Cherry Manga @ Torno Kohime Foundation

By Tani Thor

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Potete visitare l’installazione di Cherry Manga alla torno Kohime Foundation fino al 28 novembre alla Venus Gallery: http://slurl.com/secondlife/Whispering%20Angels/177/154/1334

Cherry è una artista eclettica e di grande talento, alla quale ho rivolto alcune domande.

Tani Thor: Che cosa ti ha portato in Second Life?

Cherry Manga: Un caro amico di RL mi ha parlato di Second Life e mi sono incuriosita. L’ho provato, e mi sono innamorata… non sono più uscita!

Tani: Che cosa è l’Arte per te in Second Life?

Cherry: L’Arte in Second Life è esattamente ciò che l’Arte è ovunque… la capacità di creare. La differenza più importante con le opere di arte classica, come la pittura, è che in Second Life è possibile immergersi con il proprio avatar per sperimentare l’opera d’arte. L’arte è difficile da definire, per me, l’arte è potente quando mi dà emozioni o, fammi pensare, quando stuzzica i miei sensi.

Tani: Cosa ti ha spinto a fare arte in Second Life?

Cherry: Quando ho iniziato a importare le mie texture in Second Life, ho ricoperto le pareti della mia casa prefabbricata con i miei disegni, è stato il primo approccio. Una signora è venuta alla mia land, e siamo diventate amiche… Un giorno lei mi ha chiesto se mi sarebbe piaciuto costruire una galleria per lei, e l’ho fatto. Abbiamo dovuto riempire questa galleria, lei ha invitato gli amici RL ad esporre i loro dipinti ed io ho esposto i miei. Poi ho iniziato pian piano a costruire, e ho costruito paesaggi, sculture e tutto ciò che era possibile creare.

Tani: Cosa ispira le tue creazioni?

Cherry: L’ispirazione principale per me è la natura, gli elementi, le energie del nostro mondo… Una foglia sospinta dal vento, una bella canzone, un sorriso, una lacrima, il calore del sole sulla pelle, il mare… Principalmente, creo quello che sento, i miei lavori descrivono emozioni.

Tani: Sei un artista in RL?

Cherry: Se la pittura, la scultura e il disegno fanno di me un’artista, sì, lo sono. Non una artista professionista.

Tani: C’è qualche artista da cui trai ispirazione in Second Life o RL?

Cherry: È molto difficile citarne qualcuno, ce ne sono tanti da cui trarre ispirazione, quindi cerco di indicare quelli che mi ispirano in questo momento!

Jérome Bosch, Toulouse-Lautrec, Enki Bilal, Yann Minh, Egon Schiele, Cocorosie, Lou Reed, Mother Nature, Morlita Quan, Anley piers, Nessuno Myoo, Mikati Slade, Claudia222 Jewell, Cica Ghost, Romy Nayar, Ux Hax.

Tani: C’è un sito dove si possono vedere le tue creazioni?

Cherry: Condivido la sim Mysterious Wave con Anley Piers presso The Dark Swamp. Sono anche owner di una sim in opensim Terra-Mater nella Francogrid.

Tani: Quali sono le tecniche creative che utilizzi nel tuo lavoro?

Cherry: La grandezza del building in Second Life è che mi fa lavorare su diverse tecniche, modellare, scolpire, texturing. Photoshop, Blender e Zbrush sono gli strumenti che uso per creare in SL. In RL preferisco acrilico e argilla.

Tani: I progetti per il tuo futuro artistico in Second Life?

Cherry: Mi piacerebbe fare più collaborazioni con builder e musicisti.

Un grazie a Aloisio Congrejo per le traduzioni.

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English Version

You can “enter” inside Cherry Manga’s installation at the torno Kohime Foundation until November 28, Venus Gallery: http://slurl.com/secondlife/Whispering%20Angels/177/154/1334

Eclectic artist of great talent, to which I have a few questions.

Tani Thor: What brought you in Second Life?

Cherry Manga: A very close RL friend spoke to me about Second Life and her curioisity about it. I tried, and felt in love with it, ….she didn’t !

Tani: What is art for you in Second Life?

Cherry: Art in SL is exactly what Art is everywhere… an ability to create. The most important difference with classical art works such as painting is that in Second Life you can immerse yourself via your avatar to experiment the artwork. Art is hard to define, to me, art is powerfull when it gives me emotions, or let me think, or teases my senses.

Tani: What prompted you to make avrt in Second Life?

Cherry: When I started to import my own textures in Second Life, I covered the walls of my prefab house with my drawings, it was the very first biginning. A lady came to my land, and we became friends..A day she asked me if I would like to build a gallery for her, that I made. We had to fill this gallery,she invited RL friends to exhibit their paintings, and I installed mine. Then I started to build slowly, and I built landscapes, sculptures, everything that was possible to make.

Tani: What inspire your creations?

Cherry: The main inspiration to me is Nature, the elements, the energies of our world…A leaf spinning in the wind, a beautiful song, a smile, a tear, the heat of the sun on the skin, the sea….Mostly, I create what I feel, my works speaks about emotions.

Tani: Are you an artist in RL?

Cherry: If painting, sculpting and drawing makes me an artist, so yes I am. Not a professional one.

Tani: Is there any artist that inspires you in SL or RL?

Cherry: It is very hard to name few of them as there are a lot I find inspiring, so let’s give a try for the inspiration of the moment! Jérome Bosch, Toulouse-Lautrec, Enki Bilal, Yann Minh, Egon Schiele, Cocorosie, Lou Reed, Mother Nature. Morlita Quan, Anley piers, Nessuno Myoo, Mikati Slade, Claudia222 Jewell, Cica Ghost, Romy Nayar, Ux Hax.

Tani: There is a site where you can enjoy your creations?

Cherry: I share Mysterious Wave sim with Anley Piers, at The Dark Swamp. I also own a sim in the opensim Francogrid, Terra-Mater.

Tani: What are the creative techniques that you use in your work?

Cherry: The great aspect of building in Second Life is that it makes me work on several technics, modelling, sculpting, texturing. Photoshop, Blender and Zbrush are the tools I use to create in SL. In RL i prefer acrylic and clay.

Tani: Projects for your artistic future in Second Life?

Cherry: I would love to make more collabs, with builders and musicians.

Thanks to Aloisio Congrejo for the translation.

Nota: lo stesso articolo è pubblicato da Tani Thor sul blog di Tanalois: http://tanalois.blogspot.it/2012/11/cherry-manga-tkf.html

India Photo Report

by Virginia Lupindo

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Virginia Lupindo, insieme gli amici dell’Ashraya Support Group, a Ketty Dagostino e a Degoya Galthie, sono lieti di invitarVi al “ India Photo Report “ by Sumanta Dutta Photography alias Creativesam India, martedì 13 novembre ore 22:00 italian time, 1:00 pm SL time, presso http://maps.secondlife.com/secondlife/Steine Gardens/246/131/23.

Foto dell’India reale, realizzate da un giovane fotografo indiano che ha voluto mettere a disposizione il proprio talento al fine di raccogliere fondi per Ashraya (la vendita di ogni foto sarà devoluta all’associazione indiana; abbiamo stabilito di fissare a 400 linden il costo di ogni foto questo perché tale cifra corrisponde più o meno a un dollaro reale; con tale cifra è possibile dare da mangiare a un bambino là). Ma non ci siamo voluti fermare qui: in questa data in India iniziano i festeggiamenti per la festa del Diwali, la “festa delle luci” della sconfitta del male da parte del bene, del buon augurio che tutto possa andare meglio. Con questo spirito, senza volere paragonare quell’atmosfera reale densa di significato e spiritualità, abbiamo voluto riprodurre in Second Life la festa indiana.

Dunque alle ore 23:00 italian time 2:00 pm Sl time la dj Rosy Ferduccio ci allieterà con musiche indiane e balli a tema condotti e proposti da Chandrikaa Resident e Alexia Carnell.  L’invito è quello di esserci… Happy Diwali a tutti!

Significato del Diwali.

Diwali (scritto anche Devali in alcune regioni) o Deepavali ,  popolarmente conosciuta come la ” festa delle luci, “è un festival di cinque giorni che inizia il Dhanteras, celebrato il tredicesimo giorno lunare di Krishna paksha (scuro quindicina) del mese di calendario indù Ashwin e termina il Bhaubeej , celebrato il secondo giorno lunare di Shukla paksha (chiaro due settimane) del mese di calendario indù Kartik . [ 1 ] Nel calendario gregoriano , Diwali festa si celebra tra metà ottobre e metà novembre. Diwali è una festa ufficiale in India, Nepal , Sri Lanka, Myanmar, Mauritius, Guyana, Trinidad & Tobago, Suriname, Malaysia, Singapore e Fiji. Il nome “Diwali” o “Divali” è una contrazione di “Deepavali” che si traduce in “fila di lampade” Diwali comporta l’accensione di lampade di terracotta (DIPA in sanscrito) riempita di olio a significare il trionfo del bene sul male.  Queste lampade sono tenuti durante la notte e per la propria casa è pulita, sia fatto in modo da rendere la dea Lakshmi sentire i benvenuti.  Petardi sono esplose in modo da scacciare gli spiriti maligni .  Durante il Diwali, tutti i celebranti indossare abiti nuovi e condividere dolci e spuntini con i membri della famiglia e gli amici. Diwali commemora il ritorno del Signore Rama , insieme a Sita e Lakshmana , dalla sua 14 anni di esilio e sconfiggere il demone-re Ravana. In gioiosa celebrazione del ritorno del loro re, il popolo di Ayodhya , la capitale di Rama, illuminato il regno con terra Diyas e da scoppio petardi.  La festa simboleggia l’accensione della propria luce interiore grazie alla comunione con la Luce Suprema, che ha il potere di liberare l’anima dal sonno dell’oscurità e dell’ignoranza (tratto da Wikipedia).

Biografia di Creativesam

Io sono solo un principiante in questo affascinante settore denominato “Fotografia”. Mi piace esprimere la gioia, l’amore, la felicità, la pace, la speranza e l’immobilità attraverso le mie foto. Voglio percepire ogni fotografia come un’arte viva, che sta raccontando una storia a suo modo.  Il meraviglioso viaggio è iniziato quando avevo 8 anni. Uno dei miei zii mi ha regalato una macchina fotografica e ho iniziato a “giocarci” tutto il tempo. E ‘sempre stata una grande ispirazione per me, il come poter esprimere il mio pensiero attraverso questo linguaggio che è la fotografia. E’ un modo magnifico per cogliere il momento ineffabile e un modo di riflettere.  Sono molto appassionato di arte e fotografia di strada a cui mi piacerebbe dedicare più tempo in un prossimo futuro.  Siete sempre i benvenuti a dare qualsiasi commento e suggerimento circa le mie foto. Mi aiuterà a saperne di più e andare più a fondo in questa materia.

