La parola a Miss Virtual World 2012

by AquilaDellaNotte Kondor

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Anche quest’anno il contest di Miss Virtual World, sotto la sapiente regia di Frolic Mills, ha offerto al mondo virtuale di Second Life uno spettacolo degno di grande attenzione ed ammirazione. Al di là dell’aspetto di costume, delle attività legate alla moda in Second Life, e alle inevitabili polemiche o incondizionati apprezzamenti, Miss Virtual World è la manifestazione organizzata di gran lunga più importante di Second Life. Lo sforzo per gestirla, la professionalità degli organizzatori, l’ormai consolidata esperienza, ne fanno un modello da seguire. Non tanto per l’oggetto in se, il mondo della moda e della bellezza, ma come esempio eclatante di quanto si possa realizzare in un mondo virtuale, sotto una guida esperta e con una organizzazione efficiente. Con questi parametri, molto lontani purtroppo dalle miserie di casa nostra, qualunque progetto può essere realizzato in Second Life.

Ma bando alle chiacchiere, quella che vi allego qui è l’intervista ad una ragazza italiana davvero straordinaria. Anna Sapphire, la nuova Miss Virtual World. Anna ha fatto tutto da sola: è partita con una passione per la moda in Second Life, ha organizzato la sua attività di modella, è andata avanti passo passo, è arrivata al massimo traguardo. Nessuna critica o pettegolezzo, moneta corrente in Second Life, potrebbe scalfirla. Anna è arrivata a questo traguardo perchè lo voleva, e per questo ha lavorato sodo. Lasciamogli la parola con l’intervista.

[12:11]  AquilaDellaNotte Kondor: ciao Miss!! Stai benissimo, sei sempre in vestito da sera adesso?

[12:12]  Anna Sapphire: ahahaah, no, no. Sono già pronta per andare a una sfilata dopo, e poi foto per BOSL, è tutta una corsa.

[12:12]  Anna Sapphire: sediamoci. Questi sono gli appartamenti di Miss Virtual World, temporanei per ora.

[12:15]  AquilaDellaNotte Kondor: sei contenta, comunque? E’ stato un bel traguardo.

[12:15]  Anna Sapphire: sì moltissimo, è un sogno diventato realtà, non avrei mai immaginato di vincere.

[12:15]  AquilaDellaNotte Kondor: ma avevi in mente questo fin dall’inizio, fin da quando hai cominciato a fare la modella?

[12:16]  Anna Sapphire: no, ancora non sapevo niente, e non sapevo che ci fosse un contest come Miss Universe, in Second Life. Ho iniziato per la passione per la moda, e ho scoperto tutto un po’ alla volta.

[12:18]  AquilaDellaNotte Kondor: comincio allora questa intervista col farti una domanda spinosa …

[12:18]  Anna Sapphire: 🙂

[12:19]  AquilaDellaNotte Kondor: in Second Life, rispetto al concorso di Miss VW, ci sono due categorie di giudizi: la prima, dice che è tutta una cosa preparata, e che ogni volta già si sa chi vince. E l’altra, degli scettici, di quelli che non badano molto alla manifestazione, che dicono che sono tutte sciocchezze, tutta questa storia della moda in Second Life. In mezzo c’è tutto il vostro mondo, che va avanti e miete continui successi. Che cosa rispondi a queste due posizioni estreme?

[12:20]  Anna Sapphire: la prima affermazione riguarda una posizione che c’è, e ci sarà sempre, e non ci si può far niente. Ovviamente, chiunque è libero di pensarla come vuole, e dire quello che pensa, ma non hanno e non avranno mai prove per sostenere che sia tutto preparato, perchè ovviamente non lo è.

[12:21]  Anna Sapphire: da quando ho vinto, ho subito attacchi di gente che diceva che ho vinto solo perchè mi sono fatta amica dei giudici, o di Frolic Mills , ecc. ecc. Normale, ogni Miss che ha vinto ci è passata.

[12:21]  AquilaDellaNotte Kondor: infatti

[12:21]  Anna Sapphire: la verità è che non conoscevo nessuno dei giudici, e con Frolic ho parlato solo all’intervista ufficiale delle Miss, mai parlato prima.

[12:22]  Anna Sapphire: sai cosa? Penso che siano anche le critiche che rendono Miss VW un contest così importante, il più grande di Second Life. Criticano perchè lo guardano, perchè sono interessati, e quindi gli danno importanza.

[12:23]  AquilaDellaNotte Kondor: certo.

[12:23]  Anna Sapphire: e poi, la maggior parte di quelli che criticano si sa chi sono: Miss che non hanno vinto, o amici di Miss che non hanno vinto. Molto è per invidia e gelosia, niente di diverso dalla Real Life.

[12:24]  Anna Sapphire: invece, per quanto riguarda la seconda affermazione, non posso dire niente. Se c’è gente non interessata, è liberissima di non interessarsi. Ognuno in Second Life vive i propri sogni e desideri, ed è per questo che siamo qui, e naturalmente i sogni e desideri di ogni persona sono diversi.

[12:25]  AquilaDellaNotte Kondor: Anna, un’altra domanda spinosa, visto che hai risposto benissimo alla prima …

[12:25]  Anna Sapphire: 🙂

[12:26]  AquilaDellaNotte Kondor: noi siamo amici da tantissimo tempo, e io sono molto contento che tu abbia realizzato questa impresa. Ho seguito la serata finale del contest, e ho visto che c’erano delle modelle bellissime e bravissime. Quindi, come ogni anno e come in ogni contest, compresi quelli in Real Life, ci sono sempre dei dubbi sul fatto che quella che ha vinto sia proprio la più bella. Tu che dici, perchè hai vinto tu?

[12:27]  Anna Sapphire: in Second Life non è difficile essere belli, è una cosa alla portata di tutti, basta avere una bella shape, una bella skin, ecc ecc. … tutto si compra. Naturalmente, ci vuole cura ed esperienza per vedere quali sono i punti deboli da migliorare, ma è comunque una cosa semplice. Miss VW non è solo un contest di bellezza, e proprio per questo, non siamo giudicate solo sull’aspetto fisico. La bellezza è sempre soggettiva, e il 90% delle donne di Second Life sono bellissime. Ma Miss VW, alla fine, lo diventa una sola, ed è scelta per un insieme di cose: bellezza, personalità, stile, unicità, carattere, tenacia.

[12:29]  AquilaDellaNotte Kondor: e come vengono valutate tutte queste qualità?

[12:29]  Anna Sapphire: non è un contest solo di bellezza, ma di abilità e di carattere. La prima selezione viene fatta in base a una foto: qualsiasi donna di Second Life può mandare la sua foto. Le foto vengono viste dai giudici, e sono scelte le migliori. Le ragazze scelte sono pre-finaliste e vengono invitate a un’audizione live.

[12:30]  AquilaDellaNotte Kondor: quante sono all’inizio?

[12:31]  Anna Sapphire: centinaia.

[12:31]  AquilaDellaNotte Kondor: accidenti …

[12:31]  Anna Sapphire: all’audizione i giudici le vedono come sono veramente, come si vestono e come posano, all’audizione tutto sta nel catturare l’attenzione dei giudici.

[12:31]  AquilaDellaNotte Kondor: e anche qui … si può comprare tutto …

[12:32]  Anna Sapphire: sì, ma per mettere insieme qualcosa di speciale, da indossare e posare nel modo giusto, è una questione già di stile. Fra le ragazze delle audizioni vengono scelte le finaliste, che sono una trentina di solito. Le audizioni vanno avanti da maggio a settembre, una al mese. Le finaliste diventano candidate ufficiali a Miss VW, e ognuna sceglie un paese da rappresentare.

[12:33]  AquilaDellaNotte Kondor: come sarebbe?

[12:33]  Anna Sapphire: spesso è il proprio d’origine ma non sempre.

[12:33]  AquilaDellaNotte Kondor: non è per provenienza?

[12:33]  Anna Sapphire: no, altrimenti ci sarebbero 2 Miss Italia e 10 Miss usa quest’anno.

[12:33]  AquilaDellaNotte Kondor: non sei tu Miss Italia?

[12:33]  Anna Sapphire: ti spiego. La scelta viene fatta col criterio di “chi prima arriva, prima sceglie”, io sono stata scelta subito, alla prima audizione, sono stata fra le prime 5 a scegliere ed ho scelto di rappresentare l’Italia, ovviamente. Avrei potuto scegliere di rappresentare la Danimarca, per dire, avrei potuto farlo. E’ sempre meglio avere altri paesi di scorta, nel caso non si sia scelte subito. Miss Turchia e Miss Sudafrica, per esempio, sono americane. Se una prima di me avesse scelto l’Italia, io non sarei stata Miss Italia, sarei stata Miss qualcos’altro. Chi prima arriva, prima sceglie.

[12:38]  AquilaDellaNotte Kondor: torniamo all’organizzazione …

[12:38]  Anna Sapphire: ok. Allora, le ultime ragazze vengono scelte a settembre.

[12:38]  AquilaDellaNotte Kondor: è un lavoro enorme, di mesi. Quanta gente ci lavora, tra giudici, organizzatori, ecc. ?

[12:38]  Anna Sapphire: tantissimi sì, stiamo parlando del più grande contest di Second Life. Non c’è niente come Miss VW.

[12:39]  AquilaDellaNotte Kondor: Frolic ha grandi capacità organizzative, è evidente.

[12:39]  Anna Sapphire: decisamente.

