MargyeDreams e Realtà Aumentata: da RL a SL e ritorno.

Normalmente il concetto di realtà aumentata è una cosa molto differente (http://it.wikipedia.org/wiki/Realt%C3%A0_aumentata)  e rappresenta come si possano integrare attivamente elementi virtuali nel mondo di tutti i giorni. Nel caso di Carmen Auletta il mondo virtuale è invece diventato una modalità di espressione e di contatto con gli altri che ha arricchito la sua già importante esperienza di poetessa e pittrice, aggiungendo un elemento di aggregazione di un gruppo nutrito di creatori di contenuti che si sono messi alla regia di quel piccolo spettacolo che è diventata la mostra “Margye Dreams”.

La “notorietà” all’ONU e nella Comunità Europea

L’elemento curioso è che come si vede dall’articolo qui sotto, la mostra “virtuale” è stata oggetto di articoli di giornale (Il Mattino del 15 Febbraio 2011) e che le opere di Carmen sono state lette addirittura di fronte all’assemblea delle Nazioni Unite e il progetto SL è stato sottoposto alla Comunità Europea come strumento di emancipazione e di espressione per persone con disabilità.

 

SANT’ANTIMO. Cresce la popolarità dell’artista Carmen Auletta che la città di Sant’Antimo ha scoperto grazie ad una mostra organizzata a dicembre dalla Pro-Loco ma le cui poesie erano già state pubblicate in diverse raccolte. La poetessa e pittrice che da qualche anno è costretta a vivere a letto per problemi di salute, racconta la sua storia ed esorcizza il suo dolore attraverso versi che lei stessa traduce in quadri, le <<poesie dipinte>>. La sua bravura è arrivata fino al palazzo delle Nazioni Unite; Carmen è ora protagonista di un progetto che è stato presentato a Bruxelles, alla Comunità Europea.

Al centro del progetto, denominato Margye Dreams ed ideato nel 2009 da Carmen Auletta, l’importanza del web per consentire alle persone forzatamente relegate a casa di rimanere in contatto con il mondo ed aprire i propri orizzonti. Margye Dreams è la virta virtuale di Carmen Auletta che, con l’avatar Margye Riba, vive la sua esperienza parallela in SecondLife nella regione di Vulcano. La vita parallela di Carmen ha come ambientazione un letto di ospedale dove una donna vive semisdraiata con un macigno sulle gambe che rappresenta la sua forzata immobilità, ma con un grosso PC portatile. Ai piedi del letto un altro avatar, una donna che volteggia con un’ampia gonna e che rappresenta la libertà che l’utilizzo del web le consente di conquistare. Nella stanza diverse porte che rappresentano l’accesso al web attraverso i blog ed i social network. Alla realizzazione del progetto ha partecipato il gruppo PyramidCafè, nato nel 2007 che attraverso un locale virtuale promuove scambi di opinioni, circolazione di informazioni e numerose potenzialità dei mondi virtuali”.

La preparazione

http://www.youtube.com/view_play_list?p=81C5130F7A057A1F

Un piccolo stuolo di truccatori/estetiste (per vestire gli avatar “bot”), di builder (le persone che costruiscono palazzi ed oggetti in SL), di scripter (persone che danno vita agli oggetti), di organizzatori di eventi e semplici curiosi si sono aggregati quasi spontaneamente per dare la possibilità a Margye di mostrare le proprie opere in SecondLife e più precisamente a Vulcano (ricordiamo che nel maggio 2009 questa stessa mostra era stata organizzata nell’isola di Imparafacile ed aveva ottenuto un riconoscimento. La “preparazione” dell’opera è stata forse la parte più incredibile dell’esperienza ed è stata filmata da Carmen che è stata sempre molto presente ed attiva (le abilità di Carmen come “camerawoman” sono note da tempo nella comunità Italiana). Il progetto è diventato inoltre una parte essenziale della comunità Vulcano trovate la pagina descrittiva del progetto qui:

Confronta anche il progetto di Vulcano:

 

La serata di presentazione in SL

Serata di presentazione vivida e ricca a Febbraio. Ecco un estratto della serata:

La Nave scuola che porta la mostra itinerante ed esposizione presso la presidenza del consiglio.

Per i festeggiamenti del 150esimo dalla nascita di Italia, alcuni dei dipinti saranno esposti nella nave scuola Amerigo Vespucci con il sottotitolo: “La Solidarietà prende il largo” (http://blog.libero.it/Carmelandia/9926564.html)

 

 

E inoltre i dipinti saranno presentati a maggio nella Presidenza del Consiglio Italiano.

Anche da parte mia, auguri Carmen per ulteriori successi Mondiali.

E questa è una occasione che credo possa essere replicabile per altre menti creative che provengano dalle infinite minoranze Italiane, ancora una volta, il Mondo Virtuale di SecondLife offre una discreta possibilità di espressione per chiunque abbia genio e voglia di creare. Un esempio di come la virtualità possa essere di sostegno e di sprone per la vita reale 🙂

Salahzar Stenvaag

 

Aggiornamento… Mi dice ora Carmen che una sua poesia verrà resa permanente dipinta in pirografia sul Maschio Angioino a Napoli…. Il testo della poesia è:

‘E PICCERILLE ‘E NAPULE
Criature che hanno perzo  ll’innocenza
se ‘ncontrano a migliare int’ ‘a città,
che campano cu tanta sofferenzae
nuje facimmo finta ‘e nun guardà.

S’ha dda curà sta Napule malataca
dint’ a ll’uocchie ‘e chisti piccerille,
se vede comme ll’hanno scurtecati,
pure ‘a miseria ‘e piglie pe’ capille.

‘A vera scola ‘a fanno ‘mmiezz’  ’a via,
faticano o se mettono arrubbà,
‘e truove pure int’ ‘e periferìe,
addò ‘a Camorra vene p’ ‘e sfruttà.

‘O munno ‘e vvede dint’ ‘a cartulinaca
sti criature so’  bellelle assaje,
ma ‘nziem’ ‘a pizza e pure ‘o mandulino
‘e Napule nun parlano d’ ‘e guaje.

Traduzione in Italiano:

(TRADUZIONE IN ITALIANO) I BAMBINI DI NAPOLI

Bambini che hanno perso l’innocenza
Se ne incontrano a migliaia per la città,
vivono in una grande sofferenza,
e noi facciamo finta di non guardare.

