Tatiana Khaos

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by AquilaDellaNotte Kondor

 

Qualche giorno fa un’amica residente in Second Life ci ha lasciato. Tatiana Khaos, owner di “Amici Radio” se n’è andata per sempre, come prima di lei Donna Flora, Richy Ryba , Torno Kohime , e tanti altri ancora… Tatiana era ancora giovane, se n’è andata all’improvviso.

Anche nel Metaverso, come nella vita di tutti i giorni, ci sono amici che ci lasciano, ma qui la situazione è diversa. Nel Mondo Virtuale non ci sono morti naturali, per vecchiaia. E’ ancora troppo presto in questo mondo giovane, non ci sono molti ottantenni o novantenni in Second Life. E’ per questo che gli amici che ci lasciano sono sempre una perdita inaccettabile, per chi gli è stato vicino, per tutti quelli che li conoscevano. Dobbiamo farcene una ragione purtroppo. Non ci sono morti naturali nel Metaverso.

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Ma voglio anche guardare le cose da un diverso punto di vista, oltre il dolore e la commemorazione degli amici che ci hanno lasciato. Queste persone hanno vissuto una parte della loro vita, piccola o grande che sia stata, all’interno del Mondo Virtuale, nella grande rete del Web. Hanno vissuto e hanno lasciato tracce. Oltre agli affetti e ai ricordi, hanno lasciato scritti, immagini, eventi registrati, filmati… Una parte della loro vita resterà con noi, non morirà mai. Quello che mettiamo in rete resta, e mi piace pensare che questi amici vivranno in eterno nella grande fratellanza della rete.

 

Riposino in pace e vivano in eterno.

 

Le Donne di Second Life

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by AquilaDellaNotte Kondor

Parlando di donne, si rischia inevitabilmente di essere catalogato, a seconda del genere e dell’inclinazione personale, in due opposte categorie: da un estremo c’è la categoria classica dei “maschilisti”, che alimentano i discorsi da bar, o da parrucchiere, o gli stereotipi più beceri legati a questa immagine maschile, dall’altro, quella dei convinti difensori della parità e dell’uguaglianza forzata tra i due generi. Questo indipendentemente da quello che si dice, poiché l’argomento è talmente sentito da risvegliare, a priori, i propri istinti polemici o rivendicativi, e a seconda del proprio punto di vista, indipendentemente da quanto si legge. Affronterò questo rischio (questa certezza, direi) consapevole che le critiche saranno numerose, e opposte.

Intanto, è utile stabilire gli assiomi di partenza, su cui tutti dovremmo concordare. Il primo assioma, è che la “materia prima” di partenza è la cultura, e il carattere, delle persone che, dietro un computer, affrontano la propria esperienza virtuale. E’ un’ovvietà, che però vale la pena di ricordare ancora una volta: nessuno “nasce” nel Mondo Virtuale, a dispetto delle strambe teorie sul pensiero Avatariano. Il secondo assioma, più controverso, è che i comportamenti, invece, sono in genere alquanto diversi da quelli che adottiamo nella vita reale. Anche questa è un’ovvietà, su cui però non tutti concorderanno, ma che è evidentemente il motivo principale per cui ci si avventura in un’esperienza virtuale. Altrimenti che senso avrebbe? Solo per scambiare quattro chiacchiere in un ambiente diverso, in mancanza del bar del paese, o del parrucchiere preferito? Quindi anche questo secondo assioma dovrebbe, per forza di cose, essere dato per acquisito.

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L’arte virtuale secondo un vero artista: Daco Monday

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by AquilaDellaNotte Kondor

 L’incontro con Daco Monday non è stato affatto un incontro di routine. L’artista che ho conosciuto in questa chiacchierata è assolutamente ad di fuori dei classici esempi, a cui siamo abituati nel Metaverso. Daco vive la sua permanenza in Second Life come un modo di sperimentare, artisticamente, un percorso che parte dalla RL, e sfrutta le enormi potenzialità dell’ambiente immersivo. Ma lasciamo parlare lui, attraverso questa intervista, e vi sarà più chiaro il modo in cui l’artista vive la sua esperienza virtuale.

AquilaDellaNotte Kondor: Daco, tu sei in Second Life da cinque anni, ti sei sempre occupato di arte qui?

Daco Monday: si, sono entrato in Second Life, invitato da Lukia  Maryva, per una mostra di quadri real nella loro galleria, e… mi sono fermato qui 🙂 Lukia e Maryva mi hanno trascinato in Second Life

AquilaDellaNotte Kondor: erano quadri tuoi?

