Virtual Worlds Magazine Reloaded: Serate dibattito sulle due anime di Second Life.

Dall’articolo pubblicato su Virtual Worlds Magazine lo scorso 11 febbraio, è scaturito un interessante confronto tra i lettori e i simpatizzanti. L’articolo era stato provocatoriamente intitolato ai “bassifondi” di Second Life, e la discussione che ne è seguita ha messo in evidenza quello che l’articolo aveva cercato di stimolare: una discussione accesa su due diverse modalità di vivere Second Life.

Avevamo quindi preso l’impegno di organizzare un dibattito sul tema, per consentire a chiunque di esprimere le proprie opinioni in merito, e di raccontare il proprio modo di vivere Second Life. Dopo alcuni giorni di riflessione, e un primo annuncio riguardante una serata unica, si è deciso di organizzare la discussione in due serate successive, per l’8 e per il 13 di marzo.

La prima serata si terrà a Solaris l’8 di marzo alle ore 22,30

http://slurl.com/secondlife/Solaris%20Island/25/220/26

La seconda serata, invece, si terrà a Suspiria, il 13 di marzo alle 22,30:

http://maps.secondlife.com/secondlife/Suspiria/64/47/1301

Entrambe le serate si svolgeranno con il supporto logistico ed organizzative del gruppo Pyramid, con cui Virtual Worlds Magazine ha avviato una proficua collaborazione, e dello staff di Suspiria.

La partecipazione è aperta a tutti. Vi aspettiamo numerosi, per un confronto aperto e libero da preconcetti, e per fare un passo in avanti nella discussione in corso, che coinvolge la comunità italiana di Second Life.

L’altro non esiste?

by Volando Amat

In un poema di Elliot, c’é scritto, se io lo traduco correttamente: ” Dov’é la vita che abbiamo perduto vivendo? Dov’é la saggezza che abbiamo perso nella conoscenza? Dov’é la conoscenza che abbiamo perduto nell’informazione?”. Come il filosofo maledetto Cioran potrebbe aggiungere: “Dove sta l’ideale che abbiamo perso diventando creatori di cose concrete, smettendo di essere “artisti interiori ?”  E si potrebbe anche aggiungere un’altra domanda: “Dove sta il Dio che abbiamo perso con l’incarnazione?”  Secondo Cioran l’altro non esiste: “Non ho mai trovato nessuno, non ho fatto che imbattermi con ombre scimmiesche o sinistri”.

Per rispondere a questa domanda, io mi dico che tutto quello che siamo, prima lo abbiamo desiderato o sognato di essere. Siamo quello che la nostra nostalgia ha prodotto per noi. Ma perche ci risulta pericoloso l’altro? E perché soprattutto allo stesso tempo lo desideriamo e desideriamo la sua compagnia? Credo che ci sia connaturale il paradosso. Siamo autisti e sociali allo stesso tempo. Da una parte vogliamo la solitudine, arrivare ad essere indipendenti, senza che ci disturbi nessuno, senza l’ingombro della convivenza o compromessi che la convivenza impone essere; e ci spinge verso il desiderare un’isola deserta e privata, per esempio in Second Life, dove niente dobbiamo temere o ci sarò imposto. Dall’altra parte, le nostre nostalgie ci fanno sentire esiliati come Ulisse della nostra patria, del posto dove desideriamo condividere, di farne partecipi gli altri e partecipare.

La prima cosa é sentire la Nostalgia, poi sapere “di cosa”, anche se a saperlo veramente non riusciremmo mai … ma andiamo sempre alla ricerca del nostro perchè. Una volta acquisita la nostra paradossale condizione, possiamo domandarci quale strada intraprendere per risolvere la perplessità e l’irrisolto che c’è in noi, quando qualche segnale di un possibile “Altro” ci appare. Robinson Crusoe, ad esempio, si era accomodato alla sua  solitudine e aveva dimenticato “L’altra parte di se”. La mia realtà dipende dall’altro” (Marìa Zembrano, pensatrice spagnola).  Quando qualcuno opta per essere la metà di quello che é,  guarda quello che gli domanda l’altra parte di se, con timore.  Il timore.  L’esperienza Unipolare di Robinson Crusoe aveva fatto di lui un nevrotico, per questo, per la sua nevrosi, aveva paura di attivare l’altra parte di se, quella che veniva a contraddire la sua istallazione nell’autismo, nella solitudine volontaria.  Robinson Crusoe non é altro che un personaggio creato da Defoe, é un mito, e il mito che vive da se, e allo stesso tempo “perché mi serve e perché lo voglio” diventa patrimonio culturale e come tale possibile manipolarlo, usato per vedere in lui, quello che vedo e quello che voglio vedere, perchè quando un’opera, in questo caso un libro, arriva a una accettazione universale, lascia indietro il suo creatore e diventa patrimonio di ognuno di noi.

Quando ci avventuriamo ad uscire nel mondo, l’ultima cosa che desideriamo è che ci contraddicano, e speriamo che l’Altro, non sia altro che un prolungamento di noi stessi.

Questo è quello che Freud definisce “narcisismo infantile”, quando cominciamo a vedere, vivendo, che non è così, che l’Altro non é una parte di me, ma é un “Tu”, con i suoi propri desideri, con un suo proprio programma di vita e di maniera di attuare. Non é che rinunciamo nel nostro intento di fare di lui un’unità simbiotica adattata ai nostri desideri, e per questo, usiamo diverse sistemi: l’imposizione della nostra volontà sulla sua (di qui, l’istinto al potere) dell’annullamento di tutto quello che impedisca che l’altro ci contraddica, piuttosto che sparisca o ci ritiriamo noi da dove lui si trova, fino all’isola deserta, fino a Second Life compreso.

Ci sono altre formule che usiamo, compresa quella di accettarlo (cosi nell’amore), come se fosse quello che mi aspettavo da lui o da lei. E poi vada come vada a finire … Per tutto questo, Robinson Crusoe si impaurisce quando scopre nella sabbia l’orma “di un’altro essere umano” e il suo primo gesto, è quello di correre a mettere i salvo i suoi averi.

Lo stare in Second Life fa bene alle persone che hanno una visione disincantata delle cose, quelle che appartengono ai non compiuti, a quelli che hanno timore di chiudere il cerchio, rispondendosi e convinti di farlo intorno a quello che sono. “Un se stesso” compiuto e rotondo. Non ho mai capito quelli che sanno rispondere alla domanda: “Chi sei?” e difendono e proclamano di “essere se stessi”, come se fosse qualcosa di concreto e definito, e definitivo, qualcosa che si può portare in tasca, come qualsiasi altro documento da mostrare se necessario. Ogni qual volta ho domandato a queste persone, e come é “te stesso?”  sono diventati vaghi e non mi hanno risposto. So di me due o tre cose, e vado alla ricerca e mi cerco negli altri, suppongo che in un modo o nell’altro ognuna trova una maniera appropriata per stare nel proprio ambiente, nel mondo.  Quello di cui mi sono convinta, guardando dal balcone della mia vita, é che il  mondo, sia esso virtuale o reale, é pieno di  persone che vivono diverse vicissitudini, ma che alla fine chiedono qualcosa che si chiama: affetto. E se ritorno indietro al “principio” di me, il ricordo più pungente e vero, era il mio desiderio che tutti mi amassero, mi accogliessero, questo vedevo, e vedo, dal balcone della mia esistenza, un balcone che a volte può dare la vertigine, e da dove si vedono tanti “Altri” e l’Altro o il Tu, non mi sembra che chiedano altro che essere accolti.

Un brivido nell’arte: Janita Diavolo

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by Cris Iracunda

“L’arte non è mai casta, si dovrebbe tenere lontana da tutti i candidi ignoranti. Non dovrebbero mai lasciare che gente impreparata vi si avvicini. Si, l’arte è pericolosa ma, se è casta non è arte” (Pablo Picasso).  Passione, seduzione, intrighi e provocazione… Un mix perfetto di euforia che coinvolge in ognuno di noi, ogni singolo senso, percezione e sensazione. Il brivido perfetto, l’attimo vincente, che ci rende schiavi di ogni singolo desiderio. “LA PERDIZIONE”, questo è il nome della galleria d’arte, dove senso e mistero si fondono allo stesso tempo. Una grande varietà di soggetti: sesso, sadomaso, vampirismo, uomini e donne, che si fondono in una briosa danza dei loro corpi.  La nostra artista, Janita Diavolo, nata qui su Second Life il 6 ottobre 2008, presente anche su facebook, ci accompagnerà in questo nostro breve viaggio ai confini de:

 “La perdizione” (http://maps.secondlife.com/secondlife/Pyong%20Ya/210/22/77).

 Cris Iracunda: Janita da quanto tempo esiste la galleria?

Janita Diavolo: è stata fondata nel 2008

Cris Iracunda: coma mai hai scelto di raffigurare questi soggetti?

Janita Diavolo: ho sempre fatto questo, ho iniziato tutto solo dal sadomaso per poi arrivare anche al resto, ossia omosessuali, vampiri e nudi. In Second Life, se vuoi guadagnare soldi, ti devi buttare sul sesso. Le parole dell’artista non hanno tutti i torti, siamo in un mondo dove tutto è concesso se tu sei il primo ha concederti.

Cris Iracunda: Janita, ti ispiri a qualche corrente artistica, ad un artista che segui o ne sei appassionata?

Janita Diavolo: sono ispirata solo da ciò che mi attrae. Immortalo quello che mi colpisce maggiormente seguendo solo il mio gusto. La vera essenza dell’arte è la bellezza unita alla sensualità del nudo, spesso confusa con la volgarità. La nudità è sempre istigatrice e sorprendente.

 Per quanto l’artista sia nella pittura, nella scultura, nel cinema o nella fotografia, incontra nel corpo nudo un profondo legame con la purezza dell’essere. E’ la sensualità che stimola la creatività in tutti i sensi. E’ la sensualità che evoca l’amore, la passione e la creazione dell’uomo. Dall’arte preistorica ad oggi, nell’etnografia, pittura, scultura e nelle altre arti gli artisti hanno interpretato il nudo come paradigma della bellezza, erotismo, studio accurato di forme linee ed ombre. Il corpo nudo è l’eccellenza celestiale, chi di noi non è mai stato attratto dalla sensualità della nudità del sesso opposto o dello stesso. Chi di noi non ha mai provato piacere nell’osservare la nuda schiena di una donna, o i pettorali possenti di un uomo.

Janita Diavolo ha voluto unire nella sua arte la passione e l’intrigo della sinuosità del corpo, accattivando l’osservatore con contrasti di luci e ombre, con effetti visivi unici, segnando con forza emotiva in ogni sua foto la sua firma indelebile.  Inconsciamente in ognuno di noi è presente una vena di erotismo, percezione dei sensi che, anche se nascosta, prima o poi uscirà fuori urlando la sua affermazione, e potrà farlo attraverso vari mezzi in suo potere e, nel caso della nostra Janita, utilizzando l’arte immortalando in quegli scatti scene di forte phatos erotico, e non solo.

Il nudo è adrenalinico come lo è la luna per un lupo, in una notte di luna piena è più forte di lui resistere al suono e alla bellezza della luna, lo ipnotizza e intriga rendendolo schiavo in un unico e profondo ululato. E voi cari lettori riuscite a resistere al richiamo della luna?

A voi l’ardua sentenza.

La vostra amata CRIS IRACUNDA

Carnevale di Nizza, in Francia, nella land di Patrick Moya il 21 febbraio 2012

MARTEDI GRASSO SULLA PIAZZA MASSENA DI NIZZA NELLA NIZZA VIRTUALE DI PATRICK MOYA (http://maps.secondlife.com/secondlife/Moya%20Land/104/214/73)

SERATA PER FESTEGGIARE INSIEME IL CARNEVALE CHE SARA PROIETTATO SU SCHERMI GIGANTI TRA QUALCHE GIORNO SULLA VERA PIAZZA MASSENA A NIZZA IN RL.