Si deve curare questa Napoli malata,
che dentro gli occhi di questi bambini,
si vede come li hanno scorticati,
anche la miseria li prende per i capelli.

La vera scuola la fanno per la strada,
lavorano o vanno a rubare,
li trovi anche nelle periferie,
dove la Camorra viene per sfruttarli.

Il mondo li vede in cartolina,
perché sono il folklore, sono belli,
ma insieme alla pizza e al mandolino,
non parlano della sofferenza di Napoli.

Harambee. Second Life for Kenia

 

Questa non è l’Africa patinata dei romanzi, né quella dei villaggi e delle vacanze di lusso, non è l’Africa del petrolio, né quella dei paradisi fiscali. Questa è l’Africa del Kenya, ma più precisamente e del progetto Harambee che abbiamo riscoperto una volta di più venerdì scorso, 4 marzo, nell’Isola Imparafacile.

Il progetto Harambee-Gwassi, nato nel 1983 a cura della “Fondazione Brownsea ONLUS”, grazie alla cooperazione tra Italia e Kenya, per raccogliere fondi per la costruzione di scuole in quella regione disagiata sulle rive del Lago Vittoria e aiutare così le popolazioni di questa parte del paese, tra le più povere del continente.

I volontari del progetto lavorano incessantemente e con grande entusiasmo e impegno, ovunque sia possibile promuovere la loro causa. Raccolgono fondi, costruiscono case e scuole di fango e sassi, che a volte crollano sotto le piogge torrenziali (“si salva solo il tetto in lamiera” racconta Loredana Loring, promotrice del progetto anche in SL) ma le ricostruiscono ancora e ancora, per dare la possibilità ai bambini di avere un’istruzione, che qui in Italia si chiama “obbligatoria” e che per loro è quasi un lusso. Gli insegnanti si avvicendano a cicli e cercano di impartire ai piccoli alunni una istruzione per quanto possibile organica e completa.

Più semplicemente: ognuno fa quel che c’è da fare. Lo dice il nome: “Harambee” in lingua Swahili significa “lavorare insieme”, come quando c’è da impegnarsi per avere un vantaggio comune, un po’ come il nostro “ooh-Issa!”, e riassume lo spirito del progetto: Italiani e Africani lavorano fianco a fianco e con uguale dignità, condividendo interventi che mirano all’autosviluppo, come si legge sul sito web.

Loredana Loring e Lotrec Oh portano avanti questo progetto in SL, nella land Bunny Isles, dove hanno ricostruito un mercatino di oggetti artigianali e dove ospitano eventi i cui proventi vanno interamente a sostenere questa causa.

Sostenuti da un nutrito gruppo di affezionati amici, che si arricchisce a ogni tappa del loro percorso, girano per land a presentare  e raccontare, fanno vedere foto bellissime e tenerissime di gioia e fatica, di impegno e armonia, di un mondo di cui i telegiornali parlano poco e comunque mai abbastanza.

L’isola Imparafacile è stata l’ultima tappa del loro viaggio e ha visto un pubblico attento e partecipe, coinvolto dalla testimonianza di Loredana che parla a braccio, racconta con amore ed entusiasmo le grandi cose che si riescono a fare con la partecipazione e le donazioni, anche piccole, perché, come usano dire loro, “poco + poco = molto”.

Molte sono state e continuano ad essere le inziative a sostegno di questa intensa attività: segnaliamo ad esempio, i concerti di EddieGuitarDagger Sheryffe, punti di riferimento per la raccolta dei fondi, oltre che occasioni per ascoltare ottima musica, e quella presentata da Mila Tatham che, insieme al gruppo Italian Taste, distribuirà dei vendor, da installare nelle land interessate, per la vendita di un otufit pensato appositamente per questo scopo e che sarà acquistabile sia nella versione completa che a singoli pezzi, per andare incontro alle possibilità di tutti i potenziali benefattori, e i cui proventi verranno interamente devoluti al progetto.

Venerdì scorso Loredana ci ha mostrato foto di un’ Africa vera, di bambini che, pur non avendo nulla, sorridono alla telecamera. E ci stringe il cuore il commento della stessa Loredana: “loro sono più felici di noi” e “dicono sempre che stanno benissimo”.

 

Questa è la molla che ci fa ricordare come siamo stati “fortunati” a nascere nella vecchia e agiata Europa, anche se subito dopo ci chiediamo: saremo stati fortunati davvero? A vedere l’entusiasmo e la serenità che certe immagini trasmettono viene davvero da chiederci se non ci stiamo perdendo qualche cosa. Non perdiamo allora l’occasione di aiutarli concretamente. Andiamo a Bunny Isles a visitiamo il mercatino o cerchiamo i vendor di Italian Taste nelle land in cui giriamo, oppure facciamo un versamento in linden o in euro, anche piccolino, e ricordiamo che “poco + poco = molto”! Harambee!

Per info sul progetto: http://www.conquistaweb.it/harambee/index.htm

Foto della serata all’isola Imparafacile:

 

by Maryhola McMillan

I nuovi mondi crescono.

Continuando a raccontare l’epopea del popolo degli Avatar, vogliamo gettare lo sguardo su di un altro dei nuovi mondi che, basati su Open Sim, stanno facendo proliferare le Grid alternative a SL. Partiamo stavolta non dalla descrizione delle potenzialità e delle caratteristiche tecniche di questi nuovi mondi, ma da una esigenza reale, di mettere a disposizione dei cittadini un servizio vero e proprio di promozione ed assistenza turistica. Parliamo del “Virtual Tourism Project”, sviluppato Western Institute Australiano: https://www.det.nsw.edu.au/blog/101322-virtualtourism/.

Cominciamo col guardare il video che illustra le caratteristiche del progetto:

Il Virtual Tourism Project è nato per offrire consulenza nell’organizzazione e nella prenotazione dei viaggi turistici.  Dal video si possono vedere tutti gli spazi messi a disposizione dei visitatori, utilizzando quattro sim basate sulla Grid di Jokaydia e sotto l’egida del TAFE NSW (Technical and Further Education) un istituto Australiano che eroga programmi di formazione a tutti i livelli, con più di 500.000  iscritti all’anno (https://www.tafensw.edu.au/).