Saluti. Creativesam india (SL) / Sumanta Dutta (RL)

Commemorazione dei caduti di Nassirija in Second Life.

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Si è tenuta questa sera in Second Life, a partire dalle 21 ora italiana, l’annuale cerimonia di commemorazione dei caduti italiani nelle missioni di peacekeeping, presso il Memoriale dei caduti italiani (http://maps.secondlife.com/secondlife/Haean/59/241/85).

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La cerimonia si è svolta con la deposizione di una corona d’alloro in onore dei caduti e con le note dell’inno di Mameli, come ogni anno. Quest’anno la notizia della commemorazione nel Metaverso è stata pubblicata anche da Wired (http://daily.wired.it/news/internet/2012/11/12/nassiriya-memoriale-virtuale-secondlife-564567.html) che ha riportato anche la notizia della presenza del Ministro degli esteri Giulio Terzi alla commemorazione virtuale (https://twitter.com/GiulioTerzi/status /267923445923315712).

 

Una miniera di materiali in Italiano per chi vuole imparare a scriptare in SecondLife/OpenSim.

Lo “scripting“, cioè la programmazione di oggetti 3D all’interno dei mondi virtuali di SecondLife/OpenSim o simili, è considerata un’arte preziosa, e chi la sa fare viene visto come un privilegiato, potenzialmente in grado di poter offrire i suoi servigi a chi vuole arredare una sim con contenuto interattivo o comunque riuscire a sfruttarne al massimo la potenza.

Grazie agli script è possibile realizzare “applicazioni” di ogni genere nei mondi virtuali, garantendo ai fruitori della vostra terra virtuale una esperienza immersiva utile e stimolante.

Se immaginassimo un mondo senza script non potremmo ad esempio:

  • Sederci sugli oggetti o sulle palline delle varie posizioni di danza o sessuali
  • Toccare gli oggetti per avere materiale o per comandarne il comportamento (i famosi menu blu)
  • Guidare un veicolo
  • e molte altre attività come gli AO, gli HUD, i collari BDSM, lavagne testuali

In sintesi l’esperienza virtuale sarebbe sensibilmente svuotata. Quindi imparare almeno ad usare (se non proprio a creare) gli script è una necessità primaria e alfabetizzarsi nell’uso e nella comprensione almeno degli aspetti più di base è un MUST per tutti coloro che vogliono utilizzare e organizzare attivamente la virtualità e non soltanto subirla.

Come facciamo allora per imparare ad usare gli script? Premesso che occorre avere un minimo di sensibilità “logica” per seguire i passi dello script, vi sono differenti percorsi di apprendimento ed autoapprendimento.

Marcus73 Core continua ad alfabetizzare sugli script nella Sim di Torino in SL

Inworld vi sono diversi corsi interattivi in Italiano che si tengono in varie università di SecondLife fra cui citiamo ad esempio la sim di Torino (cfr gruppo secondlife:///app/group/fae51a95-41e2-9b9a-71e3-5e1b5eb740a1/about ) coordinata per la parte di scripting da Marcus73 Core, o anche il gruppo ALI – Accademia delle Land Italiane secondlife:///app/group/3fb2f1ff-98fd-fbef-9406-41791347686f/about o altri ancora.

Per chi volesse fare da solo o volesse ripassare o avere comunque del materiale, consiglio per iniziare le seguenti guide:

Lezioni dei mentori Italiani nel 2008

Questa serie di corsi organizzati nel 2008 dai Mentori Italiani sulla base delle notecard inworld per i corsi di Salahzar Stenvaag:

Michel Lemmon

Ringrazio Michel Lemmon http://wiki.secondlife.com/wiki/User:Michel_Lemmon/it che purtroppo non frequenta più SecondLife, ma nel 2008-2009 era attivissimo ad aiutarmi nel coordinare e pubblicare le lezioni.

Altri video sullo scripting

Scriptare particles in OpenSim (craft) http://www.youtube.com/watch?v=jLfxAG-TI7Y

Fare un llDialog http://www.youtube.com/watch?v=5Gos7kEzM7M

Altre risorse in Italiano

Gaia Rossini

Dal blog di Gaia Rossini, storica divulgatrice del mondo SecondLife, http://gaiarossini.myblog.it/sl_tutorial_-_script/

Micalita Writer

Dal blog di Micalita Writer vari tutorial fra cui anche una serie sullo scripting http://micalitasl.blogspot.it/2007/10/tutorial.html

http://pantalica-sl.blogspot.it/2009/05/linden-scripting-language-lsl.html (purtroppo con un po’ di pubblicità, ma pare buono)

Una risorsa utile in Francese

Per chi capisce questa lingua consiglio il seguente sito http://script.lsl.free.fr/telechar.htm che contiene alcuni programmi E manuali preziosi e ben fatti (ma in francese). Inoltre anche dei programmi che consentono di aiutare i Dialog, le Particles ecc.

Per le particelle: http://script.lsl.free.fr/present.htm

Per scegliere i colori: http://script.lsl.free.fr/couleurs.htm

Per i dialoghi: http://script.lsl.free.fr/dialog.htm

Mostra fotografica di Paola Mills a Solaris.


 Si è inaugurata oggi, e rimarrà aperta fino al 18 novembre, presso la Flute Gallery, nella sede di Pyramid Cafè a Solaris, a cura di Tani Thor e Aloisio Congrejo, una straordinaria mostra fotografica di paola Mills, che invito tutti a visitare (http://maps.secondlife.com /secondlife/Solaris Island/24/92/2006). Riporto l’intervista a Paola Mills di Tani Thor.

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By Tani Thor

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Due brevi cenni sull’artista tratti dalla sua biografia. Paola dice: “Sono piombata in Second Life per curiosità lavorativa, perchè il mondo virtuale è la realtà di tutti i giorni, traslata in un luogo dove è permesso personalizzare, gestire a proprio modo, secondo le nostre pulsioni, paranoie, ogni tipo di emozione. Ognuno, a modo suo, è un’artista, l’apertura mentale che si genera, acquisendo questa consapevolezza, ti permette di vivere la vita in modo diverso”.

Di seguito l’intervista all’artista, con le domande lette in voice da Sergej Zarf, l’owner di Pyramid Cafè, con la collaborazione di Fiona Saiman, per la lettura della chat scritta.

Tani Thor: Paola, cosa ti ha portato in Second Life?

Paola Mills: La curiosità, legata alla mia esperienza professionale. Si vedeva Second Life in un modo particolare che pero’ nel tempo e’ cambiata, io sono rimasta svincolata dalla professione
perche’ ho intravisto altri utilizzi prettamente personali.

Tani Thor: Cosa ti ha spinto a fare la tua prima fotografia in Second Life?

Paola Mills: Sicuramente l’idea di catturare istanti di vita sociale da regalare agli altri residenti, come ricordo di un attimo passato insieme. Mi sono accorta che, nel tempo, hanno acquisito un loro significato, memoria dei cambiamenti nel
tempo di Second Life.

Tani Thor: Cosa vuoi rappresentare con le tue opere?

Paola Mills: Utilizzo l’avatar come un semplice mezzo per rappresentare miei stati d’animo del momento.

Tani Thor: Da cosa vieni ispirata per le tue creazioni?

Paola Mills: Io dipendo quasi esclusivamente dalle migliaia di creatori di Second Life, senza di loro avrei difficolta’ a rappresentare qualsiasi cosa. Io ci metto solo l’inventiva, tutto il resto viene dalla collaborazione inconsapevole di tante persone.

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Tani Thor: Cos’è per te l’arte in Second Life?

Paola Mills: Premesso che io non sono artista, ma fermo delle immagini, l’arte e’ la consapevolezza di ognuno di noi di poter trasmettere agli altri il meglio di noi stessi, utilizzando qualsiasi mezzo. Potenzialmente, Second Life puo’ concederti non un momento di popolarita’, ma la possibilita’ di donare agli altri sensazioni che altrimenti non potresti condividere.

Tani Thor: Quali sono i tuoi soggetti preferiti?

Paola Mills: Sicuramente i soggetti che più utilizzo sono avatar femminili, personalmente non ho un’identita’ unica, ma centinaia di soggetti che utilizzo al momento

Tani Thor: Sei un’artista anche in RL?

Paola Mills: In RL svolgo un’attivita’ molto aliena all’arte. Faccio fotografie, che elaboro su siti non virtuali come soggetti, ma non mi ritengo fotografa.

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Tani Thor: Quale tecnica usi?

Paola Mills: Non sono una eccelsa utilizzatrice di Photoshop. Diciamo che smanetto con filtri che trovo in rete, però sto studiando parecchio, purtroppo nel poco tempo libero di cui dispongo.

Tani Thor: Hai qualche artista di Second Life che preferisci?

Paola Mills: Parecchi direi, non vorrei dimenticarne nessuno, per questo invito chi ama l’arte della fotografia virtuale a visitare i siti di Koinup e Flickr: www.koinup.com, www.flickr.com

Tani Thor: Quali sono i tuoi piani per il tuo futuro artistico?

Paola Mills: Azzardando parecchio, mi piacerebbe, unito all’uso piu intensivo di Photoshop, cimentarmi nei soggetti astratti. Mi piace la pittura di De Chirico o Dali’, insomma, vediamo cosa ne verrà fuori. Spero nei creatori di avatar, che escano dal circolo vizioso del soggetto eccessivamente bello per puntare su profili più umani. Non sono mai riuscita a trovare donne con cellulite o grasso, io quelli cerco.

Tani Thor: Paola c’è molta tristezza in alcune tue foto. E’ voluta o è data dal caso?

Paola Mills: No viene dalla vita quotidiana.

Tani Thor: Utilizzi anche molto colori scuri, e il bianco e nero? Questo tuo stile, anche questo è dato dalla vita? O è uno stile artistico tuo preferito?

Paola Mills: Il colore cattura l’immagine per quello che è, il bianco e nero sa cogliere emozioni, sfumature piu’ profonde.

Tani Thor: Usi sempre donne, perchè i maschietti no?