PROGRAMMA DELLA SERATA :

– ALLE ORE 20.30 APRIRA I FESTEGGIAMENTI LA REGINETTA DEL CARNEVALE ANDR3A BEKKERS CON UN MINI CONCERTO E LA POTREMO VEDERE ANCHE IN RL SU SCHERMO CHE SARA MESSO NELLA LAND
– ALLE ORE 21 CANTA CECI DOVER
– ALLE ORE 22 CANTA MAPOO LITTLE
– ALLE ORE 23 CANTA STELLADELSUD CHARISMA
– ALE ORE 24 CANTA EDDIE SANTILLO IN COLLEGAMENTO VIDEOSTREAMING

I “bassifondi” di Second Life

by AquilaDellaNotte Kondor

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L’idea fondante di questo Magazine è stata, e lo è ancora, quella di mettere in risalto le migliori realizzazioni che vengono prodotte in questo mondo virtuale, prototipo di mondi futuri, rappresentato da Second Life. Noi tutti della redazione raccontiamo quotidianamente di eventi importanti, personaggi che si distinguono per le loro attività, progetti, manifestazioni musicali, culturali e artistiche, scriviamo e approfondiamo aspetti sociologici del mondo virtuale, tematiche economiche o di business, e così via. Abbiamo l’ambizione di raccontare il meglio di quanto è oggi disponibile, e viene realizzato, in Second Life. Parliamo, come i nostri lettori sanno, anche di altri Mondi Virtuali, ma qui il discorso è del tutto analogo.

Tuttavia, siamo consapevoli che questo mondo che andiamo descrivendo ogni giorno è solo la punta di un iceberg. La realtà che raccontiamo riguarda una parte minoritaria della popolazione dei residenti di Second Life. La “maggioranza silenziosa” è invece composta da una moltitudine di avatar, più o meno anonimi, che frequentano un mondo variegato, fatto di discoteche, land note per chiacchiere di bassissimo livello, club più o meno equivoci, spiagge pseudo nudiste, bordelli veri e propri. Intendiamoci, non è che tali posti non vengano frequentati dalla “elite” intellettuale di Second Life, direttamente o con alter, ma la moltitudine che voglio descrivere vive unicamente in questo mondo. E’ un mondo chiuso, a se stante, con nessuna connessione col gli ambienti che noi descriviamo di solito.

Questa gente frequenta esclusivamente, e per sempre, “i bassifondi” di Second Life.

Ho passato gli ultimi due mesi a esplorare questo mondo, in silenzio, modestamente, senza rompere le balle a nessuno (anche se mi è capitata l’avventura di essere “bannato”, esperienza per me unica in quattro anni di Second Life, da un owner dalle oscure intenzioni). Ho conosciuto gente, passato delle serate in “disco”, visitato land ambigue di vario genere e ascoltato quello di cui la gente discute e su cui si appassiona in questi posti.  Ho ritrovato vecchi amici, conosciuti all’inizio della mia permanenza in Second Life, e scoperto persone anche di grande spessore, ma che preferiscono questi ambienti, alla “noia mortale” degli ambienti artistici ed intellettuali.

Ho notato che qui il filo conduttore di tutti i discorsi, e i comportamenti, ruota attorno al sesso e ai rapporti interpersonali. Nessuna sorpresa, mi direte voi, solita storia, si ma in questi ambienti il tema è esclusivo, non mediato da altre manifestazioni o interessi. E attorno a queste tematiche, si sviluppa la vita sociale, le “serate” e i rapporti. La tipologia umana è di tutti i generi: lesbo, bisex, etero, trans, e gli intrecci sono praticamente infiniti. Gli argomenti chiave sono i seguenti: fedeltà e gelosia, il mondo degli alter, il legame con l’owner, l’attenzione alla “serata”.  Vediamoli uno per uno.

Il tema della fedeltà e della gelosia è stato molte volte trattato e discusso, è un topic del mondo virtuale. Ebbene è un argomento di pura illusione. Ogni amante si scambia promesse di fedeltà eterna, ma la probabilità che tali promesse vengano mantenute è praticamente irrisoria. Il mondo stesso di Second Life è un mondo di libertà, di sperimentazione, di scoperta. Promettere fedeltà è un modo per darsi sicurezza, in un mondo che per sua natura è insicuro. Esistono ovviamente delle eccezioni, rare, quando il rapporto tra due persone travalica il mondo virtuale e, in un modo o nell’altro, diventa legame “reale” forte. Ma qui siamo nel quotidiano mondo della RL. La gelosia è ovviamente un sentimento stabilmente radicato, inevitabile, visto quanto abbiamo fin qui affermato.

Il mondo degli alter è un capitolo affascinante, meriterebbe un trattato intero. Le cose da dire, e le casistiche che si presentano, sono praticamente infinite. Però, in sintesi, possiamo dire che il 90% dei residenti di Second Life ha degli alter (avatar alternativi), e che le motivazioni sono essenzialmente di due tipi: la prima è di avere libertà di movimento per lavorare, esplorare, e avere contatti non ufficiali, senza mostrare in giro il proprio avatar originale, perché magari è molto noto e riconoscibile; la seconda motivazione, di gran lunga prevalente, credo intorno all’80%, è quella di farsi gli affari propri all’insaputa del proprio partner, amante, o amico. Ho conosciuto persone con una dozzina di alt, e gente che usa abitualmente (quindi non in modo sporadico) quattro o cinque avatar. Tale tema è strettamente legato al precedente. Se il vostro partner vi giura fedeltà eterna, state certi che ha altri avatar con cui fare i propri affari, a vostra insaputa. Con le rare eccezioni del caso, ovviamente, come abbiamo già detto. E’ praticamente impossibile tener dietro agli alter di una persona, anche se esistono modi per individuarli nei casi più semplici, di ingenuità nella gestione o di tracce evidenti lasciate in giro. E qui, come abbiamo avuto modo di raccontare in un precedente articolo, le “agenzie” investigative in world sviluppano la propria attività e i loro affari. Del resto, non c’è alcun modo in SL di verificare cosa faccia una persona che non vuole farsi rintracciare, al massimo potete sapere quand’è on line anche se non è tra i friend, ma non dove sia e cosa faccia, se non avete la visibilità in mappa. Non c’è scampo, rassegnatevi.

L’intreccio dei rapporti e delle diverse relazioni, i legami, i tradimenti, le rotture, ha come scenario la “serata”, passata in disco o in una land abituale, durante la quale l’intreccio degli IM, coperti da banalità in chat locale, è frenetico. Gli approcci, per lo più a carattere sessuale, sono la norma. E il “dopo serata” è ovviamente facile da immaginare, con scenari esotici, in riservate Skybox a grande altezza, giusto per mantenere un minimo di privacy.

La figura dell’owner è ancora più centrale in questi ambienti. Vero signore/a e padrone/a della land. Fa il bello e il cattivo tempo, costruisce harem, banna chi gli pare, è omaggiato ed idolatrato da masse di frequentatori e di aspiranti manager. Il suo totem è il “traffico”, e non bada ai mezzi che impiega per ottenerlo: sploder, pali per la lap dance, attraenti manager o PR, perfino escort, più o meno camuffate. Lo squallore di alcuni personaggi, che ho conosciuto nel mio girovagare di questi due mesi, è indescrivibile. Non voglio andare oltre, non è mio costume citare casi precisi, ma vi assicuro che al peggio non c’è mai limite, come suol dirsi.

Che cosa ho ricavato da questa mia esplorazione dei “bassifondi” di Second Life?  A parte le personali esperienze e conoscenze, alcune delle quali manterrò di sicuro, ho ricavato un grande insegnamento, per noi “intellettuali” di Second Life: non siamo capaci di comunicare con questo mondo. Questa moltitudine passa il proprio tempo senza neanche sapere che ci sono alternative, possibilità di esperienze diverse, un intero mondo di realizzazioni e di eventi di grande interesse. Intendiamoci, una gran parte di queste persone non ha alcun interesse ad altro che a sentire musica, o a pomiciare in disco, ma ce n’è sicuramente una parte, e ne ho conosciuti tanti, che semplicemente non conoscono altro, per loro Second Life è quell’ambiente lì. E’ quindi necessario andare in questi posti, miscelare i due mondi, diffondere informazioni e “mescolarsi” in qualche modo a questa popolazione. Se solo riuscissimo a coinvolgere, nelle iniziative migliori di Second Life, una percentuale di questo mondo, forse faremmo un passo avanti, sia in termini di qualità complessiva, che del numero di visitatori del nostro mondo virtuale. Questo Magazine sarà schierato, d’ora in avanti, anche su questo fronte, con l’ambizione di dare un proprio contributo, come sempre cerchiamo di fare in molte altre occasioni.

Questione sociale o questione sessuale?

By Serena Domenici

Scrivere quest’articolo  mi ha  portata a sondare anche terreni personali e di appartenza. Sono una donna/avatar. ‘Vivo’ come sapete in una comunità di pixel  nel metaverso. Mi occupo  di sondare questo ‘mondo’ cercando di carpire, capire e cogliere, quello che spesso in esso non si ‘vede’. Non sono una psico-teraupeta, sono  solo una donna che ama scrivere e ama  confrontarsi con gli altri.  Mi piace  girare su SL , conoscere  i miei ‘simili’ e luoghi interessanti,  arricchirmi di emozioni  e conoscenze. Confrontarmi  nel dare e ricevere input di reciproco interesse. Ma tutto questo, col il passare del  tempo,  se da una parte mi ha gratificata a livello personale e non, dall’altra  mi ha lasciato un retrogusto  molto amaro. Come donna e come avatar mi sento offesa, destabilizzata e delusa, da una parte di questo ‘mondo’.

E’ mai possibile che per essere credibile,  rispettata e non essere oggetto spesso di attenzioni al limite del buon gusto  io debba farmi un avatar cesso  per avvicinarmi  a mio prossimo, soprattutto di sesso maschile? Sbagliereste se pensaste leggendomi fin qui io parli solo di me stessa. Io parlo di me e di tutte quelle come me, e  non sono poche, che non ce la fanno più a sorbirsi attacchi  di testosterone , feromoni o quel che vi pare, impazziti! Ogni volta che mi avvicino ad un uomo  o sosto da qualche parte , comincia l’assedio.  Ma cosa credete, non ci piaccia essere corteggiate, ‘amate’, adulate, considerate? Certo che ci piace, ma con misura e soprattutto, tanta educazione che spesso sul Metaverso manca. Mi sono sempre chiesta  in passato se questo atteggiamento  particolare,  fosse dovuto al fatto  io mi approcci  con cortesia e disponibilità agli altri.  Col tempo ho compreso non fosse questo il problema… In RL è la stessa cosa eppure nessuno,  anche se magari lo pensa, mi propone sedute di sesso, orge, e acrobazie  sessuali.

Nella vita reale nessuno  offende in modo così palese le donne, come avviene nel metaverso. Se avviene, sono fatti davvero sporadici, che spesso nascondono patologie del comportamento che a volte purtroppo sfociano in articoli di cronaca. Qui, molti frustrati e anche frustrate  (in numero nettamente inferiore le donne) ,  da conigli che si trasformano in leoni.  No, non esiste  la violenza fisica, ma psicologica si, e tanta.  Ho parlato con donne, davvero scioccate, deluse, da simii atteggiamenti.  Non tutte sanno opporsi con fermezza, nemmeno io in determinate circostanze sono riuscita ad essere secca e decisa.  Perché molte volpi da chat spesso usano tattiche molto sottili. Non ti aggrediscono,  ma, piano piano,  arrivano a dirti le peggio oscenità, con un savoir faire , che ti lascia lì per lì  a soccombere tra fiumi di parole che hanno un solo significato: sei una pupazzetta, che sostituisce la vecchia bambola gonfiabile per maratone  di sfoghi sessuali. Che tristezza …   Sembra che il sesso  sia l’unico pensiero a dominarci l’esistenza.  Esistono tante altre cose, compresa l’amicizia, il dialogo e la capacità  di trovare nel Metaverso tanta fonte di ispirazione.

Chi scrive, e sia ben chiaro,  non è una donna che non  ha emozioni o desideri, ma è una donna con una propria dignità, come tante, indipendente anche nelle scelte personali. Non quelle indotte con violenza verbale, grazie al fatto che ci senta immune dietro ad uno schermo. Quindi totalmente tetragona ad un certo tipo di approccio. E poi, basta anche alle lady Godive, pronte a marcare il territorio altrui  e a  rivaleggiare come se si fosse in guerra e alle gelose che invece (se è il caso) di prendersela con il proprio partner , rigettano sulle altre le proprie frustrazioni. Alle donne finte che ormai anche il niubbo più sfigato riesce a sgamare all’istante. Ti immano e sembrano delle camioniste in corto circuito. A quelle che assillano e si sentono fidanzate solo come  rivolgi loro la parola . Basta ai Masters e alle Mistresses  improvvisate , che trovo solo francamente ridicoli…Basta a tutto ciò che fà del Metaverso una  brutta copia dell’originale e ci fa assistere al  funerale del buon gusto. Second Life è libertà di espressione, in tutte le sue forme, non un tiro al bersaglio o un porto franco per chi in RL indossa false maschere di perbenismo. Non è tutto lecito, come erroneamente si è portati a supporre. Solo i limiti riescono a darci la misura giusta, che ci differenzia dalle bestie. Ognuno  di noi, in questo mondo fantastico, può trovare o essere quel che sogna, a patto che non si limiti o violenti la libertà  altrui.

