La pupa e il … niubbo: il falò delle vanità.

 

Frequentando il Metaverso  ho compreso quanto conta l’immagine, sia pure sotto forma di pixel, tanto da decidere di parlarne su queste pagine. Comincio col dire che faccio parte di coloro che curano il/la proprio/a avatar e confesso pure di averci preso gusto al punto da personalizzarla al massimo delle possibilità offerte da SL e dalle mie capacità. Scelgo con cura quasi maniacale gli abiti da farle indossare e cerco di renderla più simile a come sono io nella realtà. Ovviamente, usando le tipiche civetterie femminili… nascondo le mie lacune ed evidenzio i miei pregi estetici che in RL non potrei mai occultare o migliorare. Parliamoci chiaro, per quanto si possa essere belli e desiderabili nella realtà, questo è nulla a confronto dei miracoli che possiamo fare in Second Life  per renderci superstrafighi! E poco importa se poi mettiamo nel nostro profilo foto di bellocci o bellocce presi da Google immagini per simulare le nostre fattezze contando sul fatto che non è possibile una loro verifica.  Ma esiste anche l’altra faccia della medaglia e cioè una minoranza di “puristi”, che per scelta deliberata, e non per altre ragioni, hanno optato per un’immagine semplice e non curata. Non confondeteli però con “niubbi” o “seminiubbi”, perché a loro differenza sono molto esperti di Second Life e sanno bene come ‘muoversi’ in questo contesto virtuale. Sono una minoranza, ma  molto incisiva che non passa inosservata in un contesto di perfezione presunta. Molte differenze nel curare il/la proprio/a avatar derivano poi dalle diverse nazionalità di appartenenza dei proprietari, ma credo sia un capitolo da trattare a parte. Questa volta mi soffermerò soprattutto sulla comunità italiana, alla quale appartengo.   Proveniamo tutti da una realtà o, meglio, da una società che ci vuole belli e perfetti. Da quel che ho potuto osservare lo stesso avviene anche in Second Life, anche qui, credo sia inutile negarlo, la società virtuale è basata sull’immagine. Cosa ci colpisce a prima vista? Siamo in grado di andare oltre gli abitini super strizzati o i muscoli dopati di shape di ultima generazione? Quali sono le motivazioni che spingono ognuno di noi ad essere o apparire in Second Life? E chi dice che non si possa essere pur apparendo? Io posso cominciare col dire cosa motiva me a curare la mia immagine: una sufficiente dose di narcisismo, la voglia di piacermi e piacere, il gusto del travestimento e del gioco e una sana competizione tra femmine.

In quante lo ammetterebbero? Stesso discorso per gli avatar maschili ovviamente…C’è da dire che a loro Second Life non rende molta giustizia in fatto di abiti ed accessori, ma la vanità e il gioco è molto radicata anche nel mondo maschile.  Ma cosa accadrebbe se non avessi un bell’avatar? In quanti mi “mimerebbero”? Quale persona si cela dietro ad un ammasso supercurato di pixel? Sembrano domande da poco, ma rifletteteci sopra un attimo… e vi accorgerete che la risposta è determinante per l’esperienza di molti frequentatori del metaverso di Second Life. Si potrebbe sostenere che con un avatar bello, ma dalla personalità insulsa, non si vada molto lontano…ma lontano dove, soggiungo?  Chi sceglie di rimanere un “purista” ha un percorso diverso davanti a se… Difficilmente avrà intasata la casella degli IM e poco se ne importa….forse cerca altro. Già, cosa cerca? Non gioca forse di fioretto, realizzando un ‘prodotto’ di nicchia per un gioco limitato a pochi eletti?  Cosa fa scattare in ognuno di noi  il bisogno di essere al massimo anche su Second Life…e come si arriva a desiderare l’avatar più bello, e perché? Mi guardo intorno e vedo un interesse che oltre che surreale, finisce per diventare reale. Ci si astrae al punto da interessarsi più alla skin che alla personalità proposta da chi ci sta di fronte. Ci si cala nel proprio ruolo al punto da estraniarsi dalla vita reale per vivere il personaggio in una seconda vita. E in questa seconda vita ognuno sogna di essere probabilmente quello che più gli aggrada o gli sarebbe forse piaciuto essere. Ci si innamora, desidera, ci si ammira in modo totalizzante.

 

Per i “puristi” il discorso è più o meno uguale, ma senza filtri.   La verità è che non c’è unica risposta a queste domande, ma tante risposte possibili.  Il Metaverso riproduce su scala minore il nostro mondo reale, ma lo rende a portata di tutti, basta solo avere buon gusto e idee chiare. Peccato che in alcune casi, le frustrazioni e le ossessioni delle vita reale non trovano poi modo di liberarsi là dove è tutto possibile o quasi e si finisca per scimmiottare ciò che di solito non apprezziamo in un contesto di vita reale. Quello che è certo è che esiste una linea di demarcazione, un sottile filo rosso, che permette di delineare anche su Second Life ciò che è sano e divertente, e quello che non lo è, perché malato e distruttivo.  Ho trovato interessante dare la parola ad alcuni protagonisti della vita sul Metaverso, ponendo loro alcune domande le cui risposte lascerò giudicare o commentare a chi leggerà. Il mio compito è soprattutto osservare e scrivere ciò che vivo in prima persona. Non ci sono giudizi, ma solo constatazioni. A voi le risposte.

 

 

Intervista a Jennyfer Miles (owner di Porto Venere)

[13:55]  Serena Domenici: La scelta di curare l’avatar nasce da cosa per te?

[13:56]  Jennyfer Miles: la scelta della cura dell’ avatar nasce prima di tutto da un piacere mio di girare provare le skin che offre il mercato, modificare la mia shape

[13:56]  Jennyfer Miles: faccio diversi esperimenti con skin diverse e modifiche sulla shape

[13:58]  Jennyfer Miles: anche per il mio lavoro di modella e owner di agenzia e scuola

[14:02]  Serena Domenici: Cosa pensi invece di chi non cura per niente o poco il suo avatar e sceglie non avendo problemi di lind di rimanere ‘purista’ per non dire niubbo?

[14:03]  Jennyfer Miles: io ho avuto modo di sconoscere persone davvero brave a lavorare in Second Life avendo avatar diciamo niubbi

[14:03]  Jennyfer Miles: credo che importante stare bene che la persona che si sente bene cosi

[14:03]  Jennyfer Miles: con avatar diciamo niubbi si sente a suo agio

[14:04]  Serena Domenici: si ho compreso cosa vuoi dire

[14:04]  Jennyfer Miles: intendiamoci io anche facendo un lavoro come quello di modella è anche una necessità

[14:05]  Jennyfer Miles: a volte è anche sinonimo di originalità

[14:05]  Jennyfer Miles: di distinguersi dalla massa

[14:05]  Jennyfer Miles: io sto bene cosi mi piace curare il mio avatar

[14:06]  Jennyfer Miles: però chi vuole essere purista sono convinta che lo faccia perchè sta bene cosi

[14:07]  Serena Domenici: Quindi non sei prevenuta in ogni caso

[14:07]  Jennyfer Miles: ammettiamolo l immagine è sempre la prima cosa che vediamo

[14:07]  Jennyfer Miles: come nella real

[14:07]  Jennyfer Miles: ho conosciuto persone poi che erano davvero interessanti pur avendo un avatar non curato

[14:09]  Serena Domenici:Secondo te chi cura di più il proprio avatar gli uomini o le donne, o si equivalgono?

[14:13]  Jennyfer Miles: le donne senza dubbio

[14:13]  Jennyfer Miles: gli uomini almeno io ne conosco pochi che davvero lo curano

[14:14]  Jennyfer Miles: diciamo che un uomo lo cura tanto basta per essere carino ma poi si ferma lì

[14:14]  Jennyfer Miles: noi donne non ci fermiamo mai

[14:19]  Serena Domenici: Hai ogni tanto la tentazione di travestirti da purista e vedere l’effetto che fa?

[14:19]  Jennyfer Miles: si ahahaa

[14:19]  Jennyfer Miles: l’ho fatto alcune volte

[14:20]  Serena Domenici: interessante

[14:20]  Jennyfer Miles: è una esperienza che consiglio

[14:20]  Serena Domenici: Sei stata super “immata” lo stesso?

[14:20]  Jennyfer Miles: ehehehe mi “immavano” le persone che mi conoscevano ma per dirmi ma che ti è successo?

[14:21]  Jennyfer Miles: una volta avevo un appuntamento galante

[14:21]  Jennyfer Miles: ho detto alla persona che ero niubbia

[14:21]  Jennyfer Miles: avevo problemi con Second Life

[14:21]  Jennyfer Miles: mi ha detto peccato sarà per domani

[14:21]  Serena Domenici: interessante continua

[14:21]  Jennyfer Miles: allora ho detto no, domani credo che avrò da fare

[14:22]  Serena Domenici: Quindi l’abito fa il monaco o viceversa?

[14:23]  Jennyfer Miles: e purtroppo in certi casi si

[14:24]  Serena Domenici: Mi pare di capire che tu non avresti fatto lo stesso vero?

[14:25]  Jennyfer Miles: no assolutamente, io adoro Second Life perchè da modo si guardare oltre

[14:25]  Jennyfer Miles: però bisogna saper guardare oltre

[14:26]  Jennyfer Miles: saper cogliere le sensazioni

[14:26]  Jennyfer Miles: sarà perchè io mi diletto a scrivere versi poetici.

 

Intervista al purista che vuole restare anonimo: Niente nome.

[08:56]  Serena Domenici: La scelta di non curare l’avatar particolarmente, nasce da cosa per te?

[08:57]  Niente Nome: allora molti motivi ma sopratutto due

[08:57]  Niente Nome: sono pigro 😛

[08:58]  Niente Nome: credo che sia più importante la caramella della carta

[08:58]  Niente Nome: ma poi sostanzialmente e una questiona di coerenza

[08:58]  Niente Nome: sono affezionato al mio avatar

[08:58]  Serena Domenici: Cosa pensi invece di chi lo cura quasi in modo maniacale?

[08:59]  Niente Nome: e una forma di comunicazione non verbale

[08:59]  Niente Nome: e poi è molto divertente

[09:00]  Serena Domenici: Vuoi dire che è un modo per lanciare ‘messaggi’ anche?

[09:00]  Niente Nome: certo

[09:00]  Niente Nome: un avatar e una cosa molto personale

[09:00]  Niente Nome: e osservando un avatar si può intuire molto di una persona

[09:01]  Serena Domenici: Ti attrae chi è purista come te o esattamente l’opposto? O la cosa ti è indifferente?

[09:01]  Niente Nome: questa domanda e difficile

[09:01]  Niente Nome: non ci ho mai pensato

[09:01]  Serena Domenici: 🙂

[09:02]  Niente Nome: ma credo che mi attrae un ava un po’ complesso

[09:02]  Niente Nome: sai con i fronzoli

[09:03]  Serena Domenici: andresti al di là dell’aspetto , qualunque esso sia?

[09:03]  Niente Nome: ci vado sempre

[09:03]  Niente Nome: a me piace sentire l’anima di chi e dietro il suo ava

[09:04]  Niente Nome: e poi le persone sono affascinanti

[09:04]  Serena Domenici: Hai avuto delle storie su Second Life? Se è si cosa ti ha colpito immediatamente.

[09:04]  Niente Nome: per storie cosa intendi ?

[09:04]  Niente Nome: relazioni ?

[09:05]  Serena Domenici: si

[09:05] Niente Nome: allora si ho avuto delle relazioni

[09:05] Niente Nome: e la cosa che mi colpisce sempre, come ti ho detto, è la personalità

[09:06]  Niente Nome: sopratutto la sensibilità

[09:06] Niente Nome: e incredibile come Second Life riesca a mostrare gli aspetti delle persone

[09:07]  Niente Nome: i loro sentimenti

[09:07] Serena Domenici: In sostanza mi pare di capire che non sei comunque prevenuto, nonostante tu preferisca il contenuto , piuttosto che la confezione.