 

E’ un ambiente ideale per vivere, dall’interno, una simulazione di uno spazio virtuale in cui si ha l’accesso a diverse tipologie di servizi. All’arrivo si prenota un assistente virtuale, che ci guida nelle sale di attesa e nella grande sala prenotazioni. Una serie di pannelli e terminali danno l’accesso ai diversi siti web attraverso i quali si effettuano le prenotazioni reali: compagnie aeree, organizzazione del viaggio, prenotazione dell’auto, ecc. Non mancano un gift shop ed un internet cafè. Nella land c’è anche una grande sala concerti e spazi riservati ai ragazzi, perché, e questa è la caratteristica principale del progetto Jokaydia, frotte di studenti sotto i 13 anni accompagnati da insegnanti o genitori, accedono all’ambiente di simulazione messo a disposizione nella Grid.

La Grid di Jokaydia è focalizzata principalmente su obiettivi di education o artistici, è gestita da Jokay Wollongong (che ha anche quattro sim in SL), utilizzando un hosting provider. Diversi sono i residenti appartenenti a scuole o Università, da ogni parte del mondo: USA, GB, Nuova Zelanda, Peru, ecc. Nessun owner italiano, per ora, anche se diversi italiani hanno già visitato la grid.

Nell’ambiente virtuale è possibile interagire sfruttandone le caratteristiche:

Þ   Creare un vero e proprio ambiente di simulazione.

Þ   Accedere a servizi di training di elevata qualità.

Þ   Imparare, in ambiente immersivo, le regole e le tecniche per la gestione della sicurezza.

Þ   Insegnare agli altri l’utilizzo dei mondi virtuali affinchè possano replicare le esperienze

Fondamentale poi nell’education, è il coinvolgimento di docenti e discenti, utilizzando a pieno l’immersività come modello cooperativo, andando oltre i limiti posti dal’e-learning e dalla tecnologia tradizionale. Il Western Institute occupa quattro sim ed è solo uno dei progetti che hanno trovato ospitalità sulla Grid di Jakaydia ). Per chi volesse accedervi, è possibile crearsi un avatar sul sito  (http://www.jokaydiagrid.com/) ed accedere alla grid utilizzando un viewer come Hippo project/opensim-viewer/frs/).

Vogliamo qui tornare a far riferimento a quelli che potranno essere i modelli di utilizzo dei Mondi Virtuali. Per un progetto come quello in cui vi abbiamo guidato, per cui è semplicemente necessaria la disponibilità di un ambiente di simulazione, per fornire servizi o fare education, è più che sufficiente una Open Sim per sviluppare le proprie soluzioni.

Un mondo come SL, in cui abbiamo land “general purpose”, spesso affollate per eventi sociali o ludici, non è affatto necessario per questo tipo applicazioni. Anzi, avere ambienti specializzati, per i soli utenti interessati allo svolgimento del servizio, è certamente di grande utilità. Inoltre, non avere i costi e le fee da pagare alla Linden lab, risulta spesso determinante, nella scelta di sviluppare tali progetti sulle Open Sim. E’ stata ad esempio questa la scelta fatta dal Museo del Metaverso che, come sappiamo, è traslocato da SL alla Grid di Craft, mentre Pathfinder ha, a sua volta, lasciato SL per trasferirsi su Jokaydia.

Ricordiamo ancora una volta, inoltre, che l’utilizzo di Hypergrid ci darà la possibilità di interconnettere tra loro le diverse grid, formando, già attualmente, un primo sviluppo del Metaverso del futuro. Su Jokaydia, tra l’altro, è ospitato il “Hypergrid Adventurer’s Club” , promosso da Pathfinder (http://becunningandfulloftricks.com/hypergrid-adventurers-club/)

Siamo dunque all’epilogo nella evoluzione di SL? Assisteremo alla sua decadenza e ad un suo progressivo svuotamento? La mia risposta è che dipende unicamente dalle scelte che farà la Linden Lab. Se SL resterà così com’è, limitandosi unicamente a migliorare il viewer e le prestazioni tecniche, il suo destino sarà segnato. E a poco servirà la promessa, ancora lontana, della portabilità su iPhone, su iPad o su Web.

Le Open Sim hanno dalla loro il vantaggio del numero, dell’indipendenza e della semplicità di gestione. La qualità tecnica evolverà, e supererà gradualmente SL. Una contro mille, non ci sarà storia. Se invece la Linden Lab capirà che è sui servizi che si gioca il suo futuro, che temi come il Marketing ed il Customer Care, la Qualità e la diversificazione dei servizi, sono vitali per una sua evoluzione, allora forse potranno guardare al futuro con qualche speranza. E’ sulla qualità e l’assistenza ai clienti che si gioca il futuro di una società di servizi.

E’ una corsa contro il tempo. L’evoluzione dei Mondi Virtuali che va avanti, inarrestabile, ed una società che molto a contribuito, in passato, a questa evoluzione, ma che ancora non riesce a trovare una sua strada. Semplice, inequivocabile, ma difficile da capire per il management Californiano.

By AquilaDellaNotte Kondor

Un altro mondo virtuale che si avvia alla chiusura? Il caso di Blue Mars

Il 14 gennaio scorso il CEO di Avatar Reality, Jim Sink, annuncia una pesante ristrutturazione  (ridimensionamento) edell’azienda e una sua focalizzazione sui mercati emergenti del toutch e del mobile (http://blog.bluemars.com/2011/01/avatar-reality-restructuring.html). Lo stesso Jim lascerà la compagnia con circa la metà del suo team. Blue Mars contava, a novembre 2010 con la versione Beta, circa 3.500 users, con 330 sviluppatori. Le stime migliori, ad oggi, parlano di non più di 5.000 utenti (http://nwn.blogs.com/nwn/2011/01/blue-mars-goes-free-ios-client.html).

Dopo l’annuncio di Jim Sink, per contrastare gli allarmismi sul futuro dell’azienda, sono venuti comunicati tranquillizzanti da parte del BM Twitter team, senza tuttavia dissipare i dubbi (http://www.youtube.com/watch?v=578wFngw6WE&feature=player_embedded).

All’inizio BM aveva destato molto interesse da parte della numerosa comunità di Avatar frequentanti SL. La grafica è ottima, anche se il software da scaricare risulta molto pesante e ogni regione va scaricata separatamente. Tuttavia, un inizio così “qualitativo” lasciava ben sperare. Purtroppo i morsi della crisi non lasciano indifferente neanche questa piccola azienda con la sua limitatissima comunità. Inoltre, non si è mai creato, per i limiti tecnologici e di usabilità, una vera e propria comunità tipo SL. Sostenere un progetto di questo tipo richiede notevoli risorse e non c’è nulla ad oggi, in questo mondo virtuale, che possa attrarre nuovi investimenti. E’ un peccato, ma anche la dimostrazione che la sola SL riesce a mantenere un business attivo in questo difficilissimo periodo. Anche la nascita di nuove comunità basate su Open Sim non mette in discussione più di tanto la solida leadership della Linden Lab, anche in questo periodo di scarse novità.