[12:39]  AquilaDellaNotte Kondor: l’anno scorso l’ho intervistato.

[12:39]  Anna Sapphire: si, ho letto l’intervista 🙂

[12:40]  Anna Sapphire: a settembre vengono quindi annunciate tutte le finaliste, da ottobre a dicembre tutte le Miss sono impegnate nei challenge, le sfide, se vogliamo dire così, a cui partecipano tutte. Ci sono diversi tipi di challenge, 4-5 styling challenges, sfide di stile. Alle ragazze viene dato un tema su cui creare uno stile. Ad esempio, un tema potrebbe essere: ispirarsi allo stilista Real Life Christian Lacroix. Le ragazze creano outfits mix and match ispirati al tema. Mix di abiti di diversi designer, o dello stesso, che meglio rappresentano il tema, quattro o cinque prove di questo tipo, e ognuna viene valutata dai giudici.

[12:43]  Anna Sapphire: poi c’è la presentazione ufficiale alla stampa, in cui le ragazze sono lasciate con membri della stampa di Second Life che fanno domande, a cui le ragazze devono rispondere. Poi c’è l’intervista con i giudici, un dialogo in voice (è obbligatorio essere donne in Real Life per gareggiare in Miss VW). Spesso si fanno anche sfilate con gli abiti dei challenge, per vedere la presenza scenica.

[12:45]  AquilaDellaNotte Kondor: eppure, ci sono sistemi per camuffare il proprio sesso, anche la voce.

[12:45]  Anna Sapphire: volendo si può tutto, ma è successo ad esempio che una ragazza non si sentiva molto bene, forse per problemi di audio di Second Life ecc., così è stata fatta parlare in Skype. Si cerca di essere sicuri che le ragazze siano tutte davvero donne, è una regola che viene data all’inizio, prima delle prime audizioni. Quindi, come vedi, viene testato tutto: stile, personalità, capacità di sostenere lo stress, ecc.

[12:46]  AquilaDellaNotte Kondor: infatti, c’è molto impegno e serietà a quanto vedo.

[12:46]  Anna Sapphire: è tutto valutato, ogni cosa viene vissuta, sia dalle partecipanti che dai giudici, molto scrupolosamente. Il punteggio dei diversi challenge è sommato infine a quello della serata finale, e da lì si arriva a designare la vincitrice.

[12:47]  AquilaDellaNotte Kondor: e i giudici come vengono scelti, di solito?

[12:48]  Anna Sapphire: sono stilisti, membri della stampa, fotografi, modelli di rilievo, owners di agenzie importanti, e anche builders, a volte. Alcuni sono più nella moda di altri, ma Frolic chiama diversi giudici, perchè Miss VW deve essere la ragazza che colpisce di più la maggioranza delle persone, non solo chi di lavora nella moda.

[12:49]  AquilaDellaNotte Kondor: mi sembra molto importante questo.

[12:49]  Anna Sapphire: quindi viene chiesta l’opinione di molta gente.

[12:49]  AquilaDellaNotte Kondor: dimmi degli impegni che ti aspettano.

[12:50]  Anna Sapphire: bella domanda hahaha, non lo so ancora. Vivo giorno per giorno, è una cosa davvero ancora nuova per me. Il titolo di Miss Virtual World è importante, e voglio vivere questo anno utilizzandolo nel modo migliore possibile. Miss Virtual World ha molte porte aperte: da agenzie, stilisti ecc., ma la mia funzione principale è quella di rappresentare non solo il mondo della moda in particolare, ma anche tutta Second Life, in generale. Le miss degli anni scorsi hanno fatto davvero molto per Second Life, e anche per Real Life, se così vogliamo dire, attraverso importanti fundraiser di beneficenza.

[12:53]  AquilaDellaNotte Kondor: sei stata gentilissima Anna, ti ringrazio molto per questa intervista, e ti faccio i migliori auguri per il tuo futuro.

[12:53]  Anna Sapphire: figurati, è stato un piacere, e scusami se ti ho fatto aspettare, ma sono giorni intensi.

Gli estremi di Second Life

by Eva Auer

Aquila è un vecchio amico (virtuale) … in Second Life. Si parlava di Second Life (può apparire ovvio) e mi fa: “parlami dei suoi estremi…”. La sua richiesta non mi sembra poi così strana, infatti, ci penso un attimo e faccio, si, parliamone pure…  Per prima cosa vediamo un po’, cosa sono gli estremi di Second Life? Naturalmente, Aquila, la predo larga, com’è mio solito … Per iniziare, ti propongo una poesia di Sylvia Plaths. Non sono il mio forte ma, ogni tanto, una ci sta bene, quindi citiamo pure “To Eva Descending the Stair” (http://www.writework.com/essay/analysis-sylvia-plath-s-poem-eva-descending-upon-stair):

Clocks cry: stillness is a lie, my dear;

The wheels revolve, the universe keeps running.

(Proud you halt upon the spiral stair.)

Gridano gli orologi: quiete è menzogna, mia cara;

volgono le ruote, l’universo procede indisturbato.

(fiera ti arresti sulla scala a spirale.)

Ci fermiamo qui.  Tanto per iniziare, osservo questi versi trasgrediscono quella “regola” che serpeggia in Second Life e ovunque: una donna parla per le donne, e un uomo parla degli uomini. Siamo molto attenti alle questioni di “competenza” noi. Ci sembrano quindi un po’ sciocche, le persone, uomini o donne che siano, che pretendono di parlare dell’umanità. Infatti, la Eva della poesia, può rappresentare chiunque, insomma l’umanità, ma dal punto di vista odierno ciò si tratta di roba d’altri tempi. Inoltre, la Plath è considerata femminista. Ma se il femminismo è da un lato superato, forse il suo affermare che il mind-game di coppia è deleterio lo sarebbe un pò meno… ma noi abbiamo fretta, è superata e basta.

Propongo due domande. Una è se ciò cui siamo giunti rende felici, e, la seconda, se non siamo né felici, né migliori, la relativa insoddisfazione come la possiamo esprimere? Sinceramente, credo non possa verificarsi tramite forme d’arte come quella della Plath, visto che esistono, oggi, modalità espressive completamente nuove.   Resta però un fatto: esprimere, non è parlar chiaro. E’ dire “gridano gli orologi: quiete è menzogna, mia cara”. E questo è, per certi versi, Second Life estrema.   Ma cos’è Second Life?

Saltiamo le spiegazioni di carattere tecnico… Second Life intanto non è tramite di un messaggio personalizzato, cioè non si rivolge a un pubblico come ci si può rivolgere con un annuncio del tipo, “36 enne, single, cerca amici per organizzare viaggio in camper attraverso il Vietnam”, magari corredato da foto. Questo tipo di approccio è ancora fattibile in Facebook, strumento considerato il più dignitoso in assoluto (anche perché nato in una delle università più prestigiose del pianeta). Ma tutto questo non è possibile in Second Life, che è pura finzione. Pertanto, Second Life è arte.  Ma nei Virtual Worlds accade un qualcosa di tipico, che si verifica quando i propri fini sono più tra le righe, che espressi palesemente. Ciò implica tutta una serie di dialoghi “sull’identità” che trovano un ottimo e, per certi versi, illuminante, esempio nei dialoghi del film “Inglorious Bastards” di Tarantino.  Dove esiste una permeazione di tradizione, si temono fini occulti che, spesso e volentieri, ruotano attorno a motivi di libido. La libido è oltre la soglia di quel castello che chiamiamo “romance” e che, virtualmente, esiste perché la nostra fantasia spesso è erotica. Il fatto di restare interdetti lungo il discendere, o salire, un ideale scala a chiocciola, ha una sua carica erotica.  Ecco, la Second Life estrema è una creazione artistica, forse differente da quella che dichiaratamente lo è. E’ fatta di situazioni che i giocatori accettano per convenzione e che affrontano situazioni da scala a chiocciola, con il suo eros, la sua suspence.  Per fare questo, le personalità in gioco devono rimanere virtuali, perché solo in tale caso si può dare il massimo: la percezione di se stessi, contestualizzata, è condizionante. Nel senso che è un ostacolo, all’espressione.  Il tutto ha un interessante parallelismo con il finale di Eyes Wide Shut: “… ringraziando di averci fatto uscire… senza condanna… da tutte le nostre… avventure… sia da quelle vere… che da quelle solo sognate.”  http://www.youtube.com/watch?v=OxznxyufohI  Insomma, l’estremo è nel classico.

Natale, Capodanno, e … befane!

by Mascia luminos

Salve a tutti cari amici miei! Quando ho detto al mio capo-redattore che avrei voluto fare un articolo sul Natale, lui mi ha risposto: “santo cielo anche tu? Va bene, ma non essere retorico”. A dire il vero, io avevo in mente tutto fuorché essere retorica, detesto queste cose, anche a Natale. Quello che ho in mente invece, è descrivervi ciò che più mi affascina in questo mondo virtuale, sin dal primo momento che l’ho conosciuto, e che anche ora, dopo tre anni, non mi ha ancora stancato.