[09:07]  Niente Nome: certo che non sono prevenuto

[09:08]  Niente Nome: esplorare e conoscere e una delle cose più affascinanti di Second Life

[09:08]  Niente Nome: e non mi riferisco solo a luoghi

[09:08]  Serena Domenici: Hai conosciuto diversi avatar femminili puriste?

[09:09]  Niente Nome: no

[09:09]  Serena Domenici: Più uomini o donne puristi?

[09:09]  Niente Nome: e’  difficilissimo che delle femmine abbiano avatar trascurati.

[09:12]  Serena Domenici: Hai ogni tanto la curiosità di passare dall’altra parte e renderti superstrafigo?

[09:13]  Niente Nome: haha potrei rispondere con una battuta

[09:13]  Serena Domenici: fallo pure

[09:13]  Niente Nome: tipo che lo sono già ;).

 

 

Intervista a due noti DJ italiani di SL Stefano Eleonara e Ducjy Anatra.

[13:30]  Serena Domenici: La scelta di curare l’avatar, nasce da cosa per te?

[13:30] Ducky Anatra: La scelta di curare l’avatar per me è un divertimento, e secondo me dimostra il carattere della persona che c’è dietro

[13:31]  Stefano Eleonara: la ringrazio per avermi fatto questa domanda

[13:31]  Stefano Eleonara: io non curo molto l’avatar

[13:31]  Ducky Anatra: se mi faccio l’avatar dall’aspetto aggressivo o dolce significa che voglio mostrare quel lato di me stessa..

[13:31]  Ducky Anatra: oppure chi non lo cura affatto secondo me non ha capito lo scopo del gioco

[13:32]  Stefano Eleonara: ci sono anche quelli che usano forme animali non solo umane

[13:32]  Stefano Eleonara: io sono ermetico

[13:32]  Stefano Eleonara: ho la stessa shape da quando conosco pap

[13:33]  Stefano Eleonara: anche la skin e capelli uguali

[13:33]  Ducky Anatra: lui non si cambia l’avatar da quando se l’è creato cosi appena entrato..

[13:33]  Ducky Anatra: segno che non gli piacciono i cambiamenti..

[13:33]  Stefano Eleonara: credo sia più un vizio da donne

[13:33]  Stefano Eleonara: dei vestiti?

[13:33]  Stefano Eleonara: ah si, i vestiti si

[13:34]  Ducky Anatra: si per l’abbigliamento, si vero ci tiene

[13:34]  Ducky Anatra: ha un suo gusto personale nel cambiarsi

[13:34]  Stefano Eleonara: i vestiti si li cambio

[13:34]  Stefano Eleonara: ma non è un lavoro

[13:34]  Ducky Anatra: per me il gioco è fatto di tante cose, Second Life va sfruttato un po’ in tutto

[13:34]  Stefano Eleonara: a me piace la musica

[13:34]  Ducky Anatra: altrimenti manchi di fantasia.

[13:36]  Serena Domenici: Cosa pensate invece di chi non cura per niente o poco il suo avatar e sceglie, non avendo problemi di linden dollar, di rimanere ‘purista’ per non dire niubbo?

[13:36]  Ducky Anatra: chi non cambia l’avatar non è uno che ha capito lo scopo del gioco

[13:37]  Ducky Anatra: che è quello di usare la fantasia per impersonare quello che vuoi, o per cambiare qualcosa di te, ed essere come ti piace

[13:37]  Stefano Eleonara: per me, chi non cambia l’avatar fa bene e a me non interessa molto quello che fanno gli altri

[13:37]  Stefano Eleonara: ognuno gioca come gli pare qui

[13:38]  Ducky Anatra: ognuno lo fa come gli piace ma a me piace la gente con fantasia

[13:38]  Ducky Anatra: se usano Second Life come chat di testo non mi interessano molto

[13:38]  Stefano Eleonara: ma la fantasia è nella testa

[13:38]  Stefano Eleonara: non solo nell’aspetto fisico

[13:38]  Ducky Anatra: è nella testa ma qui la esprimi

[13:38]  Ducky Anatra: e perchè ti cambi i vestiti allora tu?

[13:39]  Stefano Eleonara: a me piace

[13:39]  Ducky Anatra: perchè ti piace sbizzarrirti

[13:39]  Ducky Anatra: questo mi piace di te

[13:39]  Stefano Eleonara: e © © σ ❣

[13:39]  Ducky Anatra: uno che non si cambia a me non piace ma sono gusti eh

[13:39]  Serena Domenici: Per voi l’attrazione, la simpatia, l’interesse scatta o no a prescindere dall’avatar?

[13:39]  Ducky Anatra: ◕‿◕

[13:39]  Ducky Anatra: l’avatar per la simpatia non conta molto, per me importante è sicuramente la simpatia, ma ripeto, l’aspetto dell’avatar mi dice qualcosa del carattere della persona

[13:40]  Ducky Anatra: c’è anche quello che si cura troppo, e quello ti darà poco sul piano personale

[13:40]  Ducky Anatra: ci vuole una giusta via di mezzo, come in rl

[13:40]  Ducky Anatra: quello che è maniacale per avere l’ultima skin la più costosa forse è troppo concentrato su se stesso..

[13:40]  Stefano Eleonara: si, secondo me, qui l’aspetto fa scattare prima l’attrazione “fisica”, poi, magari, se ci chatti puoi scoprire che è meglio lasciar perdere

[13:40]  Ducky Anatra: si in generale poi…non so

[13:41]  Serena Domenici: Insomma andreste al di là dell’aspetto?

[13:41]  Stefano Eleonara: si può accadere anche il contrario però

[13:41]  Stefano Eleonara: un avatar insignificante e dietro una persona intelligente no?

[13:41]  Ducky Anatra: al di là dell’aspetto io andrei sia in Second Life che in rl..alla fine non conta molto..

[13:42]  Ducky Anatra: andrei oltre l’aspetto, perchè alla fine conta poco, voglio dire

[13:42]  Stefano Eleonara: allora non ti dovrebbero interessare i vestiti o l’aspetto

[13:42]  Stefano Eleonara: se vai oltre…

[13:43]  Ducky Anatra: mi interessano ma non scarto nessuno per l’aspetto

[13:43]  Ducky Anatra: pero’ l’aspetto denota una parte del carattere..in ogni caso

[13:43]  Stefano Eleonara: ma se ha l’avatar da niubbo che capisci di quella persona? Potrebbe essere chiunque..

[13:43]  Ducky Anatra: infatti prima lo conosco meglio e poi giudico se mi piace

[13:44]  Ducky Anatra: ma se è niubbo da tre anni..già un punto in meno

[13:43]  Serena Domenici: Secondo voi chi cura di più il proprio avatar gli uomini , le donne o si equivalgono?

[13:44]  Stefano Eleonara: più le donne (mi pare di averlo detto sopra alla prima domanda)

[13:45]  Ducky Anatra: allora chi cura di piu’ l’avatar? per me di più le donne

[13:45]  Ducky Anatra: e in particolare gli italiani

[13:45]  Stefano Eleonara: ho conosciuto uno che teneva l’avatar strano per scelta per protesta

[13:45]  Ducky Anatra: gli stranieri meno di noi, hanno altro stile

[13:45]  Ducky Anatra: noi spesso siamo maniacali eheheh

[13:45]  Ducky Anatra: nè in rl nè in Second Life vero ahah

[13:46]  Ducky Anatra: cmq di piu le femmine sono piu’ civettuole si..

[13:46]  Ducky Anatra: l’avatar ti dice qualcosa sul carattere e gusti rl

[13:46]  Stefano Eleonara: più gli europei

[13:47]  Ducky Anatra: come in rl

[13:48]  Serena Domenici: Avete ogni tanto la tentazione di travestirvi da ‘purista’ e vedere l’effetto che fa?

[13:48]  Stefano Eleonara: a me, viene spesso la voglia (come adesso) di stravolgere l’avatar (ne ho una da prete, uno da diavolo, uno da corvo, ecc.)

[13:48]  Ducky Anatra: ci ho pensato ogni tanto

[13:49]  Ducky Anatra: una volta ho detto a te di farci due account nuovi e fare i nubbetti insieme in giro per Second Life

[13:49]  Stefano Eleonara: si, stiamo pensando di fare una festa con avatar da niubbi

[13:49]  Ducky Anatra: si vero

[13:50]  Serena Domenici: Secondo voi che chance ha un avatar poco carino esteticamente al pari di un avatar strafigo di essere “immato” durante una delle vostre serate?

[13:50]  Stefano Eleonara: e © © σ ❣

[13:51]  Ducky Anatra: in Italia zero

[13:51]  Ducky Anatra: con gente italiana non ha possibilità di essere cacato di striscio lo posso dire?

[13:51]  Stefano Eleonara: quelli poco interessanti non credo che vengano “immati” (ma anche fuori dalle nostre serate)

[13:51]  Stefano Eleonara: no c’è molto razzismo anche qui

[13:51]  Stefano Eleonara: anzi vengono derisi

[13:52]  Stefano Eleonara: si, è una forma di discriminazione

[13:52]  Ducky Anatra: quello che dico io, non ci vuole niente qui, non ci vogliono soldi per migliorarsi

[13:52]  Ducky Anatra: è un gioco 3d

[13:52]  Stefano Eleonara: si, ma essere diversi non significa essere scemi

[13:55]  Serena Domenici: in sostanza per voi l’abito fa il monaco o viceversa?

[13:56]  Stefano Eleonara: no, per me qui no

[13:56]  Ducky Anatra: beh l’abito non fa il monaco, ripeto pero’ mi da un’idea della fantasia che puo’ avere la persona che non ci tiene a cambiare aspetto

[13:57]  Ducky Anatra: in un gioco 3d è il divertimento principale, assumere l’aspetto che si vuole, sia umano che animale

[13:57]  Stefano Eleonara: per me la fantasia si “vede” quando ci chatti con un avatar

[13:57]  Stefano Eleonara: si ma molto spesso dietro un bell’avatar non c’è niente

[13:57]  Ducky Anatra: certo parlandoci capisci com’è la persona, pero’ io ho sempre fatto amicizia con qualsiasi tipo di avatar

[13:58]  Stefano Eleonara: a volte dietro un bell’avatar femminile c’è un uomo, quindi è una truffa

[13:58]  Serena Domenici: Chi è più sfrenato/a nella ricerca ossessiva dell’immagine l’uomo o la donna e chi è più propenso secondo voi ad andare oltre?

[13:58]  Ducky Anatra: la ricerca dell’immagine per se stessa è più della donna, forse come in rl..

[13:58]  Ducky Anatra: andare oltre che significa?

[13:59]  Stefano Eleonara: secondo me, le donne sono più introspettive; gli uomini se vedono un bell’avatar iniziano a fare gli scemi.

 

Intervista a Grigio Horan owner Del Garden of Love

[06:37]  Serena Domenici: Tu ci tieni particolarmente a curare il tuo avatar?

[06:38]  Grigio Horan: il mio avatar ormai è come una seconda pelle

[06:38]  Grigio Horan: è sempre uguale da quasi tre anni

[06:38]  Grigio Horan: o forse di più

[06:39]  Serena Domenici: Quindi diciamo che ci tieni, il giusto…lo hai personalizzato e Amen!

[06:39]  Grigio Horan: si

[06:40]  Grigio Horan: non vedo il motivo di elaborarlo oltre

[06:40]  Grigio Horan: anche l’AO è la stessa

[06:41]  Serena Domenici: Cosa pensi invece di chi non cura per niente o poco il suo avatar e sceglie di rimanere purista?