E voi, uomini cazzuti e vogliosi, imparate una buona volta a capire che se una donna non vuole, non vuole e basta!  Ho sondato più volte avatar maschili particolari… Niente, non capiscono, non c’è verso. Spesso allora ho giocato  per lasciarli poi con un pugno di mosche… Si, perché noi donne sappiamo anche essere stronze, se vogliamo.  Ma francamente mi sono scocciata, come tante mie amiche. Non siamo carne da macello o vacche, come qualcuno volgarmente dice.  Siamo cuore in pixel… Siccome il mondo è bello perché è vario, ognuno stia con i propri simili. Non forzi dove non è possibile arrivare e impari a comprendere che un sorriso o un modo gentile di fare non significa  necessariamente starci. Per godere bisogna essere in due, ma dubito che qualcuno lo comprenda appieno. Come non credo che alcuni conoscano il termine ”CONSENZIENTE”.

Nessuno di noi è perfetto, siamo pixel imperfetti  come l’essere umano che dietro lo schermo lo manovra. Non è una lezioncina quindi la mia, anche io commetto i miei errori, e ho le mie debolezze. Ma non impongo nulla a nessuno.  Ho rispetto della libertà altrui, ed esigo si rispetti anche la mia.  Almeno qui si impari ad essere spontanei. L’uso degli Alter non è sempre a  uso fornicatorio , alle volte diventa una corazza, una difesa per muoversi in un mondo  che troppo spesso finisce per somigliare  ad una piccola  Peyton Place.  (I peccati di Peyton Place docet). Come a dire, nulla di nuovo sotto il sole.  Nemmeno quello finto di Second Life.

Mapoo Little: una scoperta vocale, una voce che non somiglia a nessun altra

by Francesca Caeran

 

Che ne dite se questa volta vi faccio conoscere una voce inconsueta e completamente diversa da tutte le voci che avete sentito fin ad ora?  Una donna di mistero, di cui ho sentito dire tante di quelle cose che hanno anche risvegliato la mia curiosità. Signore e Signori, ecco a voi Mapoo Little! 🙂

Mapoo è stata una delle prime cantanti di Second Life che ho avuto il piacere di conoscere. Sempre continuando il mio gironzolare, eccomi arrivare in terra straniera (ma va !??? lol) dove si esibisce la cantante live Mapoo.  Primo impatto con la sua voce: strano sentimento, mi piace o non mi piace? Ma questa voce cosi particolare, rauca, ma allo stesso tempo alta, profonda, miscuglio tra il maschile ed il femminile, ma sopratutto  tanto diversa da tutto quello che avevo già ascoltato su Second Life.  Chiudo gli occhi ed immagino un black che canta come una soprano. Verdetto finale: si che mi piace! Eccome se mi piace!  Mapoo si presenta come una giovane donna di 28 anni, nata e cresciuta in Inghilterra, dove vive tutt’ora. E’ approdata in Second Life nel 2007, ma canta in RL da quando era bambina. Lei dice che è naturale, essendo una cantante in RL, desiderare di condividere le emozioni che prova cantando,  anche con i suoi fans del Mondo Virtuale di Second Life. Il suo mondo, da sempre, è fatto di musica, e non è possibile immaginarla far altro che cantare, sia in RL che in Second Life. Il suo stile musicale non è fatto di un unico genere: lei passa tranquillamente dal Motown alla  Soul Music, dall’RnB alla Pop e Dance Music.  Ho sentito la Mapoo interpretare Lady Gaga, Mariah Carey o anche Rihanna, e tanti altri cantanti ancora. La sua voce è molto somigliante a quella di Aretha Franklin, che interpreta spesso e volentieri, ma anche a quella di Tina Turner. Ecco, Mapoo è un bel miscuglio di queste due grandissime voci nere. Capirete allora quanto possa essere interessante ascoltare Mapoo Lttle in un concerto live. E a proposito di Live, e di interpretazioni Live, c’è qualcosa che tengo a precisare, e se ne parlo proprio oggi, con l’articolo della Mapoo, è perchè lei in prima persona è stata oggetto di accuse da parte di gente che di musica, penso, se ne intenda ben poco, ma che, sparlando a vanvera, ha colpito ed insultato questa grande cantante Live che è Mapoo Little.

Io conosco Mapoo, come vi ho detto più su, da quando sono entrata in Second Life. L’ho seguita molte volte, l’ho portata a cantare nelle land italiane quando ero manager di land, e mai, e dico mai, l’ho sentita cantare in modo registrato.  Per chi è un pò attento, la cosa è abbastanza semplice da verificare. Se durante un concerto la o il cantante non riesce a fare un saluto durante una canzone, a dire una parola diversa dal testo, e questo durante tutte le canzoni di un concerto, ebbene chiedetevi se non state invece ascoltando una bella registrazione. Poi se quando parla la sonorità della voce è diversa da quando canta bè ragazzi è chiaro che vi state facendo imbrogliare, e forse anchè gli owner che avranno pagato per un concerto in Live e che si trovano ad ascoltare un cd. Io questo lo chiamo semplicemente furto e presa per i fondelli. La cosa ci può anche stare, se si dice la verità alla gente, essendo semplicemente onesti con tutti. Dunque, per tornare alla nostra Mapoo, seguendola per anni, è più che sicuro che ha sempre cantato in live, e dunque lo scorso anno partecipando ad una gara canora organizzata da italiani, si è sentita dire che non cantava in diretta e dunque le hanno messo dei voti assurdi per la straordinaria voce che ha (la stessa cosa è successa alla cantante francese Anastasia Adder sempre nello stesso concorso).  So che Mapoo come Anastasia sono state molto colpite da queste accuse assurde e approfitto oggi di questo articolo per fare a loro delle  scuse  per tutte le schifezze che le sono state buttate in faccia e anchè dietro alle spalle (facevo parte della giuria ecco come ne sono venuta a conoscenza). Shame!

Mapoo è molto particolare nel suo stile, uno stile unico ma sicuramente abbiamo qui una delle grandi interpreti del Metaverso. Andate ad un suo concerto, e vi prometto che non sarà l’unico che andrete ad ascoltare.

LINK UTILI PER ASCOLTARLA: 

 http://www.youtube.com/watch?v=K9SgMwsRsHY

http://www.youtube.com/watch?v=BVF3DGCQzP0&feature=related

http://www.youtube.com/watch?v=11h_DFByVBk&feature=related

Il Flauto Magico

by AquilaDellaNotte Kondor – photoes by Lucrezia Savira

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Della mostra sul Flauto Magico di Mozart, allestita da Giovanna Cerise, abbiamo già dato conto in questo Magazine . Abbiamo voluto incontrare l’artista, e nostra collega di VWM, per farci accompagnare nella visita e raccogliere le sue considerazioni sulla sua opera. Di seguito, l’intervista che le ho fatto. In appendice una sintesi della storia professionale in SL di Giovanna.

[10:00:38] AquilaDellaNotte Kondor: Giovanna, grazie mille della tua disponibilità a farci da guida in questo tour nella tua installazione. Avere l’autrice direttamente come guida aiuterà i lettori di VWM a comprendere meglio la tua opera. Cominciamo pure questa esplorazione. Questa è la prima sala, quella di partenza. Vedo una locandina del flauto magico, e in fondo un tendaggio.

[10:01:33] Giovanna Cerise: siamo in quello che io ho chiamato il foyer, immaginandolo un pò come un’anticamera dell’installazione vera e propria.

[10:01:37] AquilaDellaNotte Kondor: e questo strano oggetto tipo gabbia, che cos’è?

[10:02:31] Giovanna Cerise: uno dei protagonisti del Flauto magico è Papageno, un uccellatore, che ha con se una grande gabbia.

[10:03:14] AquilaDellaNotte Kondor: è questa?

[10:03:31] Giovanna Cerise: si, e metaforicamente ho voluto inserire le note prigioniere ma che riescono a scappare.

[10:04:33] AquilaDellaNotte Kondor: dietro di noi questo pesante tendaggio da teatro, di colore blu.

[10:04:40] Giovanna Cerise: si, l’ingresso ufficiale nell’opera.

[10:05:20] AquilaDellaNotte Kondor: bellissima questa foto di Mozart con il pannello del pentagramma davanti.

[10:05:58] Giovanna Cerise: sul pentagramma sono rappresentate le prime battute dell’Ouverture del Flauto Magico, é una mia riproduzione in prims.

[10:06:25] AquilaDellaNotte Kondor: qui ogni sala ha una ball su cui cliccare un pezzo dell’opera.

[10:06:57] Giovanna Cerise: in un paio invece, si attiva il suono quando è presente l’avatar.

[10:09:15] Giovanna Cerise: il pavimento è sempre la prima pagina della partitura dell’opera.

[10:09:59] AquilaDellaNotte Kondor: entrando nella gabbia il fojeur scompare.

[10:10:06] Giovanna Cerise: si, è per creare l’immersione totale.

[10:10:30] AquilaDellaNotte Kondor: qui a terra i gift coi vestiti d’epoca.

[10:10:49] Giovanna Cerise: e una copia del flauto che ho costruito in regalo 🙂

[10:11:02] AquilaDellaNotte Kondor: ah, bell’idea. Questa è la prima sala.

[10:11:25] Giovanna Cerise: prima scena.

[10:11:44] AquilaDellaNotte Kondor: cosa rappresenta?

[10:11:53] Giovanna Cerise: l’opera si apre con il protagonista inseguito da un serpente. [10:12:38] Giovanna Cerise: è un riferimento al paesaggio in cui era ambientata l’opera, nell’antico Egitto.

[10:13:16] AquilaDellaNotte Kondor: e questo cerchio? Sembra uno stargate.

[10:13:37] Giovanna Cerise: questo cerchio rappresenta un pò la luna 🙂

[10:13:57] AquilaDellaNotte Kondor: dove si prosegue?

[10:13:59] Giovanna Cerise: stimao per entrare nel palazzo di Astrifiammante.

[10:14:28] AquilaDellaNotte Kondor: la seconda scena …

[10:14:48] Giovanna Cerise: qui è dove abita la regina della notte.

[10:15:01] Giovanna Cerise: Astrifiammante, appunto.

[10:15:21] AquilaDellaNotte Kondor: una scala in salita …

[10:15:47] Giovanna Cerise: qui il protagonista vede il ritratto di una fanciulla, la figlia di Astrifiammante, e se ne innamora. Il ritratto è in trasparenza sul trono.

[10:16:16] AquilaDellaNotte Kondor: e come la rappresenti?

[10:16:33] Giovanna Cerise: lo vedi il ritratto sul trono?

[10:18:50] Giovanna Cerise: e quelle che vedi in basso sono tutte sedie. Ho voluto creare una specie di sala del trono.

[10:19:15] AquilaDellaNotte Kondor: bell’effetto.

[10:19:48] Giovanna Cerise: tieni presente, però, che questa non è una riproduzione fedele dell’opera, è una mia interpretazione dell’opera stessa. Ho dovuto fare una scelta, perchè l’opera è molto complessa. E non è escluso che l’istallazione si potrà arricchire di altre scene. [10:21:37] AquilaDellaNotte Kondor: pensi di lavorarci ancora?

[10:21:44] Giovanna Cerise: penso di si.

[10:21:53] AquilaDellaNotte Kondor: ma non ti riposi mai …

[10:21:59] Giovanna Cerise: mi riposerò, ma non subito 🙂 Diciamo che è un Work in progress.

[10:22:25] AquilaDellaNotte Kondor: proseguiamo il giro.

[10:22:38] Giovanna Cerise: allora, volevo farti notate le rampe di scale, sono a forma di triangolo, e man mano che si procede verso l’alto aumentano.

[10:23:16] AquilaDellaNotte Kondor: perchè?

[10:23:39] Giovanna Cerise: la forma è un richiamo a uno dei simboli della Massoneria.

[10:23:46] AquilaDellaNotte Kondor: si, la piramide, in cima alle scale.

[10:24:12] Giovanna Cerise: Mozart era un massone, e il flauto magico è considerata un’opera di ispirazione massonica.

[10:24:19] AquilaDellaNotte Kondor: si apre questa scenografia molto complessa.

[10:24:24] Giovanna Cerise: anche i compassi che sono in un’atra scena.

[10:25:14] Giovanna Cerise: e qui siamo nel tempio della ragione della natura e della sapienza, un tempio di luce.

[10:25:34] AquilaDellaNotte Kondor: è bellissimo.

[10:25:35] Giovanna Cerise: siamo in periodo illuminista non dimentichiamolo.