Ciò che mi incanta è l’immensa creatività, che vedo espressa nelle varie land che visito, nel mondo virtuale di Second Life. Senz’altro sapete che, se cercate la parola Christmas nel famoso search, la pagina del vostro video si riempirà di nomi e Landmark, alcuni addirittura nati proprio in occasione di queste feste. Allo stesso tempo, purtroppo, ma inevitabilmente, non appena passa questo favoloso e fruttuoso periodo su Second Life, quello cioè  dello “spendi spendi”, per magia molte di queste terre voleranno via e svaniranno, come i nostri migliori sogni.  Nel periodo Natalizio poi, quando le land vengono decorate per le feste, beh allora tutto è cosi fantasioso e originale, che spesso rimango a bocca aperta. Le falde di neve per terra, che quando cammini fanno il classico scrocchio della neve ad ogni passo sotto i tuoi piedi, i fiocchi che scendono, addirittura il vento che sposta la neve e le foglie cadute, Babbi Natale con renne e slitte, laghi ghiacciati dove possiamo pattinare e fare piroette inimmaginabili, alberi di Natale giganteschi e bellissimi, bocce di vetro con al loro interno interi paesaggi montani o coniglietti saltellanti in mezzo alla neve.

Ho visto quadri con degli script favolosi, che creavano movimenti naturali di scrosci d’acqua e neve … tanta anche li. Sono stata nel paese dei balocchi, con giocattoli giganti, bambole, soldatini, trenini e orsi immensi, da abbracciare o che ti abbracciano, o per dormirci sopra. Case come quella di Hansel e Gretel, e poi … i colori … e che colori … Foreste intere innevate, baite e cottage arredati, come se il tagliaboschi dovesse entrare dal lavoro da un momento all’altro.

Io adoro queste cose, che non trovo affatto banali. Ma ci pensate, che oltre ad essere a disposizione nostra, se vogliamo anche qui procedere con gli acquisti, c’è qualcuno che le ha fatte? Si è messo a “creare”. Mi piace molto questa parola perché tutto ciò che nasce da un progetto mentale, da un’idea, è degno di rispetto. Io sono una creativa, ma ho poca manualità; ad esempio, nel buildare, ho le idee, ma fatico a metterle in pratica e necessito quindi del supporto di un “tecnico”. Ma quando vedo queste cose, mi emoziono così tanto e penso: ecco, questo è il vero spirito di Second Life: una enorme vetrina di idee, dalle quali a volte ho preso anche spunto per il mio lavoro in RL.

Sto parlando di quanto mi affascina questo particolare periodo dell’anno perchè forse, come dico sempre, è stato tutto questo che mi ha colpito particolarmente appena “nata” in Second Lifes: era il clima di Natale. Essendo avatar donna, le mie attenzioni sono spesso attratte anche dall’abbigliamento: vestiti, accessori, sembra tutto cosi vero! Avete fatto caso che abbiamo l’abitudine in RL di dire di una cosa vera, quando è molto bella,  “oh che bella, sembra quasi finta”, per indicarne la perfezione. Viceversa, di una cosa finta diciamo “oh che bella, pare vera”. E’ un controsenso questo, ma rende molto l’idea di come siamo strani!

Giorni fa ragionavo con delle persone (o avatar? uhm….) e si diceva che ad esempio qui in questo nostro Metaverso, accade che ci immedesimiamo anche con il clima. Insomma, in poche parole, siamo tutti vestiti da inverno, e anche se non “sentiamo” il freddo, ci comportiamo come se lo sentissimo. Se andiamo in una land innevata, e abbiamo il costume, ci sentiamo fuori luogo e gli altri ci “osservano” come avatar strani. Mi viene da sorridere, perchè proprio ora, in questo istante, ho ricevuto per gli auguri di buone feste, un biglietto, con su scritto: “rezza e clicca”. Ho rezzato e cliccato! Esce la neve da quel bigliettone lì e pure un jingle, un ritornello natalizio insomma. Che dovrei dire, se ad esempio non ho voglia di fare discorsi troppo impegnati e voglio scivolare leggera sui tetti delle case immaginandomi di essere un po’ Babbo Natale e un po’ befana?

Continuerò questo viaggio dopo le feste. In questi ultimi tempi sono sulla traccia di land dove la meditazione è di casa, e dove suonano tutte quelle musichette rilassanti contro il “logorio della vita moderna”. Ma avremo tempo per raccontarle. Nel frattempo, in attesa che arrivi la pace nel mondo e che diventiamo tutti più buoni, imparo un po’ di canzonette natalizie e mi guardo anche i film di Walt Disney che mi piacciono così tanto, e vi assicuro che in questi giorni mi piace anche “Miracolo nella 34° strada” … ma solo per oggi.

Buone Feste a tutti quanti, indistintamente. Mi raccomando, ricordate che c’è crisi anche qui, e se per il momento sembra che in Second Life l’ici, la cara e buona vecchia ici, non possa arrivare, vediamo di stare sempre attenti … non si sa mai!!

La vostra viaggiatrice infreddolita Mascia Luminos

All’Italia il titolo di Miss Virtual World 2012: vince Anna Sapphire!

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Anna Sapphire

MISS VIRTUAL WORLD 2012 OFFICIAL CANDIDATE

1.   Giuls Scarpulla MISS ARGENTINA
2.   rissa Friller MISS AUSTRALIA
3.   Sylphia Constantine MISS BELGIUM
4.   Sazzy Oh MISS CANADA
5.   Laetitia Vella MISS COSTA RICA
6.   Nala Kurka MISS ESTONIA
7.  Annough Lykin MISS FINLAND
8.   Lauren Mureaux MISS FRANCE
9.   Falbala Fairey MISS GERMANY
10.  Calypso Oliphaunt MISS GREECE
11.  Mariella Spitteler MISS HAITI
12.  Aphrodite Brianna MISS ICELAND
13.  Saleena Hax MISS IRELAND
14.  Anna Sapphire MISS ITALY
15.  tyako Coage MISS JAPAN
16.  skylei Caproni MISS MEXICO
17.  Vivienne Darcy MISS MONACO
18.  Draakje Dailey MISS NETHERLANDS
19.  Shantal Gravois MISS NICARAGUA
20.  Mely Gibbs MISS PANAMA
21.  Dagda Burner MISS PHILIPPINES
22.  Rusalka Callisto MISS RUSSIA
23.  Carley Benazzi MISS SOUTH AFRICA
24.  Caoimhe Lionheart MISS SOUTH KOREA
25.  Shena Neox MISS SPAIN
26. DiamondGem Destiny MISS THAILAND
27.  Xandrah Sciavo MISS TURKEY
28.  Paulinha Lefevre MISS UNITED KINGDOM
29.  Michela Benazzi MISS UNITED STATES
30.  AnnaG Pfeffer MISS VENEZUELA

Intervista a Tito Faraci: quando un autore incontra il suo incubo

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Tito Faraci è uno sceneggiatore di fumetti ed è anche grazie a lui se alcuni personaggi sono diventati o continuano ad essere famosi: Topolino, Dylan Dog, Diabolik e Tex, tanto per citare quelli editi in Italia, ma ha creato storie anche per eroi della Marvel come l’Uomo Ragno, Devil e Capitan America.

Quest’anno ha pubblicato il libro “Oltre la soglia”, in cui racconta la lotta per la sopravvivenza di un gruppo di ragazzi in una città abbandonata e distrutta. La conferma della sua capacità di creare storie coinvolgenti e di caratterizzare personaggi che una volta conosciuti non si dimenticano più.

Noi l’abbiamo invitato in Second Life, mercoledì 14/12/11 alle 22.00, nell’Isola Imparafacile, dove gli faremo incontrare l’incubo che lui stesso ha creato e dove Helenita Arriaga e Imparafacile Runo, con il coinvolgimento di tutti i partecipanti, lo intervisteranno per scoprire come nascono le sue storie e quali sono i suoi trucchi per catturare l’attenzione del lettore.

Aspettiamo anche voi, nel bellissimo set creato da MarkWD Helendale e Aliza Karu, per un evento che non dimenticherete.

Video Promo dell’evento: http://www.youtube.com/watch?v=HhJMUOPVa4A

Conducono la serata: Helenita Arriaga e Imparafacile Runo
Quando: mercoledì 14 dicembre, ore 22.00
Dove: Isola Imparafacile in Second Life (http://slurl.com/secondlife/Imparafacile/122/134/22)

Diretta Streaming:
Ambientazione: MarkWD Helendale e Aliza Karu
Coordinamento generale: Imparafacile Runo

Donne in cerca di guai

by Serena Domenici

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Quando decido di scrivere, mi piace accompagnare i miei pensieri con la musica. Ciò che mi appassiona in quel determinato momento, enfasi e trasporto, fluiscono a tempo di musica. Oggi ho scelto: Tango di Roxane. Ed infatti è un tema spinoso quello che ho scelto: scrivere del magico e complesso universo femminile.

Spesso ho “parlato” dei comportamenti maschili, tralasciando l’aspetto femminile nel Metaverso: mi cimenterò in un’impresa scomoda, perché se c’è una cosa che noi donne non perdoniamo ad un’altra donna è quella di sentirci dire una verità, che non vorremmo ascoltare. I maschi, tra di loro hanno il coraggio di dirsi le cose in faccia, senza colpo ferire, e di essere molto solidali: se non sono amici, al massimo si ignorano. Noi invece, siamo in perenne competizione, anche quando non lo diamo a vedere. Se un uomo fa soffrire una nostra amica, spesso non abbiamo il coraggio di dirle che è uno stronzo. Ci aiutiamo ad auto ingannarci, illudendoci che sia sufficiente rivestire i comportamenti di illusioni.
Questo e altro, nella vita reale, questo e altro, anche nel metaverso. Mi sono fatta un avatar maschile e sono andata in giro a “mietere” vittime, comportandomi come ho visto fare a molti uomini con me e le mie amiche. Al primo segnale di un interesse che andava oltre, ovviamente, mi dileguavo per non ingannare nessuno sui sentimenti.