[06:45]  Grigio Horan: penso che sia caratteriale

[06:46]  Grigio Horan: penso che sia da ricollegare sia alla personalità

[06:46]  Grigio Horan: ma anche dagli interessi che si hanno in

[06:47]  Serena Domenici: Sinceramente, ti affascina a prima vista un bell’avatar o la cosa ti è indifferente. Insomma vai oltre a prescindere?

[06:48]  Grigio Horan: un avatar esprime in ogni caso un poco la personalità di chi lo veste

[06:49]  Grigio Horan: ma nella conoscenza si va oltre

[06:51]  Grigio Horan: per cui se le sembianze non sono supportate e confermate dal cxarattere che esprime la persona che ci sta …. difficilmente si va oltre una conoscenza superficiale.

[06:54]  Grigio Horan: come nella vita reale

[06:54]  Grigio Horan: anche qua chi vale esprime carattere

[06:54]  Grigio Horan: personalità, capacità

[06:55]  Grigio Horan: e quelle sono doti che vengono rilevate

[06:55]  Grigio Horan: i maschi badano di più alle esteriorità

[06:50]  Serena Domenici: Ti capita di essere “immato” da avatar femminili, per proposte ‘indecenti’?

[06:52]  Grigio Horan: le proposte ci sono, anche se non sempre in modo esplicito

[06:56]  Grigio Horan: mi è capitato più volte di avere proposte particolari

[06:56]  Serena Domenici: del tipo?

[06:57]  Serena Domenici: proposte di BDSM?

[06:57]  Grigio Horan: ma per alcune persone il piacere passa attraverso anche quei canali

[06:57]  Grigio Horan: non solo BDSM

[06:58]  Grigio Horan: sono due cose differenti

[06:58]  Serena Domenici: dimmi è interessante

[06:59]  Grigio Horan: se si entra in quei meandri, bisogna cercare di vedere oltre

[06:59]  Grigio Horan: Tutti possono nominarsi Master

[07:00]  Grigio Horan: ma non corrisponde il carattere alle parole

[07:02]  Grigio Horan: sono due ruoli ben definiti

[07:02]  Grigio Horan: ma non semplici

[07:03]  Grigio Horan: come nel sesso

[07:03]  Grigio Horan: ognuno si esprime secondo i propri gusti

[07:03]  Grigio Horan: e qua in Second Life l’anonimato fa si che tutto possa venire espresso liberamente.

[07:05]  Grigio Horan: come nella vita reale si passa attraverso esperienze a modi di essere più definiti

[07:06]  Grigio Horan: qualcuno non va oltre perchè finisce per averne a noia delle solite cose.

[07:06]  Grigio Horan: se hai interessi e hai le capacità di esprimerli, allora Second Life dura

[07:06]  Grigio Horan: dico dura nel tempo

[07:07]  Grigio Horan: si acquista conoscenza del gioco

[07:03]  Serena Domenici: insomma Grigio, tu sei un moderato mi pare di capire, curi il giusto il tuo avatar, non hai pregiudizi e vai per la tua strada. Ti piace dedicarti alla tua bellissima Land e costruire insieme a Kristall scenari fantastici.

[07:07]  Grigio Horan: per me è giunto ilo momento di esprimere un poco di creatività

[07:08]  Grigio Horan: ho un poco di conoscenza per poterlo fare

[07:08]  Grigio Horan: creo ciò che mi intriga come idea

[07:09]  Grigio Horan: il mio sogno nel cassetto e sempre stata una land frequentata da tante persone

[07:10]  Grigio Horan: ho pensato che si potesse dare un senso creando il Garden of Love.

[07:11]  Grigio Horan: un posto dove chiunque può lasciare una traccia dei propri sentimenti. Che poi alla fine sono sempre quelli che contano.

 

by Serena Domenici

Get Educated in Second Life – La formazione in Second Life

VERSIONE ITALIANA

La formazione in ambiente virtuale è uno dei maggiori punti di forza di Second Life, in cui la maggior parte della formazione è gratuita e accessibile ai relatori italiani. Vogliamo qui dare degli utili consigli sulla formazione in Second Life (SL), a partire dalle opzioni sulla lingua, e arrivando alla formazione che è più aderente alle esigenze dei relatori italiani, dal primo fino all’ultimo.

Diversi tool traduttori di testo sono disponibili gratuitamente in Second Life. Se si utilizza il Visualizzatore 2 o Phoenix, ad esempio, si dispone di un semplice traduttore sul P-Ctrl scheda Preferenze > Chat di testo. Alcuni traduttori sono molto potenti, gestendo più lingue in una sola volta, come il traduttore disponibile presso Ferd Caledon Oxbridge Università (http://slurl.com/secondlife/Caledon%20Oxbridge/76/140/29/).

Si possono trovare tutti gli eventi di education in SL utilizzando il (Ctrl-F) di ricerca in-world, scheda Eventi, disponibile in tutti i viewer di SL. Una tipica giornata di SL comprende diverse dozzine di corsi, per lo più gratuiti. Controllare il “Cover Charge” su ogni classe nelle liste di ricerca per scoprire le varie lezioni.

La formazione dell’inglese come seconda lingua (ESL) è disponibile in tutta Second Life, e include istruttori indipendenti, LanguageLab.com, CyprisChat.org, e Drive – Through English come Lingua Franca (ELF). I corsi di lingua in ambiente virtuale presentano scenari di vita reale, come, per esempio, il caso di una emergenza incendio, se sei un infermiere o un medico a LanguageLab.com. Altre opzioni possibili sono quelle di usare sessioni in un’aula tradizionale, e Drive-Through ELF è dedicato a classi di studenti italiani. Vedi le URL in coda all’articolo.

La Caledon Oxbridge University insegna gratuitamente, con classi per le traduzioni di testo, che introducono i nuovi utenti di SL, come ad esempio presentazioni dell’inventario, lo scripting, la costruzione SL, le texture, la sicurezza e l’economia in SL. La Caledon Oxbridge University è facilmente accessibile agli studenti non di lingua inglese, poichè predispone Notecards in più lingue. Troverete il traduttore gratuito Ferd proprio appena fuori della principale aula di lezione, SLURL sopra. Caledon ha allestito anche molti omaggi per gli avatar newbies, anche di epoca Vittoriana (19 ° secolo).

Caledon è anche il centro della cultura steampunk in SL, un mix di moda Vittoriana con tecnologie assurdamente avanzate. Steampunk è ciò che il blogger Daring Librarian chiama “Jules Verne incontra HG Wells”, entrambi grandi scrittori di fantascienza in epoca Vittoriana. Caledon, e le regioni aderenti, sono comunità molto attive, e potete trovare gli eventi e i corsi sul web, cercando la pagina di “Oxbridge Class”

 

Con tutti gli eventi organizzati in note traducibili, New Citizens Inc (NCI), è una vivace comunità di apprendimento, che gestisce l’insegnamento in 50 classi a settimana,  per tutti gli argomenti su Second Life, tra cui: scripting, fashion design, edilizia, commercio, sicurezza, e molto altro. NCI ospita feste divertenti, eventi sociali, spettacoli fantastici, e organizza concorsi di building molto emozionanti.

Io insegno corsi alla NCI alle ore 6.30 SL time, Sabato e Domenica mattina, di fotografia, giornalismo, marketing e organizzazione eventi. Vedi gli orari di classe NSC (http://slurl.com/secondlife/Kuula/70/166/35).

L’Help Island (HPI) è una comunità piccola ma molto accogliente, che fa da gateway, ed è un luogo dove iniziare la vita in SL. HPI insegna con voice misto a chat di testo, in classi su come diventare un disc jockey e sulle competenze di base di SL. Quando si visita la HPI, basta toccare la bandiera nazionale per ricevere una introduzione nella propria lingua. Visita HPI al http://slurl.com/secondlife/Help%20People%20Island/128/128/12.

Una scuola di design che gestisce le classi con entrambi i metodi di auto-guida e LIVE con testo traducibile è la SOMA, School of Design, specializzata nell’insegnamento della texture editor di immagini: Photoshop, Corel Draw, e il programma free Gimp. I programmi di Image Editing sono utilizzati da fotografi SL, artisti, costruttori, e stilisti di moda. SOMA distribuisce una Heads Up Display (HUD) con il proprio materiale didattico, in lingua inglese, e insegna live con classi di chat testuale. Visita SOMA, Scuola di Design, presso http://slurl.com/secondlife/Boudoir%20Isle/222/195/42.

Happy Hippo Builder’s School (HHBS) è una divertente scuola di insegnamento in SL, dal livello base fino a quello avanzato, per scripting, grafica e fotografia. Le classi sono un misto di testo e voice in inglese.

Visita Happy Hippo a: http://slurl.com/secondlife/Kinetix/168/149/22.

Birreria Builder è una scuola superiore incentrata sulle tecniche di costruzione in SL, come scripting, animazioni e sculpties che sono oggetti 3D ottenuti dall’upload di modelli 2D. E’ una comunità molto gioviale e amante del divertimento, e le classi sono sia in voice, in inglese, che con chat testuale, e mi sono divertita molto seguendo le conversazioni sul gruppo Builder’s Brewery con l’Instant Messages. Visita Builder’s Brewery a http://slurl.com/secondlife/Builders%20Brewery/110/146/23/.

Rockcliffe University è una scuola post-laurea in Second Life con un nuovo Dottorato di Ricerca in Virtual Collaborative Worlds. Le classi e gli eventi di Rockcliffe sono in voice inglese e in chat. Una delle loro aree di interesse è la formazione degli insegnanti reali sui mondi virtuali, sugli strumenti on-line, e su argomenti come il Project Management, il diritto, e le imprese virtuali. Rockcliffe gestisce classi di World of Warcraft e classi di eventi interessanti, come ad esempio una conferenza annuale degli insegnanti virtuali e discussioni di filosofia. Il calendario delle attività ed eventi di Rockcliffe è a .

Riferimenti:

Cypris Chat ESL istruzioni

Drive-Through ELF http://www.drive-through-esl.info/

Aiutare le persone in Help People Island italiano

Lingua Labs ESL istruzioni

 

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ENGLISH VERSION

Live Education is one of Second Life’s greatest strengths. Most SL training is free and accessible to Italian speakers. Find out useful tips about Second Life (SL) education, starting with language options, then training that is most accommodating to Italian speakers, first to last.

Several text-language translators are free in Second Life. If you use Viewer 2 or Phoenix, you have a simple translator on the Ctrl P Preferences > Text Chat tab. Some translators are very powerful, doing multiple languages at once, such as Ferd’s Translator at Caledon Oxbridge University http://slurl.com/secondlife/Caledon%20Oxbridge/76/140/29/

 

You can find all SL education using the (Ctrl-F) in-world search, Events tab, and the Education pull down in all SL Viewers. Typical SL days include several dozen courses, mostly free. Check the “Cover Charge” on each class in Search listings to discover any tuition.

 

English as a Second Language (ESL) training is available all over Second Life, including independent instructors, LanguageLab.com, CyprisChat.org, and Drive-Through English as Lingua Franca (ELF). Virtual language instruction puts you in real life scenarios, for example, during a fire emergency, if you are a nurse or doctor at LanguageLab.com. Other options use traditional classroom sessions, and Drive-Through ELF has classes devoted to Italian learners. See the URLs at story’s end.