Vedremo ancora altri esperimenti nascere e fallire, prima che l’utilizzo dei mondi virtuali impatti il grosso pubblico, ma intanto l’evoluzione tecnologica da un lato, e la diffusione della banda larga dall’altro, creeranno senz’altro migliori possibilità per il futuro. Ce lo auguriamo…

Pyramid Cafè, una costola espressiva da Vulcano: tre anni di storie e di eventi.

Come accennato in un post precedente (http://virtualworldsmagazine/2010/12/26/vulcano-2011-rinascita-di-un-progetto-esplosivo/) Vulcano ha generato varie esperienze collaterali fra cui pyramid cafè, che in origine era stata creata come un momento di incontro collettivo “pausa caffè” fra i costruttori di vulcano in modo da rilassarsi serenamente e creare nuove opportunità creative fra amici.

Nata a Gennaio 2008, nei tre anni seguenti, grazie alla fervente attività di Magicflute Oh, (principale mente creativa del progetto)  il gruppo si è espanso molto organizzando una serie infinita di eventi culturali di cui cerchiamo di dare una veloce rassegna a partire dalle “locandine” colorate che cliccate vi porteranno sul relativo post di descrizione (se poi navigate nel blog http://thepyramidcafe.blogspot.com/ troverete un sacco di video e altro materiale che illustrano dal vivo gli eventi streaming e il vissuto di tutti gli avatar coinvolti.

Pyramid Cafè ha rappresentato soprattutto nel suo periodo d’oro (2008-2009) un esempio unico di come le iniziative di volontariato in secondlife possano produrre degli eventi condivisi e variegati di indubbia qualità e professionalità.

Rimaniamo in attesa di rivedere presto cose simili rifiorire nella sim di Vulcano (che si sta dotando di ambienti adatti per la realizzazione di eventi, di spettacoli e di occasioni di incontro). Nel frattempo chi è interessato ad approfondire può venire alla festa del 3o compleanno di Pyramid Cafè che avverrà appunto a Vulcano martedì 11 Gennaio 2011 ore 11 di sera (quanti 11) !!!!!!

Locandina Iniziale cliccate per i video e le foto

Singolarità tecnologica

CICAP

Coorti D

CICAP 2

Incontro RL

Art for heroes a Pyramid Cafè Vulcano - Lipari

SERATA INTELLIVERSO

Cross Universe

opening Mostra fotografica di FIONA SAIMAN

Grazie Magic da Margye

Cross_uniVerse: Oggetti Percettivi

Cross_uniVerse: A.A.A. Format cercasi / META-FORMAT

Serata Intelliverso 08.02.2009 - planetario Agorà Saturnia

Incontro con il gruppo BUDDISMO ITALIA

SECOND LIFE E RELAZIONI SOCIALI incontro con la sociologa Simona Vitale

11 Marzo: Synthetic Finance con Alecx Writer

E

Cross_uniVerse Synthetic Finance part II

Psiche 2.0 : individuo, gruppo, comunicazione

Open Sim + Second Life = ?

Cross_uniVerse Synthetic Finance part III - il L$

Il Corpo 2.0:sfide, immaginario e simulacri

PAURE... non solo canzoni...

Inaugurazione Pyramid WDT Planet

Il Corpo 2.0: sfide, immaginario e simulacri - seconda parte -

Serata Intelliverso 18.05.2009 - planetario Agorà Saturnia

Ciclo di 4 lezioni sul S.O. Ubuntu-linux

Le nuove frontiere della fisica

Domenica 7 giugno 2009, AL DI LA

Festa fine stagione Pyramid a WDT Planet

Lunedì 29 giugno, ore 22 - Incontro con PRINCE PASKUA

Gymkhana per CreATTIVI

percorsi emozionali

Cross_uniVerse con Mario Gerosa a PyramidOSIta

happy birthday Pyramid Cafè

PyramiDoodle e CHROMUTATE

MOZART IN ITALIA - percorso Sloodle

PERCORSO SLOODLE - Mozart in Italia (parte seconda)

SLOODLE: COMUNICARE, CONDIVIDERE E INSEGNARE

Jaynine Scarborough: ottima musica per chiudere gli eventi Sloodle

Compleanno Pyramid Cafè 11 1 11

Gli Albi Professionali in Second Life

Il 14 ottobre scorso, nella sede dell’Istituto Pooley degli Albi Professionali (IPAP), ho illustrato i dati relativi all’indagine sociologica che ho condotto sulle competenze e le professioni in Second Life avviata il 25 febbraio con lo scopo di rilevare le  professionalità presenti o in corso di sviluppo in Second Life  sia con l’intento di sopperire ad una carenza di ricerche empiriche orientate in tal senso sia per  dimostrare le potenzialità di questa piattaforma molto poco valorizzata negli ambienti della formazione e della comunicazione nella Real Life.

Inoltre, con i dati raccolti ho potuto approfondire gli aspetti inerenti alle relazioni e le dinamiche sociali che si sviluppano attorno alle attività professionali che si svolgono inworld.

I dati raccolti hanno permesso di tracciare un quadro delle professioni presenti in Second Life e di poter costituire degli Albi Professionali che naturalmente non hanno nessuna valenza giuridica bensì solo lo scopo di valorizzare le professionalità acquisite in SL o traghettate da Rl verso Sl o viceversa.

L’indagine si è avvalsa di un questionario semi –strutturato articolato su 25 domande  e suddiviso in tre aree: Area Anagrafica, Area Competenze e Area Professionalità

I questionari compilati dai  residenti della Comunità italiana sono stati 156 somministrati nel periodo febbraio –luglio 2010.

Con i dati raccolti ho potuto innanzitutto classificare le quattro macro-aree all’interno delle quali ricadono le professionalità rilevate ed esse sono:

  • Manageriali
  • Intellettuali
  • Tecniche
  • Relazionali/Comunicazionali
  • Commerciali
  • Artistiche

La prima Macro-Area include le seguenti professioni: Manager, Art Director, Owner land, Owner disco, Social Provider, Content Creator, Cleaner, Staff

La seconda include: Docente /Tutor, Reporter, Researcher.