E’ stato affascinante vedermi dall’altra parte, divisa in due tra la mia componente latente maschile, rafforzata dall’avatar, e la mia parte predominante femminile, che dovevo sopprimere per l’occasione. Mi si è aperto un mondo! La prima cosa che ho notato è stata una elevata aggressività. Più mi ponevo in modo pacato e garbato, più venivo aggredito, nonostante fossero loro, le donne, ad immarmi con scuse davvero improbabili. Faticavo ad addolcirle. C’era una diffidenza di fondo: in alcuni casi era un atteggiamento di difesa per trascorsi deludenti o sofferenti, ma il più delle volte era un atteggiamento solo caratteriale. Donne di ultima generazione, spesso inacidite dalla vita, per nulla dolci, piuttosto dominanti. Se ero dolce, non stucchevole, mi liquidavano dopo un quarto d’ora di confidenza, se facevo lo stronzo, sicuro di me ma non volgare, erano totalmente disponibili a conoscermi. Su cinquanta donne che ho abbordato, sono riuscito a rapportarmi in modo piacevole e normale soltanto con una decina. Donne davvero splendide da conoscere queste ultime. Le altre, francamente, da dimenticare. Le peggiori erano le finte Sante e le Aggressive, pronte ad addolcirsi se aprivi il portafogli per fare shopping. Nel Metaverso si sono ricreati gli stessi meccanismi della vita reale, ma meno camuffati. Diverse caste e ceti di appartenenza. Pollai di diversa natura, culturale e non. Mi si perdoni il termine “pollaio” al quale mi onoro di appartenere, ma è per descrivere al meglio la situazione. Gli ambienti “pseudointellettuali” sono i più feroci. Tutto sembra in amicizia, ma è solo apparenza. In realtà le sgomitate e gli sgambetti sono all’ordine del giorno. E’ una lotta tra donne, senza esclusioni di colpi e se nel pollaio c’è il pollo (il termine gallo, mi suonava discriminante) che ha visibilità, ahimè, ci si scatena! Se invece hai veramente qualcosa da dire, ti isolano, fanno finta che non esisti, e sono davvero molto brave nel metterlo in pratica. Negli ambienti “nazional-popolari” il discorso è più scoperto. Mancando certe raffinatezze, certi meccanismi sono più sgamabili. Di solito le donne sono predominanti e gli uomini più “zerbini”. Nel mondo “radical-chic” molte donne cosiddette “impegnate” si fanno degli alter, per poter agire indisturbate e ingiudicate. Ne ho conosciute due che mi hanno confessato di avere un’immagine pubblica ed una privata… Non ho ancora compreso quale sia quella più vera…

Insomma, nell’unico posto dove potremmo essere libere, noi donne ci condanniamo ad una vita virtuale falsata, neppure qui facciamo quadrato né sposiamo cause comuni che ci renderebbero davvero più libere. Ci facciamo avatar perfetti, in primis la sottoscritta, perdendo la consapevolezza di essere diversamente belle e meravigliose, perché nonostante tutto, lo siamo a prescindere. Vorrei che certe dinamiche di vanità e vanagloria venissero una volta per tutte bruciate sul fuoco della verità, perché, alla fine dei giochi, non portano da nessuna parte. Vorrei meno finzioni, almeno tra noi donne, e maggiore collaborazione e complicità. Viceversa, ogni giorno si consuma una guerra tra donne, con propaggini persino sulle pagine di Facebook, dove tanti avatar hanno preso dimora. Su quelle pagine, che potrebbero rivelarsi utili per tanto altro, spesso si consumano ‘tragedie’ e si rompono amicizie. Bacheche piene di insulti, e accuse per rivalità, storie irrisolte e delusioni varie. Il tutto senza ritegno e sensibilità, senza rispetto verso gli altri e verso se stessi, senza nessuna forma di privacy.

Non siamo avatar, siamo esseri umani che si servono di un mezzo virtuale per comunicare, e non tollero che chicchessia si senta in diritto, a torto o a ragione, di sputtanare pubblicamente qualcuno.
Invito il mio genere di appartenenza ad abbandonare tutto ciò. E’ orribile leggere profili di noi donne colme di insulti, è orribile assistere a sceneggiate che si spostano in chat local o sulle pagine di facebook. Lasciamo a certi contenitori televisivi determinati atteggiamenti distruttivi.
Rivendico il diritto ad una vera sorellanza, termine abusato, ma mai veramente messo in pratica. Ci osserviamo diffidenti, pronte a colpirci, formiamo i nostri personali branchi di adoranti zerbine, pronte a prendere il posto delle dominanti di turno. Mors tua vita mea… Ma non funziona così in realtà… Si possono dire scomode verità, senza nascondersi, ma senza nemmeno esagerare… Il tutto dosato sulle basi di regole civili, valide nel reale come nel virtuale. Mi sembra d’obbligo aggiungere che noi donne siamo tanto altro in positivo, ma credo sia più giusto evidenziare ciò che si può migliorare di noi. Sarebbe più facile e meno rischioso raccontare di un “mondo femminile” perfetto: è giusto partire dagli errori per guardare avanti.

Il Metaverso può dare molto a noi donne, e le donne intelligenti ed operative possono dare molto al Metaverso… Ma di strada da fare ce n’è ancora tanta, facciamola insieme , senza sterili e inutili litigi, o vuote autocelebrazioni.

Liber Liber @ Dusty Books

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by AquilaDellaNotte Kondor

Lo scorso martedì, presso la sim di Alaska (http://maps.secondlife.com/secondlife/Sakharov/ 21/222/72), c’è stato un interessantissimo incontro con Marco Calvo, presidente dell’ associazione culturale Liber Liber (http://www.liberliber.it/).

Per quei pochissimi (spero) che non lo sapessero, ricordo che Liber Liber è una ONLUS che si è data come scopo fondante il libero accesso alla cultura, attraverso la diffusione gratuita di un enorme patrimonio culturale, costituito da libri innanzitutto, ma anche musica e materiale audiovisivo. La maggior parte del materiale pubblicato riguarda opere per cui il diritto di copywrite è scaduto (a 70 anni quindi dalla morte dell’autore) ma sono parte del progetto di diffusione anche opere per cui è stata dagli editori concessa l’autorizzazione. Liber Liber nasce ufficialmente nel novembre del 1994 e, ad oggi, ha già pubblicato più di 2.300 e-book, 4.800 brani musicali, e numerosi audiolibri. Il progetto è in continua crescita ed evoluzione, basando la propria attività essenzialmente sul volontariato e sulle donazioni. Il suo presidente, Marco Calvo (http://www.marcocalvo.it/), nato a Napoli il 6 febbraio del 1967, è da sempre attivo sulla rete, a partire dalla sua collaborazione con McLink uno dei primi internet provider italiani, ed è oggi amministratore della società E-text (http://www.e-text.it), specializzata in multimedia e siti web. Nel settembre 2000 è stato nominato dal Ministro per la Funzione Pubblica membro del Comitato tecnico per l’accessibilità dei siti Web pubblici. Ha pubblicato per la casa editrice Laterza (Internet 2004, Frontiere di rete, ecc.), distribuiti anche on-line gratuitamente ed è consulente e docente nel campo delle telecomunicazioni.

La serata organizzata in Second Life ha consentito una discussione aperta sulle finalità del progetto, sulle modalità di utilizzo della rete per l’accesso ad opere e pubblicazioni rese disponibili attraverso di essa, e sul futuro, secondo i partecipanti, dell’editoria digitale. Marco ha dato la sua visione su questo promettente filone di sviluppo di internet è si è confrontate con le diverse domande che gli venivano poste. Un tema fondamentale riguardante le modalità di utilizzo dell’editoria elettronica, è quello del “valore aggiunto” che questo tipo di fruizione consente di fornire. Non più la semplice lettura del testo, su cui ovviamente il libro cartaceo continuerà a dire la sua per molto tempo ancora, ma partecipazione interattiva ai contenuti. Accesso a fonti multimediali integrative, connessione con la bibliografia o le fonti, accesso a servizi di correzione per le esercitazioni e i test, e quanto altro è oggi possibile ipotizzare con questo potente strumento culturale. La diffusione di questi servizi non sarà nemmeno impedita dalle fasce di età o di popolazione, poiché l’accesso alla rete ormai non ha confini od ostacoli, se non quello del digital divide che andrà rapidamente ad indirizzarsi. Notevoli le evoluzioni tecniche in corso, per rendere la lettura e l’interazione, sempre più user friendly, avvicinando la resa dei tablet e degli smartphone alla qualità di lettura ancora data dalla carta. I produttori sono all’opera e sia Amazon col suo Kindle, che la Apple con l’iPad e gli altri tablet che inseguono, immetteranno presto sul mercato ulteriori evoluzioni degli attuali strumenti.

Un futuro molto promettente quindi, a costi bassi e con grandi prospettive anche nel settore dell’education e nella scuola che, purtroppo da ultima, segue questo sviluppo. Superfluo discutere su quali traguardi potremmo raggiungere in questo settore, con investimenti davvero minimi e con la preparazione progressiva del personale docente: uno dei fronti su cui saremo impegnati nella ricostruzione della competitività e del ruolo dell’Italia.