[10:25:47] AquilaDellaNotte Kondor: bianco e verde.

[10:26:03] Giovanna Cerise: e il protagonista deve fare un percorso di crescita.

[10:26:23] Giovanna Cerise: nell’opera i templi erano separati ma io ho voluto rappresentarli intrecciati.

[10:26:54] AquilaDellaNotte Kondor: un effetto bellissimo, lo si attraversa?

[10:27:17] Giovanna Cerise: si, non facilmente, ma lo si attraversa, bisogna trovare la strada giusta. L’installazione, in effetti, è tutta una metafora.

[10:28:41] AquilaDellaNotte Kondor: cosa rappresenta questa sala?

[10:29:07] Giovanna Cerise: Il tempio della ragione, della sapienza e della natura.

[10:29:24] AquilaDellaNotte Kondor: molto suggestivo.

[10:29:49] Giovanna Cerise: ma in effetti è la luce interiore di cui abbiamo bisogno per proseguire il nostro cammino, la luce che ci deve dare l’energia per andare avanti e affrontare le nostre paure, mentali soprattutto. L’accordo che risuona è sempre l’accordo iniziale, un accordo che nella sua tonalità rappresenta la luce.

[10:31:30] AquilaDellaNotte Kondor: bellissimo, proseguiamo. Un’altra scena, tre rampe di scale a triangolo.

[10:32:48] Giovanna Cerise: e dopo l’immersione nella luce, siamo qui nel buio, nell’oscurità. L’ho chiamata la camera del silenzio, riferendomi ad una delle prove che il protagonista deve superare, la prova del silenzio appunto. Ho voluto ricreare un’ambientazione dove ci si potesse raccogliere quasi in meditazione.

[10:35:00] AquilaDellaNotte Kondor: si prosegue…

[10:35:08] Giovanna Cerise: si, il risultato è potenziato con l’uso delle pose.

[10:35:38] AquilaDellaNotte Kondor: che effetto danno?

[10:35:40] Giovanna Cerise: che ti fanno vibrare nell’aria, e attivano un suono, prova!

[10:36:06] AquilaDellaNotte Kondor: non le vedo …

[10:36:14] Giovanna Cerise: quelle grigie, esci fuori dalla sfera.

[10:36:37] AquilaDellaNotte Kondor: presa!

[10:36:42] Giovanna Cerise: senti il suono …

[10:37:08] AquilaDellaNotte Kondor: sento un piano …

[10:38:23] Giovanna Cerise: ottima terapia per rilassarsi 🙂

[10:38:28] AquilaDellaNotte Kondor: certo! L’hai costruito per questo …

[10:38:42] Giovanna Cerise: si, concentrazione assoluta prima di affrontare le altre prove, e le altre  scale 🙂

[10:39:37] AquilaDellaNotte Kondor: rilassante ….

[10:40:29] Giovanna Cerise: se riusciamo ad uscire 🙂

[10:41:36] Giovanna Cerise: e qui siamo nella prova del fuoco …

[10:41:39] AquilaDellaNotte Kondor: un’altra fantastica scena, nero e arancione, cerchi di fuoco …

[10:41:59] Giovanna Cerise: giganteschi compassi che disegnano cerchi di fuoco. In tutta l’istallazione è presente il ritmo: nei movimenti, nelle forme

[10:43:15] Giovanna Cerise: ritmo musicale e visivo

[10:44:07] AquilaDellaNotte Kondor: bellissimo, si prosegue?

[10:45:50] Giovanna Cerise: si ancora 🙂

[10:46:25] AquilaDellaNotte Kondor: questa è una scena impressionante.

[10:46:35] Giovanna Cerise: e qui siamo in un scena un pò più drammatica, se vogliamo definirla così.

[10:46:36] AquilaDellaNotte Kondor: sono proprio curioso di sapere cosa rappresenta.

[10:46:59] Giovanna Cerise: nell’opera di Mozart, Astrifiammante, che rappresenta il male, viene sconfitta e viene inghiottita da un terremoto: è la scena della sconfitta del male.

[10:48:30] AquilaDellaNotte Kondor: piena di contrasti.

[10:48:32] Giovanna Cerise: il protagonista ha superato tutte le prove.

[10:48:34] AquilaDellaNotte Kondor: queste mani gigantesche poi….

[10:49:00] Giovanna Cerise: e le mani rappresentano una minaccia ma anche la disperazione, un vortice di paura.

[10:49:15] AquilaDellaNotte Kondor: pronte a ghermire…

[10:49:28] Giovanna Cerise: pur di non affondare. In effetti qui i contrasti sono molti. L’armonia, in un certo qual modo, si è rotta, prevale la tenebra.

[10:50:35] AquilaDellaNotte Kondor: un senso di angoscia, di paura…

[10:50:38] Giovanna Cerise: si, Astrifimmante viene sconfitta.

[10:51:18] AquilaDellaNotte Kondor: ancora scale a triangolo, con un grande flauto appoggiato di traverso.

[10:51:34] Giovanna Cerise: bè il flauto è simbolo della musica, e si sale al tempio del sole.

[10:51:52] Giovanna Cerise: nell’opera con il flauto il protagonista rende docili le bestie feroci.

[10:52:09] Giovanna Cerise: qui diventa il simbolo della musica che innalza l’uomo.

[10:52:52] AquilaDellaNotte Kondor: e qui nel tempio del sole, in cima alla scala …

[10:53:04] AquilaDellaNotte Kondor: dei gialli fortissimi

[10:53:24] Giovanna Cerise: siamo nel regno del sole, della luce piena. Della vittoria sul male e del trionfo dell’amore.

[10:54:29] AquilaDellaNotte Kondor: abbagliante….

[10:54:37] Giovanna Cerise: si, coinvolgente e totalizzante, l’estasi finale.

[10:58:24] AquilaDellaNotte Kondor: è finita o c’è una sala finale?

[10:58:32] Giovanna Cerise: questa è la sala finale 🙂

[10:58:32] AquilaDellaNotte Kondor: Un tour molto interessante Giovanna. Ti ringrazio, anche a nome dei lettori di VWM.

NOTE BIOGRAFICHE: Giovanna Cerise

GIOVANNA CERISE BIOGRAPHY  ITALIAN Giovanna Cerise La mia avventura in SL inizia nel dicembre del 2008. Mi sono trovata di fronte ad una realtà nuova e intrigante ma, dopo un primo momento di smarrimento, sono passata al desiderio di fare “qualcosa”… E’ iniziata così una sfida coinvolgente, aperta sempre a nuove possibilità comunicative. La curiosità di capire in che modo poter creare qualcosa, partendo da un prim, mi ha spinto a incominciare a cercare di riprodurre prima semplici oggetti, e poi a passare a qualcosa di più complesso. Da quel momento SL è stata per me soprattutto il luogo in cui poter creare  delle opere. E nel giugno del 2009 ho esposto, per la prima volta, a Piramide, sotto la direzione di Lion Igaly,  e poi da lì man mano in moltissime gallerie italiane ed estere, partecipando anche a manifestazioni collegate con eventi collegati alla RL, come per esempio alla partecipazione di Arte fiera di Padova, ospite dell’artista francese Patrick Moya (aka Moya Janus).

 In questi due anni naturalmente sono passata attraverso varie fasi, spinta sempre dal desiderio di sperimentare e di trovare il modo di rendere visibile la percezione mentale di un’emozione, di una sensazione, di un concetto. Ogni cosa per me può essere fonte di ispirazione, per cui non mi pongo limiti nell’uso di tecniche diverse, non per artifici fini a se stessi, quanto piuttosto come mezzo che in quel momento posso usare per dare forma alle mie visioni emozionali. A volte pochi prim, plasmati e assemblati attraverso il mouse, bastano a cogliere quell’attimo fuggente. Altre volte il numero dei prim si moltiplica, le dimensioni crescono, gli effetti si amplificano e nascono le grandi istallazioni. Convinta sempre e comunque che l’atto creativo può venire fuori, al di là dei mezzi usati, ma che questo naturalmente non vuol dire che non sia essenziale saperli padroneggiare. Da gennaio 2011 ho iniziato, inoltre, a scrivere per  Virtual Words Magazine, occupandomi soprattutto di eventi legati al mondo artistico di SL,  una fucina instancabile di creatività, di sperimentazione, di confronto, di voglia di mettersi in gioco.

Ho esposto  a – SLB8 – Pirats Art Network – Omega Art Gallery – Pirats Bourbon Art Gallery- White velvet Bourbon – Pirats- La Manifacture Art Gallery – Art Maniac, Studio 33 – Galeria Mexico – Shamen Galleries – Vertex  – Kelli Yap Newcomers and Friend gallery – World of art and fashion at Nicci Winsmore – La Quintessenza Art Gallery – Aneli’s Gallery – Piramide – Indire – PAD – Diadem – Second nation – Arte libera – Space art –  A bottega con Arte e mente – Space art – Urania – Tanalois  – Agorà Saturnia – Lalibela – ART GALLERY, by Maryva Mayo – Astral Dreams – Gallery Art – ArtKandhor- Geyser art Space – Mare nostro – LEA art sandbox – Brooklyn is watching- – Art nation – Erato of carleon – Raglan Artwalk 2010 – Raglan Artwalk 2011 – Sun Escapes Arts Center – Scotland Art show – Blue Dolphin bay – Benfica Lisboa, Portugal Lisboa – Gustafson’s gallery

 

Sex addiction

by Serena Domenici

Ho letto di recente, su una nota rivista, un bell’articolo che parlava della cosiddetta “dipendenza da sesso”. L’articolo traeva spunto dalla recente uscita nelle sale cinematografiche del film: ‘SHAME’. Il protagonista del film è Sex Addicted. Totalmente ‘divorato’ da questa ossessione, si farà coinvolgere da ogni forma di perversione. Tutto questo non è solo fantasia o sceneggiatura da film, la dipendenza sessuale soprattutto oltre oceano è riconosciuta come una vera e propria malattia. Celebri i casi di personaggi famosi da Michael Douglas a Warren Betty e Joan Collins fino ai più recenti Tiger Woods e Arnold Schwarzenegger. Il sesso, da parte di queste soggetti, viene vissuto in forma ossessiva, compulsiva. Durante l’arco di una giornata chi è afflitto da questa patologia deve ‘consumare’ più rapporti sessuali o dedicarsi ripetutamente alla  masturbazione per placare il proprio irrefrenabile impulso.

Le cause possono essere tante, ma spesso sono di natura psicologica: frustrazione, stress, evasione da una realtà spesso insoddisfacente, ma in alcuni casi, quello che comincia come un gioco, si rivela col tempo una vera e propria dipendenza. Ora vi domanderete, cosa c’entri tutto questo con il Metaverso, vero? A parer mio, c’entra, e anche parecchio … Chi frequenta da tempo Second Life, avrà sicuramente notato che in materia di sesso c’è un proliferare continuo di lands a tema sessuale. C’è di tutto, e per tutti i gusti. Purtroppo nessuno da me interpellato ha accettato di rilasciare interviste. Non parlo e non scrivo in lingua inglese e non ho potuto intervistare avatar inglesi o americani, che spesso affollano queste lands. Ma ho potuto però seguire alcuni italiani. Bivaccano ogni volta che la loro RL glielo consente in posti dove consumare sesso random, con escort o partner disponibili, spesso affetti da analoga patologia, più volte al giorno, tutti i giorni. L’avatar è munito di organi genitali, molto simili alla realtà. Pussies e penis sono ricercati e nelle imitazioni più originali e simili al mondo  reale. Tra l’altro, alcuni negozi forniscono persino effetti speciali per rendere il rapporto sessuale virtuale più vario e realistico possibile.