La terza include: Scripter, Operatore streaming, Machinima, Progettista, Builder, Tecnico luci, Architetto, Designer, Scultore, Animation builder.

La quarta include: Public Relation, Escort, Collaboratore tuttofare, Helper, Parroco, Organizzatore di eventi, Traduttore, Psicologo, Consulente legale.

La quinta include: Commerciante, Commesso, Immobiliarista land,Consulente finanziario, Promotore turistico Sl, Promotore turistico Rl, Intermediario finanziario.

La sesta ed ultima include: Artista, Poeta, Cantante, Attori teatro, Dancer, Modella, Scrittrice, Gallerista, Regista , Dj, Editore, Fotografo, Pittore, Stilista.

Sono stati così costituiti sei Albi Professionali in base alla classificazione delle sei Macro-aree, nei quali, chi vorrà, potrà iscriversi liberamente. E’ prevista infatti una scheda per l’iscrizione all’Albo agganciata ad una scheda per le professioni, anche eventualmente plurime, nel caso in cui fossero state sviluppate più professionalità.

Gli Albi inoltre, a mano a mano che saranno compilati, adempiranno ad una  funzione consultiva nel caso in cui si fosse alla ricerca  in Second Life di una specifica figura professionale.

Il  link per l’iscrizione all’Albo è reperibile sul mio blog:

http://babypooley.tumblr.com/

così come è possibile iscriversi presso la sede dell’Ipap dove sarà disponibile un chiosco interattivo  usufruibile per gli utenti del Viewer 2 mentre per gli altri utenti il chiosco è predisposto per la distribuzione delle notecard con i link per l’iscrizione on line.

Qui il link dell’Ipap :      http://slurl.com/secondlife/Porto%20Cervo/32/48/22.

L’indagine ha permesso di rilevare una serie di dati molto interessanti alcuni dei quali vi segnalo qui di seguito: il 18% dei residenti ritiene che Second Life serva per accrescere le competenze nella professione reale e il 22% ritiene che la professionalità della Real Life sia una componente diretta o indiretta del lavoro svolto nel metaverso. Per il 6% invece il lavoro svolto inworld non fa parte della Real Life ma cerca di farlo diventare una fonte di reddito reale. Anche il tempo dedicato alla professione in Second Life è un dato notevole in quanto rileva che il 10% degli utenti vi si dedica in modo esclusivo, il 13% invece ripartisce la propria permanenza nel metaverso tra attività ludica e quella professionale e per il 16% dei residenti l’attività ludica e quella professionale coincidono e sono indistinguibili. Per il 17% degli utenti la rete di contatti in Second Life e la conoscenza delle proprie capacità professionali inworld ha fatto scaturire delle opportunità di lavoro nel mondo reale che si sono tradotti in progetti, collaborazioni, partecipazione a convegni, notorietà e nuove opportunità di lavoro. Le proprie capacità professionali relative allo sviluppo di progetti per Second Life vengono pubblicizzate dai residenti in modi differenti: il 27% lo fa utilizzando il web (home page, forum, etc) o su social network online (linkedin, plaxo, facebook, etc.); il 22% lo fa direttamente in Second Life curandone il network; il 20% sfrutta il passaparola negli ambienti professionali mentre l’1% risponde ad annunci di lavoro. Ma il dato molto interessante è quello che emerge dalla domanda 23 del questionario in cui si chiede se si ritiene l’ambiente di Second Life interessante per sviluppare un’attività professionale nel mondo reale e il 53% risponde favorevolmente a fronte di un 19% che risponde negativamente e di un restante 29% che si astiene dal rispondere.

Questi dati e molti altri rilevati nel corso dell’indagine si possono consultare sulle slides pubblicate sul mio blog e presentate nel corso della serata del 14 scorso. I dati nel loro insieme verranno utilizzati anche per una pubblicazione pensata per  dare maggiore risalto alle potenzialità di Second Life e alle vostre professionalità.

Valorizziamole …..per la valorizzazione stessa di Second Life.

Grazie a quanti hanno partecipato all’indagine e a quanti aderiranno all’iniziativa!!

di Baby Pooley

Mentori in SL: Angeli o Demoni?

Il mentore: un avatar come tutti gli altri

.

Il mentore aiuta l'amico ad imparare meglio ad usare l'ambiente virtuale

 

La risposta è semplicissima, non sono nè l’uno nè l’altro, sono dei semplici volontari che dedicano parte del loro tempo ad aiutare chi ne abbia bisogno dando consigli, suggerimenti e cercando di passare l’esperienza di anni mesi o intuizioni e piccoli trucchi. In molte comunità virtuali (World of Warcraft) è fondamentale e vincente la presenza di persone sempre presenti nel “gioco” che diano ai nuovi giocatori le istruzioni sufficienti per poter usare al meglio il mondo virtuale. Non hanno nessun particolare potere, specialmente dopo che nell’inverno del 2009 [[ http://wiki.secondlife.com/wiki/Linden_Lab_Official:Second_Life_Mentor_Group_Closing_FAQ ]] la Linden ha di fatto cancellato il programma che pure stava dando un ottimo risultato.

Tempi di disordine e anarchia…

 

Disordine ed anarchia

Dopo quella data, nonostante l’istituzione del “registro rhn” [[ http://wiki.secondlife.com/wiki/Resident_Help_Network_Portal ]], il ruolo dei vari gruppi di Mentori è stato di fatto azzerato per cui a rigor di logica il mentoraggio è diventato di fatto una sorta di “fai da te”, il che ha comportato la creazione e diffusione di persone e di gruppi che usano il termine “Mentori” in modalità criticabili (ad esempio nel migliore dei casi cercando di fare una sorta di “polizia” di secondlife, e nel peggiore dei casi abusando del loro potere per creare paura, arricchirsi o comunque disturbare gli altri residenti. Sappiate che il massimo che può fare un mentore è di mandare un AR (Abuse Report) per “denunciare” persone che violino il TOS, il TAO o le Community Rules, ma tale attività è analoga a quella che può fare qualunque avatar in secondlife.

