Riprendiamoci…. le nostre risorse creative.. Anche in OpenSim: Craft.

Facile il gioco di parole. In un periodo di crisi SL/RL, la prima tentazione è di arrendersi, di abbandonare la lotta. Riposiamoci un attimo e poi cerchiamo di “riprendere” il possesso delle nostre vite, virtuali e reali.

Impariamo i segreti dello streaming, gratis.

Non c’è bisogno di nessun costosissimo  software particolare  o di capacità incredibili. Chiunque può registrare filmati ed esprimersi. SecondLife è un’ottima palestra per abituarci ad esprimerci. Inoltre se ritenete che farlo su SecondLife sia costoso ed impegnativo, ricordate che SecondLife si può usare tranquillamente con risorse OpenSource, senza dover prosciugare il nostro portafogli, con una comunità italiana vivida e creativa, la comunità OpenSim di craft, che raggiungete a questo indirizzo: http://www.craft-world.org/.

In un periodo in cui siamo affranti dalla crisi … “RIPRENDIAMOCI”

Corso (totalmente gratuito)
di tecniche di VIDEO STREAMING
con strumenti ovviamente free
e/o open source 🙂
    Dopo queste lezioni (anche 1:1) sarai in grado di
trasmettere eventi in diretta,
 registrare filmati nei mondi virtuali
e gestire un canale livestream .

INFO contatta magicflute Oh in Second Life / Craft (Open Sim)
facebook https://www.facebook.com/magicoflute.Oh
email magicfluteoh@gmail.com  skype  magicfluteoh

Per le attività Ottobrine di Craft:

SecondLife e gli abiti mesh: cosa manca per indossarle: finanziamo un progetto di Qarl ex-linden su IndieGoGo

Le mesh sono arrivate, ma a quanto pare non è facile “vestirle”. Come purtroppo sanno i venditori di abiti (e i loro acquirenti), i vestiti mesh, oltre a necessitare di un viewer apposito (vedi i miei articoli sulle meshhttp://virtualworldsmagazine.wordpress.com/tag/mesh/), hanno svariati problemi di vestibilità. Il principale problema è che i vestiti entrano in conflitto con la vostra shape per cui se non vi rendete invisibili, frammenti e porzioni delle vostre terga, dei polpacci o del seno (per le donne) possono sforare ed essere visibili con vostra profonda vergogna

Per ovviare a questi problemi i venditori sono obbligati a fare molte misure degli abiti (un po’ come succede in RL), creando le Taglie, e visto che comunque non si adatterebbero comunque, vi chiedono di indossare degli “alpha” layer che nascondono la vostra shape. Questo ha come controindicazione che viene a perdersi quel sentimento di originalità che ci eravamo faticosamente costruiti potendo modificare a piacimento le nostre fattezze.

In pratica per il popolo “vanitoso” di SL, comprare i nuovi vestiti significa rinunciare alla propria identità, mentre per i venditori significare moltiplicare per N la quantità di abiti che devono mettere in vendita producendo un ingolfamento dei magazzini virtuali e del MarketPlace. Per leggere articoli dove viene spiegato bene come indossare gli abiti Meshed in SL: http://searchenginewatch.com/article/2111822/Mesh-the-Tyranny-of-Size-How-Mesh-Might-Change-Second-Life-Culture, oppure qui: http://rowanderryth.wordpress.com/2011/08/30/do-you-mesh/.

I venditori e i consumatori si sono organizzati e hanno cominciato a richiedere alla Linden una correzione di rotta inserita in questo JIRA: https://jira.secondlife.com/browse/SH-2374, a cui se siete interessati, vi prego di votare e di mettere il “watch”. Purtroppo la Linden ha deciso qualche giorno fa di sospendere a tempo indeterminato anche la decisione di se e quando risolvere questo problema perchè (forse giustamente) prima vorrebbe risolvere tutti gli altri problemi associati alle mesh.

La richiesta verteva nel chiedere di avere degli abiti che si adattassero parametricamente  esattamente alla propria shape evitando imbarazzanti fuoruscite. Tecnica non solo possibile, ma realizzata da concorrenti come BlueMars. Nel JIRA si legge infatti:

Questo problema è identico ai problemi che erano stati incontrati nelle prime versioni di BlueMars, e furono risolti efficacemente con l’introduzione di un sistema di deformatori sovrapposti. L’introduzione di quel sistema ha eliminato i problemi di dimensione/taglia ed ha persino eliminato il bisogno del “rigging”, aprendo pertanto la piattaforma  a una vasta varietà di oggetti che potevano essere utilizzati senza limitazioni di taglia e delle shape degli avatar

Data l’esitazione di Linden Lab di risolvere il problema (nonostanche che nelle ultime office hours abbiano detto che stanno prendendo seriamente in carico il problema, ma senza offrire nessun elemento concreto), la community si sta rivolgendo verso un ex-impiegato Linden che ha promesso di poter fare un viewer in grado di offrire questa deformazione parametrica (viewer che sarebbe a quel punto integrato dai maggiori viewer alternativi come Firestorm), oppure anche regalare questo software alla Linden.

Per trovare un’analisi di questo problema vedete anche qui: http://slashestoashes.wordpress.com/2011/10/08/can-we-mesh-better-in-second-life/

Il progetto di finanziamento lo trovate qui: http://www.indiegogo.com/Mesh-Clothing-Parametric-Deformer-Project. Io personalmente ho già collaborato con vari versamenti (piccoli ma apprezzati). Il goal di questo progetto è di raggiungere i 5400 $ e attualmente sono già circa al 60% e rimangono ancora circa 2 mesi. Prima vengono raccolti i fondi e prima questa funzionalità potrà essere implementata.

PS: Per chi non lo sapesse Qarl è stato un grande programmatore Linden che ha lavorato al film Matrix e ha collaborato ampiamente per il progetto Mesh in SL ma era stato licenziato un anno fa: http://nwn.blogs.com/nwn/2010/08/requiem-for-qarl-linden.html. Dopo la sua uscita aveva fornito un fondamentale tool di allineamento prim ora disponibile in quasi tutti i viewer alternativi: http://www.qarl.com/qLab/?p=66

Visto che SecondLife non riesce a fare da sola, occorre darle un aiutino 🙂

Salahzar Stenvaag

Lo “stato delle mesh” in SecondLife: i viewer abilitati (compresi quelli sperimentali)

Licenza CC: by, nc, sa

E’ da almeno un anno e mezzo scrivo articoli aspettando l’arrivo delle mesh in SL (cfr, Mag-2010, Giu-2010, Giu-2011). Finalmente il 23 Agosto 2011 le mesh sono arrivate in tutta la grid.

Ci sono fondamentalmente due tipologie di utenti di questa tecnologia:

  • (1)  i builder, creatori e venditori di oggetti che costruiscono le mesh usando prodotti sofisticati come Blender e
  • (2) le persone normali che devono solo visualizzare od utilizzare oggetti meshed.
Come già detto in altri articoli se utilizzate un viewer non abilitato alle mesh quello che vedete potrebbe essere semplicemente brutto, o addirittura indecente (avatar vestiti con indumenti mesh possono apparire “ignudi”). Dovete allora dotarvi di un viewer che possa vedere le mesh. Al momento in cui vi scrivo ci sono solo pochi  viewer completamente autorizzati che hanno questa possibilità e lo vedremo nella tabella qui sotto.
Se siete un “produttore” di oggetti mesh quello che vi interessa è di avere un viewer che vi consenta di fare l’upload dei modelli collada (file con suffisso .dae). Al momento in cui scrivo solo i viewer Linden e Kirstens Viewer sono in grado di fare l’upload ma ci si aspetta che anche gli altri ci arrivino entro qualche settimana.
Per vostra informazione elenco i viewer (abilitati alle mesh) in 4 categorie a seconda che siano a) viewer distribuiti dalla Linden ufficialmente, b) “modding” della distribuzione Lindem, c) che siano nell’elenco dei viewer di terza parte ammessi, o d) che siano viewer non ufficiali da usarsi solo a scopo sperimentale.

a) Viewer Linden:

b) Modding dei viewer Linden: (per il concetto di “modding”: http://it.wikipedia.org/wiki/Modding)

Per chi si ostina ad avere dei problemi con i viewer 2/3, come ho già scritto in questo articolo http://virtualworldsmagazine.wordpress.com/2011/09/01/un-viewer-3-piu-accettabile-istruzioni-per-abbellirlo-con-le-skin-starlight/, usando la skin ottenuta da questo link http://wiki.secondlife.com/wiki/Viewer_Skins/Starlight e ricopiando i files nel direttorio di installazione del viewer ufficiale è possibile “taroccare” il viewer 3.0 in modo che possa essere utilizzato con i colori e con molte finestre disposte in modo meno artificioso di quanto imposto dagli ultimi viewer. nello zip scaricato si trovano fra le altre cose delle cartelle che si chiamano
  • StarLight ExtensionsFull Length Sidebar
  • StarLight ExtensionsLeft-hand Sidebar
  • StarLight ExtensionsVertical IM Tabs
Che contengono alcuni banali file .xml che devono essere ricopiati nella cartella app-settings della vostra installazione del viewer 3.

c) all’interno della lista TPVP dei viewer di terze parti che sono riconosciuti dalla Linden (http://wiki.secondlife.com/wiki/Third_Party_Viewer_Directory)

  • FireStorm Beta 3 (http://www.phoenixviewer.com/) è l’unico viewer full features che supporti esplicitamente le mesh (ma non ancora l’upload dei modelli che dovrebbe comunque arrivare entro qualche settimana).
  • Dolphin Viewer 3 (http://dolphinviewer.eregion.de/) http://dolphinviewer.eregion.de/download-and-install/ attenzione ad installare dolphin 3 e non gli altri che non supportano le mesh.
  • Radegast (http://radegast.org/wp/) ottimo viewer molto leggero essenzialmente testuale, ma che fornisce la possibilità di visualizzare (sia pure in maniera limitata) alcune istantanee del mondo 3d.
Phoenix e Singularity dovrebbero supportare le mesh entro poche settimane utilizzando il lavoro fatto da Henry Beauchamp per Cool VL, mentre Kirstens Viewer che supportava estremamente bene le mesh è stato ritirato dall’autore che ha smesso di sviluppare il viewer per sopraggiunti gravi problemi RL (cfr http://www.kirstensviewer.com/).

d) viewer sperimentali  non presenti nella lista

Pur non essendo nella lista dei viewer certificati nella pagina precedente questi viewer sperimentali sono stati provati da un folto gruppo di blogger specializzati (fra cui il sottoscritto) e sono fatti da persone che concorrono comunque ai viewer ufficiali, come ad esempio sviluppatori di Singularity o di Radegast o lo stesso Henry Beauchamp che probabilmente è entrato nella storia per avere creato il primo viewer alternativo (Cool VL).
Separo questi viewer in quelli con l’interfaccia 1.X che supportano le mesh ma NON le altre feature del viewer 3 come il prezioso MOAP (Media on a Prim) che consente di accedere a siti web in modo dinamico sulle superfici dei prim (utilissimi per vedere video e fare lezioni inworld).

