl.com/secondlife/Kuula/70/166/35.

 

Help People Island (HPI) is a small but very friendly community gateway, a place to start life in SL. HPI teaches in mixed voice and text chat, classes like how to be a Disc Jockey and basic SL skills. When you visit, touch your national flag to receive an introduction in your language. Visit HPI at http://slurl.com/secondlife/Help%20People%20Island/128/128/12.

 

A design school that does both self-guided and live classes in translatable text, SOMA School of Design specializes in teaching image texture editors: Photoshop, CorelDraw, and free Gimp. Image editors are used by SL photographers, artists, builders, and fashion designers. SOMA distributes a Heads Up Display (HUD) with their courseware in English, and teaches live text-chat classes too.

Visit SOMA School of Design at http://slurl.com/secondlife/Boudoir%20Isle/222/195/42.

 

Happy Hippo Builder’s School (HHBS) is a fun SL school teaching basic to advanced-level building, scripting, graphics, and photography. Classes are a mixture of text and English voice. Visit Happy Hippo at: http://slurl.com/secondlife/Kinetix/168/149/22.

 

Builder’s Brewery is an advanced school focused on SL building techniques, such as scripting, animations, and sculpties which are 3D objects shaped by uploaded 2D patterns. A very jovial, fun-loving community, classes are both English voice and text chat; and I had fun in conversations on Builder’s Brewery group Instant Messages. Visit Builder’s Brewery at http://slurl.com/secondlife/Builders%20Brewery/110/146/23/.

 

Rockcliffe University is a post-graduate school in Second Life including a new Doctorate of Philosophy in Virtual Collaborative Worlds. Rockcliffe’s classes and events are in English voice chat. One of their focus areas is training real life teachers about virtual worlds, online tools, and topics such as project management, law, and virtual business. Rockcliffe delivers World of Warcraft classes and interesting events, such as an annual virtual teachers’ conference and philosophy discussions.

 

Rockcliffe’s very acive events calendar is at .

Resources

Cypris Chat ESL Instruction

Drive-Through ELF http://www.drive-through-esl.info/

Help People Island home page in Italian

Language Labs ESL Instruction

by Any1 Gynoid

Socializziamo la nostra OpenSim: istruzioni per aprire le frontiere ed inserirsi nella community osgrid

Ricevo queste interessanti istruzioni dall’avatar Enrica Bonetto.  Ecco una esperienza “live” di una persona non esperta che è riuscita a fare quasi da sola una installazione completa di una sim DENTRO la community di OsGrid.

Ricordiamo che nei miei articoli precedenti su OpenSim insegnavo come costruire delle SIM isolate (standalone) in un contesto chiuso. Qui si spiega come collegare una sim di questo tipo ad una comunità consolidata come OsGrid (le istruzioni sono probabilmente applicabili con poche modifiche anche ad altre grid come Craft).

Tenete conto che il successo di una operazione del genere è legata fondamentalmente al router (l’apparecchietto con le lucette luminose attaccate alla presa telefonica) e al provided che state utilizzando. Modem/Router differenti e provider differenti potrebbero non funzionare 🙁 Infatti era questa la remora che avevo nel presentare istruzioni simili. Ma se avete quel modem e quel provider siete fortunati funziona tutto senno contattate Enrica per capire cosa avete sbagliato 😉 …

CREAZIONE ISOLA OPENSIM SUL MIO PC E COLLEGATA IN OSGRID

STEP BY STEP

1.   Mi iscrivo a OsGrid

Sul sito http://www.osgrid.org/ ho creato un account cliccando su join now       )  scegliendo un avatar first e last name , una password e indicando un indirizzo e-mail.

Esempio di una scuola che si è collegata a osgrid (Brera Academy virtual lab)

2.    Scarico i files.

Dalla sezione Download ( OSgrid ) ho prelevato il file zip della current release e i tre example ini files presenti nella stessa pagina ( OpenSim.ini – GridCommon:ini- FlotsamCache.ini ) Con internet explorer se li si preleva con click dx > salva oggetto con nome vengono salvati con estensione .text e non .ini > basterà cambiare l’estensione in .ini.