Secondo l’articolo del giornale, su dieci persone affette da questa patologia, otto sono uomini. Frequentando il mondo virtuale credo che non sia così. Tralasciando le finte donne, io credo che siano molte le donne che non solo praticano il sesso virtuale, ma siano definibili sex addicted. Tra l’altro, per ovviare ormai al fatto che ci siano molte finte donne, spesso è richiesto l’uso del voice, per evitare sorprese (anche se recenti programmi  software permettono di falsificare al meglio  il proprio timbro vocale). In materia di sex addiction non vedo motivazioni diverse tra uomini/avatar e donne/avatar. Entrambi cercano paradisi  con date di scadenza. Cercano di colmare,  metaforicamente parlando, falle che generano altre falle, vuoti che generano altri vuoti, con soddisfazioni momentanee che li lasciano sempre più malati e insoddisfatti, trascurando e mettendo a rischio affetti, soldi e concentrazione sul lavoro. Ho parlato con due di loro: un uomo e una donna. Entrambi erano dominati da una smania, una voracità nervosa palpapile oltre lo schermo. Dei collezionisti di partner, escort e gigolò. Hanno partner ufficiali, e in più alter con i quali vanno in giro a procacciarsi sesso. Di volta in volta rivestono il ruolo di dominatori o sub, di masters/mistress  o slaves. Sanno tutto in materia sessuale, sono delle enciclopedie del sesso viventi. Mi hanno tra l’altro fornito nel corso del tempo di indirizzi dove il sesso viene vissuto in modo diciamo non “canonico” 🙂 ,che mai avrei pensato esistessero, in un crescendo di mordi e fuggi: sesso di coppia, sesso promiscuo, sesso a colori e in bianco e nero 🙂 Sedie, poltrone, letti, muri ai quali manca giusto, l’uso della parola. Ogni mezzo è buono per variare e consumare questo impulso irrefrenabile. Un po’ come iniziare un pacco di biscotti e non riuscire a fermarsi, se non dopo averne finito l’intera confezione (citazione). Una vera e propria bulimia sessuale. Le cause, come dicevo prima, sono molteplici. La ipersessualità è spesso paragonata al disturbo da dipendenze da droga o alcool. Una volta giunti ad un livello di saturazione elevata, la ricerca del piacere può portare i soggetti descritti alla ricerca di intrattenimenti  perversi, volgari e osceni.

 Il Metaverso tutto questo può offrirlo. Attraverso la masturbazione compulsiva, Second Life rappresenta, per chi la frequenta ed è affetto da questa patalogia, la mecca del piacere estremo. Non ci sono ovviamente controindicazioni, il tutto viene vissuto con partner consenzienti. La violenza fisica non esiste su Second Life, diversamente da quella psicologica che trova terreno fertile ovunque. Ma questo è un altro discorso. I danni avvengono al di là dello schermo, cioè nel mondo reale. I malati in questione sono spesso persone depresse, ossessive, ansiose, aggressive, con scarsa capacità di concentrazione e perdita  di senso tangibile della realtà. Forse il Metaverso riesce, in qualche modo, a frenare danni più irreparabili e a fungere da valvola di sfogo. Ma il problema resta, e per quanto un mondo virtuale possa funzionare come catalizzatore o effetto placebo, bisogna curarsi, affidarsi a medici capaci di far convergere questi impulsi verso altre direzioni. Fare finta che certe cose non esistano o peggio far finta di essere ‘normali’ non porta lontano. Tutto ciò che ci divora e consuma non è mai sano.

Save Solaris island

riceviamo e pubblichiamo:

Quando: domenica alle ore 10.00 fino a lunedì alle ore 1.00

Dove:Solaris Island ( Second Life)

Descrizione: La crisi economica si è abbattuta anche su Second Life e, forse anche per la diffusa difficoltà di coalizzazione, stiamo assistendo in poco tempo alla sparizione di Land che erano considerate il baluardo della comunità italiana. Tra le altre, abbiamo detto addio a WDT, a Stregatti e a Vulcano,
luoghi che rappresentavano un punto di riferimento, un esempio di aggregazione, di socializzazione e, per molti, anche la loro “casa”.
Anche Solaris Island sta rischiando di chiudere tra pochi giorni. Forse non tutti sanno che Solaris è una delle poche land che, senza troppo rumore,
ha sempre dato disponibilità gratuita di spazio e di libertà a progetti artistici e sociali, come Arte Libera, Pop Art Display, I.P.A.P., Pyramid Cafè, L’Arme d’Amour.
Chiediamo a tutti coloro che, come noi, pensano che la sopravvivenza di questa land sia importante per tutta la comunità, di contribuire alla sottoscrizione che abbiamo lanciato, come ultimo tentativo di non vederla inghiottita dalle sabbie mobili che, ultimamente, sembra stiano provando a prendere il posto delle stupende spiagge di Second Life.

Giovanna Cerise in: “Variations on the Magic Flute”

Venerdì 20 gennaio inaugureremo nell’isola Imparafacile la nuova magnifica installazione di Giovanna Cerise, ispirata all’opera “Il Flauto Magico”” di W. Amadeus Mozart.

Un’opera sorprendente che si snoda in una serie di ambientazioni piene di rimandi, allusioni e allegorie, in un gioco infinito di livelli che si sovrappongono e si intersecano.

Le scale luminose possono costituire  una delle tracce da seguire per ripercorrere il tragitto del protagonista dell’opera e dare modo al visitatore sostituirsi ad esso, ma, come in ogni percorso di crescita personale, il cammino non è semplice e il rischio di cadere e tornare indietro è sempre possibile.

Vi diamo perciò alcuni consigli per meglio apprezzare e interagire con quest’opera:

1) è preferibile visitare l’installazione semplicemente camminandoci dentro, ma si ottiene un ottimo effetto anche volando fra le ambientazioni o inserendo il mouse look
2) si possono ascoltare citazioni dell’opera cliccando sulle note musicali, situate in alcuni punti strategici e che permettono sia di attivare la musica In World, che di aprire collegamenti a brani musicali su Youtube
3) l’immersività è stimolata inoltre dall’utilizzo di pose che favoriscono l’interattività con l’opera
4) prima della visita consigliamo la lettura della trama del “Flauto magico”, per poter apprezzare i tanti riferimenti dell’installazione all’opera musicale.


Artista: Giovanna Cerise

Quando: venerdì 20 gennaio 2012, ore 22.00

Dove: cielo dell’isola Imparafacile (http://maps.secondlife.com/secondlife/Imparafacile/170/132/2482)

Info: Giovanna Cerise e Imparafacile Runo

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IL FLAUTO MAGICO (W. AMADEUS MOZART)

INTRODUZIONE
ll flauto magico (titolo originale: Die Zauberflöte) è un singspiel in due atti, musicato da Wolfgang Amadeus Mozart, su libretto di Emanuel Schikaneder (con il contributo di Karl Ludwig Giesecke).
La prima rappresentazione avvenne al Theater auf der Wieden (Vienna) il 30 settembre 1791.
Per i suoi molti significati, il Flauto magico può essere oggetto di una lettura a molteplici livelli: come una semplice fiaba in musica per bambini, come un’opera completamente imbevuta dei princìpi filosofico politici emersi nel tardo illuminismo europeo; come – infine – un cammino iniziatico di significato massonico. La vicenda racconta il percorso di affinamento e di sviluppo d’un individuo che ancora giovane, fragile ed incompiuto, attraverso il superamento di alcune prove iniziatiche attingerà alla consapevolezza di sé: in una parola diventerà “uomo”.

ATTO I
L’azione si svolge nell’antico Egitto, trasfigurato in una dimensione fantastica e fiabesca.
Il principe Tamino sta fuggendo da un serpente e gli vengono incontro le tre dame della regina della notte per aiutarlo. Le dame lo presentano alla regina della notte, Astrifiammante, che lamenta il dolore per la scomparsa della figlia Pamina, rapita dal malvagio Sarastro. Tamino, affascinato da un ritratto della giovane, decide di andare con l’uccellatore Papageno a salvare la principessa. Le Dame consegnano a Tamino un flauto magico e a Papageno un glockenspiel (carillon) fatato. Tamino e Papageno si incamminano verso il Tempio di Sarastro, sotto la guida di tre ragazzi. Papageno giunge per primo al tempio e penetra persino nella stanza dove il perfido moro Monostatos tiene imprigionata Pamina. Papageno e Pamina, scacciando Monostatos, tentano la fuga. Tamino frattanto giunge di fronte a tre Templi (Natura, Ragione e Saggezza) e si confronta con un sacerdote che, oltre a smontare l’immagine di un Sarastro cattivo, pone domande a Tamino sul suo essere uomo. Tamino, sconcertato e disorientato, suona il flauto magico nella speranza di far comparire Pamina, invano. Trascinato da Monostatos, viene successivamente condotto al cospetto di Sarastro (alla presenza anche di Pamina), che lo libera e gli dice che, se vorrà entrare nel suo regno con Papageno, dovrà purificarsi. Tamino e Pamina si riconoscono e si amano da subito.

ATTO II
Sarastro invoca Iside ed Osiride affinché aiutino spiritualmente Papageno e Tamino, che quindi iniziano la prima prova: dovranno stare in silenzio, qualunque cosa accada. Monostatos si avvicina furtivamente a Pamina addormentata: vorrebbe baciarla, ma è cacciato da Astrifiammante che, porgendo un pugnale alla figlia, le ordina di vendicarla uccidendo Sarastro. Monostatos, non visto, ha ascoltato tutto e minaccia di rivelare l’intrigo se Pamina non l’amerà. Sopraggiunge Sarastro: dopo aver scacciato Monostatos si rivolge paternamente a Pamina e le spiega che solo l’amore, non la vendetta, conduce alla felicità. Pamina cerca di parlare a Tamino, ma il giovane – essendo ancora sottoposto alla prova del silenzio – non può. Lei crede che non l’ami più, come le ha suggerito Monostatos, ora diventato alleato di Astrifiammante e forse innamorato di lei, e, colta dal dolore, medita il suicido, ma viene fermata da tre ragazzi che l’informano dello scopo della prova. Durante questa prova, Papageno parla con una vecchina, che, poco più tardi, si rivelerà essere Papagena, una donna simile a lui, di cui si innamora. Tamino e Pamina superano le due successive prove: l’attraversamento dell’acqua e del fuoco. Ma subito dopo arrivano Astrifiammante, Monostatos e le tre dame per sconfiggere Sarastro. Un terremoto li fa inabissare, e così si celebra la vittoria del bene sul male. Pamina e Tamino vengono accolti nel regno solare di Sarastro.

Il potere nei Mondi Virtuali

By Eva Auer

 Flussi permanenti di news tengono desta l’attenzione su un qualcosa che sta per accadere e questo si propaga agli altri livelli esistenziali sui quali incombe sempre un qualcosa prefigurato nelle fantasie. Per questo non so fino a che punto abbia un senso, oggi, distinguere “vita reale” da “vita virtuale”, due cose separate si, ma da una membrana fortemente porosa. Non conta quindi se la virtualità sia giusta o sbagliata, quanto la consistenza di questa membrana, che potremmo anche chiamare “personale spirito critico“.

La virtualità tratta di uno stato di sogno moderno, singolo e collettivo, fantasie tramite tecnologie soprattutto comunicative che permeano profondamente la nostra realtà, tramite molteplici forme di collegamento. Conseguentemente, il dialogo tra persone è vincolato da tutto ciò, ed è senz’altro differente tra individuo e individuo, la capacità critica, di assimilazione, interpretazione ed espressione. Di tutto ciò, lo spazio virtuale tridimensionale costituisce solo un aspetto, ma anch’esso altro non è che un’evoluzione della pagina, cioè del messaggio che prima era statico sulla carta e poi più dinamico quando gli stessi contenuti sono migrati sui supporti elettronici. L’editoria elettronica si affermò come strumento creativo parallelamente all’affermarsi della predominanza del messaggio televisivo, visuale, secondo canoni delle arti figurative, contesto nel quale poi si iscriverà anche quanto sarebbe accaduto nei monitor.

I monitor, anni fa, erano congegni attaccati a computers che occupavano lo spazio di una stanza. Nel loro essere, esteticamente, un qualcosa tra un’astronave e una architettura sovietica, suggerivano che ciò vi avvenisse fosse alieno alla normalità e sottilmente portatore di quella paura affascinante che Roy Lichtenstein ha espresso nella sua opera “Mad Scientist”.

La definizione del mezzo entro questa natura è perdurata nel tempo evocando prospettive che avrebbero potuto dar vita, tramite arcani sensori collegati al corpo umano, a dei Frankstein elettronici finalmente perfetti rispetto a quelli dell’epoca meccanica. In tutto ciò vi è una sorta di visione delle possibilità offerte dall’elettronica che si è definita, poi, con l’avvento della miniaturizzazione e, soprattutto, degli schermi piatti che hanno permesso l’evoluzione portatile che conosciamo. Pertanto i monitor di ogni forma e dimensione sono diventati il mezzo attraverso il quale si è evoluta la letteratura. Ciò che vi avviene, soprattutto di creativo, ha insomma più a che fare con l’universo letterario che con quello meccanico-fantascientifico di un tempo. Questo anche se, nel monitor, è animato un mondo tridimensionale come quello che noi chiamiamo “realtà virtuale”. Esso non può che evolversi, analogamente, secondo la caratteristica narrativa tipica del mezzo che lo esprime. Infatti, nel mondo virtuale, ha ampia importanza, e spazio, la citazione.

