So che è un argomento inusuale per i lettori di questo magazine, molto imperniato sul mondo virtuale… Eppure se meditate che ormai in questo XXI secolo una parte sostanziale della nostra vita la dedichiamo all’uso del computer, ormai non solo per lavoro, ma anche per svago e per fare attività di volontariato e per i propri hobby, diventa essenziale comprendere quali possono essere i problemi legati soprattutto ad un utilissimo, ma spesso complesso dispositivo come il mouse.
Dal punto di vista medico
Dopo una lunga sessione di esplorazione, di building o altro in SecondLife, ma anche di Facebook e di altri social network, forse vi sarete trovati con il polso destro (quello abitualmente utilizzato con il mouse) un po’ dolorante. Questo è in effetti un problema abbastanza diffuso, che in alcuni casi limite può portare a problemi anche gravi (cfr. anche questo post http://en.wikipedia.org/wiki/Computer-induced_medical_problems dove si dice che circa 1 su 8 persone che usano il pc soffrono della sindrome del tunnel carpale, malattia spesso associata per l’appunto all’uso del computer e del mouse. Premesso che non credo di soffrire di questa malattia, ma a volte mi ritrovo il polso e la mano destra particolarmente provati e bisognosi di riposo.
Cambiare e rinnovarsi per vivere meglio
Nell’ultimo anno ho sperimentato diversi mouse alternativi e nel farlo, al di là del fatto che questo apportava obiettivamente un miglioramento dello stato della mano, mi sono accorto che la cosa più interessante sperimentata è che ogni modifica di abitudini oramai consolidate richiede una attitudine speciale di cui molte persone pare non siano dotate. L’elasticità mentale (anche chiamata agilità mentale) e la capacità di continuare ad imparare cose nuove ad ogni età della vita è considerato qualcosa di prezioso che preserva e migliora la nostra vita e la nostra autogratificazione.
Il trackball questo “mostro”
La prima cosa che ho sperimentato è stato il mouse denominato trackball, suggerito da un collega di lavoro che lo usava da anni e che si era sempre trovato molto bene.
Ho impiegato circa 4 giorni per abituarmi e alla fine ho dovuto convenire che aveva degli obiettivi vantaggi, ed ora è uno dei miei mouse preferiti, anche se costa sensibilmente di più dei mouse tradizionali (parliamo di almeno 55€).
Impariamo ad usare l’altra mano
Subito dopo ho potuto constatare che in realtà c’è anche una tecnica molto semplice per ridurre il peso sulla mano destra: semplicemente si può provare ad utilizzare anche un mouse tradizionale con la mano sinistra. Anche qui ho dovuto penare un pochino… Ma quando ho visto che ci si riusciva e che i riflessi che avevo ormai introiettato da decenni di uso di questi strumenti riuscivo in qualche modo a farli evolvere e modificare mi sono spinto su quei mouse che fino ad ora avevo sempre disprezzato: quelli nativi che sono presenti sulle tastiere dei portatili, i cosiddetti trackpad (noti a tutti quelli che usano mac o che non vogliono portarsi dietro altri mouse oltre a quello disponibile sul laptop).
Come avete intuito al di là del problema iniziale, la soddisfazione che ho avuto è stata quella di riuscire ad uscire dai miei stessi schemi e pregiudizi che ho portato avanti per tempi lunghissimi. Il fatto ora di sapere che posso utilizzare in linea di principio qualunque tipo di mouse mi pare una sensazione molto interessante ed è sicuramente una buona palestra di pensiero per non dare nulla di scontato. Se ci abituiamo a muovere le mani e ristrutturare il nostro pensiero sicuramente siamo in grado di poter sfruttare meglio il nostro cervello e la nostra intelligenza per aprirci la mente verso altre esperienze e verso altre persone, riducendo o annullando i pregiudizi.
Vi saluto quindi con questa piccola provocazione, vediamo quanti di voi riusciranno a cambiare (o meglio a diversificare) le proprie abitudini?
Salahzar
Premetto che condivido pienamente l’articolo ma ho provato a usare il mouse con la sinistra ed ho cancellato in un colpo solo un linkset di 140 prims…. O.o.. Ho provato anche con lo spazzolino e penso di aver avuto il mento piu pulito della terra.. -))). MA a parte gli scherzi (che poi son fatti veri) io di solito uso anche le palle ( e non ridete) morbide….quelle che si usano anche come anti stress…non so se sono adatte allo scopo ma, almeno a me, hanno dato buoni risultati.
L’esempio che porti del mouse lo si può riportare anche all’utilizzo dello spazzolino da denti.
Più che “elasticità mentale” ci sono regole per permettere al cervello di trasformare in abitudine una novità.
Una , che insegno spesso ai miei pazienti, per imparare a fare automaticamente il corretto movimento di spazzolamento dei denti (tecnica di bass modificata, come un pennello che dipinge tutta la gengiva e poi l dente) , è quella di fare la cosa guardandosi allo specchio per 27 giorni di seguito, c’è chi sostiene ne bastino 23, diciamo che , comunque, ci vogliono almeno 30 giorni nei quali si svolge lo stesso movimento per farlo proprio. E poi anche il mouse più strano diventa facilissimo da utilizzare 🙂