Viewer 1.x solo mesh ma NON MOAP:

Viewer basati sulla versione 2/3 e con supporto MOAP

  • Catznip http://catznip.com/ apparentemente solo per Windows (basato su una versione veloce del viewer 2, fra le cose interessanti che ho notato la possibilità di muovere i tab degli IM verticali) unico neo al momento è che al logout mi si è impiantato…
  • Nirans Viewer che appare essere la logica prosecuzione del Kirstens Viewer (ora non più accessibile). http://niranv-sl.blogspot.com/ http://sourceforge.net/projects/niransviewer/L’ho provato, ma mi pare ancora un po’ bacato (problemi di rendering sulla mia scheda grafica) e forse occorre attendere qualche settimana che entri nell’elenco TPVP. E’ l’unico viewer non linden che consente l’upload di modelli. Ricordiamo che il Kirstens Viewer era particolarmente amato da chi faceva video.
  • Exodus Viewer che pare abbastanza maturo e sofisticato per usare SL per combattimenti. http://exodusviewer.com/blog.html http://exodusviewer.com/downloads.html. Per una pagina di analisi esaustiva di questo viewer: http://modemworld.wordpress.com/2011/09/30/exodus-viewer-dedicated-combat-viewer-with-mesh/
Come vedete la “giungla” dei viewer è destinata ad affollarsi sempre di più. Io personalmente utilizzo il viewer 3 ufficiale “moddato” con la skin nostalgia quando voglio pubblicare dei modelli mesh, e Firestorm Beta 3 per l’uso normale nella grid (esplorazione, building, scripting).
Consiglio a tutti gli “intossicati” da Phoenix (Imprudence od altri Viewer 1.x) di provare ad utilizzare i viewer della nuova generazione e di abituarsi. Nonostante che i viewer “vecchi” stiano per supportare le mesh, ricordate che le possibilità più avanzate di SecondLife (MOAP, Profondità di campo etc), possono essere veramente sfruttate al massimo soltanto con i viewer di nuova generazione.
Inoltre i nuovi arrivati tendono per forza di cose ad utilizzare i nuovi viewer ed è opportuno che se volete aiutarli impariate anche voi. 🙂
Salahzar Stenvaag

Corso di Blender di base 101-102-103 / Basic Blender Class 101-102-103

Per coloro interessati all’uso di blender per fare mesh, ecco una sequenza di 3 video che culminano con un video che insegna a fare una spada importata in SL. I video sono titolati in inglese ed italiano. Per seguirli basta scaricarsi la versione di blender 2.59 dal sito www.blender.org lanciarla ed eseguire passo passo i vari pezzi. Se avete un laptop o un mac è conveniente impostare nelle preferenze http://wiki.blender.org/index.php/Doc:Manual/Interface/Keyboard_and_Mouse come spiegato all’inizio del video 103.

For those interested in Blender usage to make mesh, here a sequence of 3 videos which terminates for now with a tutorial on how to build a Sword and import it in SL. Videso are titled in English and Italian. To follow them you just need to download blender 2.59 from www.blender.org run it and follow step by step various pieces. If you have a laptop or a mac it’s convenient to set up preferences as  http://wiki.blender.org/index.php/Doc:Manual/Interface/Keyboard_and_Mouse also explained at beginning of video 103.

Blender 101 le basi per muoversi:

Blender 102: le basi per editare i vertici:

Blender 103: costruiamo una spada con subsurf/crease e importiamo come mesh in SL:

Un esempio fortunato di “costruzione di comunità”: Gay Archipelago cosa potrebbe insegnare all’arcipelago Italiano? Un intervista al creatore

Sappiamo che la comunità SL  italiana è purtroppo litigiosa, legata a baronati e interessi particolari e provinciali e profondamente disorganizzata. Forse è per questo che non è riuscita finora ad agglomerarsi in una entità organica ed arricchente, ma rimane ancora fissata su “città stato” molto similmente a quanto avveniva nel tardo medioevo italiano prima e durante il Rinascimento.

I limiti e i problemi di questa comunità (italiana) si sono manifestati purtroppo con la solita dolorosa enfasi dopo l’articolo di Vogue di maggio, che ha spinto Aquila a scrivere questo articolo http://virtualworldsmagazine.wordpress.com/2011/05/28/la-second-life-italiana/, articolo nel quale non mi riconosco e la cui analisi ritengo approssimativa e altezzosa come se fosse possibile capire esattamente cosa accade in quanto persona “esterna” ed obiettiva quando in realtà siamo tutti realmente immersi e come succede sempre agli storici contemporanei che non riescono praticamente mai ad analizzare la propria storia in cui sono immersi, è sempre pericoloso atteggiarsi a giudici degli eventi di cui siamo parte in causa.

In particolare mi pare eccessiva ad esempio la seguente frase

“Molte persone che hanno accumulato esperienze e capacità professionali, fanno fatica ad “elaborare il lutto”, non riescono a riposizionarsi, vivono sul passato. L’idea del progetto di raccolta documentale, per quanto meritoria, è un esempio lampante di gente che cammina con la testa voltata all’indietro.”

Ora io credo che sia proprio questa voglia di giudicare cosa sia giusto e cosa sia sbagliato l’errore fondamentale e la vera testa voltata all’indietro. Classificare le persone in persone di serie A che hanno capito tutto e tutto il resto come volgo informe di persone che ahiloro sbagliano sia IL problema. Apriamoci a nuovi modi di vederci e di apprezzarci e soprattutto di apprezzare il lavoro di tutti senza ergerci a giudici sulla “professionalità”, sulla “serietà” e sul “valore” di chi lavora in SecondLife (ma anche in OpenSim o perfino nella abietta Vita Reale). Sospendiamo il giudizio quindi e costruiamo un vero arcipelago di esperienze senza capi e con comunità leggere come da me prospettato ad esempio in questo articolo di qualche mese fa: http://virtualworldsmagazine.wordpress.com/2011/05/15/modelli-alternativi-e-leggeri-di-costruzione-di-comunita-virtuali/.

Non è mia intenzione di dare ricette, perchè nessuno è in grado di darne. Quello che succederà dipenderà dall’interazione fra le varie persone e solo la psicostoria di Hari Seldon (http://it.wikipedia.org/wiki/Psicostoria) potrebbe forse consentire di prevedere il futuro, però potrebbe essere interessante l’osservare come una comunità di persone così differenti e di vari continenti e sensibilità come è quella GLBT (http://it.wikipedia.org/wiki/GLBT) sia riuscita a costruire un impianto di SIM omogenee, spesso di alto livello qualitativo (come ad esempio la sim Le Dome, propagandata dalla Linden ufficialmente:  http://secondlife.com/destination/le-dome), e soprattutto con un riconoscimento diretto da parte della Linden che segue l’arcipelago “Gay” http://wiki.secondlife.com/wiki/Gay_Archipelago).

Questa community che ha sviluppato notevoli propaggini anche nel web tradizionale e su opensim (http://www.gay-worldsnews.com/, http://gay-archipelago.com/, http://www.gaysanfrancisco.us.com/index.php?page=login) ha subito nel tempo svariate problematiche devastanti http://gay-archipelago.com/2010/06/30/few-words-about-the-ga-history/ è tuttavia una community viva e ricca. Cercando di indagare sul funzionamento di questa comunità sono riuscito ad entrare in contatto con uno dei capostipiti “storici” Fabrice Snook che è stato così gentile da rispondere ad alcune domande che mi hanno convinto sempre più che (sarò prevenuto)  per costruire una community con un futuro occorre essere aperti, leggeri e soprattutto non giudicanti. Ecco nel seguito le risposte fornite:

a) Quale era il tuo progetto iniziale quando sei entrato in SL. Le tue intenzioni sono cambiate dopo che hai vissuto in questo mondo virtuale?

Dapprincipio ero molto concentrato sulla politica “reale”. Nel 2007 i candidati per le elezioni presidenziali francesi avevano uno staff che lavorava in secondlife. Sono andato per vedere, incontrare e per scambiare idee.

Casualmente, notai che le loro bandiere erano fatte male, e così per puro divertimento, ho cercato di farne di migliori. Dopo di che ho esplorato un modo per lanciare un business in SL. Il mio primo negozio fu chiamato “Fabbrica di bandiere”. A distanza di quattro anni, credo che questo negozio sia ancora il migliore per trovare bandiere in  Second Life.

A quel punto, ho aperto un negozio per fabbriche arcobaleno in un posto gay, e ho cominciato in quel modo ad essere coinvolto nella comunità. Ma il mio principale interesse è sempre stato quello di creare, vendere e fare affari in SL. Ho 3 “imprese” in questo momento: Flag factory, Crazy Garden e Kikoo Design. E in più possiedo 3 sim e affitto 2 homestead.      

 

b) Da quello che ho capito tu (e molti altri) avete molte sim e siete orgogliosi di averle. Visto che le tasse della Linden sono abbastanza alte. Come riuscite a gestirle senza perdere soldi. Avete dei redditi, o la Linden vi paga o vi offre degli sconti in modo che le perdite siano minime, o tutto questo è soltanto questione di passione e/o un hobby?

Le tasse sono incredibilmente alte, questo è vero. Oggi fortunatamente il mio commercio riesce a coprire le spese di tutte le mie 5 sim. La sfida maggiore è stata di aumentare il mio giro di affari in modo da ridurre al minimo le spese.

Però devo dire che ho comunque speso più di quello che abbia guadagnato in SL 😉 ho comprato complessivamente 12 sim, e le ho date ad amici con l’obiettivo di costruire dei posti unici in SL.  

 

c) Come può questo progetto così grande come il Gay Archipelago continuare a vivere dopo tutti questi anni. Come riuscite a tenere assieme persone che sono evidentemente così differenti? Il solo fatto di essere gay non è un legame così forte da aiutare a mantenere una comunità compatta.

Il concetto dell’Arcipelago è geografico, invece che una rete. In effetti è molto difficile da costruire: portare sim / estate nella stessa area “geografica” richiede un tempo incredibile di tempo, pazienza e dedizione. Se e quando, alla fine gli owner hanno accettato di traslocare è perchè hanno visto un vantaggio. Negli ultimi 4 anni, solo un piccolo numero di sim hanno lasciato l’arcipelago e comunque l’hanno fatto in modo gentile, dicendo che loro volevano essere distinti dalla comunità. Abbiamo anche avuto dei proprietari di sim che se ne sono andati e poi sono ritornati  😉 La nostra situazione geografica consente delle opportunità incredibili, come la possibilità di avere eventi comuni, portali di benvenuto per i newbie, etc.

Le persone e le loro motivazioni sono effettivamente molto differenti nell’arcipelago, è vero. Però, ancora una volta, il fatto di essere vicini ha aiutato a aprire delle efficaci porte comunicative.    