Per scaricare la versione dei programmi per la nostra sim

Per scaricare gli esempi dei file di configurazione

3.    Li sposto e rinomino sul mio PC.

Questi files , il file zip e i files initext li ho salvati in una cartella della directory principale del mio pc  ( nel mio è G:). Ho scompattato il file zip , cambiato l’estensione dei 3 files in .ini e li ho sostituiti ai corrispondenti files ini presenti nella cartella bin e nella cartella binconfig-include dopo aver rinominato in oldxxxxx i tre files ini originali.

4.    Scarico il viewer.

Sullo stesso sito ho scaricato il viewer Imprudence ( nel mio caso per windows)

5.   Mi iscrivo a DynDNS.

Dal sito DynDNS  scegliendo in free domain name il collegamento e successivamente : create free hostname ho indicato nella casella accanto a hostname il nome scelto per il mio host e nella casella a discesa una delle scelte possibili ( conviene annotare la propria scelta) , ho lasciato tutto il resto invariato e ho cliccato add to cart. La procedura poi ti guida nella creazione di un proprio account. Seguirla e completarla.

6.   Configuro dyndns e scarico l’updater.

Sempre sul sito dyndns ho attivato il link Support e nella pagina raggiunta ho fatto il download del programma DynDNS Updater (4.1.6). e successivamente installato nel mio pc. Nella tray icon deve comparire l’icona dell’updater ( sarà molto utile in seguito).

7.   Il router

Vengo ora alla parte difficile : il router e le connessioni.  Quanto scrivo ora è valido per il mio router e la mia impostazione della rete. Non posso garantire per altre configurazioni. Il mio sistema operativo è windows home xp con service pack 3. Il mio router è invece : alice gate w2+

8. Configurazione del router

start > tutti i programmi > alice > stato apparato > si apre la pagina internet che porta alla configurazione del router. Il mio router è impostato in modalità bridged+routed ossia connessione automatica da modemrouter attiva. Affianco di questa casella si noterà un indirizzo IP pubblico : prendetene solo nota. Io ho configurato il servizio virtual server cliccando su “configura” sotto la voce collegamento LAN e successivamente ho attivato il pulsante “ aggiungi “ in basso a dx. Nella finestra che si apriva ho aperto una per una le seguenti porte sia udp che tcp 9000,9001,8002,8003.. Finita la procedura ho confermato e dopo che sono state accettate le modifiche ho chiuso questa pagina.

9.   Il firewall di Windows

Ho aperto le stesse porte sul firewall di windows agendo dal tab eccezioni e clickando aggiungi porte . Anche qui una per una e sia per la porta tcp che udp e inoltre cliccando su aggiungi programma e poi sfoglia sino a trovare opensim.exe nella cartella bin precedentemente installata.

10.    Verifiche delle connessioni

start >connetti > mostra tutte le connessioni :
nel mio pc c’è una connessione a banda larga chiamata Alice ADSL ( se non ricordo male creatasi dal cd di installazione ma che può anche essere disabilitata.
In sostanza è una connessione remota utilizzabile da internet in caso non funzioni la connessione lan).
Io l’ho abilitata e connessa e i parametri rilevanti di tale connessione sono :

click dx >proprietà>rete>protocollo internet (TCPIP)>proprietà>generale >
scegli: ottieni automaticamente un indirizzo ip e ottieni indirizzo server DNS:
poi in avanzate >WINS > abilita NetBIOS su TCP/IP .

Lasciare invariato il resto.
Nella finestra Avanzate controllate le impostazioni del firewall non dovrebbero esserci problemi
> nella finestra avanzate del firevwall deve esserci la spunta sulla connessione. Condivisione connessione internet l’ho lasciata senza segni di spunta. L’altra connessione fondamentale nel mio sistema è la connessione alla rete locale (LAN) nella sezione LAN o internet ad alta velocità ( se disattivate questa non riuscite a collegarvi in internet , diciamo che è la connessione del router) .
I miei settagli sono i seguenti :
click dx> proprietà> generale> protocollo internet(TCP/IP) >proprietà>
anche qui ottieni automaticamente indirizzo ip e ottieni indirizzo server DNS ; > avanzate > DHCP abilitato > WINS > abilita NetBIOS su TCP/IP> OK.
HO messo anche una configurazione alternativa ( finestra accanto a quella generale delle proprietà della connessione) :
pallinatura su “Configurato dall’utente” Indirizzo IP  x.x.x 2 mentre il gateway predefinito è x.x.x.1 e la sub net mask è del tipo 255.255.255.0 .
il gateway predefinito e la subnet mask la trovate così : start >esegui> cmd> nella finestra dos scrivete  : ipconfig e guardate quelle della connessione alla rete locale lan : il gateway copiate esattamente i numeri così come per la subnetmask mentre per l’indirizzo ip copiate quello del gateway ecambiate solo l’ultima cifra (nel mio caso ho aumentato di un numero : da 1 a 2 ).
Poi nei server DNS preferito e alternativo ho messo dei numeri di server di alice che potete trovare in internet con google. Infine nelle finestra avanzate della proprietà connesione alla rete locale Lan anche qui nessuna spunta su condivisione connessione internet. Inoltre nessuna delle mie connessioni è col brinding.

