Uno degli aspetti più stimolanti dei mondi virtuali è senz’altro la possibilità di confrontarci con facilità e immediatezza con persone di tutto il mondo e nell’arte è una soddisfazione vedere come, sempre più spesso, oltre ad essere numerosi gli artisti stranieri che espongono in gallerie italiane, moltissimi artisti italiani sono considerati interessanti dalle principali realtà espositive internazionali.
Basta fare un giro per Pirats, New Carleon, Diabolus (per citare solo alcune delle più note locations espositive internazionali) e ci si rende conto immediatamente che nomi quali Solkide Auer, Shellina Winkler, Maryva Mayo, Zhora Meynard, Aloisio Congrejo, Gleman Jun, e altri sono ormai nel novero degli artisti “importanti” del Metaverso.
In piena ascesa in questo momento è Giovanna Cerise, artista più “giovane” dei su citati come data anagrafica della sua seconda vita (è entrata in sl nel dicembre 2008 e ha iniziato a “giocare con l’arte” nel marzo del 2009), semplice e modesta di carattere. Giovanna nell’arco di poco più di un anno ha collezionato una serie di mostre in gallerie internazionali prestigiose (Pirats, Art Maniacs, Omega, Studio 33, Shamen Galleries, Vertex, Pyramid, Diadem, Erato of Carleon, Benfica Lisboa, ecc).
L’ho incontrata per la prima volta al Diadem di Lion Igaly del luglio 2009, dove sembrava quasi intimidita nel vedersi a fianco di nomi tanto affermati. Da allora è cresciuta come artista, le sue sculture sono sempre più raffinate ed evocative e, senza che abbia fatto nulla per farsi notare, Giovanna è stata invece “scoperta”, tanto da ritrovarsi negli ultimi mesi impegnata nell’allestimento di una serie di mostre in giro per il Metaverso.
Giovanna in rl è un’insegnante ed è entrata in sl con l’idea di valutare eventuali applicazioni didattiche del mezzo, tuttavia sin dall’inizio si è sentita attratta dalle possibilità creative che questo mondo le offriva e con entusiasmo quasi infantile ha iniziato a plasmare prims e giocare con textures alla ricerca di qualcosa che riuscisse a esprimere le sue emozioni. “All’inizio è stata pura curiosità – racconta Giovanna. – Voglia di provare a capire come si poteva arrivare a fare le opere splendide che vedevo e così, prim dopo prim, ho iniziato a costruire le prime cose e, man mano che andavo avanti, ho capito che mi piaceva molto farle”. L’entusiasmo è arrivato quando, superate le prime difficoltà tecniche, si è resa conto che quei prims riuscivano ad esprimere le sue emozioni: “in quel momento ho capito che una nuova strada si era aperta per me ed è iniziata una sfida coinvolgente aperta sempre a nuove possibilità comunicative e in continua evoluzione”.
Le piace infatti sperimentare continuamente, non fermarsi mai in un’unica direzione, ma il filo comune delle sue creazioni è proprio l’espressione dei suoi stati d’animo, e, perché no, il suo sguardo emotivo sul Metaverso, e così si passa dalle prime opere più semplici e armoniose, dai colori solari e apollinei, alle creazioni più recenti, più scure a volte, più sfumate, più complesse, specchio della sua crescita personale e virtuale. Del resto chi non è nuovo in Second Life sa bene che, come nella vita reale, anche in questo mondo si cresce e allo stupore quasi infantile con cui lo esploriamo nei nostri primi mesi di vita piano piano si sostituiscono momenti di crescita per certi versi comuni a tutti.
Dal mese di marzo, poi, Giovanna ha anche aperto una propria galleria ad Itland, la Art’s Vision Gallery, nella quale non si è limitata ad esporre le proprie opere, ma ha organizzato esposizioni di colleghi come Kicca Igaly, Maryva Mayo e Daco Monday, convinta dell’importanza del confronto con gli altri per crescere. “All’inizio quando ho deciso di prendere una galleria, non avevo pensato a questa possibilità, ma poi mi è piaciuta l’idea di poter aver ospite qualche amico artista. E’ un modo per incontrarsi, per scambiarsi opinioni e anche per arricchirsi artisticamente”.
In questo momento è possibile ammirare le opere di quest’artista in diverse locations: Piramide, Vertex, Shamen Galleries, Sun Escapes Arts Center, Baia do Golphino Azul. Ma Giovanna la si trova facilmente andando in giro per mostre e isole dedicate all’arte, vista la sua passione per questo mondo e le sue infinite possibilità espressive. “Penso che l’arte in Second Life sia una bellissima realtà – conclude, – una fucina continua di creatività, di sperimentazione, di confronto, di voglia di mettersi in gioco, di possibilità di espressione, di entusiasmo”. Come non condividere?