Sono mesi che continuiamo a ripetere che l’avvento di Sansar della Linden Lab, di Oculus Rift di Facebook, di Samsung Gear, e degli altri prodotti tecnologici, le nuove interfacce della Realtà Virtuale, porteranno un notevole salto nella tecnologia, ma un piccolo contributo all’evoluzione di vecchi mondi “sociali” quali Second Life. Sono convinto di questo perché questi vecchi modelli hanno ormai esaurito la loro spinta innovativa “interna”, e il nuovo Metaverso nascerà, e si svilupperà, intorno ai Games (MMORPG). Niente business provenienti dai Mondi Virtuali, ma l’evoluzione di questi come business stesso su platee più vaste. Il mondo dei Games si gioverà moltissimo dei nuovi strumenti tecnologici e, intorno ad esso, si svilupperà l’embrione del nuovo Metaverso.
Credo che un Mondo Virtuale come Second Life abbia avuto grandi possibilità in passato, ma che abbia sostanzialmente fallito il suo scopo “sociale”. Ha fallito perché non ha più creato, dopo gli anni iniziali, contenuti di valore per attrarre forze fresche, perché si è rinchiuso in un ghetto, fatto di nostalgici dei “bei tempi andati” e di personaggi auto referenziati. E anche perché la limitazione, e la selezione al ribasso della popolazione residente, ha innescato meccanismi tipici del piccolo villaggio, della piazza di paese, piuttosto che della grande città in evoluzione. Un rinchiudersi nelle piccole tribù, piuttosto che l’aprirsi al mondo. Intendiamoci, c’è gente che ancora ci lavora in questo ambiente, e fa cose serie, gente che sbarca ancora il lunario con la propria creatività e con un vero impegno artistico, ma sono eccezioni, e tutte interne a Second Life. Onore a costoro, ma il disegno generale si è arenato ormai da tempo. Perfino dal lato artistico si vedono ormai le solite cose, e, se visitate in questi giorni le sim di SL13B, troverete la solita paccottiglia riproposta, a parte quei pochissimi talenti, che continuano imperterriti a fare la loro parte.
Cosa verrà trasferito nei nuovi Mondi, che valga la pena di far sopravvivere e di salvaguardare? E’ una domanda che dobbiamo farci, perché, gradualmente, la paccottiglia sparirà, rinchiusa nella sua riserva indiana in via di estinzione, e la Linden, molto probabilmente, diminuirà gradualmente i propri investimenti in Second Life, concentrandosi sui nuovi modelli di sviluppo e sul nuovo mercato che ne deriverà. All’inizio, naturalmente, continuerà a dichiarare la sostenibilità di Second Life, perché da lì provengono i propri proventi, ma poi, man mano che le nuove interfacce diverranno più economiche e i nuovi residenti affluiranno nella nuova piattaforma, Second Life andrà gradualmente spegnendosi, senza dichiarazioni pubbliche, e senza clamore. L’evoluzione del Metaverso ripartirà quindi sulle altre piattaforme, e con altri protagonisti. I tempi? Da due a cinque anni, a mio parere. E non sarà solo Sansar, saranno altre piattaforme, quelle della Sony, di Facebook, di Microsoft, di HTC, di Google. La strada è ormai tracciata.
Torniamo alla domanda di partenza: cosa si salverà di Second Life? Per rispondere dobbiamo guardare con occhio critico, da “esterni”, a quello che Second Life è stata finora, e che continuerà ed essere fino alla sua lenta estinzione. E’ stato un ambiente di sperimentazione e di socializzazione. La sperimentazione ha riguardato quanti si sono trovati tra le mani strumenti pratici innovativi (nel 2003!) per esprimere la propria creatività, per dilettarsi a costruire, a inventarsi Artisti, Stilisti, Architetti. E’ stata l’evoluzione del Lego, in ambito sociale, on line, ed è stato un modo fantastico per esprimere delle capacità individuali. Quello che ne è venuto fuori, ovviamente, è un po’ di tutto. Pochissimi risultati hanno avuto impatti all’esterno di Second Life, ma molti hanno messo alla prova “sul campo” talenti anche improbabili, come i “cantanti” stonati o gli “artisti” improvvisati. E’ stata una grande opportunità, una grande occasione per chiunque volesse cimentarsi. Questo spirito va fortemente salvaguardato, perché, migliorando le tecniche, miglioreranno anche i risultati, e la gente continuerà a divertirsi e a sperimentare.
Il secondo aspetto riguarda la socializzazione. Qui i risultati dipendevano, e dipenderanno, dalla qualità dei progetti e dei protagonisti che potranno portarli avanti, ma sarà un campo tutto da sviluppare, poiché è stato questo il grande fallimento dell’ultimo periodo di Second Life, la vera potenzialità inespressa. Ho già detto tante volte come la penso. Credo che solo la qualità delle proposte possano raccogliere, magari intorno a “caminetti” ristretti per ora, persone di qualità e di buona volontà, per avviare seriamente un confronto su temi “reali”. Il resto è solo rumore di fondo, buono per passare qualche serata facendo danzare gli Avatar.
Quindi, qualcosa si salverà di certo, e si misurerà con i nuovi Mondi che avanzano, e con nuovi protagonisti. Nel frattempo, sarebbe utile una riflessione seria e disinteressata su questi temi, a mente aperta. Magari a settembre, ci si potrebbe rivedere davanti al “caminetto” virtuale e, fumando la pipa, una sigaretta, o bevendo una birra, ne potremmo parlare con calma. E stavolta non sarebbe utile invitare chiunque… Buona estate a tutti!