Daco Monday: si certo

AquilaDellaNotte Kondor: ti occupi di arte in RL da molti anni?

Daco Monday: beh… diciamo da sempre

AquilaDellaNotte Kondor: è il tuo lavoro RL quindi

Daco Monday: si, anche se non redditizio. Certo … ho intrapreso anche altre attività parallele

AquilaDellaNotte Kondor: ma tu fai quadri o anche sculture in RL?

Daco Monday: pittura … e altre cose più sperimentali

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Il pensiero dell’Avatar

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by AquilaDellaNotte Kondor

Lo scorso giovedì 20 febbraio si è tenuto, presso la land “Italian Mood” una serata molto interessante, dedicata alla premiazione di opere letterarie “inworlds”, che hanno partecipato al “Premio Edizioni Volando”. Il concorso intende premiare quelle opere letterarie scritte da Avatar, sulla base delle proprie esperienze di vita virtuale, vissuta all’interno del Metaverso. Il premio è dovuto all’impegno, e allo sforzo organizzativo, di Volando Amat (3Elena No in Facebook), da sempre interessata, oltre che alla pubblicazione di testi all’interno di Second Life, anche alla valorizzazione del cosiddetto “pensiero” Avatariano., su cui torneremo più avanti. Il vincitore della manifestazione è stato William Nessuno (alias MacEwan Writer), con l’opera “Experimenting minimal death”. Secondo classificato Lukemary Slade, con “Rigenerazione”, terzi ex equo Juliette Ghothly, con “Sogno nel sogno” e Stefano Eleonara (alias Tarallo Diggei), con “Whish you were here”. Potete trovare le opere, e leggerle, presso la sede di Edizioni Volando in Second Life (http://maps.secondlife.com/secondlife/Volando%20Island/35/242/24). Qui il cofanetto completo, di tutte le opere partecipanti al concorso, costa solo 450 L$, e i libri vanno “indossati” per leggerli in Second Life, nel più tradizionale stile immersivo e avatariano.

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Realtà Virtuale

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by AquilaDellaNotte Kondor

Quando sentiamo il termine “Realtà Virtuale” il nostro immaginario corre subito a immagini di persone, con la testa immersa in un casco avvolgente, e con lunghe teorie di cavi applicati alle dita della mano, collegati ad una macchina computerizzata. E’ questa l’immagine che il cinema e la stampa hanno sempre trasmesso sulla Realtà Virtuale. Questa immagine, che risale ai primi esperimenti di realtà virtuale,  riguarda le modalità di interazione, tra uomo e macchina, in cui i diversi sensi vengono in qualche modo digitalizzati, riproducendo e simulando, in tal modo, sensazioni fisiche all’interno di un modello digitale con cui si interagisce. Su tale fronte la ricerca scientifica avanza a passi spediti e ci aspettano, a breve, degli sviluppi molto interessanti, con un campo vastissimo di applicazioni, come si evince anche dall’articolo apparso ieri sulla stampa: http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2013/12/13/il-tocco-della-mano-finisce-in-un.html?ref=search.

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Fabio78: il romanticismo nella voce

by Francesca Caeran

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Ed eccola tornata la reporter ganza (huuum, ricorderà qualcosa a qualcuno, LOL) del Virtual Worlds Magazine LOL. Bhè si, “ce qui ne me tue pas me rend forte” ha scritto un giorno un francese (o forse era donna boh) e  cosi AquilaDellaNotte, che mi vedeva troppo calma e riposata, mi chiese ” ahoo e questo articolo quando lo scrivi? “. Si Aquila, lo so, doveva essere un articolo che riguardava una cantante americana, però prima di scriverlo, un’altra persona si meritava di essere il protagonista di questa pagina virtuale. Lui lo conosco molto bene. Gli ho fatto da manager per due anni. Poi sono successe le cose che tutti sanno. Quelle cose non hanno coinvolto solo me, ma anche delle persone che mi stavano vicino. Tante cose sono state sfasciate, una di queste è il mio rapporto con te Fabio. Chissà che questo articolo ci possa fare dimenticare le schifezze che ci sono capitate 🙂 Ricordo ancora la prima volta che l’ho conosciuto. Eravamo nella land della nostra amica comune Moon, e una dolce fatina mi disse: Francy, lui canta da Dio, devi ascoltarlo. E subito a mettere su uno streaming. Ed io divenni completamente succube di questa voce che stavo scoprendo. Un momento di grazia come ne ho vissuti pochi, da quando sono su Second Life. Una voce bellissima, che ho amato all’istante. Da quel giorno siamo stati inseparabili. Ci conosciamo bene, vero Fabio? Io conosco tanto di te: prima di tutto so che canti bene, canti giusto, che la tua voce è dolce, romantica, bella, calda e tanto potente. Che puoi cantare di tutto, che passi con una facilità strabiliante dalla pizzica pugliese a Boccelli.