Un ringraziamento quindi a marco Calvo, che ci ha consentito questa riflessione e un arrivederci a presto, magari sempre in Second Life, nell’ambito di una discussione magari più ampia su queste tematiche.

Andr3a Bekkers: una ragazza che voleva cantare a tutti i costi!

by Francesca Caeran

Una di quelle sere, passate tra organizzazione di concerti e le risposte ai 50 IM che mi arrivano ogni sera, in mezzo agli altri un IM, c’è quello del mio amico Luy Boxen, del Beach Italy, che mi scrive: “Francy, puoi venire un attimo, ti vorrei fare ascoltare una ragazza che canta molto bene”. Mi capita spesso di ricevere questo tipo di IM, o una notice che dice: “Prova di un nuovo cantante qui in land”, e ogni volta la mia curiosità mi fa volare verso quel TP. Nella land di Luy c’era un avatar all’immagine di ragazzina, che si chiama Andr3a. Accendo il voice, e sento questa vocina con un accento romano stupendo, che mi saluta con un briciolo di timidezza nella voce. Luy ci presenta, e mi chiede di ascoltare la giovane Andr3a che canterà qualcosa per me. Purtroppo Andr3a canta con il voice, non ha lo streaming, non usa nessun programma che le permette di mandare in land la sua voce. Sento malissimo, quasi nulla, la voce va e viene, insomma dico ad Andr3a che faccio fatica a capire se è brava o no. Le consiglio dunque di richiamarmi non appena saprà usare lo streaming, con il programma adatto. Sicuramente lei ci sarà rimasta male, ma mi disse: “Si lo farò, e ti contatterò, cosi mi ascolterai di nuovo cantare” e mi diede dei link dove la si poteva ascoltare cantare su YouTube in RL.

Molto carina, sia la voce che lei.  Andr3a è una ragazza di colore, che infatti dimostra di avere i suoi 19 anni.  Sempre per via della mia curiosità, le chiedo quale sia la sua origine. Andr3a mi spiega che è Brasiliana, e che è stata adottata all’età di 4 anni da una famiglia romana. Le spiego che cantare in diretta streaming è molto più difficile che mettere un file su YouTube, che ci sono effetti in un link che possono nascondere errori e stecche, e che in live non perdonano. Ma lei non si lascia intimidire, mi ribatte che mi contatterà prossimamente, appena potrà cantare con lo streaming.

Passa qualche giorno, e vedo un IM di Andr3a, in cui mi spiega che un amico l’ha aiutata ad istallare e ad  usare un programma per  poter usare lo streaming, e mi chiede di andare ad ascoltarla. Sorrido per la sua tenacità, e mi teleporto da lei. E infatti sta usando lo streaming, ma la qualità del suono non è delle migliori. Percepisco però che la voce c’è, ed è anche bella e melodiosa. Canta in inglese, e questo mi piace. Mi chiede se posso occuparmi di lei J. Mi dice che vuole cantare a tutti i costi, che cantare è tutta la sua vita, che è la sua passione, ma che purtroppo oltre le 22,30 non potrà mai andare per tenere i concerti. Ovviamente le rispondo che non sarà facile trovare delle serate da fare, ma che ci sono sempre delle land che prendono artisti nei pomeriggi e nei preserali, e che vedrò cosa posso fare.

Alcuni giorni dopo di nuovo un IM di Andr3a, che mi chiede schietta e diretta: “ma insomma ti piaccio o no”? Mi piacciono le persone che credono ai loro sogni, che desiderano cosi tanto qualcosa da affrontare tutto e tutti pur di riuscirci. Mi piacciono le persone che hanno carattere, e se poi hanno l’età di mio figlio RL, se si chiamano pure come lui e sono cosi tenaci,  allora li adoro :). Dunque, la mia risposta fu che stavo vedendo cosa potevo fare, che non si fa nulla in fretta, nemmeno su Second Life, e che lei comunque doveva imparare ad usare il virtual DJ, e lo streaming per benino, prima di pensare a fare anche un preserale.

Passa ancora qualche giorno, e ricevo un IM della mia amica Lukia di Napoli che mi scrive: “Ma Francesca, ma l’hai sentita cantare la piccola Andr3a? Ma hai visto che voce eccezionale che ha? Ma guarda che si deve fare qualcosa per lei! Daiiii vieni qui a sentirlaaaaaa”. A questo punto mi sono messa a ridere dietro al mio PC: “Ma guarda te questa peperina, che adesso mi fa immare dagli owner, e che quasi quasi mi faccio rimproverare perchè non mi occupo di lei!” E brava Andr3a, la furbetta hahahha. Sono andata a Napoli, dove lei tranquillamente si esibiva in mezzo ad un bel gruppo di avatar. Usava lo streaming come una grande, ed era molto bello quello che stava cantando, tanto che ho suggerito a Lukia di farla salire sul palco prima del concerto previsto quella sera a Napoli. E’ stato un grande successo! Andr3a è piaciuta tanto, e finalmente ha realizzato il suo sogno: quello di cantare. Troppo bello il suo entusiasmo, per non parlare della sua tenacità. Una ragazza di 19 anni determinata a cantare a tutti i costi, ecco, questa è Andr3a Bekkers.

Per presentarvi Andr3a vorrei semplicemente riportare qui l’intervista che le ho fatto, poichè riflette completamente il suo carattere e la sua simpatia.

1) QUANTI ANNI HAI IN RL? umh, 19! Fatti da un pò (01-06-1992, metto la data perchè non tutti credono alla mia età! causa la mia giovane voce).

2) IN QUALE REGIONE D’ ITALIA VIVI IN RL? A Roma! J

3) CHE FAI IN RL? STUDI? Per adesso niente, appena potrò, inizierò gli studi! Università, facoltà Psicologia! Così poi vi psicanalizzo tutti!

4) DA QUANTO TEMPO CANTI IN SL? Ho iniziato da pochino dai!! Mò non posso dirti con precisione … non me lo ricordo! Sono un pò smemoratella io!!

5) DA QUANTO TEMPO SEI IN SL? Tanto, tanto tempo, J mi ricordo che quando entrai, gli avi scrivevano su pezzi di sassi e scolpivano con la pietra!! Ancora non si volava!

6) IL TUO PROFILO DICE CHE SEI NATA NEL 2007 PERTANTO HAI 19 ANNI…SEI VERAMENTE ENTRATA A GIOCARE QUANDO AVEVI 15 ANNI? Ssssshhhhh! Non dirlo a nessuno! Mò se la Linden mi banna, leggendo la tua intervista, non ti parlo più! (in realtà ne avevo tipo 14, avevo un altro avi shhhhh!)

7) I MINORENNI NON POSSONO GIOCARE IN SL, TU CHE CI FACEVI QUA? Mha, tutto e niente…

8 ) PERCHE SEI ENTRATA IN SL, E CHI TI HA FATTO ENTRARE? Ho visto una volta un giornale che parlava di SL e ho detto: ma si proviamo, tanto… Sono stata due giorni a capire come ci si doveva registrare!

9) CHI TI HA DATO L’IDEA DI CANTARE IN SL? Da sola!! Ho detto: “Cavolo ma io ho un canale su YouTube, sono già pubblica! Perchè dovrei nascondermi ancora … male che vada mi fanno report!”

10) CANTI PURE IN RL? DA QUANTO TEMPO? Ho iniziato a 5 anni a suonare il piano, a 6 ho iniziato a cantare, con le canzoni della Pausini! Bei tempi!

11) PERCHE TUTTA QUESTA VOGLIA DI CANTARE? CHE EMOZIONI TI PROVOCA IL FATTO DI CANTARE? Sono una grande sostenitrice dell’arte in tutte le sue forme! Chi ha il dono dell’arte ha una marcia in più degli altri. Sa cosa vuole, sa cosa fa! La musica, il canto, è il mio mezzo per conoscermi, per guardarmi dentro, per capire come sono! E’ il mio mezzo per esprimere senza paura la mia essenza, così non sono infelice e repressa!

12) CHE STILE HAI? QUALI SONO I CANTANTI CHE TI PIACE INTERPRETARE E CHE TITOLI? Mi piace tutta la musica! Non ha limiti, è questo il bello! Insieme ad essa mi sento infinita! Ma lo stile che più mi riesce, sono le ballate, pop! Tipo: “Hallelujah” (Alexandra Burkle), “L’alfabeto degli amanti” (Michele Zarillo), “The Scientist” (Coldplay), “Fix You” (Coldplay) “Hero” (Enrique Eglesias), “Someone Like You” (Adele), ecc …

13) COSA SPERI PER IL FUTURO? CHE PROGETTI HAI IN RL COME IN SL? Io ho tanti progetti, ma alla fine tutti i miei progetti girano sempre intorno alla stessa cosa: la musica e l’umanità!

14) QUALI CANTANTI TI PIACE ASCOLTARE IN SL? Tutti! Io amo la gente che canta, stonata o intonata che sia! Amo sentire qualcuno che canta, si crea una specie di simbiosi poi!

Per ascoltare Andr3a cantare ecco il link del suo canale su YouTube :

E se ripartissimo da qui?

Si è conclusa ieri, 25 novembre, la cinque giorni dedicata alla manifestazione “2Lei in Second Life”, in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne.