Paola Mills: Perche’ io utilizzo molto il nudo, e il nudo maschile richiede la presenza di un organo tra le gambe, che i siti rifiutano, censurandoli. Un culo rende di meno.

Vulcan’s Secret: Connected Artists. A monthslong mystery in Craft beginning with SL’s Ivory Tower of Primitives creator

Vulcan Project – Connected Artists

In the Craft grid [see below for a reference] GeR Orsini invented and is currently curating an interesting Artistical project, under the umbrella of IMAB [Intergrid Metaverse Art Biennal, see below] named Vulcan – Connected Artists.

A 3D volcano  is meant as a creative cauldron where artists from different backgrounds and nationalities will meld or clash to create a shared creative thread as it is sometimes done with creative tales named “chain novels” (http://en.wikipedia.org/wiki/Chain_novel) where a tale is built up from different people adding a chapter one after the other. Applying the Chain Novels mechanism to multimedial artistical building is quite interesting and is designed to happen following this schema:

In the island GeR sketched out an “initial canvas” (a huge volcano in the middle of the sea) where there is a landing place from where a winding and complex flight of wooden stairs leading to the volcano’s eye. Being there you can “plunge” and… each artist is being given exactly one month to stage an intermediate environment keeping on the work done before them, trying to understand and melt with it. There is no communication among various artists. They must be able to cooperate “blindly” or using a kind of empathycal “passing the baton” [The hollow cylinder that is carried by each member of a relay team in a running race and passed to the next team member] to next author who perceives what has been done and try to understand “aim” and “mood” and keep on it adding their own contribution.

Once or twice for each month (when changing artist), the island is made public so that everybody can perceive work in progress and grasp the creative bubbling entering in an pure immersive way directly in the hearth of the creation labor.

This idea is quite intriguing and will be unveiled in a couple of weeks starting from a historical SL artists: Lumiere Noir. He is quite famous to have built the original mytical Ivory Tower of Primitives in Natoma, one of the oldest and most representative buildings in SecondLife. Then other artists will come, like Tosha TyranRuben Haan and Oberon Onmura.

Let’s talk about Craft:

Craft (http://www.craft-world.org/page/it/home.php?lang=IT) is an OpenSim grid created by Licu Rau and Tao Quan on January 27th 2010) and is often referred to as one of the most friendly OpenSim worlds even for Art. This Grid comes after the “closing” of previous Italian grid Cyberlandia, managed by Carlos Roundel (see http://www.hypergridbusiness.com/2010/03/cyberlandia-switches-to-distributed-model/) where many ex-users did migrate and new International users did arrive. Craft is managed by Licu Rau and Tao Quan, with the cooperation of many volunteers such as GeR Orsini (coordinating a few events), Settima Sideshow (supporting people who need to install opensim on local computers) and others. Craft apparently is inspiring group teamwork and stimulate that kind of cooperation often lacking in SL.

From Craft website:

Welcome to Craft, a virtual 3D world, a metaverse where you can build things, make friends, create groups, organize events but also work on cultural, educational or entertainment projects.

A warm and friendly community will welcome you and will help you to discover Craft in a spirit of sharing things and knowledge, and you will be soon able to discover your own talents giving form to your dreams in your own region.

Craft is a virtual world based on OpenSim simulator, a world in many ways compatible with Second Life®, but different. From Craft your avatar can move to other OpenSim worlds that use the Hypergrid system, bringing with you your inventory and eventually taking things to bring to home.

Craft’s statistics, small but rich in quality

According to access statistics published by Hypergrid Business (even in latest report on November 2nd 2012  http://www.hypergridbusiness.com/2012/11/third-annual-grid-survey/) Craft is in 6th/7th position in the list, associated with outstanding grids like  OsGrid, InWorldz, Avination, Kitely, this is tantalizing it and making it desirable and friendly for occasional visitors. It seems so friendly that some International avatars like  Lumiere Noir (creator of Ivory Tower of Primitives in SL) or the blogger VirtualChristine  (see virtualchristine.com) elected it as their main home in the metaverse. Currently there are more than 2600 residents and can show off a monthly traffic of around  500 which is considered a very good rating for opensim grids (obviously we cannot compare this to SecondLife statistics which are many degrees higher)

We must remind you that Craft is also home of Roxelo Babenco’s “Museo Del Metaverso” http://museodelmetaverso.blogspot.it/ who achieved many important artistical projects in SL and now starting from 2010 moved to Craft  (unluckily it appears inactive in these days).

The IMAB galaxy:  Intergrid Metaverse Art Biennial (IMAB)

Craft is participating as a full actor in the artistical multiverse project  IMAB  http://intergrid-metaverse-art-2012.hypergrid.org/ currently organizing various events and happenings spanning from  SecondLife, Craft, InWorlds, Metropolis, OsGrid, with a 6-month-long calendar.

Among various events organized in Craft we can find

  • A photographic competition organised in collaboration with ParcDesArts Katia. It starts at the end of November and the prize will be a quarter sim for one year. The subject is three photos for each “equality”, “liberty”, and brotherhood for amateurs and professionals after that the best will be exhibited until the end of February
  • Building competition with prizegiving for our birthday in January
  • an exhbition from Lollito and from Pixel Reanimator

Events in Craft, and in other similar OpenSim grids happen regularly and many as we often noted are comparable to similar events happening in SL. To be sure, in OpenSim we don’t see crowds, it’s quite difficult to find 60 or more people crowded in the lag every day in the same island. The event offer and content are really there and sometimes you need to treasure hunt for them. If you want to participate as craftsmen, artists, amateurs or simply to be audience, doors are wide open. Probably it’s better to choose an adequate Virgil or Beatrix guide who can lead on the field to be sure to come in the right place at the right time…

Salahzar Stenvaag

Il Segreto di Vulcan, artisti connessi. Un mistero che durerà mesi in Craft cominciando con l’artista famoso per avere costruito la Primitive Ivory Tower in SL.

Il progetto Vulcan – Artisti Connessi (connected artists)

Sta nascendo un interessante progetto artistico in Craft [vedi scheda sotto], all’interno della biennale di arte nei mondi virtuali IMAB [vedi scheda sotto] ideato e curato da GeR Orsini: Vulcan – Artisti Connessi.

Il Vulcano 3D  è visto come un calderone creativo in cui artisti di varia estrazione e nazionalità si incontrano o collidono per creare un filo creativo consequenziale un po’ come si fa per le storie creative denominate storie a catena “chain novels” (http://en.wikipedia.org/wiki/Chain_novel) dove una storia viene composta da persone differenti un capitolo alla volta. L’applicazione del principio delle Storie a Catena al building multimediale artistico è molto interessante e si svolge seguendo queste modalità:

Nella sim GeR ha imbastito una “tela iniziale” (un enorme vulcano in mezzo al mare) con un approdo da dove si snoda una lunga e contorta scaletta che porta proprio nell’occhio del vulcano. Qui ci si “butta” e…. ogni artista ha un mese per preparare un ambiente partendo da quello che era già presente e che hanno fatto quelli prima di lui. Non c’è comunicazione fra i vari artisti che quindi devono riuscire a collaborare “a distanza” ognuno passando il testimone al successivo che analizzando quello che è rimasto deve cercare di capire la logica e il feeling e proseguirla aggiungendo il proprio contributo.

Uno o due giorni al mese (al cambio di artista) la sim è accessibile a tutti in modo che il pubblico possa percepire il lavoro in corso e cogliere il ribollire creativo entrando in maniera immersiva proprio nel mezzo dei lavori.

L’idea è molto intrigante e verrà inaugurata fra qualche settimana da uno degli artisti storici di SL: Lumiere Noir che ha costruito  la mitica Torre d’Avorio dei Prim in Natoma, uno degli edifici più antichi e rappresentativi di SL, Seguiranno poi altri artisti come, Tosha TyranRuben Haan e Oberon Onmura.

Parliamo di Craft:

Craft (http://www.craft-world.org/page/it/home.php?lang=IT) è la grid OpenSim creata da Licu Rau e Tao Quan il 27 Gennaio 2010) è spesso citata come uno dei mondi OpenSim amichevoli anche per quanto riguarda l’arte. La grid è nata a seguito della chiusura di Cyberlandia, la precedente grid italiana gestita da Carlos Roundel (cfr. http://www.hypergridbusiness.com/2010/03/cyberlandia-switches-to-distributed-model/) dove sono traghettati molti degli ex-utenti e nuovi utenti Internazionali. Craft è gestita e ha come responsabili Licu Rau e Tao Quan, con la collaborazione di molti membri volontari fra cui ad esempio lo stesso GeR Orsini che coordina molti eventi, Settima Sideshow che da supporto alle persone a costruirsi installazioni sul proprio computer e molti altri. Craft pare ispirare il lavoro in comunità e stimola quella collaborazione fra chi entra che non sempre si vede in SL.

Dalla descrizione di Craft del sito:

Benvenuto a Craft, un mondo virtuale 3D, un metaverso in cui puoi costruire, fare nuove amicizie, creare gruppi, organizzare eventi o anche lavorare su progetti artistici e culturali, educativi o di intrattenimento.

Riceverai un caloroso benvenuto da una comunità amichevole che in uno spirito di condivisione di oggetti e conoscenze ti aiuterà a scoprire Craft, e presto tu stesso sarai in grado di scoprire il tuo talento dando forma ai tuoi sogni nella tua regione.

Craft è un mondo virtuale basato sul simulatore OpenSim, un mondo per molti versi compatibile con Second Life®, ma diverso. Da Craft il tuo avatar può andare a visitare altri mondi OpenSim connessi con il sistema HyperGrid, portando con te il tuo inventario e possibilmente prendendo oggetti da portare a casa.

I Numeri di Craft, piccola ma con qualità

Secondo le statistiche di accesso pubblicate da Hypergrid Business (anche nell’ultimo rapporto del 2 novembre http://www.hypergridbusiness.com/2012/11/third-annual-grid-survey/) Craft è situata in 6a/7a posizione appaiata a grid molto note fra le quali citiamo OsGrid, InWorldz, Avination, Kitely, il che la offre come grid molto interessante e amichevole per chi la visita. Talmente amichevole che personaggi internazionali come Lumiere Noir (creatore della mitica Ivory Tower of Primitives di SL) oppure VirtualChristine (blogger cfr. virtualchristine.com) l’hanno eletta come propria casa principale nel metaverso. Attualmente ci sono più di 2600 residenti e nell’ultimo mese ci sono stati ben 500 collegamenti che sono considerati un buon risultato (ovviamente non comparabili ai numeri offerti da SL).