 

d) Forse l’arcipelago funziona così bene perchè non è una comunità FORTEMENTE connessa con statuti e regole fisse, ma è invece una federazione leggera dove ogni partecipante si sente a suo agio senza pressioni e forzature?

Ecco, questo è vero 😉 Ogni volta che qualcuno ha cercato di trasformare la gestione dell’arcipelago in una cosa “politica” con elezioni, statuti, etc… Bene, non ha mai funzionato. I proprietari di sim non voglio nessuna autorità fra loro e la Linden, vogliono in primo luogo aiuto e supporto, in modo facile ed amichevole. Questo è quello che gli “vendiamo” per convincerli ad unirsi all’arcipelago – se non fosse così attireremmo soltanto i proprietari più deboli pronti a sottomettersi ad una autorità intermedia quando invece noi vogliamo condividere l’area con le sim più forti e più famose. Abbiamo delle regole molto semplici per l’uso dei gruppi, e sulla tipologia di eventi. A questo proposito, il più grande errore che ho fatto è stato quello di chiamare “Il consiglio”  il gruppo di facilitatori che dovevano aiutare il gruppo, questo “pervertì” un paio di persone che pensavano ed agivano come se fossero in una istituzione politica. Abbiamo visto un altro gruppo di più di 40 sim crollare proprio a causa di problemi di questo genere. La politica virtuale in SecondLife può trasformare le persone facendole diventare veramente violente e isteriche, perfino più della vita reale. Per fortuna adesso funziona tutto bene. Ovviamente c’è sempre qualcosa da migliorare. Tutti sono benvenuti se vogliono portare aiuti concreti e dedizione all’arcipelago.  

 

e) Puoi dettagliare meglio come sono i rapporti fra l’arcipelago e la Linden? Hanno mai avuto dei problemi a trattare con una comunità omosessuale / gay così grande? Forse hanno cercato di segregarvi in un ghetto per evitare i contatti con i minori e le “famiglie”?

La Linden non si preoccupa minimamente delle “organizzazioni di rappresentanza”. Sono molto gentili e cercano di aiutare. La loro prima preoccupazione sono i loro clienti che sono proprietari di sim. Eppure nonostante la loro neutralità devo dire che hanno molto aiutato l’arcipelago, almeno 4 volte nel 2007,8,9,2010 ci hanno aiutato a costruire la nostra area geografica con quello che abbiamo chiamato “treno mobile”. Quest’anno non ci hanno aiutato, ed in effetti oggi è un problema: avremmo bisogno di spostarci perchè sta diventando sempre più difficile vedere i confini dell’arcipelago, circondato com’è da sim non LGBT. E’ un problema che è all’attenzione del gruppo corrente di facilitatori.  

Come si vede esistono delle modalità di gestione delle community che sono leggere, non giudicanti e che comunque consentono di ottenere ottimi risultati in termini di traffico, visibilità, gestione comunitaria e anche di guadagno per chi ha voluto investire. La separazione e il provincialismo (ma anche lo snobismo) in genere non pagano.

Salahzar Stenvaag


L’aspetto “tecnologico” del BDSM in SecondLife…

Il simbolo del BDSM: un tipo particolare di "Triskelion"

Si parla sempre molto e spesso in modo morboso di pratiche di “sesso virtuale estremo” che sarebbero condotte in SecondLife. Spesso i giornalisti ne parlano con scherno e sufficienza, eppure c’è in effetti una fetta consistente di persone che entrano in SecondLife apposta per dedicarsi al BDSM (http://it.wikipedia.org/wiki/BDSM), che ha una specifica teorizzazione che non include aspetti patologici. Il fatto che molta gente ne sia inconsciamente affascinata sembra suggerire che le pratiche BDSM costituiscano una sorta di  “lato oscuro” della propria personalità che se represso può portare a patologie quelle sì pericolose.

Da Wikipedia:

“[il BDSM].. indica un complesso di pratiche relazionali e/o erotiche e/o preferenze sessuali. Queste pratiche, che considerate fuori da un contesto di piena consensualità delle parti coinvolte sono generalmente e di fatto da considerarsi spiacevoli e del tutto indesiderabili (in quanto non sarebbero più da considerarsi liberamente accettate, ma implicanti una costrizione, quindi violente ed illegali), sono invece all’interno del BDSM fonte di soddisfazione reciproca, oltre che strumento di costruzione d’un più profondo rapporto interpersonale”.

Anche qui in questo blog abbiamo parlato del BDSM in SL in questi articoli: http://virtualworldsmagazine.wordpress.com/2010/06/30/introduciamo-il-bdsm/, http://virtualworldsmagazine.wordpress.com/2011/05/01/guida-turistica-al-lato-gay-dei-maschi-anche-per-donne/, http://virtualworldsmagazine.wordpress.com/2011/05/08/la-professione-piu-antica/

In SecondLife il BDSM si concretizza maggiormente nella vasta comunità Gor su cui ho nel cassetto in preparazione un articolo. Una introduzione alla vastità di questo “impero” che rappresenta di fatto una imponente cultura all’interno di SecondLife è descritta per i curiosi (in inglese) a questo indirizzo: http://nwn.blogs.com/nwn/2009/04/second-life-of-gor.html e ispira un commercio di case, mobili, sim, oggetti etc utilizzato anche da persone ignare di cosa sia il BDSM e vestono Gor per moda (la ricerca di gorean sul marketplace di sl offre ben 3178 pagine). Ma ci sono moltissimi esempi di esperienze “private” di coppie che si conoscono e si amano in questo modo.

In attesa di un articolo ed interviste più approfondite sull’argomento, volevo solo indicare il substrato “tecnologico” che consente di usare in modo ideale SecondLife per praticare il BDSM. Ricordando che essendo “strumenti” questi possono essere usati anche in contesti non BDSM come ad esempio giochi di ruolo in genere, giochi e strumenti didattici o semplicemente per aumentare l’effetto realistico offerto da SecondLife.

I viewer RLVa (Restrained Love Viewer API)

Il BDSM si fonda sul fatto che un avatar A (master) possa controllare quello che può fare un avatar B (slave), con particolare riferimento a “proibizioni”. Esempi lampanti di proibizioni sono:

  • non poter volare
  • non poter uscire da un recinto o una gabbia
  • non poter parlare
  • non poter muoversi liberamente (teleport compreso)
  • non poter sentire
Oppure di “obblighi”
  • Obbligo di assumere determinate pose
  • Obbligo di seguire il master (tramite ad esempio una sorta di guinzaglio)
  • Obbligo di indossare determinati abiti
Va da se che il viewer ufficiale di SecondLife non consente imporre queste limitazioni od obblighi, quindi ci va un viewer modificato che consenta queste cose. La tecnica impiegata si chiama RLV ed è descritta qui: http://wiki.secondlife.com/wiki/LSL_Protocol/RestrainedLoveAPI,   Praticamente quasi tutti i viewer alternativi TPVP http://wiki.secondlife.com/wiki/Downloads  hanno fra le proprie caratteristiche quella di poter abilitare la funzionalità RLV dal pannello preferenze. Fra questi indichiamo i seguenti:
  1. Phoenix Viewer
  2. Firestorm
  3. Singularity
  4. Restrained Love (il viewer originale BDSM creato dalla famosa Marine Kelley http://realrestraint.blogspot.com/)
  5. Dolphin Viewer

Il collare

Tecnicamente per poter “subire” gli obblighi e i divieti del master occorre indossare un oggetto scriptato che spesso assume la forma di un collare (ma potrebbe essere qualunque cosa, un anello, una maglietta, …) se si ha un viewer RLV E si abilita la modalità RLV  E si indossa questo collare E si accetta di essere slave di un avatar A (tipicamente il collare chiede autorizzazione e conferma), ALLORA partono i vincoli obblighi specificati.
Come si vede non correte il rischio di essere asserviti a qualcuno contro il vostro volere 🙂
Ci sono molti collari a pagamento e un ecosistema di oggetti BDSM a vari prezzi, anche altissimi, ma tenete presente che c’è un’ottima versione gratis e opensource qui: https://marketplace.secondlife.com/p/OpenCollar-free-and-open-source/494127
Per gli amanti dello script basti sapere che le attività BDSM vengono abilitate attraverso delle “llOwnerSay” ad esempio “@fly=n” per impedire di volare oppure da stringhe con sequenze di vincoli. Inoltre una possibilità interessante delle API RLV è la possibilità di indossare/disindossare automaticamente il contenuto di un folder cosiddetto shared di nome #RLV con i comandi @attach:<folder1/…/folderN>=force o di singoli indumenti.
Vedi anche questo articolo in inglese http://shuggi.wordpress.com/2009/02/05/the-magic-of-shared-folders/ per la “magia delle cartelle condivise”.

Estensioni delle possibilità di Scripting offerte dal BDSM

Come immaginerete, non essendo io un appassionato di BDSM, sono però incuriosito dalle possibilità di estensione del linguaggio di scripting e di possibilità di percepire la realtà di SL offerta da questi nuovi comandi.

In quanto scripter mi è stato spesso chiesto di fare degli script che consentissero ad esempio di organizzare giochi in SL tipo “guardie e ladri” dove le guardie catturavano avatar della squadra avversaria e li “imprigionavano” obbligandoli a seguirli durante il gioco. Questo è impossibile da farsi con SecondLife e i viewer ufficiali, ma relativamente banale (avendo un po’ di esperienza di scripting) con le API RLV.

Alcune lezioni possono essere organizzate come “caccia al tesoro” dove ad esempio rimanete chiusi in una stanza finchè non avete risolto un indovinello che vi apre magicamente la porta e vi consente di esplorare il castello e passare alla prossima tappa.

Insomma abbiam delle posssibilità interessanti in più da usarsi in modo intelligente e divertente, non vedo perchè non usarle.

E per chi è affascinato dalla propria parte oscura, a condizione ovviamente di trovare (non sempre impresa facile) persone intelligenti e sane, perchè no, il BDSM potrebbe aprire orizzonti interessanti di esplorazione di se stessi e degli altri..

Salahzar

Alta sartoria “virtuale” in SecondLife

L’avevo promesso un tutorial sul cosiddetto “rigging” degli avatar con Blender entro fine agosto e sono leggermente in ritardo… Ma dovete perdonarmi: soltanto da poche ore sono stati risolti (pare) i problemi che impedivano il caricamento dei modelli creati con l’ultima versione di Blender.

Il “rigging”

Ma intanto vediamo di spiegare cosa significhi fare il “rigging” di un avatar o di un abito. Dall’inglese, rigging è una parola complessa che significa molte cose, fra cui il “sartiame”, l’insieme dei cordami che legano le vele agli alberi di una nave:

Sartiame: Immagine di pubblico dominio by-sa http://www.flickr.com/photos/jamesjin/

Quindi con questo termine intendiamo il complesso meccanismo di “fili” un po’ come nelle marionette che consentono all’avatar di muoversi e piegarsi seguendo le articolazioni e giunture di un corpo umano (joint). Gli abiti fatti con i prim attuali non hanno infatti coscienza dei muscoli e delle ossa che dovrebbero farli muovere (unica eccezione la gonna di default dell’avatar) e quindi quando l’avatar si muove gli abiti seguono una fisica distorta.