Innumerevoli gli eventi che si sono alternati in questi cinque giorni (http://secondlife2lei.blogspot.com/2011/11/2lei-2011-calendario-eventi-dal-21-al.html), e, per ognuno di essi, uno sforzo organizzativo e un lavoro complesso di preparazione è stato messo in atto. Ne sono stato testimone diretto, poiché nella serata finale ho effettuato lo stream sul mio canale livestream ), sebbene come “riserva” di Magicflute Oh che trasmetteva sul canale di PyramidCafeTV ). Ebbene, per ognuna di queste serate tutto un team di addetti ai lavori è stato in grado di lavorare insieme, divertendosi e investendo il proprio tempo, senza protagonismi e senza le solite polemiche o rivalità: artisti, cantanti, owners di land, tecnici, grafici, PR ed organizzatori vari, tutti insieme in uno sforzo comune.

E’ stata una gran bella esperienza, e non solo per il risultato ottenuto nello svolgimento delle serate, ma soprattutto per quello che questa esperienza ha insegnato a tutti coloro che hanno partecipato all’organizzazione. Si è dimostrato che le mille individualità, messe insieme, possono davvero produrre un risultato di ottimo livello professionale. Intendiamoci, ci sono fior di professionisti che frequentano Second Life, ma ognuno di essi è sempre stato portatore, a parte poche esperienze comunitarie (prima tra queste Vulcano), del proprio verbo e della propria individualità. Molte iniziative sono fallite in passato, nel tentativo di creare gruppi o strutture di coordinamento, ma, già da qualche mese, le esperienze di teamwork stanno crescendo nella Second Life Italiana.

Ed è questa la novità. Forse la lontananza dai riflettori e la voglia di tornare a crescere hanno compattato questa comunità, forse la conoscenza reciproca, consolidata in diverse occasioni negli ultimi tempi, e forse anche la maturità, raggiunta da questi gruppi, ha prodotto un risultato veramente incoraggiante per il futuro.

Contemporaneamente, esperienze esterne a Second Life, basate sulle sim che crescono su Craft o su OSGrid, si stanno consolidando, creando alcuni capisaldi nel nuovo mondo, che lentamente ma inesorabilmente, accoglieranno flottiglie di viaggiatori e di emigranti.

E’ il momento per tornare su un concetto che, personalmente, ho sempre ribadito: Second Life è stato un prototipo, una esperienza iniziale che ha consentito la sperimentazione di quelle attività e di quelle progettualità realizzatesi in questo Mondo Virtuale.

Lasciamo quindi perdere il rimpianto per le incapacità manageriali o di marketing della povera Linden Lab, messa in passato di fronte a responsabilità e ad aspettative che andavano molto al di là delle potenzialità effettive di questa piccola azienda di 150 persone.  Lasciamo anche perdere il rimpianto per la luce dei riflettori, alimentato in passato dall’interesse dei grandi media. Oggi l’informazione corre sulla rete. I media classici sono ormai un complemento in rapida evoluzione, rispetto al mare magnum dell’informazione sul web, e di questo tipo di informazione in rete, molti di noi hanno grande competenza ed esperienza .

E’ un bel futuro quello che si prepara, ci sono ormai tutti gli elementi per un salto evolutivo nella nostra capacità di sfruttare i Mondi Virtuali. Non perderemo questa opportunità …

2Lei: la nuova voce delle donne grida da Second Life

COMUNICATO STAMPA
2Lei è un progetto di sensibilizzazione, in occasione della “Giornata Mondiale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne”.

Il progetto, ideato e realizzato interamente nell’ambiente virtuale Second Life, proporrà al pubblico una serie di eventi sul tema della violenza contro le donne. Gli eventi in programma saranno realizzati dagli utenti di Second Life, appartenenti a diversi gruppi, riuniti per l’occasione sotto il patrocinio di Fondazione Pangea ONLUS, Amnesty International e Whipart. Ogni giorno, dal 21 Novembre fino alla serata conclusiva del 25 Novembre, sarà possibile accedere a spazi realizzati per il progetto 2Lei, dove “la voce delle donne” griderà attraverso opere d’arte virtuale, fotografie, concerti live, installazioni e conferenze.

Questo il programma: http://secondlife2lei.blogspot.com/2011/11/2lei-2011-calendario-eventi-dal-21-al.html

Sfruttando le capacità che gli utenti hanno acquisito “vivendo” in Second Life, sono state realizzate delle opere d’arte virtuali che prevedono l’utilizzo di tecniche di grafica e animazione 3D, prenderanno vita nel Metaverso. Sono state scattate ed elaborate foto artistiche con protagonisti gli avatar, programmati dei concerti live di diversi artisti, collegati da tutte le parti del mondo, che utilizzeranno i loro avatar per cantare, diffondendo le loro canzoni tramite uno streaming WEB. Sono state organizzate delle conferenze con ospiti che dal mondo reale si collegheranno e parleranno in Second Life per contribuire con le loro storie. Sono state preparate letture di brani a tema, che verranno interpretate e commentate da attori e spettatori virtuali.

Per il secondo anno di seguito la popolazione del Metaverso si è riunita per creare un progetto che non ha eguali. Il significato profondo di questo progetto viene dalla forza dell’ambiente virtuale. Second Life, per mezzo dell’immersività ed esclusività che lo contraddistinguono da altri metaversi, offre uno strumento efficace per comunicare il forte messaggio di solidarietà che si vuole esprimere verso tutte le donne del mondo.

Per info e programma http://secondlife2lei.blogspot.com/

L’Alpha e l’Omega

Articolo by: AquilaDellaNotte Kondor. Foto by: Lucrezia Savira

Se volete provare ancora il fascino della scoperta, di un mondo che come pochi sarà capace di stupirvi, come quando entraste in Second Life la prima volta, magari qualche anno fa… Se volete scoprire dei luoghi al di fuori dal comune, dove ogni passo può rivelarsi una scoperta, allora dovrete passare dall’Alfa e dall’Omega, la sintesi di quanto possa essere tanto affascinante un mondo virtuale.

Vi parlo di un mondo che, a dispetto dei miei quattro anni di permanenza in Second Life, mi riesce davvero difficile descrivere: le land gemelle di Alpha Point (http://slurl.com/secondlife/Alpha Point/219/37/622) e Omega Point.

Cercherò di descrivervi questo mondo con l’aiuto di un servizio fotografico eccezionale fatto dalla bravissima Lucrezia Savira, mia preziosa collaboratrice per questo articolo.

E’ un mondo di fiaba, che ricorda vagamente i paesaggi alla Flash Gordon di buona memoria: edifici svettanti verso il cielo, guglie sottili che all’improvviso si espandono, rivelando angoli da scoprire lentamente, con attenzione. Non vi accontentate del primo sguardo dall’alto, per quanto affascinante possa sembrarvi nella sua maestosità; scendete al suolo e avviatevi a piedi tra gli archi, i giardini, i piccoli angoli nascosti. Questo mondo fantastico è racchiuso tra alte montagne, coperte di neve e poste tutt’intorno a segnarne i confini. Cominciate l’esplorazione a piedi, poco alla volta, e godetevi tutti gli angoli di questo mondo. Dovrete spostarvi su diversi livelli, poiché è l’altezza la dimensione privilegiata di questo mondo. Scoprirete viali, giardini, colonne d’oro, e perfino un piccolo planetario. E’ al centro esatto di questo mondo, che troverete un oggetto che racchiude un intero universo: una sorta di sfera armillare dorata, sospesa al centro di un enorme palazzo bianco e ocra, e in cui l’oro è sempre il colore prevalente. Al centro dei diversi anelli della sfera, un sole in miniatura attira lo sguardo raccogliendo al suo interno tutta la luce dell’universo mondo. Intorno, nel grande palazzo, lampadari coperti d’oro riflettono le mille luci che danno a questo ambiente un aspetto davvero insolito. Al limite del palazzo, inizia una salita il cui cammino è sbarrato da statue armate che ci impediscono il passaggio. Davanti alla salita, un’animazione consente di raccogliersi in preghiera (così sembra…!). Al centro esatto della sim Alpha Point c’è un cortile circolare, con un samurai appiedato, armato di tutto punto, che fronteggia un avversario a cavallo, anch’egli armato: sì sono davvero due samurai. Le sim infatti appartengono a Masoon Ringo (http://masoonringo.wordpress.com), una bravissima builder Giapponese, che ha costruito questa meraviglia, nel marzo 2010, insieme alla sua amica Sweetlemon Jewell, la costruttrice della prima Omega Point (se ne sono succedute tre versioni, l’ultima, l’attuale, nel giugno 2011, accanto ad Alpha Point). Uscendo dal palazzo dorato, oltre il cortile centrale con i guerrieri samurai, vi troverete in un vasto giardino, dove, sotto fasci di luce roteanti e al cospetto di un enorme gattone nero, c’è una scacchiera gigante con i pezzi di cristallo. Ai lati della scacchiera, due castelli fatti con carte da poker, che ricordano altri, notissimi, racconti, vi faranno divertire cliccandoci sopra, osservando la disposizione delle carte che cambia. Sospesa nel cielo, tra le guglie bianche e dorate, una flotta di vascelli spaziali è immobile a mezz’aria. Se volete visitare i diversi punti indicati dall’itinerario ufficiale, recativi all’Hub di Alpha Point, da cui si diramano i diversi teleport per i punti più rappresentativi della sim (http://slurl.com/secondlife/Alpha Point/132/140/621). Vi troverete quindi nel castello, in cui il bianco e l’oro è interrotto unicamente dal cristallo degli oggetti. Attraverserete la ballroom di cristallo, scoprirete una minuscola spiaggia davanti ad un mare i tempesta, vi troverete al cospetto della lava ribollente di un vulcano, e potrete quindi usare il vascello del piacere, lasciandovi trasportare in volo per esplorare dall’alto la sim (facendo ovviamente attenzione a non andarvi a scontrare con le guglie degli edifici). Raggiungerete infine, ad un’altezza oltre mille metri, il “paradiso di ghiaccio”, e troverete ad attendervi un pegaso alato trainante un carro, sempre di ghiaccio, con cui potrete continuare il sorvolo dei diversi punti della sim.