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Salutiamo un eroe

by AquilaDellaNotte Kondor

 

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Nelson Rolihlahia Mandela se n’è andato, e sarà un lungo saluto quello che gli daremo nei prossimi giorni, noi tutti popoli della Terra. Eravamo preparati a salutarlo da tempo, ma un senso di enorme perdita assale tutti quelli che lo hanno avuto come punto di riferimento inarrivabile, nel cammino della libertà e dell’emancipazione. Il suo sorriso trasmetteva forza e fratellanza, desiderio di pace e di conciliazione. Nessuna violenza lungo il suo percorso, come un altro padre dei popoli, prima di lui, Mohandas Gandhi, il Mahatma indiano, apostolo della non violenza, e come Martin Luther King, che guidò alla riscossa, nella pace, il popolo nero in un grande paese. Tre giganti, padri dei loro popoli e riferimento per l’umanità. In questo mondo di miserie e di ingiustizie la statura di questi padri svetta inarrivabile, attraverso gli anni e i continenti, simboli perenni della non rassegnazione e della lotta dei popoli per la libertà, in un cammino ancora ben lontano dall’essere concluso.

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Il popolo della rete gli sta dedicando da ieri milioni di citazioni e di ricordi, ed anche nel Metaverso, la vicinanza che si crea, tra i popoli e le nazioni, rende commosso l’omaggio e il saluto a quest’uomo. Il popolo del Metaverso di Second Life, comunità ristretta ma multiforme, rende omaggio a Madiba e si stringe al suo popolo, consapevole della grandezza del messaggio e dell’esempio che egli ci lascia. Salutiamo un eroe dei popoli, uno dei pochi del nostro tempo. Non lo dimenticheremo.

 

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by AquilaDellaNotte Kondor

Anche questa settimana, in Second Life, si è andata sviluppando una serie di manifestazioni, in diverse land, per preparare la comunità virtuale alla celebrazione della Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne, legando le diverse manifestazioni che si sono tenute, artistiche e di solidarietà, a questa tematica.

La sensibilità della comunità virtuale verso questo tema è sempre molto elevata, anche per la composizione di genere della comunità, e l’attenzione che anche quest’anno, per il quarto anno di seguito, è stata posta alla preparazione di questa serie di eventi, lo dimostra. La costituzione di un team, il lavoro giornaliero di preparazione degli eventi, le capacità organizzative dei membri, che hanno dedicato tutto il loro tempo a questa impresa, rendono ormai questo progetto uno dei più importanti in assoluto di Second Life.

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Una voce al servizio dei valori: Viviana Houston

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by AquilaDellaNotte Kondor

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Sentire cantare Viviana Houston è sempre un’emozione, un coinvolgimento vero, in cui Second Life è unicamente uno strumento, un mezzo che lei ha scelto per comunicare le emozioni che riesce a trasmettere con la sua voce. Devo dire che, pur avendola sentita cantare spesso, non la conoscevo come persona, non avevo avuto modo di scambiare con lei qualche parola, qualche considerazione.

Ieri sera c’è stata una serata dedicata al ricordo dei soldati e dei civili caduti a Nassiriya, e Viviana Houston ha tenuto un concerto per commemorarli, insieme ai tanti che hanno voluto fare lo stesso gesto. La sala era gremita da più di 40 persone, con una partecipazione molto intensa. Oltre ad avere una gran bella voce, la nostra Viviana ha dimostrato di avere anche una notevole sensibilità e uno spiccato senso civico. E’ intervenuta spesso, ed ha invitato i presenti a scrivere in chat le proprie considerazioni sull’evento che si commemorava. Ne è nato così un dialogo con il pubblico, tra una canzone e l’altra, seguendo il filo di un racconto che ci ha riportato col pensiero a dieci anni fa, a quando quei ragazzi hanno sacrificato la propria vita nell’adempimento di un dovere spesso misconosciuto. Il pensiero degli astanti, insieme alle considerazioni che scorrevano in chat, è andato alle molte occasioni in cui i nostri giovani, impegnati nelle forze armate e in altri ruoli difficili dedicati alla sicurezza dello stato, vedono la propria vita a rischio, per dovere e spirito di dedizione, e per la difesa dei valori della civile convivenza.

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