Il Trand della moda fa da “pendant” a processi evolutivi che non possono prescindere dalle molteplici attività parallele legate al fashion quali l’ambiente, gli scenari, gli stili di vita, la ricerca ecc.
L’ idea che personalmente mi sono fatta nel coordinare questa rubrica è dunque quella di non “sezionare” gli articoli di questa rivista on line ma di immergerci invece in un fantastico Viaggio alla scoperta del Fashion quale parte integrante ed imprescindibile per qualsiasi altra attività,  sia essa virtuale o reale.

Virtual World Magazine nasce con l’intento di trasferire ai lettori il vissuto degli avatar partendo dall’interno di  Second Life (uno dei più famosi e discussi mondi virtuali) ma non è escluso che cercheremo di scoprire altre piattaforme e conseguenti potenzialità di interazione tra i mondi interessandoci a quanto siano coinvolte persone che svolgono queste attività per passione e/o interesse economico.

Molti non sanno ancora infatti come sia resa possibile un’integrazione economica del tutto reale in questi mondi virtuali. Certamente tutto è rapportato al tempo che vi si dedica ed alle proprie capacità tecnico-elaborative.
Porteremo alla luce storie di vita, le varie sfaccettature del fashion e molto di quello che è divenuto parte più o meno importante di uno spaccato di molti.
…Troppe volte, nell’ascoltare o leggere ciò che acluni media hanno scritto ricercando notizie quà e là ci siamo resi conto di non essere in perfetta sintonia sul COME il Virtual World venga trasferito all’esterno; ma è pur vero che molti, e li ringraziamo, hanno saputo raccontare come questa piattaforma possa essere spunto di sperimentazioni, di numerose attività ludiche, espressive ed “immersive” dando origine a forme artistiche del tutto innovative raggiungendo un’utenza “esterna” al virtual world. Non disegneremo castelli che non esistono nè dipingeremo questo mondo come non è.

Vivere la famosa seconda vita può sostanzialmente essere un gioco, un semplice passatempo oppure una spinta alla ricerca di analisi e tecniche sperimentali da applicare poi, perchè no, nel mondo reale. Certo è che non potendo smettere di studiare ed imparare, non possiamo non ammettere quanto sia duro e difficile farsi strada in questo complesso mondo tecnologico e quanto sia necessario essere attenti al trend del momento soprattutto quando parliamo di moda.
Rappresenteremo un cavo di connessione tra “interno ed esterno”, incontrermo diversi personaggi legati al fashion e ci faremo spiegare il loro punto di vista così da avere una panoramica dalla quale i lettori potranno trarre delle personali conclusioni.

Prima di concludere, desidero citare alcuni esempi di personaggi che ho avuto il piacere di conoscere personalmente come lo scrittore Mario Gerosa autore di due libri  Rinascimento Virtuale e Second Life , Marina Bellini (aka Mexi Lane) che avremo il piacere di incontrare e che a tutt’oggi è  costantemente impegnata nel diffondere l’arte e gli artisti di Second Life attraverso il blog dei Musei in Comune per il quale diversi designers italiani di Second life tra l’altro,  hanno presentato creazioni per eventi come “In quelle Trine Morbide” Futurismo Manifesto, Il Carnevale Romano (omaggio a Venezia da Second Life), Michelangelo architetto a Roma. Giovanni della Bona (aka Imparafacile Runo) che tra l’altro ha deciso di contribuire alla redazione di queste pagine, è un altro personaggio energicamente impegnato in ricerca e formazione a distanza in Second Life e non ultimo  Marco Longo (aka Mind Clarity) con la sua iniziativa Psycomedia (psicoanalisi di massa) e così via. Spero di essere perdonata da tutti coloro che non ho citato.
Molte sono le aziende e le città o isole (Roma, Venezia, Parma, Milano, Torino, Sardegna) che hanno deciso di rivolgere lo sguardo a Second Life e trarne del positivo per le loro attività.
Alcune aziende approdate hanno chiuso ancor prima di cominciare (vedi Mediaset cliccando qui  Isola Mediaset giusto per citarne una a caso ed alcune  invece hanno proseguito il loro percorso (IBM è una) e nonostante il tempo passi, sono ancora attive e proseguono indipendentemente dal “giudizio” dei media.

Ognuno di questi importanti esempi ha comunque visto coinvolti artisti, designers, builder, coordinatori di pubbliche relazioni, sponsor ecc. spesso attraverso eventi fashion o presentazioni storico-culturali legate all’arte contemporanea e non.  Viene da chiedersi il  perchè di tutto questo! Dove approderemo? Questo non lo sappiamo ancora, lo scopriremo solo vivendo (per dirla alla “Battisti”) ma certamente arte e design si dimostrano elementi imprescindibili per la diffusione di iniziative di ben altra natura e meno male, visto che la cosa mi riguarda molto da vicino.