L’arroganza e i danni fatti da alcuni di questi sedicenti “mentor” ha generato in alcuni casi malumore e scontento per cui si è vista la creazione di gruppi “anti mentor” che cercano in ogni modo di contrastare l’attività di chiunque sia individuabile come “mentor”. Per cercare di chiarire queste cose volevo riassumere la situazione dei mentori italiani:

I gruppi Mentor Italiani

 

Aliceinwire la prima mentore italiana 🙂

Nell’ambito italiano i seguenti gruppi si richiamano direttamente alle intenzioni originali:

  • SecondLife Italian Mentor (gruppo localizzato in Italiano creato direttamente dalla Linden nel 2007, anche se poi si è dissociata in cui hanno partecipato), attuali owner Aliceinwire Bleac, Biancaluce Robbiani, Giovanna Delphin, Michel Lemmon, Salahzar Stenvaag attualmente di 67 membri, [[ ]]
  • Italian Mentor (fondato nel 2008, owners Devil Kuramoto e Meloni Freschi) attualmente composto da circa 20 membri.

essi si rifanno direttamente alle regole di SecondLife :

Le regole del "gioco"

  1. il TOS ),
  2. il TAO dei volontari (http://wiki.secondlife.com/wiki/Tao_of_Volunteers/it)
  3. e le Regole Comunitarie (http://secondlife.com/corporate/cs.php)

Gruppi Internazionali

Mentre a livello internazionale ci sono i gruppi registrati nel link RHN precedente, che possono avere membri italiani o che capiscono l’italiano.

Vuoi essere anche te Mentore?

Chi pensa di poter aiutare altri avatar attraverso assistenza, corsi e disponibilità e soprattutto con umiltà e senza arroganza può fare domanda di essere iscritto ai gruppi sopra indicati come “apprendisti” contattando gli owner dei rispettivi gruppi. Di solito ci sono alcune regole strette per poter essere accettati:

* avere almeno 6 mesi di anzianità SL
* non avere pendenze “legali” con la Linden per aver violato TOS, o CS (Community Standards)
* riconoscersi nel TAO

Una lettera

Lettera ricevuta

Includo una bella notecard di una avataressa mentore nota a molti che aiuta tutti da anni:

Second Life 13 ottobre 2010
Dopo 4 lunghi anni di vita nel Metaverso, mi piace ancora pensare che esiste ancora la figura del Mentor,come ad un Angelo luminoso.. intoccabile, ineguagliabile, indiscutibile.E’ anche vero che i Mentor non son preti, santi, ma bensì come definisce Wikipedia : “il termine Mentore significa oggi nel linguaggio comune consigliere fidato, guida saggia, punto di riferimento” pur rimanendo UMANO, questo lo aggiungo io.
Di Mentori ne ho conosciuti molti in tutto questo tempo, persone che senza aver bisogno di chiedere spontaneamente mi han accompagnato nella guida di Second Life, nella conoscenza di tante cose morali e fisiche, ma sopratutto mi han insegnato a spartire, e condividere.Rimpiango un pò il mentoraggio attraverso la Linden Lab, la vita quotidiana delle Orientation la solidarietà….ma si sa.. i bei tempi poi spariscono anche qui.. lasciando il posto ad altri ben accette situazioni.. Ma chi è questa figura di cui parlo?
Il Mentor Vero, è un utente qualsiasi che ha deciso di dedicare la sua seconda vita, all’aiuto di tutti i residenti..i nuovi.. i “vecchi”.. il Mentore non ha molta vita privata, non ha orari non ha pause, il Mentore almeno come ci han insegnato un tempo, la nostra seconda vita è una giostra di momenti passati tutti ad insegnare, accogliere, spartire, imparare, AIUTARE!! Tutti indistintamente.Il Mentore aiuta e insegna gratis!!
Ultimamente in Second Life sento sempre più spesso, Mentor a pagamento, Mentor “delinquenti” Mentor bannati dal Mondo SL per copybot…e molto altro… tutte cose da far sgranare gli occhi e farmi dire dentro: “ma dove sono andati a finire gli Angeli?”Eh si Angeli, pazienti, diplomatici, tolleranti, creativi, generosi, solari, e obbiettivi, certo non esenti da commettere errori.. ma mai errori così gravi.
Ultimamente sento anche parlare di minacce! E questo è grave, Minacciare “di conoscere un Mentor che ti fa crashare una sim” e ancora minacciare “ conosco mentori che ti fanno bannare da SL” e minacciare ancora “ i Mentor hanno le conoscenze della Linden Lab e quindi se glielo chiediamo NOI possono vendicarsi su di te” addirittura Mentor (donne) che seducono le persone per arrivare a cariche alte…Che cosa brutta, che vergogna!!
Non siamo così, o meglio gli SMENTOR (LOL) quelli sopra citati non siamo Noi altri.. Non ci vuole nulla a fare un gruppo fake mentor, non ci vuole nulla a mettersi una TAG sulla testa ed andare a spadroneggiare a destra e sinistra, super poteri che non abbiamo mai avuto. Non ci vuole molto a spacciarsi per chi non siamo…
Perché voglio dire questo? Perché dopo 4 anni mi son un po’ stancata di sentirmi.. parte di pirati smentor, ho sempre cercato di rispettare tutti, forse non son stata una dei meglio Mentor, non l’ho mai preteso, ma ci ho provato e ci provo ancora, e qualche volta capita anche che mi loggo pur non avendone voglia, aiuto pur sentendomi stanca dentro, depressa, tutto perché penso sempre ad una sola persona che potrebbe avere bisogno.. di me di noi… e non tanto a come mettersi una camicia o come fare un landmark, ma anche di una parola, un sorriso, perchè essere un Mentor è anche questo, donare un sorriso un momento di conforto a qualsiasi persona.. e non è di certo una scalata alla carriera più prestigiosa, ad avere vantaggi come spesso si sta sempre più pensando.Vi prego diffidate dalle imitazioni!! Sfatiamo sta  bufala …” Signori e Signore ..tadaaa… Il Mentor Superman, Mago Mentor  Silvan..non esiste!!”
Esistono solo persone che come possono e quando possono ( quasi sempre) ti aiutano in tutto quello che sanno fare e se non lo sanno fare attingono ad altri “pozzi di sapienza”
E vorrei anche esprimere un desiderio prima di concludere,vorrei anche che fra tutti  i Mentori  di ogni Gruppo e Nazionalità non esistesse rivalità “cattiveria”che fossimo tutti legati da collaborazione e sensibilità, e non una gara a chi ha più persone a chi lavora meglio, a chi sta dentro l’ RHN e chi no…perchè fare il Mentor ha un solo obbiettivo aiutare tutti, e aiutarsi fra di noi.Condividere fra noi non fa altro che arricchire il nostro sapere, e la nostra anima cercando di trasformare anche Second Life in un mondo migliore, perché ahimè assomiglia sempre di più alla brutta faccia della Real Life. Grazie per avermi letto e spero di non avervi annoiato, e per chi avesse la voglia di spartire un po’ della sua seconda vita dedicandola agli altri, non deve fare che farsi avanti, il posto c’è per tutti, ma non è un posto al sole, bisogna sudarselo..meritarselo!!
Firmato.. Fiona Saiman : Una Mentore senza conoscenze, super poteri  e reggicalze :0}

Il ritorno del guerriero (the warrior came back!)