11.   Configurate Imprudence per accedere alla sim

Se avete installato Imprudence andate al collegamento sul desktop >click dx> proprietà> finestra collegamento> destinazione>aggiungete alla fine della stringa  -loginuri il vostro dyndns che avete creato:8002

12.    Scegliete le coordinate per mettere la grid

Tornate in osgrid qui , meglio se con firefox perché con internet explorer ( almeno a me ) non si riesce a caricare la mappa, riducete il livello di dettaglio a zero fino a vedere quadratini blu e verdi. Passando sopra il mouse sulle aree blu che sono aree disponibili vedrete apparire le coordinate per posizionare la vostra isola in osgrid . Scegliete la posizione e annotatevi i due numeri.

13.   Configuro finalmente la mia sim

Nella cartella opensim osgrid che avevo dezippato vado a cercare nella sottocartella bin il file opensim. exe ( il mio sistema è a 32 bit , per questi settaggi guardate anche qui ) e con doppio click lancio il programma. Si apre la finestra dos , scorrono molte righe che ad un certo punto si arresteranno e bisognerà rispondere inserendo questi dati :

New region name []: TestLandia <hit enter> // scegliere il nome della vs isola
Region UUID [0980d6bc-2586-423d-ab26-d5428e5cd83a]: <hit enter>// dare solo invio accettando l’uuid che c’è ( se c’è)
Region Location [1000,1000]: <hit enter>// qui mettete le coordinate che avete preso dalla mappa , separate dalla virgola
Internal IP address [0.0.0.0]: <hit enter>// dare solo invioInternal port [9000]: <hit enter>// anche qui invio
Allow alternate ports [False]: <hit enter>// invio

External host name [SYSTEMIP]: 12.34.56.78 <hit enter>// qui inserite il vostro dyndns al posto dell’indirizzo ip
Your region is not part of an estate.
Do you wish to join an existing estate? [no]: <hit enter> // lasciate no di default dando solo invio
New estate name [My Estate]: TestLandia Corp. <hit enter>// lasciate il default dando solo invio
Estate owner first name [Test]: Joe <hit enter>// qui inserite il nome che avete scelto per l’account di osgrid
Estate owner last name [User]: Smith <hit enter>// qui il cognome corrispondente.

Se tutto è andato come doveva , la vostra isola è ora in osgrid  e dovrebbe essere raggiungibile sia da voi che dagli altri. Dovete controllare che l’indirizzo ip che restituisce il vostro dyndns updater concordi con l’indirizzo ip che potete vedere da internet andando su un apposito sito. Attenzione concorderà se entrambe le connessioni ( la connessione lan e alice adsl) sono lanciate , viceversa non funzionerà seuna delle due è spenta in particolare la connessione adsl alice a banda larga.Per avere una isola che non sia la ciambella rotonda di default cercate in internet dei files oar e copiateli nella cartella bin  . Quando lanciate la finestra dos di opensim.exe al prompt scrivete : load oar  il nomedelvostrooar.oar e poi dopo che l’isola si è caricata scrivete : save oar nomevostrooar.oar.  Quando uscite da osgrid uscite prima dal clientimprudence e poi chiudete la finestra dos usando la x senza scrivere shutdown così la vostra isola resterà nella grid altrimenti rischiate che la posizione venga occupata da altri che vedono vuota l’area e possono prendere le vostre coordinate.Dovrebbe essere tutto.

Enrica Bonetto