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by Francesca Caeran
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In tutto il mondo l’Italia è conosciuta anche per i suoi grandi artisti. Lo è nella RL e, ovviamente, essendo Second Life lo specchio virtuale del nostro mondo reale, lo è pure in questo Metaverso. Ed è con piacere che vi presento, anche questo mese, un’altra artista nostrana: la stupenda Momi Hallison! Lo sapete oramai che mi piace dirvi tutto, e raccontarvi come le idee arrivano nel mio cervellino (hehehhe si, lo vedo che state sorridendo!), fa parte delle cose a cui tengo. Dopo l’articolo pubblicato su Jade Ovis, mi sono arrivati tanti bei complimenti … grazie a tutti muah! (uno in particolare mi ha fatto tanto, tanto piacere: quello di Serena Domenici, di cui sono una grandissima fan, da quando ho letto un suo articolo, anni fa. Io la reputo una grande scrittrice, nulla a che vedere con la reporter Caeran, lol, ecco perchè mi ha lusingata la cosa 🙂 In mezzo a tutti questi bei complimenti, mi arriva un IM da una grande Signora, che fa parte dello staff di Momi, cioè Miss Lucy May, che mi suggerisce di scrivere su Momi. Grazie Lucy, hai ragione infatti, Momi si merita un articolo, è brava, simpatica, e canta sempre live. Accidenti! Perché mai non l’ho fatto prima? Perché tutto arriva con il suo tempo, hehhheh. Su, basta chiacchiere … presentiamo Momi.
Gran bella donna (in RL dico!) con origini sarde, ha passato la maggior parte della sua vita a Roma, e oggi vive ad Ancona. Solare, simpatica da morire, dev’essere un piacere averla come amica o collega. In RL, Momi lavora in uno studio professionale di ingegneria, dove si occupa di risparmio energetico e fonti rinnovabili. È entrata in Second Life nel 2009, e, siccome cantava in RL da una vita, era logico che desiderasse esercitare questo mestiere pure nel nostro Secondo Mondo. Un giorno incontrò Lara Grace, che cercava cantanti per mettere su la sua Rho Cassiopeiae, ed è cosi che iniziò la carriera di Momi, come Live Singer in Second Life. Il suo genere musicale è camaleontico (parola che non faceva parte del mio vocabolario fino alla sua intervista, lol, infatti ringrazio gli artisti per ampliare il mio vocabolario italiano lol), passa dal blues al jazz, per proseguire con la pop music italiana, e anche internazionale. Una parola mi viene subito in mente, quando penso a Momi Hallison: esplosiva! LOL si, una donna con una energia incredibile, ed una generosità, nel trasmetterla, che in pochi hanno. Momi è meglio del Prozac (noto antidepressivo LOL), mette una carica da 100.000 volt, infatti attento, rischi l’elettroscossa ai suoi concerti … Ok, ok, esagerataaaa Francescaaaaa, ma l’energia che trasmette, credetemi amici, è enorme.
Lei definisce la sua voce “graffiante”, ma una cosa è certa, si riconosce uno stile fatto principalmente di rhythm ‘n’ blues, e infatti non sono stata sorpresa di scoprire che Momi, per tanti anni, ha fatto parte di un coro polifonico come solista, che l’ha portata a cantare persino davanti a Papa Giovanni. Hum… vedo i sorrisi sulle labbra… si, si, li vedo! Okey, vi spiego cos’è il rhythm ‘n’ blues: genere musicale che associa il gospel, il blues ed il jazz. 😛 Momi canta da più di 25 anni, per 5 anni ha studiato canto moderno, e dice che la musica è tutta la sua vita. Con il passare del tempo è cresciuta musicalmente, e cosi ha saputo anche adattare il suo repertorio. Conosce le lingue straniere, canta in inglese, spagnolo un pò francese e portoricano, e, ovviamente, italiano. Momi, come la maggior parte dei artisti di Second Life, canta anche in RL, fa piano bar e animazione, karaoke, ma anche serate pre disco. Sono davvero pochi, in Second Life, a non conoscere la nostra Momi, ma se non l’hai mai sentita cantare, allora corri ad un suo concerto, e vai a prenderti una carica di energia con la Miss Dinamite e i suoi 100.000 volt. Parola di Francesca Caeran.
Ascolta Momi Hallison qui : http://www.youtube.com/user/MomiHallison
Auguri anche alla bravissima Momi:)
Grazie per avermi citata , ti assicuro che sai esaltare i tuoi artisti e non , meglio di chiunque altro qui dentro. Hai un entusiasmo contagioso e cosa rara, non conosci il rancore. Ciao brava Francesca:)