Ricordiamo che Craft è casa del Museo del Metaverso di Roxelo Babenco http://museodelmetaverso.blogspot.it/ che ha realizzato interessanti progetti creativi in SL e poi nel 2010 si è spostata su Craft (purtroppo pare però inattiva in questo momento).

Nella galassia di IMAB:  Intergrid Metaverse Art Biennial (IMAB)

Craft partecipa anche da protagonista al progetto artistico multi-metaverso IMAB  http://intergrid-metaverse-art-2012.hypergrid.org/ che organizza vari eventi a cavallo di SecondLife, Craft, InWorlds, Metropolis, OsGrid, con un calendario lungo ben 6 mesi.

Fra gli eventi organizzati in Craft vi sono ad esempio

  • un concorso fotografico organizzato in collaborazione con ParcDesArts Katia,  che inizierà a fine novembre, al vincitore verrà dato un quarto di sim per un anno. Chi partecipa (dilettanti o professionisti) deve fornire tre fotografie sugli argomenti “eguaglianza”, “libertà”, “fratellanza”. I migliori pezzi saranno lasciati in mostra fino alla fine di Febbraio.
  • Un concorso di Building a premi per il compleanno del prossimo Gennaio
  • Una mostra di Lollito e Pixel Reanimator

Gli eventi su Craft, ma anche su molte altre grid avvengono regolarmente e molti come abbiamo sempre ripetuto non hanno molto da invidiare a quelli equivalenti che avvengono su SL. Certo in OpenSim non ci sono le “folle”, è molto difficile trovare 60 persone assiepate tutti i giorni in una sola sim. L’offerta e i contenuti ci sono, se volete partecipare come artisti, artigiani, dilettanti o anche semplici spettatori le porte sono spalancate, magari dotandovi di un opportuno Virgilio o Beatrice che vi facciano da guida sul campo in modo da capitare nei posti giusti al momento giusto…

Salahzar Stenvaag

Ripartiamo da qui.

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.Esattamente un anno fa, prendendo spunto da un eccezionale lavoro di team, che un gruppo di amici, spesso rivali nella quotidianeità, era stato capace di organizzare, in occasione dell’evento in più serate “2Lei in Second Life”, mi esprimevo in questi termini, relativamente alle attività che si svolgono nel Metaverso: “Forse la lontananza dai riflettori e la voglia di tornare a crescere hanno compattato questa comunità, forse la conoscenza reciproca, consolidata in diverse occasioni negli ultimi tempi, e forse anche la maturità, raggiunta da questi gruppi, ha prodotto un risultato veramente incoraggiante per il futuro”. Da quel lampo d’ingegno, realizzatosi per merito di tanti, ha preso spunto una nostra riflessione, spingendoci a riflettere e a indagare su quale sia il motivo che impedisce di lavorare normalmente, nella quotidianità,  in un clima di supporto e collaborazione reciproca. Una riflessione profonda su quali siano le cause che impediscono il decollo di questo Mondo Virtuale.

Siamo così partiti per un lungo viaggio, durato un anno, e sulle cui esperienze vogliamo tirare ora le somme, in occasione del prossimo evento “2Lei in Second Life”, di cui parleremo in un prossimo articolo. Quell’evento ci fornì  lo spunto per il viaggio intrapreso, e quanto abbiamo appreso in questo viaggio ci consente, a un anno di distanza, una riflessione a questo punto più articolata e documentata.

Siamo partiti dal punto a nostro parere più basso della capacità elaborativa e culturale che si esprime nel Metaverso, non certo per motivi morali, intendiamoci, ma come capacità propositiva e di costruzione del futuro. Siamo partiti da quelli che, con un termine grossolano, ma che è servito ad accendere il dibattito, abbiamo chiamato i “bassifondi” di Second Life. Ne è scaturito un dibattito dai toni molto accesi, che ha messo in evidenza tanta passione, ma anche tante contraddizioni, sia da parte dei frequentatori, orgogliosi, dei cosiddetti “bassifondi”, sia da parte dagli snob, o “intellettuali”, che poche parole hanno speso nell’analisi che abbiamo stimolato e che a noi interessava, dal punto di vista sociale. Partendo da quella esperienza, a mio parere molto positiva, poiché emblematica del livello di separazione che regna tra gli ambienti sociali del Metaverso, siamo risaliti, man mano, durante tutto quest’anno, a individuare e a mettere in risalto i diversi aspetti del modo in cui viviamo la rete, e i Mondi Virtuali in particolare (vedi in coda la timeline degli articoli pubblicati).

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Abbiamo discusso e analizzato cosa intendiamo per “identità” dell’avatar, sulla sua Reputazione, sui limiti e gli eccessi dei comportamenti nel Metaverso, sulla diffamazione e la disonestà. Abbiamo discusso sull’estremizzazione delle caratteristiche proprie degli individui, che in Second Life si manifestano liberamente, senza tabù, contribuendo a creare le situazioni che tutti noi viviamo in questa nuova realtà sociale. Abbiamo notato la passione di molti per il cosiddetto “gossip”, un’attrattiva che non nasce di certo nel Metaverso, ma è tipica di un certo modo di ragionare e di discutere su quanto ci succede giornalmente (molte trasmissioni televisive nazional-popolari hanno fatto la loro fortuna, e quella elettorale di altri, su questi temi). E siamo arrivati a individuare quello che può essere il punto di forza del vivere in una comunità (la luce in fondo al tunnel…), per quanto virtuale possa considerarsi, ma con tutti i nostri pregi reali, così come i nostri reali difetti: lo spirito di collaborazione, l’entusiasmo, la creatività, l’impegno quotidiano. Caratteristiche queste che da sempre premiano tutti i progetti “reali”, così come tutte le imprese di successo, in qualsiasi posto e in qualsiasi epoca.

Non mi soffermo sulle critiche spietate, gli improperi e spesso le offese, che ci sono state indirizzate. Abbiamo conosciuto nuovi amici, e molti ne abbiamo persi per strada, a causa del nostro modo di analizzare crudamente i fatti e i comportamenti. Ma ne valeva la pena, visti i risultati e le riflessioni che abbiamo raccolto. I nostri strumenti di analisi ovviamente sono stati limitati dalla nostra esperienza e dalla nostra cultura, poca o tanta che sia. Non siamo sociologi, ma riteniamo di aver accumulato in cinque anni di osservazione, e di analisi, un’esperienza che ci ha consentito di individuare alcune caratteristiche salienti, che spero possano aiutarci nei passi successivi, in particolare a seguire il percorso di evoluzione del Metaverso, attraverso questo nostro Magazine. Spero altresì che la nostra buona fede sia sempre stata indiscutibile per chiunque, non avendo noi sponsor alle spalle, land da sostenere, interessi da curare, o amici da promuovere.

Abbiamo così osservato in Second Life comportamenti assolutamente normali, anche nella vita cosiddetta “reale”, in fondo, il Metaverso è solo un altro posto in cui trascorriamo il nostro tempo, che si aggiunge a quelli “reali” in cui viviamo, ma anche alcuni tratti caratteristici che vogliamo condividere.

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Una prima caratteristica peculiare è rappresentata dall’estremizzazione dei comportamenti. Non credendo che ci siano tabù, o reputazioni personali da difendere (quanto ci si sbaglia…), in Second Life ci si consente di tutto, dall’estrema scorrettezza di certi comportamenti, allo sfruttamento e alla strumentalizzazione dei caratteri più deboli. Il Metaverso è perciò un luogo che può essere molto pericoloso, per chi si espone a livello emozionale ed affettivo. Quindi, un primo campanello di allarme e di attenzione va assolutamente tenuto in conto relativamente all’emotività.

Una seconda caratteristica è la voglia naturale di alimentare il gioco. Tutti noi amiamo giocare, il gioco è una componente fondametale della nostra vita, da bambini come da adulti, e il Metaverso ci consente di sfruttare al meglio queste nostre aspirazioni, fino a interpretare personaggi di assoluta fantasia, che aiutano la nostra immaginazione a vivere in un mondo, veramente, “virtuale” e immaginario.

Terza caratteristica è l’assoluta parità, nelle possibilità di partenza, che ognuno possiede nel Metaverso. Chiunque può inventarsi una vita virtuale soddisfacente: grande artista, poeta, proprietario terriero, manager (quanti ce ne sono …) o leader di gruppi più o meno improbabili. Quante carriere nascono nel Metaverso, e quante professioni vengono fuori! Ovviamente, chi ha più filo da tessere alla lunga viene fuori, e le capacità dell’individuo vengono riconosciute e premiate da chi ha occhi per vedere e obiettività nel riconoscere limiti e meriti. Altri, molti altri, passano la loro vita virtuale nell’autoreferenzialità, producendo poco, ed esaltandosi spesso per pochissimo, circondati dalla tribù di appartenenza, che ne solidifica e ne alimenta l’ego. Anche questa è caratteristica del tutto peculiare nel Metaverso, un ambiente in cui, il gioco della finzione e delle “professionalità” montate, assumono una luce esagerata rispetto alla realtà dei fatti.

Ultima caratteristica rilevante è l’enorme capacità di interazione, l’estrema facilità di tessere rapporti e di costruire progetti. E’ proprio questa, al di là dei limiti e dei campanelli d’allarme che abbiamo detto, e di cui dobbiamo tener conto, la leva da sfruttare nella costruzione del futuro del Mondo Virtuale. Questa facilità di interazione può essere sfruttata nel migliore dei modi, come il caso del progetto da cui è partita la nostra riflessione, quando tale capacità e facilità di intessere rapporti si sposa con il meglio che ognuno di noi sa esprimere: l’amicizia e la voglia di lavorare insieme per un obiettivo comune.