L’esempio più ovvio che viene in mente è la cravatta che “entra” dentro il petto dell’avatar. Oppure i capelli che entrano dentro il cranio 🙁

Chi ha provato a fare animazioni per SecondLife usando il formato BVH ( http://en.wikipedia.org/wiki/Biovision_Hierarchy) dovrebbe avere un’idea di come funzionano le giunture in un avatar di SL (per un tutorial sull’uso di QAvimator vedete ad esempio questo video):

Quasi come un sarto

Immagine di pubblico dominio by-nc-sa http://www.flickr.com/photos/auntiep/

La cosa curiosa è che costruire un abito diventa molto simile al mestiere del sarto, la procedura è curiosa:

  • Si prende una sorta di manichino (un avatar di partenza)
  • Si costruisce l’abito aderente
  • Si associa l’abito allo “scheletro”
  • Si definisce bene come l’abito si “piega” al muoversi della parte di corpo corrispondente

Ma qual è’ la novità introdotta solo in Agosto con le meravigliose mesh? (cfr: http://virtualworldsmagazine.wordpress.com/2011/07/23/secondlife-luglio-2011-linvasione-delle-meshes/, e magari seguendo queste slide http://alisl.org/penguin/slide.php?file=content-it.txt&page=1 ). Per chi parla inglese c’è un’ottima serie di video tutorial qui: http://community.secondlife.com/t5/Mesh/Second-Life-Rigged-Clothing-Tutorial-Series-Blender/m-p/1027925#M4848 ma è ancora un pochino complicato (e vale solo per le versioni vecchie di Blender).

La guida per confezionare un abito (le basi)

Ecco allora che vi propongo una piccola guida per riuscire a fare una sorta di “tunica” con queste nuove tecnologie.

Ingredienti:

  • Procuratevi Blender 2.59 (dal sito blender.org)
  • Procuratevi questo script  space_view3d_copy_bone_weight_enhanced.py da  http://blog.machinimatrix.org/bone-weight-copy-for-blender-2-59/ ricordatevi di installarlo da User Preferences -> Addon Install addon
  • Procuratevi un “manichino” di avatar già “massaggiato” in modo da essere compatibile con SL. Al momento l’ideale è http://blog.machinimatrix.org/avatar-workbench/ altrimenti per avere manichini alternativi (da taroccare però seguendo le istruzioni del Rigged Clothing Tutorial) definito prima, potete scaricare l’avatar di riferimento http://dominodesigns.info/downloads/blender/avatar.blend  oppure usare il programma (gratuito per avere l’avatar di default, costa circa 2000L$ per poter importare il VOSTRO avatar e fare sartoria ad hoc http://wiz-bg.blogspot.com/ anche da qui si scarica uno script python da installarsi come addon). Se usate questo secondo sistema ricordatevi di fare la pulizia dei gruppi di vertici lasciando solo quelli che iniziano con m e di creare i due gruppi altrimenti assenti mFootLeft mFootRight).

Questa guida userà avatar workbench per render il tutto più veloce:

Ricetta:

  • 101. Lanciate Blender 2.59 ed installate il plugin space_view3d_copy_bone_weight_enhanced.py
  • 102. Importate il file blender workbench dal sito machinimatrix http://streaming.the-machinimatrix.com/pub/downloads/jass/avatar-workbench.blend

Dopo avere importato avatar workbench dal sito machinimatrix

Create una “tunica” usando (per semplicità espositiva, io non sono un sarto e vi faccio vedere le poche cose di creatività di cui sono capace) un semplice cilindro).

103. Andate sul layer 2 e selezionate testa, parte bassa e alta del corpo e fate CTRL-J per unificarle. Fate shift e selezionate il layer 10 per vedere lo scheletro

104. Create un cilindro e sovrapponetelo alla figura (aumentate di molto il numero di edgeloop orizzontali del cilindro in edit con CTRL-R)  in modo da avere il cilindro che incapsula esattamente l’avatar.

La "tunica" che incapsula l'avatar

105. Da object mode imparentate l’abito con lo scheletro (le linee nere) con seleziona cilindro, shift-seleziona scheletro,  ctrl-P  e indica with automatic weight per il momento (piegature automatiche).

Imparentiamo l'abito con lo scheletro

106. Poi dovete selezionare il cilindro (di nuovo) e poi con shift anche  l’avatar originale e quindi selezionare l’operazione di copia dei pesi delle ossa (script che vi ho fatto scaricare dal sito machinimatrix):

Copia dei pesi delle ossa.. Impiega qualche minuto, abbiate pazienza

Cliccando su “copy Bone weights” ci impiega un sacco di tempo anche 5-10 minuti se avete scelto come nell’esempio il livello di interpolazione 4. Per fare delle semplici prove, basta che mettiate 1. Il livello di interpolazione controlla quanto fedelmente associate le mesh del vostro vestito alle mesh dell’avatar base. Più è alto e più è fedele. A questo punto seguirebbero una serie di operazioni da superesperti, ma per beneficio di tutorial, passiamo subito all’export del nostro abito futuristico su SL.

PS. Nel mio esempio ho dovuto mettere il livello di interpolazione a 1 altrimenti non finiva più 🙁 Probabilmente il cilindro è troppo staccato dal corpo e non viene gestito correttamente. Provando con vestiti più attillati dovrebbe funzionare meglio.

107. Con la pazienza dei santi avendo aspettato i vostri 10 minuti (speranzosamente meno) che lo script faccia il miracolo della creazione delle “giunture” giuste. Alla fine potete provare ad esportare selezionando la vostra “tunica” e poi export collada (ricordatevi di esportare ONLY SELECTION) altrimenti vi esporta tutto quello che avete e non andrebbe bene niente…

108. Ok, adesso dovete importare il vostro modello su SL (o su aditi se volete solo provare), usando il viewer 3.0, che se proprio non vi piace potete moddarlo come da me spiegato in questo articolo: http://virtualworldsmagazine.wordpress.com/2011/09/01/un-viewer-3-piu-accettabile-istruzioni-per-abbellirlo-con-le-skin-starlight/

109. Quando caricate l’immagine, oltre a cliccare sul tasto di verifica del prezzo, accertatevi di cliccare sul tab

NB: se non vi compare la possibilità di cliccare su SkinWeights e JointPositions allora avete fatto qualche passaggio sbagliato e il rigging non è riuscito 🙁

110. Ecco la tunica indossata. Notate come la tunica segua i movimenti del corpo. Il risultato in questo caso non è eccezionale (io non sono un sarto), ma vi aiuta sicuramente a capire un pochino il processo con cui si fanno i vestiti con questa nuova modalità. P.es. si può fare una cravatta che segua il profilo del torace e non affondi quando ci muoviamo.

Attenzione

1. Se avete dei problemi per cui la vostra shape proprio bisticcia con l’abito (culi di fuori o altro), capirete il perchè il 99% dei venditori di abiti mesh distribuiscono anche un layer alpha che cancella la vostra shape in modo da evitare antiestetismi fastidiosi e imbarazzanti. 🙂

2. Ovviamente questo è solo l’inizio per fare veramente degli abiti occorre fare molte altre cose fra cui:

  • Texturizzazione (che non è detto che sia banale)
  • Piegatura e controllo dei pesi
  • Creazione dei vari livelli di LOD (visibilità da lontano).
Spero che in questo modo di avere soddisfatto la vostra curiosità su come si fanno rigged clothes.
Salahzar Stenvaag

Un viewer 3 più accettabile… Istruzioni per abbellirlo con le skin Starlight

Molti sanno che non sono certo un fan del nuovo viewer 2 (ora diventato 3). Fra le principali difficoltà che ho ad usarlo come viewer principale cito solo le seguenti:

  • Mancanza di strumenti per il building (copia/incolla posizione, rotazione, dimensioni),
  • Mancanza di strumenti di ausilio per lo scripting (selezione UUID di avatar, oggetti, texture)
  • Barra laterale destra MODALE che impedisce di avere un workflow flessibile di uso di inventory, profili etc,
  • Mancanza del menu a torta che facilitava l’accesso alle informazioni
  • Mancanza delle tab verticali per gestire gli IM contemporanei con molti utenti
  • Mancanza del controllo della distanza di rendering e di visualizzazione da lontano della sim
  • Difficoltà a percepire le notice e gli IM che vengono visualizzati tutti assieme nel bordo in basso a dx, cosa che mi fa sempre perdere informazioni a volte vitali su notice e IM.
  • Skin di presentazione con colori troppo scuri e livelli di trasparenza confusionari delle varie finestre
  • Presentazione dei profili che impiegano almeno 5 secondi dal momento del click (non sto esagerando ho fatto accurate misurazioni con il cronometro perchè mi ritrovato veramente impacciato e bloccato nei movimenti dei profili e alla fine ho capito il perchè)..
Eppurtuttavia se si vogliono utilizzare appieno le nuove funzionalità offerte da SecondLife nel 2011, in particolare
  • Le MESH (!!!!) visualizzazione e upload
  • I MOAP (media on a prim) per fare lezione e condividere lo schermo (utilissimo per educatori e lezioni SL)
  • Il nuovo social network di SL (agganciato al profilo che abbiamo visto essere molto lento, ma ha un certo valore)
Almeno finchè non sarà disponibile una versione di Phoenix/Firestorm o di altri viewer alternativi dovremo comunque impararci questo benedetto viewer 3, anche perchè Firestorm, Kirstens, Kokua e gli altri in qualche modo saranno costruiti a partire da questo.
E allora installiamolo e usiamolo questo viewer e impariamo ad apprezzarlo.
Lo troviamo da scaricare qui: http://secondlife.com/support/downloads/ io in particolare sto usando la beta che in questo momento si chiama 3.0.2 (sempre scaricabile da quella pagina).
Se siete però un pochino nostalgici come me e volete avere perlomeno la skin un po’ più accettabile (colori usabili) e alcune altre “modifiche” utili per usarlo meglio, vi consiglio di scaricare la skin startlight che trovate qui : http://wiki.secondlife.com/wiki/Viewer_Skins/Starlight è vero che all’inizio della pagina torreggia un avvertimento
“Use caution when installing these skins, as modifications to your installed software files are not officially supported by Second Life support
Frase sibillina ma che non si può leggere come divieto dell’uso di questa skin, ma come avvertimento del fatto che se dopo avere installato la skin non vi funziona più il viewer la Linden si riserva la possibilità di non perdere tempo a darti una mano a capire il perchè… (e come non capirli poveri, che sono rimasti in pochi a fare assistenza a tutti gli utenti di SL?)…
Comunque sia le istruzioni per installare questa skin sono abbastanza semplici se sapete come copiare le cartelle da un posto all’altro sul vostro computer. E’ sufficiente che installiate il viewer di vostro gradimento e poi cerchiate nella pagina  http://wiki.secondlife.com/wiki/Viewer_Skins/Starlight la versione adatta a quanto avete scaricato (ad esempio io avendo installato il beta 3.0.2 ho scaricato StarLight 3.0.0598 (ma controllate la tabella!).
Questo vi scarica uno zip che dovete poi andare a spacchettare e ricopiare sotto la cartella del vostro viewer (nel mio caso C:Program Files (x86)SecondLifeBetaViewer
Al lancio cliccate su “skin & theme” dove adesso c’è scritto Linde e scegliete invece “Stardust Nostaglie Blue”. Poi dovete uscire e rientrare. Et voilà avete il vostro viewer.
Fra le funzionalità aggiuntive che vi offre questo skin ecco ad esempio:
  • Barra laterale di dimensioni ridotte e che non fa scivolare i quadratini/bottoni nella barra inferiore
  • Scelta di 5 temi colorati –  Orange, Teal or Nostalgia Blue (che sembra il viewer 1.*) più due skin ‘argentate’ contrastate  e una skin  monotona
  • Skin ‘StarDust’ per avere una versione senza barra laterale
  • Impostazioni complete nel pannello “Graphics” per le Ombre,  Global Illumination, Rendering, Depth of Field e Local Lights
  • Modifica dei pannelli di Preferenze – con MOLTE altre opzioni extra per controllare l’aspetto grafico, la chat e molte molte altre caratteristiche
  • Il controllo della Camera è stato rimpicciolito rispetto alla versione standard (simile a Kirstens, ma ancora più piccolo)
  • Possibilità di far scivolare lateralmente la Mappa per riempire la sua finestra, inoltre possibilità di restringere la finestra molto di più del default  NEW!
  • La maggior parte dei bottoni ha delle icone invece di etichette, con la sbarra dei bottoni in basso semi trasparente
  • “About Land”, “Preferences” e “Environmental Settings” sono stati aggiunti alla Barra di navigazione
  • Un controllo per la distanza di Draw è stato aggiunto alla barra di navigazione  (da 32 a 992m)
  • Facendo l’ispezione con l’avatar inspector si hanno molte più informazioni di profilo NEW!.
  • Parecchie opzioni sono state aggiunte al menu (‘Marketplace’, ‘Grid Status’, ‘My Uploads’, ‘My Useful Features’)
  • IL bottone di “Inventory” è stato aggiunto alla barra inferiore
  • Migliore formattazione della finestra con gli IM  (i tab sono + larghi e non ci sono icone)
  • Le finestre scollegate sono ridimensionabili a dimensioni più piccole di quelle che consente il viewer 2
  • Ci sono opzioni speciali di link e di scripting nel menu di build
  • Possibilità di creare prim trasparenti al  100%
  • Alcuni trucchi per l’aspetto e l’usabilità (più pannelli trasparenti, colonne ridimensionabili, luminosità modificata, riallineamento del testo, ecc)

