Si parla sempre molto e spesso in modo morboso di pratiche di “sesso virtuale estremo” che sarebbero condotte in SecondLife. Spesso i giornalisti ne parlano con scherno e sufficienza, eppure c’è in effetti una fetta consistente di persone che entrano in SecondLife apposta per dedicarsi al BDSM (http://it.wikipedia.org/wiki/BDSM), che ha una specifica teorizzazione che non include aspetti patologici. Il fatto che molta gente ne sia inconsciamente affascinata sembra suggerire che le pratiche BDSM costituiscano una sorta di “lato oscuro” della propria personalità che se represso può portare a patologie quelle sì pericolose.
Da Wikipedia:
“[il BDSM].. indica un complesso di pratiche relazionali e/o erotiche e/o preferenze sessuali. Queste pratiche, che considerate fuori da un contesto di piena consensualità delle parti coinvolte sono generalmente e di fatto da considerarsi spiacevoli e del tutto indesiderabili (in quanto non sarebbero più da considerarsi liberamente accettate, ma implicanti una costrizione, quindi violente ed illegali), sono invece all’interno del BDSM fonte di soddisfazione reciproca, oltre che strumento di costruzione d’un più profondo rapporto interpersonale”.
Anche qui in questo blog abbiamo parlato del BDSM in SL in questi articoli: http://virtualworldsmagazine.wordpress.com/2010/06/30/introduciamo-il-bdsm/, http://virtualworldsmagazine.wordpress.com/2011/05/01/guida-turistica-al-lato-gay-dei-maschi-anche-per-donne/, http://virtualworldsmagazine.wordpress.com/2011/05/08/la-professione-piu-antica/
In SecondLife il BDSM si concretizza maggiormente nella vasta comunità Gor su cui ho nel cassetto in preparazione un articolo. Una introduzione alla vastità di questo “impero” che rappresenta di fatto una imponente cultura all’interno di SecondLife è descritta per i curiosi (in inglese) a questo indirizzo: http://nwn.blogs.com/nwn/2009/04/second-life-of-gor.html e ispira un commercio di case, mobili, sim, oggetti etc utilizzato anche da persone ignare di cosa sia il BDSM e vestono Gor per moda (la ricerca di gorean sul marketplace di sl offre ben 3178 pagine). Ma ci sono moltissimi esempi di esperienze “private” di coppie che si conoscono e si amano in questo modo.
In attesa di un articolo ed interviste più approfondite sull’argomento, volevo solo indicare il substrato “tecnologico” che consente di usare in modo ideale SecondLife per praticare il BDSM. Ricordando che essendo “strumenti” questi possono essere usati anche in contesti non BDSM come ad esempio giochi di ruolo in genere, giochi e strumenti didattici o semplicemente per aumentare l’effetto realistico offerto da SecondLife.
I viewer RLVa (Restrained Love Viewer API)
Il BDSM si fonda sul fatto che un avatar A (master) possa controllare quello che può fare un avatar B (slave), con particolare riferimento a “proibizioni”. Esempi lampanti di proibizioni sono:
- non poter volare
- non poter uscire da un recinto o una gabbia
- non poter parlare
- non poter muoversi liberamente (teleport compreso)
- non poter sentire
- Obbligo di assumere determinate pose
- Obbligo di seguire il master (tramite ad esempio una sorta di guinzaglio)
- Obbligo di indossare determinati abiti
- Phoenix Viewer
- Firestorm
- Singularity
- Restrained Love (il viewer originale BDSM creato dalla famosa Marine Kelley http://realrestraint.blogspot.com/)
- Dolphin Viewer
Il collare
Estensioni delle possibilità di Scripting offerte dal BDSM
Come immaginerete, non essendo io un appassionato di BDSM, sono però incuriosito dalle possibilità di estensione del linguaggio di scripting e di possibilità di percepire la realtà di SL offerta da questi nuovi comandi.
In quanto scripter mi è stato spesso chiesto di fare degli script che consentissero ad esempio di organizzare giochi in SL tipo “guardie e ladri” dove le guardie catturavano avatar della squadra avversaria e li “imprigionavano” obbligandoli a seguirli durante il gioco. Questo è impossibile da farsi con SecondLife e i viewer ufficiali, ma relativamente banale (avendo un po’ di esperienza di scripting) con le API RLV.
Alcune lezioni possono essere organizzate come “caccia al tesoro” dove ad esempio rimanete chiusi in una stanza finchè non avete risolto un indovinello che vi apre magicamente la porta e vi consente di esplorare il castello e passare alla prossima tappa.
Insomma abbiam delle posssibilità interessanti in più da usarsi in modo intelligente e divertente, non vedo perchè non usarle.
E per chi è affascinato dalla propria parte oscura, a condizione ovviamente di trovare (non sempre impresa facile) persone intelligenti e sane, perchè no, il BDSM potrebbe aprire orizzonti interessanti di esplorazione di se stessi e degli altri..
Salahzar