 

Caledon Oxbridge University teaches free translatable text classes that introduce new users to SL, such as introductions to inventory, scripting, SL building, textures, SL safety, and the SL economy.  Caledon Oxbridge University is accommodating to non-English-speaking learners, as they have notecards in multiple languages. You will find Ferd’s free translator right outside their main lecture hall, SLURL above. Caledon has great freebies for brand new avatars, including Victorian-era (19th century) fashions. Caledon is the center of steampunk culture in SL, a blend of Victorian fashion with absurdly advanced technologies. Steampunk is what blogger Daring Librarian calls “Jules Verne meets HG Wells,”  both great Victorian science fiction novelists. Caledon and affiliated regions are very active communities, find events and classes on the web by searching this page for “Oxbridge Class”

 

With all events in translatable text, New Citizens Inc (NCI), is a vibrant learning community, teaching 50 classes per week about all things Second Life, including scripting, fashion design, building, commerce, security, and much more. NCI hosts fun parties, social events, terrific show & tells, and exciting builder competitions. I teach classes at NCI at 6:30am SL time Saturday and Sunday mornings about Photography, Journalism, Marketing, and Event Organizing. See NCI class schedules at http://slurl.com/secondlife/Kuula/70/166/35.

 

Help People Island (HPI) is a small but very friendly community gateway, a place to start life in SL. HPI teaches in mixed voice and text chat, classes like how to be a Disc Jockey and basic SL skills. When you visit, touch your national flag to receive an introduction in your language. Visit HPI at http://slurl.com/secondlife/Help%20People%20Island/128/128/12.

 

A design school that does both self-guided and live classes in translatable text, SOMA School of Design specializes in teaching image texture editors: Photoshop, CorelDraw, and free Gimp. Image editors are used by SL photographers, artists, builders, and fashion designers. SOMA distributes a Heads Up Display (HUD) with their courseware in English, and teaches live text-chat classes too.

Visit SOMA School of Design at http://slurl.com/secondlife/Boudoir%20Isle/222/195/42.

 

Happy Hippo Builder’s School (HHBS) is a fun SL school teaching basic to advanced-level building, scripting, graphics, and photography. Classes are a mixture of text and English voice. Visit Happy Hippo at: http://slurl.com/secondlife/Kinetix/168/149/22.

 

Builder’s Brewery is an advanced school focused on SL building techniques, such as scripting, animations, and sculpties which are 3D objects shaped by uploaded 2D patterns. A very jovial, fun-loving community, classes are both English voice and text chat; and I had fun in conversations on Builder’s Brewery group Instant Messages. Visit Builder’s Brewery at http://slurl.com/secondlife/Builders%20Brewery/110/146/23/.

 

Rockcliffe University is a post-graduate school in Second Life including a new Doctorate of Philosophy in Virtual Collaborative Worlds. Rockcliffe’s classes and events are in English voice chat. One of their focus areas is training real life teachers about virtual worlds, online tools, and topics such as project management, law, and virtual business. Rockcliffe delivers World of Warcraft classes and interesting events, such as an annual virtual teachers’ conference and philosophy discussions.

 

Rockcliffe’s very acive events calendar is at .

Resources

Cypris Chat ESL Instruction

Drive-Through ELF http://www.drive-through-esl.info/

Help People Island home page in Italian

Language Labs ESL Instruction

by Any1 Gynoid

Dolce al soffio di De Andrè – 2° parte

Serata molto intensa ieri sera a Vulcano. Una seconda serata su Fabrizio de Andrè, tra commenti, poesie, musica e balletti. Seguendo l’opera “Dolce al Soffio di de Andrè” della poetessa Gioia Lomastri, presente col suo avatar alla serata.

L’organizzazione si è svolta alternando le presentazioni, lette dal sottoscritto, le poesie recitate da Viola Tatham e le canzoni di De Andrè, cantate dal vivo da Musicante Malandrino, un giovane cantante già molto conosciuto in Second Life. I balletti, coordinati da Fiona Saiman, completavano la scaletta.Tutto il gruppo di Vulcano ha contribuito all’organizzazione, primi tra tutti Magicflute Oh, Pallina60 Loon, Alejandra Balhaus, e tanti altri.

Notevole il successo di pubblico, arrivando a punte di circa 80 avatar.

Riportiamo la scaletta e il commento all’album.

Viaggio nell’animo umano con Fabrizio De Andrè e l’opera “Dolce al Soffio di De Andrè”,  un tributo della poetessa Gioia Lomasti al grande “Cantautorpoeta”

1. SMISURATA PREGHIERA (BALLETTO)
2. CODA DI LUPO
3. IL SUONATORE JONES
4. CANZONE DEL MAGGIO
5. NELLA MIA ORA DI LIBERTA’
6. CANTICO DEI DROGATI (BALLETTO)
7. SUZANNE
8. SE TI TAGLIASSERO A PEZZETTI
9. LE PASSANTI
10. RIMINI
11. CANZONE PER L’ESTATE
12. Khorakhanè – A FORZA DI ESSERE VENTO

COMMENTO:

Fabrizio De André è tra le voci più intense e poetike che hanno parlato delle minoranze, degli emarginati, dimostrando un grande amore per l’umanità, anke nel suo lato amorale .
L’amore per il libero arbitrio, per l’individualità contro ogni moda e convenzione, porta De André a rifiutare ogni giudizio morale e ogni condanna sociale per chi affronta la sua esperienza umana in modo diverso da quello imposto dalla società, tagliato fuori da una società basata solo sul denaro e sulla competizione.
I protagonisti delle sue storie vogliono dimostrare quanto ci sia poco merito nella virtù e poca colpa nell’errore.
In direzione ostinata e contraria è un album postumo, uscito in una 1a edizione nel 2005 e riedito nel 2006 che rappresenta il percorso artistico di Fabrizio De Andrè. I 53 brani selezionati e raccolti in 3 cd cercano di ricostruire un ritratto quanto più possibile fedele ed autentico dell’uomo e dell’artista, mantenendo i suoni originali delle loro prime incisioni.
Questo viaggio tra i ricordi è stato voluto forse anche per il timore che De Andrè aveva manifestato con le sue parole:
“Scrivo per paura che si perda il ricordo delle persone di cui scrivo, che si perda il ricordo di me”.

Il business in SL: il commercio.

In questo viaggio alla scoperta delle opportunità di business in Second Life, che stiamo sviluppando per gettare uno sguardo sull’economia di questo Mondo Virtuale dopo molti mesi di crisi e di stasi nella crescita, ci cimentiamo questo mese su una analisi del settore del commercio in Second Life.

Il mese scorso abbiamo esaminato le opportunità derivanti dalla commercializzazione e dalla gestione delle land, e abbiamo riflettuto sul fatto che questa attività, “labour and capital intensive”, non riesce ad assicurare, almeno su numeri relativamente bassi di sim, una redditività soddisfacente, almeno allo stato attuale delle cose. Abbiamo anche detto però, che questa gestione imprenditoriale è spesso la base di partenza, su cui attività più proficue possono realizzarsi. Questo genere di attività imprenditoriali, più profittevoli, è legata al commercio.

Se pensiamo all’evoluzione di un Mondo Virtuale, esaminandone le diverse fasi di crescita, il commercio, così come la storia della razza umana insegna, è sicuramente la fase in cui il gruppo, la tribù, o il semplice individuo, esce dalla fase della pura sopravvivenza, per rapportarsi agli altri, proponendosi come fornitore di beni (o di servizi, ma di questo parleremo una prossima volta). Questi beni prodotti vengono quindi trasformati in valuta corrente, da spendere a loro volta, procurandosi così ciò di cui si ha bisogno nella (seconda) vita quotidiana. Non a caso i creatori di Second Life hanno dotato, fin da subito, questo mondo virtuale di una valuta corrente, da utilizzare per gli scambi e per alimentare la crescita economica del nuovo mondo. Ed è sull’espansione di questa economia che si giocano le possibilità evolutive del nuovo, dei nuovi, Mondi.

Il commercio è lo sviluppo degli scambi, prima di beni, poi di titoli o moneta, e poi, seguendo l’evoluzione sociale, di servizi. Nella fase iniziale di “costruzione” del nuovo mondo, gli oggetti di immediato utilizzo, nella costruzione e nell’organizzazione di una sim, sono stati quelli prodotti dai builder: case, alberi, strutture, panchine, fontane, ecc. Subito dopo, l’esperienza dei builder si è cimentata nella produzione di oggetti di arredamento sempre più sofisticati e dettagliati. E tutta questa produzione alimenta il mercato dei beni immobili e dell’oggettistica di arredamento.

Un po’ più tardi, ma non molto dopo, sfruttando la necessità dell’Avatar di perfezionare il proprio aspetto, si sono cimentati gli stilisti ed i produttori di capi di abbigliamento, facendo nascere in questo modo quel mercato florido ed interessantissimo, che alimenta tutto il mondo del Fashion. Intorno a queste attività imprenditoriali è nato un vero e proprio settore di punta di SL, in cui l’aspetto commerciale è solo una delle implicazioni. Si aggiunge infatti ad esso un’intera economia di strutture, e servizi, che basandosi sul settore della produzione di beni di vestiario, sviluppa le diverse attività: la moda, le sfilate, i concorsi, la progettazione di capi sempre più perfetti ed attraenti. E’ qui che il mondo del commercio incrocia le caratteristiche più importanti di un mondo virtuale: l’ambiente di simulazione e di produzione di manufatti, spesso di notevole interesse anche artistico , come vedremo più avanti.

Un’attività di produzione di manufatti, del tutto peculiare del Mondo Virtuale, è quella della produzione di parti di Avatar: shape, skin, occhi, capelli, e altre appendici del genere. E’ la merce di completamento dell’aspetto esteriore dell’Avatar, che sfrutta la vanità e la voglia di apparire. E’ tema per psicologi spiegare il perché un Avatar bello e attraente facilita i rapporti virtuali e le possibilità di socializzazione. Dal punto di vista che interessa noi in questo momento, possiamo esaminare queste produzioni, inserendole a buon diritto, tra le più redditizie di Second Life.

Negli ultimi tempi si sta affermando inoltre un mercato in notevole sviluppo come quello degli animali da compagnia e dei cavalli. Si, avete capito bene, allevamenti di cavalli virtuali in Second Life. Non più tardi di qualche sera fa ho scambiato quattro chiacchiere con un’amico che vegliava la sua giumenta in attesa di un puledrino, sperando poi nella nascita di un animale con caratteristiche particolari. Non commento la cosa, ma la prendo unicamente come segno dell’evoluzione di un nuovo tipo di business.

Un mercato che sembra tuttora tra i più redditizi è senz’altro quello della produzione di soluzioni architettoniche complesse o, addirittura, di set di allestimento di intere sim. Qui vale molto la bravura del builder e quelli più bravi sono molto contesi. Non faccio nomi perché, come negli altri settori, ce ne sono di bravissimi, e non ha senso citare solo qualche nome.

Un mercato fiorentissimo è, a sua volta, quello dell’Arte: sculture, foto, dipinti (virtuali) e oggetti artistici di ogni genere. E’ un mercato molto particolare legato, molto più degli altri, oltre che alla qualità, all’inventiva dell’artista e all’originalità della soluzione. Ovviamente la produzione non è di serie, come è quella dei capi di vestiario o degli oggetti di arredamento, o perfino delle parti di Avatar. Qui siamo spesso di fronte a delle opere “uniche”, ma non sempre. Naturalmente, ogni artista cerca di graduare la propria produzione mantenendo il più possibile limitato il numero di copie prodotte. Si cerca quindi un equilibrio tra l’originalità della produzione ed i ricavi. In ogni caso, non si va mai oltre qualche unità, altrimenti non saremmo più di fronte a manifestazioni artistiche, originali, ma ad oggetti commerciali non dissimili dagli altri che abbiamo descritti. Ogni acquirente vorrebbe, dai più bravi artisti, l’opera “unica”, ma non tutti sono disposti a pagare cifre elevate per averle realmente. Quindi, la soluzione di compromesso, tra il numero di copie ed il prezzo, è quella più praticata. Gli artisti più bravi, specie sul mercato americano più ampio e disponibile alla spesa, sono capaci di fare opere realmente uniche, arrivando a farsi pagare cifre che per i canoni di SL sono stratosferiche (arrivando anche a superare i 100.000 L$) .