Il prossimo futuro di SecondLife sarà “leggero e tablet” secondo Rod Humble (l’attuale direttore generale)

In questi giorni si sta svolgendo la usuale conferenza internazionale  di SecondLife a Oakland in California

Questo articolo è un po’ il riporto di  http://nwn.blogs.com/nwn/2011/08/rod-humble-linden-lab-ceo-keynote.html da New World Notes sull’atteso intervento del “capo” di Linden Lab (proprietaria di Secondlife):

Visto che spesso contesto le keynote troppo avveniristiche di SecondLife a posteriori, vi offro la sfera di cristallo così come se la vedono loro. Loro sono ottimisti. E noi ci crediamo. D’altronde gli ultimi dati di revenue di SecondLife sono economicamente molto in positivo (guadagnano 7 milioni di dollari al mese! cfr:

I soliti critici sono perplessi sull’ottica “tattica” e non “strategica” del suo approccio (meglio le uova oggi che la gallina domani), ma sembra che ormai questo modo di procedere “a vista” sia ormai diventato il metodo ufficiale di lavoro di interi paesi e uomini politici… Per le usuali critiche cfr. http://modemworld.wordpress.com/2011/08/14/rodvik-at-slcc-2011-the-gist/

Rod Humble Linden Lab CEO

La cosa che sembra più importante del suo annuncio è che la Linden Lab intenderebbe lanciare presto una versione leggera, orientata al gioco, separata da SecondLife che enfatizzerà le possibilità di creatività e di uso di identità multiple, ma architettata per girare sul web e sui tablet.

Ecco invece un breve riepilogo dei punti salienti delle previsioni di Humble:

  • Second Life sta crescendo http://community.secondlife.com/t5/Featured-News/The-Second-Life-Economy-in-Q2-2011/ba-p/1035321 (ma leggete anche qui per una benevole critica:  http://dwellonit.taterunino.net/2011/08/13/second-life-q2-2011-metrics-and-economy-analysis/). Stanno leggermente aumentando il numero di utenti unici mensili (circa + 2.5%), e stanno aumentando il numero degli utenti che ritornano. Molti di loro sono dai 20 ai 30 anni e la loro attività inworld è molto contenuta. (Per questo non si nota un aumento delle ore complessive trascorse in rete. Ecco perchè da ora in poi la Linden vuole offrire un prodotto adatto a questo tipo di utenti. Ricordiamo che IMVU che ha un po’ lo stesso genere di utenti ha 3 milioni di utenti unici mensili, contro i circa 800000 di SL).
  • La Linden lancerà presto una sezione “gestita” per i nuovi utenti SL, che consentirà di fare giochi di ruolo con un solo click e senza indossare dispositivi speciali (HUD).
  • Humble non ha risposto a diverse domande sul prezzo delle terre.
  • Gli account premium avranno presto delle novità (quali?)
  • Ci saranno iniziative notevoli per rendere la vita difficile ai griefers (quali?)
  • Per la fine di quest’anno ci saranno iniziative notevoli di marketing per acquisire nuovi utenti e attività di PR a livello internazionali.
  • Ci si concentrerà parecchi sul segmento mobile e tablet.
  • SL ha circa 16000 nuove registrazioni al giorno (quelli che completano la registrazione e scaricano il client). Secondo Humble molte aziende che fanno giochi ucciderebbero per avere questi numeri.
  • Humble non sa perchè SL sta ancora crescendo gli piace ma è per lui un mistero (!) Se l’avesse capito non sarebbe diventato CEO (!!)
  • All’inizio Humble pensava che SL fosse come i Sims, ma presto si è accorto che tutti in SL in qualche modo creano anche se si tratta solo di creatività sociale
  • Alla domanda “qual è il significato di SL?” Humble risponde “C’è qualcosa in noi umani… Abbiamo questo bisogno di creare.. Forse è questo che fa una persona.”
  • L’altra cosa importante di SL è che la sua creatività è condivisa. L’ultimo elemento importante è l’identità. “Credo che sia nostro diritto sceglierci una identità” e il diritto di mettere barriere fra questa identità e quella della nostra vita reale. Sottolinea il fatto che ci sono differenze fra come siamo in chiesa, in un meeting aziendale o ad un evento sportivo.. E noi cambiamo “modalità” fra questi comportamenti.
  • Per contro, lo disturbano la crescita di alcune reti sociali dove si condivide tutto..
  • Lo stesso Rod usa uno pseudonimo nei forum di calcio e esprime una parte della sua personalità differente.

Altre cose interessanti dette nella sessione di domande e risposte:

  • Sulla protezione della proprietà intellettuale: abbiamo nuovi piani per migliorare (cfr quanto detto sui griefer).
  • Sul riconoscimento vocale e facciale: ci stiamo lavorando
  • Alcuni hanno detto che il viewer 2 è stato un elemento di scoraggiamento e che hanno smesso di usarlo. Ha riconosciuto che non era la interfaccia ideale. Stanno cercando di migliorarla, ma ci sono talmente tante innovazioni e nuove caratteristiche che non possono abbandonarla (ergo ve la tenete).
  • Il miglior modo di entrare in contatto con Rod è attraverso il suo profilo SL
  • L’introduzione della nuova modalità Basic ha permesso di evitare di perdere 15000 nuovi utenti al giorno
  • Sul ripristino dei “Community Gateways” ha confessato di esserne totalmente all’oscuro e dice “è una buona idea” (!!!!)
A mio avviso forse sarebbe il caso che il nuovo direttore si studiasse un pochino di più la storia recente della sua azienda (magari utilizzando meglio le riunioni con i suoi dipendenti e collaboratori), e magari legga di più i blog. E forse a quel punto abbia una visione un pochino più strategica.
Siamo tutti contenti che le cose in Linden vadano economicamente bene e che ci sia questo entusiasmo adolescenziale da parte del suo capo, ma occorre anche essere adulti e realisti e vedere e affrontare  anche gli elementi negativi o problematici che non sono cambiati un gran chè con la nuova gestione, primo fra tutti: la comunicazione con la comunità. Negli ultimi mesi sui blog di SL sono comparsi pochissimi articoli e le questioni critiche (ad esempio il prezzo delle terre, l’equivalenza in prim delle nuove mesh, la interfaccia ancora misera del viewer 2 – pardon del viewer 3) sono state come minimo glissate anche in questo momento ufficiale 🙁
Salahzar Stenvaag

OpenSim: Installiamo una grid. Parte III: la voce…

Rieccoci 🙂

Ed ecco finalmente la terza parte del nostro trittico su come costruire una grid opensim professionale. Dopo avere descritto nei due articoli precedenti:

Ecco le istruzioni per configurare la voce. Queste istruzioni sono il frutto di quelle pubblicate sul sito http://opensimulator.org (http://opensimulator.org/wiki/Freeswitch_Module) e delle istruzioni pubblicate da Carlos Roundel, creatore della grid italiana Cyberlandia  e riportate da Olivier Battini creatore della grid francese New World Grid  (http://wiki.osgrid.org/index.php/Freeswitch_HowTo2). Le istruzioni sono state ulteriormente ritoccate da AndreaPiero Arbizu che me le ha fornite dopo averle verificate in pratica su decine di grid e che ho verificato personalmente sulla grid creata con gli articoli precedenti.
Notate che questa operazione (la configurazione di freeswitch) è leggermente più complicata e lunga rispetto agli step precedenti e dovete allocare ALMENO 1 ora di tempo per eseguire questi passi…

Ecco la guida:

Voice su Opensim, configurazione di Freeswitch
Questa procedura è valida per UBUNTU con versione opensim 0.7.2 dev r. 16203 (NB: io l’ho provata con una 0.7.1 ufficiale)
e configurazione per usare freeswitch come servizio di grid .Luglio 15 , 2011 Andrea Arbizu ( contatto skype : andreapiero.hotmail.it )

PREPARAZIONE DELL’AMBIENTE

– Entrare con utente root ( su ubuntu desktop aprire il terminale , digitare il comando sudo su e inserire la password UTENTE) .