 

E’ da questa caratteristica quindi che ripartiamo per il nostro viaggio, lasciando le considerazioni sociologiche a quelli che saranno momenti di riflessione più specifici, ma volendo discutere di progetti, collaborazioni, nuove realizzazioni, cose concrete e qualità reali. E se un giorno il Metaverso sarà un ambiente sicuro, gratificante e ricco di possibilità, ma anche di opportunità di lavoro vero, oltre che di svago e di socializzazione, sarà anche grazie a quanto di buono si sta costruendo in questi anni. Ed è questo che continueremo a raccontare su questo Magazine, e se qualcuno non gradisce, che cambi canale per favore, noi resteremo qui …

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Articoli pubblicati durante il “viaggio”:

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11) 20 ottobre 2012: La luce in fondo al tunnel (il rinnovamento):

10) 13 ottobre 2012: l’interesse per il gossip:

9) 6 ottobre 2012: l’identità dell’Avatar:

8) 16 settembre 2012: i problemi della presenza in rete:

7) 23 giugno 2012: sulle polemiche in rete:

6) 17 giugno 2012: sul futuro dei Mondi Virtuali:

5) 3 giugno 2012: sull’utilizzo del voice:

4) 22 aprile 2012: sull’esperienza virtuale:

3) 17 marzo 2012: la discussione su come vivere il Metaverso:

2) 11 febbraio 2012: sui “bassifondi” di Second Life:

1) 26 novembre 2011: le capacità del lavoro di team in un esempio:

Nadine Morani: la cantante Belga dalla voce da soprano, con un impressionante repertorio pop.

by Francesca Caeran

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Doveva succedere!

Già, doveva succedere che qualcuno mi dicesse: no grazie, preferisco che tu non scriva nulla su di me, hehehehe. Devo dire che, sul momento, ci sono rimasta un pò male, anche perchè la cantante di cui vi volevo parlare (e di cui ovviamente non farò il  nome)  essendo straniera, non ha mai letto i miei articoli, e dunque non poteva sapere che la mia critica è sempre positiva, inoltre, appartenendo al gruppo delle più bravi cantanti di Second Life, avrei avuto parecchie difficoltà nel criticarla, anche volendomi sforzare 🙂 E comunque, lei oltre ad aver paura delle critiche negative, non voleva assolutamente parlare della sua RL (nemmeno dire la sua età, in quale paese vive, cose che io credevo fossero banali a dirsi, ma evidentemente, per qualcuno nel Metaverso, non è così). Comunque, questa posizione va rispettata, ed è così che, sulla mia lista, la prossima cantante live che mi accingo a farvi scoprire, è la Signorina Nadine Morani. Iniziamo subito con le presentazioni.

Nadine è una giovane cantante di 26 anni, con un talento straordinario. Lei vive in Belgio, in quella parte chiamata il “Limburg”, dove parlano il fiammingo (per chi non sa cosa sia, no, non si tratta di Flamenco, LOL, ma della lingua quasi simile all’Olandese che la sottoscritta, anche se vive a 30 minuti dalla casa di Nadine, non conosce per nulla, hehehe. E dunque, devo comunicare con lei in “Englitaliafrances” (linguaggio firmato Caeran ad hoc, LOL). Nadine ha iniziato a cantare all’età di 13 anni, e ha raggiunto una tecnica vocale degna di un soprano o di una vera cantante professionista RL. Per molti anni ha studiato musica e canto e, tra poco tempo, entrerà a far parte di un complesso che andrà in giro per le città del Belgio e chissà magari un giorno nel mondo. Intanto, lei da due anni si esibisce nel Metaverso. Ho sentito Nadine cantare pezzi di opera classica, e credetemi, ho provato qualcosa che va oltre la pelle d’oca (gallina forse?  LOL). Ma questo repertorio classico non lo canta facilmente, perchè come sapete, non attira le folle, allora lei canta le canzoni pop di cantanti con una voce simile a lei, da sballo. Interpreta Withney Houston, o Evanescence, meravigliosamente, ed è capace di cantare in Inglese, in Francese, in Olandese o in Italiano. Provate a chiederle di cantarvi una delle più famose canzoni della cantante Lara Fabian (“Je  Suis Malade”), e vedrete che, come me, vi innamorerete di questa incredibile voce.

Ho conosciuto Nadine Morani quando un giorno, vedendo passare una notice, in cui c’era scritto che si stava esibendosi una cantante belga, non potei resistere alla curiosità di sentire una mia connazionale cantare nel Metaverso, e così mi teleportai da lei. Ma mai, fino ad oggi, Nadine è stata ospite di una land italiana, e penso di non sbagliare dicendo che, fino ad oggi, sono pochissimi gli italiani che la conoscono.
Dunque, mi auguro che questo articolo vi darà il desiderio di andare ad un suo concerto, e chissà magari potremo anche tra poco aver il piacere di ascoltare Nadine cantare in Italia. Io me lo auguro, perchè questa giovane artista deve essere conosciuta. Nadine vi propone due tipi di concerti live: con, o senza connessione al videostreaming. Se scegliete l’opzione video streaming, la potrete vedere in diretta da casa sua esibirsi in live (su schermo gigante posto sul palco della land) mentre  il suo avatar si muoverà come per ogni concerto.

Amici, ancora volta su Second Life, ecco a voi  una cantante vera, una artista da scoprire, una meravigliosa voce da ascoltare. Questo Mondo Virtuale ci fa conoscere persone che un giorno forse diventeranno famose nella RL, ma, aspettando che il loro momento di gloria arrivi, intanto si fanno le ossa sul Metarverso, e tutti, assolutamente tutti, dicono la stessa cosa: l’emozione provata è identica alle vere serate live.
E vi dirò di più. Qualche giorno fa sono andata al concerto del grandissimo Massimo Ranieri, di passaggio in Belgio (RL ovviamente), bhè mi sono resa conto che il mio entusiasmo era identico a quello che provo a volte nei concerti in Second Life, quando il (o la) cantante fa passare quelle emozioni che anche qui mi fanno salire le lacrime agli occhi, o scatenano in me la voglia di ballare saltellando sulla sedia 🙂 Mi auguro che anche per voi sia così, e che questo secondo mondo vi faccia comunque passare delle serate rilassanti e divertenti.

Un abbraccio, al prossimo articolo, la vostra Francesca Caeran.

Ascolta Nadine cantare qui:

https://www.youtube.com/watch?v=XrHM9Om-3wM&feature=BFa&list=UUIwbuUgQl-QRu6NLERzWqSg

https://www.youtube.com/watch?v=x4tjng9_X7A&feature=BFa&list=UUIwbuUgQl-QRu6NLERzWqSg

Progettare in 3D con SecondLife/OpenSim: video didattici in Italiano

Da poco più di un anno è possibile utilizzare pienamente SecondLife in modo professionale per costruire efficacemente ambientazioni e contenuti 3D (vedi anche http://arianeb.wordpress.com/2012/02/04/the-3d-content-community/) in un luogo già noto ai media, oppure a prezzi bassissimi utilizzare la versione OpenSource e gratuita OpenSim http://opensimulator.org/wiki/Main_Page, incarnata in grid già costituite (ad esempio la grid Italiana internazionale di successo e molto ben rappresentata : “Craft” http://www.craft-world.org/page/it/home.php?lang=IT) oppure installandosi server in casa.

Per chi volesse imparare a costruire ambientazioni e scenari 3D, lo strumento essenziale di lavoro sono i cosiddetti software di modellazione 3D, di cui uno dei più autorevoli esempi è Blender http://www.blender.org/, molto potente e gratuito essendo OpenSource. Eppure molti “apprendisti” hanno notevoli problemi ad impararlo perchè considerato da molti non semplice e poco intuitivo.

Per chi volesse imparare ad utilizzare questo prodotto ci sono moltissime guide in inglese, e nel panorama italiano vi è anche una nutrita serie di video prodotti da RedBaron85 (http://www.redbaron85.com/ ).

Salahzar Stenvaag (il sottoscritto) è forse uno dei pochi che ha iniziato da anni a costruire un insieme di video su youtube e al contempo organizzare delle lezioni che insegnino l’uso di base di Blender utilizzandolo nel contesto di SecondLife e OpenSim.

Dato che non è sempre banale ricercare i video in modo da potersi costruire un percorso didattico efficace, proverò a riassumere qui una summa dei video italiani più interessanti per chi voglia costruirsi un sapere almeno iniziale sull’argomento.

Serie di tre video di presentazione blender (RedBaron85)

Sequenza di 6 video iniziali di uso Blender per SecondLife/OpenSim (Salahzar):

Prima puntata della lezione di blender


Argomenti:

  • installazione blender 2.61 versione zip
  • abilitazione plugin extra mesh
  • creazione di un diamante
  • export collada
  • import in SL
  • alcune indicazioni su come avere l’abilitazione per l’upload delle mesh

Facciamo sculpted con Blender e un plugin


* scaricare il plugin albsalgar beta 1.0 (clone opensource di primstar2)
* abilitarlo in Blender 2.61
* costruire un cilindro UVShape
* modellare questo cilindro per produrre un vaso (o cappello)
* produzione della sculpted map relativa
* export + import in secondlife


I misteri dell’edit mode.

  • Selezione con tasto destro, B, C
  • selezione edge loop (alt-tasto destro), nascondi vertici nascosti
  • uso di subdivide, di smooth e di ctrl-R per aggiungere edge loop
  • controllo delle normali, false trasparenze
  • uso dei tasti di visualizzazione rendered (con luci e senza luci)
  • verifica del piano trasparente da un lato su sl

Basi di texturizzazione: il cubo

IV incontro per imparare le basi di texturizzazione con blender e mesh.
In questo episodio impareremo a fare un elementare uvmap (unwrapping) del cubo.


Texturizzazione di sculpted con il plugin

Vedremo come usare il plugin (albsalgar o primstar2) per compiere una texturizzazione multipla proiettando 3 immagini in tre zone distinte di una coppa


Ottimizziamo le mesh

VI lezione con nozioni di ottimizzazione di meshes.
Il video è strutturato nei seguenti punti:
* creazione di un piano
* suddivisione dei punti
* rimozione della metà sinistra e dei punti sugli spigoli
* inserimento modificatori MIRROR, SKIN, SUBSURF
* modellazione di una statuina con il nuovo SKIN
* Import in SL (beta grid) con disanima dei LOD automatici
* costruzione di LOD manuali usando varie copie ottenute in blender
* eliminazione di dettaglio usando la cancellazione di interi edge loop
* import del risultato in SL e valutazione della differenza qualitativa con quanto generato automaticamente

Penguin Tribu Inverno 2010

Per vedere le lezioni passate fatte a Penguin Tribu nel 2010-11 su basi di modellazione ecco la lista dei video bilingui Inglese/Italiano:

Modellazione

Texturizzazione

Video ad argomento vario blender 2.5

http://www.youtube.com/playlist?list=PL2185A748F2C18E7A

Mentre sul rigging aspettate un ulteriore post 🙂


Inizieranno a breve lezioni gratuite di Blender Intermedio a Solaris nel mese di Novembre da tenersi il giovedì sera ore 22 per un ciclo di 4-6 lezioni. Usando il voce, e con condivisione dello schermo. Mi contatti chi è interessato a seguirlo.