Mentre pubblicavamo sul Magazine un resoconto degli annunci di ristrutturazione della Linden Lab, cercando di analizzarne le cause ed i possibili risvolti ), arrivava la notizia bomba: Mark Kingdon lascia l’Azienda (con tanti ringraziamenti per il lavoro fatto, ovviamente) e viene richiamato in campo Lui, il fondatore: Philip Rosedale.

Sulle prime, mi è sembrata la solita americanata, tanto per gettare fumo negli occhi e mascherare la pesante situazione aziendale. Tuttavia, qualcosa non mi tornava. Allora ho analizzato il post inserito dallo stesso Philip su secondlife.com (http://blogs.secondlife.com/  community/features/blog/2010/06/24/returning-to-the-lab), e, leggendo meglio e tra le righe, ne ho dedotto quanto segue:

  • insieme alla nomina a CEO di Philip Rosedale, viene annunciata la promozione a COO del CFO Bob Komin, il responsabile finanziario. Questo suona come un’amministrazione da stato d’emergenza, una sorta di commissariamento, gestito dal Finance, con l’utilizzo a fini di marketing dell’immagine del fondatore, da dare in pasto ai giornali e al mercato;
  • si dà atto a Mark Kingdon dei progressi tecnici compiuti in questi due anni, soprattutto sul fronte della stabilizzazione della piattaforma (almeno questo…);
  • la missione di Philip è di focalizzare la Linden Lab sui prodotti e la tecnologia, rendendo SL più facile da usare (una critica al viewer 2.0, esperienza abbastanza fallimentare) e concentrandone la crescita sulle esperienze “core” di Second Life (fuori uno!);
  • Philip si dice convinto di essere l’uomo giusto per attuare una svolta e ridare all’Azienda una forte leadership (e due!), lasciando trapelare motivazione e soddisfazione per essere richiamato in causa ad aiutare l’Azienda in un momento tanto difficile;
  • c’è un richiamo al valore della squadra (e tre!), alle grandi sfide che si hanno davanti e alla determinazione dell’Azienda nel perseguire la crescita.

Questo il succo dell’annuncio. Mi sembra una virata abbastanza evidente rispetto alla gestione aziendale degli ultimi due anni. Tuttavia, i numeri e i risultati economici sono spietati, e non immagino quindi un ripensamento della ristrutturazione e del taglio dei costi in atto, quanto, piuttosto, una rifocalizzazione dell’azienda sugli obiettivi iniziali e una forte propensione alla crescita e ai prodotti.

E’ presto per tirare conclusioni, non bisogna mai farlo in situazioni del genere finchè non si hanno a disposizione fatti concreti, ma il “Ritorno del Guerriero” ridà speranza a quanti credono nel futuro di Second Life, dei mondi virtuali e delle loro applicazioni.

Noi siamo tra questi.

AquilaDellaNotte Kondor

Scienza on the road verso la terza edizione.

Si è svolta questa sera a Merkabaland, la land di Aquila Faulds e LaraGrace Rau, la serata conclusiva, della seconda annata, di “Scienza on the Road”. Questa importante iniziativa, esempio di uno dei progetti meglio riusciti nella SL italiana, ha contribuito a dimostrare che è possibile avviare, in SL, dei progetti culturali di ampio respiro, attirando un traffico di Avatar paragonabile a quello dei grandi concerti o delle iniziative artistiche meglio riuscite.

La competenza, la disponibilità e la passione dei docenti, guidati da Talete Flanagan, e supportato, di volta in volta, oltre che dalla bravissima Giovanna Delphin, anche da una nutrita schiera di collaboratori, tra cui Democrito Sands e Marjorie Fargis, ha ottenuto un grande risultato, di divulgazione scientifica e di impegno culturale in SL.

Una delle caratteristiche principali di tale progetto è il fatto che è stato reso “itinerante” dai suoi animatori. In tal modo si è contribuito a sviluppare, come pochi altri finora, una collaborazione molto intensa, non tanto tra le land, ma tra un progetto di successo e diverse land. E’ la dimostrazione che intorno ad idee forti, e di alto valore culturale, è possibile aggregare un numeroso pubblico e ottenere risultati concreti.

Una conferma in più anche del fatto che la collaborazione paga, in un ambiente in cui gli sforzi degli appassionati sono spesso concentrati nelle ore serali e nei ritagli di tempo lasciati liberi dal lavoro e dalla famiglia. La collaborazione tra molti protagonisti, la creazione di “team” integrati, come quello che stiamo sviluppando gradualmente per questo magazine, è sicuramente una chiave per ottenere risultati di rilievo in SL. Quelli che sono restii ad accettare tale modello di sviluppo, o perfino di business, sono anche quelli che pensano di poter essere i “leader” del nuovo mondo, senza rendersi conto, così, di perdere uno dei fondamentali effetti dell’utilizzo dei Mondi Virtuali, la collaborazione e lo sviluppo di comunità intorno a un progetto comune.

Auguriamo a “Scienza on the Road” di continuare la sua opera di divulgazione, contribuendo all’evoluzione, in Italia, delle modalità di utilizzo di SL.

Il link del blog, gestito da Marjorie Fargis, è il seguente: http://scienzaontheroad.blogspot.com/ .

In bocca al lupo per la nuova edizione, già in programma.

La donna dalle quattro vite

In questa sezione, dedicata ai “Virtual Worlds Projects”, riporteremo quelle che, a nostro parere, sono le storie di successo di Second Life. Quelle iniziative, cioè, nate dall’inventiva e dall’impegno dei residenti, che hanno visto realizzarsi, con la loro determinazione, un progetto compiuto, dandone visibilità all’interno e all’esterno di Second Life.