Questa mia descrizione non può che rendere una vaga idea di queste due fantastiche sim, non vi resta quindi che visitarle. Scoprirete che non ho esagerato nel sentire un senso di disagio e di inadeguatezza, descrivendone le immagini, che presto, spero, vedrete anche voi. Buona esplorazione!

Tiny Blues Brother band club

by Mascia Luminos

Questa viaggiatrice, ormai quasi senza fissa dimora, usando il teleport (magari ci fosse un sistema cosi anche in RL!!) è arrivata in una land italiana dal nome suggestivo: la ‘Tiny Blues Brother Band Club”. Non è una land commerciale, non ha negozi, e la prima impressione che si ha quando si arriva è quella che fa pensare a costanti ‘lavori in corso’. Il colore che spicca è il verde dell’erba e delle piante. Spostando il campo visivo più in là, si vede il mare con languide onde, che lente arrivano fin sulla riva. Percorro il marciapiede che mi porta in un negozietto, quasi un mercatino, dove oggetti vintage fanno capolino da sotto una scala, un juke box e … il flipper… Sorrido e proseguo la passeggiata. Mi accorgo che c’è di tutto un po’: una pista di pattinaggio sul ghiaccio, una fermata di attesa per autobus con le panchine, e un piccolo teatro con sedie di velluto rosso ben curato. Sto riflettendo sul nome della land, e saltellando arrivo ad un cartellone ben esposto dove sono elencati gli eventi del mese di novembre… sgrano gli occhi … ma quanti eventi fanno? Mi spiego allora come mai la sensazione … dei lavori in corso. Qui ogni sera c’è un evento differente, e la comunità è molto attiva, ricordate? (I famosi gruppi … io appartengo ad un gruppo e quindi sono informata su ogni iniziativa che viene ideata per l’aggregazione e per il divertimento in generale ecc… ecc … ) Beh, qui al Tiny la fantasia non manca! Mi fermo e sono piacevolmente stupìta, punto il ditino sul cartellone e lo scorro attentamente … serata Gréase, serata al Capone, pirata party, ballo delle debuttanti, notte cubana… Paris… can can… le mille e una notte… Mi incuriosisco sempre di più. Voglio capire! Attendo l’owner Roberto Alter, c’è scritto così: owner del gruppo, e voglio intervistarlo. Mi siedo sotto la pensilina dell’attesa autobus, è già sera, e, fra poco, sono certa che il nostro Roberto entrerà (ho chiesto ad un passante … lol). Ecco, arrivato! Mi presento subito, e dopo alcuni convenevoli e spiegazioni su chi sono e il motivo che mi porta qui, passo alle domande… Anzi no, non voglio fare troppe domande. Ho sempre questo mio scrupolo, che mi fa pensare sempre che magari potrei esser invadente, e soggiungo:  “Roberto vorrei che tu mi parlassi del Tiny, di questa land: cosa fate? Ma, soprattutto, lo spirito che la anima e la rende cosi vitale, come ho potuto vedere girando qui e là’’. Mi siedo, e lo fisso lasciando che anche lui si metta a proprio agio, per raccontarmi tutto quello che vuole, e per poter descrivere questa terra. Ma, voglio precisare, è soprattutto questa una comunità, e pure molto attiva, a quanto vedo.

 Si siede accanto a me, indossa un cappello ‘Borsalino’ e penso… Blues Band… ma non dico niente, rimango in silenzio, e Roberto inizia a raccontarsi. “Prima di aprire il Tiny Blues Brother Band Club creavo e vendevo vestiti qui su sl. Successivamente, a me e mia figlia, ed altre due ragazze conosciute qui in questo mondo virtuale, è venuta l’idea di creare una band composta da Tiny (particolari tipi di avatar che si presentano sotto forma di piccoli animali). E poiché avevamo in comune la passione della musica Blues, la banda ha assunto il nome di Tiny Blues Brothers Band, avendo come repertorio principale le canzoni relative al film, e alla musica Blues e Old Rock”.

 Roberto continua: “Abbiamo suonato per un po’ in varie land, principalmente  di lingua inglese, dove il genere è più seguito, ma a causa della difficoltà di riunire tutta la band ad orari prestabiliti e ben precisi dei concerti, abbiamo preso la decisione di creare un luogo, anche piccolo. Non era importante dove ritrovarci, ma fare musica e creare un gruppo affiatato di amici. Il pubblico, poco per volta, si è trasformato da straniero in italiano.  Abbiamo cominciato a variare il tipo di musica, e la gente che veniva a trovarci  è cresciuta giorno per giorno”.

 “Il Tiny Club ha voluto caratterizzarsi  offrendo un nuovo tipo di struttura, che segue, o intende seguire, alcuni principi di base che amo chiamare la mia piccola utopia, che ora ti spiego: assoluta libertà di esprimersi, ma senza alcun tipo di volgarità. Assoluta libertà di rezzare, costruire, creare manifestazioni ecc… Evitare qualunque forma di “commercio”,     evitare qualunque tipo di manifestazioni sessuali in pubblico, creare un ambiente confortevole ed allegro, in cui ricevere gli amici  (non clienti). Creare una land anche per gli “over-anta”,  non le solite “Disco”, ma un posto dove divertirsi, affrontare discorsi seri, o semplicemente chiacchiere tra amici. Diversificando il tipo di musica, si è arrivati a creare serate a tema, e quindi a creare apposite ambientazioni. Organizziamo anche concerti dal vivo, e serate con musica su richiesta, in modo da accontentare sempre di più gli appartenenti al gruppo. La land si è poi ingrandita fisicamente con zone caratteristiche: villaggio medievale, una locanda per ballare il tango, la casa degli spiriti, hammam, circuito per le corse automobilistiche, terreno per le battaglie di paintball, pista di pattinaggio sul ghiaccio, ed una piccola Parigi. L’assetto però non è mai definitivo e le ambientazioni vengono cambiate di sovente. Il sistema sembra essere apprezzato, il gruppo del Tiny ormai conta più di 300 persone ed è da poco sbarcato anche su FB  dove vengono pubblicate anche le foto delle varie serate’”.

 Rimango zitta, perché comprendo che Roberto è talmente preso nel raccontare le cose che ha ideato e che sta portando avanti con molta semplicità e determinazione, e lo lascio parlare senza interrompere l’incanto. E lui prosegue: “Il coinvolgimento degli amici del Tiny ci consente di apportare sempre nuove idee, che tentiamo di realizzare, per crescere e per cercare di dar vita a quella “piccola utopia”, dove ognuno possa sentirsi libero, in un mondo privo dalle volgarità, e tutte le situazioni negative che  si trovano in Second Life, ma anche nella vita reale. Vogliamo che ci sia il sogno o l’evasione, o ancora meglio, un mondo piccolo dove trovare situazioni positive e rilassanti. Esiste uno staff (ognuno dedica il suo tempo disponibile, una sorta di part-time) composto da Alexa Uriza, Gabry Ixtar, Iside  Doune e Sivesh Skeldergate. Che dire di più, niente, se non: “Lunga vita al Tiny che ormai stà per festeggiare il suo secondo anniversario!”

Sono molto soddisfatta, questa land non la conoscevo, non conoscevo lo spirito che ne costituisce le fondamenta, mi piace. Mi piace tutto. Ho deciso che scrivo questo articolo perché è un onore per me il fatto che Roberto ora mi abbia passato il gruppo, questo gruppo. Mi alzo, mi guardo l’abito a strisce… la panchina era appena stata verniciata!! Saluto con la manina Roberto, lo ringrazio, e vado subito in una sandbox a cambiarmi, poi cercherò una pulitura dove poter far lavare i miei jeans rigati con il verde della vernice. Uso il teleport, e in un secondo volo via. Mi piace questo lavoro virtuale, dico fra me e me, le persone che incontrerò saranno tutte cosi? Un abbraccio.  La vostra viaggiatrice virtuale: Mascia Luminos.

Quando la musica è passione: Swina Allen

by Serena Domenici

Ho assistito a molti concerti su Second Life, alcuni li ho trovati molto emozionanti altri, sinceramente, deprimenti, per mancanza di innovazione e musicalità. Lo ammetto, anche in ambito musicale preferisco quelli che osano, coloro che scelgono strade mai battute da altri e portano all’interno del metaverso suoni nuovi e nuova linfa vitale. Tutto questo l’ho trovato nel palco dell’Alaska: musicisti, cantanti, cantautori di indubbio talento. In particolare mi ha colpito un cantante-musicista di nome Swina Allen, dotato di una voce leggermente roca e calda, che ha conquistato gli spettatori del suo concerto al quale ho assistito.