La narrazione che si svolge nel mondo virtuale, per le caratteristiche di interattività, offre spazio alla simulazione di dinamiche che sono degne di osservazione e studio. Come, ad esempio, quello di Edward Castronova, che nel suo saggio “Universi sintetici. Come le comunità online stanno cambiando la società e l’economia” ha illustrato come ciò che avviene nelle comunità online sia economicamente rilevante per comprendere fenomeni molto pratici. Molta gente, difficilmente classificherebbe “cose serie” ciò che ha a che fare con “quella specie di videogame”. Altri liquiderebbero il tutto come “la solita chat, arricchita di disegni animati sessuati”. Si trascura che il sesso è un altro elemento alla base di qualsiasi narrativa. Pertanto, alla faccia della frivolezza, la narrazione che anima la virtualità comprende, parallelamente alla validità economica delle proprie dinamiche, le basi per discutere di dinamiche umane complesse, che possono essere complessivamente accorpate in “questioni di potere”.

Non ci si deve sorprendere, lo stesso “mondo virtuale” è espressione di un potere, quello della società occidentale con i suoi valori, miti e simboli sull’intero pianeta, pertanto il modo in cui si dispongono gli avatars all’interno di esso è sempre definito da poteri. Gli avatars fanno sempre riferimento a gruppi o crew, e i gruppi hanno struttura piramidale con al vertice il potere economico in sinergia con conoscenze tecniche e culturali.

Il potere, come sempre, ha come finalità affermare la propria visione del mondo, e questa, anche nel mondo virtuale tridimensionale, serve ad alimentare il potere stesso e renderlo sempre più stabile.

Pertanto il “potere” cercherà di indirizzare il gioco verso quello che considera il suo obiettivo prioritario: se l’obiettivo è sessuale (o sessuato), nella sfera d’influenza del potere avverrà una selezione finalizzata a far emergere i target più interessanti in tal senso, se l’obiettivo è economico, tale selezione avverrà in funzione della capacità di spesa o di abilità nel procacciare risorse dei singoli giocatori. E’ interessante osservare come, nel virtuale, l’esistenza di un economia, di un interesse economico, sia fondante sia della veridicità delle pulsioni che lo animano, sia di una sorta di libertà dei vari players, in quanto presuppone la fioritura di una varietà di interessi, finalizzati verso ampie possibilità di riscontro, premianti dell’ingegno e dell’abilità a prescindere da caratteristiche immediate, come la propria spendibilità sessuale. Se non avessimo l’elemento economico, il virtuale si ridurrebbe a una ricerca solo di prede da parte di predatori sessuali, un qualcosa di squallido e di poco interessante dal punto di vista sociale, come lo sono diventati determinati luoghi virtuali, come le chat, o certi contesti fortemente a tema, che fanno storcere il naso praticamente a tutti.

Occorre dire che il sesso resta un elemento di eccezionale immediatezza e traino, pertanto, la gran parte delle strutture di potere con le quali vi capiterà di imbattervi nella virtualità 3D, saranno maggiormente dedicate alla selezione di cui ho accennato, e che avviene secondo modalità variegate, ma che con un minimo di attenzione si possono identificare in vasti ambiti dell’espressione umana. Insomma, i discorsi attorno alle identità e alle motivazioni non sono un qualcosa che è inventato dal mondo virtuale, ma un qualcosa che esiste da sempre. Appunto, da sempre, questi “problemi” giustificano l’esistenza di un potere e, altrettanto da sempre, esiste chi, con il potere, ha un conto da regolare. Non per altro, il potere sotto qualsiasi forma si proponga, verso qualcuno, sarà sempre limitante, e questo alcuni lo ritengono insopportabile.

Di tutto questo, il sesso, che è anche comunicazione e cultura e non solo bisogno primario riproduttivo o pulsione irrefrenabile (come affermano i filmetti delle narrazioni per semplici), può esserne metafora.

Kuru Kuru World: Mikati Slade.

As all my friends know, I’m very critical about Metaverse’s art. Many SL resident discovered in world their artistic attitude, but very few are, for me, the ones that have really something to communicate with their realizations. And one of these few is Mikati Slade, a Japanese artist that I discovered after visited her installation in the MiC land. Thanks to my friend Mexi Lane, I received an invitation to see this very large installation. It’s something that is impossibile to descibe, it’s necessary to see it directly (http://maps.secondlife.com/secondlife/MiC/131/219/22). After this visit (I did the path many times for better get the wonderful effects), I decided to interview soon this artist. I wished to compare my own vision of her realization, with the original thinking of the artist. So, I looked for her, that was been very helpful, and here is the interview made in Sunday morning (for Italy).

[01:07:38] AquilaDellaNotte Kondor: hello Mikati

[01:07:55] AquilaDellaNotte Kondor: how are you?

[01:07:55] Mikati Slade: hello Aquila!

[01:08:01] Mikati Slade: i am good thank you!

[01:08:54] AquilaDellaNotte Kondor: what language do you prefer, english or italian?

[01:09:37] Mikati Slade: oh, honestly i want to use english, but i can use Translator also

[01:10:07] Mikati Slade: if you trouble with english, then ok in Italian language

[01:13:24] AquilaDellaNotte Kondor: English is good for me, don’t worry, maybe I’ll make some mistakes … my Englis is not perfect

[01:14:54] Mikati Slade: please switch to italian language anytimes

[01:15:15] AquilaDellaNotte Kondor: ok

[01:16:25] AquilaDellaNotte Kondor: If you agree, I should start from the beginning of your experience …. how you started as an artist in Second Life?

[01:17:33] Mikati Slade: i started to act as an artist since 2010 Burning Life (BURN2) festival in SL, with artwork “POP-ATOMIC” (http://www.flickr.com/photos/mikati/5104432760/)

[01:19:15] AquilaDellaNotte Kondor: are you an artist in RL as well? or u discovered your art here, as many artists in SL?

[01:19:21] Mikati Slade: i did not prefer art with this, but an Italian SL artist, Merlino Mayo, asked me to be an artist in Second Life

[01:20:06] Mikati Slade: i studied classical sculpture at art University, then i worked at commercial graphics field. I prefered to art but did not act as an artist in RL.

[01:21:04] Mikati Slade: i born in Tokyo , and I live in close to Tokyo, a city called Yokohama, for 20min from Tokyo, with train

[01:22:41] AquilaDellaNotte Kondor: do you think that is important to use such a platform to develop artistic manufactures? or is it just a joke?

[01:23:20] Mikati Slade: you mean, if SL is important platform for art things?

[01:23:56] AquilaDellaNotte Kondor: yes, if is really a new platfor for artistic expressions or just a game

[01:26:27] Mikati Slade: oh ok, i am thinking this is important for art, for example, this SIM “MiC (Museums of Rome Capital)” care Virtual World Art also, I respect the mind and I am thinking Virtual World will be inportant things for human civilization in the future more

[01:27:37] AquilaDellaNotte Kondor: so you trust in a future evolution of virtual worlds, not only for artists, but as a real community, have I understood well?

[01:28:28] Mikati Slade: yes exactly

[01:28:59] AquilaDellaNotte Kondor: is this the largest installation you ever made?

[01:30:54] Mikati Slade: yes this “KURU KURU WORLD” is my largest work and first one-man exhibiton. I had not expericence such huge scale so far, so i was really exciting the work and also i spent all of my energy, really creazy a lot of work I thought

[01:31:16] AquilaDellaNotte Kondor: I see, how much time did you spent for make this installation?

[01:32:01] Mikati Slade: i spent all of my time for this , for one month

[01:32:12] Mikati Slade: full-time for one month

[01:32:25] Mikati Slade: almost 24 hours online in SL

[01:32:35] AquilaDellaNotte Kondor: 24H a day? don’t you sleep?

[01:33:38] Mikati Slade: i slept, while online , i awake as much as possible, while sleep automatically, sorry for my english

[01:36:34] AquilaDellaNotte Kondor: this effort of 24H on line is possible just for short periods, not for a long time, I think

[01:37:22] Mikati Slade: oh ok, yes i sleep 3hours, then awake 8hours, then sleep 3 hours…. for one month

[01:37:29] AquilaDellaNotte Kondor: 🙂

[01:37:36] Mikati Slade: and SL is online during it

[01:37:48] AquilaDellaNotte Kondor: speaking about the installation Mikati, what does it represent for you? what do you wish to communicate with it?

[01:39:55] Mikati Slade: i am from japan, and japan is very pop country, also less-connection with western art, I was thinking this is disadvantage for artist in Japan. but the pop can have value for western art as “pop-art” ,so I thought Japan pop can be great art

[01:41:06] Mikati Slade: this is my basic concept about my art

[01:41:32] AquilaDellaNotte Kondor: and all people that has seen this opera is agree, I think

[01:42:09] AquilaDellaNotte Kondor: I’d like to ask you some impressions for each step of the path, if you agree, in the installation

[01:42:34] Mikati Slade: ok!

[01:43:11] AquilaDellaNotte Kondor: let’s go…

[01:43:22] Mikati Slade: ok

FIRST STEP

[01:43:38] AquilaDellaNotte Kondor: a long tunnel

[01:43:41] Mikati Slade: yes

[01:43:42] AquilaDellaNotte Kondor: first step

[01:43:49] AquilaDellaNotte Kondor: colours and lights, what it represents?

[01:44:23] AquilaDellaNotte Kondor: it seems the life path

[01:44:43] AquilaDellaNotte Kondor: from the born to the adult phase … I imagine by myself

[01:46:15] Mikati Slade: oh it is intersting thinking, yes i designed the path to make people feel some drama or emotional impression

[01:46:43] Mikati Slade: physical impression is what i cared this time

[01:46:45] AquilaDellaNotte Kondor: the colours are well joined I see …

[01:47:01] AquilaDellaNotte Kondor: emotional….

[01:47:42] AquilaDellaNotte Kondor: next step …

[01:47:45] Mikati Slade: ok

SECOND STEP

[01:47:58] AquilaDellaNotte Kondor: here is the second tunnel

[01:48:08] Mikati Slade: these two areas are similar as you see

[01:48:14] AquilaDellaNotte Kondor: yes

[01:48:26] AquilaDellaNotte Kondor: what do you mean as difference? why two of them?

[01:49:35] Mikati Slade: these two areas shows “develop” of the world, big consume of energy, huge structure, it  makes feel big technologies

[01:50:11] Mikati Slade: first one looks like some space station, second area looks like nuclear power plant or something

[01:50:27] Mikati Slade: both shows symbol of technology developping

[01:50:49] Mikati Slade: this is part of “develop” of this exhibition

[01:51:14] AquilaDellaNotte Kondor: the different steps are evolution of each one?

[01:51:32] AquilaDellaNotte Kondor: every step start from the previous, as I understand …

[01:52:17] AquilaDellaNotte Kondor: the first is the nature power….

[01:52:32] AquilaDellaNotte Kondor: this second one is the human power on the matter…

[01:53:28] AquilaDellaNotte Kondor: should it be a right vision?

[01:53:34] Mikati Slade: yes, i think it is very correct

[01:54:45] AquilaDellaNotte Kondor: next step

[01:54:48] Mikati Slade: ok

THIRD STEP

[01:54:58] AquilaDellaNotte Kondor: the third

[01:55:02] Mikati Slade: yes

[01:55:17] AquilaDellaNotte Kondor: this is different

[01:55:28] Mikati Slade: yes the mood changed

[01:55:34] AquilaDellaNotte Kondor: not a tunnel but a road, a large vision of the space

[01:56:30] AquilaDellaNotte Kondor: what are these objects on the road what does they represent for you?

[01:56:59] Mikati Slade: this area talk about cause and process to destruction

[01:58:01] AquilaDellaNotte Kondor: oh , the war?

[01:58:34] Mikati Slade: money exchange, taking resources, and begin the fihting and become bigger it. Low resources side try to buy things with money at the beginning

[01:59:17] AquilaDellaNotte Kondor: the colours are more dark…..

[01:59:27] Mikati Slade: but if the side have no money, then it start to try take it with fighting

[01:59:50] Mikati Slade: then each other start to fighting and become bigger

[02:00:30] AquilaDellaNotte Kondor: the human history….

[02:01:14] Mikati Slade: yes

[02:01:21] AquilaDellaNotte Kondor: next step?

[02:01:30] Mikati Slade: ok

FOURTH STEP

[02:01:43] AquilaDellaNotte Kondor: fourth step

[02:01:52] Mikati Slade: yes this is the moment of destruction

[02:01:53] AquilaDellaNotte Kondor: fantastic explosion of colours, wonderful for the eyes

[02:02:13] Mikati Slade: yes colorful and despair

[02:02:50] AquilaDellaNotte Kondor: why despair?

