by AquilaDellaNotte Kondor
Parlando di donne, si rischia inevitabilmente di essere catalogato, a seconda del genere e dell’inclinazione personale, in due opposte categorie: da un estremo c’è la categoria classica dei “maschilisti”, che alimentano i discorsi da bar, o da parrucchiere, o gli stereotipi più beceri legati a questa immagine maschile, dall’altro, quella dei convinti difensori della parità e dell’uguaglianza forzata tra i due generi. Questo indipendentemente da quello che si dice, poiché l’argomento è talmente sentito da risvegliare, a priori, i propri istinti polemici o rivendicativi, e a seconda del proprio punto di vista, indipendentemente da quanto si legge. Affronterò questo rischio (questa certezza, direi) consapevole che le critiche saranno numerose, e opposte.
Intanto, è utile stabilire gli assiomi di partenza, su cui tutti dovremmo concordare. Il primo assioma, è che la “materia prima” di partenza è la cultura, e il carattere, delle persone che, dietro un computer, affrontano la propria esperienza virtuale. E’ un’ovvietà, che però vale la pena di ricordare ancora una volta: nessuno “nasce” nel Mondo Virtuale, a dispetto delle strambe teorie sul pensiero Avatariano. Il secondo assioma, più controverso, è che i comportamenti, invece, sono in genere alquanto diversi da quelli che adottiamo nella vita reale. Anche questa è un’ovvietà, su cui però non tutti concorderanno, ma che è evidentemente il motivo principale per cui ci si avventura in un’esperienza virtuale. Altrimenti che senso avrebbe? Solo per scambiare quattro chiacchiere in un ambiente diverso, in mancanza del bar del paese, o del parrucchiere preferito? Quindi anche questo secondo assioma dovrebbe, per forza di cose, essere dato per acquisito.
Chiariti i punti di partenza, la mia tesi è che le Donne siano il vero motore del Metaverso. Lo dico da maschio, orgoglioso del mio ruolo e della mia personalità, e cosciente di una notevole autostima. Le Donne fanno e disfano nel Metaverso, per diversi motivi, tutti concorrenti a creare un’assoluto predominio culturale, e di guida, per i modelli di comportamento che vengono poi adottati anche dai Maschi. Nessun Maschio si senta sminuito nel suo ruolo, ma cerchiamo di guardare le cose con oggettività. Intanto c’è l’aspetto pratico e organizzativo. Le Donne sono notevolmente più numerose degli Uomini che frequentano il Metaverso, e hanno (volente o nolente) molto più tempo da dedicare a queste attività virtuali, rispetto ai loro amici e compagni. Questo crea, di fatto, un predominio di tipo “gestionale” in tutte le attività di Second Life. Spesso gli uomini vanno a rimorchio, nelle diverse attività che si svolgono in Second Life. Questo è anche dovuto al fatto che la classe di età prevalente, dei residenti, non è certo fatta da giovani o da studenti universitari, ma da persone con un numero consistente di anni. Quindi le classi giovanili, in particolare quelle maschili, che avrebbero più tempo da dedicare al Metaverso, sono in assoluta minoranza.
C’è un altro aspetto, altrettanto fondamentale, che eleva le Donne a forza trainante del Metaverso. Gli scambi sociali che avvengono nella comunità virtuale sono basati su due fattori principali, a mio parere: il primo è quello della collaborazione di tipo “professionale”, su progetti, attività, opere artistiche, o attività musicali. Il secondo, sotterraneamente prevalente, è quello che attiene ai rapporti affettivi e sentimentali che si vengono a creare in Second Life. Possiamo non parlarne, ma per ogni donna e uomo residente nel Metaverso, in un anno si sviluppano delle reti incredibili di amori, flirt, matrimoni e divorzi, rapporti di tipo virtual-sessuale o affettivo. Possiamo non parlarne, ma è un numero davvero impressionante. Tra l’altro, tra partner ufficiali, amanti, alter di comodo, e via discorrendo, e con tutti i trucchi e gli stratagemmi del caso, per ogni persona virtuale c’è un numero notevole, spesso parallelo, di rapporti affettivi. Quest’attività è come il proverbiale iceberg: per un terzo emersa, visibile, e per due terzi (ma a mio parere molto di più…) sommersa, sotterranea. Non entro nel merito. Ognuno ha la sua vita virtuale, e il rispetto della privacy è un valore fondamentale, specie nel Metaverso. Tuttavia, dobbiamo necessariamente rilevare che questo motore va a pieno regime, ed è in grado di far marciare, magari al minimo, un Mondo Virtuale che altrimenti, se fosse stato basato solo sul business del fashion, o sulle attività culturali, sarebbe morto da un pezzo.
Quindi onore al merito, per le Donne del Metaverso, vera forza propulsiva di Second Life. Questo non vuol dire che tutti i temi sociali, che si sollevano e si discutono inerentemente alle Donne, debbano essere minimamente influenzati da questo ruolo virtuale prevalente. I temi della parità di genere, della violenza sulle donne, delle pari opportunità del mondo del lavoro, sono temi drammaticamente attuali, ma che riguardano la vita reale, non il Metaverso. E non mi si venga a dire che in Second Life ci sono gli stalker, i persecutori, e via dicendo. Ci sono molti più mezzi nel Metaverso che nella vita reale, per controllare e contrastare questi fenomeni. La realtà, secondo la mia visione delle cose, è quella che dicevamo prima.
Allargando lo sguardo all’intera comunità, fatta di uomini e donne di Second Life, non posso che sottolineare, ancora una volta, le potenzialità enormi insite in tale ambiente virtuale. Le attività e i comportamenti, che cerchiamo qui di descrivere, offrono opportunità spesso inimmaginabili nella vita reale. Molte persone riescono a esprimere se stesse, magari per la prima volta nella propria vita, proprio al riparo di quest’ambiente virtuale, in cui esse non sono condizionate, e in cui si superano i limiti imposti dall’ambiente sociale di provenienza e dall’aspetto fisico reale. Le “storie di successo” che riscontriamo in Second Life, nascono a volte da condizioni miserrime, di grande disagio fisico o sociale, nella vita reale. Il tema quindi non è il “se” ma il “come” sarà il futuro del Metaverso. Augurandoci però una parità di genere, ma … al contrario! Un caro saluto a tutti.
Contesto il secondo assioma, che non è assioma manco per niente. Trasformalo in una delle possibili eventualità così almeno mi ci ritrovo anch’io. 😉
Vuoi dire che ti comporti in Second Life eattamente come ti comporti in RL? Ne siamo tutti sicuri?
Tutti no, e del resto come potreste? Ne sono sicura io però.
Stupendo articolo.. complimenti,
dal mio parere ai probio toccato la basse del tutto…. Bravo!