Neuroni specchio

NEURONI SPECCHIO: VALUTAZIONE DELLO STATO EMOTIVO IN CORRELAZIONE ALLA TEORIA SUI NEURONI SPECCHIO.

SCOPO: valutare le variazioni emotive e fisiologiche determinate dalla visione di gesti esprimenti delle precise emozioni eseguiti dal proprio avatar e da avatar altrui, in correlazione con la teoria dei “neuroni specchio”.

POSSIBILI APPLICAZIONI: determinazione e variazioni di stati emotivi senza necessità di intervento verbale o corporeo; emersione di ricordi corporei inconsci; uso di strumenti tipici delle terapie a mediazione corporea in una realtà virtuale (terapia a distanza versus terapia in presenza ).

STRUMENTI: workshop esperienziali in piccoli gruppi (10/12 partecipanti a volta); animazioni SL esprimenti stati emotivi (cinque, tre delle quali legate a emozioni primarie come rabbia, gioia, paura); questionari di autovalutazione (somministrati nel corso dei workshop).

INTRO : Negli anni ’80 e ’90 il gruppo di ricercatori dell’Università di Parma coordinato da Giacomo Rizzolatti e composto da Luciano Fadiga, Leonardo Fogassi, Vittorio Gallese e Giuseppe di Pellegrino si stava dedicando allo studio della corteccia premotoria. Avevano collocato degli elettrodi nella corteccia frontale inferiore di un macaco per studiare i neuroni specializzati nel controllo dei movimenti della mano, come il raccogliere o il maneggiare oggetti. Durante ogni esperimento era registrato il comportamento dei singoli neuroni nel cervello della scimmia mentre le si permetteva di accedere a frammenti di cibo, in modo da misurare la risposta neuronale a specifici movimenti.[8][9] Come molte altre notevoli scoperte, quella dei neuroni specchio fu dovuta al caso (o per serendipità). L’aneddotica racconta che, mentre uno sperimentatore prendeva una banana in un cesto di frutta preparato per degli esperimenti, alcuni neuroni della scimmia che osservava la scena avevano reagito. Come poteva essere accaduto questo, se la scimmia non si era mossa? Se fino ad allora si pensava che quei neuroni si attivassero soltanto per funzioni motorie? In un primo momento gli sperimentatori pensarono si trattasse di un difetto nelle misure o un guasto nella strumentazione, ma tutto risultò a posto e le reazioni si ripeterono non appena fu ripetuta l’azione di afferrare. ( CITATO DA WIKIPEDIA)

SINTESI (di Sacha Bowie) I neuroni specchio secondo questa teoria permettono il *riflettere” di un azione o stato emotivo al cervello, che cataloga l’azione o stato emotivo come “proprio”.
Nel caso della banana,il cervello della scimmia non ha fatto distinzioni tra ricercatore e scimmia su chi fosse
a portare la banana alla bocca.
Sino a qui chiamata, senza eccessive spiegazioni, empatia , ora , questa teoria potrebbe agganciarsi a diverse domande correlate al comportamento del cervello in alcune specie. “trasmissione e ricezione dello stato emotivo di un altro come proprio ” ” conoscenza ed apprendimento dalle esperienze altrui” ma non solo
( e qui aggiungo una domanda che mi sono posto parecchie volte ) qual’è il significato di “realtà” per il nostro cervello e quale la correlazione tra neuroni specchio quindi stato empatico e fantasia o creatività?

Se volete , come noi, usare Second Life come enorme ed inestimabile piattaforma di ricerca, iscrivetevi come partecipanti al workshop ( data da definire, inizieremo appena messi a punto gli strumenti necessari per effettuarlo, in ogni caso molto presto). Buona Mente Estrema e senza confini!

Il team di XtremeMind/EstremaMente.

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