by AquilaDellaNotte Kondor
Stamattina mi hanno detto che Pino se n’è andato. Così, senza dire nulla, senza prepararci. Come Massimo, prima di lui, e come Lucio, Fabrizio, Eduardo. Faccio fatica a pensare che questi vuoti potranno essere colmati. Quanto ci vorrà per vedere un altro Pino, un altro Eduardo? Ce ne saranno altri, ma non saranno come loro, saranno un’altra cosa.
Cosa c’entra questo con i Mondi Virtuali, mi direte voi. C’entra eccome. Per due motivi. Primo, i Mondi Virtuali sono popolati da gente normale, non da “Avatar”. L’avatar è solo la loro rappresentazione, in uno strumento di comunicazione diverso dalla cornetta del telefono, o dalla mail. Non c’è nessuna cultura “avatariana”, ma vite e sentimenti di gente comune, con idee, culture, progetti nella propria testa, e un modo di relazionarsi che non prescinde per nulla dalla propria vita “reale” nè dalla propria esperienza quotidiana che in essa si svolge. Per questo motivo un vuoto è un vuoto, nel mondo “reale” o in quello “virtuale”.
Il secondo motivo è una speranza per il futuro. Immaginate un Mondo in cui le idee, i sentimenti, le personalità di questi amici che ci hanno lasciati, vengano integrate e rese “vive” attuali. Un Mondo in cui incontrare Pino o Fabrizio, e ascoltarli parlare, o cantare, o recitare, fosse ancora possibile. Al di là dei corpi, al di là del tempo e dello spazio fisico. Un Mondo in cui le cose belle continuino a vivere e quelle brutte vengano cancellate per sempre. Niente violenze, odi, invidie o malversazioni. Tutte cose bandite per sempre da questo Mondo Virtuale. Un Mondo in cui la selezione naturale porti a incrementare la bellezza, l’amicizia e la tolleranza, e a cancellare tutto il resto. Si potrebbe passeggiare in una nuova acropoli, discutendo con Platone o Aristotele, giocare a carte con Leonardo e discutere di antimateria con Einstein e Feynman. Giocare a scacchi con Alekhine e Capablanca. Discutere di politica con Adenauer, De Gasperi e Roosvelt. Tutto il meglio della storia. Le idee, i progetti, i pareri su come migliorare.
Un Mondo Virtuale certo, ma cosa importerebbe? Con la tecnologia esistente, e poco altro, potremmo porne le basi. Il recupero del pensiero e della cultura passata non è impossibile da raccogliere e integrare, invece che in Wikipedia, nella memoria e nella personalità degli Avatar. Certo, non sarebbero Avatar come noi, gente normale e con una vita “reale”. Sarebbero Avatar veri, secondo il significato letterale della parola, “reincarnati”. Ma a chi non piacerebbe una partita a carte con Leonardo o una lezione di meccanica relativistica da Einstein?
Torniamo tra noi. Ciao Pino. Ciao a tutti, e buon 2015!