 Per questa ragione ho deciso di intervistarlo. In realtà poi l’intervista ha preso una piega imprevista, dal momento che Swina ha cominciato a rispondere alle mie domande a ruota libera, come un fiume che straripa e ne è nata una conversazione a due molto interessante che vi riferisco.  “Ciao Swina, ho compreso che non sei una persona che ama parlare molto di se, ma dovrai sforzarti un po’, mi piacerebbe e ci piacerebbe conoscerti un po’ meglio. Cosa ci racconti di te? ”Tutto ciò che nasce da una passione non può essere canalizzato o irregimentato, ma lasciato libero”. Questo mi ha detto sostanzialmente cominciando il suo viaggio con me. La musica è un istinto che parte da dentro, c’è o non c’è, qualcosa che non è facile definire. Swina nasce soprattutto come musicista e arrangiatore. Collabora nel mondo reale con artisti noti e meno noti e, pur occupandosi anche di altro, l’arte di scrivere musica e’, e sarà sempre, per lui un modo per comunicare i suoi stati d’animo, la sua vita , i suoi sogni ed i suoi incubi.

 All’inizio il Metaverso ha rappresentato per Swina uno strumento per rompere con determinati schemi, un posto non convenzionale dove poter sperimentare ed esprimere l’arte in modo totalmente libero. Ma con il passare del tempo l’entusiasmo ha lasciato il posto alla delusione perché Second Life, soprattutto nella comunità italiana, ripropone i soliti sistemi preimpostati e convenzionali della vita reale, dove l’arte di arrangiarsi delimita e taglia le gambe a chi tenta, rischiando in proprio, di portare avanti discorsi innovativi e di qualità. A differenza di quanto accade in molte land americane o straniere in generale, da noi regna l’improvvisazione (nel senso che ci si mette a fare cose che non si sanno fare) e anche la paura di sperimentare: questo non solo in campo musicale. Chi ha veramente qualcosa da esprimere e ci mette l’anima rischia col tempo di rimanere deluso e di abbandonare il Metaverso. Un pensiero quello di Swina che mi trova assolutamente d’accordo: io giro e osservo molto e spesso ho potuto assistere a prove artistiche davvero qualitativamente mediocri, ma anche prive di novità, per non dire banali. Un esempio? Ho assistito a letture di poesie che un ragazzino sarebbe capace di scrivere meglio. Eppure, molte persone osannavano l’autore di simili banalità, solo perché appartenente alla stessa corrente di pensiero, fingendo di trovare interessanti cose che non lo erano per nulla.

 Così il metaverso, anziché diventare un mezzo per far volare idee, pensieri e sogni, si trasforma in un banale copia e incolla o in un ripetere sterilmente modelli altrui. Swina è dal 2007 sul Metaverso, da allora propone i suoi lavori e le sue tecniche di suono. Canta brani scritti da lui o da una sua amica americana, Maggishadows, molto brava a scrivere canzoni. E’ coadiuvato dalla presenza della sua amica Sandy, che insieme a lui collabora alla parte musicale dell’Alaska.

 Swina è anche un valente builder, nonché un bravo progettista di arredamenti di interni. Inutile dire che non apprezza molto le “Cover”, preferendo piuttosto improvvisare. Ad esempio, una volta, durante un’esibizione, uno degli spettatori del concerto scrisse qualche frase nella chat locale, che lui trasformò all’istante in una canzone, tra lo stupore e il divertimento generale. Tra non molto uscirà il suo nuovo Cd, contenente alcuni brani che ho ascoltato in anteprima. Musica dolce, roca a tratti amara, ma di sicuro non banale. Non dico altro, perché se vi siete incuriositi proverete ad ascoltarlo. Posso solo dirvi che parlando con lui ho avvertito passione. Passione vera, quella che si prova quando si fanno cose in cui si crede veramente. Un sacro fuoco che, come dice lui, non necessariamente deve portare Fama e denaro. “Solo”, si fa per dire, un talento da coltivare e condividere con chi ha voglia di ascoltare e di uscire da schemi del passato che ormai puzzano di stantìo. Perché la musica, e ogni manifestazione di creatività, non possono assumere nuove forme ed avere nuovi contenuti e, attraverso il Metaverso, crescere e arrivare sino al mondo reale? Perché non bandire, almeno su Second Life, la mediocrità e la banalità, e non avere il coraggio di riconoscere ed apprezzare la volontà di uscire dal seminato e creare qualcosa di nuovo? Per quanto possa essere duro sentirselo dire, non siamo nati tutti musicisti, cantanti, scrittori o costruttori. Il fatto di cogliere e apprezzare una canzone o una poesia non fa di noi necessariamente degli artisti, ma deve farci comprendere che l’arte è capace di trasmettere con tale efficacia emozioni e pensieri da farci credere di esserne noi i creatori.

 Mai prendersi troppo sul serio, dice Swina, ma facciamo seriamente le cose in cui crediamo.  Sono quelle che lasciano il segno, aggiungo io. Tutto il resto ci attraversa e non lascia traccia.

Ritorno della rivista My Life

Ritorno della rivista My Life, a partire da questo mese. Nuova veste grafica, staff rinnovato e altre novità per una rivista che parla degli eventi e delle novità di  Second Life. Un taglio internazionale con articoli in diverse lingue e interviste a protagonisti di Second Life completano il quadro. Facciamo i migliori auguri da parte di Virtual Worlds Magazine alla nuova rivista, certi che l’informazione debba essere la più varia possibile, per raccogliere tutte le voci e le esperienze di Second Life.

Una rivelazione canadese per noi Italiani: Krisie Snowdrop

By Francesca Caeran

Prendete un campionario di avatar e fate loro questa domanda: hai già sentito Krisie Snowdrop cantare? E la risposta sarà: NO … MAI! Ed ecco che la vostra piccola reporter, che sarei io, è orgogliosa di scoprire che i suoi articoli sono utili … LOL. Infatti, ho chiesto a diverse persone se conoscevano Krisie Snowdrop, e tutti quelli a cui ho chiesto non sapevano che era una cantante live. E che cantante amici!!

Tanto tempo fa, come spesso mi capita, gironzolavo per le land internazionali, ed ecco che arrivo in una land Americana, dove c’era un pannello che pubblicizzava il concerto di Krisie Snowdrop. L’orario era giusto, dunque accendo il play dello streaming e BUM! la sua voce nelle orecchie, cosi melodiosa e bella che ho pensato: ecco questa si che è una cantante con la C maiuscola. Seguendo il radar, arrivo in mezzo alla folla, tanti avatar che evidentemente si stavano divertendo. Ricordo di aver sentito Krisie cantare “Hotel California” e sono stata meravigliosamente sorpresa. Poi ha continuato con la Country, ed era sempre stupendo ascoltarla. Ero lì da circa mezz’ora, quando il mio compagno mi disse : Francè, ma hai visto il suo avatar? Bè no, infatti non lo avevo ancora guardato, troppo presa dalla voce che ho adorato da subito. Ma il modo in cui mi disse “guardala un po’”, mi incuriosì parecchio e cosi attraverso il mio avatarino, zummai su di lei.

Infatti, il suo avatar era piuttosto inconsueto per il Metaverso, in cui tutti noi tendiamo ad essere dei top model, con un pupazzo strafigo, lei invece si era fatto un avatar cicciottello, e accanto al palco aveva messo una sua foto RL.  Mi colpì la somiglianza tra lei in RL ed il suo avatar, ed ho pensato che volesse così dimostrare che la sua voce fosse più importante dell’immagine, che poteva veicolare la sua voce tramite un avatar qualsiasi, e che era infatti un modo per dire alla gente: non conta come sono, ma conta quello che la mia voce vi trasmette. E questa cosa mi è piaciuta molto. Brava Krisie, la tua voce infatti trasmette tanta emozione, tu canti con l’anima, e ogni volta che sono venuta a sentirti ho sempre passato un ottima serata.

Ma presentiamo un pò la Signorina Krisie Snowdrop: Krisie ha 43 anni, vive in Canada e ha iniziato a cantare su Second Life due anni fa. Infatti penso che quando l’ho conosciuta iniziava appena a fare i primi passi nel Metaverso.  Voi vedrete Krisie con la sua band di musicisti: una chitarrista che sarebbe anche la sua Manager, un trombettista ed un batterista.

In RL invece, ha iniziato a cantare nei bar karaoke, e la cosa le è talmente piaciuta, che ha comprato uno di questi bar, e adesso ogni settimana, come dice lei, “fa cantare gli altri”. Questa grande cantante può interpretare di tutto, l’ho infatti sentita cantare la Country come pochi, ma anche il Jazz, il blues e la techno.  Canta qualsiasi genere a meraviglia. Il genere che più adoro, sono gli anni ‘80, e ogni volta mi diverto a farle richieste su questo genere.  Una cosa che non guasta, è la sua simpatia: la sentirete sempre divertirsi insieme  a voi.  Krisie ama la vita, e trasmette la sua gioia di vivere come pochi nel Mondo Virtuale. Provare per credere!

E, per finire, una cosa che non faccio mai è parlare del costo di un artista, ma voglio precisare che al contrario di tanti artisti americani (e qualcuno anche italiano hehhe) che vengono a cantare nelle nostre land, la tariffa di Krisie Snowdrop rimane abbordabile.  Se desiderate un concerto di krisie nella vostra land, immate la sua manager Trishia O’Connel e lei vi darà tutte le info su questa stupenda cantante canadese. E siccome vi voglio bene, vi faccio un piccolo regalo: ecco un link dove potrete vedere Krisie che canta in RL: http://www.youtube.com/watch?v=POPf-OOos-o&feature=share

Buon divertimento e arrivederci  al prossimo articolo.