 apt-get update
 apt-get install -y autoconf automake libtool build-essential subversion libxml2
 apt-get install -y libxml2-dev libtiff4 libtiff4-dev php5 php5-cli
 apt-get install -y php5-common php5-mcrypt php5-mysql php5-gd php5-pgsql php-pear php-db
 apt-get install -y libmysqlclient16-dev curl sox libssl-dev libncurses5-dev bison
 apt-get install -y libaudiofile-dev libnewt-dev libcurl4-gnutls-dev
 apt-get install -y libnet-ssleay-perl openssl ssl-cert libauthen-pam-perl
 apt-get install -y libio-pty-perl
 apt-get install -y libpg-perl libdbd-pg-perl  sqlite3
 apt-get install -y libsqlite3-dev
 apt-get install -y libapache2-mod-php5 libmcrypt-dev

INSTALLAZIONE DI FREESWITCH

cd /usr/local/src

– download, compilazione e installazione del Git di freeswitch

 apt-get install -y git
 git clone git://git.freeswitch.org/freeswitch.git
 cd freeswitch
 cd build
 cp modules.conf.in modules.conf
 vi modules.conf

individuare la riga:

 #codecs/mod_siren

e levare il # (da me era già scommentata)
individuare la riga

 #xml_int/mod_xml_curl (OK)

e levare il #
 salvare il file (con vi esc:wq)

cd ..
 AUTOCONF=/usr/bin/autoconf ./bootstrap.sh

 attendere una decina di minuti sino al termine dell ‘ operazione. (a me meno di 5 minuti)
 ./configure --prefix=/usr/local/freeswitch
 attendere  il termine  (5 minuti pieni)
make
 attendere il termine. (20 minuti pieni)
 make install
 make mod_siren-install
 make mod_xml_curl-install

notare che i due comandi successivi vanno ripetuti due volte non e’ un errore!!
 make sounds-install
 make sounds-install
 make moh-install
 make moh-install

 make samples

CONFIGURAZIONE FREESWITCH

– Configurazione di Freeswitch per opensim
supponiamo che il nostro server sia connesso ad internet con un IP pubblico del tipo: 192.111.222.33

supponiamo che non esista alcun firewall che limita alcunche ne in ingresso ne in uscita.

cd /usr/local/freeswitch/conf/autoload_configs/
 vi modules.conf.xml
 individuare la riga:
 <!– <load module=”mod_xml_curl”/> –>
 e sostituirla con:
 <load module=”mod_xml_curl”/>
 individuare la riga:
 <!–<load module=”mod_siren”/>–> (a me non era commentata)
 e sostituirla con:
 <load module=”mod_siren”/>
 salvare il file (esc:wq)
 cd /usr/local/freeswitch/conf/autoload_configs
 vi xml_curl.conf.xml

 posizionarsi sotto la riga:
 <binding name=”example”>
 cancellare tutte le righe (premendo dd piu volte su vi) (dG cancella tutto se si è sulla prima riga)
 e sostituire con:
 <configuration name="xml_curl.conf" description="cURL XML Gateway">
 <bindings>
 <binding name="example">
 <param name="gateway-url" value="http://192.111.222.33:8004/fsapi/freeswitch-config" bindings="directory"/>
 <param name="disable-100-continue" value="true"/>
 </binding>
 <binding name="local">
 <param name="gateway-url" value="http://192.111.222.33:8004/fsapi/freeswitch-config" bindings="dialplan"/>
 <param name="disable-100-continue" value="true"/>
 </binding>
 </bindings>
 </configuration>

(al posto di 192.111.222.33 va messo l’ip pubblico del server dove gira opensim.).
salvare il file.

AVVIO  FREESWITCH IN UNO SCREEN

– Avvio di Freeswitch

 screen –S Voice
 screen –r Voice (????) da me questo da errore
 cd /usr/local/freeswitch/bin/
 ./freeswitch

ignorare qualunque messaggio o errore più o meno colorato

2011-08-07 06:34:03.782163 [NOTICE] switch_utils.c:248 Adding 192.0.2.0/24 (allow) [brian@78.47.22.111] to list domains 2011-08-07 06:34:03.782208 [CONSOLE] switch_core.c:1839 _____              ______        _____ _____ ____ _   _ |  ___| __ ___  ___/ ___       / /_ _|_   _/ ___| | | | | |_ | '__/ _ / _ ___ \  / / / | |  | || |   | |_| | |  _|| | |  __/  __/___) | V  V /  | |  | || |___|  _  | |_|  |_|  ___|___|____/  _/_/  |___| |_| ____|_| |_| ************************************************************ * Anthony Minessale II, Michael Jerris, Brian West, Others * * FreeSWITCH (http://www.freeswitch.org)                   * * Paypal Donations Appreciated: paypal@freeswitch.org      * * Brought to you by ClueCon http://www.cluecon.com/        * ************************************************************ 2011-08-07 06:34:03.782215 [CONSOLE] switch_core.c:1842 FreeSWITCH Version 1.0.head (git-b952b2b 2011-08-04 19-53-18 +0200) Started. Max Sessions[1000] Session Rate[30] SQL [Enabled] freeswitch@opensim>
e detachare screen
 control+maiuscolo a
 control+maiuscolo d
CONFIGURAZIONE ROBUST e OPENSIM

Editare il file Robust.ini sezione Freeswitch :

[FreeswitchService] LocalServiceModule = "OpenSim.Services.FreeswitchService.dll:FreeswitchService" ;; The IP address of your FreeSWITCH server. ;; This address must be reachable by viewers. ServerAddress = 192.111.222.33
 (al posto di 192.111.222.33 va messo l’ip pubblico del server dove gira robust.).
 - Configurazione di Opensim
 editare il file OpenSim.ini
 nella sezione FreeSwitchVoice
 [FreeSwitchVoice] ;; In order for this to work you need a functioning FreeSWITCH PBX set up. ;; Configuration details at http://opensimulator.org/wiki/Freeswitch_Module Enabled = true ;; You need to load a local service for a standalone, and a remote service ;; for a grid region. Use one of the lines below, as appropriate ;; If you're using Freeswitch on a standalone then you will also need to configure the [FreeswitchService] section in config-include/StandaloneCommon.ini ;; LocalServiceModule = OpenSim.Services.FreeswitchService.dll:FreeswitchService LocalServiceModule = OpenSim.Services.Connectors.dll:RemoteFreeswitchConnector ;; If using a remote connector, specify the server URL FreeswitchServiceURL =  ( sostituire con ip del server )

>>>> Fine <<<<

avviare normalmente opensim, da questo momento in poi la sim ha il voice abilitato.
Verificare che nelle impostazioni della parcell il voice sia attivo

Ho seguito la configurazione ufficiale suggerita sul sito http://www.opensimulator.org
integrandola su come settare i moduli e con alcuni suggerimenti sia dai bug mantis
che dalle mailing list di opensimulator. Questo documento e’ rilasciato con licenza cc ( obbligo citazione della fonte)
Credo che possa essere utile a quanti stanno sbattendosi a far funzionare il voice in questo periodo.

PS: Ho seguito fedelmente questa guida e al termine ho poi invitato gli amici Pinowo, Rumegusc, Marcus73 a provare il voce, che dopo un iniziale momento in cui sembra che non funzionasse nulla, aggiustando i livelli del microfono, degli altoparlanti etc, alla fine siamo riusciti a fare una discreta conferenza a 3.

La resa, pur soddisfacente per alcuni versi, lamenta alcuni momenti di perdita di voce. La qualità complessiva non pare essere equivalente a quella di secondlife, ma tuttavia pare promettente e se avete un po’ di pazienza, anche usabile. Ad onore del vero nella grid Craft Rumegusc aveva cercato di usare il voice, ma dice che quando le persone erano più di 3-4 i problemi diventavano insormontabili.

Dal mio punto di vista, sono ragionevolmente soddisfatto, perchè fino a 2 anni fa i miei tentativi di installazione di freeswitch erano stati infruttuosi e frustranti 🙁

 

Salahzar Stenvaag

SecondLife prova a fare il “suo” social network.

Da ieri sera è possibile utilizzare le funzionalità di “socialworking” interne a SecondLife. Per farlo occorrerebbe il nuovo viewer ufficiale o uno che supporti i “profili web”, ma potete usufruirne lo stesso anche se in maniera indiretta, andando nel sito my.secondlife.com da un browser e facendo la login conseguente (potete farlo anche da DENTRO qualunque viewer).

Ecco un video by OpenSource Obscure e un articolo nel suo blog che approfondisce questo tema: http://opensourceobscure.com/2011/07/27/con-il-nuovo-social-network-basato-sui-profili-web-e-ora-possibile-conversare-dentro-e-fuori-second-life/

Entrando nella pagina principale si vede uno “stream” di post dei nostri amici a cui è possibile rispondere immediatamente:

Prossimamente credo che tutti i browser supporteranno questa funzionalità in modo nativo a partire da FireStorm, dove ho già letto nel JIRA della versione 2.6 che dovrebbe uscire subito dopo le vacanze http://jira.phoenixviewer.com/browse/FIRE-2266).

Tra le funzionalità disponibili oltre a quelle stile twitter / fb, con la possibilità di postare sulla propria bacheca, di rispondere ai post di un altro e di mettere “love” (mi piace), ricordiamo la possibilità già presente da un po’ di tempo di poter specificare i propri interessi e di ricercare persone che condividono i propri interessi. Evidentemente siamo ancora in fase sperimentale perchè da quello che mi risulta, non c’è stata alcuna presentazione ufficiale sul blog.

Secondo alcuni non c’era bisogno di questa feature, ma se per caso la ritenete utile, o comunque volete discuterne, postate pure dei commenti…

PS. Pare proprio che vista la mole di nuove funzionalità che sono in offerta negli ultimi mesi, Linden Lab non abbia nessuna intenzione di volere farsi vedere morta…

Salahzar

Secondlife Luglio 2011: L’invasione delle Meshes

Alla fine le Meshes sono arrivate su SecondLife. Nella foto una riproduzione della Statua della Libertà (750 prim circa) costruita realmente su una delle prime 10 sim abilitate alle meshes.

Ecco un piccolo estratto dell’incontro che ho fatto stasera dove istruivo su come si fa per poter fare delle “prove” per importare meshes su SecondLife.

Passo 0: prendete il patentino per poter scaricare le meshes

Andate sul sito secondlife.com, fate login e aprite sul vostro account la scelta “Mesh Upload Status”. Per poter scaricare mesh dovete avere “Payment info on file” (PIOF) cioè avere inserito una carta di credito ed averla usata, e in più completare il questionario dove vi impegnate in sintesi a non scaricare mesh di altri senza il loro consenso e di non scaricare mesh “rubate” o non consentite. Ci sono 10 domande che secondo alcuni blogger “anche una scimmia” potrebbe rispondere esattamente senza pensarci su 🙂

Passo 1: Scaricatevi un viewer compatibile.