In tutti questi settori in cui l’originalità e l’inventiva sono importantissimi, gli Italiani sono tra i migliori del mondo. Penalizzati dal ristretto mercato interno, ma sfruttando Second Life, che dà loro ampie opportunità di misurarsi sullo scenario (virtuale) internazionale.

Se esaminiamo più da vicino i meccanismi che fanno girare gran parte dell’economia di Second Life ne individuiamo i protagonisti: i produttori, i commercianti, gli acquirenti. Nella maggior parte dei casi i produttori si organizzano in proprio per commercializzare i propri prodotti, aprendo negozi o addirittura grandi mall, altri si dedicano esclusivamente alla produzione delegando i resellers alla vendita. I più famosi brand riescono a ricavarne un discreto reddito. Sono nati in questo modo i grandi marchi, che vanno oggi per la maggiore in Second Life.

In tutti questi settori di mercato, vediamo che gli elementi che ne contraddistinguono l’evoluzione sono esattamente gli stessi che ci guidano l’economia della nostra vita reale: la bellezza, la novità, la qualità, la voglia di mostrarsi “unici”. Nessuna differenza con la vita reale, in cui i ragazzi chiedono l’ultima novità della moda, l’ultimo tipo di cellulare, le scarpette da ginnastica più “fighe”.

Perfino le parti di Avatar possono trovare una lontana parentela con le meraviglie promesse dal mercato della chirurgia plastica (seni, labbra, nasi, ecc.). Tutti i Mondi (virtuali) sono paese.

I più famosi stilisti, artisti, builder, hanno cominciato sperimentando la propria abilità in questo ambiente di simulazione. Hanno messo a frutto un’abilità, spesso innata, aiutandosi con gli strumenti tecnici di simulazione 3D. Molti non hanno avuto grosso successo, rimanendo al livello di appassionati, senza molte ambizioni commerciali. Molti continuano a ritenersi grandi stilisti o artisti, ma l’unica legge che conta in questi casi, al di là delle chiacchiere, è quella del mercato: se la gente (gli Avatar) comprano i tuoi prodotti, ammirano le tue mostre, frequentano i tuoi negozi, allora sei riuscito nell’intento di creare qualcosa di originale. Altrimenti, nulla di grave, si continua a divertirsi, sperimentando e continuando ad imparare.

Molti si definiscono “artisti” o grandi “stilisti”, ma l’originalità e l’arte la riconosce solo il mercato, e dovremmo sempre ricordarci che questo spietato giudice è l’unico che stabilisce le diverse classi di valore.  La passione e il gioco sono importanti, ma i sogni di gloria non sono sempre realizzati dalla sera alla mattina.

In conclusione, il mondo della produzione e del commercio è la vera anima che alimenta l’economia di Second Life, ed è una base indispensabile per valutare l’evoluzione possibile del mondo virtuale. E’ su questo, sull’alimentazione del mercato, e nella facilitazione dei meccanismi distributivi, che andrà misurata la prossima crescita, o il prossimo tramonto, di questo mondo della Linden Lab.

La seconda vita di Sardigna

Sardigna in Second Life” non è semplicemente una delle tante sim del metaverso, ma sempre di più un vero e proprio progetto-ponte tra realtà e immaginario, rivolto a chi desidera scoprire uno dei luoghi più affascinanti dell’Italia virtuale, a chi già li ama e vuole approndire la millenaria tradizione sarda e a chi cerca nuove mete, per trascorrere una serata in modo insolito e intelligente. Qui gli eventi si susseguono, tra mostre e concerti live, spettacoli teatrali e preentazioni letterarie, conferenze su temi sociali e mostre immerse in un panorama da sogno.

L’isola Sardigna nasce nel 2007 dalle ambiziose idee dei fratelli Pireddu che, grazie a un staff di collaboratori attenti e simpatici, hanno saputo ricreare un ambiente dedicato alla cultura e al variegato patrimonio sardo, ma soprattutto un punto incontro aperto a tutti, dove rilassarsi passeggiando tra reperti archeologici e acque cristalline…

Marco Pireddu, responsabile del progetto nelle vesti di Barisone Sirbu, ci accompagna in tour virtuale nel ricco panorama degli eventi di Sardigna.

Loredana Loring: “La reggia nuragica ‘Su Nuraxi’ di Barumini, patrimonio mondiale UNESCO, rivive nella Sardegna di Second Life: quali sono i nuovi confini del turismo virtuale?

Marco Pireddu: I luoghi storici che abbiamo ricostruito sono curati nei minimi particolari: il complesso nuragico megalitico di Barumini è un  progetto completato, che permette di esplorare una testimonianza monumentale in modo immersivo, superando i limiti fisici… un’esperienza impossibile nella realtà. I percorsi possibili si sono arricchiti con la possibilità di visitare il nuraghe di Sant’Antine, le rovine di Santa Cristina con il suo pozzo sacro, le tombe dei Giganti, la splendida spiaggia di Stintino con la torre e l’ufficio turistico… e anche il teatro dedicato a Parodi dei tazenda, che con la moglie abbiamo deciso di dedicare a questo grande artista scomparso. Ogni giorno accompagniamo un notevole numero di visitatori in tour guidati per l’isola: Barisone è una guida veramente gettonata e con moltissime ‘prenotazioni’!

Loredana Loring: “Avete dedicato uno spazio particolare all’artiginato e ai costumi tradizionali sardi, dove possiamo trovarli?'”

Marco Pireddu:: Recentemente è stata organizzata una sfilata con una mostra dei costumi sardi più tipici, che sono disponibili gratuitamente per tutti: gli abiti femminili e maschili sono stati creati da Costantin Rau, Fransis Lane, Espiracion Hax e Ambrose Birke, con textures originali e grande ricchezza di particolari. Ripeteremo certamente l’iniziativa, che è stata accolta con entusiasmo da visitatori e amici, italiani e stranieri. Contemporaneamente cerchiamo di mantenere viva l’attenzione verso l’artigianato e la cucina tipica… anche il nostro ‘tappeto volante’ è originale di Isili, un comune in provincia di Cagliari molto conosciuto per la produzione artigianale tessile. Spesso il tappeto lascia il posto a una versione più fantasiosa, un mezzo volante a forma di pardula, uno dei dolci più tipici della nostra terra.

Loredana Loring: “I comuni della Sardegna reale vi sostengono: diventeranno presto tutti virtuali?”

Marco Pireddu: La partecipazione dei Comuni sardi come partner e sponsor del progetto si estende progressivamente: sono presenti con i loro stand il comune di Porto Torres, Stintino, Aritzo, Paulilatino… c’è anche la provincia di Sassari e aspettiamo a breve una risposta dalla regione. Il più recente è il comune di Lei che a breve verrà presentato con una serata pubblica con la presenza diretta del sindaco Marcella Chirra: abbiamo da poco terminato l’ufficio turistico virtuale del comune. Siamo molto soddisfatti, anche per il ritorno sui media: parlano spesso di noi sia i giornali locali sia nazionali.

Loredana Loring: “Quali sono stati gli eventi più significativi nel calendario recente di Sardigna?”

Marco: La mostra dei Giganti di Monti Prama è stata una tappa storica: di fatto sono le statue più antiche del Mediterraneo. Ritrovate circa 30 anni fa nel comune di Cabras, in provincia di Oristano, hanno rivoluzionato la nostra concezione di storia dell’arte…. abbiamo sempre pensato che la scultura greca fosse la più antica del bacino mediterraneo, mentre questi guerrieri sono di 3 secoli antecedenti ad essa. Doveroso quindi portare questi capolavori sotto i riflettori di SL!

Tra gli spettacoli teatrali “The crow” è veramente da ricordare, con l’attore Gianluca Medas, che fa parte di una storica famiglia di artisti sardi e accompagnato da un gruppo di giovani musicisti emergenti.

Negli ultimi giorni abbiamo ospitato il concerto di Piero Marras, un artista che fonde rock progressivo ai suoni tipici del folk sardo: la serata musicale è stata un vero successo, introdotta da un’intervista informale e seguita da un dibattito sulle condizioni della sardegna oggi e del mediterraneo. Marras è rimasto felicemente impressionato dalla partecipazione trovata in un mondo 3D, si aspettava un evento solo ‘virtuale’ ed ha scoperto la presenza partecipata di moltissime persone:-)

Il 10 marzo abbiamo avuto l’inaugurazione della mostra “Bende e bavagli” di Giovanni Carta: una mostra nella quale i quattro mori si spogliano della loro identità esclusivamente sarda e danno vita all’uomo e alla donna di una società quanto mai attuale. Un intreccio tra passato, presente, futuro, tra un’originaria libertà e la speranza di riconquistarla.

Loredana Loring:” E i progetti futuri da non perdere? Possiamo pensare a un ritorno di Franca Masu? “

Marco: Franca è una grande artista… il suo concerto resta nel libro d’oro di Sardigna. Ci auguriamo tutti un suo ritorno e anche lei ci tiene moltissimo. Per la primavera abbiamo in serbo grandi soprese e vi terremo informati!

Trovate tutte le info su “Sardigna in Second Life” nel sito con filmati che presentano bene le atmosfere dell’isola e il calendario dei nuovi eventi.

 

by Loredana Loring

AntVegas: una città a dimensione di … formica.

 

Fino al 31 marzo è  ancora possibile visitare  l’originale istallazione, “Welcome to fabolous AntVegas”, situata ad Aeonia, http://slurl.com/secondlife/Aeonia/121/111/1751,  la  land di Ally Aeon, una versatile ed eclettica artista statunitense, che raccoglie  attorno a se  un gruppo di creativi, di diversa nazionalità, con l’obiettivo principale di condividere esperienze e idee.
Ally Aeon ha diretto il progetto oltre a partecipare in prima persona alla creazione dell’opera.
Gli altri artisti, che hanno realizzato l’istallazione, sono stati, in ordine alfabetico, Harter Fall, Lala Lightfoot, Miki Bizet, Moeuhane Sandalwood, Nik Gandt, Penelope Parx, Pete Jiminy, Solkide Auer, affiancati  da Sea Mizin e da Viscereal Dreamscape, Jil Rodenberger   e Weedywhitfieldnew, si sono occupati della parte relativa agli script.


L’opera era stata già presentata all’ Art  festival “Burn 2”, un’importante manifestazione che ripropone in Sl il Burning Man, un festival artistico di otto giorni che si svolge ogni anno a Black Rock City, una città che vive solo alcuni giorni, sulla distesa salata del Black Rock City nello Stato del Nevada.
La realizzazione delle varie scene, come mi hanno riferito alcuni degli artisti,  è avvenuta in perfetta sintonia, scambiandosi opinioni e suggerimenti, dando vita ad un’opera dove ognuno ha messo in luce le proprie capacità e attitudini riuscendole ad integrare e ad amalgamarle con quelle degli altri e realizzando un lavoro unico.