[02:02:55] Mikati Slade: the funny looks raise merciless of death

[02:03:35] Mikati Slade: because human used their advanced technology to make destruction finally

[02:03:45] AquilaDellaNotte Kondor: in the back side … the end of the world …

[02:04:16] Mikati Slade: yes

[02:04:24] AquilaDellaNotte Kondor: I can’t walk here, why?

[02:05:01] Mikati Slade: at this area, i did not want to put any friendly things

[02:05:40] Mikati Slade: to make feel despair

[02:05:49] AquilaDellaNotte Kondor: I see death symbols

[02:06:10] Mikati Slade: and force people to just see the building

[02:06:17] Mikati Slade: yes

[02:06:35] AquilaDellaNotte Kondor: fantastic Mikati

[02:06:44] Mikati Slade: thank you!

[02:06:51] AquilaDellaNotte Kondor: next step …

[02:06:55] Mikati Slade: ok

FIFTH STEP

[02:07:10] AquilaDellaNotte Kondor: the fifth step

[02:07:21] AquilaDellaNotte Kondor: another hole …

[02:07:26] AquilaDellaNotte Kondor: no colours

[02:07:32] Mikati Slade: yes we are in destruction part

[02:07:32] AquilaDellaNotte Kondor: only black and white

[02:07:46] Mikati Slade: yes, nothing , after destruction

[02:07:46] AquilaDellaNotte Kondor: let me understand please…

[02:08:03] Mikati Slade: all things are destroyed

[02:08:15] AquilaDellaNotte Kondor: all destroyed parts…

[02:08:40] Mikati Slade: yes, everything of here try to make feel of death

[02:08:57] AquilaDellaNotte Kondor: this installation shows a dramatic evolution path Mikati

[02:09:06] Mikati Slade: thank you very much

[02:09:23] Mikati Slade: the path already gone

[02:09:24] AquilaDellaNotte Kondor: and is not an optimistic vision so far …

[02:09:35] Mikati Slade: yes true

[02:10:05] AquilaDellaNotte Kondor: next step

[02:10:09] Mikati Slade: ok

SIXTH STEP

[02:10:18] AquilaDellaNotte Kondor: the sixth…

[02:10:32] AquilaDellaNotte Kondor: black and white again….

[02:10:39] AquilaDellaNotte Kondor: what is this?

[02:10:57] AquilaDellaNotte Kondor: I see a path….

[02:11:02] Mikati Slade: yes, we are looking at destruction parts still now

[02:11:09] Mikati Slade: but yes, there is a path we find

[02:11:26] AquilaDellaNotte Kondor: please….

[02:11:38] Mikati Slade: the path comes again now

[02:11:39] AquilaDellaNotte Kondor: let’s go on the path

[02:11:42] Mikati Slade: ok

[02:12:31] AquilaDellaNotte Kondor: the end?

[02:12:48] Mikati Slade: yes, this area talk about reproduction

[02:12:49] AquilaDellaNotte Kondor: here is your signature

[02:12:58] AquilaDellaNotte Kondor: reprodution?

[02:13:00] Mikati Slade: rebirth

[02:13:02] AquilaDellaNotte Kondor: what do you mean?

[02:13:28] Mikati Slade: this mean, new bud leale, comes and grow after any disaster and destruction

[02:13:33] Mikati Slade: strength of life

[02:13:41] AquilaDellaNotte Kondor: right….

[02:13:51] AquilaDellaNotte Kondor: is an optimistic ending …

[02:14:11] Mikati Slade: yes, but this exhbiiton named “kuru kuru world”

[02:14:20] Mikati Slade: “kuru kuru” mean rotating , cycling

[02:14:28] AquilaDellaNotte Kondor: in Japanese?

[02:14:40] Mikati Slade: yes in Japanese sound expression in word

[02:14:57] AquilaDellaNotte Kondor: so this is a human cycle….

[02:15:12] AquilaDellaNotte Kondor: born, evolution, distruption and rebirth….

[02:15:37] Mikati Slade: yes and again , it repeat evolution, destruction, and re birth … again and again

[02:16:02] AquilaDellaNotte Kondor: I see

[02:16:03] Mikati Slade: i do not say the repating is optimistic or despair both

[02:16:28] Mikati Slade: it depends how people think about it

[02:16:38] AquilaDellaNotte Kondor: maybe humans replicate the universe evolution, in his own little world …

[02:16:47] Mikati Slade: yes

[02:16:57] AquilaDellaNotte Kondor: from the big bang to the big crush … and so on, with another big bang

[02:17:23] Mikati Slade: yes

[02:17:29] Mikati Slade: life just repeat and cycle

[02:17:51] AquilaDellaNotte Kondor: let’s go out …

THE END OF THE PATH

[02:18:09] AquilaDellaNotte Kondor: all this is very interesting

[02:18:23] Mikati Slade: thank you very much Aquila

[02:18:27] AquilaDellaNotte Kondor: now I’ve understood your installation better than I did by myself

[02:18:44] Mikati Slade: oh ok i am glad

[02:18:51] AquilaDellaNotte Kondor: I thank you a lot  for your time Mikati

[02:19:09] Mikati Slade: thank you very much for spending your time for me too!

[02:19:59] AquilaDellaNotte Kondor: bye for now

[02:20:08] Mikati Slade: see you Aquila!

[02:20:08] AquilaDellaNotte Kondor: have a nice evening (for you)

[02:20:16] Mikati Slade: thank you! see you

[02:20:17] AquilaDellaNotte Kondor: see you

Datele una leva … solleverà il mondo virtuale: Sniper Siemens.

By Serena Domenici

Tra i personaggi più conosciuti del metaverso, c’è una donna eclettica, geniale e fantasiosa: Snipers Siemens.Una delle poche donne  ad essere nota non solo all’utenza italiana, ma anche straniera, per la sua competenza tecnica, al punto da collaborare persino con la Linden lab. L’ho incontrata su Second Life che ero poco più che una niubba. All’inizio, non mi stava nemmeno molto simpatica. Scambiai, sbagliando, la sua proverbiale riservatezza per scostanza. Col tempo mi resi conto, quanto invece fosse disponibile a risolvere ogni tipo di problema di sua competenza, quanto fosse al servizio degli altri. Disponibile, di poche, ma ben misurate parole. Generosa, ma senza farlo pesare. Riservata, ma ottima osservatrice. Disincatata, ma mai cinica. Fortunati dunque coloro che possono essere annoverati fra i suoi amici. Sto esagerando? No, non credo, e chi la conosce bene  sa, che non ho speso parole a vanvera.

Oltre ad essere un’eccellente builder, è anche una notevole esperta informatica. La rete non ha misteri per lei, Interessantissime le sue lezioni di costruzioni o di sistemi operativi. Tra l’altro gestisce, con la sua compagna Elettra Beardmore, un locale notissimo su Second Life, il ”Solo Donna”, che, a dispetto del nome, è in realtà aperto a tutti. Si organizzano eventi e serate all’insegna del puro divertimento (http://maps.secondlife.com/secondlife/Enoki/224/81/1549). Un ambiente dove colloquiare, ascoltare musica e ballare in tutta serenità. Non sono ammessi solo i maleducati o chi cerca di inquinare un’atmosfera nata solo per trascorrere del tempo in tutta rilassatezza.

Ma chi è realmente Snipers lo capirete attraverso l’intervista che gentilmente mi ha concesso. Al di là delle sue parole, traspare una personalità forte, ma allo stesso tempo dinamica. Una bella  persona, indubbiamente interessante ed al servizio di chi abbia voglia di imparare. Il tutto senza inutile superbia o atteggiamenti saccenti. Buona lettura 🙂

[05:32]  Serena Domenici: allora Sniper, da quanto tempo sei su Second Life?

[05:33]  ѕиіρіᶠˢ³ (sniper.siemens): da Ottobre 2007

[05:33]  ѕиіρіᶠˢ³ (sniper.siemens): ma sono entrata la prima volta nel gennaio 2005

[05:33]  Serena Domenici: sei una veterana quasi 🙂

[05:33]  ѕиіρіᶠˢ³ (sniper.siemens): sono stata 2 mesi, non c’era niente

[05:33]  Serena Domenici: ah, allora agli albori più o meno

[05:33]  ѕиіρіᶠˢ³ (sniper.siemens): lol, nemmeno un italiano, o almeno, io non ho trovato nessuno

[05:34]  ѕиіρіᶠˢ³ (sniper.siemens): dopo poco ho lasciato stare, cancellato tutto

[05:34]  ѕиіρіᶠˢ³ (sniper.siemens): cmq mi chiamavo sempre Sniper

[05:34]  ѕиіρіᶠˢ³ (sniper.siemens): 🙂

[05:35]  Serena Domenici: e poi sei ritornata…

[05:35]  ѕиіρіᶠˢ³ (sniper.siemens): si

[05:35]  Serena Domenici: avevi già una naturale predisposizione a costruire e creare o è una passione che è nata col tempo?

[05:36]  ѕиіρіᶠˢ³ (sniper.siemens): il mio primo tavolo era una cosa informe

[05:36]  ѕиіρіᶠˢ³ (sniper.siemens): eheheh

[05:36]  ѕиіρіᶠˢ³ (sniper.siemens): non sapevo nemmeno cosa fossero i prims

[05:37]  ѕиіρіᶠˢ³ (sniper.siemens): ho iniziato a leggermi le guide, in inglese

[05:37]  Serena Domenici: quindi è nata col tempo questa tua voglia di cimentarti con il building

[05:37]  ѕиіρіᶠˢ³ (sniper.siemens): e piano piano ho imparato il building

[05:37]  Serena Domenici: ecco 🙂

[05:37]  ѕиіρіᶠˢ³ (sniper.siemens): i vari truchetti per risparmiare prims, le texture da mettere, etc. etc.

[05:38]  Serena Domenici: lo eserciti per uso privato o lo fai anche come lavoro su Second Life?

[05:38]  ѕиіρіᶠˢ³ (sniper.siemens): beh lavoro no, non proprio

[05:38]  ѕиіρіᶠˢ³ (sniper.siemens): alle volte prendo delle commissioni ma solo per i lavori piu complessi

[05:38]  ѕиіρіᶠˢ³ (sniper.siemens): tipo Sim intere, o Club particolari

[05:39]  ѕиіρіᶠˢ³ (sniper.siemens): per tutto il resto lo faccio gratis

[05:39]  Serena Domenici: diciamo per amicizia e simpatia personali

[05:39]  ѕиіρіᶠˢ³ (sniper.siemens): si anche

[05:39]  ѕиіρіᶠˢ³ (sniper.siemens): ma anche se non conosco la persona

[05:40]  ѕиіρіᶠˢ³ (sniper.siemens): ovvio… se mi chiede di costruire una città… magari qualcosa mi faccio dare 🙂

[05:40]  Serena Domenici: ma non ti occupi solo di building, mi pare tu gestisca con un’amica anche il ”Solo Donna’, vero?

[05:41]  ѕиіρіᶠˢ³ (sniper.siemens): si, con Elettra, la mia compagna

[05:41]  ѕиіρіᶠˢ³ (sniper.siemens): il Solodonna Club

[05:41]  ѕиіρіᶠˢ³ (sniper.siemens): nato da 4 anni e mezzo oramai

[05:41]  ѕиіρіᶠˢ³ (sniper.siemens): 🙂

[05:41]  ѕиіρіᶠˢ³ (sniper.siemens): in più, gestisco la Firestorm Help Land italiana

[05:41]  Serena Domenici: si, ci vengo spesso ed è molto frequentata

[05:41]  ѕиіρіᶠˢ³ (sniper.siemens): è una land sempre del gruppo Solodonna

[05:42]  ѕиіρіᶠˢ³ (sniper.siemens): che abbiamo destinato prima a corsi di Building

[05:42]  Serena Domenici: ecco, parlami di questo progetto,  che trovo molto interessante…

[05:42]  ѕиіρіᶠˢ³ (sniper.siemens): e ora l’ho modificata in Help Land per Firestorm

[05:42]  Serena Domenici: di cosa ti occupi nello specifico…

[05:43]  ѕиіρіᶠˢ³ (sniper.siemens): come Helper

[05:43]  ѕиіρіᶠˢ³ (sniper.siemens): di tutto

[05:43]  ѕиіρіᶠˢ³ (sniper.siemens): ero una mentor, lo sono anche ora

[05:43]  ѕиіρіᶠˢ³ (sniper.siemens): nello specifico, del Viewer Phoenix e Firestorm

[05:43]  ѕиіρіᶠˢ³ (sniper.siemens): sono officer del gruppo ufficiale italiano

[05:43]  ѕиіρіᶠˢ³ (sniper.siemens): la land che abbiamo fatto è la prima in SL

[05:44]  ѕиіρіᶠˢ³ (sniper.siemens): è visitata anche da persone straniere

[05:44]  ѕиіρіᶠˢ³ (sniper.siemens): per questo ho messo la doppia traduzione

[05:44]  ѕиіρіᶠˢ³ (sniper.siemens): italiano e inglese, di tutti i menu

[05:44]  ѕиіρіᶠˢ³ (sniper.siemens): è stata visitata anche da Jessica Lion, la creatrice dei viewer

[05:45]  ѕиіρіᶠˢ³ (sniper.siemens): le è piaciuta molto

[05:45]  ѕиіρіᶠˢ³ (sniper.siemens): 🙂

[05:45]  Serena Domenici: io non sono  esperta in materia, ma credo sia una sorta di guida e assistenza vero?