Cominceremo queste presentazioni con un progetto alquanto originale, che ha portato alla pubblicazione, proprio in questi giorni in RL (Real Life, la nostra vita reale) di un libro dal titolo “IM – Imago Mortis” per i tipi dell’editore Pedrazzi. L’autrice è Paola Dejaco (ma non giureremmo sulla oggettività di tale nome, vista l’attenzione con cui l’autrice separa la sua RL da SL), e ha dato alle stampe questo triller, ambientato a cavallo tra RL e SL, dopo un periodo di nove mesi in cui è entrata e vissuta nel mondo virtuale di SL.

L’intero progetto è stato accuratamente pianificato, a tavolino, da uno staff comprendente l’agente di alexy, una curatrice di immagine e l’art director del progetto: dalla creazione dell’Avatar (alexy Solo), alla sua personalizzazione, all’esperienza vissuta in world, e fino al lancio e alla pubblicazione del libro in questi giorni.

Originariamente la creazione di alexy era rivolta alla nascita di un personaggio virtuale (la sua creazione è costata 80 ore di lavoro, per la creazione dell’avatar e la definizione dei dettagli) che potesse servire da testimonial per progetti di advertising in RL. L’obiettivo era di creare un’immagine che restasse impressa, che colpisse, non tanto per le sue caratteristiche fisiche, ma per il personaggio che rappresentava. Successivamente è nata l’idea della storia e del libro che ne è derivato e che ci apprestiamo a leggere a breve (è già prenotabile sul sito dell’editore).

L’intero percorso di alexy, in SL, ha seguito il filo conduttore della sceneggiatura di massima preparata in precedenza dall’organizzazione editoriale che l’ha assistita, mentre la storia si dipanava tra SL e RL. I primi passi di alexya, nel mondo virtuale, sono stati accompagnati dal suo agente, che aveva già studiato, in anteprima, le potenzialità di SL. Diversi sono stati gli amici che hanno accompagnato l’esplorazione di alexy in Second Life, alcuni anche noti, come l’artista Massimo Blinker. Successivamente, alexy ha vissuto la sua seconda vita, e le sue esperienze, traendone nuovi spunti per lo svolgimento della storia del romanzo, che si andava, quindi, via via definendo.

Una regola basilare adottata da alexy, ma comune alla grande maggioranza dei residenti in SL, è stata quella di separare nettamente la sua esperienza in SL dalla sua vita reale; nessuno, all’infuori dello staff che l’ha seguita, è al corrente del progetto e delle sue incursioni nel mondo virtuale. Tale regola continua ad essere seguita da alexy nella prosecuzione della sua esperienza in world, anche dopo l’uscita del libro.

La storia è basata sull’indagine per un omicidio, che un ispettore di polizia in RL svolge entrando in SL, seguendo i suoi sospetti, per trovare indizi su una presunta colpevole, tale Alexa, che nella seconda vita ha le fattezze di alexy. Seguendo la sua indagine, l’ispettore vive la sua esperienza virtuale fino a confondere le due realtà, in RL e in SL, abbattendo così una linea di confine che, se mai c’è stata, si fonde in una esperienza unica il suo lavoro e il suo modo di vedere le cose, ed Alexa con alexy. Il commissario è convinto che Alexa sia l’assassina, e tutti gli indizi sono infatti contro di lei. Percorre il suo cammino virtuale seguendo glii indizi ,e dipanando la matassa delle indagini, arrivando infine a capire che forse, a dispetto di tutte le apparenze, la verità è tutt’altra cosa rispetto a quanto egli stesso aveva immaginato, ed impara così a modificare un punto di vista che all’inizio sembrava scontato. Questa conclusione del romanzo rappresenta anche, se vogliamo, la sintesi di quanto vivono tutti coloro che affrontano una esperienza virtuale, imparando cioè sulla propria pelle che l’apparenza, in un mondo virtuale, ha un confine molto labile con la realtà che è dietro gli avatar, e che, a volte, è più difficile dipanare una storia, o comprendere una personalità, rispetto a quanto può accadere nella vita reale.

L’esperienza di alexy, a parte il progetto che sta portando avanti, e l’uscita del libro che rappresenta uno dei risultati del suo lavoro, prosegue anche al di fuori della esperienza lavorativa, vivendo i suoi rapporti e le sue avventure esplorative in world. Questa separazione tra due vite in SL (quella per così dire personale, e quella lavorativa, vissuta da vera professionista) e le due vite in RL (quella professionale, anche in RL, e quella privata, in cui tutti sono all’oscuro del progetto virtuale) fanno della persona di alexy la prima, da noi incontrata, a vivere ben quattro realtà distinte, due reali e due virtuali. Ma la sua riservatezza, e la sua professionalità, le consentono di gestire al meglio questa complicata esperienza.

A suo parere le potenzialità di questo nuovo strumento di comunicazione, rappresentato dai mondi virtuali, sono veramente strepitose, se usate con intelligenza e creatività. La novità rappresentata dall’avatar, a suo modo di vedere, rende più immediata la comunicazione e più coinvolgente l’esperienza virtuale, rispetto a qualsiasi altra forma di comunicazione in rete. Oltre al progetto editoriale e di advertising alexy sta inoltre portando avanti un suo discorso artistico, organizzando mostre, ed esposizioni fotografiche, presso la sua land di Zen Bridge. Sentiremo quindi presto riparlare di lei.

La domanda che ho posto ad alexy, quando l’ho incontrata è stata: “Possibile che chi ti incontri corra il rischio di finire suo malgrado, prima o poi, dentro un romanzo? Come hai fatto a gestire i rapporti in SL?” L’autrice mi ha rassicurato, spiegandomi che tutti quelli che ha incontrato, e che sono serviti da spunto per strutturare la storia del romanzo, sono stati da lei avvertiti per riceverne il consenso e tale sarà sempre il suo modo di gestire i suoi progetti. Non dubito quindi che si possa tranquillamente incontrare, e conversare, con questa insolita e affascinante protagonista del mondo virtuale.

Aspettiamo in ogni caso, con ansia, di ricevere il volume dato alle stampe in questi giorni, per verificare direttamente il risultato del lavoro e dell’inventiva letteraria della nostra protagonista. Ne daremo conto nel prossimo numero di Virtual Worlds Magazine.

Nel frattempo, le facciamo i migliori auguri, per la prosecuzione del progetto, e per una seconda vita (quella personale) densa di soddisfazioni e nuove esperienze.

AquilaDellaNotte Kondor

(photoes by alexy Solo)