E, in effetti, osservando l’istallazione non si può fare a meno di notare come   gli autori,  grazie alla spiccata sensibilità artistica, unita alle eccezionali capacità tecniche,  siano riusciti  a rappresentare con un sottile umorismo vari momenti di una comunità di formiche, che ha ricostruito nel deserto la propria città, sul modello di Las Vegas.
Percorrendo l’istallazione il visitatore si trova di fronte alla ricostruzione di alcuni dei più significativi luoghi tipici di una città americana, quale Las Vegas, ricostruiti da questi simpatici insetti e,  per citarne solo alcune, ci si può divertire ad osservare  un casinò, un bordello, una cappella, dove ci si può sposare senza nessuna formalità anche perché subito dopo c’è un giudice pronto a farvi divorziare se lo volete, il tutto sotto l’occhio attento di avvoltoi che sorvolano il cielo di AntVegas.
Tutto è stato curato nei minimi particolari, con una strizzatina d’occhio alla società degli uomini  per cui, come viene riportato in una  nota esplicativa,  “ AntVegas è una metafora sia Della Real life che della Second Life. Essa riflette sia la natura creativa che quella distruttiva degli essere umani e dei loro avatar.”

by Giovanna Cerise

 

Gioia Lomasti, la “Femina-Faber”

Gioia Lomasti è una poetessa di Ravenna. Le sue opere hanno già ricevuto numerosi riconoscimenti da parte della critica in eventi culturali. La sua poetica è decisamente originale, in quanto unisce la modernità dell’espressione ad una metrica molto vicina al classicismo. I suoi versi catturano ed emozionano per il tocco sempre delicato e pieno di sentimento e sono lo specchio della sua personalità e della sua vena poetica. Lei si descrive così: “Sono una persona sensibile. La scrittura e quindi la poesia mi accompagnano sin dalla giovane età e mi hanno permesso di dar libero sfogo a tutte quelle situazioni o sentimenti che rimanevano bloccati dentro, esternandoli”. Conoscendo Gioia, ho scoperto una persona alla quale il nome calza a pennello, sempre così allegra e positiva, con un grande cuore ed una grande sensibilità, che ha scelto di convogliare, umilmente ma con passione, verso l’impegno sociale ed umanitario. Gioia Lomasti ha creato, nel 2009, la collana “Poesia e Vita“,  edita da Rupe Mutevole, che lei cura personalmente e con successo, ottenendo l’adesione di numerosi autori, molti dei quali condividono  lo scopo primario di questa iniziativa, che è  la raccolta di fondi destinati a  progetti benefici. La motivazione?  “Come autrice, le mie pubblicazioni sono stati sogni che si sono avverati e, di conseguenza, desidero aiutare gli autori emergenti a dare concretezza alle loro opere, realizzando il loro sogno di una pubblicazione”.

“A voi nobili anime che sapete donare saggezze nei vostri attimi

lasciando indelebile disegno di ciò che arte accomuna, addolcisce

il cuore, raccoglie sogni e lascia fluire ciò che scandirne a

righe… d’inchiostri neri.. lega e rivive…”

Anche l’opera “Dolce al Soffio di De Andrè”, l’ultima pubblicazione di Gioia Lomasti, fa parte di questa collana, e credo che questo sia un motivo in più per sentire la voglia di sfogliare quelle pagine, che a me danno la sensazione di essere avvolta  dalla musica di Faber, dalle canzoni che ho amato e cantato tante volte,  da quelle parole che resteranno sempre attuali nel tempo, perchè hanno come protagonista l’uomo, con i suoi pregi e difetti, ma  soprattutto con il suo eterno bisogno di amore e di speranza.

“Dolce al soffio di De Andrè” è un accorato omaggio al grande cantautore. Una poesia-prosa, a volte rimata, a volte musicale, altre volte complicata ed ermetica, ma sempre delicata ed armoniosa , con la quale Gioia Lomasti  ripercorre  il viaggio musicale di Fabrizio De Andrè, cogliendone l’essenza dei messaggi ed identificandosi in lui e nei suoi ideali, tanto da essere definita la “Femina-Faber”

“Non ho ricchezza d’illusione…

ho solo il verso che da padrone…

potra’ lasciarne sovente al cuore…

la via che a traccia cantarne amore..

se del poeta..rima ne intaglia …

e del suo canto ne fa battaglia…

della sua scia ne resta sole..

sentir d’ascolto al suo calore…

Gioia!”

 


In occasione dell’evento “Dolce al Soffio di Andrè- Ascolto di un viaggio, in un Soffio di…Poesia”, Secondo Tempo (dopo ilsuccesso del Primo Tempo, che è stato presentato circa un anno fa), programmato per il prossimo 24 Marzo a Vulcano, sono finalmente riuscita a convincere Gioia ad entrare nel mondo di Second Life.  Dopo il primo impatto, mentre lei tentava di bloccare inutilmente una gesture di ballo che aveva attivato, le ho chiesto le sue impressioni su questo mondo virtuale: “Amo ogni cosa che e’ realizzata in rete, partendo dalle chat , social network  ecc. sono mondi dei quali faccio parte da molti anni. Ma sinceramente non e’ che avessi un’idea ben precisa di SL. A differenza di altri mondi virtuali con un impatto visivo piatto, SL  e’ sicuramente una piattaforma che rispecchia in buona parte la vita reale in un mondo fantastico, nel quale sto scoprendo una mia dimensione che, associata alla fantasia, dà modo, attraverso un’anima virtuale, di esserci realmente, interagire ed anche collaborare a progetti comuni, come fate qui a Vulcano…Mi piace!”

 

by Viola Tatham

Il Clan

Una delle cose più interessanti del Metaverso è senza dubbio il senso di appartenza. Appartenenza che si esplicita nel bisogno di formare piccoli o grandi Clan, meglio identificati come Gruppo. Appartenenza  che può nascere per diversi motivi: commerciali, interessi  di vario genere o per condividere insieme varie  passioni che vanno dalla birra alle frustate. Ma qualunque ne sia il motivo è indubbio che con il tempo vengano poi a formarsi all’interno delle vere e proprie gerarchie e ruoli. A capo c’è sempre un leader, che di solito è l’Owner di qualche Land;  ho notato che al contario della vita reale c’è  una certa predominanza femminile nel ruolo di capo anche quando sembra camuffato da un ruolo di sottoposto. Ma potrebbe essere solo una mia impressione fallace. Molti gruppi nascono e muoiono con una certa rapidità, altri sembrano resistere al tempo, ma con un ricambio frequente all’interno dei membri. Ho fatto parte di alcuni Gruppi, alcuni molto noti  all’interno di SL e ho compreso di non potercela fare. Personalmente preferisco andare e venire e prendere autonomamente decisioni. Essere libera di frequentare chi voglio e non assistere al terzo grado della malcapitata o malcapitato di turno. Si, in alcuni Gruppi si vive col sospetto che i nuovi arrivati siano Alter di chi, per un motivo o per un altro, è andato via o è stato estromesso dal gruppo. Ho assistito a interrogatori degni delle migliori sceneggiate napoletane. Divertente all’inizio, ma poi per chi come me vive Sl come momento di svago, motivo di fuga a gambe levate. Gelosie, ripicche e invidia, in alcuni casi sono i motivi della discordia. Per non parlare dei tempi di pausa di alcuni di essi. Mi sono ritrovata in gruppi, dove il gioco preferito era il gioco del silenzio. Dù palle megagalattiche signori e signore! Già, perché alcuni parcheggiano l’avatar mentre con l’alter vanno a divertisi, o magari seguono un film in RL.  Mentre  tu stai lì come un broccoletto orfano  a fare numero per la Land. Preferisco i Gruppi liberi quelli che ti invitano per mostre di quadri, fotografie o letture, o anche quelli che ti invitano alle varie feste in discoteca e non. Se vai  è bene  o pazienza, nessuno si offende e amici come prima. Mi piacciono anche i gruppi di chi ha la passione per i cavalli o che forniscono particolari corsi anche di  Photoshop. Ne aveva organizzato uno molto interessante il Sunset Stars. Una Land giovane che si dà molto da fare per organizzare pomeriggi e serate di intrattenimento. O il Garden of the lovers una land pensata e costruita per gli innamorati di SL, da Grigio e Kristall, la sua compagna. Oppure la Land Legenda , un posto che favorisce i giochi di gruppo e intrattenimenti vari, tra l’altro molto bella da visitare. Ma perché un Clan regga al tempo e all’usura, ha bisogno in primis di un leader carismatico e democratico che non se la tiri poi tanto. Ho purtroppo constatato che il fuggi fuggi spesso è causato da un’attitudine al comando che in SL diventa quasi esaltante per alcuni, e si rischia di passare per Master e Mistress improvvisati. Si, amo i gruppi più free e non invasivi, e ce ne sono tanti per fortuna  che offrono serate di intrattenimento vario ed eventuale; nulla è lasciato al caso per divertirsi e divertire. Vorrei solo consigliare loro, meno martellamento con gli script (ho spesso cancellato molti gruppi per questo motivo), e di usare le Chat del gruppo per motivi meno frivoli, o si finisce per stressarci un po’ tutti o far sospettare se si è in voice i propri compagni (sforzatevi di pensare perché). Insomma, ancora due facce di una stessa medaglia sul Metaverso. Si c’è nè davvero per tutti i gusti!

 

By Serena Domenici

Il Fantamusical e il Festival della Canzone in Second Life

IL MUSICAL

“Il Fantamusical”, questo è il titolo del secondo nuovo musical prodotto da INCANTO Village Productions. Se con il primo (“Una valigia di sogni”) vi siete entusiasmati, con questo volerete tra la fantasia e la realtà, in un mix spettacolare di canzoni, scenografie e coreografie che vi riporterà nel periodo più bello e spensierato della vostra vita…. Sarete accompagnati in questo fantastico volo nell’irreale dalle voci straordinarie di SCARLETROSE DAMOUR (live) e CRISTIANE BRUNE (brani registrati), splendide cantanti RL che daranno vita all’incontro immaginario tra il mondo reale e quello fantastico in un carosello sensazionale di musica, colonne sonore originali e personaggi indimenticabili.
Fanno da contorno a questo spettacolare show le coreografie dei balletti, come sempre animati dai 3 “fantastici” ballerini di INCANTO Village – Miel Denimore, Patrizia Serrao e Nicky Mirajkar.

Brani musicali interpretati “live” da: Scarletrose Damour, e registrati da Cristiane Brune Corpo di ballo: Miel Denimore, Patrizia Serrao, Nicky Mirajkar
Responsabile Marketing: Patrizia Serrao
Fotografia e Costumi: Miel Denimore
Montaggio Audio, Luci e Voce fuoricampo: Nicky Mirajkar
Scene, Coreografie, Regia e Testi: Miel Denimore, Nicky Mirajkar
Produzione: INCANTO Village

Al fine di ridurre al massimo il rischio di lag e consentire una migliore visione dello spettacolo, si raccomanda fin da ora al gentile pubblico, di cercare di alleggerire il  più possibile gli avatar evitando l’uso di attachments, scripts, hud e tutto ciò che può creare difficoltà di connessione (oggetti troppo pesanti, prim invisibili, oggetti che brillano, traduttori,  radar ecc….). Se possibile, venite scalzi.

Vi preghiamo inoltre di non immare i protagonisti del musical durante tutta la durata dello spettacolo. Grazie e buon divertimento!!

Per un assaggio del musical vai qui: http://www.youtube.com/watch?v=nPSVnu942z8

 

 

IL FESTIVAL

Correttezza, Concretezza e Chiarezza sono le “3c” che caratterizzano l’intera manifestazione. Le “3C”, nel corso di un festival dovrebbero essere fondamentali ma soprattutto “scontate”. Purtroppo non sempre accade. Proprio per questo motivo l’organizzazione del “2 Festival Internazionale a Incanto Village” sottoscrive il proprio impegno stilando un codice etico che riassuma quei punti fondamentali che ogni manifestazione, il cui scopo è la promozione degli artisti, dovrebbe rispettare.

La gara si svolgerà in 7 serate: 15-16-17-18-22-23-24 MARZO 2011: le prime (15-16-17-18 Marzo) vedranno l’esibizione di 5 artisti per serata. Durante ogni serata passeranno il turno 2 cantanti scelti dalla giuria emozionale e 1 scelto dalla giuria tecnica tra i 3 rimasti, per un totale di 3 cantanti a serata che accederanno alle semifinali (in tutto 12 cantanti).