Potete scaricare il viewer “ufficiale” compatibile meshes da qui: http://automated-builds-secondlife-com.s3.amazonaws.com/hg/repo/mesh-development/rev/236084/index.html (attualmente versione 2.8.2),

funziona anche il kirstens viewer, scaricabile da qui: http://www.kirstensviewer.com/

Passo 2: Entrate con il viewer su Agni (grid ufficiale)

Attenzione, dal menu preferenze fate in modo di vedere la grid di ingresso, e selezionate Agni (Se selezionate Aditi entrate nella grid di prova).

Passo 3: Iscrivetevi al gruppo di test “Mesh Volunteers”.

Condizione essenziale per poter entrare nelle prime regioni abilitate al meshing.

Passo 4: Andate in una sandbox abilitata

Le regioni abilitate sono descritte in fondo a questo link: http://wiki.secondlife.com/wiki/Mesh/LiveVolunteers, ad esempio http://maps.secondlife.com/secondlife/Mesh%20Sandbox%206/128/128/30 (Mesh Sandbox 6)

Passo 5: Trovate un modello dae (Collada 1.4) da scaricare (possibilmente opensource o senza vincoli di distribuzione).

Andate nel menu inventory (la valigetta sulla destra), cliccate sul tasto “+” in basso a sx e specificate “Upload Model…”, e specificate il file .dae che volete scaricare.

Si apre un complesso menu di scarico dove potete selezionare la qualità dei vari LOD con cui volete caricare il vostro modello (Alta risoluzione, LOD3, per la visione da vicino, Media risoluzione LOD2, Bassa risoluzione e Bassissima risoluzione per la vista da lontano). Potete giocare con i vari parametri con il calcolo automatico in modo da ridurre il numero totale di triangoli e vertici. C’è un tasto che vi computa il costo in L$ e il costo in prim.

Potete anche specificare la “fisica” cioè come l’oggetto può essere calpestato o reagire alle collisioni. Potete anche impostare la scala.

La statua della libertà che ho scaricato mi  è costata 151 L$ e ha un peso di circa 800 prim equivalenti ed occupa un quarto di sim.

Quando siete contenti, premete upload e vi compare un oggetto nell’inventory che potete rezzare per terra. La statua della libertà usata era enorme ed è difficilmente manipolabile 🙂

Buona fortuna e arrivederci al prossimo mini-tutorial per fare upload degli avatar,

Salahzar

OpenSim: installiamo una grid. Parte Seconda: sito web e gruppi

L'accesso wifi alla nostra grid

Come vi avevo promesso nel mio primo articolo http://virtualworldsmagazine.wordpress.com/2011/07/15/opensim-nuove-istruzioni-per-esperti-come-configurare-una-grid-0-7-1-1/ ora proviamo ad arricchire la nostra grid “nuda” con due caratteristiche secondo me essenziali per una grid ma che NON sono parte essenziali della installazione di base di OpenSim:

  • L’interfaccia web (anche detta wifi) “Web Interface for… I”, sviluppata da Diva Canto, che consente di fare le seguenti attività:
  • Creazione di utenti, controllati dall’amministratore
  • Possibilità di definire degli avatar di default per i nuovi account
  • Consente l’aggiornamento degli account sia agli utenti che all’amministratore
  • Consente la cancellazione di utenti
  • Consente il recupero della password via email
  • Consente un accesso limitato all’inventory dell’utente
  • Definisce una pagina web di benvenuto
  • La gestione dei gruppi (ottenuta usando un componente che si chiama XmlRpcGroup), che consente una elementare gestione dei gruppi e dei messaggi offline.
  • Vedremo in questo articolo le operazioni necessarie per installare questi due “add-on”.

    1. Parte Prima: installiamo Wifi.

    (101) Dobbiamo andare a questo link dal sito di Diva Canto: https://github.com/diva/d2/downloads e scarichiamo (102) lo zip corrispondente all’ultima versione di wifi 0.7.1.1. (103) Lo spacchettiamo e (104) sovrascriviamo (dopo averne fatto un opportuno backup i file ivi contenuti nel direttorio OpenSim dove avevamo spacchettato la versione di OpenSim della grid di cui all’articolo precedente.
    Wifi contiene le seguenti cartelle:
    • bin con alcune dll specifiche di wifi
    • doc con documentazione di wifi
    • wifipages con le pagine di gestione html
    Occorre a questo punto configurare (105)  Robust.ini in modo da lanciare anche il modulo wifi:
    [Startup]
    ServiceConnectors = "
    8003/OpenSim.Server.Handlers.dll:AssetServiceConnector,
    8003/OpenSim.Server.Handlers.dll:XInventoryInConnector,
    8004/OpenSim.Server.Handlers.dll:FreeswitchServerConnector,
    8003/OpenSim.Server.Handlers.dll:GridServiceConnector,
    8002/OpenSim.Server.Handlers.dll:GridInfoServerInConnector,
    8003/OpenSim.Server.Handlers.dll:AuthenticationServiceConnector,
    8002/OpenSim.Server.Handlers.dll:OpenIdServerConnector,
    8003/OpenSim.Server.Handlers.dll:AvatarServiceConnector,
    8002/OpenSim.Server.Handlers.dll:LLLoginServiceInConnector,
    8003/OpenSim.Server.Handlers.dll:PresenceServiceConnector,
    8003/OpenSim.Server.Handlers.dll:UserAccountServiceConnector,
    8003/OpenSim.Server.Handlers.dll:GridUserServiceConnector,
    8003/OpenSim.Server.Handlers.dll:FriendsServiceConnector,
    8002/Diva.Wifi.dll:WifiServerConnector"
    Ricopiate una nuova sezione (106) [WifiService] in Robust.ini ricopiandola da Wifi.ini.example, ricordate di modificare localhost con il vostro ip:
    [WifiService]
        GridName = "My World"
        LoginURL = "http://<il tuo ip>:8002"
        WebAddress = "http://<il tuo ip>:8002"
        ....

    A questo punto dovete rilanciare (107)  il servizio Robust ed essere in grado di lanciare wifi (108) accedendo a http://<iltuoip>:8002/wifi Al primo lancio dovete (109) cliccare su “INSTALL WIFI” in alto a dx della maschera dopo di che dovete inserire la pwd dell’amministratore per poter avere un avatar di gestione. (110) Create gli avatar “template” da amministratore chiamandoli “Male Avatar” “Female Avatar” “Neutral Avatar” in modo da offrire a chi entra degli inventory e delle apparenze già precostituite. E ok, avete installato wifi….

    2. Installazione dei gruppi

    La struttura dei gruppi con XmlRpc

    Per installare i gruppi dovete scaricarvi invece il seguente tar.gz da questo sito (201):

    https://github.com/mcortez/flotsam/tarball/master rinominate il file scaricato (se già non lo ha in modo da terminare con .tar.gz), (202) spacchettatelo.

    (203) E ricopiate nel server la cartella “mcortez-flotsam-963d99eflotsamServersXmlRpcGroupsServer” dentro la root del vostro server http (su ubuntu sotto /var/www) chiamandola ad esempio (204) “groups” accertatevi di modificare le permissions (204a)  chmod o il proprietario chown in modo che il server apache sia in grado di leggere e scrivere questi file.

    Create un database per gestire i gruppi e i messaggi offline:

    con la tecnica suggerita dall’articolo precedente, andate in (205) http://<vostroip>/phpmyadmin, specificate la pwd di root del db mysql e su privilegi (206) create un utente opensim_group con pwd opensim_group e creategli il db corrispondente.

    A questo punto dovete modificare due file:

    il file sotto /var/www/groups/config.php.example (copiatelo come config.php) in modo da essere (207):

    <?php
        $dbName = "opensim_group";
        $dbHost = "localhost";
        $dbPort = 3306;
        $dbUser = "opensim_group";
        $dbPassword ="opensim_group";
    
        // Set to 0 for no debugging, 1 for essential debugging, 2 for more information.
        $debugXMLRPC = 2;
        $debugXMLRPCFile = "xmlrpc.log";
    
            //////////////////////////////
            //// Group security
            /////////////////////
    
            // A xmlrpc client must have this key to commit changes to the Groups DB
            // Leave blank to allow all clients to make changes.
            $groupWriteKey = '1234';
            $groupReadKey  = '1234';

    Dove sostituite l’eventuale (208) database nome utente e password se per caso non avete usato questi… (209) E se volete anche le chiavi di accesso sostituendo il PIN ovvio 1234.

    Poi proseguite modificando il vostro file OpenSim.ini cancellando la impostazione vecchia della stanza [Groups] e mettendo invece la seguente (210):

    [Groups]
        ;# {Enabled} {} {Enable groups?} {true false} false
        ;; Enables the groups module
        Enabled = true
    
        ;# {Module} {Enabled:true} {Groups module to use? (Use GroupsModule to use Flotsam/Simian)} {} Default
        ;; This is the current groups stub in Region.CoreModules.Avatar.Groups.
        ;; All the other settings below only really apply to the Flotsam/SimianGrid
        ;; GroupsModule.
        ;; This module can use a PHP XmlRpc server from the Flotsam project at
        ;; http://code.google.com/p/flotsam/
        ;; or from the SimianGrid project at http://code.google.com/p/openmetaverse
        Module = GroupsModule
    
        ;# {MessagingEnabled} {Module:GroupsModule} {Is groups messaging enabled?} {true false} true
        ;MessagingEnabled = true
    
        ;# {MessagingModule} {MessagingEnabled:true} {Module to use for groups messaging} {GroupsMessagingModule} GroupsMessagingModule
        MessagingModule = GroupsMessagingModule
    
        ;# {ServicesConnectorModule} {Module:GroupsModule} {Service connector to use for groups} {XmlRpcGroupsServicesConnector SimianGroupsServicesConnector} XmlRpcGroupsServicesConnector
        ;; Service connectors to the Groups Service as used in the GroupsModule.  Select one depending on
        ;; whether you're using a Flotsam XmlRpc backend or a SimianGrid backend
        ServicesConnectorModule = XmlRpcGroupsServicesConnector
    
        ;# {GroupsServerURI} {Module:GroupsModule} {Groups Server URI} {}
        ;; URI for the groups services
        ;; e.g.  for Flotsam XmlRpc
        ;; or  for SimianGrid
        GroupsServerURI = "http://localhost/groups/xmlrpc.php"
    
        ;# {NoticesEnabled} {Module:GroupsModule} {Enable group notices?} {true false} true
        ;; Enable Group Notices
        ; NoticesEnabled = true
    
        ;; This makes the Groups modules very chatty on the console.
        DebugEnabled = true
    
        ;; XmlRpc Security settings.  These must match those set on your backend
        ;; groups service if the service is using these keys
        XmlRpcServiceReadKey    = 1234
        XmlRpcServiceWriteKey   = 1234

    Attenzione a inserire esattamente questa configurazione: io ho perso un sacco di tempo cercando di modificare la versione di base di OpenSim.ini.