Second Life Fashion: questa sconosciuta

by Melusina Parkin

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Lavoro nella moda di Second Life da quasi quattro anni. E’ facile immaginare la mia sorpresa quando, di recente, parlando con degli amici e raccontando di sfilate, Fashion Weeks, marchi, eventi, agenzie e accademie di modelle mi sono sentita dire: non ne sappiamo nulla di queste cose! Riflettendo su questa inaspettata risposta, mi sono convinta che per la maggior parte dei residenti di Second Life, anche per coloro che acquistano regolarmente dei bei vestiti, delle scarpe, dei capelli o delle skin, l’enorme e complesso meccanismo che è il mondo della moda di SL rimane una nebulosa sconosciuta.  Da qui l’idea di una serie di articoli su questo tema, che facciano luce su tutto ciò che sta dietro e attorno al vestito che colpisce e diventa oggetto di desiderio.

Una serie di articoli perchè si tratta, appunto, di un meccanismo complesso, esteso e molteplice, sia dal punto di vista della tecnica, che da quello dello stile o dell’organizzazione. Sarà quindi necessario distinguere diversi ambiti, tutti sovrapposti o convergenti nel definire quel fenomeno onnipresente che è la moda in Second Life.

Dovremo innanzitutto occuparci di designer e di marchi: quali sono emersi e quali scomparsi, come agiscono sul mercato, come si collocano nel panorama complessivo della moda commerciale o di qualità, se le caratteristiche culturali e nazionali pesano o meno sul modo di fare moda, e, naturalmente dei diversi stili che propongono, dal classico al casual, all’avantgarde al vintage. Un panorama infinito, la cui osservazione svela un universo coloratissimo, fantasioso, con radici in conoscenze profonde del design e dell’arte e un costante riferimento al trend della moda RL.

Indagheremo poi sulla presentazione degli abiti: dall’esposizione nei negozi alla pubblicità, alle forme di comunicazione.

Parleremo quindi di building e di arredamento, di riviste specializzate, di pubblicità, di tecniche di vendita come campagne di lancio, offerte e sconti. Ma anche di grandi Mall e SIM di moda e di shopping, di reseller e di reti di negozi monomarca. E per finire con questo aspetto, di eventi, di fiere periodiche, di spettacoli.

Il mondo delle modelle e delle agenzie sarà poi una tappa fondamentale: a loro spetta il compito di presentare al pubblico i vestiti in sfilate o sulla stampa. Print e runway models, free lance o organizzate in agenzie, sono le protagoniste di eventi che coinvolgono a loro volta builders per i set e le passerelle – spesso vere opere d’arte – fotografi, registi, esperti/e di hosting e scripter per presentare i vestiti in sfilata, DJ per l’intrattenimento…

Il mestiere di modella, poi, richiede una lunga formazione, dunque le agenzie sono spesso anche Accademie che rilasciano titoli professionali dopo duri e difficili corsi, come d’altronde sono pure produttrici di eventi.

Ovviamente la moda, come proprio le modelle sanno bene, non è solo vestiti: lo styling, indispensabile per la presentazione adeguata degli abiti, e del quale sono esse stesse specialiste, significa entrare nel mondo delle skin, dei make up, delle acconciature, delle pose, degli accessori e dei gioielli e delle calzature. Uno sguardo a questo mondo, anche se il nostro centro restano gli abiti, sarà dunque indispensabile per avvicinarci a completare il quadro della moda di SL.

Un’ultima tappa non può essere che la tecnica: la recente introduzione delle mesh si è affiancata alla tradizionale confezione degli abiti con componenti base (system) ed elementi sculpted. Diversi creatori stanno spesso dietro l’abito finito: produttori di template e modelli sculpt o mesh forniscono a molte designer gli elementi grezzi necessari per la creazione di un abito finito. Poi interviene la creatività delle e dei designer…

Essere consapevoli che dietro ognuno delle centinaia di capi che conserviamo nel nostro inventario e che indossiamo con piacere, con vanità  e con orgoglio sta tutto questo, un intero mondo affollato di competenze, abilità, impegno spesso di altissimo livello non può che farci amare ancora di più i capi che vediamo esposti nei bei negozi delle SIM di moda e che diventano oggetto del nostro desiderio. Sapere che l’acquisto di un capo raffinato e tecnicamente perfetto è solo l’ultimo atto di una storia che ha coinvolto la passione e l’abilità di tante persone, ha generato tanto lavoro, ha rallegrato il nostro tempo di Second Life con bei pomeriggi di shopping o con belle serate di eventi spettacolari può servire a dare un senso al nostro gusto e alla nostra stessa vanità. Che più che un peccato, diventa allora il motore di un bel pezzo di questo affascinante mondo virtuale.

Virtual Anthropology and Prometheus Myth: where is the connection?

Amateurs and Craftsmen in Virtual Worlds

I admit my ignorance. The only thing I really know is that I know nothing, as a famous phylosopher said many centuries ago. Like many in SecondLife I improvised in many jobs I don’t do in real life and I can be easily listed as “amateur” by expert people (educators, historians, journalists, lawyers, economists, etc).

The only thing I really know is that I know Nothing… (Socrates)

In Virtual Worlds this is a well known and typical attitude. It is true that there are experts in SL which are conveying their expertize, but I saw a moltitude of people, communities, ideologies and projects which are creating good quality installations, buildings, sims or happenings without the need of using sophisticated tools but just using the enthusiasm and the devotion we acknowledge to the real artists burnt by creativity fever, sleepless geniuses dreaming their projects in every moment of their day. Some of them are shooting machinimas, others are creating terrific mesh statues, others are re-creating with high fidelity environments and roleplaying worlds reproducing fantastic worlds or historical periods. We have crowds of builders, fashion makers, forging make up, clothes and shapes. Self learned scripters and artists who produce installations rich with unthinkable effects (even if only to play soccer or to light a disco, it doesn’t matter). What is needed is just to express your own creativity. In fact the official SecondLife advertise from the first page sounds this way: “Your world, your imagination”.

Now, this particular attitude to “build”, model and forge resources — possibly in an environment where relative shortage of resources is involved, like to cope with constraints like prims or square meters — and build from scratch new resources, either “real” (object building, palaces, landscapes or continent terraforming), or “conceptual” (scripting, art, music) or community building (nights, disco, roleplaying, etc), interpersonal relationships (wedding, virtual sex, affects, friendship, drama), and even when doing illegal and malevolent activities (griefing, stealing, copybotting), describe as many are using virtual worlds to improve something we can name “craft” i.e. the knowledge of the craftsman but also the science of the expert who succeed in model the world, other people or tools to build and take to life projects.

The deep satisfaction when a craftsman is creating something from the shapeless matter

It’s not a chance that many virtual worlds have often the suffix -craft like Minecraft, or  World Of Warcraft, and others. Craftsman creativity can be also implemented in a more subtle creation like the “modding” task, which is the art of modify a standard object to make it personalized by own taste and needs, with variations, tricks, cheats. Some of the moddings are just esthetic, but they are improving the world to make it richer, personal and at last hugely rewarding.  There is something divine, like pretending to be Gods building the world from scratch, as we will see in a moment.

Coming of Age in SecondLife; the book

Recently I wrote a lot about “virtual culture”, starting from the SL history, its geography, railroads, highways, sea routes and many other built in SL or in OpenSim (or other virtual worlds).

Somebody hearing what I was doing and my researches (Virtual Christine author of the interesting blog  http://virtualchristine.com/ while interviewing me for a post related to Craft, asked me “but you surely know about Tom Boelstorff books“? If you don’t know them you should read because he really has deep insights in this. Now I admit that sometimes I’m a bit touchy: when somebody says “you must read X or Y” I feel a bit stung in my amateur touchiness. But this time the aim was good: she didn’t want to find my holes, but to offer me new bigger horizons (thing I really appreciate). I got curious and I read in English  (19 € for electronic version) the book “Coming of Age in SecondLife”, published in 2007, and I’m going to get the new one  “Ethnography and Virtual Worlds“, you see when I really like something and it is worth I’m willing to spend money.

The cover of the Tom Boelstorff’s book

I also did get in touch with Tom, by email and even in SecondLife (you can find him as Tom Bukowsky), he really welcomed me and answered very quickly really interested by the fact that his books were interesting for somebody outside  the standard scholar world. He is an anthropologist at California University in Irvine, expert in anthropology of sexuality, globality and virtual worlds http://faculty.sites.uci.edu/boellstorff/.

This English book  http://press.princeton.edu/titles/8647.html had been a real discovery and it is so huge I can’t summarize in this short post. But some chapters are so beautiful and express in a clear, simple and effective concepts that are new and original (at least to me). For instance when he was describing Prometheus myth and why it is so connected with virtual worlds and the very concept of “humanity” in its deepest and anthropological meaning. This is what I’m trying to spread. Prometheus tale is also fascinating and interesting and is a “fairy tale” that almost anybody know in short (from  vague school memories), but nobody knows the real meaning. It’s not Tom alone, but many scholars (philosophers and anthropologists) who give the meaning of fire = technè .

Prometheus stealing fire from the Gods

Now to tell it short (you can find the long version here http://en.wikipedia.org/wiki/Prometheus this myth is telling the history of two Titan brothers Prometheus and Epimetheus (these names can be translated to “The man who thinks before” and “The man who thinks after”) in the era before the existence of men and animals. Zeus decided to prize them for having being allied with the gods in the war against the other  Titans. So they got the privilege to forge the humans (Prometheus’ task) and the animals (Epimetheus task) which were created by the gods, having being provided with a set of “gifts” they should distribute among their entrusted species.

Epimetheus forgets to wait for the brother – he thinks after acting – and exhausts all the “qualities”, leaving Prometheus wih no qualities to give to humans which then remain without qualities. Having nothing, Prometheus decides to steal the “fire” from the gods and give it to the humans.

As often happens fire is a metaphore to mean the creation gift, or the technè or as we were speaking before the famous craft  which you now understand is the real essence of the humans.

Empirical Technè Vs Static Science Knowledge

It’s very worthy to note how Tom Boelstorff is comparing  Technè – meant as the ability to create and so as an incomplete and imperfect art which then leads to evolution and progress, with the Knowledge (epistheme) meant as a static science. Craftsman possesses the gift of “crafting” which is the innate ability to create, but his ability is the fruit of an incompleteness and at least at beginning is ignorance. Thus the craftsman is not already “learnt” but builds his crafting knowledge through his own creations, a step after the other with a trial and error methodology. And this is the primordial cause pushing him not to remain brute and thus discriminating from the animals (in a not yet religious point of view).