Le serate del 22 e 23 Marzo vedranno l’esibizione dei 12 cantanti passati alle semifinali (6 per sera) durante le quali passeranno il turno ed arriveranno in finale 2 più 1 come sopra per serata (in tutto 6 cantanti).
La serata del 24 Marzo, dedicata alla finale, vedrà l’esibizione dei 6 cantanti finalisti tra cui verranno assegnati i seguenti premi:

Programma delle serate della prima settimana:

Martedi 15 Marzo 2011:

h. 22,00 (2:00 pm SLT con ora legale) EddieGuitarDagger Sheryffe

h. 22,20 (2:20 pm SLT con ora legale) Karma Auer

h. 22,40 (2:40 pm SLT con ora legale) Estrelia Guisse

h. 23,00 (3:00 pm SLT con ora legale) Porter Paquot

h. 23,20 (3:20 pm SLT con ora legale)  Idella Quandry

Mercoledi 16 Marzo 2011:

h. 22,00 (2:00 pm SLT con ora legale) Amparia Ecksol

h. 22,20 (2:20 pm SLT con ora legale) Momi Hallison

h. 22,40 (2:40 pm SLT con ora legale) Scarletrose Damour

h. 23,00 (3:00 pm SLT con ora legale) Viviana Houston

h. 23,20 (3:20 pm SLT con ora legale)  Nadine Morani

Giovedi 17 Marzo 2011:

h. 22,00 (2:00 pm SLT con ora legale) Anastasia Adder

h. 22,20 (2:20 pm SLT con ora legale) ——–(Suprem Ronwood)

h. 22,40 (2:40 pm SLT con ora legale) Nik Hamelin

h. 23,00 (3:00 pm SLT con ora legale) Davide Garobie

h. 23,20 (3:20 pm SLT con ora legale) Melodieblue Melody

Venerdi 18 Marzo 2011:

h. 22,00 (2:00 pm SLT con ora legale) Mapoo Little

h. 22,20 (2:20 pm SLT con ora legale) Annamae Spyker

h. 22,40 (2:40 pm SLT con ora legale) Altum Neox

h. 23,00 (3:00 pm SLT con ora legale) Putri Solo

h. 23,20 (3:20 pm SLT con ora legale) Krisie Snowdrop

Maratona canora in Second Life

Domenica 6 marzo in sl presso la meravigliosa Sim Dubai Jazz My Way di Milla Rasmuson la ☆ Rho Cassiopeiae Productions ☆, in collaborazione con http://www.facebook.com/l/500aegpwW2q5bg9pLA2mvwk5fGA/mondivirtuali.it
( http://www.facebook.com/l/500aecYxaf3VZjI4XQ-dx6H7t2w/www.mondivirtuali.it/portal/it ) e Amiciradio radio web (http://www.facebook.com/l/500ae9iHwNwL520Wcv__1NYHeHA/www.amiciradio.org ) hanno presentato:

✰ Jack Ferduccio 8 ore live in concert ✰

Dalle ore 5 PST time alle 13 PST ( dalle ore 14.00 alle 22.00 ora italiana ) nella splendida atmosfera di Dubai Jazz My Way, Jack Ferduccio “The Voice of the Music World” ha superato se stesso con un concerto live della durata di otto ore, spaziando nel suo immenso repertorio nazionale ed internazionale e mai interpretando lo stesso brano, il tutto in sei lingue diverse.
Nessun artista in questo mondo ha mai sostenuto questa grande sfida, non si è allontanato un attimo, nessuna pausa, una grande maratona musicale conclusasi alle 22.00 con un grande spettacolo di pirotecnico.
Questo evento ha ricevuto una grande accoglienza in Sl mantenendo un’alta affluenza in land con punte massime di 61 avatar e una media intorno ai trenta/trentacinque avatars durante tutte le otto ore.
Il tutto ha sviluppato un traffico non indifferente, tutti noi sappiamo quanto importante è il traffico in “questo mondo” portandolo a 20.145, decisamente interessante non credete?).

Molte sono state le sim che hanno trasmesso tramite streaming il concerto, citiamo tra queste:
LAND LA FAVOLA : Ocean, Luca1977
LAND CLAVEN : PUPA e tutto lo staff
LAND MONTE TEJA : Nino Joseph, Santino, Tatiana, Giaku, Giakina
KEWINLAND : Kewin yellow
MITOLOGY: Melody Debbel, Chiara Serendipity, laqndo63 Poleni, Drake Mortmagus
BILLIONAIRE E SUNLAND: Giuliano Martinek

Con grande nostra soddisfazione questo evento ha varcato i confini del mondo virtuale ed è planato nella real life grazie a Tatiana khaos; grazie a lei è andato in onda su oltre 200 radio digitali , su questo ci permettiamo di dire con orgoglio di aver raggiunto fra i tanti luoghi anche Albano, Velletri, Frascati, Grottaferrata, Tuscolo, Ariccia e Genzano delle Cantine Riunite dei Castelli Romani, per ultimo ma non meno importante vogliamo ringraziare un nostro ascoltatore Eugenio del Sarto del Direttivo SIAE.

Grazie ai tre giornalisti presenti Aquiladellanotte Kondor “http://www.virtualworldsmagazine.wordpress.com”; Lukemary Slade e Nunzia Mayo “http://www.facebook.com/l/500aegpwW2q5bg9pLA2mvwk5fGA/mondivirtuali.it”.

La ☆ Rho Cassiopeiae Productions ☆ ringrazia inoltre tutte le persone coinvolte nel progetto che hanno dedicato anima e tempo e tutti i partecipanti che hanno reso possibile questa grande giornata entrata nella storia di SL.
Ora ☆ Jack Ferduccio☆ è di diritto nell’ Olimpo della musica live di SL.
Grazie a tutti.

by LaraGrace Rau

Harambee. Second Life for Kenia

 

Questa non è l’Africa patinata dei romanzi, né quella dei villaggi e delle vacanze di lusso, non è l’Africa del petrolio, né quella dei paradisi fiscali. Questa è l’Africa del Kenya, ma più precisamente e del progetto Harambee che abbiamo riscoperto una volta di più venerdì scorso, 4 marzo, nell’Isola Imparafacile.

Il progetto Harambee-Gwassi, nato nel 1983 a cura della “Fondazione Brownsea ONLUS”, grazie alla cooperazione tra Italia e Kenya, per raccogliere fondi per la costruzione di scuole in quella regione disagiata sulle rive del Lago Vittoria e aiutare così le popolazioni di questa parte del paese, tra le più povere del continente.

I volontari del progetto lavorano incessantemente e con grande entusiasmo e impegno, ovunque sia possibile promuovere la loro causa. Raccolgono fondi, costruiscono case e scuole di fango e sassi, che a volte crollano sotto le piogge torrenziali (“si salva solo il tetto in lamiera” racconta Loredana Loring, promotrice del progetto anche in SL) ma le ricostruiscono ancora e ancora, per dare la possibilità ai bambini di avere un’istruzione, che qui in Italia si chiama “obbligatoria” e che per loro è quasi un lusso. Gli insegnanti si avvicendano a cicli e cercano di impartire ai piccoli alunni una istruzione per quanto possibile organica e completa.

Più semplicemente: ognuno fa quel che c’è da fare. Lo dice il nome: “Harambee” in lingua Swahili significa “lavorare insieme”, come quando c’è da impegnarsi per avere un vantaggio comune, un po’ come il nostro “ooh-Issa!”, e riassume lo spirito del progetto: Italiani e Africani lavorano fianco a fianco e con uguale dignità, condividendo interventi che mirano all’autosviluppo, come si legge sul sito web.

Loredana Loring e Lotrec Oh portano avanti questo progetto in SL, nella land Bunny Isles, dove hanno ricostruito un mercatino di oggetti artigianali e dove ospitano eventi i cui proventi vanno interamente a sostenere questa causa.

Sostenuti da un nutrito gruppo di affezionati amici, che si arricchisce a ogni tappa del loro percorso, girano per land a presentare  e raccontare, fanno vedere foto bellissime e tenerissime di gioia e fatica, di impegno e armonia, di un mondo di cui i telegiornali parlano poco e comunque mai abbastanza.

L’isola Imparafacile è stata l’ultima tappa del loro viaggio e ha visto un pubblico attento e partecipe, coinvolto dalla testimonianza di Loredana che parla a braccio, racconta con amore ed entusiasmo le grandi cose che si riescono a fare con la partecipazione e le donazioni, anche piccole, perché, come usano dire loro, “poco + poco = molto”.

Molte sono state e continuano ad essere le inziative a sostegno di questa intensa attività: segnaliamo ad esempio, i concerti di EddieGuitarDagger Sheryffe, punti di riferimento per la raccolta dei fondi, oltre che occasioni per ascoltare ottima musica, e quella presentata da Mila Tatham che, insieme al gruppo Italian Taste, distribuirà dei vendor, da installare nelle land interessate, per la vendita di un otufit pensato appositamente per questo scopo e che sarà acquistabile sia nella versione completa che a singoli pezzi, per andare incontro alle possibilità di tutti i potenziali benefattori, e i cui proventi verranno interamente devoluti al progetto.

Venerdì scorso Loredana ci ha mostrato foto di un’ Africa vera, di bambini che, pur non avendo nulla, sorridono alla telecamera. E ci stringe il cuore il commento della stessa Loredana: “loro sono più felici di noi” e “dicono sempre che stanno benissimo”.

 

Questa è la molla che ci fa ricordare come siamo stati “fortunati” a nascere nella vecchia e agiata Europa, anche se subito dopo ci chiediamo: saremo stati fortunati davvero? A vedere l’entusiasmo e la serenità che certe immagini trasmettono viene davvero da chiederci se non ci stiamo perdendo qualche cosa. Non perdiamo allora l’occasione di aiutarli concretamente. Andiamo a Bunny Isles a visitiamo il mercatino o cerchiamo i vendor di Italian Taste nelle land in cui giriamo, oppure facciamo un versamento in linden o in euro, anche piccolino, e ricordiamo che “poco + poco = molto”! Harambee!

Per info sul progetto: http://www.conquistaweb.it/harambee/index.htm

Foto della serata all’isola Imparafacile:

 

by Maryhola McMillan

Chanel: per essere modelle occorre unicità ed intelligenza

Chanel Jungsten

Chanel Jungsten

Chanel Jungsten: il nome già racchiude la passione per la moda a 360°.
Modella certificata presso diverse accademie italiane e straniere per modelle, Chanel ha aperto un’accademia tutta sua, la CJ Modeling , per la formazione per la catwalk.

Aliza Karu: Come è iniziata la passione per la moda in sl e quale è stato il tuo viaggio virtuale in questo senso

Chanel Jungsten: Innanzitutto posso dirti che il mio ingresso nel lontano gennaio 2008 è nato per caso. Ma non è nata per caso la mia passione per la moda in SL. A differenza di tante ragazze che svolgono questa attività in SL, la mia è una vera  epropria passione RL che ho riportato in SL. Ed è stato l’unico lavoro che ho svolto in SL sin dal principio senza mai interrompere. La moda in SL è qualcosa di ancora più magico perché a differenza della realtà SL ti permette di giocare ancora di più con forme e colori. Oltre che ripetere le magie della moda presenti nella nostra realtà. Ricordo che già dopo un mese dalla nascita ero riuscita ad entrare in quella che allora era la scuola più famosa nel mondo SL. Dopo 3 mesi ero arrivata terza  ad un concorso di bellezza. Si perché sistemare la mia immagine perfettamente è stata la prima cosa che ho voluto fare in SL. Da lì la mia esperienza, la mia carriera nel mondo della moda è andata avanti con tanto studio nelle varie agenzie presenti nel Metaverso, ma dando priorità a quelle straniere che hanno un modo di lavorare molto completo. Oggi, nel 2011 posso dirti che, dopo molti studi in scuole italiane e straniere, sono riuscita ad aprire la mia Accademia grazie a tutti gli studi completati precedentemente e cerco di formare modelle in modo completo. Mi tengo sempre aggiornata nelle novità RL che influenzano di conseguenza la nostra moda in SL.