[05:45]  ѕиіρіᶠˢ³ (sniper.siemens): si, per il nuovo viewer

[05:45]  Serena Domenici: è molto utile tutto ciò, ci sono i menù tradotti

[05:45]  ѕиіρіᶠˢ³ (sniper.siemens): e ora sto creando la pagina wiki ufficiale, in italiano, sempre per Firestorm

[05:46]  ѕиіρіᶠˢ³ (sniper.siemens): devo solo tradurre centinaia di pagine

[05:46]  Serena Domenici: hai un tuo sito?

[05:46]  ѕиіρіᶠˢ³ (sniper.siemens): heheheh

[05:46]  ѕиіρіᶠˢ³ (sniper.siemens): no

[05:46]  ѕиіρіᶠˢ³ (sniper.siemens): è il sito ufficiale del viewer, americano

[05:46]  Serena Domenici: quindi ti si leggerà lì?

[05:46]  ѕиіρіᶠˢ³ (sniper.siemens): dove ci sono i Wiki in tutte le lingue

[05:46]  ѕиіρіᶠˢ³ (sniper.siemens): solo che mancava la lingua italiana, e così ho deciso di farlo io, anche se da sola è un lavoraccio

[05:47]  Serena Domenici: Immagino…

[05:47]  ѕиіρіᶠˢ³ (sniper.siemens): ci sono alcune persone che mi stanno aiutando un po’ a tradurre

[05:47]  ѕиіρіᶠˢ³ (sniper.siemens): ma è cmq un lavoro enorme

[05:48]  Serena Domenici: io non potrei mai per esempio… sono una frana con la lingua inglese 🙂

[05:48]  ѕиіρіᶠˢ³ (sniper.siemens): io me la cavo un po’, ma non sono una cima

[05:48]  ѕиіρіᶠˢ³ (sniper.siemens): 🙂

[05:49]  Serena Domenici: Sniper tutto questo è nato con Second Life o nel tuo privato è qualcosa che conosci bene? Se vuoi, puoi non rispondere

[05:49]  ѕиіρіᶠˢ³ (sniper.siemens): i computer sono la mia vita, gestisco reti internet da quando sono nate, per un’azienda privata

[05:49]  ѕиіρіᶠˢ³ (sniper.siemens): quindi sono pratica di PC 🙂

[05:50]  Serena Domenici: allora questo è il tuo campo , diciamo che hai allargato sul Metaverso i tuoi orizzonti:)

[05:50]  ѕиіρіᶠˢ³ (sniper.siemens): si

[05:50]  ѕиіρіᶠˢ³ (sniper.siemens): e poi, mi piace aiutare, l’ho sempre fatto

[05:50]  ѕиіρіᶠˢ³ (sniper.siemens): e condividere quello che faccio

[05:51]  Serena Domenici: è una cosa naturale, innata per te.

[05:51]  ѕиіρіᶠˢ³ (sniper.siemens): ho centinaia di cose create… mai venduto nulla

[05:51]  ѕиіρіᶠˢ³ (sniper.siemens): se servono le metto free

[05:51]  Serena Domenici: sei anche generosa , lo so… ti piace condividere.

[05:52]  ѕиіρіᶠˢ³ (sniper.siemens): si… non credo che in Second Life si possono fare soldi, non mi interessa

[05:52]  ѕиіρіᶠˢ³ (sniper.siemens): cioè, si possono fare, ma è un impegno troppo grande per una che lavora e ha 2 figli

[05:52]  Serena Domenici: lo credo, anche io.

[05:54]  Serena Domenici: Sniper, tu hai una compagna, fai parte di una comunità  lesbo , come si vive secondo te sul Metaverso questa condizione?

[05:54]  ѕиіρіᶠˢ³ (sniper.siemens): ottimamente

[05:54]  ѕиіρіᶠˢ³ (sniper.siemens): cmq il solodonna non è solo per donne

[05:54]  ѕиіρіᶠˢ³ (sniper.siemens): il gruppo lo è, la land è aperta a tutti

[05:54]  Serena Domenici: si, è vero. Non siete chiuse in un bozzolo.

[05:55]  ѕиіρіᶠˢ³ (sniper.siemens): la land esiste da tanto, è sempre piaciuta

[05:55]  ѕиіρіᶠˢ³ (sniper.siemens): e siamo per la compagnia e l’allegria

[05:56]  Serena Domenici: Sniper, secondo te, si vive meglio qui la propria sessualità e appartenenza, rispetto alla vita reale?

[05:57]  ѕиіρіᶠˢ³ (sniper.siemens): mah… sono due cose diverse secondo me

[05:57]  ѕиіρіᶠˢ³ (sniper.siemens): forse qui c’è meno pregiudizio

[05:57]  ѕиіρіᶠˢ³ (sniper.siemens): in un certo senso c’è più libertà

[05:57]  ѕиіρіᶠˢ³ (sniper.siemens): ma io non farei paragoni con la realtà

[05:58]  Serena Domenici: credo di capire, che per te i due mondi, si sfiorino soltanto, vero?

[05:58]  ѕиіρіᶠˢ³ (sniper.siemens): si, qualche punto di contatto ci può essere, ma solo con alcune persone

[05:59]  ѕиіρіᶠˢ³ (sniper.siemens): ma… mai mischiare troppo, si perde la magia che c’è qui, e la fantasia

[05:59]  Serena Domenici: è un atto di fiducia molto alto, anche …

[05:59]  ѕиіρіᶠˢ³ (sniper.siemens): si

[06:00]  Serena Domenici: è separare due mondi, che per alcuni versi e per molti, non si potranno mai fondere.

[06:00]  Serena Domenici: credo sia rispettabilissima la scelta di ognuno di noi.

[06:00]  ѕиіρіᶠˢ³ (sniper.siemens): si, molti non la rispettano

[06:01]  Serena Domenici: comprendo …

[06:01]  Serena Domenici: un’ultima domanda …

[06:01]  Serena Domenici: dove va Second Life, secondo te, e cosa ti aspetti o progetti ancora?

[06:02]  ѕиіρіᶠˢ³ (sniper.siemens): secondo me dovrebbero cambiare qualcosa

[06:02]  ѕиіρіᶠˢ³ (sniper.siemens): io partecipo anche alle riunioni con la Linden, e un po’ ho capito la mentalità

[06:02]  ѕиіρіᶠˢ³ (sniper.siemens): dovrebbero dare più spazio a chi crea, e rende Second Life più bella e abitabile, invece guardano solo al denaro

[06:03]  ѕиіρіᶠˢ³ (sniper.siemens): esempio fresco fresco

[06:03]  ѕиіρіᶠˢ³ (sniper.siemens): la Sim di Bryn Oh, è sparita perchè il padrone non so cosa ha fatto

[06:04]  ѕиіρіᶠˢ³ (sniper.siemens): a un’artista del suo calibro dovrebbero regalarle le sim

[06:05]  Serena Domenici: si, è un peccato…

[06:05]  ѕиіρіᶠˢ³ (sniper.siemens): ci sono tanti creatori in Second Life, e sim stupende, che valorizzano Second Life. Molte le hanno perse, speriamo in futuro

[06:06]  Serena Domenici: tu credi, che Second Life ci sopravviverà?

[06:06]  ѕиіρіᶠˢ³ (sniper.siemens): a noi no, ehehhe

[06:06]  Serena Domenici: ahahahah

[06:06]  ѕиіρіᶠˢ³ (sniper.siemens): tutto finisce

[06:06]  ѕиіρіᶠˢ³ (sniper.siemens): però secondo me qualche altro anno dura

[06:06]  Serena Domenici: magari evolve, chi può dirlo…

[06:07]  ѕиіρіᶠˢ³ (sniper.siemens): si

[06:07]  ѕиіρіᶠˢ³ (sniper.siemens): ho letto l’articolo di Rodvic, il CEO della Linden Lab

[06:07]  ѕиіρіᶠˢ³ (sniper.siemens): nel primo trimestre 2012 sono previste nuove funzioni

[06:07]  ѕиіρіᶠˢ³ (sniper.siemens): Second Life si evolve sempre

[06:08]  Serena Domenici: grazie per l’intervista Sniper, è stata molto molto interessante.

[06:08]  ѕиіρіᶠˢ³ (sniper.siemens): grazie a te Serena

[06:08]  ѕиіρіᶠˢ³ (sniper.siemens): 🙂

[06:08]  ѕиіρіᶠˢ³ (sniper.siemens): ah, un’ultima cosa

[06:08]  Serena Domenici: si, dimmi tutto

[06:08]  ѕиіρіᶠˢ³ (sniper.siemens): sto cercando di fare nuovamente la mostra delle mie macchine di Leonardo

[06:08]  ѕиіρіᶠˢ³ (sniper.siemens): appena trovo una land

[06:08]  ѕиіρіᶠˢ³ (sniper.siemens): che mi ospita

[06:09]  ѕиіρіᶠˢ³ (sniper.siemens): 🙂

[06:09]  ѕиіρіᶠˢ³ (sniper.siemens): se hanno voglia

[06:09]  Serena Domenici: ah, bene! poi ci farai sapere allora…

Ad intervista finita ho fatto delle foto nella Land…e ho notato una bella statua…

[06:13]  ѕиіρіᶠˢ³ (sniper.siemens): è la statua che ho dedicato a Chiara

[06:13]  ѕиіρіᶠˢ³ (sniper.siemens): ecco… questo

[06:13]  ѕиіρіᶠˢ³ (sniper.siemens): questa è una cosa che avvicina SL e RL

[06:14]  ѕиіρіᶠˢ³ (sniper.siemens): quando viene a mancare un’amica, Chiara Coba

[06:14]  Serena Domenici: ah scusami, non sapevo

[06:14]  ѕиіρіᶠˢ³ (sniper.siemens): un’amica che è morta di cancro due mesi fa

[06:14]  ѕиіρіᶠˢ³ (sniper.siemens): vedere il suo profilo qui

[06:14]  Serena Domenici: molto bella Snip

[06:14]  ѕиіρіᶠˢ³ (sniper.siemens): che continua a vivere, fa venire i brividi

[06:15]  Serena Domenici: si è questo che ci rende eterni e indimenticabili, in quasiasi luogo

[06:15]  ѕиіρіᶠˢ³ (sniper.siemens): l’identità virtuale è memoria, non si cancella mai

E’ vero ci sono: opere, pensieri, emozioni, che non hanno confini e segnano il nostro passaggio ovunque sostiamo. Grazie Sniper

P.S.: Quando questo pezzo sarà sul Virtual in realtà la bellissima mostra: Le Macchine di Leonardo sarà già operativa e da ammirare. Vi consiglio di visitarla (http://maps. secondlife.com/secondlife /Sanremo%20Imperia/59/157/966).

Buon compleanno Pyramid Cafè


11 GEN 2012 feggia con noi i fantastici 4 anni di Pyramid Cafè a Craft/ OpenSim nell’isola Margie Dreams e in Second Life nella sede della nostra web TV

DOPPIO CONCERTO Eddie Santillo … e  sorprese varie 😉

LINK PRINCIPALE evento  che conterrà tutti i contenuti multimediali prodotti:
http://thepyramidcafe.blogspot.com/2012/01/happy-birthday-pyramid-cafe.html

LOCANDINA in Flash:
http://tinyurl.com/7qv2uxo

PROMO EVENTO:
http://www.youtube.com/watch?v=AMN5WJRuAPY&feature=youtu.be

VIDEO RL di Salahzar Stenvaag: presentazione del progetto MeshTown alla festa del 4o compleanno di Pyramid per il prossimo mercoledì 11 gennaio.

DIRETTA STREAMING:

h.22.00 inizio a Craft/Opensim nell’isola di Margye Dreams (per chi non ha un account registrazione ed info

A PARTIRE DALLE 23.00 IN Second Life

http://maps.secondlife.com/secondlife/Mallo/205/104/22