You can observe in this a real similitude with the crowds of “new craftsmen”, self-learnt amateur people who thrive outside institutional channels in virtual worlds and because of this scorned by official experts, who are professionals in standard life.

Man, the Virtual Being

Designing project and creating artifacts is the same to be truly and really humans

Prometheus myth shows clearly what was in the opinion of the ancients the main human quality: to be able to forge the Nature building from available shapeless resources more and more articulated and complex artifacts, ranging from houses to jewels, to social constructions (religion, politics, etc). Modern anthropolists apparently are sharing this definition of the Man.

Tom in his book say that is really from this feature of “incompleteness” that the Man is brought to exercise the “technè” which brings actual (directly observable) what is only potential in Nature. This separation from available resources (in nuce) and what they can become when forged and modelled by the man is the same definition we find in the adjectives “virtual” and “actual“. Virtual is in English an adjective showing something that is still not, looks like an idea but must be modeled to become “actual” thanks to the active action of the humans. A piece of marble IS a virtual statue. Just a few sculpture geniuses succeeded in exercise their art (craft) modeling the marble in such a way to reveal perfect and marvelous statues.

Summarising the same concept of “virtual” is intrinsic in our mind and is an innate faculty for the human being to set the boundaries netween virtual and actual. Virtual is not the same as unreal and neither we can define different degrees of reality. Vir-tual comes from latin word vir we know being associated with the inner essence of the man (like virtus, viril etc).

Other meanings for “virtuality” are associated to something looking like that their are representing. An intercontinental phone call is perfectly virtual: the voice we are hearing is NOT clearly emitted by the person to whom we are talking to, but is being artificially generated by a loudspeaker which is clearly different from the speaking person. Nobody in these days can confuse the mouth of beloved with the phone while having a love conversation, and yet nowadays the degree of “reality” of a phone call is well understood. It is interesting to note that the boundary between reality and artificial (or depending from the point of views, technological) is constantly moving. We are considering non-technologic and “natural” what was existing when we were in our childhood, technological and artificial what had been developed after. This is why different generations have communication problems. For a contemporary  elder a telephone is perfectly “natural”, but if we were in late 1800 telephone was a strange “monster”.

The need for Virtuality

One of the most interesting thesis of this approach is that human beings need virtuality, they are designed this way and all turning on imagination allows them to trigger their creativity in manipulating objects and creating complex structures to lure them perhaps in a state of addiction, but this is because that is the true essence of the humanity.

It’s not unthinkable that many are “addicted” of virtual worlds because they feel fulfilled in these places finding exactly that happiness and the true possess of their own lives often negated in real life.

This doesn’t mean that virtual worlds are just gym exrecises  or games being an end unto themselves. like telephone or email are currently an integral part of our world, even for who decided to isolate in the middle of a forest, in the future it is likely that the 3D aspect typical of these world will become an integral and essential part of everyday life.

Talking about Virtual Cultures in SL or OpenSim

To talk on and about the ways virtuality can be useful to us, or some meetings on History, Geograpy and shared sessions for  virtual trips are in my intentions something we can try to organize in SL or in OpenSim in next months. If anybody is interested, please email me using salahzar@gmail.com.

C’è luce in fondo al tunnel?

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C’è grande fermento in Second Life, come dicevamo, e il tema dei “dibattiti” è solo una delle manifestazioni di risveglio delle attività nella community italiana. Molto è stato detto e molto si è polemizzato sul tema del “gossip”, e cito l’argomento solo perché voglio riportare una frase del mio ultimo articolo, che sintetizza il massimo della “critica” che ho espresso, dal mio personale punto di vista ovviamente, del tutto opinabile, verso tali forme di discussione: “La gente frequenta le sessioni di gossip perché vuole mettersi in mostra. Vuole raccontare la sua storia, dar sfogo al proprio Io. Che c’è di male in tutto questo? Nulla, è un modo anch’esso di socializzare, di condividere le proprie pulsioni e le proprie esperienze, è sempre stato così nella storia dell’uomo, ci si trova intorno al fuoco e si raccontano le proprie storie, vere o immaginarie che siano, e di solito si cerca di spararla più grossa degli altri. La novità è che nel Metaverso di storie immaginarie se ne possono costruire quante ce ne pare, hai voglia quindi a raccontare …”. Lascio giudicare, a quanti dotati di senso critico e di intelletto, cosa di offensivo ci possa essere in una frase del genere, che esprime, addirittura, una forma di apprezzamento, visti i tempi … Per quelli che invece la intendono a modo loro, non ho altro da aggiungere.

Ma, a parte le iniziative rivolte alla discussione e al dibattito, molte sono le attività che vengono continuamente portate avanti nel Metaverso da professionisti, artisti, cantanti, gente di cultura: le serate a tema sui libri, le mostre d’arte, la partecipazione di nostri artisti ad eventi internazionali, l’attivismo delle gallerie d’arte, gli eventi organizzati a scopi benefici, le serate di poesi, ecc. ecc. I nomi li conoscete, inutili farli, altrimenti qualche amico carissimo, che per disgrazia non dovessi citare, mi toglierebbe il saluto … C’è un nuovo emergere di cantanti, ad esempio, anche con un background professionale RL, e questo porta ad un ampliamento dell’offerta, a un incremento della qualità delle serate musicali in Second Life. Così come si riprendono pure a diffondere forme di spettacolo più complesse da gestire, come le serate teatrali. Tutto questo organizzato con grande passione e dedizione. Vorremmo, nei prossimi mesi, dare voce direttamente a questi protagonisti sul nostro Magazine, oltre a raccontarne le gesta con i nostri articoli.

Dal punto di vista tecnologico, l’evoluzione impressa dalla Linden Lab col nuovo CEO Rod Humble, proveniente dal mondo dei Giochi on Line della “EA – Electronic Arts”, prima con le Mesh, poi col Pathfinding, e infine con i nuovi prototipi di Mondi Virtuali basati sul mobile computing, i nuovi “Patterns” ) e la app per iPad “Creatorverse” (http://www.gamemag.it/news/la-seconda-vita-di-linden-lab-con-i-giochi-di-creativita_44240.html), per quanto ancora rudimentali, spingono verso l’incontro tra il modello di Mondo Virtuale legacy, rappresentato dal software installabile su client, e quello di un Mondo Virtuale “open” basato sui web browser. Quando i due paradigmi si incontreranno, la diffusione dell’utilizzo di Second Life sarà molto accelerata.

Eppure, tutto questo non basta a farci dire che ci troviamo di fronte ad una rinascita dell’interesse verso i Mondi Virtuali, verso Second Life in maniera particolare. Che cosa manca per un rilancio?

A mio parere manca un elemento fondamentale: il rinnovamento ed il ricambio. Non ci sono nuovi, consistenti, ingressi nel Metaverso, manca il bridge, il “ponte”, tra Mondo Reale e Mondo Virtuale, che nel passato era stato fornito dall’esplosione dell’interesse data dalla novità e dall’impatto mediatico. E’ vero che il principale passatempo in rete dei giovani, e anche dei meno giovani visti i numeri (un miliardo di utenti toccati da poco), è costituito oggi da Facebook, e che la facilità di accesso e di utilizzo di questo Social Network è estremamente più elevata rispetto ai modelli di viewer attuali alla Second Life, ma è anche vero che tale gap non è bilanciato da un valore aggiunto riconoscibile, che un Mondo Virtuale può certamente offrire. E che cosa può costituire un elemento di traino che dia valore aggiunto “vero” a quanti guardano il Metaverso dall’esterno, e non con gli occhi dei residenti, spesso rivolti verso se stessi e il proprio piccolo mondo? Proviamo a immaginare questa moltitudine che frequenta Facebook (tra cui anche noi, sia chiaro!) la sera dopo il lavoro magari, o dopo una giornata di studio. Cosa ci trova in Facebook, che prima in qualche modo era stato prefigurato da Second Life? Ci trova elementi di socializzazione e di condivisione, con amici o anche estranei di passaggio, lo sviluppo dei temi che gli stanno a cuore, magari in maniera molto frammentata con le catene di post, la voglia di raccontarsi, di mostrare una foto, di scrivere un pensiero. Tutto questo trova su Facebook e lo usa per il proprio piacere e per soddisfare queste esigenze. Che cosa, invece, non troverà mai in Facebook? La possibilità di esporsi direttamente e di confrontarsi in tempo reale con gli altri, anche se mediati da un avatar in un Mondo Virtuale. La possibilità di interloquire, magari a voce, di condividere uno spazio, che solo un Mondo Virtuale può consentire. La voglia insomma di scendere direttamente in campo e interagire. Tutto ciò ovviamente accompagnato dall’immersione in un mondo fantastico, spesso di pura fantasia, che alimenta anche la voglia di gioco, di sviluppo della fantasia. E c’è poi la vera trovata geniale dei creatori di Second Life: la possibilità di “creare” con le proprie mani, oggetti o immagini. E’ un livello di coinvolgimento che non trova l’interesse di tutti i frequentatori della rete. Ci vuole più coraggio, e voglia di esposizione, per misurarsi direttamente, e partecipare ad una comunità ben più visibile e coinvolgente di quella su Facebook. Quindi la platea di quanti frequentano i Mondi Virtuali non può essere paragonata (almeno allo stato attuale della loro evoluzione) a quella dei social network, ma, parlando di contenuti e di valore aggiunto, può fornire occasioni di confronto su temi che riguardano la vita di tutti i giorni. E può essere l’elemento distintivo, l’occasione da offrire, che contraddistingua l’esperienza nel Mondo Virtuale rispetto alla rete nel suo complesso.

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Molte sono le occasioni, nei prossimi mesi, che potranno attrarre una più ampia platea di frequentatori nel Metaverso: le elezioni Americane e quelle politiche in Italia, la battaglia sull’Agenda Digitale e l’evoluzione delle infrastrutture (vi ricordate la battaglia per i referendum, come quello sull’acqua pubblica?), la vita quotidiana nei comuni disastrati dalla crisi, il taglio delle spese imposto ai servizi essenziali, il peggioramento progressivo delle condizioni di vita della gente, la difficoltà di trovare lavoro per i giovani, e per quanti lo stanno perdendo, ecc.