Aliza Karu: Cosa significa frequentare un’accademia per modelle, cosa c’è da imparare su sl per sfilare, come si dice “non basta camminare dritte”?

Chanel Jungsten: Frequentare un’accademia significa tante cose.. Significa avere passione vera per la moda in modo viscerale, significa tenersi aggiornati in RL e SL, significa impegno e pazienza, imparare a capire l’unicità e ad usare intelligenza. Significa imparare ad attenersi alle regole, anche se queste non ci piacciono in fatto di moda.
Camminare dritte.. No assolutamente non basta. E non è facile neanche farlo. Poiché anche quello è un qualcosa che si impara con varie tecniche. Non basta tenere schiacciata la freccia in su della nostra tastiera. Frequentare un’accademia significa scoprire tutti i segreti del nostro avatar, del nostro PC e imparare la magia delle sue funzioni. Significa sentirsi emozionate quando si sfila in passerella con new release di abiti che verranno indossati da tutto il Metaverso, significa soprattutto imparare a dare importanza al lavoro dei designer e imparare a valorizzare ciò che si indossa in una sfilata. Ecco queste sono le cose che bisogna portare dentrom poi se la domanda era ad unìinsegnante allora ti posso rispondere che oltre al resto c’è bisogno di pazienza e rispetto, disponibilità ed onestà nei confronti di chi viene da te per imparare. Per il resto, Aliza, ti invito volentieri a scoprire tutto con me nel mondo della moda XD

Aliza Karu: Quanto è importante imparare ad accostare gli accessori, skin e capelli e comunque questa non rimane una cosa soggettiva?

Chanel Jungsten: Aliza direi che accostare significa saper accostare gli accessori, i capelli e una skin ad un outfit è basilare. La moda in SL come prima ti dicevo riporta qui ciò che abbiamo in RL con l’aggiunta di nuove e stravaganti forme che in RL è impossibile avere. A differenza di SL, in RL non possiamo cambiarci la pelle ogni volta che indossiamo un abito diverso, ovvio XD, Ma SL in questo è un mago, per cui possiamo rispettare le regole del colore della moda anche con l’aiuto di una skin. Prima ti parlavo di unicità… i tratti somatici di un viso fanno parte della sfera privata di ongi singola persona quindi è decisamente insidacabile. Ma una skin dettagliata e ben definita è importante se vuoi far parte di questo mondo. Hli accessori vanno abbinati secondo il buon gusto che ci insegna anche la moda RL.
I capelli bhe si, anche lì ci sono regole da rispettare in fatto di moda e tenendo sempre ben presente la vaolrizzazione dell’outfit che indossiamo. La differenza sta anche qui nel fatto che SL ci propone.. ci regala release ben più stravaganti della nostra RL ma pur sempre da abbinare con gusto e buon senso e regole. La scelta di una skin, degli accessori e dei capelli secondo il nostro gusto possiamo farla nella nostra quotidianità, ma il mondo della moda impone regole ben precise anche qui quando dobbiamo invece presentarci in passerella o sponsorizzare uno store.

Aliza Karu: SecondLife come risaputo sta passando un momento di crisi economica, sulla scia della mondiale: quanto si è riflessa nel tuo campo, che cambiamenti ci sono stati negli ultimi anni

Chanel Jungsten: Qui ti rispondo molto secca, Aliza… la crisi economica è una cosa iniziata molto tempo fa e che si sta riperquotendo negli anni e il bello è che non si sa fino a quando e a che punto si spingerà. Penso di aver accusato le conseguenze della crisi come tutti, anche se in SL le cose sono ben diverse dalla nostra realtà poiché in RL bisogna basarsi sul proprio lavoro e quindi sulle proprie risorse, in Sl invece il discorso è un po’ diverso: se in SL un avatar proprietario o no di un’accademia ha incassi sufficenti per pagare le spese bene, altrimenti c’è il proprietario dell’avatar a provvedere alle stesse necessità XD Sarebbe bello avere un tutor in questo senso anche nella nostra real life LOL
Quindi… direi che per questo motivo sarcastico ce ne siano stati pochi di cambiamenti nel mondo di SL… e forse il cambiamento è avvenuto nella carta di credit di tutti noi XD

Aliza Karu: E che cambiamenti invece per quanto riguarda lo stile vero e proprio: gli avatar seguono per lo più la moda rl o preferiscono osare a dispetto della rl

Chanel Jungsten: Come ti dicevo prima, SL rispecchia in modo perfetto la realtà della moda in RL ma sai bene che ormai nel 2011 abbiamo programmi di grafica che ci permettono di fare magie vere e proprie creando tessuti e colori stravaganti che ci permettono di poter osare di più nel nostro mondo. Sono del parere che dietro ogini avatar si nasconde una persona con pensieri e gusti diversi. E questo non può far altro che portare all’interno della propria seconda vita il proprio stile. La maggiorparte degli avatar hanno uno stile molto simile a quello della realtà dei nostri giorni in RL, pochi invece imparano come dicevi tu ad osare e quindi ad indossare la moda SL. La cosa che ho notato è che nel momento in cui qualcuno decide di intraprendere la carriera della moda in Sl partendo da una scuola e/o accademia, ha poi un cambiamento radicale nel modo di vestire ed addirittura indossare ogni singolo prim di capelli, accessori, abiti ecc.. (la skin è la prima cosa a cambiare). Quindi si impara ad osare, si impara a stare al passo con l’evoluzione della moda SL. Per me è meraviglioso assistere a questa evoluzione, qui in SL significa crescita nel mondo della moda. Una vera e propria soddisfazione poi se questo è dovuto al mio lavoro, visto che amo formare ed essere a completa disposizione dei miei studenti.

I nuovi mondi crescono.

Continuando a raccontare l’epopea del popolo degli Avatar, vogliamo gettare lo sguardo su di un altro dei nuovi mondi che, basati su Open Sim, stanno facendo proliferare le Grid alternative a SL. Partiamo stavolta non dalla descrizione delle potenzialità e delle caratteristiche tecniche di questi nuovi mondi, ma da una esigenza reale, di mettere a disposizione dei cittadini un servizio vero e proprio di promozione ed assistenza turistica. Parliamo del “Virtual Tourism Project”, sviluppato Western Institute Australiano: https://www.det.nsw.edu.au/blog/101322-virtualtourism/.

Cominciamo col guardare il video che illustra le caratteristiche del progetto:

Il Virtual Tourism Project è nato per offrire consulenza nell’organizzazione e nella prenotazione dei viaggi turistici.  Dal video si possono vedere tutti gli spazi messi a disposizione dei visitatori, utilizzando quattro sim basate sulla Grid di Jokaydia e sotto l’egida del TAFE NSW (Technical and Further Education) un istituto Australiano che eroga programmi di formazione a tutti i livelli, con più di 500.000  iscritti all’anno (https://www.tafensw.edu.au/).

 

E’ un ambiente ideale per vivere, dall’interno, una simulazione di uno spazio virtuale in cui si ha l’accesso a diverse tipologie di servizi. All’arrivo si prenota un assistente virtuale, che ci guida nelle sale di attesa e nella grande sala prenotazioni. Una serie di pannelli e terminali danno l’accesso ai diversi siti web attraverso i quali si effettuano le prenotazioni reali: compagnie aeree, organizzazione del viaggio, prenotazione dell’auto, ecc. Non mancano un gift shop ed un internet cafè. Nella land c’è anche una grande sala concerti e spazi riservati ai ragazzi, perché, e questa è la caratteristica principale del progetto Jokaydia, frotte di studenti sotto i 13 anni accompagnati da insegnanti o genitori, accedono all’ambiente di simulazione messo a disposizione nella Grid.

La Grid di Jokaydia è focalizzata principalmente su obiettivi di education o artistici, è gestita da Jokay Wollongong (che ha anche quattro sim in SL), utilizzando un hosting provider. Diversi sono i residenti appartenenti a scuole o Università, da ogni parte del mondo: USA, GB, Nuova Zelanda, Peru, ecc. Nessun owner italiano, per ora, anche se diversi italiani hanno già visitato la grid.

Nell’ambiente virtuale è possibile interagire sfruttandone le caratteristiche:

Þ   Creare un vero e proprio ambiente di simulazione.

Þ   Accedere a servizi di training di elevata qualità.

Þ   Imparare, in ambiente immersivo, le regole e le tecniche per la gestione della sicurezza.

Þ   Insegnare agli altri l’utilizzo dei mondi virtuali affinchè possano replicare le esperienze

Fondamentale poi nell’education, è il coinvolgimento di docenti e discenti, utilizzando a pieno l’immersività come modello cooperativo, andando oltre i limiti posti dal’e-learning e dalla tecnologia tradizionale. Il Western Institute occupa quattro sim ed è solo uno dei progetti che hanno trovato ospitalità sulla Grid di Jakaydia ). Per chi volesse accedervi, è possibile crearsi un avatar sul sito  (http://www.jokaydiagrid.com/) ed accedere alla grid utilizzando un viewer come Hippo project/opensim-viewer/frs/).

Vogliamo qui tornare a far riferimento a quelli che potranno essere i modelli di utilizzo dei Mondi Virtuali. Per un progetto come quello in cui vi abbiamo guidato, per cui è semplicemente necessaria la disponibilità di un ambiente di simulazione, per fornire servizi o fare education, è più che sufficiente una Open Sim per sviluppare le proprie soluzioni.

Un mondo come SL, in cui abbiamo land “general purpose”, spesso affollate per eventi sociali o ludici, non è affatto necessario per questo tipo applicazioni. Anzi, avere ambienti specializzati, per i soli utenti interessati allo svolgimento del servizio, è certamente di grande utilità. Inoltre, non avere i costi e le fee da pagare alla Linden lab, risulta spesso determinante, nella scelta di sviluppare tali progetti sulle Open Sim. E’ stata ad esempio questa la scelta fatta dal Museo del Metaverso che, come sappiamo, è traslocato da SL alla Grid di Craft, mentre Pathfinder ha, a sua volta, lasciato SL per trasferirsi su Jokaydia.

Ricordiamo ancora una volta, inoltre, che l’utilizzo di Hypergrid ci darà la possibilità di interconnettere tra loro le diverse grid, formando, già attualmente, un primo sviluppo del Metaverso del futuro. Su Jokaydia, tra l’altro, è ospitato il “Hypergrid Adventurer’s Club” , promosso da Pathfinder (http://becunningandfulloftricks.com/hypergrid-adventurers-club/)

Siamo dunque all’epilogo nella evoluzione di SL? Assisteremo alla sua decadenza e ad un suo progressivo svuotamento? La mia risposta è che dipende unicamente dalle scelte che farà la Linden Lab. Se SL resterà così com’è, limitandosi unicamente a migliorare il viewer e le prestazioni tecniche, il suo destino sarà segnato. E a poco servirà la promessa, ancora lontana, della portabilità su iPhone, su iPad o su Web.

Le Open Sim hanno dalla loro il vantaggio del numero, dell’indipendenza e della semplicità di gestione. La qualità tecnica evolverà, e supererà gradualmente SL. Una contro mille, non ci sarà storia. Se invece la Linden Lab capirà che è sui servizi che si gioca il suo futuro, che temi come il Marketing ed il Customer Care, la Qualità e la diversificazione dei servizi, sono vitali per una sua evoluzione, allora forse potranno guardare al futuro con qualche speranza. E’ sulla qualità e l’assistenza ai clienti che si gioca il futuro di una società di servizi.

E’ una corsa contro il tempo. L’evoluzione dei Mondi Virtuali che va avanti, inarrestabile, ed una società che molto a contribuito, in passato, a questa evoluzione, ma che ancora non riesce a trovare una sua strada. Semplice, inequivocabile, ma difficile da capire per il management Californiano.

By AquilaDellaNotte Kondor