    Ora potete rilanciare il vostro OpenSim.exe ed entrando inworld avrete i vostri bravi gruppi funzionanti.

    Cosa c’è dopo?

    Come promesso, nel prossimo articolo illustreremo come configurare l’ultimo elemento per dare professionalità alla vostra grid: il voce. Ricordate che una grid si può installare in infiniti modi, usando differenti add-on, noi abbiamo usato quelli suggeriti dal sito opensim.org, in particolare seguendo le guide in inglese a queste pagine:

    http://opensimulator.org/wiki/Wifi

    http://opensimulator.org/wiki/Enabling_Groups

    Ma amministratori esperti possono caricare degli add-on integrati con i principali sistemi di gestione di contenuti CMS come ad esempio JOOMLA, XOOPS, MOODLE.

    Non vi spiego come configurare i moduli per questi CMS, per questo ci sono amministratori esperti.

    Vi aspettiamo alla prossima puntata dove installeremo FreeSwitch…

     

    Salahzar

    OpenSim Nuove istruzioni per “esperti”: come configurare una grid (0.7.1.1)…

    Abbiamo pubblicato ad inizio anno alcune guide per consentire a persone anche relativamente digiune di programmazione di configurare/installare 1/4 sim ed eventualmente collegarle al mondo esterno o ad altre grid. Queste guide erano caratterizzate dall’essere abbastanza veloci e consentire la creazione di una regione in pochi minuti.

    Perchè creare una grid invece di Sim Isolate?

    Per coloro di voi un pochino più coraggiosi, spieghiamo ora come installare una intera Grid, cosa che può essere necessaria ed utile se volete utilizzare OpenSim in una struttura commerciale o in una scuola o istituto, o in una Università dove sia necessario configurare più di 1-4 regioni. E dove magari è necessario evitare che intrusi possano entrare, oppure ancora se voleste proprio dare vita ad una struttura di hosting di sim indipendenti (pare che sia uno sport abbastanza diffuso negli ultimi tempi, anche se a me sembra che non ne valga la pena 🙂 ).

    Uno dei motivi seri per cui si costruisce una grid anzichè un insieme di sim standalone è il fatto di poter suddividere il carico su più computer distinti. Se ad esempio voleste creare una struttura con 50 sim, sarebbe un po’ un suicidio crearle e caricarle su un’unica macchina, molto meglio suddividere il carico su un gruppo di computer che cooperano in modo da avere ad esempio una macchina “Robust” che mantiene l’infrastruttura della grid (Inventory, Identity, ecc), e distribuire le sim ad esempio mettendone due per macchina. (D’altronde la stessa Linden Lab di solito ospita su una macchina fisica UNA SOLA sim, ad eccezione delle HomeStead che vengono ospitate non più di 4 per macchina fisica). Rispetto ad una architettura HG (Hypergrid) abbiamo anche il vantaggio che possiamo tenere sotto controllo l’identità di chi si registra ed usa le nostre sim, e di poter appoggiare un sito web per la gestione delle identità.

    La grid di solito riesce anche a garantire quei servizi professionali che oramai sono essenziali in un mondo virtuale che voglia poter essere utilizzato seriamente, come ad esempio il servizio di gestione dei gruppi, un modulo “Money” per gestire acquisti interni, e soprattutto il modulo “Voce”.

    Struttura di questi Tutorial.

    Per rendere meno ostico l’argomento separeremo i vari argomenti in diversi articoli, di cui questo è il primo:

    • Prima parte: la grid base (questo articolo)
    • Seconda parte: installiamo interfaccia web e i gruppi/profili
    • Terza parte: installiamo il voice (freeswitch)
    Queste operazioni non sono banalissime (ma neanche impossibili), se si seguono le guide “giuste”. Quindi seguitemi con calma ed attenzione.

    Ingredienti di base Hardware:

    Se vogliamo usare la grid al nostro interno abbiamo bisogno di una macchina Linux (le istruzioni sono state certificate per Ubuntu 11.04).
    Se non vogliamo comprare e gestire uno o più computer fisici  l’ideale è di “affittare” un server dedicato che oltretutto risolve in modo limpido i problemi di FireWall e di Routing. Esistono dei provider che consentono di affittare un server dedicato virtuale per circa 10 € al mese (Io ho provato http://www.sisvps.com/ bronze plane che fornisce 512 Megabyte di ram) oppure sui 25 € al mese presso http://www.ovh.it/vps/. Se avete qualche finanziamento potete prendere anche soluzioni con server dedicati “veri” che però costano decisamente di più, ma garantiscono maggiore sicurezza e velocità (ad esempio http://www.kimsufi.it/). In ogni caso il parametro più delicato è sicuramente la quantità di RAM, ricordate che con meno di 512 Megabytes non riuscite a fare nulla! Quindi non prendete l’entry level con 256 M su cui oramai non gira nemmeno un piccolo server php con database mysql (!).

    Installiamo il S.O. e gli strumenti prerequisiti (MYSQL, APACHE, MONO)

    Il mio suggerimento è di usare come Sistema Operativo Ubuntu 11.04, dove è facile installare i vari pacchetti.
    Ecco la sequenza da adottare con ubuntu. (se per caso siete già utente root non c’è bisogno di dare il sudo).
    sudo apt-get update
    sudo apt-get upgrade
    sudo apt-get install mono-complete
    sudo apt-get install mysql-server
    sudo apt-get install phpmyadmin

    Le prime due servono per avere il repository dei programmi di apt-get allineato, la 3a installa mono che è il motore che ci serve. Le altre due installano il gestore del database e l’interfaccia web (comprensiva di php, apache).

    Durante l’installazione di mysql-server vi viene chiesta la “pwd” di root del database. Ricordatevi di trascriverla da qualche parte.

    Durante l’installazione di phpmyadmin vi viene chiesto di installare apache2 (mettete con la barra spaziatrice il baffo sulla prima opzione e poi tab invio per confermare), poi vi viene chiesta la pwd di root che avete dato a mysql-server e infine una nuova pwd di amministrazione di phpmyadmin (io metto admin/admin). Per le altre eventuali richieste accettate il default.

    Quando avete terminato andate sul vostro server con phpmyadmin (http://<vostroip>/phpmyadmin), specificate root e pwd di root già definite. Andate su privileges e create un utente opensim accessibile localmente con pwd opensim (o altra) e specificate di creare un database con lo stesso nome dove l’utente ha tutti i privilegi.

    Installazione e configurazione di Robust

    A questo punto quello che vi rimane da fare è di scaricare la versione binaria di OpenSim da qui: http://opensimulator.org/wiki/Download, attualmente la 0.7.1.1, la scaricate con wget o dal browser e la scompattate.

    Poi dovete andare nella cartella bin da un terminale e copiate Robust.ini.example in Robust.ini e cambiate le impostazioni del db ed eventualmente la presentazione della vostra grid.

    [DatabaseService]
        StorageProvider = "OpenSim.Data.MySQL.dll"
        ConnectionString = "Data Source=localhost;Database=opensim;User ID=opensim;Password=opensim;Old Guids=true;"
    [GridInfoService]
        ; These settings are used to return information on a get_grid_info call.
        ; Client launcher scripts and third-party clients make use of this to
        ; autoconfigure the client and to provide a nice user experience. If you
        ; want to facilitate that, you should configure the settings here according
        ; to your grid or standalone setup.
        ;
        ; See http://opensimulator.org/wiki/GridInfo
    
        ; login uri: for grid this is the login server URI
        login = 
    
        ; long grid name: the long name of your grid
        gridname = "the lost continent of hippo"
    
        ; short grid name: the short name of your grid
        gridnick = "hippogrid"
    
        ; login page: optional: if it exists it will be used to tell the client to use
        ;                       this as splash page
        ;welcome = http://127.0.0.1/welcome
    
        ; helper uri: optional: if it exists if will be used to tell the client to use
        ;                       this for all economy related things
        ;economy = 
    
        ; web page of grid: optional: page providing further information about your grid
        ;about = http://127.0.0.1/about/
    
        ; account creation: optional: page providing further information about obtaining
        ;                             a user account on your grid
        ;register = http://127.0.0.1/register
    
        ; help: optional: page providing further assistance for users of your grid
        ;help = http://127.0.0.1/help
    
        ; password help: optional: page providing password assistance for users of your grid
        ;password = http://127.0.0.1/password

    A questo punto basta che lanciate “mono Robust.exe” e verifichiate che non ci siano errori…

    Ricordatevi di creare un utente con “create user” e registratevi i suoi dati che serviranno quando aggiungerete la PRIMA SIM.

    Lanciamo la nostra prima sim associata alla grid

    Da un altro terminale andate sempre nella cartella bin e modificate il file OpenSim.ini e cambiate l’architettura:

    [Architecture]
    
        ; Include-Architecture = "config-include/Standalone.ini"
        ; Include-Architecture = "config-include/StandaloneHypergrid.ini"
        Include-Architecture = "config-include/Grid.ini"
        ; Include-Architecture = "config-include/GridHypergrid.ini"
        ; Include-Architecture = "config-include/SimianGrid.ini"
        ; Include-Architecture = "config-include/HyperSimianGrid.ini"

    Deve rimanere senza il ; solo il pezzo che indica Grid.ini.

    Dopo di che andate su config-include/GridCommon.ini (ricopiatelo da GridCommon.ini.example se manca) cambiando tutti i riferimenti dove leggete :8003 in modo che si legga chiaramente l’IP di dove avete messo Robust. Attenzione che vi sono tanti di questi quindi cercate 8003 senza dimenticarvene nessuno.

    [AssetService]
    
        DefaultAssetLoader = "OpenSim.Framework.AssetLoader.Filesystem.dll"
        AssetLoaderArgs = "assets/AssetSets.xml"
    
        ;
        ; change this to your grid-wide asset server
        ;
        AssetServerURI = "http://78.47.22.111:8003"

    A questo punto basta che lanciate questa prima sim con “mono OpenSim.exe”. La prima volta che la lanciate vi chiede un insieme di domande a cui dovrete rispondere. Le uniche cose importanti sono:

    • Il nome della regione che create
    • L’IP esterno della regione che dovrà coincidere con quello dove sta la sim
    • L’estate manager user che deve coincidere per la prima sim con quello fornito a robust
    Una volta salito, bast che vi colleghiate con Imprudence creando una nuova grid con la seguente loginuri: http://<<gridIP>>:8002/
    L’intero processo una volta che lo sapete fare partendo da Linux vergine richiede non più di mezz’ora andando anche tranquilli….
    Arrivederci al prossimo tutorial Parte II in cui vedremo come configurare l’interfaccia web e i gruppi. Se avete dei problemi contattatemi qui nei commenti, inworld come Salahzar Stenvaag o via email salahzar@gmail.com…
    Disclaimer: Questo articolo è ovviamente una introduzione funzionante. Maggiori informazioni si trovano nel sito ufficiale di opensim in inglese (http://opensimulator.org/wiki/Configuration e pagine connesse).
    Buona fortuna 🙂