Sarebbe bello rivolgere sforzi e capacità organizzative verso temi del genere, che possano avere risonanza all’esterno del Metaverso, contribuendo anche alla sua rinascita in termini di immagine. Ricordiamoci di quando Sarkozy, Segolene Royal, e anche Barak Obama, vennero in Second Life, durante le precedenti campagne elettorali. Credo sia difficile (ma non impossibile) ripetere tali exploit, ma un passo avanti lo possiamo sicuramente fare. Perché non provarci? Sarebbe bello, ad esempio, organizzare un incontro (non chiamiamoli più dibattiti, per carità …) sulla crisi economica e sociale, invitando persone da ogni parte del mondo, in Second Life. Confrontare le difficoltà quotidiane che stiamo vivendo qui in Italia, con quelle che vivono gli amici Americani, Francesi, Marocchini o Giapponesi. Una discussione dal punto di vista della gente comune, non degli economisti o dei politici. Credo che un evento del genere sarebbe di certo più seguito, all’esterno, di tante manifestazioni organizzate nel Metaverso, per quanto seguite e apprezzate. Potremmo perfino trarne, una volta tanto, qualche insegnamento utile alla vita di tutti i giorni. Perché non provarci?

L’uomo che brucia (Burning Man) e SecondLife…

Cos’è Burning Man

Il logo di burning man

Il Burning man (http://www.burningman.com/) è secondo la stringata descrizione di Wikipedia Italiana:

Il Burning Man è un festival di otto giorni che si svolge ogni anno a Black Rock City, una città che vive solo alcuni giorni, sulla distesa salata (sabkha) del Deserto Black Rock nello Stato del Nevada, a 90 miglia (150 km) a nord-nord-est di Reno. Il festival conclude la festa americana del Labor Day, a settembre.

Il festival viene descritto dagli organizzatori come esperimento in comunità, radicale espressione di sé e radicale fiducia in sé[1]. Il nome deriva dal rituale che consiste nell’incendiare un grande fantoccio di legno il sabato sera. [[ (una descrizione molto più dettagliata è presente in Inglese qui http://en.wikipedia.org/wiki/Burning_Man). ]]

Come vedete è una iniziativa artistica nel mondo reale che coinvolge ogni anno decine di migliaia (47000 secondo wikipedia nell’ultima edizione)  di persone.

Burn2 http://burn2.org/ invece è una iniziativa parallela [ma collegata] che si svolge nel mondo virtuale di SL ed è svolta nella settimana dal 20 al 28 Ottobre in un gruppo di 6 sim (la più grande finora), dove vari artisti sono invitati ogni anno a rappresentare questa radicale autoaffermazione di sè, che si conclude anche virtualmente con un falò che brucerà il fantoccio e un tempio.

Il Germe Creativo di SecondLife

Sembra che la relazione fra Linden Lab e Burning Man sia sempre stata molto forte fin dagli inizi dell’esistenza di SL (http://burn2.org/burn2-history), infatti si legge che sarebbe stata addirittura la musa ispiratrice di Philip Rosedale come idea di fondo per la creazione di SecondLife

Quello che il Visionario trovò qui — un folto gruppo di persone che si autoorganizzavano in una città, creando in modo collaborativo una realtà differente — influenzò la direzione del progetto su cui stava lavorando in San Francisco, e riempì la sua testa di idee sulla natura della realtà, creatività, identità e comunità. Sviluppò alcune di queste idee nella trama intrinseca del suo progetto “Linden World”, che ora conosciamo come SecondLife. Quel Visionario era il fondatore di Linden Lab, Philip Rosedale.

http://www.flickr.com/photos/10111/2866387376/ foto originale di Philip Rosedale a Burning Man (reale) del 2008 mentre sta entrando in SecondLife.

Nel 2010, il progetto originale di BM che vedeva la compartecipazione diretta di Linden Lab con gli organizzatori reali subì un cambiamento: Linden ridusse notevolmente la sua presenza lasciando il progetto sostanzialmente indipendente ed ecco perchè il nome ora lo trovate come Burn 2 e non come Burning Man com’era agli inizi.

Una vista dell’ Uomo che verrà bruciato al termine dell’evento

Una volta capita l’importanza “storica” di quest’evento, ricordo per tutti coloro che volessero partecipare che la data di inizio è prevista per il 20 Ottobre, Sabato, e data la presenza nutrita di un gruppo di artisti rappresentanti l’Italia, in particolare Pallina86 Loon e Nexuno Thespian, è un po’ un orgoglio anche per la community Italiana il sapere di essere almeno artisticamente molto rappresentati (oppure i nostri artisti oltre che bravi sono anche molto disponibili ed estroversi… )

L’argomento fondamentale di quest’anno

Quest’anno l’evento è dedicato alla fertilità con tutte le derivazioni che ogni partecipante ha deciso di inserire.

Ecco il logo

Il logo di quest’anno Fertilità

Geografia dell’evento (tradotto dall’inglese)

BURN2 mostra diverse costruzioni riportate dal festival di Burning Man che si è tenuto nella città di Black Rock. Vedrete diverse aree che cercano di condividere la propria apparenza con lo spazio reale dell’evento. Questi includono:

– Gerlach

All’ingresso di Burn2 c’è la cittadina del Nevada chiamata appunto Gerlach. La nostra ricostruzione illustra molti spazi caratteristici rintracciabili in  Gerlach-Empire, Nevada.

Burning Man si svolge vicino a questa comunità e molti “Burners” sono coinvolti con questa città.

http://maps.secondlife.com/secondlife/Burning%20Man-%20Deep%20Hole/223/51/24���

– Gate Road (La strada di ingresso)

L’ingresso a Burning Man, con i suoi cartelli in stile “Burma-Shave” (http://en.wikipedia.org/wiki/Burma-Shave famosa per la pubblicità che usava dei brevi cartelli umoristici in prosa) , con i suoi “Prismi di Benvenuto” e altre caratteristiche è ricreato sulla nostra spiaggia virtuale da Marianne McCann e Pygar Bu.

http://maps.secondlife.com/secondlife/Burning%20Man-%20Deep%20Hole/79/16/24

Gli oggetti più antichi di SecondLife…

Recentemente mi è stato chiesto quale fosse “il prim più vecchio di SecondLife”. Questo genere di ricerca fa parte della “scienza” investigativa che cerca di individuare i “firsts” in SecondLife, ovvero i primi esempi di realizzazioni virtuali in questo specifico mondo. Molti articoli sono stati scritti e molte “gare” vengono fatte (fra cui questo sono stati scritti anche recentemente http://pixierainsl.blogspot.it/2012/09/the-making-of-history-sls-oldest-object.html?zx=d4ab1810e03051be per risolvere questo dubbio, anche se esistono ancora alcune ombre di incertezza).

Il fatto che gli avatar sentano il bisogno di investigare sulle loro origini e sulla storia del mondo virtuale in cui “vivono” (anche se magari solo per organizzare o risolvere qualche contest o qualche festa) fa capire che il senso di storicità, di appartenenza, di identità è più che mai reale essendo un bisogno fondamentale dell’essere umano.

Il primo prim che si trova “googlando”

Il prim più vecchio che molti danno come risposta alla domanda è però a tutti gli effetti un “falso” o meglio un “inganno”, su una sim in SecondLife era stato infatti realizzato un prim che riproduceva un cubo musicale costruito in RL negli anni 60. http://poultryreport.blogspot.fr/2012/03/first-prim-in-history-deja-visit.html

Nell’insegna a sinistra si legge infatti:
“Il primo prim! E’ stato costruito nel 1961 dall’artista Robert Morris. Aveva già la forma e la texture di quello che sarebbe diventato più tardi il prim ED era perfino già scriptato. Infatti poteva generare un suono che ricordava la sostanza di cui era fatto”. Si trova infatti al museo di Seattle, ma non è la risposta giusta.

26-01-2002: Il PrimoLito a Da Boom

Quello che segue è il “primolito” che si trova a Da Boom (nome che orecchia “Big Bang”, considerata da alcuni “la prima Sim”, titolo che contende a Otama), che appare con data addirittura Gennaio 2002, secondo alcuni è un falso, ma se diamo credito alle date mostrate da “inspect” non possiamo non segnalarlo:

11-02-2002: Il Prim Presumibilmente più antico, anche se non visibile da nessuna parte

Il più antico prim di cui si abbia notizia data infatti Febbraio 2002 ed è il seguente Nickel,

Che è stato usato da Philip Linden per dimostrare la bontà rappresentativa della texturizzazione degli oggetti nella sua primitiva idea di LindenWorld. Immaginiamo come la gente possa avere reagito con meraviglia ammirando per la prima volta nel 2002 dai propri terminali questa riproduzione della moneta…

30-04-2002: Tutti abbiamo un prim antichissimo sepolto nel nostro Inventory

Stando alla leggenda il prim più vecchio che tutti hanno nel proprio inventory è una palla datata 30 Aprile 2002:

La pallina che tutti hanno nel proprio inventario, che risale al 30 Aprile 2002

3-07-2002: Il fagiolo arrampicabile a Welsh

Il famoso Beanstalk in Welsh (32, 91, 21), creato dal primo avatar non Linden: Steller Sunshine

http://secondlife.wikia.com/wiki/The_Man

11-07-2002: Governors mansion in Clementina

19-07-2002: “The Man” Il Monumento all’Uomo

Secondo molti “esperti” tra i prim più vecchi ancora rezzati troviamo la famosa statua “The Man” nella sim primordiale Natoma (dove c’è la Ivory Tower):

http://secondlife.wikia.com/wiki/The_Man

Questa statua ha una storia particolare in quanto sembra che sia stata rilocata dalla posizione originale che aveva nella prima grid in alpha del mondo Linden dalla città in cui era collocata e non è più quindi nella posizione originale. La data di questa statua è di 19 Luglio 2002.

19-09-2002: Il fuoco da campo a DeHaro

Situata a De Haro (47, 184, 22).

Il fuoco da campo a  De Haro

9-10-2002: Il Ponte di Frontiera a Jessie (9 ottobre 2002)

Lo trovata a Jessie (20, 242, 38)

Il ponte frontaliero in Jessie Ottobre 2002

Per un altro elenco di oggetti storici in ordine cronologico: http://lalotelling.wordpress.com/2010/06/23/seconderth-a-deep-map-sl-8-25-b/

Spero con questo di avere solleticato la vostra curiosità… E di avervi dato una idea per una escursione lungo nuove mete in SecondLife.

Ricordo che questo articolo prosegue la serie di articoli storici e geografici che ho già pubblicato nei mesi scorsi come:

Buon Viaggio,

Salahzar