di Viola Tatham
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Volando Amat, sindaco della “Libera Repubblica di Porto Cervo”, è tra i personaggi di Second Life che si distinguono, per aver scelto di dare risalto all’arte ed alla cultura, ma anche per essere in prima fila negli eventi a carattere sociale.
Nel 2008 ha dato vita, insieme a Rockerduck Bogdanovich, ad un’iniziativa editoriale di successo, la “Stamperia Il Faro” che, con i mezzi offerti dal web e da SL, si occupa della pubblicazione e della divulgazione in world di opere di avatar-scrittori emergenti, con librerie e punti vendita in diverse land italiane: “La Stamperia mi emoziona come null’altro in Sl” racconta con entusiasmo “Amo i libri che stampiamo, gli autori che scrivono, amo che in qualsiasi forma di vita ci siano dei libri che testimoniano che l’uomo é esistito, ed esiste ancora. Non va lontano, ma i libri sono li a testimoniare ed è già sufficiente.” Tra i libri esposti nelle librerie, ritrovo il racconto “La figlia di Caino”, con il quale Volando ha meritatamente vinto il concorso della “Volver”. Chiedo a Volando di dirci qualcosa sul libro: “La figlia di Caino è una storia quasi autobiografica, anche se é una metafora della libertà e del suo impossibile viaggio tra gli esseri umani. Bisogna inseguirla, ma mai raggiungerla, perche sarebbe suicida.”
Quando ho incontrato Volando, per conoscere qualcosa in più di lei, mi ha parlato della sua caratteristica di saper perdere: “…di non volere mai vincere, da quando bambina osservavo la faccia dei bambini che perdevano a qualsiasi gioco: si scomponevano, temevo si rompessero, non erano strutturati per la perdita. Il loro non saper perdere come si deve, mi sconvolgeva. Posso dire che possiedo la forza di perdere con una certa grazia e dignità, e questo mi sembra un mio pregio.”
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Se la mia capacità di angoscia
non arriva alla dimensione dei fatti
se non ho forza sufficiente per odiarli
né tempra per fermarli
come oggi
morta ad occhi sbarrati dalla sorpresa
intravedo soluzioni fuori del mio tempo
e vorrei annullarmi
e vorrei oscurare i miei capelli
e dipingere di bianco le mie pupille
e queste mie mani fermarle
e piangere per il tuo desiderio di vivere
e se io, fatta senza misura
e di cuore duro!
uccisa e ancora balbuziente voglio imparare
e ricomincio sempre
e i primi passi ritorno a fare
e ripeto le mosse delle labbra di chi sa
per perdere il mio mutismo
e anche se nell’ultimo istante
esca da questo mio cuore secco,
il vagito del neonato!
Volando scrive racconti e poesie. Cresciuta in una famiglia di scrittori, fin da bambina scriveva di getto, per istinto naturale e per il bisogno intimo di sfogarsi: “Amo la poesia con la pancia e con il cuore e mi può colpire come nessun’altra arma”. Tra i suoi prossimi progetti c’è il racconto della prima tribù di Avatar che smise di essere nomade e si fermò a Porto Cervo SL. Una storia di fantasia, ma che rispecchierà gli ostacoli e le ansie che si vivono ,e il coraggio che è necessario per realizzare un sogno, anche se soltanto in una vita virtuale. Sarà anche un libro denuncia, contro chi tenta di uccidere quei sogni usando qualsiasi arma: “Il coraggio per me é essere pronti a rispondere francamente e pagare le proprie azioni. La scultura di Kicca Igaly che ho messo in piazza a Porto Cervo, “Un uomo vola dal mondo reale al modo virtuale”, rappresenta molto bene la mia idea di cosa facciamo qui e continueremo a fare, per continuare l’evoluzione, e per rendere le cose più vicine al nostro stare qui: un po’ a sognare, un po’ a condividere esperienze e a conoscerci in modo intelligente e piacevole.”
E’ più facile , io credo,
invece di nascondere il lupo
sotto il mantello ,
strapparselo di dosso
e combatterlo apertamente
tra polvere e urla di dolore.
Volando Amat è una donna libera e consapevole, pronta a combattere per difendere un sogno o un ideale. Una persona intelligente e sensibile, diplomatica e cordiale, ma anche schietta e combattiva, dalla quale traspare tutta la passione riconosciuta agli spagnoli e tutta la forza interiore insita nelle grandi donne: “Il mio sogno é diventare un vero Avatar, riuscire a trovare per lei un suo linguaggio, un suo sentire che riesca a renderlo indipendente dalla persona reale che gli sta dietro e che lo renda, piano piano, giorno dopo giorno, sempre più Volando e sempre meno Sofia.”
E’ tardi
mi addormentai quando era il tempo buono
per cogliere le pere
così , ho visto soltanto i contadini
allontanarsi coi frutti nelle ceste
Il tuo seno sussulta quando lui ti guarda
ed io mi perdo in lontane nostalgie…
e se mai sentissi l’amore
ancora nascermi dentro?