Curiosità del mese:
Il più famoso personaggio tra gli stilisti della Storia di Second Life  è Aimee Weber che, fin dalla nascita di Second Life (2005),  ha portato in world una celebre casa di moda di Los Angeles la American Apparel ad oggi diffusa in molti paesi d’Europa non più attiva in “World“. Non è certamente l’unico caso di sparizione di aziende e vi rimando a questo link dove potete leggere voi stessi le parole di commiato da Second Life da parte della nota casa di abbigliamento ma non possiamo farci un’idea personale e vorremmo capire cosa porta le aziende ad approdare a poi abbandonare la piattaforma o per lo meno a sospenderne momentaneamente l’utilizzo. Sono andata a cercare Aimee in World per vedere cosa resta di lei e sembra che il suo antico Brand “Preen” non esista più così come la sua isola ma il suo avatar è ancora presente ma non ho ben capito se attivo o meno. Attualmente, cliccando su uno dei suoi preferiti, si approda all’isola di Old Manhattan

(questo lo slurl) dove all’accoglienza vi sono dei pannelli legati all’iniziativa “RELAY FOR LIFE 2010” dell’Amercian Cancer Society, un gigantesco multidestination teleporting che porta ad uno sky club, un’installazione del tutto atipica ma che sembra non avere nulla a che fare con la Weber.
Tuttavia, altri brand hanno comunque fatto seguito alla Weber e noi li contatteremo per farci raccontare un pò della loro storia facendoci spiegare perchè ad oggi restano ancora così legati alla “seconda vita”.
Per il momento concludo qui quella che definirei la parte indtroduttiva della mia rubrica sperando di non avervi annoiati  e vi auguro per il futuro una Buona navigazione.

English Version

Anything that goes trendy is strictly connected to global processes which can’t be left apart from several parallel fields, bounded to fashion, as the global environment and the huge variety of scenarios, lifestyles, researches and so on. The idea I’ve got in mind, by coordinating this column, is not that of dissecting the other articles in this online magazine, but diving in a wonderful journey to discover fashion, as a vital part that cannot be disregarded from any other kind of activity, either virtual and real.

Virtual World Magazine is born with the peculiar aim of speaking to the readers from the inner of Second Life – among the most famous and controversial virtual world – yet not unlikely we are going to try to discover other grids, together with other potential interactions between worlds, focusing on people involved in such activities for passion and/or business.

Many still do not know that there is the true chance to integrate finances for real in these virtual worlds. Of course, anything depends on the time devoted and your own skills. We will bring to life stories, the various faceting of fashion and all those things that have come a very important cross section for many of us.
Too often , by reading or listening to what media keep on saying about it, we do not agree on how virtual words are being portrayed, to those ‘outside’ . Yet it is true that some circumstances – thanksfully! – have been able to describe how this grid could be an excellent starting point for testing, gaming, expressing yourself , creating real forms of art, totally brand new and original, to reach an ‘external’ audit.

We are not going to draw castles in Spain , nor portray this world as the way it is not. Living the famous second life could be a game, a pure pastime or a boost to study and test techiques to be applied even in real life. For sure, since you can never stop upgrading your skillness by constantly studying and learning, it is admittely an hard, difficult path to find your way in this world, so highly technologized, and being always ready to get the trend, especially talking about fashion, is a must.

We are going to be a trait d’union between this ‘second world’ and the real one, we are going to meet many people into fashion biz, explaining their point of view so to offer the readers the widest survey, to draw their own conclusions.

Before quitting, I’d love to speak about some personalities I’ve been glad to meet, as Mario Gerosa, author of Rinascimento Virtuale and Second Life , Marina Bellini (aka Mexi Lane) , nowadays involved in spreading art and artists in Second Life through the blog of ‘Musei in Comune’, a melting pot for many italian designers in Second Life to show their mounting for exhibitions as ‘”In quelle Trine Morbide” Futurismo Manifesto, the Carnevale Romano (a tribute to Venice in Second Life), Michelangelo architetto a Roma.

Giovanni della Bona (aka Imparafacile Runo), another personality strongly involved in research and training

Marco Longo (aka Mind Clarity) with Psycomedia (mass psychoanalysis) , and so on.

Several are the business enterprises and the cities (Rome, Venice, Parma, Turin, Sardinia isle) that have managed to cast an eye to Second Life. Many of them have closed off before they’ve actually begun something (as Mediaset – Isola Mediaset- , just for the sake of an example). Others have kept on their way, (among those, IBM), and even if the times are changing, they are still active despite the ‘media’.

About each of these examples, there has often been a team of artists, designers, Prs, sponsors and such, involved in launching fashion shows, or historical/cultural exhibits stricilty connected to contemporary art

It is natural to ask ourselves why all that…where we will finally arrive. There is no answer, and, as our Lucio Battisti would have said, ‘lo scopriremo solo vivendo…we shall find it just by living’.

Surely, art and design are elements that cannot be disregarded for spreading initiatives of any kind – and thanksfully, i would add, as the thing is directly involing me –

Monthly Curio:

The most famous personality of Fashion in Second Life history is Aimee Weber.

Since the starting of SL (2005), she has brought in world a wellknow L.A. brand, popular in many european countries, but no longer active in world. It’s not of course the only case of rl business disappearing from the grid. Here is the link where you can read the farewell to Second Life by such a popular brand. Having no clue about her own reasons, we’d love though to discover, more generally, what brings real and consolidated enterprises to settle here and then to abandon more or less definetely the grid.

I’ve been looking for Aimee in World, just to see what she has left, no traces of her brand ‘Preen’, as well as her isle and her account , even if still listed, not sure if active or not. Clicking on the picks of her favs, I’ve landed in Manhattan , where at the landing point there are ads about ‘Relay for Life 2010’, by the American Cancer Society, then a huge multidestiantion teleporting for a Sky Club and a peculiar exhibit that looks unrelated to Weber.

Anyway, many other brands have come after Weber, and we’re going to find them out, letting them tell us about their backgrounds and their bounds to Second Life.

For now, this is it, about the intro to my column, hoping it has been not be so boring and wishing you a wonderful surfing!